lunedì 15 novembre 2010

Laura Malatesta - Deposizione del 24 maggio 1994

 
Laura Malatesta fu ascoltata il 24 maggio 1994 nel processo a Pietro Pacciani. Quelle che seguono sono le sue dichiarazioni.

Presidente: Prego introduciamo altro teste.
P.M.: Sentiamo Malatesta Laura Presidente.
Presidente: Malatesta Laura. Si accomodi per cortesia. Sieda lì per piacere. Ecco. Vogliamo dare alla signorina, vero?
Laura Malatesta: Si. Io mi chiamo Malatesta Laura.
Presidente: Malatesta Laura, vuol leggere quella formula per cortesia?
L.M.: Con... Consapevole delle responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia desposizione mi impegno di dire tutta la verità e a non nascondere, quinto è in  mia conoscenza.
Presidente: Benissimo. E' già stata sentita?
P.M.: Si Presidente è già stata sentita.
Presidente: Quindi è già generalizzata
P.M.: E' già generalizzata. Signorina lei..
Presidente: Va be', allora vuol dare le sue generalità complete per cortesia? Malatesta Laura nata a...
L.M.: A Firenze.
Presidente: Il?
L.M.: Il xx/x/xx
Presidente: xx/xx/xx, residente?
L.M.: A Poggibonsi
Presidente: Poggibonsi, Via?
L.M.: Via xxxxxx xxx
Presidente: Via xxxxxx xxx
L.M.: Si.
Presidente: Vuole rispondere per piacere alle domande del Pubblico Ministero?
L.M.: Si.
P.M.: Signora, signorina lei è la figlia di Malatesta Maria Antonia? La signora che ha deposto ora?
L.M.: Si.
P.M.: Senta signora, lei è a conoscenza del fatto che sua madre ha avuto dei rapporti con altre persone?
L.M.: Del tutto no.
P.M.: E come ne è a conoscenza?
L.M.: Ma per via che me ne ha parlato ora. Perchè sennò non lo sapevo io.
P.M.: Glielo ha detto sua mamma?
L.M.: Si.
P.M.: E con chi li aveva? Cosa le ha detto sua mamma?
L.M.: Mah, con mia madre non è che ci si parla molto.
Presidente: In effetti è un pò difficile, si.
P.M.: Senta una cosa, aveva rapporti con il Vanni? Il postino? Che lei sappia?
L.M.: No, per quello che mi ricordo io no.
P.M.: No. I suoi rapporti col Pacciani?
L.M.: No, io non me lo ricordo.
P.M.: No, aldilà del ricordarselo o meno, se a lei sua mamma le ha raccontato qualcosa.
L.M.: A me personalmente no.
P.M.: L'ha raccontato a qualcuno? Che lei sappia.
L.M.: No. Per quello che sappia io, no.
P.M.: Senta una cosa, lei, quando era vivo suo padre, ha mai sentito, o saputo, o visto che era stato minacciato da qualcuno?
L.M.: Questo si.
P.M.: Da chi era stato minacciato?
L.M.: Mah, una volta vidi un signore abbastanza, sulla mezza età, perchè io ero molto piccola a quell'epoca e mi ricordo che era venuto lì, l'ho rivisto, questo Facciani, insomma.
P.M.: Era Pacciani.
L.M.: Si.
P.M.: E come mai lei lo ricorda quando io le dico se era stato minacciato suo padre?
L.M.: Perchè quande, come si può dire?
P.M.: Lei l'ha già detto...
L.M.: Rimasto impresso a me, con quella faccia lì.
P.M.: E cosa successe quella volta? Che minacce fece?
L.M.: E che leticarono con mi' padre, io, andarono via e andai in casa e poi altro.
P.M.: Senta una cosa ma c'era anche suo zio? Quella volta?
L.M.: Si, si.
P.M.: Lei però ha detto qualcosa di diverso, qualcosa di più alla Polizia su queste minacce. Non lo ricorda?
L.M.: Si, ha detto... Cioè...
P.M.: Cosa successe? La verità signorina.
L.M.: Niente, i' mi babbo era arretto...
P.M.: Era retto da chi?
L.M.: Da i Facciani e mi' padre urlava e i mi' zio mentre lo picchiava. Questo ho detto.
P.M.: E qual'era... Questa è la verità?
L.M.: Si.
P.M.: Lo picchiava in che modo?
L.M.: Si però non saprei perchè
P.M.: Lei non sa il motivo.
L.M.: No.
P.M.: Lei però ha detto che questi signori sapeva che avevano rapporti intimi con sua mamma o no?
L.M.: No, per quello che so io no.
P.M.: Non lo sa.
L.M.: Quindi il motivo del fatto che picchiavano suo padre lei lo ignora, ricorda il fatto e basta.
P.M.: Io mi ricordo solo questo e basta, poi non mi ricordo altro.
L.M.: Non ho altre domande in questo momento. Grazie.
Presidente: Nessuna domanda gli avvocati di parte civile. Avvocato Bevacqua.
A.B.: Grazie. Senta signorina lei è nata nell'80, vero?
L.M.: No, nel '71.
A.B.: Ah, nel '71?
L.M.: Sette, uno, si.
A.B.:  Sette, uno. E questi, suo padre quand'è morto?
L.M.: Scusi, mi può ripetere la domanda?
A.B.: Suo papà quand'è morto?
L.M.: Mio padre è morto nell'80.
A.B.:  Nell'80. Quindi queste cose che lei ha visto sono successe prima
L.M.: Si.
A.B.: Quando lei era bambina ancora
L.M.: Si.
A.B.:  Ecco. Senta, la mamma, aveva detto prima con la mamma non parla, ma non parlava neanche prima? Piuttosto difficile avere un colloquio?
L.M.: No ma con la mi' mamma io la vedevo poco perchè lei lavorava a quei tempi.
A.B.: No, le domando se la mamma è stata sempre così in difficoltà nel parlare, nel discutere...
L.M.: No, non tanto, non parla molto.
A.B.: Ho capito che non parla molto, s'è capito anche oggi che non parla molto, però, dico, è un pò, il rapporto con la mamma è un pò difficile perchè
L.M.: Abbastanza. E' un pò difficile a parla' con lei. Non ci si spiega molto.
A.B.: Non ci si spiega molto. Quindi è un pò una donna che ha qualche problema, poveretta, no?
L.M.: Forse si. Non so perchè ci si parla così tanto poco che non ci si capisce nemmeno noi figlioli.
A.B.: Ecco. Senta ma ha avuto qualche malattia la mamma? E' stata visitata?
L.M.: Mah, di mente no.
A.B.: Ah?
L.M.: Di mente no.
A.B.: No. Comunque è piuttosto... va be'... Senta una cosa, lei, Andriaccio chi sarebbe?
L.M.: Sarebbe il cognato della mi' mamma.
A.B.: Ecco. Andriaccio era il cognato della mamma
L.M.: Si.
A.B.: E' ancora vivo Andriaccio?
L.M.: Si, si.
A.B.: Ecco. Frequenta ancora la mamma Andriaccio?
L.M.: No. Per quello che so io no.
A.B.: No, ma sa se si frequentavano prima?
L.M.: Veniva, si, quando ero col mi poro babbo si.
A.B.: Si frequentavano quindi. Lei sa se Andriaccio conosce Pacciani?
L.M.: E', vedrai, per quello che vidi io si.
A.B.: Quello che?
L.M.: Quello che vedevo io si.
A.B.: Ecco ma lei questo fatto l'ha visto quando aveva 9/10 anni o no?
L.M.: No, ne avevo di meno.
A.B.: Di meno ancora? Quanti anni aveva?
L.M.: Avevo 5 anni.
A.B.: 5 anni. Benissimo. Non ho altre domande. Grazie.
L.M.: Prego.
Presidente: Vi sono domande avvocato Fioravanti? Pubblico Ministero?
P.M.: Si vorrei fare qualche altra domanda e poi qualche contestazione se è il caso. Signorina, signora, lei sa com'è morto suo padre?
L.M.: Mah, di quello che ho saputo io, s'impiccò.
P.M.: Sa il motivo?
L.M.: No.
P.M.: E' stato mai minacciato personalmente dal Pacciani che lei sappia? Che l'avrebbe impiccato?
L.M.: Mah da quel cosa lì no.
P.M.: E altre minacce?
L.M.: No.
P.M.: Vorrei fare una contestazione Presidente.
Presidente: Prego.
P.M.: Lei ha riferito: "Se può essere utile aggiungo che poco tempo prima di morire ma anche negli anni precedenti, mio padre Renato, che era di costituzione debole, venne percosso e minacciato da Andriaccio Antonio"...
L.M.: Mah, scusi se gli passo avanti ma fu proprio quel giorno lì,
P.M.: Però lei dice anche negli anni precedenti
L.M.: Si ma poi...
P.M.: Venne percosso e minacciato. Va bene, "in particolare" lei disse, "il Pacciani vibrò", il Pacciani "vibrò numerosi pugni al volto di mio padre Renato pronunciando frasi del tipo: Ti impiccherò, ti ammazzo, ti ritroverò da solo".
L.M.: Si questo l'ha detto.
P.M.: Ecco, allora vede, gli ho fatto la domanda... Va be' ora lo ricorda. Senta allora a proposito dei rapporti sessuali o dall'attenzione sessuale che aveva Pacciani nei confronti di sua madre...
L.M.: No, questo no.
P.M.: Ecco, però lei dice: "Guardi, voglio precisare che mio zio cercava di avere rapporti con mia mamma, anche un suo amico, anche lui operaio agricolo che possedeva un Fiat 500 bianca, aveva un forte interesse sessuale per mia madre", poi precisa che è Pacciani. Eh? Cos'è questo interesse sessuale? L'ha detto lei questo.
L.M.: Si, si.
P.M.: E qual'è questo interesse e come l'ha capito?
L.M.: Mah, nì modo di..
P.M.: Lei aveva cinque anni o aveva di più quando ha capito questo interesse?
L.M.: Avrò avuto 5/6 anni.
P.M.: E allora come fa a 5/6 anni a capire queste cose?
L.M.: Mah, benissimo, anche il comportamento di una persona.
P.M.: Non ho altre domande chiedo la utilizzazione del verbale nella parte relativa alle contestazioni, si tratta di un verbale del 26 settembre '92. Non ho altre domande.
Avvocato Bevacqua: Scusi presidente le posso fare un'altra domanda? Se mi è consentito.
Presidente: Prego.
A.B.: Senta signorina, chi è venuta a cercare lei per fare queste domande?
L.M.: No, niente, m'è arrivata una telefonata a me.
A.B.: Da parte di chi?
L.M.: Del maresciallo, mi pare. Ora non mi ricordo preciso.
A.B.: E che cosa le chiese?
L.M.: Di venire qui.
A.B.: E lei andò e poi?
L.M.: Di stare tranquilla e basta. Di rispondere alle domande...
P.M.: Forse ha equivocato lei.
A.B.: Ah, il maresciallo per oggi
L.M.: Si.
A.B.: No, no , no oggi sicuramente doveva stare tranquilla
Presidente: Ha equivocato
L.M.: Ah, scusi eh...
A.B.: No, quando lei fu sentita è venuto il maresciallo a casa sua
L.M.: No ci viense, ci hanno chiamato tutti e tre, anche quella, la mi' povera sorella (Milva n.d.r.), ci chiamarono tutti quanti, lì a San Casciano...
A.B.: C'erano persone in divisa o in borghese?
L.M.: In borghese.
A.B.: In borghese. Senta ohooo e cosa le domandarono?
L.M.: Mah, suppergiù, se io... m'aveva fatto vedere delle foto, io gli ho detto di si, l'ho riconosciuto...
A.B.: E basta?
L.M.: Mhm.
A.B.: E poi di questa cosa dell'Andriaccio
L.M.: Questa fu spontaneamente mia
A.B.: Ah, l'ha fatta lei spontaneamente.
L.M.: Si.
A.B.: E lei ricorda e conferma ancora che aveva 5/6 anni?
L.M.: Si confermo.
A.B.: Grazie.
L.M.: Prego.
Presidente: Nessun'altra domanda?
P.M.: Nessuna grazie.
Presidente: Grazie, può andare signorina, buongiorno.
L.M.: Grazie.

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