giovedì 13 ottobre 2011

Ruggero Perugini - Deposizione del 13 giugno 1994 - Prima parte

 
Il dr Ruggero Perugini fu ascoltato il 13 giugno 1994 nel processo a Pietro Pacciani. Quelle che seguono sono le sue dichiarazioni.
Presidente: Bene, proseguiamo.
P.M.: Si Presidente, come dicevo i testi ancora da sentire della lista del PM non sono presenti perché fra certificati che hanno mandato fra impossibilità non sono stati reperiti per stamani mancano veramente pochissimi testi, si contano sulle punta delle dita, mi riservo appena li reperisco di volta in volta portarli alla Corte. Passerei quindi all’esame degli ufficiali di Polizia giudiziaria che hanno provveduto alle perquisizioni che sono state eseguite nella casa, o meglio nelle case del Pacciani nel tempo, anticipando alla Corte che alcune di queste perquisizioni sono state filmate per cui chiedo già da ora che il teste possa servirsi di quei filmati per illustrare come erano i luoghi e come si sono svolte le operazioni di perquisizione. Chiedo di sentire quindi il dr Perugini che fin dalla prima perquisizione si è occupato, come già loro sanno perché ha già deposto, di questo tipo di indagine.
Presidente: O, volevo dire Pubblico Ministero, a parte vedo questi apparecchi, ma come supporti tecnici per i filmati eccetera siamo…
P.M.: Dovremmo avere tutto, direi che per quanto riguarda il filmato non ci sono problemi tecnici, per quanto riguarda invece la fase successiva che io anticipo cioè relativo all’ascolto di alcune delle intercettazioni ambientali che sono state individuate nel corso delle indagini dal PM come interessanti, o meglio più interessanti, che sono state trascritte dal GIP, direi che appare opportuno, spiegherò perché più avanti, per il PM risentirle direttamente oltre che vedere le trascrizioni perché in alcuni punti, lo dico subito, i periti ritengono di non essere stati in grado di individuare esattamente le parole dette, io invece penso che si possa sentire, per questo sono stati installati questi due altoparlanti un po’ potenziati che ci potranno aiutare.
Presidente: Sono poi ovviamente a disposizione di tutti, difensori, eccetera…
P.M.: Si, si, certo, sono a disposizione di tutti.
Presidente: Per quello che vorranno in un secondo momento.
P.M.: Ecco, parlerei per ora, stamani delle perquisizioni e dei sequestri effettuati e successivamente, andando avanti con l’udienza o con le udienze, delle intercettazioni ambientali. Per quello che riguarda le perquisizioni ce n’è una prima che è del giugno ’90 e per questa, ci spiegherà poi il dr Perugini, fu realizzato un filmato che chiedo di utilizzare. Sentirei il dr Perugini che ci può illustrare meglio di quanto posso fare io, perché lui era presente, come sono andate le cose.
Presidente: Bene, dr Perugini si accomodi, buongiorno, può sedere lì, sempre sotto il vincolo dell’impegno preso, allora a questo punto signor Pubblico Ministero a lei la bacchetta magica.
P.M.: Dr Perugini lei si è occupato di quest’indagine fin dall’inizio, noi lo sappiamo, abbiamo sentito in questi giorni le testimonianze di numerose persone che voi avete sentito nel corso dell’indagine, vorrei parlare con lei stamani di un altro dei mezzi di ricerca della prova che sono stati utilizzati per quanto riguarda la posizione dell’imputato e cioè le perquisizioni effettuate nella sua o nelle sue abitazioni e la documentazione o gli oggetti che sono stati sequestrati. Vorrei che lei innanzitutto spiegasse alla Corte quante, in che periodo, sono state le perquisizioni effettuate e cosa è che cercavate, come si sono svolte, partendo dal perché, dal come della prima perquisizione.
A.B.: Signor Presidente io chiedo a questo punto di interloquire, il nostro sistema processuale, a proposito delle prove, ha diviso i mezzi di prova, cioè la testimonianza, l’esame delle parti, i confronti, le ricognizioni, gli esperimenti giudiziari, perizia e documenti dai mezzi di ricerca della prova; i mezzi di ricerca della prova che sono le ispezioni, le perquisizioni, i sequestri, le intercettazioni di conversazioni e comunicazioni, ora io credo che il dr Perugini possa soltanto, io credo, riferire di essere stato presente oppur no a queste perquisizioni, a questi cioè mezzi di ricerca della prova, non possa riferire su altro perché i mezzi di ricerca della prova servono per trovare la prova poi se è stata trovata o non è stata trovata si vedrà perché c’è agli atti. Quindi io non vorrei e mi opporrò ogni qualvolta il signor Pubblico Ministero farà fare al dr Perugini delle dichiarazioni che esulano dalla soltanto sua presenza, se c’è stato, ai momenti in cui sono stati effettuati questi mezzi di ricerca della prova, per queste attività, per la ricerca della prova. Io quindi mi opporrò a discorsi, a elucubrazioni di qualsivoglia tipo che siano al di fuori da questa attività meramente… così… concettuale di ricerca della prova. Punto e basta.
Presidente: Va be’.
P.M.: Prendo atto, noi parliamo delle perquisizioni e di quello che è stato sequestrato poi se si tratti…
A.B.: Ci sono i verbali…
P.M.: Io vorrei spiegare come dove son stati trovati e com’è andata questa attività se il dr Perugini o chi per lui era presente, se poi sono mezzi o meno non ha nessuna importanza proprio perché ci sono i verbali lo discuteremo nella sede opportuna. Io volevo solo dimostrare come, dove e quando sono stati trovati determinati oggetti o documenti che poi il PM pensa di poter utilizzare quando saranno da fare delle conclusioni, solo questo e niente di più. La domanda che quindi io faccio e che ho già fatto al dr Perugini è quella relativa alle perquisizioni che sono state fatte, quante e quando, se lei vi ha partecipato.
R.P.: A tutte le perquisizioni che sono state fatte ho partecipato.
Presidente: Dr Perugini, lei può servirsi liberamente di appunti, di altro materiale che ha per ricordare…
R.P.: La ringrazio Presidente. Io ho partecipato a tutte le perquisizioni che sono state fatte, la prima delle quali fu praticata l’11 giugno del 1990. La seconda nel dicembre del ’91, mi pare il 3, adesso non sono certo della data, la terza perquisizione fu la più lunga e fu attuata dal 27 aprile 1992 fino, credo all’8 maggio 1992. Una successiva perquisizione fu fatta il 2 giugno del 1992 e l’ultima perquisizione è del 13 giugno 1992. Tutte queste perquisizioni sono naturalmente unite fra di loro perché sulla base di quanto fu acquisito, sulla base di quanto veniva acquisito nel corso delle prime procedevamo a verifiche, verifiche che poi producevano altre esigenze.
A.B.: Mi oppongo Presidente, deve dire soltanto “verifiche” e basta, scusi.
R.P.: Va bene.
Presidente: Va bene.
R.P.: D’accordo.
P.M.: Mah… Non ho capito il nesso comunque vediamo…
Presidente: Proseguiamo.
P.M.: Proseguiamo grazie.
R.P.: Ecco, ho omesso una perquisizione che fu fatta immediatamente dopo quella del 3 dicembre del ’91 e che fu attuata nel carcere di Sollicciano il 6 dicembre ’91, il giorno della scarcerazione dell’imputato. In quella circostanza sequestrammo un certo numero di carte…
P.M.: Partiamo dottore quindi dalla prima, quella dell’11 giugno ’90, precisando un attimo il metodo che fu seguito, chi operò e dove fu fatta.
R.P.: Si, dunque un’altra precisazione in relazione a quanto lei ha detto, per quanto riguarda l’operazione di filmatura delle perquisizioni, l’attività di ricerca fu registrata quotidianamente, minuziosamente nella perquisizione che durò fra il 24 e il 27 aprile e l’8 maggio. Nel 1990 fu fatta una filmatura dei luoghi, sempre a cura del gabinetto regionale di Polizia scientifica…
P.M.: Richiesto da lei?
R.P.: Richiesto da me naturalmente, allo scopo di conservare memoria dello stato dei luoghi anche per quelli che erano gli accertamenti futuri.
P.M.: Questo filmato lo abbiamo, è possibile vederlo?
R.P.: Questo filmato è stato conservato e ce lo abbiamo. Per quanto riguarda i partecipanti a queste operazioni di perquisizione nel 1990..
R.P.: Partiamo… focalizziamoci… parliamo intanto solo di quella dell’11 giugno ’90.
R.P.: Benissimo, l’11 giugno ’90 parteciparono alla perquisizione ufficiali e sottufficiali e Carabinieri del ROS, la sezione anticrimine, personale della SAM, ispettori e sovrintendenti ed agenti, io e parteciparono anche dei cercamine del genio militare e personale del Gabinetto regionale di Polizia scientifica.
P.M.: Come mai dei cercamine, mi scusi?
R.P.: Dei cercamine perché cercavamo armi, parti di esse o altri oggetti il cui contenuto metallico poteva essere rilevato.
P.M.: Fu utilizzato questo strumento…
R.P.: Fu utilizzato questo strumento che si rivelò piuttosto inadeguato alla bisogna perché intanto era difficile tararne la sensibilità su una massa minima come noi chiedevamo… una massa di una pistola, di un pezzo di pistola…
P.M.: Quindi lo strumento era tarato per oggetti più grossi?
R.P.: Lo strumento era tarato per le esigenze militari e quindi non era particolarmente efficace inoltre aveva un altro… presentava un altro problema ed era che rilevava esclusivamente metalli ferrosi o composti ferrosi. Ora, noi nella circostanza ci ponevamo anche il discorso della presenza di munizioni, munizionamento che è ottone, piombo, rame e quindi erano materiali che non facevano… non venivano captati dal cercamine.
P.M.: Quindi in quell’occasione fu fatta una ricerca dal personale di Polizia più che col cercamine?
R.P.: La perquisizione fu naturalmente più secondo i criteri convenzionali dell’osservazione e dell’individuazione di oggetti che potevano ricondurre al possesso di armi a conoscenze…
P.M.: Senta una cosa e questa perquisizione ebbe ad oggetto quali luoghi innanzitutto?
R.P.: Dunque la perquisizione ebbe ad oggetto Piazza del popolo, 7, l’abitazione del Pacciani, dove all’epoca viveva la moglie, Angiolina Manni, e soltanto nei giorni di sabato e di domenica le due figlie del Pacciani che negli altri giorni, siccome andavano a servizio vivevano in casa delle datrici di lavoro…
P.M.: Quindi in piazza del popolo, 7.
R.P.: Esatto.
P.M.: Si ricorda che giorno della settimana era? Nel senso c’era la moglie o c’erano anche le figlie?
R.P.: C’erano anche le figlie, c’erano anche le figlie…
P.M.: Che furono chiamate dalla mamma o da voi? O era un giorno in cui erano presenti?
R.P.: Era… Fu scelto un giorno in cui fossero presenti le figlie.
P.M.: Ecco, fu fatta alla presenza di queste tre persone?
R.P.: Si, ovviamente.
P.M.: Questo per quello che riguarda l’abitazione di Piazza del popolo, 7.
R.P.: Esatto.
P.M.: Fu fatta anche in altre abitazioni?
R.P.: Fu fatta nelle altre abitazioni del Pacciani.
P.M.: Vuole descrivere? Perché la Corte non le ha ben presente quali sono le altre abitazioni…
R.P.: Si, le altre abitazioni del Pacciani si trovano in un… si trovano a breve distanza da quella di Piazza del Popolo, nel centro, nell’abitato, sono comprese fra altri edifici però sono… sono piuttosto isolati in questo. Ma io penso che se fosse possibile vedere il filmato…
P.M.: Ora vediamo il filmato e sono quindi in quale via? Lo ricorda?
R.P.: E si trovano in via Sonnino…
P.M.: Sono due numeri civici.
R.P.: I civici sono il 28 e il 30 di Via Sonnino.
P.M.: Perché sono due appartamenti? Sono due luoghi…
R.P.: Si sono due… esatto… due casucce, due appartamenti…
P.M.: L’una vicina all’altra e poi lei nel filmato lo mostrerà. Ebbero a oggetto anche dei veicoli?
R.P.: Ebbero ad oggetto anche i veicoli…
P.M.: Ricorda quali erano? I veicoli che furtono perquisiti?
R.P.: Si furono perquisiti la Fiat 500 del Pacciani che si trovava parcheggiata di fronte alla scuola elementare… è una piazzetta che si trova alle spalle della piazza principale del paese; fu perquisita la Ford Fiesta dell’imputato che era parcheggiata all’interno del garage dell’abitazione di piazza del Popolo…
P.M.: Ecco, scusi, perché l’abitazione di piazza del popolo ha anche un garage?
R.P.: L’abitazione di piazza del popolo è situata su due livelli, su due livelli ha un garage e anche un magazzino, un deposito alle spalle del garage…
P.M.: Due livelli ci vuole spiegare come?
R.P.: Beh praticamente c’è un piano terra dove è ubicato il garage e questo magazzino/deposito…
P.M.: Il garage ha quindi ha anche un’entrata sulla strada?
R.P.: Ecco, esattamente, mentre il garage si affaccia sulla strada, sulla piazza, su piazza del popolo, l’abitazione è defilata, è dietro l’angolo… l’ingresso all’abitazione…
P.M.: Però è sopra il garage?
R.P.: E’ sopra il garage e si accede alle camere salendo una rampa di scale dritta.
P.M.: Anche dal garage o…
R.P.: Si può accedere dal garage a questa rampa di scale, c’è una porta… appena entrati nel garage sulla destra ci sono due/tre scalini.
P.M.: C’erano altri veicoli? Perché nel corso delle indagini attraverso i testi abbiamo saputo che il Pacciani faceva uso e di questa 500 e aveva una Fiesta ma altri veicoli, voi li avete trovati?
R.P.: Aveva anche una Lambretta.
P.M.: L’avete trovata?
R.P.: Si, si era parcheggiata appoggiata a un muro accanto alla porta… al portone del garage.
P.M.: Aveva altri veicoli che avete trovato in quell’occasione? Parliamo del ’90.
R.P.: Mah, in quell’occasione notammo un ciclomotore, biciclette, ma non… se non ricordo male trovammo la targa di una Fiat 600 che lui aveva posseduto in passato.
P.M.: Questi oggetti… a parte queste bici e questo moto… ciclomotore dove si trovavano? Lo ricorda? In quel momento lì, 1990.
R.P.: Dunque si trovavano in una delle pertinenze delle abitazioni di via Sonnino e per l’esattezza la pertinenza… era un magazzino… dunque a via Sonnino ci sono tre pertinenze: un magazzino attrezzi su due livelli soppalcato; un altro magzzino dove si trovavano appunto le bici e il ciclomotore e in più una legnaia.
P.M.: Ecco, quindi la 500 era fuori, la Fiesta era nel garage, la Lambretta era fuori, bici e motorino… fuori del garage di piazza del popolo, bici e motorino erano in via sonnino?
R.P.: In via Sonnino.
P.M.: Nelle pertinenze di via Sonnino.
R.P.: Esatto.
P.M.: Se non ho capito male lei ha fatto effettuare una ripresa filmata prima di iniziare questa perquisizione del ’90…
R.P.: Ho fatto… si ho fatto fare una ripresa filmata dei luoghi…
P.M.: Non delle operazioni di perquisizione ma dei luoghi.
R.P.: Non delle operazioni di perquisizione, alcune riprese furono fatte con la perquisizione già avanzata, già iniziata…
P.M.: E alcune prima?
R.P.: Si. Il fine era quello di poter avere una rappresentazione chiara per futura memoria dello stato dei luoghi, dell’ubicazione dei luoghi e eventuali oggetti che potessero apparire di interesse.
P.M.: Ecco, c’è un lungo verbale di sequestro poi delle cose che avete sequestrato, io prima di passare all’esame del dove e come avete trovato questi oggetti chiedo alla Corte che il teste possa mostrare questo filmato preventivo così abbiamo poi la possibilità non solo di capire come stavano questi luoghi, dove sono stati trovati gli oggetti e poi serviranno, a parere del PM, molto queste riprese perché saranno utilizzata per fare dei confronti con quella successiva del 1992. Chiedo quindi che il teste possa essere autorizzato a mostrare questo filmato e a dare le spiegazioni che ritiene opportune relative a questa operazione di perquisizione… è un breve filmato che è già pronto.
Presidente: Vi sono obiezioni signori?
A.B.: Mah, filmato su quale… su quale?
P.M.: Su questa, la prima, sempre la prima.
A.B.: Dell’11/6?
P.M.: Questa qui, ci ha spiegato perché fu fatto, io ritengo che sia molto utile per l’accertamento dei luoghi vedere innanzitutto come e quali oggetti vi si trovavano allora perché alcuni oggetti successivamente non c’erano più e sono oggetti ai quali il PM ha ritenuto di dare una certa importanza.
A.B.: Senta io mi oppongo per questa semplice ragione, c’è già un atto scritto che è la perquisizione… il verbale di perquisizione dove sono indicate esattamente tutte le modalità di esecuzione di questa attività di indagine e quindi io non credo che possa ulteriormente…
P.M.: Io lo credo.
A.B.: Certamente, io, mi permetta scusi, perché, signor Presidente, c’è questo problema: nella trascrizione dell’attività di indagine fatta nel verbale di perquisizione si dicono esattamente le cose che sono state rinvenute e dove si è proceduto, può darsi, per carità, che l’attività di visione, di cinepresa sia soltanto parziale, non lo so, io non lo so…
P.M.: Ci ha spiegato com’è, è antecedente, mostra i luoghi dove poi sono state trovate le cose…
A.B.: Ah, non nel momento in cui si fa?
P.M.: Si è spiegato nel verbale avvocato eh…
A.B.: Io comunque mi oppongo Presidente, io mi oppongo a questo, c’è già un verbale, è già agli atti…
P.M.: E’ nel verbale che si spiega il filmato.
Presidente: Signori avvocati di parte civile?
Avvocato Santoni Franchetti: Noi siamo d’accordo con il Pubblico Ministero. Ho parlato per tutti, scusate…
Avvocato Colao: Si certo.
Presidente: Va bene.
R.P.: Vorrei fare una precisazione…
P.M.: Si ritirano? Non ho capito...
Presidente: Si, ci ritiriamo certamente.
Segue...

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