E' nato a Roma il 2 settembre del 1946. Dopo l'università fece parte del corpo dei Carabinieri e nel 1975 entrò in Polizia. Specializzatosi a Modena in criminologia clinica e perfezionatosi all'Accademia di Quantico in Virginia, diresse la squadra antimostro dal 1986 al 1992. Fu coadiuvato nel suo lavoro dal maresciallo Pietro Frillici e dall'appuntato Antonello Scanu. Il 4 febbraio 1992 la trasmissione televisiva Detto tra noi, in diretta da Vicchio, trasmise un appello del dott. Perugini al Mostro di Firenze: "Io non so perchè, ma ho la sensazione che tu in questo momento mi stia guardando e allora ascolta. La gente qui ti chiama mostro, maniaco, belva ma in questi anni credo di aver imparato a conoscerti, forse anche a capirti e so che tu sei soltanto il povero schiavo in realtà di un incubo di tanti anni fa che ti domina, ma tu non sei pazzo come la gente dice, la tua fantasia, i tuoi sogni ti hanno preso la mano e governano il tuo agire. So anche che in questo momento probabilmente ogni tanto cerchi di combatterli, vorremmo che tu credessi che noi vogliamo aiutarti a farlo. Io so che il passato ti ha insegnato il sospetto, la diffidenza, ma in questo momento non ti sto mentendo e non ti mentirò neanche dopo se e quando ti deciderai a liberarti di questo mostro che ti tiranneggia. Tu sai come, quando e dove trovarmi, io aspetterò."
Dal 27 aprile all'8 maggio 1992 ebbe luogo presso l'orto e l'abitazione di Pietro Pacciani una maxi perquisizione; alle ore 17,45 del 29 aprile il Dott. Perugini rinvenne una cartuccia per pistola calibro 22 long rifle, con impressa sul fondello la lettera "H", inesplosa e recante segni di un precedente inceppamento. Ha vissuto a Washington dove ha svolto la funzione di ufficiale di collegamento tra l'FBI e la DIA. Nel luglio del 1994 pubblicò con Mondadori Un uomo abbastanza normale dove "racconta una storia investigativa eccezionale: il primo grande caso di serial killer italiano seguito dall'interno, in un territorio inquietante, sempre pericolosamente in bilico tra la normalità e l'anormalità, tra il desiderio di allontanare da sè il mostruoso e la necessità di calarsi nella mente sconvolgente del colpevole".
Fu sentito durante il processo a Pietro Pacciani il 23 maggio ed il 13 e 15 giugno del 1994. Fu nuovamente sentito durante il processo a Mario Vanni e Giancarlo Lotti il 16 gennaio 1998.
Rif.1 - La leggenda del vampa p.178Dal 27 aprile all'8 maggio 1992 ebbe luogo presso l'orto e l'abitazione di Pietro Pacciani una maxi perquisizione; alle ore 17,45 del 29 aprile il Dott. Perugini rinvenne una cartuccia per pistola calibro 22 long rifle, con impressa sul fondello la lettera "H", inesplosa e recante segni di un precedente inceppamento. Ha vissuto a Washington dove ha svolto la funzione di ufficiale di collegamento tra l'FBI e la DIA. Nel luglio del 1994 pubblicò con Mondadori Un uomo abbastanza normale dove "racconta una storia investigativa eccezionale: il primo grande caso di serial killer italiano seguito dall'interno, in un territorio inquietante, sempre pericolosamente in bilico tra la normalità e l'anormalità, tra il desiderio di allontanare da sè il mostruoso e la necessità di calarsi nella mente sconvolgente del colpevole".
Fu sentito durante il processo a Pietro Pacciani il 23 maggio ed il 13 e 15 giugno del 1994. Fu nuovamente sentito durante il processo a Mario Vanni e Giancarlo Lotti il 16 gennaio 1998.
Vedi anche:
-Ruggero Perugini - Intervista su La Repubblica - 17 gennaio 1993
-Ruggero Perugini - Intervista su La Nazione - 15 luglio 1992
-Ruggero Perugini - Deposizione del 23 maggio 1994
-Ruggero Perugini - Deposizione del 13 giugno 1994
-Ruggero Perugini - Deposizione del 15 giugno 1994
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