venerdì 7 dicembre 2012

Ignazio Spampinato e Pietro Benedetti - Udienza del 4 luglio 1994 - Seconda parte

Segue dalla prima parte.  

P.M.: Vorrei fare una domanda ad entrambi i periti, cominciando da uno dei due. Proverei innanzitutto dal perito Benedetti. Se non sbaglio io ho letto una didascalia, la vorrei rileggere, per vedere se non ho capito male, dalla quale emerge che c'è un paragone in quella foto lì. Vorrei rileggerla perché effettivamente posso aver letto male.  
Presidente: Un attimo solo che vediamo.  
P.B.: È una comparazione diretta.  
P.M.: Oh! Era questa la mia domanda che stavo facendo al perito Benedetti. La comparazione fra quelle micro... Scusi, ho capito male, o quelle sono due foto una accanto all'altra?  
P.B.: Sì, sì.  
P.M.: Allora è un paragone. Allora rileggiamolo, perché può darsi che ho equivocato. Mi sembra che sia un paragone fra, nella stessa pistola, un proiettile esploso e uno inserito non esploso. Bene?  
Presidente: Va bene.  
P.M.: Questi sono confrontabili. E ci danno quelle simiglianze. Era questo...  
Presidente: E infatti è il momento successivo di cui parlava il Generale.
P.M.: Bene, bene. Quindi questa era la domanda. È così?  
P.B.: Sì.  
P.M.: Ce lo vuole spiegare meglio? Perché può darsi che io, non essendo un esperto, non...  
P.B.: Sì, diciamo che lì abbiamo fatto vedere, appunto...  
P.M.: Sperimentale, ovviamente.  
P.B.: ... le microstrie prodotte su una cartuccia sparata... sui bossoli di una cartuccia sparata, e sul bossolo di una cartuccia mandata in canna senza spararla. Cioè vuol dire che quelle microstrie non si sono prodotte dopo lo sparo, ma si producono prima dello sparo.  
Presidente: A monte.  
P.M.: Quindi le microstrie vengono ugualmente.  
P.B.: Sì.  
P.M.: Sono prodotte, lei diceva, da quell'otturatore, la parte...  
P.B.: Sì.  
Presidente: È quello che diceva poi il Generale...  
P.M.: Benissimo, proprio questo qui. Bene, vuole andare avanti?  
P.B.: Sulla foto numero 47.  
A.B.: Ecco, vediamo anche come si mettono e che impronta lascia, guardi, l'ha messo lei, guardi che belle impronte che si lasciano.
P.B.: Lì è illustrata la posizione che... cioè come noi abbiamo fatto a ottenere le microstrie, cioè, diciamo, l'incisione che c'è sul fondello del bossolo, delle cartucce illustrate dalle foto numero 49 e 50, nella fase di introduzione della cartuccia nell'astuccio del serbatoio. Ecco, chiaramente non è un segno cosi rettilineo, diciamo, come quello là, però insomma, in effetti, questa incisione può essersi prodotta facendo questa operazione. Se fa vedere le foto numero 50 e numero 49, o 48... 48 e 50.  
P.M.: Allora, vogliamo leggere? "Solco prodotto sul fondello di un bossolo di cartuccia Winchester Western, calibro 22 LR nella fase della sua introduzione nel caricatore di una pistola - quella sperimentale vostra, vero? - allorché il fondello è stato pressato contro la punta di uno delle labbra del caricatore". Quindi è l'esperimento che voi - è così? - avete fatto per dimostrare come si può creare quel solco lineare che abbiamo visto.  
P.B.: Ecco, anche la numero 50 che...  
P.M.: Che lei dice 'a noi non c'è venuto cosi diritto.  
P.B.: La 50.  
Presidente: La 50 è migliore, dice il Generale.  
P.M.: La leggiamo. "Idem come 48. È ripreso il fondello di un altro bossolo nel quale il solco provocato dall'estremità anteriore di una delle labbra del caricatore dell'arma è meno profondo. Le caratteristiche morfologiche della lettera H che è impressa al centro del fondello corrispondono a quelle della lettera H che è impressa sul fondello dei bossoli e delle cartucce repertate". E questo è un altro argomento, poi lo vediamo. Ora...  
P.B.: Quello sopra, quello sopra.  
P.M.: Questo è quel segno che nasce nel modo... Vogliamo andare avanti? Per capire poi come, una volta avendo fatto, da una parte il proiettile repertato a Pacciani, da una parte gli esperimenti, siete andati avanti.  
P.B.: Ecco, per riprodurre quelle deformazioni trovate invece sul corpo cilindrico del bossolo, come ho detto precedentemente, abbiamo infilato le cartucce nel caricatore, ma in modo, diciamo, non corretto. Cioè come se fosse stata leggermente sfilata da un'azione... A volte a noi, a me personalmente, è capitato, sparando la cartuccia 22 LR che si, diciamo, si fermano, l'arma si inceppa nella condizione in cui si vede... è illustrata nella foto numero 54. Però, nella fattispecie, cioè come tre armi che abbiamo utilizzato noi, questo non siamo riusciti...  
Presidente: Quando uno prova a farlo, non gli succede mai.  
P.B.: Eh.. .  
P.M.: La vogliamo vedere questa 54? Per capire il modo in cui può essere avvenuto l'inceppamento. Ecco, sono quei due segni che lei dice a 180°, di qua e di là?  
P.B.: Sì. Ecco, qui...  
Presidente: Qui ci vuole il microfono, però.  
P.M.: Può vedere di dare il microfono...
Presidente: Dunque, allora un momentino, qui ci vuole il microfono.  
P.M.: Si sta cercando di procurarlo.  
Presidente: Scusate, ma qui... abbiamo apparecchiature rudimentali. L'avete già visto. Bisognerà sostituire questo impianto con un altro più moderno; con microfoni mobili... Non è che si può...  
Presidente: No, porti tutto il treppiede. Generale, ci perdoni se...  
P.B.: Può alzare un po' la fotografia? Ecco, bene cosi. Come avevamo detto precedentemente, le due deformazioni contrapposte sono situate a due distanze differenti dal vertice del bossolo.  
Presidente: Due quote differenti, eh?  
P.B.: Sì. Una 1,40 mm; l'altra a 2 e mezzo, circa. Voi potete vedere che, inceppandosi così, questa che era esattamente quella contrapposta, rimane più in alto, perché va a toccare lo spigolo superiore della canna. Quest'altra rimane più in basso perché va a toccare lo spigolo interno del carrello otturatore. 
Presidente: Ecco Generale, le dispiace?
P.B.: Se guardiamo... la foto numero 57.
Presidente: Cinquantasette?  
P.B.: Sette. Ecco, qui è possibile vedere la deformazione verso il fondello che avevamo già notato precedentemente sulla cartuccia del Pacciani, sequestrata presso il Pacciani: è quella più in alto. Praticamente sono sulla stessa generatrice. Sulla faccia opposta è rimasta impressa un'altra deformazione come rilevato sulla cartuccia sequestrata presso il Pacciani, ubicata più in alto. Abbiamo provato a riprodurre l'inceppamento immaginando che ci fosse stato una mancata estrazione del bossolo sparato. Cioè l'estrattore è ritornato indietro senza tirar fuori il bossolo dalla canna. In quel caso, però, le due deformazioni non risultano alla stessa altezza. Se guardiamo la foto numero 60. Ecco, qui si vede... ecco, qui vediamo bene il fondello del bossolo rimasto in canna. Qui vedete che in questo caso il bossolo qua non tocca la canna e la deformazione allora in questo caso rimane più in basso di quanto noi non abbiamo visto.  
A.B.: Generale, così non vediamo bene, grazie.  
Presidente: Dove sta indicando ora il Generale.  
A.B.: Ho capito ora, grazie.  
P.B.: Praticamente non c'è contatto fra la culatta, ma col bossolo più in basso. Mentre invece sulle due impronte che noi abbiamo trovato, questa si trova più in alto, rispetto a questa. In questo caso sarebbe venuto più in basso. Chiaramente, come ho già detto, queste impronte sono state ottenute manualmente, nel senso che abbiamo posizionato la cartuccia in un determinato modo e poi abbiamo rilasciato andare il carrello.  
P.M.: Non è un inceppamento naturale.  
P.B.: Non è un inceppamento naturale. Io, negli anni, così, l'ho visto parecchie volte sul banco di prova, però...  
P.M.: Non siete riusciti a rifarlo.  
P.B.: Con queste tre armi non siamo riusciti...  
P.M.: Avete armi troppo buone.  
P.B.: Ecco, per guanto riguarda...  
Presidente: È una questione di caso.  
P.B.: Per quanto riguarda invece le deformazioni presenti sull'ogiva, erano deformazioni concave, cioè che non avevano neanche tracce di strisciamento, cioè di abrasione. Noi abbiamo provato a introdurre la cartuccia in canna con un bossolo, diciamo, sparato e non estratto, cosi... ma abbiamo sempre ottenuto deformazioni piatte, non arcuate, non emisferiche, diciamo. Personalmente penso che queste deformazioni possono essere capitate magari cadendo a terra quando è stato tirato fuori su un corpo che fosse leggermente curvo; oppure magari introducendo qualcosa all'interno della canna per tirar fuori... però, non siamo...  
P.M.: O su un'altra parte della canna.  
P.B.: Ecco, però, come ho detto...  
P.M.: Non siete riusciti a ricostruirlo.  
P.B.: Secondo noi, diciamo, non erano riferibili a una manovra di introduzione quelle due trovate sull'ogiva.
P.M.: Bene. 
P.B.: Perché non ci sono... non c'è nessuna traccia di abrasione. Se avesse urtato contro qualcosa, il piombo, diciamo, presenta delle tracce di abrasione. Invece lì non c'è assolutamente niente.  
P.M.: Vogliamo andare avanti per...  
A.B.: Si può fermare... si può domandare qualcosa, a questo punto, o no?
P.M.: Forse, penso io, finiamo... perché a dire la verità il quesito era una comparazione. Per ora è tutta la parte sperimentale. Una comparazione per vedere se il bossolo trovato nell'orto del Pacciani ha qualche similitudine o, come ci spiegheranno, e perché, i periti, con quelli dei duplici omicidi. Io penso che prima facciamo rispondere a questo oggetto del lavoro ai periti e meglio è. Poi torniamo sulla parte sperimentale, ma l'oggetto in fondo non è questo.  
A.B.: Ecco, Presidente, io... Sennò poi dimentico alcuni dati.  
P.M.: Ce li possiamo segnare, sia io che lei... Così poi facciamo le domande.  
Presidente: No, ma... Signori, cerchiamo naturalmente di fare le cose più rapidamente possibile. Però se le domande vanno fatte è meglio porle...  
P.M.: Come crede. Non ho problemi.  
Presidente: ... sennò ogni volta dobbiamo ritornare indietro.  
P.M.: Bene. Non ho problemi.  
A.B.: Scusi. Dunque, ci sono due cose che voi avete notato. Il fatto che questo proie... che questa...
Presidente: Generale, la posso pregare di andare accanto al suo collega, vicino allo schermo...?  
A.B.: ... che questa cartuccia...  
Presidente: E eventualmente rispondete o uno o l'altro.  
A.B.: Il tentativo di fare inceppare l'arma è stato praticamente sterile, nel senso, fare inceppare l'arma con queste modalità, diciamo così.  
P.B.: Sì. Con queste tre armi non è stato possibile.  
A.B.: Oh. Quindi sembrerebbe, mi scusi, eh, che sia stato quasi... non lo so, non dico fatto apposta, ma per...  
P.B.: Abbiamo voluto verificare se era possibile. In teoria sarebbe possibile. Cioè, io di questi inceppamenti, come ho detto, ne ho visti parecchi al banco di prova, però, nella fattispecie, non siamo riusciti a... Noi abbiamo...  
Presidente: Generale, lei conferma questa faccenda? Il microfono.  
I.S.: Tutti gli esperimenti fatti per riprodurre questi avvenimenti purtroppo sono stati infruttuosi.  
A.B.: Infruttuosi.  
I.S.: Però io concordo con il perito Benedetti, il quale... e dico che, in effetti, specie con le cartucce calibro 22...  
Presidente: Che sono appunto...  
I.S.: Questi che sono molto sottili e lunghi, si può creare un disassamento che induce ad ottenere una estrazione diversa da quella corretta. Cioè a dire un inceppamento.  
A.B.:  
Presidente: Del tipo di quello lì.  
A.B.: Certamente.  
I.S.: Di questo tipo qui. Ora, questo tipo qui è stato riprodotto non... questo vuol essere più che altro una dimostrazione del come potrebbe essersi verificato il fenomeno che abbiamo osservato e che purtroppo non siamo riusciti a provare.  
Presidente: Certo.  
A.B.: Ecco, mi scusi...  
Presidente: Quindi è tutto un discorso relativo, eh, naturalmente.  
A.B.: Presidente, siamo d'accordo...  
I.S.: Ecco...  
A.B.: Voglio capire, voglio capire io...  
P.B.: Signor Avvocato, volevo anche dirle che il proiettile cosi tirato fuori, estratto, era, si presentava come quello, leggermente disassato rispetto poi al corpo cilindrico del bossolo.  
A.B.: Ecco. Si presentava disassato... Ecco, la domanda che io le faccio, se lei mi può rispondere, normalmente un proiettile che poi riesce... si inceppa, come questo, va bene? Anzi, un proiettile, una cartuccia che si inceppa, è perché è stata messa nel caricatore per sparare, oppure così...  
P.B.: No...  
A.B.: Capisce?  
P.B.: Per riprodurre... no, guardi...  
A.B.: Vorrei capire...  
P.B.: No, no, per riprodurre questo noi dovevamo fare in modo che la cartuccia non potesse entrare in canna.  
A.B.: Non potesse entrare in canna.  
P.B.: Allora l'abbiamo sfilato, diciamo, abbiamo messo il fondello nella parte anteriore delle labbra del caricatore.  
A.B.: Ecco. Quindi, praticamente, se... mi scusi, se la cartuccia fosse stata inserita regolarmente nel caricatore, e quindi chi voleva utilizzare e voleva quindi sparare, è difficile che faccia così, oppure no?  
P.B.: Mah, difficile... Diciamo che si verifica a volte per... magari per irregolarità di combustione. Però come ho detto, io fenomeni del genere, sul banco di prova, le cartucce deformate così gliene posso far vedere... Però, su queste armi qui...  
A.B.: Oh, la domanda è questa...  
Presidente: No, la domanda era un'altra dell'Avvocato.  
A.B.: La domanda è questa: io ho, sono nel mio giardino, va bene? E allora voglio sparare a qualcuno. Giusto? E invece non mi spara questa benedetta pistola e mi casca, cosi, va bene?  
P.B.: Mmh.  
A.B.: È giusto? Cioè praticamente io sto facendo, nel mio giardino voglio sparare, no? con questa... Non è che voglio inceppare, voglio sparare.  
P.B.: Potrebbe forse aver fatto, non so, una manovra di arretramento dell'otturatore...  
A.B.: Perché... perché...  
P.B.: Non completa, magari.  
I.S.: Guardi, guardi, uno dei motivi potrebbe essere questo, anzi, la maggior parte dei casi, per mia esperienza, è questo: un errato accompagnamento del carrello otturatore in fase di caricamento manuale. Cioè a dire, se io invece di lasciare andare il carrello con la molla, violentemente, lo accompagno...  
A.B.: Io ho capito. Certamente.  
I.S.: ... e ritardo quindi l'azione dell'otturatore, di norma si crea un inceppamento.  
A.B.: Però io lo accompagno perché voglio che poi si espella. Dico, voglio che poi spari, no?  
I.S.: Certo.  
A.B.: Oh! Quindi io volevo sparare...  
I.S.: Voglio introdurlo in canna...  
A.B.: Aspetti. Ho capito. Voglio sparare nel mio giardino. Un'altra cosa...  
P.M.: Ha detto “voglio introdurlo in canna”.  
A.B.: In canna, per poi sparare.  
P.M.: Per caricare l'arma.  
A.B.: Mi scusi, allora mi perdoni, abbiamo fatto... abbiamo visto sul proiettile, non sulla cartuccia, quindi sul proiettile, abbiamo visto una ammaccatura. Giusto? Oh. L'ammaccatura, secondo lei potrebbe essere, perché il proiettile è molto piccolo, se non erro ce l'ha... Potrebbe essere dovuta al fatto che questo proiettile sia caduto poi sul terreno, oppure su qualche altra cosa, va bene? e quindi abbia lasciato sul proiettile questa impronta. L'avete fatta voi la prova?  
I.S.: No, no. Noi non abbiamo fatto la prova. Ci siamo subito resi conto...  
A.B.: Oh...  
I.S.: Abbia pazienza. Ci siamo resi conto che la deformazione, se ho capito bene, le due deformazioni concave che esistono sull'ogiva del proiettile...
A.B.: Possono essere...  
I.S.: ... possono e... non possono essere causate che dal contrasto, con una certa violenza, contro un corpo che obiettivamente doveva essere convesso. 
A.B.: Convesso. Quindi, su un palo da vigna è difficile.
P.B.: Ma guardi, potrebbe...  
A.B.: No, no, scusi, siccome stiamo parlando di questo. Questo proiettile è stato trovato, guarda caso, dentro una piccola cosa così. Va bene? Quindi ha battuto da qualche parte e poi si è...  
Presidente: Signori, vi faccio una domanda.  
A.B.: Sì.  
Presidente: A questo punto si inserisce il Presidente. Ma...  
A.B.: Grazie, Presidente.  
Presidente: ... queste deformazioni potevano anche preesistere?  
P.B.: Potrebbe... Signor Avvocato, potrebbero... Se in teoria, nell'infilare o nel mettere... o nel cadere nel terriccio ci fosse stato un sassolino, o nell'introdurlo ci fosse stato un sassolino, forse poteva anche far questo.  
Presidente: Generale, lei cosa ne pensa?  
P.B.: Però noi abbiamo detto che non poteva verificarsi nella fase di introduzione.  
I.S.: Noi possiamo solamente dire che non sono avvenuti in fase di caricamento. Se preesistessero o fossero susseguenti questo noi non lo sappiamo.  
Presidente: Ecco, va bene.  
A.B.: Ecco, allora mi scusi, Generale Spampinato e anche lei, mi perdoni. Il Generale Spampinato ha fatto un'ipotesi, cioè quella che questa pistola sia stata... il carrello sia stato spostato indietro e lentamente sia stato portato in avanti. Il "lentamente" evidentemente non consente quel contatto fra l'otturatore e questa parte superiore dove dovrebbero essere residuate le microstrie.  
P.B.: Certo, infatti io volevo dire questo. Non è da escludere che queste microstrie siano state prodotte in una fase antecedente.  
A.B.: Oh!  
P.B.: Non è la prima volta che nel corso della mia attività peritale si verifica, o mi capita di vedere delle cartucce sparate in un determinato episodio che hanno quattro o cinque impronte da espulsore. Cioè che sono state camerate precedentemente. Quindi sicuramente quelle microstrie non si sarebbero prodotte in questa fase, ma in una cameratura precedente.  
A.B.: Oh! Una incameratura precedente. Però la incameratura precedente supporrebbe che questa... che questo proiettile sia stato infilato là dentro prima, no? Sia stato infilato dentro la canna. O no?  
P.B.: Certo.  
A.B.: Oh. Io vorrei capire, cosi, come mai, guarda caso, questo proiettile che s'è infilato prima in una canna, a un certo punto cade in un palo da vigna nell'orto del Pacciani.
I.S.: No, no, no.  
P.B.: Potrebbe essersi verificato anche precedentemente. Noi non siamo in grado...  
P.M.: Caduto in terra, su un pavimento.  
A.B.: Allora lei dice: se noi dovessimo ipotizzare, come vera, o probabile, o comunque possibile la soluzione che dà il generale Spampinato, cioè che sia stato questo carrello spostato indietro e lentamente portato in avanti, è giusto? e quindi portato in avanti in questo... con questo movimento la pallottola si... la cartuccia si impenna, cioè... e quindi diventa come è là, evidentemente in questa fase non dovrebbe lasciare microstrie.  
P.B.: No.  
A.B.: Giusto?  
P.B.: No...  
A.B.: Le microstrie le lascerebbe nel caso in cui la pallottola sia stata incamerata.  
P.B.: Certo.  
A.B.: Cioè la cartuccia sia stata incamerata.  
P.B.: Bisognerebbe ammettere, nella fattispecie...  
A.B.: Quindi noi dovremmo pensare che la cartuccia sia stata incamerata, non è stata esplosa a suo tempo, per qualche motivo si è inceppata, poi è stata rimessa dentro e questa volta nella... nel giardino ha fatto zac...
P.B.: Basterebbe... Non sappiamo noi dove si è verificato questo inceppamento. Possiamo dire che i due fenomeni probabilmente si sono verificati in due tempi diversi. 
P.M.: È un'ipotesi. 
P.B.: Se lei prende una... le cartucce che sono nel caricatore del... diciamo di un'arma in dotazione ai Carabinieri, vede quante tracce hanno lasciato. Smonta e rimonta... quant'è... non è da escludere che una stessa cartuccia possa essere camerata anche tre o quattro volte. Ha capito? in tempi successivi.  
A.B.: Ecco, mi scusi, degli altri bossoli che lei ha visto, che ha adottato, adoperato, usato per fare... eh? i 50 bossoli...  
P.M.: Poi, magari, se torniamo all'esame che faceva il P.M...  
Presidente: No, no, restiamo su questo punto.  
P.M.: Bene.  
A.B.: I 50 bossoli che sono stati sparati, lei ha visto qualcosa che poteva essere, eh? sul piano del disassamento... Lo dica lei, perché non lo so. Eh, scusi, lo dica lei, perché...
 P.M.: No, un attimo di pazienza, perché magari ci sono delle regole ed è bene seguirle.  
Presidente: No, sentiamo, perché qui è il punto abbastanza importante.  
A.B.: Ah, ecco, allora no. Ha ragione, ha ragione. Era una cosa che... Lei ha visto delle altre pallottole sparate... bossoli sparati, se questi bossoli sono stati incamerati più volte?  
P.B.: No.  
A.B.: Oh! Quindi non ha visto incamera... duplice incameramento. Allora questo lo togliamo per un attimo. Lei ha parlato prima di un taglio netto, di una striatura, di un solco. Giusto?  
P.B.: Sì.  
A.B.: Solco che sarebbe stato lasciato dalle labbra del caricatore.  
P.B.: Sì.

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