Il mostro di Firenze. Pietro Pacciani, Mario Vanni, i compagni di merende, la pista sarda e le sette esoteriche. Il processo più lungo della storia giudiziaria italiana.
Autori: Matteo Billi, Giovanni Boscolo ed Emanuele Cava
Raccontato da: Luca Ward
Edizioni: Lucky Red
Sono trascorsi più di vent'anni dalla sentenza
che ha condannato "i compagni di merende" per i delitti del Mostro di
Firenze, eppure sono tanti a credere che si tratti di un clamoroso
errore. Tra loro c'è il giornalista Francesco Amicone. Lui la verità è
convinto di averla trovata: dietro il “maniaco delle coppiette” si
nasconderebbe uno degli assassini più ricercati degli Stati Uniti: il
killer dello Zodiaco.
Disponibile su Spotify, Spreaker e le principali piattaforme di streaming.
Prima edizione: 2023, 454pp, brossurato, Mimesis edizioni
Presentazione: "Autunno 1989. Da tre anni Ruggero Perugini è il nuovo poliziotto che coordina le indagini sui delitti del Mostro e si domanda perché il maniaco si sia fermato. È morto? È malato? È in carcere per altri reati? Il computer della Squadra Anti Mostro fornisce una lista di nomi di possibili assassini. Tra questi c’è quello di Pietro Pacciani, un istrionico e pittoresco contadino di Vicchio, soprannominato “il Vampa” per il suo carattere irascibile. L’uomo è rinviato a giudizio e condannato all’ergastolo. Ma alcune evidenze, inizialmente tralasciate, suggeriscono che Pacciani non fosse solo. La fragile teoria dell’assassino seriale solitario si infrange contro le parole di un pentito e, mentre vengono processati i suoi complici, i famigerati Compagni di merende, il Vampa ottiene una clamorosa assoluzione in appello. Un cortocircuito giudiziario – anche – di matrice politica? Con un’incalzante narrazione da romanzo poliziesco e il rigore dell’opera storiografica, Taddeo scrive la storia di tutte le storie del Mostro di Firenze, trascinando il lettore nei meandri del più sconcertante ed enigmatico caso di cronaca nera mai avvenuto in Italia."
Prima edizione: 2023, 202pp, brossurato, Arduino Sacco editore
Presentazione: "Dopo un’esposizione dei fatti e un giro di opinioni con il primo libro “Il mostro di Firenze – John Doe in Toscana, la storia osservata da un passante” Carmen Gueye torna sul tema in modo più circoscritto, evidenziando le circostanze non più accettabili, in una narrazione a quarant’anni dagli eventi e dopo una serie di processi che non hanno fatto luce praticamente su nulla. Il “mostro” va in archivio con tutte le possibili ipotesi sull’accaduto. Le vittime non hanno avuto giustizia, l’ultimo pensiero è sempre per loro."
Prima edizione: 2023, 350pp, brossurato, autoprodotto
Presentazione: "Una cronistoria
completa delle indagini relative al primo duplice omicidio
attribuito al cosiddetto mostro di Firenze. In essa sono riportati i
contenuti di tutti gli atti di indagine dell'epoca, dal 22 agosto 1968
fino all'ultimo grado di giudizio processuale di Perugia del 12/04/1973,
seguiti da interventi dell'autore tendenti a fare emergere e dare
risalto a fatti e circostanze che potrebbero facilmente sfuggire ad una
sommaria lettura del testo."
Leggo su la Nazione del 23 agosto 2023: “Sul muro grigio della cornice del portone dell’abitazione dell’ex commissario dr Michele Giuttari” è spuntato “un misterioso disegno adesso al vaglio dei carabinieri”.
Nell’intervista di Stefano Brogioni, il superpoliziotto, riferisce: “Non ci ho dormito tutta la notte. Poi mi sono consultato con Massimo Introvigne. Lui mi ha spiegato che non ha trovato un significato specifico, se non un’allusione alle fiamme”.
Massimo Introvigne è sociologo e fondatore del Cesnur (Centro studi sulle nuove religioni), colui che interpellato dalla Procura della Repubblica di Perugia vide nell’asciugamano rinvenuto sulla salma del dr Narducci un chiaro simbolo di “ritualità massonica arcaicizzante”.
Prosegue il dr Giuttari nell’intervista: “Si tratta di un avvertimento, di una minaccia, proveniente dal livello degli intoccabili. (...)” “Ti faremo bruciare come hanno bruciato Milva Malatesta e Francesco Vinci, omicidi paralleli ma collegati ai delitti del mostro".
Ora, aldilà del fatto che non è mai stato provato che gli omicidi di Francesco Vinci e Milva Malatesta siano collegati ai duplici delitti attribuiti al cosiddetto mostro di Firenze, non è neppure mai emerso il fantomatico livello degli “intoccabili”. E non vorrei neppure mettere in dubbio l’autorevole parere del dr Introvigne ma, davvero si può parlare di fiamme? Le fiamme, nell’iconografia classica, sono rosse, gialle, arancioni, il motivo rinvenuto sulla porta del superpoliziotto è blu cobalto! “Gli intoccabili” sono adepti di una qualche setta che nutre devozione per il gas metano? Tutto può essere.
Il disegno realizzato sulla porta dell’ex commissario in pensione, a ben guardare, è molto simile ai graffiti che certi writer usano per esprimere la propria creatività. Il motivo è una sorta di “esse” stilizzata, di dimensioni diverse, ripetuta più volte. Esteticamente non è neppure così terribile.
L’ex commissario nell’intervista su la Nazione riferisce anche che “è l’unica scritta in tutta la strada”. Abbiamo verificato, è vero, solo che in un raggio di 200 metri dalla casa dell’insonne abbiamo trovato decine di motivi, realizzati dalla stessa mano, su numerose abitazioni.
Si tratta SEMPRE della medesima ESSE stilizzata. Davvero si può pensare che il gruppo degli intoccabili, sempre che esista, perda tempo con simili risibili intimidazioni? Faccio fatica a crederlo e francamente sono ben altri i motivi per cui, a mio avviso, l’ex commissario dovrebbe perdere il sonno.
Prima edizione: 2023, 432pp, brossurato, Mimesis edizioni
Presentazione: "Giugno 1982. Il Mostro ha già ucciso quattro coppie di giovani e la Toscana è precipitata nella trama di un film dell’orrore americano. L’assassino agisce nel buio, ammazza a colpi di pistola e asporta parti anatomiche delle sue vittime femminili. Dopo anni di indagini a vuoto, gli inquirenti si accorgono che nel 1968 la stessa arma ha già sparato e ucciso due amanti. I presunti autori di quel vecchio delitto, dei sardi emigrati in continente, uno dopo l’altro vengono incarcerati con l’accusa di essere il Mostro. Eppure gli omicidi non si fermano: alla fine le vittime saranno sedici. Ma è davvero un omicida seriale solitario ad aver compiuto tale mattanza? Cosa emerge dalle scene del crimine e dalle vite private delle vittime? Perché quelle escissioni sui corpi delle donne? La “pista sarda” si è avvicinata alla verità o un anonimo ha manovrato nell’ombra per tenere al riparo i veri responsabili? Con un’incalzante narrazione da romanzo poliziesco e il rigore dell’opera storiografica, Taddeo scrive la storia di tutte le storie del Mostro di Firenze, trascinando il lettore nei meandri del più sconcertante ed enigmatico caso di cronaca nera mai avvenuto in Italia. "
Presentazione: "Estate 1993. Da qualche mese il Vampa è in carcere accusato di
essere il Mostro di Firenze, ma le morti senza risposta non sono finite.
Antonio, che a quindici anni ha appena ottenuto la licenza media, deve
crescere tutto d'un colpo quando viene ritrovato il cadavere del padre
nel suo camper incendiato. Lo chiamavano il mago, per via dei giochi di
prestigio e degli oroscopi, ma chissà che non nascondesse più di un
segreto. Mentre l'afa invade i paesi e la luna illumina d'argento le
colline svuotate, Antonio si mette alla ricerca della verità. Tra le
macerie del camper trova un mazzo di rose rosse, che pare una firma. Una
a una, crollano le sue certezze di ragazzo: entra in una spirale di
perversione e misteri che mieterà altre vittime. Con mano da maestro e
ispirandosi alla cronaca di quegli anni, Dazieri ci racconta i delitti
irrisolti di allora, collaterali al caso epocale del Mostro. E ci
accompagna in una vitalissima storia di formazione, straziante e
turbolenta."
Presentazione: "In
una notte d’agosto del 1968 due amanti appartati in auto nei dintorni
di Firenze furono uccisi a colpi di pistola. Negli anni successivi con
la stessa pistola vennero commessi altri sette delitti simili, l’ultimo
nel settembre del 1985. In quattro casi all’orrore delle uccisioni si
aggiunse quello della mutilazione delle vittime femminili. Le indagini
hanno portato alla condanna dei "compagni di merende", ma sono in molti a
ritenere che la verità non sia stata raggiunta, e che il cosiddetto
"Mostro di Firenze" non sia stato individuato.
Chi era questo feroce
assassino? È possibile dargli oggi un volto almeno in sede di
ricostruzione storica? L'autore ritiene di sì. Non servono nuove
indagini, gli elementi ci sono tutti, si tratta soltanto di isolarli
dalla massa informe di errori vecchi e nuovi nella quale si trovano
avviluppati. Aiuterà tenere sempre bene a mente il noto aforisma di
Eraclito: Non troverai mai la verità se non sei disposto ad accettare anche ciò che non ti aspetti."
Prima edizione: 2023, 482pp, brossurato, La Case books
Presentazione: "Il Mostro di Firenze è il più enigmatico, complesso e controverso caso della storia criminale italiana. Mai nel nostro Paese era apparso un assassino così sanguinario, organizzato, sofisticato e scaltro. La verità storica e processuale ha attribuito questi delitti ai cosiddetti "Compagni di Merende". Ma lo studio criminologico smentisce questa tesi da tutti i punti di vista. I condannati per tale reato non corrispondono a nessuno dei profili stilati.
Lo studio è basato sui dati dell’inchiesta e sui movimenti e i tempi dell’assassino. È stato scritto in uno stile semplice e chiaro per la comprensione di tutti. Si tratta di un libro unico nel suo genere, ricco di schemi, foto, figure, mappe e tabelle. Le immagini, originali dell’Autore, semplici ed eleganti, sono da ausilio alla lettura e alla comprensione di questo complesso caso criminale.
Mai un caso criminale era stato affrontato con tanta dovizia di particolari. Il lettore entrerà nella mente e nella strategia di questo criminale che ha ucciso sedici ragazzi ed è rimasto del tutto impunito."
Prima edizione: 2022, 400pp, brossurato, Il saggiatore
Presentazione: "Il capro è il romanzo sul Mostro di Firenze: un’opera che scava nell’indicibile per riportare alla luce una scheggia di verità.
Lo schema era fisso. Prima il maschio, poi la femmina. Prima la pistola, poi il coltello. Infine la firma: i colpi di una Beretta calibro 22 con la lettera H incisa sui bossoli. Una volta, e un’altra, e un’altra ancora. Otto delitti, sedici morti, diciassette anni di buio e angoscia. Per descrivere quell’orrore incomprensibile ed efferato, circoscritto in un’area della Toscana larga poche decine di chilometri quadrati, tra colline e oliveti, la cronaca conia un epiteto, poi ripreso nei servizi di tutto il mondo, nelle indagini e processi: il Mostro. Un’espressione che sarebbe diventata nel tempo uno dei nomi dell’oscuro.
Partendo dalla gioventù di Pietro Pacciani e dei «compagni di merende», Silvia Cassioli insegue lungo gli anni settanta e ottanta il coro dissonante di voci che attraversano e circondano i delitti del Mostro, ripercorre i passi dei protagonisti e dei comprimari, delinea psicologie e fisionomie di vittime e sospettati, inquirenti e semplici osservatori. Il risultato è il ritratto di una provincia feroce e arcaica, lontana da qualsiasi idillio, specchio ribaltato della mistura di sessuofobia e bigottismo, gossip e psicosi collettiva che avvolgeva la nazione. Una narrazione intensa, che ci costringe a confrontarci con le contraddizioni e i fantasmi che abitano le nostre paure, perché, come forse ci siamo resi conto solo troppo tardi, «basta un nulla e di Mostri ne saltano fuori a decine».
«Queste cose accadono solo in America o nei film dell’orrore, dice la gente. Non in Toscana. Non fra le nostre colline.»"