mercoledì 15 dicembre 2010

Miranda Bugli - Deposizione del 7 giugno 1994 - Seconda parte


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Segue dalla prima parte.
P.M.: Senta una cosa signora andiamo a qualche altro argomento… E come mai… Ah no niente, nessun… Senta una cosa ancora…
M.B.: Mi dica.
P.M.: Lei quindi ha conosciuto Pacciani prima dell’episodio del ’51? L’unico periodo in cui l’ha frequentato, perché poi l’ha visto una volta sola, ci ha detto, nel ’70/’69…
M.B.: Si.
P.M.: Per quanto tempo siete stati se eravate fidanzati o insieme, vi frequentavate?
M.B.: Sarà stato un anno, bhoo, non me lo ricordo mica sa…
P.M.: Quanti anni aveva lei signorina?
M.B.: Sedici.
P.M.: E lui?
M.B.: Quanti anni ci ha?
P.M.: Lui quanti anni aveva quando lei ne aveva sedici? Lo ricorda? Se era il suo fidanzato…
M.B.: Ma non me lo ricordo gli anni, 26, quanti ne aveva?
P.M.: Aveva un’età così. Voi vi frequentavate regolarmente o occasionalmente?
Avvocato Fioravanti: Presidente non è oggetto della capitolazione.
Presidente: Questo è vero. Questo è vero Pubblico Ministero. Sembra che la capitolazione sia proprio limitata alle circostanze precise che lei ha svolto fino ad adesso e cioè se il Pacciani era venuto a trovare e quante volte la Bugli dopo i fatti famosi.
P.M.: Siccome ci sono degli atti gi, come la sentenza del ’51, che loro hanno dai quali si può dedurre l’attendibilità o meno della signora su una circostanza per me importante, la signora risponde in modo diverso, ritenevo opportuno fare delle domande che consentissero di capire anche l’attendibilità della teste e quindi siccome ho il riscontro del ’51, io chiedo se mi ammettono…
Presidente: C’è opposizione della difesa.
Avvocato Fioravanti: La difesa si oppone.
Avvocato Bevacqua: Si oppone perché il riscontro non si può fare sul ’51, l’ha c’è stato tempesta nel ’51. Questo è un riscontro che la porta è chiusa.
P.M.: Non lo so, vediamo di aprirla se necessario.
A.F.: Se preventivamente preavvertiti si.
Presidente: Diciamo che qui la capitolazione è molto precisa e molto delimitata e quindi queste ulteriori domande non sono ammissibili. Se poi sarà necessario, in un secondo momento, ricordate c’è quell’ordinanza della Corte, vedremo…
P.M.: Bene Presidente. Lei ha mai visto Pacciani con pistola in mano?
M.B.: No.
P.M.: Sa se ne aveva?
M.B.: No.
P.M.: Lei è stata processata con Pacciani per un delitto di questo tipo.
A.F.: Opposizione.
P.M.: Detenzione…
A.F.: Opposizione.
P.M.: Detenzione di pistola.
A.F.: Assolutamente!
A.B.: No è stata processata soltanto per concorso nell’omicidio con colpevole.
P.M.: Glielo posso chiedere?
A.F.: Penso di no.
A.B.: Veramente non fa parte della capitolazione.
Presidente: Siamo fuori del capitola…
P.M.: Bene Presidente non ho problemi.
Presidente: Se necessario si riaprirà questo discorso.
P.M.: Si, si, si, benissimo.
Presidente: Ma non ora in un secondo momento.
P.M.: Non ci sono problemi. Signora lei ha avuto l’occasione di lavorare in un bar?
M.B.: Si.
P.M.: Dove?
M.B.: A Scandicci.
P.M.: Ha per caso lavorato in un bar anche a Cerbaia?
M.B.: No.
P.M.: Ci sono delle persone, compagni di Pacciani, che hanno detto sono venute a trovare lei in un bar a Cerbaia.
M.B.: No.
Avvocato Fioravanti: Opposizione.
Presidente: No avvocato, assolutamente. L’opposizione la respingo subito.
Avvocato Bevacqua: Lascialo fare poi si guarda se son veri questi testimoni.
M.B.: No io…
P.M.: E’ il Vanni…
A.B.: Va be’ vediamo un po’ dov’è stata la signora!
P.M.: Posso fare qualche domanda o a ognuna devo…
Presidente: Può fare questa domanda Pubblico Ministero.
P.M.: Grazie. Allora volevo sapere in questo bar a Scandicci, se non ho capito male, lei ha lavorato, a Cerbaia mai. In questo bar a Scandicci in che epoca ha lavorato?
M.B.: ’74, ’78 mi sembra.
P.M.: Un quattro anni circa?
M.B.: Mhmm. Fra il si e il no.
P.M.: Si e no, scusi cosa vuol dire?
M.B.: Non mi ricordo se son quattro se son meno.
P.M.: Ho lavorato, più che lavorato davo una mano a mio fratello.
Presidente: Il bar era di suo fratello?
M.B.: Si.
P.M.: Era il proprietario di questo bar.
M.B.: Era una casa del popolo.
P.M.: Che lui gestiva?
M.B.: Gestiva.
P.M.: E lei in questa casa del popolo, a quel che ho capito, a questo bar non ha mai ricevuto visite del Pacciani. Né di persone che si sono presentate dicendo che erano amici suoi?
M.B.: No. Io almeno non l’ho mai visto.
P.M.: Persone, amici suoi che si sono presentati chiedendo di lei?
M.B.: No.
P.M.: No. Senta una cosa tornando a dove abitava lei negli anni dal ’60… Ha detto è venuta via dal Mugello? Abbiamo fatto un po’ di conti, ’56 più qualcosa dopo che si è sposata, quand’è andata a stare a Badia a Settimo?
M.B.: A Badia a Settimo mai.
P.M.: Allora mi scusi, lei l’ha chiamato…
M.B.: San Martino.
P.M.: San Martino alla Palma?
M.B.: Mi sembra nel ’60.
P.M.: Nel ’60. Poi è andata a Lastra a Signa nel ’61?
M.B.: Si.
P.M.: Lei ha detto. Senta un po’, lei ricorda il periodo in cui è stata, fra il ’61 e il ’69, così è stato ricostruito dall’anagrafe per l’esattezza, lei ha parlato ‘68/’69, dal 20-12-61 lei emigra a Lastra a Signa, risulta dagli atti, e ne riparte per Londa l’11-9-69, in questo arco di tempo ricorda esattamente se ha abitato in una sola casa o se ha cambiato casa e l’indirizzo?
M.B.: No io da Lastra a Signa sono andata direttamente su a Londa. In questo…
P.M.: Mi scusi, in Lastra a Signa lei ha abitato sia…
M.B.: In due case
P.M.: Ricorda gli indirizzi?
M.B.: Si, in Via del Prato e l’altra era in via Matteotti.
P.M.: Sono vicini fra loro questi indirizzi?
M.B.: Si. Poca distanza.
P.M.: In questo arco di tempo, 20 o 22, non ricordo esattamente la data, agosto del ’68, successe un omicidio, oramai noto. Le vittime erano dei signori che abitavano proprio in quelle strade (Barbara Locci e Antonio Lo Bianco ndr), ora mostreremo una cartina e cercheremo, con l’aiuto della signora, di localizzarli meglio, lei di questo omicidio ricorda nulla?
M.B.: No.
P.M.: No in che seno?
M.B.: No, ne ho sentito parlare, perché non ero lì, io ero al mare.
P.M.: Quando successe l’omicidio lei era al mare.
M.B.: Si perché una volta che finiva la scuola si partiva e s’andava al mare e si tornava sempre verso settembre a inizio scuole.
P.M.: Ecco.
M.B.: Sicchè mi ricordo quando son tornata ne ho sentito parlare ma non… Non l’ho presente.
P.M.: Ecco, questa circostanza che lei era al mare però la dice oggi per la prima volta non l’ha mai detta alla Polizia.
M.B.: Si perché poi…
P.M.: Né al P.M. , lei è stata sentita
M.B.: Sono stata sentita ma ci ho ricapito dopo.
P.M.: Non l’ha mai detto che era al mare. Le è venuto in mente dopo.
M.B.: No m’è venuto in mente perché poi ripensandoci dopo, io finito le scuole, tutti gli anni…
P.M.: Andavate al mare.
M.B.: Si perché i’ mi’ marito faceva lavori delle strade, secondo dove si trovava o al mare o in montagna e ripensandoci bene io non c’ero proprio.
P.M.: E dov’era signora?
M.B.: Non mi ricordo se ero a Quercianella o se ero…
P.M.: Era da qualche parte. Io le contesto però che non l’ha mai detto in tanti anni eh…
M.B.: E’ giusto, difatti…
P.M.: Questo è vero. Le è venuto in mente ora. Senta una cosa, lei conosceva, quando l’ha saputo, chi erano le vittime? Conosceva per caso qualcuno di questi signori? Dato che, ora vedremo, erano proprio suoi vicini di casa.
M.B.: Sii?
P.M.: Bhe, insomma, sono pochissimi centinaia di metri, è un paese, nel ’68, in cui… E’ una deduzione questa eh…
M.B.: No, non l’ho presente.
Presidente: Non li conosceva.
P.M.: Non li conosceva. Né le vittime né coloro che sono stati ritenuti gli autori? La famiglia Mele lei la conosceva?
M.B.: No. Io ho sentito solo parlare su’ i’ giornale.
P.M.: Dopo.
M.B.: Ma neppure allora, li ho sentiti dopo.
P.M.: All’epoca, quando era al mare, di questo fatto che era avvenuto proprio vicino a casa sua lei non ha mai saputo niente?
M.B.: No, no, no. L’ho saputo, quando son tornata, dai discorsi della gente però non… Non l’ho presente. Anche perché non leggevo i giornali.
P.M.: Ecco, la famiglia Mele lei non la conosce?
M.B.: La coppia?
P.M.: La famiglia Mele/Locci che abitava vicino, ora vedremo con una cartina… No. Ecco, questa famiglia Mele/Locci, mette in evidenza la Polizia giudiziaria, che anche mentre voi abitavate nella località che ci ha indicato prima, San Martino alla Palma, abitavano proprio vicino a voi…
M.B.:
P.M.: Nemmeno… Lei non ne ha mai sentito parlare?
M.B.: Io non ne ho sentito parlare.
P.M.: I Lo Bianco non le dice nulla? Questi nomi… Come conoscenze dirette eh? Non come cose…
M.B.: I nomi li potrei aver sentiti
P.M.: Una strada, lei c’è stata cinque o se anni, mi sembra di capire…
M.B.: Si però, guardi…
P.M.: Succede un omicidio e non ne ha mai sentito parlare?
M.B.: No, io non l’ho sentito.
P.M.: Io le mostrerei, con il permesso della Corte, una cartina, mi rendo conto nemmeno molto…
M.B.: Eppoi, è successo alla Lastra questo fatto qui? Alla Lastra proprio?
P.M.: Si. Dove sono successi, io volevo far vedere
Presidente: A Scandicci.
M.B.: Ah a Scandicci.
P.M.: Può mostrare questa? Cioè c’è una cartina, è in atti, è effettivamente una cartina presa non so se da uno stradario telefonico, non è chiarissima però rende l’idea, poi la Polizia giudiziaria ci spiegherà meglio quando li sentiremo. Ecco. Vorrei farle vedere delle strade, di dove abitava lei. Ecco. No, bisognerebbe ingrandire e cominciare con le strade, quella a sinistra indicata un po’ in blu, se riusciamo a leggere la strada, Via del Prato, eh? La vede signora? Lei abitava in via del Prato al 7? Dico bene signora?
M.B.: Mhmm.
P.M.: E prima invece dove aveva abitato?
M.B.: Era via Matteotti.
P.M.: In via Matteotti. Ecco Via il Prato 7, quella è la strada, in corso Manzoni che noi vediamo subito sulla destra, abitava il Lo Bianco e in Via 24 maggio, subito sotto, poi la Polizia ci spiegherà le distanze, abitavano i Mele/Locci. Nel mezzo c’è la Piazza Garibaldi è un paese che all’epoca
Presidente: C’è anche la Piazza del Comune, mi pare, lì.
P.M.: C’è, si, si eccola lì, sulla sinistra. Ecco, nemmeno quando venne la notizia lei aveva mai sentito parlare, fra Corso Manzoni e Via del Prato obbiettivamente sono così vicini che…
Presidente. Comunque, signora…
P.M.: Io le chiedo, glielo richiedo
Presidente: Ne ha mai sentito parlare?
M.B.: Si ne ho sentito parlare di questo fatto
Presidente: No ma visivamente ricorda, qualcuno ha mai… Non le dicevano nulla.
M.B.: No perché guardi io con tre figli, lavorando in casa, non andavo in giro a sentire, sicchè non…
P.M.: Si certo.
M.B.: Ho sentito il fatto ma non ci ho approfondito, ecco.
Presidente: Pubblico Ministero questa è la risposta.
P.M.: Ma noi la prendiamo, volevo che avesse presente queste strade, la signora, poi ce lo…
M.B.: Io addirittura pensavo a Signa fosse successo, pensi un po’.
P.M.: No qui non è dove è avvenuto il fatto, quelle strade lì…
M.B.: Ah qui è dove abitavano.
P.M.: Signora mi scusi ha capito che Via il Prato è dove abitava lei o forse io mi sono spiegato male?
M.B.: No, no ho capito, ho capito
P.M.: E dove abitavano anche gli altri. Gliel’ho detto io, questi sono luoghi che, la cartina che le ho mostrato io non ha niente a che vedere…
M.B.: Dove abitavano quelli lì.
Presidente: Era dove abitavano questi uccisi. La Barbara Locci e il Lo Bianco.
M.B.: Ho capito.
Presidente: Che lei non conosce, non ha mai visto, non sa…
M.B.: Li avrò anche visti passare ma non sapevo chi erano.
Presidente: Però non li individua assolutamente.
P.M.: Presidente io ho numerose altre domande che non faccio ora perché non sono capitolate mi riservo di chiedere alla Corte, nel momento in cui sarà terminata l’istruttoria dibattimentale, di sopperire e di farle, ove la Corte lo riterrà opportuno, richiamando la teste.
Segue...

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