Rolando Nesi fu ascoltato il 15 giugno 1994 nel processo a Pietro Pacciani. Quelle che seguono sono le sue dichiarazioni.
Presidente: State comodi, l’udienza è aperta, entrambi i difensori, perfetto, bene signor Pubblico Ministero prego.
P.M.: Presidente innanzitutto volevo riparlare un attimo di quell’istanza che avevo fatto alla Corte la scorsa udienza perché fossero sentiti quei testi indicati dal signor Nesi come presenti con lui quella sera della domenica relativa al giorno prima del fatto di Scopeti, testi che sono stati identificati dalla Polizia giudiziaria, i nomi furono forniti alla Corte la volta scorsa, sono anche presenti in aula oggi qua al bunker, se la Corte ritiene possono essere sentiti, io ho comunque una serie di testi, gli ufficiali di Polizia giudiziaria, per continuare la parte relativa all’attività concernente le indagini, in particolare le perquisizioni. Quindi l’istanza che avevo già fatto relativa all’ammissione di questi testi che se saranno ammessi sono presenti…
Presidente: Ecco allora ripetiamo i loro nomi per favore…
P.M.: I nomi erano...
Presidente: O completiamoli se fossero stati…
P.M.: Nesi Rolando che non… almeno per quello che ci disse, non è un parente ma un omonimo e la moglie Marretti Carla, che sarebbero le persone che erano, se non ricordo male il discorso che ci fece il Nesi, in macchina con lui insieme ai figli, poi c’era un’altra coppia che invece, se non ricordo male sempre, uscì a Certosa, proprio il punto dove poi…
Presidente: Anche loro sono presenti e indotti come testi?
P.M.: Sono stati convocati per stamani, da quel che mi è stato detto sono presenti stamani.
Presidente: Benissimo.
P.M.: Tutti e quattro.
Presidente: Signori su questa richiesta?
A.B.: Su questa richiesta io mi oppongo formalmente, comunque la Corte deciderà, è mi permetto di produrre documento…
Presidente: Avvocato, era anche nel vostro interesse controllare che…
A.B.: Va be’ non ci son problemi Presidente, va bene, non ci sono problemi. Nesi Rolando…
Presidente: lei mantiene l’opposizione?
A.B.: No, no, no non mantengo l’opposizione, Presidente, produrrei la documentazione relativa a quella ordinanza numero 35 dell’Anas che ho avuto in copia.
Presidente: Benissimo. Pubblico Ministero…
P.M.: La Polizia stradale ancora non ha risposto per scritto all’ordinanza della Corte…
Presidente: Signori avvocati di parte civile sulla questione dell’ammissione di testi avete…
A.S.F.: Per me niente Presidente è indifferente.
A.C.: Ci associamo riguardo al P.M.
Presidente: Sulla produzione dell’ordinanza ANAS non avete nulla da accepire?
A.S.F.: Nessun problema.
Presidente: L’avete vista?
A.B.: No magari se se ne può fare una copia…
Presidente: Certamente, ne facciamo una copia, grazie Antonio. Beh allora a questo punto la Corte, relativamente ai testi indotti dal Pubblico Ministero, ovviamente li ritiene ammissibili e rilevanti, ovviamente non potevano essere dedotti prima come appare ben chiaro, quindi li ammettiamo e signor Pubblico Ministero ne introduca…
P.M.: Si Presidente, se c’è Nesi Rolando.
Presidente: Signor Nesi Rolando, buongiorno, prego si accomodi, consente la ripresa televisiva?
R.N.: No
Presidente: Allora, come al solito, non potete inquadrarlo se non in quelle maniere solite, vuole leggere per cortesia?
R.N.: Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione mi impegno a dire tutta la verità e non a nascondere nulla di quanto a mia conoscenza.
Presidente: Vuol dare le sue generalità signor Nesi per cortesia?
R.N.: Si, Nesi Rolando, nato xx xxxxxxx 19xx a Xxx Xxxxxxx.
Presidente: E dove risiede?
R.N.: Attualmente risiedo a Guardia Piemontese provincia di Cosenza.
Presidente: Ah, senta signor Nesi lei è parente del Nesi Lorenzo?
R.N.: No.
Presidente: E’ una pura ominimia.
R.N.: Si.
Presidente: Solo questo, allora risponda per cortesia alle domande che le faranno il Pubblico Ministero e poi gli avvocati, prego.
P.M.: La prima domanda è questa: lei conosce però Nesi Lorenzo?
R.N.: Si.
P.M.: Nel 1985 lei… ha detto ora abita a Guardia Piemontese ma in quell’epoca…
R.N.: Abitavo a San Casciano si.
P.M.: Abitava a San Casciano. Ricorda di essere stato a fare una gita con il signor Nesi Lorenzo e la sua famiglia?
R.N.: Si.
P.M.: Ricorda di averla fatta la domenica…
R.N.: Si.
P.M.: Doveva essere il 9 settembre…
R.N.: Si.
A.B.: Scusi la domanda, mi perdoni.
P.M.: Ricorda di aver fatto una gita? Risposta: Si. Ricorda se era una domenica? Risposta ci ha detto si. La data la possiamo omettere la ricordo io soltanto per me, ricorda dove andaste?
R.N.: Si siamo andati da un altro nostro amico che ci aveva invitato a Madonna dei Fornelli, mi pare grosso modo, e si passò una giornata insieme…
P.M.: Ricorda come si chiamava questo amico?
R.N.: Si tra l’altro… è Massoli Pasquale.
P.M.: Ecco, andaste a fare questa gita dalle parti mi scusi ha detto?
R.N.: Madonna dei Fornelli.
P.M.: Siamo dalle parti di Roncobilaccio?
R.N.: Fra Firenze e Bologna, Roncobilaccio è l’uscita, mi pare.
P.M.: Dove questo signore aveva una casa o qualcosa?
R.N.: Si ci ha tutt’ora una casa, ci aveva invitato…
P.M.: Ricorda lei con quale mezzo andò a fare questa gita?
R.N.: Si siamo andati con la macchina del Nesi.
P.M.: Quindi lei era in macchina con il Nesi?
R.N.: Si.
P.M.: C’era anche sua moglie?
R.N.: C’era mia moglie e un bambino che aveva all’epoca circa 4 anni, ora non mi ricordo esattamente, 4 anni e mezzo per l’esattezza.
P.M.: Ho capito, ricorda la serata di questa gita? Il ritorno? Lei ha detto abitava a San Casciano…
R.N.: Si, si, si…
P.M.: Quindi da questo posto, vicino Roncobilaccio, a San Casciano come tornò?
R.N.: Siamo tornati come siamo arrivati col Nesi e poi siamo tornati a San Casciano praticamente.
P.M.: Con la macchina del Lorenzo Nesi, ci vuole per cortesia, se lo ricorda, raccontare la strada che avete fatto e se li ricorda grosso modo gli orari del rientro? Da Roncobilaccio a San Casciano.
R.N.: Si dunque partimmo da Roncobil… da Madonna dei Fornelli grosso modo dopo cena ma non tardi perché avevamo i bambini piccoli quindi… Si partì dalle otto e mezzo circa… le nove da Roncobilaccio quindi…
P.M.: lei era in macchina con Nesi Lorenzo?
R.N.: Ero in macchina con Nesi Lorenzo si.
P.M.: Prego.
R.N.: Si, quindi siamo rientrati su e si passò appunto da questa strada degli Scopeti e basta, poi mi accompagnò a casa e poi…
P.M.: Ricorda l’orario in cui tornaste a casa?
R.N.: L’orario, grosso modo, francamente non me lo ricordo esattamente ma grosso modo dalle dieci alle dieci e mezzo perché l’orario è quello, si venne via subito dopo una piccola cena e quindi non era molto presto ma nemmeno troppo tardi, un’ora, un’ora e mezzo di viaggio, posso presumere sia stato dalle nove e mezzo alle dieci e mezzo, ecco.
P.M.: Lei ricorda questa strada del rientro se faceste un pezzo di autostrada prima?
R.N.: Si fece l’autostrada Roncobilaccio/Certosa.
P.M.: Ecco e da Certosa, lei ricorda, avete preso la strada degli Scopeti?
R.N.: Si.
P.M.: Ricorda il motivo per cui prendeste questa strada o no?
R.N.: No non lo ricordo, me lo ricordo perché dopo tutto quello che è successo ovviamente i giorni successivi dissi: - guarda dove siamo passati proprio anche noi – ecco questo motivo.
P.M.: Lei…
R.N.: Per cui lo ricordo dopo dieci anni insomma ovviamente.
P.M.: Ricorda questo episodio perché nei giorni successivi lei disse a se stesso…
R.N.: In casa, in famiglia, con amici, a Firenze…
P.M.: O comunque in casa a sua moglie – guarda ieri sera siamo passati di lì –
R.N.: Certo.
P.M.: Il tratto di strada Scopeti che faceste quella sera, dato che lei poi ha ricordato con sua moglie, se non ho capito male…
R.N.: Si mia moglie…
P.M.: …di esser passato di lì le ricordò qualcosa? Avevate incontrato qualcuno? Qualche macchina? Qualcosa… Qualcuno che lei conosceva?
R.N.: Francamente non ricordo nulla perché tra l’altro non guidando l’auto ero più rilassato e quindi non pensavo ad altro, pensavo a tornare a casa…
P.M.: Non ho altre domande, grazie.
Presidente: Signori avvocati di parte civile?
A.S.: No Presidente.
A.P.: Nessuna domanda.
Presidente: Signori avvocati difensori?
A.B.: Senta questa persona che lei conosceva, questo signore che stava… che aveva questa casa a Ronco… a Madonna dei Fornelli, la conosceva da parecchio tempo lei?
R.N.: Si, praticamente siamo nati insieme.
A.B.: Ecco quindi era andato altre volte a trovarlo?
R.N.: Siamo stati altre volte o precedentemente o successivamente, insomma nell’arco di quarant’anni di amicizia ovviamente…
A.B.: Siete stati parecchie volte in quella casa?
R.N.: Perlomeno tre o quattro volte.
A.B.: Tre o quattro volte…
R.N.: Grosso modo avvocato.
A.B.: Sempre di domenica in genere?
R.N.: Beh di solito si va nelle giornate… oppure fine anno…
A.B.: Senta quel giorno…
R.N.: Però ripeto non voglio dirle assolutamente… non è che so esattamente quante volte, se era di domenica…
A.B.: Certo, certo, senta e avete mangiato lì quel giorno?
R.N.: Si, dalla mattina alla sera.
A.B.: Quindi avete cenato anche lì e poi siete venuti via.
R.N.: Si.
A.B.: Avete cenato e siete venuti via, senta… sempre da lui?
R.N.: Bah… e… la cena credo di no perché ovviamente eravamo ospiti dalla signora e quindi già era molto se eravamo rimasti a pranzo lì… mi sembra, mi pare però non ne sono certo al 100% che ci si sia fermati a mangiare in un ristorante lì della zona.
A.B.: Senta, il bambino quanti anni aveva?
R.N.: Il mio? E’ dell’81 quindi quattro anni e mezzo.
A.B.: Quindi la sera bisognava far presto per portarlo a casa a dormire?
R.N.: Infatti sto dicendo…
A.B.: A che ora andava a letto il bambino?
R.N.: Mah io francamente…
Presidente: Forse la mamma…
R.N.: Essendo stati fuori una giornata…
A.B.: Pressappoco, si ma presto no? Bisognava tornare a casa presto?
R.N.: Avvocato non eravamo certo a casa nostra e quindi un po’ di sacrificio quella serata comunque doveva esser fatto, ripeto che grosso modo l’ora del rientro in casa sia andata verso dalle dieci alle dieci e mezzo.
A.B.: Ho capito, grazie nessun’altra domanda.
R.N.: Prego.
A.F.: Avvocato Fioravanti chiede al signor Nesi Rolando: ha un’auto lei?
R.N.: Si.
A.F.: Aveva un’auto a quell’epoca?
R.N.: Mah ehee… si ma non mi ricordo onestamente, comunque…
A.F.: Non si ricorda se aveva un’auto allora?
R.N.: Mi ricordo di aver avuto un’auto.
A.F.: Ecco, quanto tempo è che lei abitava in quella zona di San Casciano?
R.N.: Sono nato lì, quindi da sempre.
A.F.: Conosceva bene la strada degli Scopeti?
R.N.: Beh direi di si.
A.F.: Ecco, uscito dall’autostrada Certosa…
R.N.: Si.
A.F.: Quale strada avete fatto per imboccare via degli Scopeti?
R.N.: Dalla Certosa s’è preso per Tavarnuzze e poi successivamente proseguendo sulla Via Cassia al bivio degli Scopeti, quindi dove c’è scritto Scopeti s’è preso a destra salendo su per poi andare verso San Casciano Val di Pesa, quindi S.Andrea in Percussina, Spedaletto, la strada è quella…
Presidente: San Casciano.
R.N.: San Casciano.
A.F.: Ecco, quando siete partiti da Roncobilaccio…
R.N.: Si.
A.F.: lei ha detto che era verso le nove dopocena.
R.N.: Grosso modo si avvocato, io purtroppo l’orario…
A.F.: Avete trovato traffico sull’autostrada?
R.N.: Non me lo ricordo, non me lo ricordo, francamente non me lo posso ricordare.
A.F.: ma lei non riteneva fosse più comodo dalla superstrada Siena e salita San Casciano invece che gli Scopeti?
R.N.: Io potevo ritenerlo se avessi guidato io ma siccome io ero solo un passeggero a bordo… non posso ricordarmi se era più giusto ritenere che era valido passare da una parte o dall’altra, lo doveva decidere il guidatore insomma.
A.F.: Senta una cosa, che auto aveva il Nesi?
R.N.: Non me lo ricordo avvocato, mi creda…
A.F.: Auto grossa o piccola?
R.N.: Mah un’auto piccola di media cilindrata, non me lo ricordo, onestamente non me lo ricordo.
A.F.: Ecco, all’uscita della strada degli Scopeti…
R.N.: Si.
A.F.: Si imbocca la strada che viene da Chiesanuova…
R.N.: Si.
A.F.: Verso San Casciano…
R.N.: Si.
A.F.: Lei si è accorto che il Nesi ha avuto qualche espressione, ha fatto qualche espressione, il suo ominimo Nesi…
R.N.: Mah sinceramente i ricordi sono molto lontani quindi onestamente non mi ricordo.
A.F.: Grazie.
Presidente: Quindi signor Nesi…
R.N.: Dica.
Presidente: Lei non è in grado di dire, quindi né di confermare né di escludere che quel tratto di superstrada, che l’ingresso della superstrada quella sera fosse chiuso?
R.N.: Io non me lo ricordo, mi creda…
Presidente: Quindi non lo può né affermare…
R.N.: Mi ricordo comunque che siamo passati dagli Scopeti, su questo sono certo al 100%.
Presidente: Non ho altre domande.
P.M.: Nemmeno il P.M., grazie.
Presidente: Possiamo licenziare il teste?
A.F.: Scusi, scusi signor Presidente…
Presidente: Prego avvocato.
A.F.: Mhmm, quella sera, quel giorno che giorno era?
R.N.: Non ho capito.
A.F.: Che giorno era?
R.N.: Che giorno era? Domenica.
A.F.: Domenica?
R.N.: Domenica…
A.F.: Una domenica di settembre?
R.N.: La seconda domenica di settembre si ma io ricordo più che altro il fatto che successivamente, il giorno dopo, è venuto fuori questa storia e quindi è memorizzato non tanto per il numero del mese quanto per tutto quello che è accaduto il giorno dopo.
A.F.: A che ora l’ha saputo il giorno dopo di questa storia lei?
R.N.: Non me lo ricordo, mi pare nel tardo pomeriggio, addirittura il martedì insomma…
A.F.: Grazie.
Presidente: Può andare il teste vero? Grazie signor Nesi, buongiorno, può andare.
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