Quella che segue è una sintesi dell'udienza del 20 maggio 1999 relativa al Processo d'appello per i delitti del "mostro di Firenze" davanti alla prima sezione della Corte d'Assise d'Appello di Firenze.
Segue dalla parte 9.
Avvocato Pellegrini: Del fiume di denaro che passava tra le mani di questi signori e prevalentemente di Pacciani, c'è un altro particolare, sempre sugli orari, sempre sul rapporto di lavoro che Pia aveva con questo bar è come l'altro quando si fa il nome della Manuela Bazzi alla quale guarda caso si dice che venga spedita una lettera. Insomma, li vogliamo ricucire insieme tutti questi stracci di prove che abbiamo? Il Lotti è così informato che sa che c'è una Manuela Bazzi che forse ha giocato un certo ruolo, non si sa quale, da dirci a mezza bocca, perchè più di dire che era una Manuela di Vicchio, perchè così ha intravisto l'indirizzo sulla busta, di più non ci dice, ma torna esattamente con la realtà storica. Dicevo, c'è un altro elemento di sospetto che fa tremare le vene ai polsi perchè se questi sospetti fossero realtà si dovrebbe pensare che un'altra persona, forse perchè ricattata, forse perchè costretta, chi lo sa, potrebbe aver avuto un ruolo nella causazione della morte di Pia, involontaria probabilmente, non gli era stato certo detto che volevano ucciderla, ci piace quersta ragazza la vorremmo fare nostra e va bhe, quello lo potete immaginare come se fosse... C'è stato poi nel bar, ha preso il posto della Pia, però evidentemente conosceva il proprietario, un nipote di Pacciani; un nipote di Pacciani ha lavorato successivamente alla morte della Pia nel bar dove la Pia ha lavorato fino al 29 lugllio. Io lo offro alla vostra considerazione, tutti tasselli... purtroppo questo mosaico signori sarà sempre un mosaico da restaurare nel tempo, chi lo sa, lo potranno restaurare, noi più di tanto non possiamo fare, certo mancano dei tasselli, una parte del mosaico è sparita insieme alla morte di Pacciani. Facciamo quello che possiamo, di certo portiamo avanti una ferma convinzione, i sopralluoghi fatti a Vicchio dopo che Lotti ha visto questa Panda, Pia era molto carina, la cosa evidentemente ha stuzzicato le morbose fantasie dei protagonisti di questa turpe vicenda, sono stati fatti dei sopralluoghi, Lotti ci dice che ci ha portato anche Vanni a vedere su quella piazzola la Panda celeste con Claudio e Pia, che purtroppo per loro, amoreggiavano, insomma il quadro si delinea abbastanza bene, il casolare dove sarebbe stata nascosta, a dire del Lotti, la pistola fa parte della tenuta di Badia a Bovino, guarda caso Pacciani ha lavorato nella tenuta agricola di Badia a Bovino quando stava in zona. Certo non si può dare l'ergastolo per questo ma si può incastrare anche questo tassello nel resto del mosaico. Le macchie di sangue non si possono dimenticare facilmente, a me non risulta signor procuratore generale che sia stata fatta una perizia che sia stato riscontrato che non era sangue, io non l'ho trovato...
Procuratore generale: Nemmeno io Pellegrini.
Avvocato Pellegrini: Allora siamo d'accordo. Queste macchie di sangue sono state viste da due amici, Pasquini e Bartolini nella immediatezza del fatto, Pasquini era andato a lavare la macchina sulla Sieve e vede sotto la piazzola dove è avvenuto, il giorno prima, e questo succede lunedì il lavaggio della macchina, la domenica è successo quel che è successo, vede su un sasso delle macchie di sangue, risale lo stradello che porta alla piazzola e lo vede cosparso di altre macchioline di sangue, uno più uno fa due, per tutti fuorchè per noi, saranno in relazione, dice, a quello che è successo qua stanotte. Lo dice a Bartolini, amico intimo, e insieme vanno da Rontini a riferirglielo, immediatamente, telefonata ai carabinieri, i carabinieri prendono sul serio questa circostanza, il maresciiallo Lamoratta, nel frattempo deceduto, vanno a fare questo sopralluogo e ci dice il carabiniere Risi, che faceva da autista al maresciallo che quando arrivano sul posto, lì sulla Sieve, c'erano già quattro o cinque persone, che questo carabiniere autista, riconosce come persone della scientifica e parlavano di queste macchie di sangue. Questo sasso viene prelevato dopo di chè non si sa che fine faccia. Ma queste macchie di sangue c'erano e c'erano proprio nel tragitto dalla piazzola alla Sieve e Lotti ci dice che sono andati a lavarsi le mani o lavare il coltello, quello che sia, ma che cosa si vuole di più? Questo particolare era inedito chi lo poteva sapere che erano andati a lavarsi le mani? Le macchie di sangue vengono fuori al dibattimento, perchè ne parla Rontini, quando viene sentito come teste e dice "me l'ha detto Bartolini e Pasquini" e si ricostruisce e si sente il maresciallo Siracusa e si sente il carabiniere Risi, purtroppo non si può sentire il maresciallo Lamoratta. Guarda caso questo Lotti lo sapeva ma Lotti non è un uomo d'onore e quindi a Lotti non si crede. Signori io voglio concludere perchè farei torto anche alla vostra intelligenza, non si può ripercorrere tutto questo processo dall'angolazione di una parte civile. Io vi dico una cosa a cuore aperto, se i giudici di primo grado avessero colto nel segno affermando la responsabilità di Vanni e di Lotti ma poi non fossero riusciti a dimostrarlo convenientemente attraverso la motivazione della loro sentenza, per insufficienmza, per carenza per tutto quello che volete, siamo esseri umani, allora prima di riformarla quella sentenza perchè di per se non vi convincesse, pensate che i fatti comunque sono accaduti, le prove sono acquisite, le si possono rivalutare girandole da tutto un'altro angolo visuale ma questi fatti, queste prove questi elementi ci sono, anche se la sentenza li mettesse in luce in maniera impropria. Voi avete il dovere non di esaminare se è stato fatto bene il compito da parte dei giudici di primo grado, voi avete il dovere di dirci la vostra verità, che non si ricava solo dalla motivazione della sentenza, che può essere zoppicante, insufficiente, la si ricava dalla lettura di tutti gli atti, anche dagli atti Pacciani, vi si aprirebbero gli occhi, noi viviamo questo processo da sempre, io mi occupo di questo caso dal giorno dopo della morte di Pia Rontini, ho fatto il processo di primo grado, ho fatto l'appello Pacciani, ho fatto la cassazione, ho fatto il primo grado di questo, ne conosco, nei limiti che posso conoscerne, sono migliaia di carte, credo di conoscere tutti i risvolti, a voi no, però voi dovete accertare la verità, voi dovete dirci una volta per tutti se Vanni e Lotti sono colpevoli e io credo in questo e per questo ho rassegnato le conclusioni di condanna e quindi di conferma della sentenza di primo grado con il pagamento delle ulteriori spese. Grazie. Presidente
Segue...
Segue dalla parte 9.
Avvocato Pellegrini: Del fiume di denaro che passava tra le mani di questi signori e prevalentemente di Pacciani, c'è un altro particolare, sempre sugli orari, sempre sul rapporto di lavoro che Pia aveva con questo bar è come l'altro quando si fa il nome della Manuela Bazzi alla quale guarda caso si dice che venga spedita una lettera. Insomma, li vogliamo ricucire insieme tutti questi stracci di prove che abbiamo? Il Lotti è così informato che sa che c'è una Manuela Bazzi che forse ha giocato un certo ruolo, non si sa quale, da dirci a mezza bocca, perchè più di dire che era una Manuela di Vicchio, perchè così ha intravisto l'indirizzo sulla busta, di più non ci dice, ma torna esattamente con la realtà storica. Dicevo, c'è un altro elemento di sospetto che fa tremare le vene ai polsi perchè se questi sospetti fossero realtà si dovrebbe pensare che un'altra persona, forse perchè ricattata, forse perchè costretta, chi lo sa, potrebbe aver avuto un ruolo nella causazione della morte di Pia, involontaria probabilmente, non gli era stato certo detto che volevano ucciderla, ci piace quersta ragazza la vorremmo fare nostra e va bhe, quello lo potete immaginare come se fosse... C'è stato poi nel bar, ha preso il posto della Pia, però evidentemente conosceva il proprietario, un nipote di Pacciani; un nipote di Pacciani ha lavorato successivamente alla morte della Pia nel bar dove la Pia ha lavorato fino al 29 lugllio. Io lo offro alla vostra considerazione, tutti tasselli... purtroppo questo mosaico signori sarà sempre un mosaico da restaurare nel tempo, chi lo sa, lo potranno restaurare, noi più di tanto non possiamo fare, certo mancano dei tasselli, una parte del mosaico è sparita insieme alla morte di Pacciani. Facciamo quello che possiamo, di certo portiamo avanti una ferma convinzione, i sopralluoghi fatti a Vicchio dopo che Lotti ha visto questa Panda, Pia era molto carina, la cosa evidentemente ha stuzzicato le morbose fantasie dei protagonisti di questa turpe vicenda, sono stati fatti dei sopralluoghi, Lotti ci dice che ci ha portato anche Vanni a vedere su quella piazzola la Panda celeste con Claudio e Pia, che purtroppo per loro, amoreggiavano, insomma il quadro si delinea abbastanza bene, il casolare dove sarebbe stata nascosta, a dire del Lotti, la pistola fa parte della tenuta di Badia a Bovino, guarda caso Pacciani ha lavorato nella tenuta agricola di Badia a Bovino quando stava in zona. Certo non si può dare l'ergastolo per questo ma si può incastrare anche questo tassello nel resto del mosaico. Le macchie di sangue non si possono dimenticare facilmente, a me non risulta signor procuratore generale che sia stata fatta una perizia che sia stato riscontrato che non era sangue, io non l'ho trovato...
Procuratore generale: Nemmeno io Pellegrini.
Avvocato Pellegrini: Allora siamo d'accordo. Queste macchie di sangue sono state viste da due amici, Pasquini e Bartolini nella immediatezza del fatto, Pasquini era andato a lavare la macchina sulla Sieve e vede sotto la piazzola dove è avvenuto, il giorno prima, e questo succede lunedì il lavaggio della macchina, la domenica è successo quel che è successo, vede su un sasso delle macchie di sangue, risale lo stradello che porta alla piazzola e lo vede cosparso di altre macchioline di sangue, uno più uno fa due, per tutti fuorchè per noi, saranno in relazione, dice, a quello che è successo qua stanotte. Lo dice a Bartolini, amico intimo, e insieme vanno da Rontini a riferirglielo, immediatamente, telefonata ai carabinieri, i carabinieri prendono sul serio questa circostanza, il maresciiallo Lamoratta, nel frattempo deceduto, vanno a fare questo sopralluogo e ci dice il carabiniere Risi, che faceva da autista al maresciallo che quando arrivano sul posto, lì sulla Sieve, c'erano già quattro o cinque persone, che questo carabiniere autista, riconosce come persone della scientifica e parlavano di queste macchie di sangue. Questo sasso viene prelevato dopo di chè non si sa che fine faccia. Ma queste macchie di sangue c'erano e c'erano proprio nel tragitto dalla piazzola alla Sieve e Lotti ci dice che sono andati a lavarsi le mani o lavare il coltello, quello che sia, ma che cosa si vuole di più? Questo particolare era inedito chi lo poteva sapere che erano andati a lavarsi le mani? Le macchie di sangue vengono fuori al dibattimento, perchè ne parla Rontini, quando viene sentito come teste e dice "me l'ha detto Bartolini e Pasquini" e si ricostruisce e si sente il maresciallo Siracusa e si sente il carabiniere Risi, purtroppo non si può sentire il maresciallo Lamoratta. Guarda caso questo Lotti lo sapeva ma Lotti non è un uomo d'onore e quindi a Lotti non si crede. Signori io voglio concludere perchè farei torto anche alla vostra intelligenza, non si può ripercorrere tutto questo processo dall'angolazione di una parte civile. Io vi dico una cosa a cuore aperto, se i giudici di primo grado avessero colto nel segno affermando la responsabilità di Vanni e di Lotti ma poi non fossero riusciti a dimostrarlo convenientemente attraverso la motivazione della loro sentenza, per insufficienmza, per carenza per tutto quello che volete, siamo esseri umani, allora prima di riformarla quella sentenza perchè di per se non vi convincesse, pensate che i fatti comunque sono accaduti, le prove sono acquisite, le si possono rivalutare girandole da tutto un'altro angolo visuale ma questi fatti, queste prove questi elementi ci sono, anche se la sentenza li mettesse in luce in maniera impropria. Voi avete il dovere non di esaminare se è stato fatto bene il compito da parte dei giudici di primo grado, voi avete il dovere di dirci la vostra verità, che non si ricava solo dalla motivazione della sentenza, che può essere zoppicante, insufficiente, la si ricava dalla lettura di tutti gli atti, anche dagli atti Pacciani, vi si aprirebbero gli occhi, noi viviamo questo processo da sempre, io mi occupo di questo caso dal giorno dopo della morte di Pia Rontini, ho fatto il processo di primo grado, ho fatto l'appello Pacciani, ho fatto la cassazione, ho fatto il primo grado di questo, ne conosco, nei limiti che posso conoscerne, sono migliaia di carte, credo di conoscere tutti i risvolti, a voi no, però voi dovete accertare la verità, voi dovete dirci una volta per tutti se Vanni e Lotti sono colpevoli e io credo in questo e per questo ho rassegnato le conclusioni di condanna e quindi di conferma della sentenza di primo grado con il pagamento delle ulteriori spese. Grazie. Presidente
Segue...
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