Segue dalla seconda parte.
A.B.: Ecco Presidente, però io volevo domandare, dato che il signor perito d'ufficio, il professore ha accennato a questo sistema, se - io gli vorrei mostrare - se questo è il sistema normale, è una fotografia…
A.B.: (fuori microfono): …
D.M.: Questa è una fotografia…
Presidente: A luce radente.
D.M.: A luce radente.
Presidente: A luce radente.
A.B.: E quindi è di questo sistema?
Presidente: No, l’E.S.D.A. è un'altra cosa.
P.M.: E’ un'altra cosa l’E.S.D.A.
D.M.: …polizia inglese, polizia scientifica inglese che avviene in questo modo: il procedimento, se la Corte ha una cortesia…
Presidente: Si ce lo racc… no… in due parole ci fa comodo anche noi saperlo.
D.M.: C’è una specie di scatola sulla quale viene appoggiato il reperto e si suppone anche avere dei solchi ciechi, questa scatola nella parte della superficie… nella parte della superficie esterna a un determinato tipo di elettricità - non so se negativo o positivo, comunque elettrostatica, quindi… facciamo conto che sia positivo - viene impressa quasi sottovuoto spinto, mi spiego? Cioè verso la superficie della tavoletta, su questo foglio viene adagiato con un rullo un sottile foglietto, sembra di plastica o cosa simile, sottilissimo il quale pure si adagia per contatto e viene spinto verso il basso, mi spiego? Dopodiché questo foglietto viene caricato con uno strumento esterno - non so quanti volt ma notevoli perché c'è il segno della morte sopra quindi è anche pericoloso l'uso, ecco bisogna stare molto attenti - viene caricato di un valore ovviamente opposto, un negativo o positivo a seconda… questo non lo posso precisare adesso, anche perché sono molto gelosi nello spiegare questa metodologia, forse come se avessero loro solamente…
Presidente: Certo.
D.M.: E su questo poi viene cosparsa una polvere… tipo la polvere che si usa nelle fotocopiatrici, un toner, penso che sia un toner… E’ una polvere sottilissima che ha una determinata carica elettrica che va a depositarsi per attrazione, diciamo, solamente nei punti che sono più vicini alla tavoletta dov’è adagiato questo elemento. Ovviamente noi ricaviamo una traccia nera…
Presidente: Riempie quei solchi…
D.M.: Dopodiché fatto questo adagiano nuovamente su questo velo di plastica sottile una specie di piano vetroso, viene incollato, levato il tutto e il reperto rimane inalterato. Se, se mi si consente questa precisazione - perché è successa allora e io posso dire alla Corte - se il reperto è il terzo o il quarto foglio, attenzione bene, rispetto a quello in cui la persona ha scritto ovviamente il segno, solco latente prodotto, è debolissimo, ecco perché mi diceva il capo della polizia scientifica francese, loro lo lasciano per un tot ore in un ambiente che penso sia umido, tutto qua, non lo so, era una specie di frigorifero, lo lasciano lì per ore… eccetera. Dopodiché effettuano il rilevamento, se non è sufficiente questo mettono il foglio, lo adagiano, su una specie di vaschetta contenente un liquido, che penso sia acqua, e sorretto da tanti punti che sporgono esternamente dall'acqua per cui il reperto rimane sempre e comunque fisicamente integro, in sostanza. Quindi questa visualizzazione è di questo tipo, quella che lei mi ha fatto vedere avvocato invece è la visualizzazione che si ottiene con luci radenti, tecnica che esisteva prima dell’E.S.D.A.
F.L.: Ci è stata mostrata una doppia foto, direi che questo…
D.M.: L’altra non so che cosa sia, se l’altra è una ricostruzione a mano libera della figura oppure se…
P.M.: E’ stato fatto con la luce radente, per questo io spiegavo all'inizio che si può fare con una tecnica che è quella che ha spiegato il professore che noi non abbiamo potuto usare.
D.M.: Queste sono fotografie a luce radente… luce radente… questa qui con ogni probabilità è il rilevamento, penso io, grafico… ecco, io posso far vedere all'avvocato e alla Corte tutti i rilevamenti analoghi a questi.
A.B.: (fuori microfono): ...
Presidente: Va bene, va bene signori quindi…
P.M.: Presidente se mi consente…
Presidente: Abbiamo acquisito notizie sul…
P.M.: Sull’E.S.D.A. e sulle possibilità tecniche, le sanno tutte le parti, ora le sa anche la Corte.
Presidente: Bene.
P.M.: Io volevo fare l'ultima domanda, se mi consentono, ed è questa…
Presidente: Prego.
P.M.: I periti ci hanno detto di aver esaminato il blocco nella sua interezza e ci hanno spiegato, mi sembra il professor De Marco con molta chiarezza, come uno degli elementi che è rimasto loro impresso per lo svolgimento del lavoro è che le due cifre scritte dalle due persone identificate nell'ultima pagina hanno una caratteristica: quella della spontaneità. Il professor De Marco ci ha detto anche: - ho guardato anche le scritte interne, nessuno ad oggi mi ha fatto la domanda sulla spontaneità di quelle scritte - gliela faccio oggi io, professore. Ci può dire qualcosa?
D.M.: La scritta che appare visibile a tutti nell'attuale primo foglio del block notes, questa indicazione che parte con quella data – 13 luglio 1981, se non vado errato - ecco, esaminata profondamente, si discuteva anche con la collega grafologa, presenta un andamento quasi, a volte frazionato, cioè non una continuità che di solito si ha nella scrittura. Cioè non un prodotto diretto: - pensiero, azione scrittoria - ma quasi un prodotto indiretto quale può risultare dalla copiatura di un qualche cosa già predisposto. A tal punto che alla fine della dizione “lire 8.000” si chiudono le virgolette. Perché? Per carità, la mia valutazione, Presidente, deve essere ritenuta esclusivamente di possibilità, noi non siamo dei maghi, siamo dei tecnici e quindi è questa impressione… abituato ad esaminare molte scritture… ho fatto 1700 perizie solo nel penale, quindi di scrittura almeno 1700 ne ho esaminate, magari male, per carità, ma ne ho fatte. Per cui si acquista quella sensazione… quella sensazione lì non è non è di una scrittura immediata ma di una scrittura copiata e oltre all'elemento finale della chiusura con virgolette ci sono due “R” leggibili, lo stesso anche senza plateau di “murratura” che vengono addirittura ritoccate, quasi che si rendesse meglio leggibile. Allora siccome il perito grafico è anche chi deve esaminare il contenuto psico-grafico di un movimento, ci si può chiedere per quale motivo senta la necessità di correggere un'annotazione che è fatta - se fatta nel 1981 e non dell’83 - avrebbe avuto un ben poco senso logico. Più di questo però…
P.M.: La stessa cosa si dice anche per “8000” mi sembra, no? Sulla “8”, se vuol guardare…
D.M.: Certo, certo, certo.
P.M.: Bene grazie, non ho altre domande.
A.P: Ne avrei una…
Presidente: Avvocato Pellegrini.
A.P: Parlando appunto di queste scritture apparentemente datate ’81, per quanto è a loro conoscenza, esistono dei sistemi tecnico-scientifici che consentono di accertare l'anzianità dell'inchiostro? E se questa ricerca ha un margine di errore nell'ordine del mese, dell’anno, del biennio, del quinquennio… in modo da stabilire eventualmente se possa essere riferita all’81 o all’83 o al ’79.
D.M.: Puoi farlo tu.
F.L.: A mia conoscenza non esistono tecniche che permettono a distanza così ravvicinata di avere una discriminazione di stima temporale che possa distinguere l’81 dall’83. Inoltre si tratta di una scrittura a biro, se non vado errato, cioè con un inchiostro organico che mal si presta a datazioni come invece sarebbe stato forse più possibile con inchiostri contenenti materiali ferrosi. Ben inteso, datazioni sarebbero possibili solo con riferimenti di inchiostri contemporanei e a patto che ci siano gli elementi di confronto, quindi io direi che per mia conoscenza non esistono tecniche capaci di discriminare una scrittura a biro dell'81 da una dell'83 letta nel 1984.
A.P: Grazie.
Presidente: Altre domande?
A.S.F.: Si Presidente.
Presidente: Avvocato Santoni Franchetti.
A.S.F.: Voi avete guardato questo block notes attentamente, come lo stesso Pubblico Ministero ha detto, avete notato se questo block notes portava delle pagine, delle gore? Segni di deterioramento in parte?
S.C.: Io ho già risposto precedentemente...
Presidente: Avvocato è già stata posta la domanda.
A.S.F.: Forse ero assente, comunque andavo poi a quelle consequenziali.
Presidente: Forse lei era assente, forse era solo distratto…
A.S.F.: Mi ero alzato un momento.
Presidente: E’ stata ripetutamente fatta questa domanda, date le risposte, per cui non la ammetto.
A.S.F.: Io volevo sapere, non so se ho chiesto anche questo, se è stato parlato, se si può capire quali sostanze hanno deteriorato questo block notes. E’ stato chiesto anche questo?
P.M.: Non è deteriorato.
Presidente: Hanno detto che non è deteriorato.
A.S.F.: Non è deteriorato.
Presidente: Sostanzialmente.
A.S.F.: Perfetto. Allora volevo sapere questo, se le scritte sul retro sono facilmente o in che misura deteriorabili. Che cosa voglio dire? Si sostiene che questo block notes sia stato all'aperto, ora dico questo: quello che è stato scritto, non so se anche questo è già stato domandato…
Presidente: Domandi, domandi avvocato.
A.S.F.: Ecco, se queste scritture esterne sono facilmente, da agenti atmosferici, quindi sole - o non dico acqua perché questa è troppo evidente - o comunque altre sostanze chimiche a cui possono essere per caso stati avvicinati, se queste sostanze o agenti atmosferici possono facilmente o meno deteriorare le scritte. Ecco la domanda.
S.C.: Deteriorare nel senso di poi non poterle più leggere chiaramente?
A.S.F.: Esattamente, non leggere o addirittura scomparire.
S.C.: O addirittura scomparire.
A.S.F.: Questa è la domanda.
S.C.: Beh diciamo che comunque già una manipolazione fatta per esempio con le dita della mano sudate potrebbero in qualche modo, effettivamente, apportare delle variazioni. Ora nel caso specifico questo tipo di riscontro non c'è perché noi le abbiamo potute comunque evidenziare e poi con l'apporto, tra l'altro della strumentazione messa a disposizione dal collega Lotti, ancora di più visualizzare quelli che sono gli elementi delle profilature grafiche.
A.S.F.: Che non vi siano alterazioni era evidente, anche fra l'altro si vedeva guardandolo icto oculi, come dice il relatore, ma quello che voglio sapere, quindi sono abbastanza facilmente deteriorabili queste scritture esterne? Non sono scritture, non so, con inchiostri, come tipo biro per cui difficilmente questa scrittura va via?
Presidente: Professor De Marco risponde lei?
D.M.: Si signore se me ne dà la facoltà. Avvocato, il discorso è questo: non dobbiamo solo vedere quali sono le scritture che eventualmente vengono deteriorate ma l'ubicazione delle…
A.S.F.: Certo.
D.M.: Ora, abbiamo un'indicazione numerica, facciamo conto che questo sia il block notes, qui, in alto. D'accordo? Bene, com'è questa indicazione numerica? È scritta in matita. Di che matita si tratta? Con ogni probabilità è una 2B, cioè a grana piuttosto tenera, grafite tenera. Possiamo fare un esperimento, proviamo a prendere un blocco che abbia una certa consistenza, quindi il peso, e lo buttiamo un po' di volte di qua e di là, sul tavolo, eccetera, magari con qualche parte umida e così via, vedremo che questa scritta sarà facilmente deteriorabile. Se la scritta fosse stata in biro sicuramente sarebbe stata meno deteriorabile. Ora, alla domanda, avvocato, io le rispondo…
A.S.F.: Ha già risposto.
D.M.: …che quella scritta non è affatto deteriorata.
A.S.F.: Questo è sicuro, non era questa la domanda, ha già risposto comunque alla domanda: se era o meno facilmente deteriorabile, cioè se gli agenti atmosferici, uso, eccetera potevano deteriorare. Era questa la domanda, è evidente che non era deteriorato: si leggeva benissimo, almeno così mi ricordo - questa volta grazia Dio Pubblico Ministero - esattamente. Quindi era molto importante sapere questo grado di deterioramento. A questo punto la difesa, Presidente, visto che nessuno, mi sembra l’abbia sollevato, fa un'istanza affinché - ha detto il perito che si può con strumenti specifici, in Germania mi sembra - fare quest’ analisi, questa parte civile che, ripeto, è per la verità, sapere cosa c'è scritto, se si può ricavare qualche cosa. Avevamo fatto delle istanze inizialmente Presidente, oggi ne abbiamo avuto una riposta - e per caso non l'avevo e mi dispiace – sentita, anche sull’analisi… per sapere se dice la verità o no Pacciani, diciamo le cose come stanno, lui dice di averlo preso in una discarica, benissimo si può sapere se è stato preso in una discarica o meno? Oggi si può sapere qualcosa di ulteriore di questo che è il reperto forse più importante che abbiamo in mano, almeno a mio avviso, ecco quindi vi è questa istanza affinché tutte quelle indagini che si possono fare in maniera più approfondita possibile siano fatte. Perché penso che sia fondamentale.
Presidente: Cioè che cosa vuole? In sostanza… specificamente avvocato le indagini…
A.S.F.: Attraverso il sistema E.S.D.A. questo sistema… che non è soltanto il sistema però, mi è sembrato di capire, da quello che ha detto il perito, che il trattamento precedente a questo tipo di lettura che è importante. Non è tanto importante lo strumento con cui si va a leggere ma il sistema precedente e quindi su questo sistema precedente mi sembra che sia usato soltanto in determinati posti, ha citato una località il perito allora io chiedo…
D.M.: Il Bundes Kriminal Amt di Wiesbaden, nella sezione proprio di manoscrittura e basta, quindi fanno scritture solo sulla mano scrittura in questa sezione.
A.S.F.: Allora io chiedo che questo block notes sia inviato in questa località, in questo istituto di ricerca, di analisi, affinché tutto ciò che si può leggere di non visibile sia letto, sia esaminato, sia scoperto, sia scovato, sia in qualche modo… se si può ricavarne qualche cosa sia ricavabile perché mi sembra che qualsiasi altro tipo di lettura non sia completo, non sia esaustivo, non sia per noi tranquillizzante.
Presidente: Avvocato non è che noi possiamo inviare il blocco laggiù, lei vorrà chiedere semmai una perizia…
A.S.F.: Eh una perizia! Ma se soltanto in questo posto si può fare questo tipo di analisi perché no mandarlo…
Presidente: Possono essere autorizzati…
P.M.: I periti ad andare laggiù.
A.S.F.: Certamente ma l’analisi si farà laggiù. Il block notes dovrà evidentemente essere portato là dove si può fare questo tipo di ricerca.
Presidente: Cosa dicono gli altri interessati? Si tratterebbe quindi di evidenziare con il sistema E.S.D.A. le scritture invisibili, chiamiamole così…
D.M.: Certo, o solchi latenti.
Presidente: Tracce cieche?
D.M.: Solchi ciechi o tracce latenti.
A.P: Io mi associo alla richiesta di perizia dando specifico incarico ai feriti che saranno a questo scopo nominati di svolgere quelle indagini con le opportune strumentazioni di cui stamattina abbiamo sentito parlare per evidenziare, perché siano evidenziati tutti quei segni latenti che per definizione, allo stato attuale, evidenti non sono. E quindi su questo punto mi associo alla richiesta del collega Santoni Franchetti. Volevo domandare, conclusivamente per parte mia, ai periti se hanno qualche cosa da aggiungere - mi sembrava che non fosse stato completato - il loro pensiero, le loro osservazioni in relazione a quelle scritture, queste sì evidenti, che appaiono sulle pagine del block notes in ordine alle quali il professor De Marco ha espresso il suo giudizio sulla spontaneità ma forse, mi par di capire che da quello che diceva la dottoressa, i periti nell'esaminarle hanno fatto anche altre osservazioni in proposito e ritengo che sarebbe utile che ce le esponessero.
F.L.: Nessuna osservazione da parte mia in quanto sono perfettamente leggibili, semmai le osservazioni sono di altro tipo, di tipo psicografico.
D.M.: Il contributo che è stato dato è notevole, dal professor Lotti, dal dottor Lotti, perché in effetti qualche traccia grafica di queste scritture, ripeto, spontanee poteva a causa della superficie rugosa di questo reperto - perché è rugosa, abbastanza, alla superficie - essere nonna chiaramente interpretata e quindi noi abbiamo avuto una più chiara collocazione dei punti di partenza, di avvio e quindi di rafforzi pressori eccetera anche grazie all'intervento e la visualizzazione…
F.L.: Forse… Tu stai parlando delle cifre sul dietro…
A.P: No, no si sta parlando della scrittura “13 luglio 81”, parlo di quelle, forse non…
D.M.: Mi perdoni, siccome ha parlato di scritture io intendevo per forza quelle.
Presidente: Signori, sentite, scusate, no, no, no, scusate perché…
A.B.: Stiamo uscendo fuori dal seminato, completamente.
Presidente: Esatto, esatto, cioè il seminato è questo: sono i numeri; quelli sul retro dell'album.
A.P: Mi permetta Presidente…
Presidente: Possiamo, naturalmente, far dire, abbiamo fatto dire che c'è ulteriore materia di indagine se vogliamo ma non possiamo fare una perizia in udienza che non abbiamo ammesso.
A.P: Ma mi pare che i periti… se si chiamano soltanto per fargli confermare la perizia già fatta è un lavoro abbastanza superfluo.
Presidente: Ma noi stiamo introducendo una nuova indagine peritale, che non abbiamo ancora ammesso.
A.P: Hanno detto che dovere…
Presidente: Loro ci possono dire che in base a quello che hanno rilevato è possibile rilevare che ci sono tracce latenti, ci sono scritture, ci sono… possono dirci che quella… ma poi basta perché sennò qui dobbiamo allora dire ALT, a questo punto nuovo incarico, se lo chiedete, se la Corte lo ritiene perché poi è tutto da vedere Eh, attenzione!
A.P: Questo è pacifico.
Presidente: Capito? Sennò qui gli facciamo fare una perizia, se siete tutti d'accordo si può anche far fare subito…
A.P: La prenessa…
Presidente: Anzi il nuovo codice vorrebbe che questo fosse…
A.B.: Entro 60 giorni.
P.M.: No anche in udienza.
Presidente: Anche in udienza, no, il nuovo codice dice in udienza, se non è possibile…
A.P: 60 giorni.
Presidente: Allora altolà. Chiariamoci.
A.P: Dal momento che questo esame, evidentemente, l’hanno fatto, che hanno ritenuto loro dovere allargare il campo di indagine a tutto quello che il blocco poteva dire, queste risposte sono sostanzialmente già pronte, quindi se lo vogliamo far introdurre al livello di domanda - e la mia domanda è ammissibile - si può porre la domanda e avremo la risposta; se lo vogliamo introdurre tecnicamente, processualmente attraverso l'affidamento di un ulteriore incarico al quale stasera, nel pomeriggio possono rispondere, mi par di capire, in questo senso, in ipotesi formulo la richiesta.
Presidente: La linea corretta sarebbe questa avvocato.
A.P: Perfetto, allora mi allineo alla linea corretta e faccio questa richiesta.
Presidente: Quindi la sua richiesta precisa qual’é?
A.P: La mia richiesta precisa: attraverso l'esame delle annotazioni, che mi pare siano due se non ricordo male…
A.B.: Sono quattro.
A.P: Sono quattro, va be’ meglio ancora, sono quattro le annotazioni che appaiono sulle varie pagine del bel blocco, quindi non mi riferisco agli numeri che sono sul retro ma alle scritte dove si dice “comprato lo sportello per il gas” eccetera… se sono… la domanda a questo punto… se sono riferibili alla mano di Pacciani Pietro; se sono scritture spontanee; se è possibile individuare qualunque altro riferimento che ci possa indicare l'epoca in cui queste scritture, queste tracce, questi grafemi sono stati tracciati sui fogli del block notes. Queste sono le richieste ed il quesito che sostanzialmente si possa affidare ai periti.
Presidente: Mah, prima, scusate, prima di tutto non chiediamo ai periti, ammesso tutto, cose a cui non possono rispondere, non so, sulla spontaneità si può anche fare un quesito specifico ma già abbiamo avuto questo giudizio che vale per quello che vale, eh attenzione bene, però quanto meno su questo punto, attraverso una perizia, sarebbe accertabile, o sì o no, naturalmente.
A.B.: Come San Pietro mentì tre volte, Pacciani quattro volte.
Presidente: Non lo so, non lo so quante volte.
A.B.: Ma San Pietro mentì tre volte, Pacciani quattro.
Presidente: Non lo so. Pacciani non mente mai secondo lui.
A.B.: No, no.
Presidente: Sono gli altri che mentono…
A.B.: Qua quattro volte.
Presidente: Invece sul resto non lo so, per esempio a quanto… all'epoca in cui può risalire io non credo che i periti possano dare questa risposta, me lo conferma?
D.M.: Per economia processuale il fatto di far fare una perizia che noi non possiamo eseguire, perché è merceologica, tendente a valutare se nella manoscrittura apparente sia riferibile all'anno ’81 o all’anno ’83 non rappresenta assolutamente possibilità e quindi una diagnosi, una valutazione potrebbe forse essere espressa in termini di estremamente possibilistici, non probabilistici. Così anche una valutazione dal punto di vista dinamografico della scrittura, della spontaneità, sì arriverebbe a quello che era stato notato, in buona sostanza direi di sì, mi dà l'impressione che… Il perito deve dire così perché ovviamente esprime una valutazione e quindi anche in termini possibilistici ma, ripeto, questo lo lascio alla Corte.
Presidente: Nulla di assolutamente oggettivo.
D.M.: Di rilevante al di là dell’E.S.D.A., che quella potrebbe essere…
Presidente: Sull’E.S.D.A…. Ho, torniamo all’E.S.D.A. perché prima di - non dico di vagare ma diffonderci in altri campi - stavamo parlando dell’E.S.D.A. di cui aveva parlato l'avvocato Santoni. Sull’E.S.D.A.? Sull’esame famoso con l’E.S.D.A.? Sulle scritture latenti o sulle tracce cieche?
A.P.: Si, su quest'esame sarebbe interessantissimo approfondire. Ma a condizione che già i periti ci possono dire se possono avere una utilità. Perché se noi veniamo a rilevare dei solchi e non si può portare alla paternità di chi ripone...
(Voce fuori microfono.
A.P.: No, voglio dire in linea di massima... perché da quanto ho capito sono semplici solchi, quindi non lo so io come si possa poi risalire alla paternità dell'uno o dell'altro. Non lo so.
A.C Quindi questo sta a voi perché se dovrebbe essere un esame lungo e laborioso e avere una cosa inutile in mano… non lo so... Quindi questo sta a voi, perché se dovesse essere un esame lungo e laborioso e avere una cosa inutile in mano, non lo so.
Presidente: Avvocato Ciappi cosa dice lei?
A.Ci.: (fuori microfono): …
Presidente: Avvocato Capanni?
A.Ca.: Si associa all'istanza dell’avvocato Santoni.
Presidente: Rosso? Si associano? Pubblico Ministero.
P.M.: Presidente, mi sembra che quello che c'è detto sul punto il professor De Marco oggi sulla possibilità di questo esame è talmente chiaro che mi sembra, in termini di economia processuale, sia veramente superflua, questo come considerazione, però se viene impostato dalle parti civili come una necessità di fare chiarezze che non ci sono - e secondo me ci sono già sul punto del blocco - io niente ho a dire, vengano tutte le verità, mi associo all'istanza fatta per la premessa.
Presidente: Signori della difesa?
A.B.: Presidente, io credo che bisogna, per un attimo soltanto, ripercorrere qualche cosa, qualche strada, cioè ricordare come nasce questo blocco e poi decidere, anche se sono le ore tarde, cioè le ore 14:00.
Presidente: No, no non è tardi a avvocato.
A.B.: Questo blocco viene trovato, Presidente, in casa Pacciani con delle scritte, viene visto più volte, dopo varie perquisizioni - quindi vi sono state perquisizioni, è stato visto - dopo varie perquisizioni viene preso ed esaminato. Questo blocco vi sono delle scritture, la polizia italiana cerca di sapere se questo blocco poteva appartenere oppure no al signor Meyer eccetera, viene sentita la sorella del Meyer la quale dice: mio fratello mi ha lasciato un blocco più grande, questo qua, dove io ho fatto dei disegni, mio fratello usava questo tipo di blocco. Quindi è un blocco diverso, non sappiamo se questo blocco già è del Meyer oppure no, giusto? Primo punto. Quindi ancora non lo sappiamo.
Presidente: E del tipo di quelli…
A.B.: Ma è più piccolo.
P.M.: Più grande.
A.B.: No, più grande è quello della sorella, molto più…
Presidente: E’ vero e più grande quello della sorella.
A.B.: Oh, quello della sorella e più grande, più piccolo quest'altro blocco.
Presidente: Si ma…
P.M.: Verrà la sorella martedì prossimo.
Presidente: Si tratta di centimetri.
A.B.: Certamente certamente, le chiedo scusa io sto arrivando al punto. Ancora noi dobbiamo sapere… quindi non abbiamo nessun dato di identificazione per cui si possa dire “questo blocco è appartenuto al signor tizio o al signor caio”. Abbiamo due numeri: 4 2 4 e 4,60, io credo che ci sia già agli atti la spiegazione di questi 4 2 4 e 4,60, chi l'ha letto l’ha letto, la spiegazione esiste agli atti, punto e basta. 4,60 vuol dire una certa cosa, vuol dire un prezzo, quel prezzo è del 1980 o ’79, punto e basta.
P.M.: Ma io posso comprare nel 1980 e tenermelo 10 anni nel cassetto e venire in Italia nell’83!
A.B.: Allora tutto è possibile.
P.M.: Per carità! Scusi lei tutto quello che ha in tasca e tutta roba che ha comprato stamattina? Il vestito l'ha comprato stamani?
A.B.: No ma l'ho comprato ieri l'altro!
P.M.: E allora per piacere!
Presidente: Signori, signori!
A.B.: No, no, no per piacere anche lei caro Pubblico Ministero.
Presidente: Non state a discutere.
A.B.: Per piacere…
Presidente: Non state a discutere del processo prima del tempo, allora avvocato concludiamo.
A.B.: Allora io mi oppongo.
Presidente: Lei si oppone.
A.B.: E allora io mi oppongo.
Presidente: Va bene, Avvocato Fioravanti.
A.F.: L’avvocato Fioravanti è concorde con il collega di difesa.
Presidente: Beh la Corte si riserva.
P.M.: Bene.
Presidente: Anche su questo. Dunque, beh a quest'ora sarà meglio sospendere.
P.M.: Fare un intervallo.
Presidente: Benissimo.
A.P: A che ora si riprende?
Presidente: 15:30 a questo punto. I periti li possiamo licenziare vero?
P.M.: Senz’altro, senz’altro, signor Presidente.
Presidente: Grazie, grazie, buongiorno, arrivederci.
Presidente (fuori microfono): Confermo, confermo perché questa è classica. Antonello non sentire tu sei una persona troppo pura, no, no per troppo puro…
Consigliere (fuori microfono): E’ di ghiaccio.
Presidente (fuori microfono): E’ troppo puro, è una persona troppo… E’ troppo per bene… è un boy-scout invece noi qui abbiamo lupi assatanati!
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