mercoledì 21 gennaio 2015

Umberto Marini - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 23 dicembre 1997

   

Avvocato Filastò: ... non ricordo il nome in questo momento.
(voce fuori microfono)
Avvocato Filastò: Marini. Poi un c'è nessun altro, signor...? Non c'è nessun altro poi.
Presidente: Marini, Marini, Marini Umberto.
(voce fuori microfono) Un c'è più nessuno.
Presidente: Bene. Signor Marini, venga. Allora, per cortesia, niente riprese al teste. Come si chiama lei?
Umberto Marini: Marini Umberto.
Presidente: Dove è nato?
Umberto Marini: Sono nato a Xxxxxx il XX/XX/XX
Presidente: Residente... ?
Umberto Marini: Xxxxxxx. "Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza. "
Presidente: Bene. Prego, avvocato Filastò.
Avvocato Filastò: Grazie. Signor Marini, lei conosce il signor Vanni qui accanto a me?
Umberto Marini: Sì, senz'altro, certo.
Avvocato Filastò: Ci vuol dire perché lo conosce?
Umberto Marini: Noi siamo stati ragazzi insieme a scuola, da bambini.
Avvocato Filastò: Senta, lei sa se Vanni... l'ha continuato a frequentare dopo che vi siete conosciuti da ragazzi?
Umberto Marini: Noi fino a quindici-sedici anni, poi dopo ci siamo persi ma lo trovavo sempre in paese e qualche volta ci si parlava e ci si raccontava sempre la medesima storia della scuola con la maestra Zecchi.
Avvocato Filastò: Cos'era antipatica questa maestra?
Umberto Marini: Eh, siccome l'era una maestra di molto secca e quando s'eramo... allora ci dava alle volte sulle mani...
Avvocato Filastò: E ve lo riraccontavate con Vanni.
Umberto Marini: Sì, senz'altro.
Avvocato Filastò: Senta, frequentavate per caso lo stesso bar?
Umberto Marini: Sì, ma io sa, il bar... io andavo in tutti i bar, ero uno spazzino, sicché...
Avvocato Filastò: Ah, lei faceva il netturbino.
Umberto Marini: Sì, il netturbino, lo spazzino, insomma da quande...
Avvocato Filastò: Quindi lo incrociava spesso il Vanni?
Umberto Marini: Eh, perbacco!
Avvocato Filastò: Anche perché lui faceva il postino, sicché, lavori abbastanza...
Umberto Marini: Sì, sì, senz'altro.
Avvocato Filastò: Senta, lo ha visto mai in questi bar insieme a Pacciani, Vanni?
Umberto Marini: Pacciani io non lo conoscevo nemmeno. Un l'ho mai visto, nemmeno...
Avvocato Filastò: Quindi, Vanni non è che frequentava spesso 'sto Pacciani, insomma, al bar almeno, no di sicuro. Che bar frequentava lei?
Umberto Marini: Io vo in tutti i barri.
Avvocato Filastò: Tutti i bar. Senta, ha mai saputo o sentito dire... nel Bar Italia di San Casciano, Bar Marchi, sempre di San Casciano, La Cantinetta di San Casciano ha visto lei degli atteggiamenti... Lotti lo conosce, scusi?
Umberto Marini: Lotti lo conosco così come ho visto...
Avvocato Filastò: Un po' in giro anche lui.
Umberto Marini: Se gl'era un po' in giro qualche volta lo vedevo con Mario, ma...
Avvocato Filastò: Ecco, quando lei l'ha visto insieme a Mario, li ha visti in atteggiamenti un po' particolare, come confabulare, come un po' di tensione?
Umberto Marini: No, veramente, come in tutte sempre le solite cose.
Avvocato Filastò: Normali, insomma.
Umberto Marini: Normale.
Avvocato Filastò: Le è mai capitato di vedere che il Vanni fosse un po' sbronzo o ubriaco?
Umberto Marini: Sa, Mario un pochino... gli garbava un pochino bere, qualche volta, ma... come tutti, la bevuta la si faceva tutti. Qualche volta ci si trovava nel bar: 'che vói bere?', 'bevemo'.
Avvocato Filastò: Ha mai saputo o sentito dire o visto che Vanni facesse il guardone, andasse a spiare le coppiette?
Umberto Marini: Mah, io personalmente...
Avvocato Filastò: Non l'ha mai sentito nemmeno dire?
Umberto Marini: Non l'ho sentito dire io.
Avvocato Filastò: Senta, che si occupasse di magia nera, che facesse le sedute spiritiche il Vanni, lo ha mai sentito dire?
Umberto Marini: Io un credo, perché... Io ero talmente neutrale da tutte le cose di compagnia, avevo preso la mi' strada, a me mi garba. . . anzi, io sono uno di quelli che un ho passato le mura del paese di San Casciano.
Avvocato Filastò: Ho capito.
Umberto Marini: Un son mai andato in nessun posto.
Avvocato Filastò: Quindi, lei non l'ha mai sentita dire 'sta cosa, questo fatto di Vanni?
Umberto Marini: Mah, io l'ho sentito dire così, leggendolo sui giornali come l'era...
Avvocato Filastò: Ah, leggendolo sui giornali. Ma dalla gente del paese l'ha mai sentito dire?
Umberto Marini: No, no.
Avvocato Filastò: Senta, l'ha visto spesso il Vanni andare in giro in macchina col Lotti, specialmente la notte?
Umberto Marini: Mah, io la sera un sorto nemmeno, gl'è difficile che sorti.
Avvocato Filastò: Sa se Vanni aveva la moglie malata?
Umberto Marini: Sì, sì, sì, senz'altro, quello lì sì.
Avvocato Filastò: Sa che per questa ragione Vanni spesso di casa non uscisse la sera tardi?
Umberto Marini: Eh.
Avvocato Filastò: Sì o no?
Umberto Marini: Io non lo so se gl'è... un son mai andato con nessuno io.
Avvocato Filastò: Ma questo l'ho capito, guardi, che porta male, però queste dichiarazioni all'inizio della deposizione. Sa quale... e non pronunci la parola "merende", per carità! Un gli scappi detto, eh.
Umberto Marini: Sì, sì, senz'altro.
Avvocato Filastò: Ecco, la parola "merende" l'è abolita da...
Umberto Marini: No, ma io... l'ho detto io un son mai andato in nessun posto, sicché...
Avvocato Filastò: Ecco, bravo, ho capito. La ringrazio, non ho altre domande.
Presidente: Altre domande?
(voce fuori microfono) No, no, Presidente.
Presidente: Allora, può andare, grazie.

martedì 20 gennaio 2015

Giorgio Torricelli - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 23 dicembre 1997


Avvocato Filastò: Presidente, dunque la situazione testi a questo punto è questa: ci sono di là ancora i signori Torricelli e, o Frosecchi, o Marino, perché ne ho visti due soli.
Presidente: Io direi a questo punto di sentire i testi, perché poi abbiamo altro da fare oggi.
Avvocato Filastò: Va bene, Presidente.
Avvocato: Stasera non c'è udienza, nel pomeriggio?
Presidente: Eh, credo di no. Allora, Torricelli?
Avvocato Filastò: Questi due sono molto rapidi.
Presidente: Sì, c’è Giorgio Torricelli?
Avvocato Filastò: Poi non ce n'è altri. Io però produco le mie citazioni per documentare che ho citato anche gli altri...
Presidente: Allora, io avverto fin d'ora che dalla settimana nuova, dall'anno nuovo, dal 7 gennaio, che è martedì mi pare, che giorno è?
P.M.: Mercoledì.
Presidente: Mercoledì, ecco. Teniamo tutti i giorni udienza e possibilmente anche il sabato mattina.
P.M.: Bene, Presidente.
Presidente: Perché è bene citare tutti questi testi perché bisogna chiudere questo processo.
Avvocato Filastò: Ecco, Presidente, io ho già citato tutti i periti, che non c'erano ieri, per il 7 gennaio.
Presidente: Bravo, perché il 7 gennaio se non vengono se ne accorgeranno.
Avvocato Filastò: E per il 7 gennaio mi sono permesso di citare anche il dottor Ruggero Perugini che doveva venire oggi.
Presidente: Benissimo.
Avvocato Filastò: Ma qui c'è la relata negativa, perché si è trasferito a Roma. La situazione di altri testi è la seguente: rinuncio al teste impropriamente definito principe, quando invece è marchese Corsini, che mi ha mandato una lettera molto gentile, per dire che lui non sa nulla e quindi ci rinuncio.
Presidente: Benissimo.
Avvocato Filastò: E invece non rinuncio al teste Franco Pacini, il quale mi ha mandato una lettera per comunicarmi che dal giorno 22 al giorno 27 dicembre si troverà fuori Firenze per impegni familiari presi da tempo e quindi... sarà una cosa brevissima.
Presidente: Va be', lo chiameremo la prossima volta.
Avvocato Filastò: Probabilmente, se lei ritiene, posso citarlo ancora per il 7.
Presidente: Per il 7, l'8, il 9, veda un po'.
Avvocato Filastò: Ecco qua. Questi sono i docu... 
Uff. giudiziario: Torricelli?
Presidente: Torricelli sì.
Avvocato Filastò: Ah, Presidente, il 7 verrà anche il professor Francesco Bruno, eh?
Presidente: Sì. Lei è Torricelli Giorgio?
Giorgio Torricelli: Torricelli Giorgio, sì.
Presidente: Senta, signor Torricelli, lei ha difficoltà ad essere ripreso dalle telecamere, o preferisce di no?
Giorgio Torricelli: No, non voglio essere ripreso assolutamente.
Presidente: Allora niente, per cortesia. Dove è nato, per...
Giorgio Torricelli: Sono nato a Xxxx il XX/XX/XX.
Segr. d'udienza: Torricelli?
Giorgio Torricelli: Giorgio.
Presidente: Giorgio. Residente dove?
Giorgio Torricelli: Residente a Xxxxxx. "Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza".
Presidente: Prego avvocato.
Avvocato Filastò: Signor Torricelli, lei conosce il signor Vanni?
Giorgio Torricelli: Sì. Fin dall'infanzia.
Avvocato Filastò: Come?
Giorgio Torricelli: Fin dall'infanzia.
Avvocato Filastò: Fin dall'infanzia. Perché lei abita a San Casciano. Lei abita a San Casciano?
Giorgio Torricelli: A San Casciano sì.
Avvocato Filastò: Lei ha frequentato. . . frequentava - in epoca prossima che va dall'81 all'85, anche successivamente, fino al '95 più o meno, ' 96, finché non è stato incarcerato - la Cantinetta di San Casciano, oppure il bar...
Giorgio Torricelli: No. Il bar sì.
Avvocato Filastò: Il bar sì.
Giorgio Torricelli: La Cantinetta no.
Avvocato Filastò: Il bar... Questo bar è quello bel piazzone, cosiddetto?
Giorgio Torricelli: Un po' nel piazzone, un po' in quello centrale, su in piazza.
Avvocato Filastò: Quindi, questi due bar li ha frequentati.
Giorgio Torricelli: Io ho frequentato questi, sì.
Avvocato Filastò: Lei ha visto in questo bar, frequentare questo bar anche Vanni? Vanni. . .
Giorgio Torricelli: Qualche volta veniva...
Avvocato Filastò: Spesso o non molto spesso?
Giorgio Torricelli: Il Vanni?
Avvocato Filastò: Sì.
Giorgio Torricelli: Beh, gl'era che io un c'andavo tanto spesso, e quindi...
Avvocato Filastò: Va bene.
Giorgio Torricelli: ... un so se lui gl'era più di me o meno di me. Qualche volta ce l'ho visto nel bar.
Avvocato Filastò: Lei l'ha visto a volte insieme a Pacciani in questo bar?
Giorgio Torricelli: No, no, Pacciani un lo conosco nemmeno io.
Avvocato Filastò: Non l'ha mai visto lei?
Giorgio Torricelli: Pacciani l'ho visto passare, me l'hanno indicato: 'quello gl'è il Pacciani', ma non lo conosco per nulla.
Avvocato Filastò: Non le risulta un frequentatore di questo bar?
Giorgio Torricelli: No, no, assolutamente.
Avvocato Filastò: Quindi, a questo punto, Lotti?
Giorgio Torricelli: Lotti l'ho conosciuto perché anche lui frequentava il Bar Turismo giù nel piazzone, cosiddetto.
Avvocato Filastò: Nel piazzone.
Giorgio Torricelli: Ecco, l'ho conosciuto lì, anche se lo conoscevo da prima perché veniva in bottega mia a prendere del materiale, perché dice occorrevano alle ditte che lui gl'era sottoposto.
Avvocato Filastò: Ho capito. Senta, ha mai fatto osservazione per qualche ragione, o sentito dire da qualcun altro, che fra Vanni e Lotti e Pacciani vi fosse una frequentazione un po' particolare, li ha mai visti - a parte il Pacciani un l'ha mai visto lei...
Giorgio Torricelli: No, Pacciani no.
Avvocato Filastò: Vanni e Lotti l'ha mai visti confabulare?
Giorgio Torricelli: Sì, confabulare, li ho visti qualche volta insieme, ma così...
Avvocato Filastò: Normalmente.
Giorgio Torricelli: ... come si pole andare tra amici e passare in mezzo al paese, ecco, no che gli abbia visti né discussioni né così. In amicizia...
Avvocato Filastò: Ha mai sentito dire si occupassero di magia nera, messe nere?
Giorgio Torricelli: No. No, assolutamente no. Infatti, m'ha destato meraviglia quando l'ho letto sul giornale.
Avvocato Filastò: Che fossero dei guardoni l'ha mai saputo o sentito dire?
Giorgio Torricelli: No.
Avvocato Filastò: No.
Giorgio Torricelli: No.
Avvocato Filastò: Non ho altre domande.
Giorgio Torricelli: Grazie.
Presidente: Pubblico Ministero?
P.M.: Nessuna domanda, grazie.
Presidente: Le altre parti?
(voce fuori microfono) Nessuna.
Presidente: Né altri difensori? Può andare, grazie.
Giorgio Torricelli: Grazie.

lunedì 19 gennaio 2015

Pietro Frillici - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 23 dicembre 1997


P.M.: Frillici. Maresciallo del ROS Carabinieri, Già, faceva parte delle SAM fino all'87.
Presidente: Come si chiama lei?
Pietro Frillici: Mi chiamo Frillici Pietro.
Presidente: Vuole essere ripreso dalle telecamere, oppure ha difficoltà?
Pietro Frillici: No, no, non mi interessano le telecamere, grazie. Preferisco di no.
Presidente: Allora niente telecamere, per cortesia. Frillici Pietro. Dove è nato?
Pietro Frillici: A Xxxxxx.
Presidente: Residente?
Pietro Frillici: Residente a Xxxxxx. La mia data di nascita è XX/XX/XX
Presidente: Lei è maresciallo dei Carabinieri?
Pietro Frillici: Sono maresciallo dei Carabinieri, presso il ROS nella Sezione Anticrimine di Firenze.
Presidente: Lo è tuttora?
Pietro Frillici: Sì, sono in servizio.
Presidente: Prego, avvocato Filastò. 
Uff. giudiziario: La formula, Presidente.
Avvocato Filastò: Grazie.
Presidente: Ah, no, no, deve leggeri la formula, scusi.
Pietro Frillici: "Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza”.
Avvocato Filastò: Non vorrei sbagliare il suo grado: maresciallo?
Pietro Frillici: Maresciallo ...
Avvocato Filastò: Molto bene. Maresciallo, le domande che le faccio io hanno a che vedere con degli accertamenti fatti da lei, con riferimento al casello autostradale di Barberino.
Pietro Frillici: Sì.
Avvocato Filastò: Che avevano un certo scopo. Cioè, le riassumo la circostanza. È vero che voi ritenevate che qualcuno fosse uscito da quel casello per andare ad imbucare quella lettera, arrivata alla dottoressa Della Monica, è così? La ragione per cui faceste l'approfondimento su quel casello era in particolare quella?
Pietro Frillici: Sì, ma noi, ovviamente era un'ipotesi diciamo come percorso possibile.
Avvocato Filastò: Certo.
Pietro Frillici: Per arrivare a quella famosa cassetta postale.
Avvocato Filastò: Il più diretto?
Pietro Frillici: Sì, apparentemente sì, insomma.
Avvocato Filastò: Apparentemente sì. Ora, per tornare a quella lettera. La lettera portava il timbro del?
Pietro Frillici: Mi sfugge in questo momento.
Avvocato Filastò: 9 settembre?
Pietro Frillici: Mi sembra.
Avvocato Filastò: Io le ricordo dichiarazioni che lei ha già reso davanti al...
Pietro Frillici: Sì.
Avvocato Filastò: ... alla Corte di Assise di Firenze, in I Grado, quando lei è stato sentito.
Pietro Frillici: Sì, sì, adesso...
Avvocato Filastò: In data, esattamente, 4 luglio 1994. E son contenute da pagina 33 a pagina 51 di questo verbale, di cui io ho già chiesto l'acquisizione fra l'altro, comunque. Ecco, ricorda che le venne riferito, da parte degli impiegati della sede postale, in cui poi venne... da cui poi venne smistata questa lettera, lettera che aveva attirato l'attenzione del direttore, si rammenta?
Pietro Frillici: Sì, senz'altro. Mi rammento sì, perché era scritta con un certo...
Avvocato Filastò: Perché era scritta con questi caratteri ritagliati.
Pietro Frillici: Esatto.
Avvocato Filastò: Quindi lui c'aveva fatto attenzione.
Pietro Frillici: Certo.
Avvocato Filastò: Rammenta che questo direttore, anche qualcun altro, le dissero che - proprio perché attirati da questa caratteristica - questa lettera era l'ultima del mucchio?
Pietro Frillici: Sì, mi ricordo esattamente così. Cioè perché ovviamente il volume della corrispondenza non era eccessivo in quella zona e quindi loro dissero che questa lettera si trovava agli inizi di questo mucchio dell'impostazione, c'era un tavolo dove cadeva questa lettera, dove loro versavano questa corrispondenza. E dissero ovviamente... che si trattava di questo: siccome appunto la corrispondenza non era molta e facendo mente locale sulla raccolta immediata di quel giorno, non so se era lunedì, cos'era, loro trovarono questa lettera, diciamo così, fra le prime.
Avvocato Filastò: Certo.
Pietro Frillici: Questo lo ricordo.
Avvocato Filastò: Lettera che sicuramente nella cassetta il sabato non c'era. Questo mi pare che lo arrivò a discutere, mi sembra.
Pietro Frillici: Non posso dirlo io.
Avvocato Filastò: Fatto sta che venne trovata il lunedì? 
Pietro Frillici: Sì, sì.
Avvocato Filastò: E che la impostazione avviene dalle dieci, se non sbaglio... dalle dieci... Sì, in un'ora antecedente alle dieci del lunedì?
Pietro Frillici: Ma era una questione di raccolta.
Avvocato Filastò: Di raccolta.
Pietro Frillici: La raccolta avveniva in un certo orario della mattinata e quindi, ecco, a quell'ora la corrispondenza...
Avvocato Filastò: Quindi doveva essere stata impostata in un'ora antecedente alle dieci del lunedì notte. Questo è quello che disse lei.
Pietro Frillici: Sì, mi sembra di sì.
Avvocato Filastò: Ma a parte che... Lei ricavò delle osservazioni - e poi le vedremo - dal fatto che questa lettera era sulla cima del mucchio, rispetto al luogo dove era stata impostata, facendo delle deduzioni...
Presidente: Scusi, avvocato. Ma questa prova dov'è capitolata?
P.M.: Non c'è. Mi sbaglierò.
Avvocato Filastò: Presidente, fa parte della circostanza alla quale arrivo alla fine, perché...
P.M.: No, Presidente, chiedo scusa. Il teste Frillici è stato ammesso, se io ho letto bene, sui rapporti Faggi—Pacciani-Lotti, questo è il capitolo.
Avvocato Filastò: No, no, no.
P.M.: Va be', allora mi sbaglio io, se vuole glielo cerco.
Avvocato Filastò: Guardi, è a pagina 48 della mia lista.
P.M.: Ma se non è stato ammesso, avvocato.
Avvocato Filastò: Come non è stato ammesso?
P.M.: Su questo punto. Io non glielo so dire.
Avvocato Filastò: No, no, sui controllo ai caselli? Ma scherziamo. È stato ammesso su questo punto qua.
P.M.: Vediamolo allora.
Avvocato Filastò: Guardi, è a pagina...
P.M.: Quello---
Avvocato Filastò: Sulla circostanza...
P.M.: Prendiamo il provvedimento della Corte.
Avvocato Filastò: Il provvedimento della Corte intanto dice...
P.M.: No, se il provvedimento della Corte l'ha ammesso.
Avvocato Filastò: Guardi, Pubblico Ministero, pagina 4 della mia lista...
P.M.: In data?
Avvocato Filastò: ... a prova contraria.
P.M.: Data?
Avvocato Filastò: 12 maggio 1996.
P.M.: Bene, grazie.
Avvocato Filastò: E dice: "sulla circostanza di una persona somigliante a Pacciani, a bordo di un'auto che imbocca..." eccetera. Quindi, con riferimento alla pagina 8 della sua lista.
Presidente: Ho capito. Si parla dell'auto... della macchina...
Avvocato Filastò: Sì. Però siccome, come ripeto, il maresciallo ha fatto osservazioni sulle macchine, con riferimento a questa cosa della lettera, mi sembrava opportuno approfondire l'altra circostanza...
Presidente: Va be', non c'è nessun problema. Tanto per capire dove...
Avvocato Filastò: Va bene.
Presidente: Insomma, che si faccia una domanda così volante, va bene. Però di faccia...
Avvocato Filastò: Andiamo indirettamente.
Presidente: Bene. Pubblico Ministero.
P.M.: Nessuna opposizione, Presidente.
Presidente: Bene.
Avvocato Filastò: Perché poi è ammesso, è qui. Allora, la domanda è questa qua. Quindi lei fece questi accertamenti sul casello di Barberino.
Pietro Frillici: Io feci gli accertamenti per quanto concerne la lettera, l'impostazione della lettera. Per quanto...
Avvocato Filastò: E anche...
Pietro Frillici: No, le macchine no. Sapevo, ero a conoscenza di accertamenti che avvenivano in tempi precedenti.
Avvocato Filastò: Ma lei non ha fatto accertamenti?
Pietro Frillici: No, no. Assolutamente no.
Avvocato Filastò: Sulle macchine transitate dal casello di Barberino...
Pietro Frillici: Nossignore, nossignore. Io ho riferito anche allora che...
Avvocato Filastò: Può dire se su questa lettera lei ricavò qualche dato su quando era stata impostata?
Pietro Frillici: No.
Avvocato Filastò: Allora non ho altre domande.
Presidente: Altre domande?
P.M.: Nessuna.
Presidente: Può andare, grazie.

venerdì 16 gennaio 2015

Michele Giuttari - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 23 dicembre 1997 - Undicesima parte

Segue dalla decima parte.

Avvocato Colao: Senta, scusi dottore, loro però descrissero abbastanza con circostanze precise questi... Com'erano attaccati questi pezzettini? Dov'erano attaccati?
Michele Giuttari: Erano attaccati ad un filo...
Avvocato Colao: Sopra o sotto la madonnina?
Michele Giuttari: Eh, ora, questo sa, avvocato, io non mi ricordo se erano sopra o sotto. Comunque là, dóve c'era la madonnina. Come dicevo prima, indicavano, tutti concordavano che erano schifosi, un senso di... proprio un ripugno forte hanno sentito. Indicavano come dei filamenti, come se ci fossero dei peli. Insomma, uno non so, se il Delli o l'altro amico, parlava di feticci. Cioè di qualcosa di schifoso da vedersi, ecco.
Avvocato Colao: E provarono tutti un forte senso di...?
Michele Giuttari: Di disgusto, di rigetto ecco.
Avvocato Colao: Di ribrezzo.
Michele Giuttari: Di ribrezzo, così. Questo erano tutti... concordemente hanno riferito.
Avvocato Colao: Senta, questo spago con questi dondolini diciamo...
Michele Giuttari: Sì.
Avvocato Colao: Ahimè, erano esposti al sole? Ci poteva andare ilsole?
Michele Giuttari: Sì. Loro infatti ebbero l'impressione - e questo lo dissero - come se fossero stati messi là per essiccare ecco, per asciugare.
Avvocato Colao: E descrissero anche... Si ricorda, descrissero anche che c'erano dei filamenti?
Michele Giuttari: Sì, descrissero che c'erano come dei filamenti, dei peli, ecco, qualche cosa del genere.
Avvocato Colao: Senta, scusi dottore, si ricorda se dissero, potettero indicare il periodo, o si riferirono soltanto alla giornata calda?
Michele Giuttari: Il periodo...
Avvocato Colao: O fredda, ecco.
Michele Giuttari: Loro sul periodo non erano precisi. Loro come riferimento diedero questo particolare: che era la prima volta che andavano in quella casa che avevano preso in affitto, spostandosi appunto da Mercatale, ed erano andati per sistemarla in vista poi del periodo estivo. Ricordavano che non faceva freddo, anzi dice che rimasero quella domenica tutta la giornata, la temperatura era buona. E poi qualcuno di questi testi, credo un paio, riferirono di ricordare che quando andarono via, intorno alle 19.00-19.30, ecco, stava facendo buio, era all'imbrunire. Ecco, diedero questi... non sapevano il giorno preciso, però diedero questi riferimenti, questi particolari per poter collocare temporalmente questa loro prima visita in questa abitazione.
Avvocato Colao: Senta dottore, si ricorda che sopra a questo filo e sotto alla madonnina - perché erano sotto la madonnina, se lei si ricorda bene - c'era anche delle figure, come mostriciattoli in gomma.
Michele Giuttari: Sì, dei... tipo pupazzi, ecco.
Avvocato Colao: Dei pupazzetti.
Michele Giuttari: Dei pupazzetti, tipo... sì. Sì, sì, lo ricordo. Qualcuno ha riferito anche questo particolare.
Avvocato Colao: Non ho altre domande. Grazie.
Avvocato Filastò: Presidente. No, una precisazione su queste cose ultime che ha detto il dottor Giuttari. La prima è questa: che si ricordi, dottor Giuttari, voi rilevaste - per quello che può valere, vero - una certa divergenza fra l'epoca in cui queste persone avevano preso in affitto questa casa e l'epoca in cui Pacciani era andato ad abitare nella sua? Di tipo cronologico, temporale.
Michele Giuttari: No...
Avvocato Filastò: Nel senso che sembrava che questi qui avessero riferito una data in cui Pacciani ancora non c'era. O c'era già andato?
Michele Giuttari: No, no, hanno riferito che Pacciani era là. Loro infatti l'hanno conosciuto, Pacciani. Anzi, il signor Delli ricordo che parlava…
Avvocato Filastò: Ma con riferimento a questo periodo di tempo in cui avrebbero visto queste cose.
Michele Giuttari: Prego.
Avvocato Filastò: Con riferimento al periodo di tempo da loro riferito per cui avrebbero visto questi...
Michele Giuttari: Sì, ma hanno riferito che Pacciani abitava là. E tant'è che Delli spesso parlava che poi erano diventati amici... Il Delli è dipendente di banca, aveva dato anche dei consigli su come investire BOT, ecco, al Pacciani. E parlando col Pacciani era rimasto molto impressionato dalla conoscenza del Pacciani sull'accoppiamento degli animali, ecco, su determinati tipi di coltivazione, ... di produzione. Ecco, quindi il Pacciani abitava là. Loro stavano e hanno preso la casa, qui dal marchese Del Turco, nel periodo in cui Pacciani stava a Sant'Anna e non già a Mercatale.
Avvocato Filastò: Comunque, io voglio chiedere una cosa, ma proprio perché... può darsi che lei non mi vuol rispondere: ma la prendeste sul serio questa cosa di questi feticci che potevano essere stati attaccati all'esterno, dove c'era il tabernacolo della madonnina? Voi come indagatori, oppure... 
Michele Giuttari: Ma guardi, io mi sono limitato a prendere queste dichiarazioni di persone che...
Avvocato Filastò: Comunque, ha ragione.
P.M.: Che sono testi di nessuno.
Presidente: No, ... nessuno li ha citati.
Avvocato Filastò: E infatti. Segnalazioni di questo genere...
Avvocato Colao: Sarà motivo di discussione.
Presidente: Si capisce.
Avvocato Filastò: ... di persone che hanno viste cose di questo tipo, ve ne sarà arrivate molte mi immagino.
Michele Giuttari: Non ho capito.
Avvocato Filastò: Segnalazioni di questo genere, di persone che hanno visto...
Michele Giuttari: Questi oggetti?
Avvocato Filastò: No, no, qualcosa di simile, di altrettanto come dire, sensazionale.
Michele Giuttari: No.
Avvocato Filastò: No.
Michele Giuttari: Nell'ambito di questa indagine no. Ci sono le dichiarazioni di questi...
Avvocato Filastò: Faceste mica una comparazione... Ha detto avete comparato l'anonimo, quello che è arrivato mi pare due o tre giorni dopo il delitto degli Scopeti, con la grafia di questo signor...
Michele Giuttari: Delli Floriano.
Avvocato Filastò: Delli Floriano. Comparaste mica anche l'anonimo con cui era stato spedito l'asta guidamolla?
Michele Giuttari: Certamente. Anzi, io le dico che dalla prima analisi che feci di tutta l'attività, io misi proprio da parte i due anonimi, questo qua indirizzato al maresciallo della Stazione Carabinieri di San Casciano, che poi portò alla perquisizione del 19 settembre '85 a carico di Pacciani; e quello dell'asta portamolla, perché mi sembravano quelli più interessanti.
Avvocato Filastò: Certamente.
Michele Giuttari: Scartando tutti gli altri anonimi, che erano anche parecchi, ma non mi sembrarono rilevanti. E allora...
Avvocato Filastò: Compreso quello arrivato a La Nazione, dottore?
Michele Giuttari: Prego?
Avvocato Filastò: Compreso quello giunto a La Nazione?
Michele Giuttari: Su che cosa? A La Nazione forse ne sono giunti di più di uno.
Avvocato Filastò: Beh, uno in particolare, quello che comincia: "sono molto vicino a voi, non mi prenderete se io non vorrò".
Michele Giuttari: No, questo...
Avvocato Filastò: Non l'ha preso in considerazione.
P.M.: Mi sembra quello lì è scritto a macchina.
Avvocato Filastò: Non è scritto a macchina, è scritto a stampatello, esattamente come quello dell'asta guidamolla.
P.M.: Ah, beh, come non detto. Allora si parla di due cose diverse.
Avvocato Filastò: Uhm.
Michele Giuttari: Dunque, se mi fa completare...
Avvocato Filastò: Sì.
Michele Giuttari: Se posso completare.
Avvocato Filastò: Certo.
Michele Giuttari: E allora, questi due anonimi hanno colpito particolarmente. E quindi, quando andavo a sentire persone, mi facevo da investigatore un raffronto tra le firme che mettevano per esteso nei verbali e la calligrafia di questi anonimi che erano manoscritti. E proprio così mi colpì, sentendo il Delli Floriano, che c'era la F che, come dicevo prima, era un'impronta digitale, caratteristica. Infatti lo segnalai subito al P.M., dissi: 'guardi, questo mi sa che è l'anonimo del 19 settembre '85.
Avvocato Filastò: Ecco, ma rispetto all'anonimo dell'asta guidamolla, c'erano affinità?
Michele Giuttari: No, la scrittura è completamente diversa.
Avvocato Filastò: Completamente diversa. Grazie.
Michele Giuttari: Quella dell'asta portamolla le posso dire che aveva un segno un po' caratteristico anche. Cioè faceva la gambetta, che so...
Avvocato Filastò: Della E.
Michele Giuttari: ... della A allungata... 
Avvocato Filastò: E quella della E più corta rispetto alle altre lett... gambette della E, è vero?
Michele Giuttari: Un pochettino allungata.
Avvocato Filastò: C'ha fatto caso alla E?
Michele Giuttari: Sì, sì, sì.
Avvocato Filastò: Eh.
Michele Giuttari: Ecco, sono segni caratteristici completamente diversi però dallo scritto dell'anonimo del Delli.
Avvocato Filastò: Grazie.
Presidente: Bene. Può andare, dottore, grazie. Allora, l'altro teste chi è? 
(voce fuori microfono)

giovedì 15 gennaio 2015

Michele Giuttari - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 23 dicembre 1997 - Decima parte

Segue dalla nona parte.

Presidente: Allora, possiamo mandare il teste?
P.M.: No, Presidente.
Presidente: Eh?
P.M.: Una domanda sola, ed è questa. Penso, non lo so se... vedo è stata ammessa, era fra le domande che voleva fare il difensore, penso che sia opportuno, come fatto, che la Corte abbia presente questo dato obiettivo. Siccome il dottor Giuttari, nella nota di ammissione testi 12 maggio '97, del difensore, viene indicato come colui che dovrà riferire in merito a un servizio di controllo e segnalazione di auto sulle strade e autostrade nella provincia di Firenze, sulla strutturazione e computerizzazione di tale servizio, sul numero di auto segnalate e identificate. Sicco...
Avvocato Filastò: Ha ragione il Pubblico Ministero, m'ero dimenticato.
P.M.: Ecco, la faccio io. Tanto, eh?
Avvocato Filastò: Grazie.
P.M.: Mi sembra che sia un dato che, ecco, credevo avesse rinunciato; ma comunque, siccome...
Presidente: Va bene, non c'è problema.
P.M.: Siccome per me è interesse, vorrei che il dottor Giuttari ci dicesse innanzitutto se di queste cose sa qualcosa direttamente, perché le ha fatte lei a suo tempo.
Michele Giuttari: No, io...
P.M.: Bene. Ma è bené ridirlo, così lo sappiamo tutti. Ecco, e di questi servizi lei, siccome era la domanda proprio su come erano strutturati, come erano... chi li aveva disposti, in che modo erano stati disposti, in che periodo, da quando e le modalità.
Michele Giuttari: Sì.
P.M.: Grazie.
Michele Giuttari: Non l'ho fatto io personalmente, ma è chiaro che è tutta un'attività che mi sono visto personalmente, dal primo momento in cui iniziai a interessarmi della vicenda. È un'attività, questa, che era stata disposta dal P.M. Ed era stata disposta da diversi, da più P.M.. Era stata disposta, la prima disposizione è del dottor Vigna, ed è datata 15 luglio 1985. 
(voce fuori microfono)
Michele Giuttari: Posso?
Presidente: Sì, sì.
Michele Giuttari: E, se posso consultare, così do tutti i riferimenti.
Presidente: Come no!
Michele Giuttari: Dunque, del 15 luglio '85, a firma del dottor Vigna. Il dottor Vigna interessava la Direzione Generale delle Autostrade di Firenze, perché venissero rilevati all'uscita dei caselli del circondario di Firenze, che indicava in maniera specifica - Firenze Sud, Firenze Certosa, Firenze Signa, Firenze Nord, e Barberino di Mugello, Incisa Valdarno, Calenzano, Prato - affinché venissero rilevati i numeri di targa delle autovetture che uscivano da quei caselli con una sola persona a bordo di sesso maschile. Quindi, c'era questa precisazione. E precisava poi che questo rilevamento era rilevabile soltanto... era da eseguire soltanto nei giorni festivi e prefestivi, nella fascia oraria 19.00-03.00, fino al 30 settembre '85. Quindi, successivamente al 15 luglio, sempre nel mese di luglio, il 25 luglio '85, c'è una seconda disposizione del Procuratore Aggiunto, dottor Bellitto che invece interessa i sindaci di vari comuni: Signa, Lastra a Signa, Scandicci, Montespertoli, Castelfiorentino, Empoli, San Casciano, Impruneta, Greve in Chianti. Sostanzialmente quasi tutti... cioè tutti i comuni del Mugello e del circondario di Firenze, son tantissimi i comuni. E con questa nota il dottor Bellitto sensibilizzata i Comandi della Polizia Municipale a servizi di osservazione, da eseguirsi per tutto il mese di settembre, su una strada di transito opportunamente scelta dal Comando di Polizia Municipale. Su una strada di transito opportunamente scelta. E rappresentava che dovevano limitarsi in questo controllo, in questo rilevamento, ad annotare la targa dei veicoli, compresi i motomezzi con targa, in transito con a bordo una sola persona e l'orario di passaggio. Quindi per queste, venivano delegati per acquisire questi dati, la Squadra Mobile di Firenze, e in effetti questi dati ho visto che confluivano all'ufficio della Mobile, alla sezione SAM e venivano poi elaborati i numeri di targa secondo una scheda che aveva fornito lo stesso Procuratore. In cui bisognava acquisire notizie sull'intestatario. 
(voce fuori microfono)
Michele Giuttari: Prego? Doveva durare fino al 30 settembre.
Presidente: 30 settembre del?
Michele Giuttari: Dell'85.
Presidente: Quindi, l'8 settembre è stato fatto?
Michele Giuttari: Eh?
Presidente: L'8 settembre è stato fatto?
P.M.: Ma erano auto con due persone.
Michele Giuttari: Sì.
Presidente: Non lo so, se è stato fatto l'8 settembre.
P.M.: Domandiamo. E domandiamo se sa dove.
Michele Giuttari: Sì, sì, è stato fatto, però io ho verificato e non c'erano i nomi dei soggetti che abbiamo attenzionato. Però ecco, i provvedimenti parlavano di una sola persona a bordo.
Presidente: Di una sola persona.
Michele Giuttari: E in più, no, c'è da tenere presente un'altra cosa: che per i caselli dell'autostrada, va be', preciso, uno esce dal casello, il provvedimento diceva rilevare il numero di targa della macchina con una persona a bordo di sesso maschile. Per le altre strade, quindi la nota del dottor Bellitto del 25 luglio, mandata a tutti i sindaci, non è che era un accertamento e un rilevamento cosiddetto a tappeto. Cioè, diceva e dava la scelta al comandante della Polizia Municipale di scegliere, ecco, la strada.
Presidente: Ho capito.
Michele Giuttari: Quindi nel comune per esempio di San Casciano sono tante le strade, bisogna vedere se...
Presidente: Se c'è un'altra strada anziché quella...
Michele Giuttari: Ecco, dove l'hanno fatto. Cioè non erano...
P.M.: Se l'hanno fatto.
Michele Giuttari: Non erano dei servizi a tappeto.
Presidente: Comunque l'esito di queste indagini cosa...
Michele Giuttari: Però noi, l'esito di queste indagini: venivano fatte queste schede sull'intestatario, le notizie sull'intestatario della macchina, dei servizi per vedere se l'intestatario, coincideva con il reale possessore, i precedenti di questo personaggio. Dopodiché questi dati venivano inseriti nel computer e venivano formati anche dei cartellini nominativi. Quindi io, tra le prime cose che ho fatto nella prima attività di esame e di analisi è stato anche, man mano che venivano fuori questi nomi, Pucci, Lotti, di andare a vedere se figuravano in questi controlli e l'esito è stato negativo.
Presidente: Altre domande?
P.M.: Nessuna.
Presidente: Bene, allora può andare il dottore.
Avvocato Colao: Presidente, mi ero alzato.
Presidente: Aveva acceso e poi spe... Ah, è coperto. No, è coperto dall'altro microfono, mi scusi. Avevo visto il rosso e poi l'avevo visto sparire, invece era coperto...
Avvocato Colao: Ma nessun problema, Presidente.
Presidente: Prego, prego. Prego avvocato Colao.
Avvocato Colao: Dottor Giuttari, avvocato Colao. Lei si ricorda di aver preso informazioni e verbalizzato, nel... mi pare seconda quindicina gennaio 1996, dei signori che si chiamano così: Pieranti Franca, Delli Floriano, Benvenuti Carla, Lasagni Mario.
Michele Giuttari: Sì, sì.
Avvocato Colao: Si ricorda, dottor Giuttari, che questi signori avevano preso una casa in affitto in località Montefiridolfi?
Michele Giuttari: Sì.
Avvocato Colao: Che questa casa era di fronte... 
(voce fuori microfono)
Avvocato Colao: Prego. 
Presidente: Prego.
Avvocato Colao: Che questa casa era in località Montefiridolfi, ed era in una località...
Michele Giuttari: A Sant'Anna.
Avvocato Colao: Sant'Anna Montefiridolfi. Ed era di fronte a quella tenuta in affitto dal Pacciani. Che quando questi signori presero questa casa in affitto, si ricorda che la località era isolata, per cui terzi che fossero sopraggiunti, erano del tutti inaspettati?
Michele Giuttari: Sì, sì, sì.
Avvocato Colao: E si ricorda che questo avvenne nel 1981?
Michele Giuttari: Sì.
Avvocato Colao: Per quanto riferirono?
Michele Giuttari: Perché avevano preso, proprio in quell'anno avevano preso in affitto quell'abitazione, trasferendosi da un'altra casa che precedentemente avevano in affitto sempre nella zona di San Casciano.
Avvocato Colao: Perfettamente.
Michele Giuttari: Quindi in quell'epoca si erano trasferiti qua...
Avvocato Colao: Esatto. Che da Mercatale...
Michele Giuttari: Sempre di proprietà di Rosselli Del Turco.
Avvocato Colao: Esatto. Che da Mercatale venivano via...
Michele Giuttari: Venivano via da Mercatale e andavano ad abitare... ad abitare, era una seconda casa presa per il fine settimana da questo gruppo di amici nel 1981. Sì.
Avvocato Colao: Sì. Senta, dottore, si ricorda che per accedere a queste case - sia di Pacciani che di questa che avevano preso queste persone - c'era un piccolo stradello con un resede, con una madonnina?
Michele Giuttari: Sì. No, c'è... Sì, c'è...
Avvocato Colao: Ecco.
Michele Giuttari: Cioè, bisogna andare, prendendo quello stradello si arriva esclusivamente in queste due case, che sono una prospiciente all'altra e prima di arrivare a queste case, nella curva, sempre su questo stradello, c'è una madonnina sì, un tabernacolo.
Avvocato Colao: Ecco, queste persone, quando sopraggiunsero lì quella domenica, cosa le riferirono di aver visto?
Michele Giuttari: Sì, riferirono di aver visto delle cose che non seppero definire bene. Credo uno solo dei quattro parlò di feticci. Gli altri parlarono di cose mostruose, di cose schifose che gli avevano fatto proprio la vista di questi oggetti a penzoloni come messi per asciugare, vicino a questa madonnina, gli avevano creato un forte disgusto. Niente, riferivano questa circostanza, che li aveva molto incuriositi e il Delli Floriano, di cui ha fatto cenno l'avvocato, che è uno degli inquilini di questo stabile preso in affitto in quel periodo, è colui che poi noi abbiamo » identificato essere stato l'autore dell'anonimo a Pacciani, inviato al maresciallo dei Carabinieri di San Casciano subito dopo il delitto degli Scopeti. Proprio facendo un primo raffronto dalla firma del verbale - che io l'assunsi a verbale - con l'anonimo, c'era ricordo benissimo una F proprio che sembrava una impronta digitale, molto caratteristica. Poi si fece un esame vero e proprio e risultò essere lui e poi lo ammise, che aveva scritto questo anonimo. Con cui indicava di indagare sul concittadino Pacciani, dicendo che proprio lo aveva sospettato dopo quei fatti, anche perché aveva visto questi oggetti. Ecco, tutti discorsi fatti però a posteriori. 

mercoledì 14 gennaio 2015

Michele Giuttari - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 23 dicembre 1997 - Nona parte

Segue dall'ottava parte.

Avvocato Mazzeo: Sì. E di questo incendio del 20 ottobre dell'85, che avrebbe interessato la zona, è in grado di... Cosa sa lei, ecco?
Michele Giuttari: Abbiamo fatto accertamenti in riferimento alle dichiarazioni di un teste.
Avvocato Mazzeo: Sì?
Michele Giuttari: Quell'Ennio... Eh, adesso mi sfugge il cognome, cioè que... È venuto anche il Pace.
Avvocato Mazzeo:  Il Pace, sì.
Michele Giuttari: Che collocava, dava come riferimento di quell'incontro fatto la mattina presto. Di quest'incendio abbiamo fatto accertamenti, abbiamo visto che si era verificato effettivamente un incendio in quel periodo. Ecco, io adesso le date esatte non me le ricordo.
Avvocato Mazzeo:  Qui vedo scritto 20 ottobre...
Michele Giuttari: Sono fatti che ho visto prima della mia... Sì, ma sono fatti che ho visto prima della mia deposizione. Poi, in questo tempo, sono stato impegnato per l'altro processo, nell'altra Aula Bunker.
Presidente: Sì.
Michele Giuttari: Ecco, non pensavo di dover rifare un altro interrogatorio, perché altrimenti avrei dato un'occhiata agli atti.
Avvocato Mazzeo:  Se è indispensabile, può provare a guardarli.
Michele Giuttari: Se è indispensabile, se cortesemente..
Avvocato Mazzeo:  No, eventualmente, se lei sapeva ecco quali erano stati gli effetti devastanti di quest'incendio su quella piazzola, con riferimento alla conservazione dello stato dei luoghi insomma, ecco. No, questo non...?
Michele Giuttari: ... so che è stata interessata dall'incendio, quella zona.
Avvocato Mazzeo: Mmh...
Michele Giuttari: Sono stati acquisiti acce... anche i documenti presso i Vigili del Fuoco, insomma era un dato riscontrato positivamente.
Avvocato Mazzeo:  Ecco, un'ultima domanda. E questo suo riferimento, non ho capito, alla bottiglia marca Granini, succo di frutta - specifica - che lei ha trovato vicino alla... Ecco, perché ha ritenuto...
Presidente: Vicino alla?
Avvocato Mazzeo: Mah, dice così, dice...
P.M.: Vicino alla buca.
Presidente: Ah.
Avvocato Mazzeo: Vicino alla buca. Dice: "Nei pressi della buca, poi, abbiamo trovato una bottiglia...
Michele Giuttari: Nei pressi, proprio quasi a pochi centimetri. 
Avvocato Mazzeo: Ecco.
Michele Giuttari: Vicino alla buca, c'era un...
Presidente: Una bottiglia.
Michele Giuttari: Del vetro spaccato, quindi verosimilmente di bottiglia, perché c'era questo tondo, sotto.
Presidente: Sì.
Michele Giuttari: E sotto c'era la scritta "Granini”. Quindi, si, ecco si pensava, in quel mo... Perché bisogna precisare un'altra cosa: che all'interno della buca c'era un'altra cavità, che ho anche indicato. E sono stati fatti rilievi. Non ricordo adesso esattamente le dimensioni, credo 19 per 24.
P.M.: C'è nel verbale.
Michele Giuttari: Eh?
P.M.: C'è nel verbale.
Michele Giuttari: Sì, c'è nel verbale comunque. C'era una piccola cavità, non appariva fatta naturale, ma come se fosse stato collocato qualcosa. E fuori dalla buca, proprio accanto, c'era questi resti di una, verosimilmente di un contenitore in vetro, con la scritta "Granini". Altro contenitore con la scritta "Granini" noi l'abbiamo trovato nella perquisizione poco più sopra di questa buca; ed era uno di quei contenitori per il succo di frutta, che si utilizza...
Avvocato Mazzeo: Che dimensioni, scusi?
Michele Giuttari: Eh?
Avvocato Mazzeo:  Così, orientativamente.
Michele Giuttari: Ma, guardi, lungo poteva essere così, con una parte centrale un po' bombata.
Avvocato Mazzeo:  Sì, ho capito.
Michele Giuttari: La parte centrale. Non era dritto, il co... la bottiglia. Quindi, un po' più larga nella parte centrale. E... niente.
Avvocato Mazzeo:  Un po' strettina, come bottiglia, eh?
Michele Giuttari: Eh?
Avvocato Mazzeo:  No no, è una sup... Un po' strettina, per contenere eventuali...
Michele Giuttari: No, ma era grosso la... di questo che abbiamo trovato...
Avvocato Mazzeo:  Sì, ma...
Michele Giuttari: ... non è una bottiglia dell'acqua, per intenderci, o di vino. Aveva un'apertura così, eh, forse tre volte la bottiglia dell'acqua.
Avvocato Mazzeo:  Sì.
Michele Giuttari: Era uno di quei contenitori...
P.M.: C'è la foto, eh, dottore.
Michele Giuttari: Sì, c'è la foto di quella che abbiamo trovato intatta, e che verosimilmente è uguale...
Avvocato Mazzeo:  Quindi un'apertura ci...
Michele Giuttari: Aveva la stessa scritta "Granini" sul sotto, sul fondo.
Avvocato Mazzeo: Un'apertura circa tre volte quella di una bottiglia d'acqua.
Michele Giuttari: Ma forse anche di più. Ma c'è la foto, ecco, già; è stata presa, quella bottiglia.
Avvocato Mazzeo: Ecco, ma per il fatto che lei l'ha indicata, questa circostanza, la domanda è questa: lei ritiene che sia una circostanza che possa essere significativa di qualche cosa? Cioè l'ha indicata per qualche motivo, o era una semplice descrizione?
Michele Giuttari: No, io ho indicato quello che ho trovato.
Presidente: Niente giudizi. Senta, una cosa. Il Lotti... No il Lotti. II...
P.M.: Il Vanni?
Presidente: L'avvocato Corsi, da chi è rappresentato oggi? Mi è venuto... C'è l'avvocato Zanobini, che ho visto lì, ed è andato via. 
(voci sovrapposte)
Presidente: Gremigni non è tornato, ora? A me mi è sfuggito il particolare. 
(voce fuori microfono) Lo sostituisco io, Presidente.
Presidente: Lo può sostituire lei.
P.M.: Sì sì.
Presidente: Bene. Fate allora... Diamo atto di questo, che non è tornato l'avvocato Gremigni. Bene.
Avvocato Mazzeo: C'è un'ultima domanda. Ecco, le risulta per averlo accertato, oppure perché le è stato riferito da testi o altro, che l'imputato, il Vanni, anche all'epoca dei fatti per cui qui si procede, era spessissimo ubriaco fradicio, al punto da non reggersi in piedi? Gliel'ha mai riferita nessuno, questa particolare cosa?
Michele Giuttari: No. No.
Avvocato Mazzeo: Ah, nessuno ha fatto riferimento alla...
Michele Giuttari: Se non ricordo, avvocato, se non ricordo male...
Avvocato Mazzeo:  Sì.
Michele Giuttari: Credo che, in una sola circostanza, l'ha riferito il Lorenzo Nesi. Se non ricordo male. Che, mentre saliva… non riusciva a salire le scale di casa, perché aveva bevuto. Quindi, dai miei ricordi, solo in questa circostanza.
Avvocato Mazzeo: Però non si ricorda ovviamente con riferimento a quale epoca, a che episodio, eccetera. Di che stava parlando il Nesi?
Michele Giuttari: Mah, il Nesi stava parlando di... credo che sia questa circostanza: l'occasione in cui aveva accompagnato il Vanni a prendere della legna a casa del Pacciani, quando stava a Montefiridolfi.
Avvocato Mazzeo: Insomma, all'epoca dei fatti.
Michele Giuttari: Ecco, i miei ricordi sono questi.
Avvocato Mazzeo:  Ecco, sempre a proposito del Vanni, lei effettivamente - le ho segnate - ha fatto in un paio di occasioni, nel corso del suo precedente esame,, riferimento a una sua anormalità, diciamo, che le veniva riferita. Però si è sempre espresso - glielo ripeto, così è in grado magari... Perché stamattina mi pareva che avesse esteso il concetto. Lei dice: "Il Lotti, già di sua iniziativa" dice "dà questo flash sulla personalità del Vanni". Dice, a proposito della Filippa dice: ”Il Vanni ha delle preferenze fuori dalla norma, alle quali non sempre anche una prostituta aderisce". Primo riferimento. Poi, dice...
Michele Giuttari: Sì, c'è anche la Ghiribelli che ha parlato.
Avvocato Mazzeo:  Poi dice: "Tranne che con il Vanni, perché" questa "non mi piaceva la sua volgarità". E poi...
Michele Giuttari: Questo, chi è? La Filippa?
Avvocato Mazzeo: Questo, credo che sia la Gabriella. 
(voci sovrapposte)
Michele Giuttari: Eh?
Avvocato Mazzeo:  Gabriella. Non so chi è che...
Presidente: La Ghiribelli.
Avvocato Mazzeo:  Ecco. E poi dice, dice, eccolo qui, dice: "Nel senso che non era normale", dichiarazioni di Pucci, eh. Dice che "con loro qualche volta era andato anche Vanni, che mi indicava come - virgolette - . 'un tipo un po ' particolare ', nel senso che non era normale, perché si portava appresso falli". Ecco, voglio dire, la cosiddetta anormalità che lei ha verificato nel corso delle sue indagini, consiste in questo, o c'è da aggiungere altro?
Michele Giuttari: Da quello che risulta da tutte queste testimonianze.
Avvocato Mazzeo: Cioè questo che ho detto.
Michele Giuttari:  Cioè le testimonianze della Ghiribelli. Ma avranno detto anche qualcosa in più che io, adesso, non ricordo.
Avvocato Mazzeo:  No, io qui ho trovato questo, guardi. Io...
Michele Giuttari: Dalle dichiarazioni della Ghiribelli, del Pucci, del Lotti, della Filippa.
Avvocato Mazzeo: Guardi, gliel'ho lette tutte: lei ha riferito questo. Ha da aggiungere altro, oltre a queste che ha dichiarato?
Presidente: No no.
Avvocato Mazzeo:  No? La ringrazio.
Michele Giuttari: No, aspetti. 
Avvocato Mazzeo:  Dica.
Michele Giuttari: Se io ricontrollo i verbali, può darsi che qualche altra cosa la vedo. Non è che là ho riferito tutto quanto.
Avvocato Mazzeo:  Ma io li ho qua.
Michele Giuttari: Sono testi che poi sono stati sentiti qua, quindi nella mia deposizione probabilmente mi sono mantenuto anche in termini un po' generici.
Avvocato Mazzeo:  Lei è a conoscenza di altro?
Michele Giuttari: No, io ho conoscenza soltanto di quello che mi è stato riferito da questi testi.
Presidente: Bene.
Avvocato Mazzeo:  Bene così. La ringrazio.
Avvocato Filastò: Presidente, scusi, io mi sono dimenticato di una domanda.
Presidente: Faccia questa domanda.
Avvocato Filastò: E' l'ultima, proprio è l'ultima. Questa storia della buca, sia agli Scopeti che anche a Vicchio, e del possibile nascondimento in questa buca di qualche cosa, le è stato riferito anche dal signor Renzo Rontini?
Michele Giuttari: No. Mai, mai.
Avvocato Filastò: Non gliene ha mai parlato, il signor Rontini?
Michele Giuttari: Mai. Io di Rontini, l'ho saputo qualche udienza scorsa, qua. Che poi ne hanno parlato i giornali, che ha fa... si è rivolto al P.M. dicendo che gli risultava della buca di Vicchio. Mai, non c'era traccia, agli atti, di questa dichiarazione del Rontini.
Avvocato Filastò: Grazie.
Michele Giuttari: Assolutamente.
Avvocato Filastò: Grazie.
Michele Giuttari: Però, devo precisare, avvocato, lei parla di buche, e a Vicchio era come un avvallamento.
Avvocato Filastò: Sì.
Michele Giuttari: Ecco, una...
Avvocato Filastò: Insemina, comunque, anche a Vicchio avete riscontrato una cosa...
Michele Giuttari: Sì, certo.
Presidente: Un avvallamento.
Avvocato Filastò: Avvallamento.
Presidente: C'erano anche le fotografie sul...
Avvocato Filastò: Sì, grazie.
Michele Giuttari: Che c'erano degli alberi sopra, che non si vedeva bene.
Presidente: Bene.
Avvocato Filastò: Grazie.
Michele Giuttari: Dei ramoscelli. 

martedì 13 gennaio 2015

Michele Giuttari - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 23 dicembre 1997 - Ottava parte

Segue dalla settima parte.

Avvocato Mazzeo: Benissimo. Dottor Giuttari, è molto meno impegnativa la cosa di quanto possa sembrare. A un Lotti che le viene a dire, a lei investigatore, 'io sono entrato là dentro in piena notte al buio, il 29 luglio dell'84, e ho visto la buca'. E lì, anche a tentoni, si può arrivare. 'Con dell'erba secca', perché l'ha dichiarato qui, l'ha dichiarato anche agli inquirenti. Possibile che lei non si ponga il problema dell'attendibilità di questa dichiarazione? Con riferimento a un dato oggettivo. Perché lei la chiama riscontro oggettivo, questa dell'attendibilità del dichiarante. L'erba secca uno, di notte, al buio, in una casa...
Presidente: Ma lui intanto dell'erba secca non ne sa niente.
Avvocato Mazzeo: ... non la vede.
Presidente: Ha detto che proprio non ne sa nulla. Sa solamente di quello che...
Avvocato Mazzeo:No no, lo sa...
Presidente: Che...
Avvocato Mazzeo: ... lo dice il Lotti, l'erba secca. La ripete anche qui, dell'erba secca.
P.M.: Ma lo dice...
Presidente: Ho capito.
P.M.: …di 15 anni prima.
Presidente: Però lui non può dire se il Lotti è attendibile o non è attendibile.
Avvocato Mazzeo: Insomma, Presidente, insomma il problema è molto semplice, ed è un problema elementare. Cioè, io inquirente, devo esprimere una valutazione sulle dichiarazioni che mi vengono fatte. Non posso poi venire a dire che si tratta di riscontri oggettivi.
Presidente: No no.
P.M.: No, per carità! Per carità.
Presidente: Eh, va be'...
Avvocato Mazzeo: Altra domanda.
Presidente: Quella è una risposta sua, e poi la...
Avvocato Mazzeo: Allora, circa il ragionamento dell'inquirente...
Presidente: La valutazione delle prove, non la fa mica il teste. La faremo noi, voi per la vostra parte: eh, tutto qui.
Avvocato Mazzeo: Eh, no, invece no. Perché si parla di riscontri oggettivi. Allora, il dottor Giuttari, a proposito del fatto di Giogoli - a proposito del fatto di Giogoli - ecco...
Presidente: Avvocato, scusi, solamente precisiamo una cosa.
Avvocato Mazzeo: Faccio la domanda.
Presidente: Non è perché io non voglia riferirmi in particolare a questa situazione qui, ma non è che perché un teste o il Giuttari, o chi altro, dica 'è un riscontro oggettivo', è un riscontro oggettivo: eh, ce ne passa.
Avvocato Mazzeo: Ma è importante che a dire però...
Presidente: Non è la qualificazione che lui dà a un fatto, perché...
Avvocato Mazzeo: Che poi lo rende oggettivo.
Presidente: Tutto lì.
Avvocato Mazzeo: Perfetto, la ringrazio della precisazione, che è puntualissima.
Presidente: Questo è, questo è.
Avvocato Mazzeo: Però, interessante mi pare per la Corte, ai fini dell'accertamento della verità, anche cercare di capire l'indagine in base a quali parametri, a quali criteri e a quali valutazioni è stata condotta; perché, a seconda delle premesse, si arriva a risultati che possono essere positivi o negativi, con riferimento alla ricerca della verità.
Presidente: Questo lo faremo dopo. Ora...
Avvocato Mazzeo: E infatti la domanda che voglio fare al dottor Giuttari, proprio con riferimento a Giogoli, è questa. Il dottor Giuttari ha descritto, a pagina 63 del secondo volume della suo interro... del suo esame, pardon! Dice proprio illustrando una foto - glielo leggo, così magari è più facile per lei il ricordo - dice, lei dice: "Andando alla successiva foto, vediamo che sul sedile anteriore del furgone veniva rinvenuto un bossolo di pistola".
Michele Giuttari: Sì.
Avvocato Mazzeo: Ecco, il particolare del bossolo sul sedile: "segnò" aggiunge lei "che erano stati esplosi colpi di arma da fuoco dentro il furgone". E lo ripete tre, quattro volte questo concetto: dentro il furgone, anche da dentro il furgone. Questo si rileva dai rilievi esistenti nel fascicolo fatto all'epoca, il 10 settembre '83. E poi lo ripete: "Con colpi quindi esplosi sia fuori, sia dentro il furgone". E poi commenta lei, perché sta parlando secondo la sua valutazione, ovviamente, di riscontri oggettivi. E aggiunge: "È chiaro che, quello che io riferisco, lo riferisco in quanto riscontrato positivamente in relazione alle dichiarazioni del Lotti, che risultavano dai vari verbali resi dal Lotti nel tempo, dai vari verbali di interrogatorio che mi erano stati trasmessi dal P.M.". Guardi, che il Lotti ha detto anche qui, ma anche nei precedenti verbali, che i colpi dentro il furgone non li ha mai visti esplodere, dal Pacciani.
P.M.: No.
Presidente: Domanda, domanda.
Avvocato Mazzeo: La domanda è questa: se le risulta che il Lotti le abbia dichiarato, a lei o al Pubblico Ministero durante la fase istruttoria, al contrario di quanto ha dichiarato al dibattimento, che vide il Pacciani esplodere uno o due colpi, o più colpi di pistola, anche all'interno del furgone.
Michele Giuttari: Si, guardi che risulta sicuramente da qualche atto.
Avvocato Mazzeo: Mah.
Michele Giuttari: Che vide che aprì lo sportello, sparò qualche colpo, e poi entrò dentro il furgone.
Avvocato Mazzeo: Allora, benissimo. Beh, io mi fermo, anche perché è obiettiva la cosa.
Michele Giuttari: Sì, sì. 
Presidente: Va be', ora lei... 
(voci sovrapposte)
Presidente: Abbiamo gli atti del Lotti, quindi non c'è problema.
Avvocato Mazzeo: Non risulta da nessun atto.
Michele Giuttari: Poi, è chiaro che, quando io facevo i riscontri, li facevo sulla base, all'epoca, non dell'incidente probatorio, ma di tutti i verbali che mi venivano trasmessi. Quindi, per riferirlo in una nota, è perché risultava da qualche atto di interrogatorio.
Avvocato Mazzeo: Va be', la Corte ha assistito, cioè conosce l'incidente probatorio e le dichiarazioni rese dal Lotti al dibattimento.
P.M.: C'è anche quelle...
Avvocato Mazzeo: Sono in direzioni diametralmente opposte.
Michele Giuttari: No, risulta...
P.M.: Anche quelle depositate, ecco.
Michele Giuttari: Risulta sicuramente, da qualche atto, per averlo citato, risulta.
Avvocato Mazzeo: Va bene. Non risulta, comunque.
P.M.: No, eh, ci sono i verbali. 
(voci sovrapposte)
Avvocato Mazzeo: Se risulta al Pubblico Ministero, visto che in questo...
P.M.: Ma no "al Pubblico Ministero": ho depositato i verbali, avvocato!
Avvocato Mazzeo: Sarà utile anche alla Corte, indicato...
P.M.: Ma li ha già depositati.
Avvocato Mazzeo: Indicato da quali verbali risulta che il Lotti ha detto che Pacciani ha aperto lo sportello...
P.M.: Bene, bene.
Avvocato Mazzeo: ... e ha sparato all'interno. Il Lotti ha sempre detto: ha aperto lo sportello, ha visto che erano due uomini, e si è pure arrabbiato.
P.M.: Avvocato, legga i verbali delle dichiarazioni di Lotti e vedrà. Depositati...
Avvocato Mazzeo: Io aspetto che lei dica il contrario. Comunque, va be', non è un dibattito questo.
P.M.: Lo sto dicendo, il contrario.
Avvocato Mazzeo: Qualche domanda sulla buca, dottor Giuttari, a proposito sempre del fatto degli Scopeti. Lei riferisce che 11 anni dopo, no?, sempre in seguito al sopralluogo o in contestualità del sopralluogo con il Lotti, appunto, come riscontro oggettivo delle sue dichiarazioni avete verificato l'esistenza di questa buca. Che, lei descrive, è profonda 40 centimetri e larga 30, credo, ecco.
P.M.: 35 per 40.
Avvocato Mazzeo: Ecco.
Presidente: Che era pulita, mi ricordo bene questa buca, sì sì.
Michele Giuttari: Ecco. No, c'erano dei ramoscelli.
Presidente: Sì, sì.
Michele Giuttari: Delle foglie.
Avvocato Mazzeo: Ecco, lei dice: "Si trovava a metri 7 e 70 dal bordo della piazzola, era costituita da una cavità profonda circa centimetri 40 con diametro di centimetri 35" eccetera. Quindi... Lei aggiunge anche che, in effetti, la ricerca non fu...
Michele Giuttari: Agevole.
Avvocato Mazzeo: Agevole, ecco. Lei dice che esisteva su tutta la zona - riferisco testualmente - "una vegetazione bassa e fittissima, laddove era completamente coperta da questa vegetazione molto fitta". Ecco, e poi fa un riferimento alla necessità che avete avuto di ripulire la zona, va bene?, avete pulito tutta la zona intorno, l'avete addirittura "bonificata" - usa questo termine. Ecco, potrebbe descrivere che tipo di operazioni avete eseguito, per bonificare la zona?
Michele Giuttari: Come no? Dunque, innanzitutto il Lotti non aveva parlato di una buca. Aveva, nel sopralluogo, aveva indicato quella zona come il posto dove aveva visto quella notte abbassarsi i due. E noi andiamo a perquisire quella zona, con decreto di perquisizione, e in effetti, com'è stato poc'anzi detto, da un esame così superficiale non si riusciva a individuare questa buca. C'è stata la necessità di ripulire la zona con l'aiuto dei Vigili del Fuoco. L'operazione di pulitura è stato che i Vigili del Fuoco, manualmente, con gli attrezzi hanno tagliato tutti gli arbusti, tutti i cespugli che c'erano lì, in quest'area. E nel corso di quest'operazione è venuta fuori questa buca, con le caratteristiche che lei ha citato poc'anzi, che è 40 per 35.
Avvocato Mazzeo: Sì. Ecco, ma le operazioni...
Michele Giuttari: Quindi, non è stata notata subito, quando si è controllato così, ma solo dopo che è stata ripulita tutta la zona.
Avvocato Mazzeo: Ecco, ma quando lei dice, mi scusi, "ripulita", intende dire?
Michele Giuttari: Che sono stati tolti...
Avvocato Mazzeo: Tagliati.
Michele Giuttari: Ci sono le foto. È stato tagliato tutti gli arbusti, i cespugli che c'erano.
Avvocato Mazzeo: Anche divelti.
Michele Giuttari: Eh?
Avvocato Mazzeo: Anche divelti.
Michele Giuttari: Sono stati tagliati completamente. Divelti, no. Tagliati con la motosega. Tagliati.
Avvocato Mazzeo: Ho capito. Ecco, e dentro questa buca...
Michele Giuttari: Cioè è stato fatto con la motosega e con l'accetta, proprio manualmente.
Avvocato Mazzeo: No, sa perché?
Michele Giuttari: Non divelti, tirati così, strappati: no.
Avvocato Mazzeo: No.
Michele Giuttari: E come si faceva?
Avvocato Mazzeo: Eh, certo.
Michele Giuttari: Sono stati segati.
Avvocato Mazzeo: Siccome, su domanda del Presidente, lei poi ha detto che questa... Il Presidente le chiede: "Questa buca era piena di vegetazione?”. E lei risponde: "Dentro la buca non c'era nulla, cioè era scavato...
Michele Giuttari: C'erano rami secchi.
Avvocato Mazzeo: ... quindi sulle pareti terra e basta", dice.
Michele Giuttari: No, c'erano rami secchi, foglie. E poi l'abbiamo visto anche nella foto, la volta scorsa. Ecco, c'erano delle... vegetazione secca, va', più che altro ramoscelli e foglie.
Avvocato Mazzeo: Ecco, no, perché vedevo un certo contrasto con la sua dichiarazione, allora.
Michele Giuttari: No, poi se lei va avanti, c'è la precisazione, perché abbiamo visto la foto e c'è la precisazione: con i ramoscelli secchi e i pezzi di legno.
Avvocato Mazzeo: Ecco, ma...
Michele Giuttari: C'è la precisazione più avanti, sempre nella stessa deposizione. 

lunedì 12 gennaio 2015

Michele Giuttari - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 23 dicembre 1997 - Settima parte

Segue dalla sesta parte.

Presidente: Avvocato Mazzeo?
Avvocato Mazzeo: Grazie, Presidente. Dottor Giuttari, lei riferisce di un sopralluogo, effettuato credo nel febbraio '96 insieme a Lotti, con riferimento all'episodio di Vicchio. Sopralluogo che si è concluso con quella visita di un edificio, che lei definisce una colonica abbandonata.
Michele Giuttari: Ma lei si riferisce al sopralluogo in cui ho assistito il P.M. o quello fatto...
Avvocato Mazzeo: Glielo dico subito.
Michele Giuttari: ... delega del P.M. il 17 febbraio?
Avvocato Mazzeo: Guardi, glielo dico con molta precisione. Lei dichiara a proposito di riscontri oggettivi, lei dice: "Un altro riscontro è il casolare di cui al sopralluogo con Lotti", lo definisce così "del 12 marzo '96”.
Michele Giuttari: E quindi non siamo a febbraio. Siamo a marzo. È il Podere Schignano, fatto in assistenza al P.M.
Avvocato Mazzeo: Ecco. Viene eseguito dal P.M. e dalla Polizia Giudiziaria.
Michele Giuttari: Esatto.
Avvocato Mazzeo: Ecco.
Michele Giuttari: No, che ce n'è un altro a febbraio, lei aveva parlato di febbraio.
Avvocato Mazzeo: Ah. Mi riferisco a questo.
Michele Giuttari: Allora, è marzo, sì. 12 marzo.
Avvocato Mazzeo:Con riferimento alla domanda che devo farle, va benissimo anche il sopralluogo di febbraio.
Michele Giuttari: Va bene. Prego.
Avvocato Mazzeo: Siccome lei definisce questa abitazione "casolare abbandonato".
Michele Giuttari: Sì.
Avvocato Mazzeo: Ecco, potrebbe... Secondo la sua opinione, come si presentava questo casolare? Cioè era una vecchia costruzione o una costruzione recente?
Michele Giuttari: Ma io allora non riferisco la mia opinione, riferisco obiettivamente come era.
Avvocato Mazzeo: Quello che ha visto.
Michele Giuttari: Obiettivamente come era.
P.M.: Ci sono delle foto.
Michele Giuttari: Non abitava nessuno, dentro non c'era nessuno.
Avvocato Mazzeo: Sì.
Michele Giuttari: Non c'erano le finestre.
Avvocato Mazzeo: Sì.
Michele Giuttari: C'era una porta in una... mancava una porta in una stanza. Nell'altra, era di quelle mobili. Cioè non dava segni di stabilità di abitazione, ecco, di vita in quella...
Avvocato Mazzeo: Sì.
Michele Giuttari: Almeno nel '96.
Avvocato Mazzeo: Sì, sì.
Michele Giuttari: Nel '96.
Avvocato Mazzeo: No, ma la domanda è questa...
Michele Giuttari: Quindi, abbandonato in questo senso che non era, non c'era nessuno.
Presidente: Nel '96, nel '96.
Michele Giuttari: Nel '96.
Avvocato Mazzeo: Nel '96. Ma come tipo di costruzione, no?, lei lo chiama “colonica” anche.
Michele Giuttari: Una costruzione molto vecchia.
Avvocato Mazzeo: Molto vecchia.
Michele Giuttari: Molto vecchia, che era in fase di ristrutturazione probabilmente, ecco. Perché c'erano dei secchi, c'erano dei... del materiale da costruzione, quindi era probabilmente in fase di ristrutturazione.
Avvocato Mazzeo: Comunque come costruzione, come impianto, si presentava come costruzione molto vecchia.
Michele Giuttari: Molto vecchia.
Avvocato Mazzeo: Ecco. Anche perché in effetti lei poi precisa, proprio su domanda del Presidente, che addirittura ha accertato, non so chi, che era di proprietà della Chiesa. Figuriamoci.
Michele Giuttari: Della Chiesa, sì sì.
Avvocato Mazzeo: Della Curia Vescovile di Fiesole, quindi era centenaria...
Michele Giuttari: Sì, che voleva venderla.
Avvocato Mazzeo: ... come costruzione, ecco.
Michele Giuttari: Voleva ristrutturarla. E poi avevano sospeso i lavori per trovare prima l'acquirente e...
Avvocato Mazzeo: Sì. Comunque non si presentava, ecco, come una nuova costruzione a grezzo: questo proprio no.
Michele Giuttari: No.
Presidente: No no. C'abbiamo le fotografie, avvocato.
Avvocato Mazzeo: No, ecco. Penso...
P.M.: Ci sono le foto.
Avvocato Mazzeo: No, siccome il Lotti ha detto questo, allora...
Presidente: E va be' Lotti...
Avvocato Mazzeo: Andiamo avanti. Sempre con riferimento all'episodio di Vicchio, no?, lei appunto ha ritenuto di aver verificato l'esistenza di riscontri oggettivi della narrazione del Lotti, proprio in occasione di quel sopralluogo - o forse di quello di febbraio, ora io non... - quando il Lotti dice: "Riconosco la fonte, riconosco il ponte, però all'epoca, quando... quella notte ci passava meno acqua sotto". La domanda è questa: vi siete posti il problema, con riferimento a queste dichiarazioni del Lotti, delle condizioni di visibilità di quei luoghi, la notte del 29 luglio dell'84?
Michele Giuttari: Mah, guardi…
Avvocato Mazzeo: Da un punto di vista investigativo.
Michele Giuttari: Porre il problema: lei mi chiede sempre una valutazione.
Avvocato Mazzeo: No no, non è una valutazione.
Michele Giuttari: Io le rispondo, no no, io le rispondo con quello che emerge dall'indagine.
Avvocato Mazzeo: Sì.
Michele Giuttari: Dall'indagine emerge che le macchine che transitavano su quella strada, notate dai coniugi Martelli... alzavano parecchia polvere. Quindi, probabilmente, ecco, c'era questa polvere che impediva una visione perfetta, nitida dei luoghi. E risulta dall'indagine che la macchina che seguiva, quindi la seconda macchina, camminava con le sole luci di posizione accese, proprio perché non vedeva bene a causa di questa polvere. Quindi gli elementi di riferimento, dal punto di vista investigativo, sono questi qua.
Avvocato Mazzeo: Sì.
Michele Giuttari: Ecco, la visuale con tutta probabilità era resa in maniera più tenue...
Avvocato Mazzeo: Siamo di notte, no?, oltretutto.
Michele Giuttari: Eh?
Avvocato Mazzeo: Siamo di notte.
Michele Giuttari: Siamo di notte.
Avvocato Mazzeo: Ecco.
Michele Giuttari: E dalla polvere che alzavano queste macchine.
Avvocato Mazzeo: Ecco, io le ho fatto questa domanda perché, come giustamente lei ha più volte sottolineato stamattina, lei risponde a domande sulla sua attività investigativa. E questa mi pare proprio sintomatica. E mi corregga se sbaglio. Cioè, se arriva un dichiarante, un soggetto il quale dichiara dei fatti, addirittura accusandosi anche, no?, di certi comportamenti. Io - mi corregga se sbaglio - credo che il primo problema che si pone all'inquirente è quello dell'attendibilità, della credibilità del dichiarante. Non è che sta lì a bere pacificamente...
Presidente: No, avvocato, avvocato, scusi. Però, obiettivamente, devo ricordare, a lei e alla Corte e al teste, una cosa: che si tratta di un imputato il quale vi dichiara quello che vuole. Capito? Quindi non è che...
Avvocato Mazzeo: Sì.
P.M.: Ha tutto il diritto.
Avvocato Mazzeo: Ma già riferendo dei fatti. 
Presidente: Sì sì.
Avvocato Mazzeo: Presidente, la domanda è questa all'investigatore. Siccome tra i fatti che riferisce c'è proprio il riconoscimento di punti specifici geografici, no?, voglio dire, di un sopralluogo effettuato a distanza di 12 anni, di 11 diciamo, dai fatti che sta riferendo; e i fatti che sta riferendo sono accaduti in piena notte, in una località di aperta campagna, se non boscosa... ecco. Quando questo dichiarante le dice - e qui riferisco quello che riferisce lei - dice: “È chiaro che l'ha dovuta percorrere in sé perché, percorrendo quella strada, si arriva là, percorrendo quella strada si arriva alla fonte d'acqua. Che Lotti riconosce, perché dice: 'Sì, ricordo questo ponte, ricordo la fonte, quella notte' addirittura è così evidente il suo ricordo visivo che dice 'quella notte scorreva meno acqua',” il 29 luglio dell'84. E quindi poi lei aggiunge questo, ecco, c'è proprio l'individuazione esatta del Lotti di questi posti. Domanda: lei è l'inquirente, ha ritenuto che fosse attendibile questa dichiarazione del Lotti, con riferimento a dati oggettivi quali la visibilità, il posto, eccetera? Oppure magari ha storto un po' il naso? Ecco. Come può succedere, perché non sta mica lei lì a bere tutto quello che le dice una persona, no?, mi pare.
Michele Giuttari: Guardi, io innanzitutto voglio precisare per rispondere a questa domanda che il Lotti non è venuto da me e mi ha fatto queste dichiarazioni, come ecco si capisce dalla sua...
Avvocato Mazzeo: Sembrerebbe di capire.
Michele Giuttari: ... impostazione della domanda. Quindi, questa è la prima precisazione che le voglio dare. Poi, il Lotti ha fatto queste affermazioni al P.M. di fronte a precise contestazioni. Quando mi sono stati trasmessi i verbali dal P.M. per fare i riscontri alla luce degli atti e dell'attività che era stata svolta, io ho espresso un giudizio di attendibilità perché mi sembrava che gli elementi erano tantissimi.
Avvocato Mazzeo: Basta. Guardi, la ringrazio. E quindi lei ritiene, con riferimento, no?, a tutte le complessive dichiarazioni, a questa circostanza che il suo giudizio possa essere un giudizio di attendibilità del dichiarante?
Michele Giuttari: Io non parlo solo di giudizio. Parlo di riscontri da dati obiettivi; ecco, dichiarazioni da altri testimoni, natura dei luoghi, corrispondenza dei posti, ecco...
Avvocato Mazzeo: No, dottor Giuttari, la mia domanda era molto più limitata, cioè, e si riferiva proprio al suo giudizio diciamo di investigatore, di attendibilità del dichiarante.
Presidente: Avvocato, ma lui non può dare giudizio sull'attendibilità del Lotti, né di nessun altro. Lui deve rispondere su circostanze specifiche.
Avvocato Mazzeo: Ma se sta facendo delle indagini, Presidente.
Presidente: Allora, allora, domanda, una domanda. Scusi, la domanda: ha chiesto al Lotti...
Avvocato Mazzeo: Se quello è uno che dice di aver visto qualcosa che, obiettivamente, lo può vedere...
Presidente: Scusi, ha chiesto al Lotti per caso come mai quell'acqua era meno rispetto alle altre volte? Da cosa l'hanno ricavato? Tutto qui.
Michele Giuttari: Signor Presidente, io l'ho detto nella premessa. Io non lo potevo neppure chiedere, era il P.M. che faceva la...
Presidente: Se non l'ha chiesto, non lo sa. Poi, le valutazioni, le possiamo fare in un senso o nell'altro, come si...
P.M.: Chissà quante volte c'è passato, via!
Michele Giuttari: Ho anche precisato...
Avvocato Mazzeo: ... sì, davvero, era... Eh, tiriamo fuori anche i filosofi, d'accordo.
P.M.: Non vedo perché, come faceva a sapere che... chissà quante volte c'è passato...
Avvocato Mazzeo: Non vuol dire, scusi, abbia pazienza. Io sto dicendo se un investigatore, al quale viene riferito un fatto oggettivo...
Michele Giuttari: Viene riferito al P.M., avvocato. C'è questo presupposto suo che è...
Avvocato Mazzeo: Sì, ma c'era anche lei, no?, voglio dire. Conduceva le indagini, lei, mi pare. Ecco.
Presidente: Avvocato, ma non l'ha fatto, se non gliel'ha domandato, non lo sa.
Avvocato Mazzeo: Ma io non posso interrogare il... 
(voci sovrapposte)
Avvocato Mazzeo: ... signor Presidente.
P.M.: Ma lei può interrogare Lotti, è stato lì per sei giorni.
Avvocato Mazzeo: No, la mia domanda è questa. E gliela ripeto con riferimento al casolare, così forse magari, eh? Quando il Lotti è entrato dentro questo casolare, mi pare c'era anche lei.
Michele Giuttari: C'ero io.
Avvocato Mazzeo: Oh, benissimo. Riconosce la buca nel muro, sul lato destro dall'ingresso, entrando.
Michele Giuttari: Ma guardi che prima ancora di entrare nel casolare, quando siamo fuori, nello spazio fuori, lui dice: 'Siamo entrati dall'ultima porta, entrando sulla destra c'è una nicchia, una specie di buca nella parete'. Cosa che abbiamo poi , trovato.
Avvocato Mazzeo: Sì.
Michele Giuttari: Cioè lui la anticipa, prima di entrare nella...
Avvocato Mazzeo: Benissimo.
Michele Giuttari: Nel vano.
Avvocato Mazzeo: Allora...
Michele Giuttari: Entriamo. Entrati dentro, il Lotti si dirige subito sul lato destro, nella parete c'era questa nicchia e mette la mano dentro con la convinzione, magari, che ci fosse ancora qualcosa.