giovedì 31 luglio 2014

Giancarlo Lotti - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 9 dicembre 1997 - Tredicesima parte

Segue dalla dodicesima parte.

Presidente: Va bene. Senta, un'altra domanda. Lei ha detto, rispondendo a una domanda, ora non mi ricordo di chi, ma in ogni modo, quando fu commesso il delitto di Vicchio...
Giancarlo Lotti: Sì.
Presidente: ... Vicchio, cioè prima che si commettesse il delitto di Vicchio, lei ha detto: fui io che ne parlai della Panda celeste della coppia dei ragazzi al Vanni, perché il Vanni m'aveva detto...
Giancarlo Lotti: Di fare un...
Presidente: ... che se vedevo qualche coppietta, qualche macchina di segnalarlo. Ecco, volevo sapere: questo discorso che le avrebbe fatto il Vanni, quando glielo ha fatto, prima dei delitti di Baccaiano, di Giogoli, di Vicchio...
Giancarlo Lotti: Questo...
Presidente: ... o gliel'ha fatto...
Giancarlo Lotti: L'hanno fatto sempre prima che venisse...
Presidente: Prima che facesse i delitti.
Giancarlo Lotti: Sì, sempre prima.
Presidente: Cosa gli disse il Vanni?
Giancarlo Lotti: Di vede' se c'era una macchina ferma, così. Per riferillo a loro.
Presidente: Questo prima di tutti i delitti?
Giancarlo Lotti: Sì.
Presidente: Prima di Baccaiano avvenne questo qui. Baccaiano è il primo delitto - io sto alle sue parole, al discorso che ha fatto lei - Baccaiano è il primo delitto al quale partecipa lei. Va bene? Sia pure in quella veste lì. Ecco, quando avvenne il delitto di Baccaiano, Vanni già gli aveva fatto questo discorso?
Giancarlo Lotti: Sì.
Presidente: Senta, veniamo a Baccaiano. Lei arrivò su quel tratto rettilineo di strada, no?
Giancarlo Lotti: Non tanto distante... una cosa giusta.
Presidente: Aspetti. Lei abitava in quella zona, 7-8 chilometri m'ha detto, ha spiegato, a Ponte Rotto, no?
Giancarlo Lotti: A Ponte Rotto son diversi chilometri, scusi.
Presidente: Ho capito, ho capito. Ma non importa. Saranno 7, 10, 30. Non importa, non è quello che interessa a me. Lei ci arrivò dal lato di Baccaiano o dal lato di Tavarnelle?
Giancarlo Lotti: No, San Pancrazio, si scende giù e c'è quel pezzo di strada che hanno rifatto novo. Presidente: Insomma, voi andaste verso Baccaiano e poi vi fermaste o no?
Giancarlo Lotti: Da San Casciano si scende giù così, poi si fa Ponte Rotto, San Pancrazio e si gira e si vien giù.
Presidente: E si arriva al posto del delitto.
Giancarlo Lotti: Poi si scende verso...
Presidente: No, no. Si arriva al posto del delitto, dove c'era quella coppiettina, eccetera. Proseguendo in do' si va? verso Baccaiano o no?
Giancarlo Lotti: Verso Baccaiano.
Presidente: Verso Baccaiano.
Giancarlo Lotti: Baccaiano gl'è distante.
Presidente: Questo serve per capire la direzione.
Giancarlo Lotti: Sì.
Presidente: Lei è andato sul posto coi Carabinieri, col Pubblico Ministero, non so.
Giancarlo Lotti: Sì.
Presidente: E ha detto dov'era la macchina dei due giovani...
Giancarlo Lotti: Sì.
Presidente: ... sfortunati giovani...
Giancarlo Lotti: Quando l'è la prima volta che poi la seconda volta...
Presidente: Poi ha detto dove si fermò il Pacciani e dove si fermò lei. Lei si è fermato prima della macchina dei giovani, sulla sinistra della strada.
Giancarlo Lotti: Però la macchina l'era da parte di là.
Presidente: Sì, lo so. E il Pacciani si è fermato oltre la macchina dei due giovani.
Giancarlo Lotti: Sì, un po' più avanti.
Presidente: Più avanti. Perché lei si fermò a questa... Lei sapeva, quindi l'ha già risposto prima, comunque...
Giancarlo Lotti: Sì, sì.
Presidente: ...lei sapeva che andavano a ammazzare i due giovani? Lo sapeva, no?
Giancarlo Lotti: Sì, me l'avevano bell'e riferito innanzi.
Presidente: Benissimo. Quel che voglio sapere io. Ora veniamo alla piazzola. La macchina è ferma, questi due giovani... è ferma. Lei è rimasto alla sua macchina o si è avvicinato?
Giancarlo Lotti: No, mi sono avvicinato... non proprio vicino, insomma, un pochin... insomma non tanto.
Presidente: Si è avvicinato sullo stesso lato dove ha messo la sua macchina o è passato dalla parte opposta?
Giancarlo Lotti: No, mi son avvicinato sempre dalla parte della macchina mia.
Presidente: È andato un po' avanti.
Giancarlo Lotti: Più avanti.
Presidente: Senta, la macchina, quella dei giovani, dei due ragazzi, aveva le luci accese o le aveva spente?
Giancarlo Lotti: Eh, questo qui un me ne ricordo. Un mi ricordo di preciso se 1'erano accese o no.
Presidente: L'ha viste accendere? Era buio o no? Questo un si ricorda, se era buio...
Giancarlo Lotti: L'era un pochin nascosta la macchina, sicché...
Presidente: Se uno avesse le luci accese, si vede, insomma, il bagliore si vede.
Giancarlo Lotti: Sicuro che 1'erano accese, un son sicuro. Può darsi spente di certo.
Presidente: Allora, facciamo un'altra domanda. Quando la macchina, secondo lei, ha fatto marcia indietro, è andata a rinculo da...
Giancarlo Lotti: Dopo che gl'hanno...
Presidente: ... piazzola verso la parte opposta...
Giancarlo Lotti: Come fosse lì e si sposta da quella parte.
Presidente: E andava a marcia indietro. Aveva le luci accese o no?
Giancarlo Lotti: Sì, luci accese... qualcheduna ne aveva accese.
Presidente: Qualche luce accesa.
Giancarlo Lotti: Sì.
Presidente: Eh?
Giancarlo Lotti: Qualche luce accesa, sennò se arrivava macchine...
Presidente: Non lo so. Cosa ha visto lei.
Giancarlo Lotti: Io avevo visto qualche luce.
Presidente: Si può anche attraversare la strada al buio, non è detto che ci vuole la luce per forza. Cosa ha visto lei.
Giancarlo Lotti: Lo so, ma se parte qualche macchina...
Presidente: Qualche macchina. Quelli stavano per morire, figurati se pensano alla macchina che sta per arrivare. Voglio dire, lei l'ha vista la macchina con le luci accese o no?
Giancarlo Lotti: Io ho visto qualche luce accese c'erano. O se l'eran piccole...
Presidente: Ha visto che aveva le luci accese.
Giancarlo Lotti: Una lucina l'ho vista accesa.
Presidente: Senta, poi la macchina si è fermata lì. Lei si è avvicinato prima di andare a vedere questa macchina o no?
Avvocato Filastò: Presidente, in precedenza ha detto che erano spente, eh?
Presidente: Sì, sì.
Avvocato Filastò: Per contestarglielo, eh.
Presidente: Sì.
Avvocato Filastò: Ora, se ci vuol dire perché oggi dice così, diverso rispetto a quel che ha detto un minuto fa...
Giancarlo Lotti: Io un son sicuro se c'era acceso o no. Ho detto così...
Avvocato Filastò: Ha detto che erano spenti, questo glielo dico io perché abbiam consultato in questo momento il verbale, e quando gliel'ho chiesto io, ha detto che erano spenti. Ci spiega perché oggi dice che erano accesi?
Giancarlo Lotti: Ma un son sicuro se l'erano accesi o no.
Avvocato: Mi perdoni Presidente, vorrei precisare: lui non ha detto che erano sempre spenti; all'inizio erano spenti...
Presidente: Sì, ho capito. Ho capito. 
(voci sovrapposte)
Presidente: Lui ha detto che erano accesi nella fase di spostamento.
Avvocato: Nella fase di spostamento.
Presidente: Bene.
Avvocato: Ha chiarito...
Presidente: Voglio sapere un'altra cosa io. Quando si è avvicinato... si è avvicinato alla macchina o no, lei?
Giancarlo Lotti: No, proprio vicino no. Un pochino distante. Un so di' preciso, 4-5 metri.
Presidente: 4-5 metri. Ha visto chi era alla guida della macchina?
Giancarlo Lotti: Alla guida... c'era un uomo e una donna.
Presidente: Come?
Giancarlo Lotti: Un uomo e una donna c'era.
Presidente: No, un uomo e una donna alla guida no. O c'era l'uno o c'era l'altro...
Giancarlo Lotti: Un uomo alla guida.
Presidente: Come?
Giancarlo Lotti: Un uomo alla guida.
Presidente: L'uomo era alla guida. Lei l'ha visto l'uomo alla guida?
Giancarlo Lotti: Anche se gl'è più lontano e si vede...
Presidente: Cioè, seduto al posto di guida, questo volevo sapere io.
Giancarlo Lotti: Sì, sì.
Presidente: Era un ragazzo era?
Giancarlo Lotti: Sì.
Presidente: Ecco, poi un'altra cosa, ora salto un po'... un altro argomento. Lei ha parlato della lettera del Pacciani. La lettera del Pacciani, va bene? Ecco, voglio sapere una cosa: ma il Pacciani, lei è un amico del Pacciani, l'ha frequentato per tanti anni da Montefiridolfi...?
Giancarlo Lotti: Eh, lo so ma un è che sia stato tanto amico...
Presidente: Va bene, insomma lei dal '78, ha detto lei: 'da quando presi la patente, lo conosco'.
Giancarlo Lotti: C'andavo però...
Presidente: Quante volte è stato in carcere il Pacciani, lo sa lei?
Giancarlo Lotti: Mah, diverse volte; di preciso un lo so quanto.
Presidente: Diverse volte. Ma lei, da quando lo conosce lei?
Giancarlo Lotti: Poi sempre di prima, quando gl'aveva fatto...
Presidente: No, no. Quello che ha fatto prima, in gioventù, non ci interessa. Ci interessa da quando lo conosce lei.
Giancarlo Lotti: Su questo ultimamente, delle figliole.
Presidente: Eh, è andato per le figliole. E poi è stato in carcere un'altra volta?
Giancarlo Lotti: Sì, un paio di volte.
Presidente: Un paio di volte. Sì, infatti un paio di volte. Ecco, lei ha parlato di una lettera che il Pacciani avrebbe scritto al Vanni.
Giancarlo Lotti: Di portalla ni' posto...
Presidente: Ecco, voglio sapere una cosa: quando gliel'ha scritto, quand'era dentro per le figlie o quando era dentro per il mostro di Firenze?
Giancarlo Lotti: Mah, quella lettera che mandò a i' Vanni?
Presidente: Eh. Lei ha parlato di una lettera che il Vanni fece vedere a lei, che era impaurito, dice 'falla vedere a uno che se ne intende', gliel'avrebbe detto lei. Ecco, quando è avvenuta questa lettera? Quando, in che tempo? Cioè, quando il Pacciani era dentro per le figlie o era dentro per il mostro?
Giancarlo Lotti: No, per le figlie.
Presidente: Dentro per figlie. E lo sa quando poi è uscito dal carcere?
Giancarlo Lotti: La seconda volta, ma un lo so di preciso.
Presidente: No, no, quando è uscito per le figlie dal carcere.
Giancarlo Lotti: Mah, di preciso un me lo ricordo quando gl'è.
Presidente: Allora glielo dico io: è uscito il 16 dicembre del '91 per le figlie.
Giancarlo Lotti: Io sulle date, un son tanto preciso.
P.M.: Sì Presidente, teniamo presente che aveva già, era già indagato come mostro, sennò la sua domanda non torna.
Presidente: Eh, ma io quello volevo sapere, quello volevo sapere. Siccome non... anzi questo è un sollecito al Pubblico Ministero, possibilmente di dire, di documentare...
P.M.: Bene.
Presidente: ... siccome la domanda che ha interesse alla Corte sapere, quando il Pacciani è stato interrogato o comunque...
(voci sovrapposte)
Presidente: ... ai fini temporali, quello che ha detto non interessa. Non può interessare. Quando è stato indagato per i fatti del mostro.
P.M.: Certo, Presidente. Senz'altro.
Avvocato: Avviso di informazione di garanzia.
P.M.: E perquisizione.
Presidente: Cioè, lei sapeva che lui era in carcere per la violenza alle figlie. Questo sapeva lei.
Giancarlo Lotti: Sì. Ma l'ha letto anche sui giornali, qualche...
Presidente: No, no. I giornali, i giornali dicono quello che vogliono. Però, volevo sapere se lo sapeva lei.
Giancarlo Lotti: Preciso la data, l'ho detto, quello sulle date un mi ricordo...

mercoledì 30 luglio 2014

Giancarlo Lotti - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 9 dicembre 1997 - Dodicesima parte

Segue dall'undicesima parte.

« DOPO LA SOSPENSIONE »

P.M.: Presidente...
Presidente: Dica.
P.M.: Approfitterei un attimo di questa circostanza che non è ancora rientrato l'imputato Lotti, per far presente questo alla Corte: mentre il signor Lotti rispondeva alle domande dei difensori, si è avvicinato a me il signor Rontini, il quale mi ha fatto presente di riferire alla Corte - e dico la verità, lo aveva già detto in passato - che lui, Rontini, e la moglie hanno sempre riferito, dopo l'omicidio, agli inquirenti, che avevano visto dopo i fatti, dietro la piazzola, mi sembra di capire, per quel che ho capito io, nel posto esatto dove oggi riferiva il Lotti, la presenza di un avvallamento, di una buca. E il Rontini ricorda anche circostanze più specifiche. E quindi, il signor Rontini, mio tramite, voleva informare la Corte - e penso, è qui, lo farà direttamente - che vuole, su questo punto, comunque se necessario, lui e la moglie, conoscono una circostanza che, per l'appunto, corrisponde a quello che dice il Lotti, e, se la Corte crede, chiedono di essere sentiti.
Presidente: Va bene. Questa è un'istanza come ex articolo 507. . .
P.M.: Sì, la faccio io.
Presidente: Bene.
P.M.: L'avevo già fatta su altri punti per entrambi e quindi...
Presidente: Prendiamo atto di questo. Allora, Lotti, venga avanti. Senta Lotti, volevo sapere una cosa sul Faggi.
Giancarlo Lotti: Sì. 
Presidente: Lei lo conosceva Faggi? Lo conosce Faggi?
Giancarlo Lotti: No, io no.
Presidente: Non l'ha mai visto?
Giancarlo Lotti: Io per nulla, no.
Presidente: Non l'ha mai visto. Chi gliene ha parlato e quando gliene hanno parlato a lei del Faggi?
Giancarlo Lotti: Nella macchina quando l'era ferma lì, agli Scopeti. Dopo, il giorno dopo, m'hanno riferito che lo conoscevano, insomma l'era un finocchio parlando...
Presidente: Va bene. Il giorno dopo al delitto degli Scopeti.
Giancarlo Lotti: Dopo qualche giorno s'e parlato di' coso, dicevano gl'era... questa persona qui.
Presidente: E cosa...?
Giancarlo Lotti: ... Faggi, come si chiama.
Presidente: Cosa gli hanno detto?
Giancarlo Lotti: Che gl'era uno, un so, m'hanno detto che gl'era un rappresentante, un coso... di preciso...
Presidente: Sì, va beh, ma degli Scopeti... lei dice: dopo, parcheggiò degli Scopeti. Perché era agli Scopeti anche lui?
Giancarlo Lotti: Mah, io ho visto la macchina; un so mica se gl'era lui.
Presidente: No, no. Io voglio sapere secondo quello che gli ha riferito il Vanni...
Giancarlo Lotti: Doveva venire...
Presidente: ... o il Pacciani o tutti e due, non lo so, cosa gli hanno detto a proposito di questo Giovanni Faggi.
Giancarlo Lotti: Doveva venire una terza persona, come m'avevan riferito. Una terza persona, quella con la macchina ferma, però un so se gl'era lui o no.
Presidente: No, lei deve rispondere. Deve lasciar stare... Lei non dica quel che pensava lei, cosa gli hanno riferito. Gli hanno parlato prima o dopo il delitto degli Scopeti?
Giancarlo Lotti: No, questo me l'hanno detto dopo.
Presidente: Dopo. E cosa gli hanno detto?
Giancarlo Lotti: Che conoscevan questa persona qui, questo Giovanni Faggi come si chiama.
Presidente: Giovanni Faggi.
Giancarlo Lotti: Però io un l'ho mai visto nemmen di persona.
Presidente: Benissimo. E allora cosa è successo? Questo Giovanni Faggi, cosa è accaduto?
Giancarlo Lotti: No, che lo conoscevano.
Presidente: E basta.
Giancarlo Lotti: Sì, lo conoscevano, però dissero che c'era una terza persona che doveva venire in quel posto lì. Poi un lo so se...
Presidente: Allora questa terza persona chi era? Era il terzo? E gli altri due chi erano?
Giancarlo Lotti: No, quelli s'era detto lì e un'altra persona, sempre questo qui. Come m'hanno parlato loro.
Presidente: Cioè quella sera agli Scopeti ci doveva essere una terza persona.
Giancarlo Lotti: Però io un ho mica visto...
Presidente: Aspetti, questa terza persona doveva essere...
Giancarlo Lotti: M'hanno riferito...
Presidente: ... Giovanni Faggi, questo qui.
Giancarlo Lotti: Gl'era questo qui.
Presidente: Questo gliel'hanno detto loro.
Giancarlo Lotti: Me l'hanno riferito loro. 
Presidente: Loro. Loro sarebbe... ?
Giancarlo Lotti: Sì, Mario... 
Presidente: Mario?
Giancarlo Lotti: O Piero, tutti e due.
Presidente: Mario e Piero. Mario Vanni e Pietro Pacciani. Va bene.
Giancarlo Lotti: Sì.
Presidente: Ecco, una domanda: ecco, gli dissero come è arrivato lui, come non è arrivato, se c'era stato quella sera, se non c'era stato? Gli dissero qualche cosa o no?
Giancarlo Lotti: No, mi dissero che doveva venire questa persona. Però...
Presidente: Allora, lei dice: doveva venire. Allora gliene hanno parlato prima del delitto degli Scopeti, non dopo? Se dice: doveva venire...
Giancarlo Lotti: Dopo m'hanno detto che 'viene questa persona qui'.
Presidente: Dopo?
Giancarlo Lotti: Dopo, io avevo visto la macchina, però un so se l'era lui questo qui. Questo me l'hanno riferito dopo.
Presidente: Gliel'hanno riferito dopo. E gl'hanno detto che questa persona era venuta agli Scopeti anche lui? Questo gl'hanno detto?
Giancarlo Lotti: Come m'hanno detto loro.
Presidente: Così gl'hanno detto? E gl'hanno detto anche che macchina usava, aveva usato quel signore?
Giancarlo Lotti: Come?
Presidente: Gli hanno riferito, il Vanni e il Pacciani, anche che macchina aveva questo Faggi?
Giancarlo Lotti: La macchina, un lo so che macchina aveva. Questo un lo so.
Presidente: Allora, la domanda mia è questa: se questa persona doveva venire o è venuta, non lo so; ma insomma. . .
Giancarlo Lotti: Questo un so se gl'è venuto o no.
Presidente: Aspetti, lasciamo stare se è venuto o non venuto.
Giancarlo Lotti: Sì, sì.
Presidente: Non sappiamo se è venuto... Ma comunque, secondo il Vanni e Pacciani, era persona che doveva essere presente all'Impruneta. Bene? Lei doveva fare da palo, doveva fare...
Giancarlo Lotti: Stare...
Presidente: No, deve ascoltare.
Giancarlo Lotti: Sì.
Presidente: Lei, Lotti, lei, doveva stare lì, all'imbocco della stradina...
Giancarlo Lotti: E guardare che non passasse...
Presidente: ... e guardare che non passasse le macchine che andassero in su.
Giancarlo Lotti: ... o un si fermassino.
Presidente: Bene. Se arrivava il Faggi con la sua macchina, da solo o in compagnia, come faceva lei a riconoscere che era un amico del Pietro, del Mario o era un testimone, uno che poteva fare arrestare tutti?
Giancarlo Lotti: Io questa macchina l'ho vista...
Presidente: Ma no, no. Lasci stare se poi l'ha vista o non l'ha vista. Come faceva a sapere lei?
Giancarlo Lotti: Io l'ho saputo dopo questo.
Presidente: E allora se l'ha saputo dopo, ma è possibile che gliene hanno parlato dopo a cose fatte? Gli avranno parlato prima, perché se quello, Faggi, arrivava, arrivava mentre si faceva il delitto o prima... Capito?
Giancarlo Lotti: Mah, a me... questa persona m'hanno riferito... lui, un lo sapevo mica... dopo, qualche giorno di questa persona.
Presidente: Allora io non credo che il Vanni e il Pacciani sian talmente stupidi, ma stupidi da far venire una persona sul posto e non avvertire lei, che faceva il piantone lì.
Giancarlo Lotti: Come sono, che ne so io di questo qui. A me m'hanno spiegato così, poi un saprei come spiegallo.
Presidente: Lei ha visto la macchina, poi ha visto la macchina scura...
Giancarlo Lotti: Io ho visto questa macchina...
Presidente: ... non proprio lì, ma più giù.
Giancarlo Lotti: Prima di partire per anda ' via io.
Presidente: Sì, sì. Questo l'ho capito. Non gli voglio far le domande che ha già fatto, risponde, eccetera...
Giancarlo Lotti: Sì, sì.
Presidente: Ha parlato un 40-50 metri, mi sembra, più giù, oltre l'imbocco della stradina che va lì.
Giancarlo Lotti: Un po' distante, sicché...
Presidente: Come fa a dire che era quello e non altro, una persona che in sé, incuriosita, ha sentito gli spari...
Giancarlo Lotti: No, io un ho incuriosito, perché un lo sapevo mica...
Presidente: Come fa lei a dire che era il Faggi e non altra persona?
Giancarlo Lotti: Ma quello me l'hanno riferito loro dopo, non mica prima.
Presidente: E cosa gli hanno detto loro?
Giancarlo Lotti: Che l'era questa persona, di un certo Giovanni Faggi e basta.
Presidente: Ma gli hanno detto anche come è arrivato lì, il Faggi?
Giancarlo Lotti: Quello me l'hanno riferito dopo, non prima.
Presidente: Ho capito che gliel'hanno riferito dopo. Allora, come è arrivato gliel'hanno detto, il Faggi?
Giancarlo Lotti: Arrivato lì, io un ho mica visto questo qui. Io ho visto la macchina.
Presidente: Avranno detto: Lotti, Giancarlo un so come lo chiamano lei, guarda che iersera, stasera, due sere fa, tre sere fa, quando è stato, domenica sera, sabato sera, quando era, c'era anche Giovanni Faggi, quello di San Casciano-
Giancarlo Lotti: Io un ho visto...
Presidente: E lui è arrivato con la macchina, è venuto a piedi, era col motorino, era con qualche... non lo so.
Giancarlo Lotti: No, io ho visto loro due e basta. A me me l'hanno spiegato così.
Presidente: Insomma, questa è una persona, secondo il Vanni e secondo il Pacciani, che doveva venire lì, anche lui, a controllare.
Giancarlo Lotti: Come... però un l'ho visto io.
Presidente: Benissimo. La domanda gliela rifaccio ancora: se veniva questo signore, come faceva a riconoscerlo lei?
Giancarlo Lotti: Eh, io come facevo a riconoscilo? Come fo a riconoscilo? Io un lo so di certo. Come fo a dillo?
Presidente: E allora quando arrivava una macchina e si fermava lì, lei cosa doveva fare?
Giancarlo Lotti: No, fermare... venivan le macchine, rallentavano, andavan via.
Presidente: Va bene, ma se una si ferma e uno addirittura cerca di imboccare la stradina che porta lì dove c'è la tenda?
Giancarlo Lotti: Se c'è due persone ferme lì, un ci vanno su.
Presidente: Chi glielo dice a lei che un ci vanno? Intanto voi non eravate lì, ma eravate più su e quindi uno poteva benissimo imboccare la strada.
Giancarlo Lotti: ...verso la strada.
Presidente: Eh?
Giancarlo Lotti: Poi alla fine mi disse di anda' verso la strada e guardare se si ferma macchine o no. 

martedì 29 luglio 2014

lunedì 28 luglio 2014

Giancarlo Lotti - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 9 dicembre 1997 - Undicesima parte

Segue dalla decima parte

Avvocato Mazzeo: Eh, Presidente. Comunque, collegato a questa domanda ce n'è un'altra. Un volta per tutte, Lotti, lei fino agli Scopeti e a dopo gli Scopeti, sapeva o non sapeva a che cosa servivano le parti staccate a queste povere donne?
Giancarlo Lotti: E come fo a sapello io.
Avvocato Mazzeo: Ha detto che il medico s'è fermato e chiedeva, eccetera.
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Mazzeo: Sembrerebbe di capire che lo sapesse invece.
Giancarlo Lotti: Ma che ne so io che gli serviva. Come fo a sapello io.
Avvocato Mazzeo: Allora lei non sapeva che loro, eventualmente, ne potevano fare commercio, cioè venderle?
Giancarlo Lotti: Questo un lo so.
Avvocato Mazzeo: E quando l'ha saputa questa cosa?
Giancarlo Lotti: Quale cosa?
Avvocato Mazzeo: Questa cosa che ne facevano commercio e che le vendevano.
Giancarlo Lotti: Ma un lo so, l'ho già detto io.
Avvocato Mazzeo: Non l'ha mai saputa.
Giancarlo Lotti: No.
Avvocato Mazzeo: Benissimo.
Presidente: Lotti, non faccia l'indispettito perché di questo ha già risposto già nella precedente udienza. Lei ha detto che questo dottore andava lì, pagava a Pacciani e che i soldi li prendeva il Pacciani.
Giancarlo Lotti: Sì. Dicevano questo discorso qui, però...
Presidente: E ha detto anche che lei non ha preso nessuna lira, nessun soldo.
Giancarlo Lotti: Però io un so mica che ne facevano, questo un lo so.
Presidente: Ho capito, questo vogliamo sapere.
Giancarlo Lotti: Io un lo so che ne facevano.
P.M.: Sta dicendo che non sa cosa ne faceva il medico di queste cose, signori, se seguiamo il discorso.
Presidente: No, la domanda dell'avvocato era un'altra.
P.M.: Sì, sì, ma...
Presidente: Se sapeva a che cosa servissero questi cosi... se ne commerciavano o no.
Giancarlo Lotti: Ma io un lo so.
Presidente: Lui non lo sa. Ha detto che li vendevano.
Avvocato Mazzeo: Perché lui - non è una contestazione, naturalmente, è soltanto un richiamo - a pagina...
Presidente: (voce fuori microfono)
Avvocato Mazzeo: Va be', è a pagina 11 del II fascicolo dell'incidente probatorio. E' il Giudice che gli chiede, appunto... no, l'avvocato Colao: "Questi tagli, queste parti staccate alla donna, a cosa servivano? Lei sa a cosa servivano?" "Mah, questo non lo so." "Lo chiese mai a questi signori a cosa servivano?" "Tagliavano. A me non mi hanno detto mica loro perché gli servivano." E poi insiste: "Gliel'ho chiesto ma loro non mi hanno mai specificato di preciso perché." E quindi, io contesto questa circostanza che mi sembra in contrasto con quanto ha dichiarato sul dottore stamattina.
(voce fuori microfono)
Presidente: Allora, al dibattimento ha detto questi...
Avvocato Mazzeo: Va be', allora, l'ultima domanda, l'ultima. Quante lettere ha scritto, le è capitato di scrivere in vita sua a lei?
Giancarlo Lotti: Io?
Avvocato Mazzeo: Sì.
Giancarlo Lotti: Perché devo scrive lettere io? 
Avvocato Mazzeo: Non lo so, è una domanda. 
Giancarlo Lotti: No, io un ho mai...
Avvocato Mazzeo: Risponda alla domanda. Volevo solo sapere: le è capitato mai di scrivere delle lettere in vita sua?
Giancarlo Lotti: Ma lettere come?
Avvocato Mazzeo: Lettere, così: uno piglia un foglio di carta, con f una penna e scrive.
Giancarlo Lotti: Ho scritto un foglio...
Presidente: No quella lettera che ha scritto che abbiamo in atti...
Giancarlo Lotti: No, altre lettere, no.
Presidente: Altre lettere, altre lettere.
Giancarlo Lotti: No, no, no.
Avvocato Mazzeo: Mai. Benissimo. La ringrazio, ho finito.
Presidente: Bene, allora sospendiamo un quarto d'ora, poi...
Avvocato Filastò: Presidente, Presidente, scusi, io vorrei aggiungere una domanda.
Presidente: Sì.
Avvocato Filastò: Senta, Lotti, qui bisognerebbe fosse preciso, perché poi è una cosa molto semplice. Lei...
Giancarlo Lotti: Io so' sempre stato preciso.
Avvocato Filastò: Non dica così, Lotti...
Presidente: No, no, calmi.
Avvocato Filastò: Questa è la battuta più divertente dell'ultima settimana.
Giancarlo Lotti: No, unn'è divertente.
Presidente: Lasciamo stare, lasciamo stare.
Avvocato Filastò: Abbia pazienza.
Presidente: Faccia la domanda.
Avvocato Filastò: Io le chiedo questo: questi fatti che lei ha raccontato di Scopeti... va bene?
Giancarlo Lotti: Eh.
Avvocato Filastò: Son successi di domenica?
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Filastò: E' sicuro?
Giancarlo Lotti: Son sicuro, sì.
Avvocato Filastò: Ci dice perché lei è così sicuro che era domenica?
Giancarlo Lotti: Era domenica.
Avvocato Filastò: Eh, insomma, voglio dire, lei ne ha parlato a diversi anni di distanza, no? Quindi... Lei lavorava quel giorno, non lavorava?
Giancarlo Lotti: Ma che lavoravo di domenica? E di sabato?
Avvocato Filastò: Certo che...
Giancarlo Lotti: No, un lo so io.
Avvocato Filastò: ... lei c'ha tutta un mentalità tutta sua, particolare.
Giancarlo Lotti: No, perché io...
Avvocato Filastò: Io vorrei sapere questo... lasci perdere, faccia conto di non sapere se era domenica o se era J sabato. La domanda è questa qui: lei quel giorno lì aveva lavorato la mattina? Sì o no?
Giancarlo Lotti: Se gl'è di domenica come fo a lavorare?
Avvocato Filastò: Oh benedetto Iddio! Si sta cercando di capire se per caso lei non s'è sbagliato a indicare la domenica.
Giancarlo Lotti: No, un mi so' sbagliato.
Avvocato Filastò: Allora la domanda è questa... lasci perdere se era... dice: ' se era domenica un lavoravo'. No. Voglio sapere: che si ricordi lei, quella mattina, aveva lavorato? Sì o no?
Giancarlo Lotti: Se gl'era altri giorni lavoravo fino alle cinque.
Avvocato Filastò: Ecco, quindi lei quel giorno non aveva lavorato, di sicuro. È così? Sennò un faceva... un poteva...
Giancarlo Lotti: Ma se gl'era il giorno come ho detto ora...
Avvocato Filastò: Il sabato lavorava lei?
Giancarlo Lotti: No.
Avvocato Filastò: Ah, nemmeno il sabato.
Giancarlo Lotti: No.
Avvocato Filastò: Ah. Allora, perché lei si ricorda che era domenica?
Giancarlo Lotti: Eh?
Avvocato Filastò: Per quale ragione lei si ricorda che era domenica?
Giancarlo Lotti: Perché mi ricordo di preciso la domenica.
Avvocato Filastò: E un c'ha altro da dirci.
Giancarlo Lotti: No.
Avvocato Filastò: È sicuro?
Giancarlo Lotti: Sì, son sicuro.
Avvocato Filastò: Col Pucci vi vedevate anche il sabato?
Giancarlo Lotti: Eh?
Avvocato Filastò: Col Pucci vi vedevate anche di sabato?
Giancarlo Lotti: Secondo: il sabato, la domenica...
Avvocato Filastò: Quindi vi vedevate anche di sabato.
Giancarlo Lotti: Qualche volta anche di sabato.
Avvocato Filastò: Era stato al Festival dell'Unità quel giorno, la sera prima? Lei, al Festival dell'Unità che c'era lì vicino, c'era stato quel giorno? Anzi, il giorno prima?
Giancarlo Lotti: Quale Festa dell'Unità?
Avvocato Filastò: O un c'era una Festa dell'Unità lì vicino?
Giancarlo Lotti: Ci sarà stata.
Avvocato Filastò: Ma se lo ricorda che c'era oppure no?
Giancarlo Lotti: Un so... se vien di luglio, un mi ricordo mica di che mese viene.
Avvocato Filastò: Siamo a settembre, Lotti. Luglio un c'entra niente. Sto parlando di Scopeti e...
Giancarlo Lotti: E allora perché mi fa una domanda della Festa, allora? Un lo so io.
Avvocato Filastò: Perché so che c'era una Festa lì vicino e le chiedo se lei c'era andato oppure no. Lei può dire: 'no, un c'ero andato', oppure...
Presidente: (voce fuori microfono)
Avvocato Filastò: ... 'sì, c'ero andato', oppure: 'non me lo ricordo'. Ma un è mica tanto difficile.
Giancarlo Lotti: No, un c'ero andato.
Avvocato Filastò: Lei non c'era andato. Quindi, praticamente, lei si ricorda che era domenica perché era domenica.
Giancarlo Lotti: Sì. 
Avvocato Filastò: Va be'.
Giancarlo Lotti: Anche se gl'era di sabato mi ricordavo che gl'era di sabato.
Avvocato Filastò: E però non era di sabato.
Presidente: Questa è la risposta...
Avvocato Filastò: È sicuro? Non era sabato, sicuro?
Giancarlo Lotti: No, unn'era di sabato.
Avvocato Filastò: Va be'.
Presidente: Questa è la risposta. Allora, sospendiamo un quarto d'ora, poi vorrei fare delle domande io a questo signore. Va bene?
P.M.: Bene, grazie.
Segue...

venerdì 25 luglio 2014

Giancarlo Lotti - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 9 dicembre 1997 - Decima parte

Segue dalla nona parte. 

Avvocato Mazzeo: Senta, quello spolverino famoso che lei ha visto durante i delitti a Vanni, ma glielo aveva visto per caso addosso anche in altre occasioni?
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Mazzeo: Quando?
Giancarlo Lotti: Fuori che una sola.
Avvocato Mazzeo: No, no, al di là degli omicidi, no? Lasciamo perdere gli omicidi. Lei era amico del Vanni, vi frequentavate da diversi anni. Lo spolverino addosso glielo aveva visto in situazioni diverse dagli omicidi?
Giancarlo Lotti: Anche a casa.
Avvocato Mazzeo: Va be'. A casa. Poi? A fare che?
Giancarlo Lotti: Portar su le legne, tante cose.
Avvocato Mazzeo: Ah. Per esempio, quando, come postino, spazzava i locali della Posta, per esempio?  
Mario Vanni: Sì, sì.
Avvocato Mazzeo: Glielo aveva mai visto?
Giancarlo Lotti: Ma io unn'ero mica lì. E i' che ero lì a...
Avvocato Mazzeo: Ah, sarà andato a trovarlo qualche volta.
Presidente: Lei lo ha visto a casa? Lo ha visto a casa che portava la legna...
Giancarlo Lotti: L'adoprava per portar su le legne, per pulire, così.
Avvocato Mazzeo: Senta, il Vanni, il Vanni era un bevitore di vino, o anche di alcolici forti, liquori...
Giancarlo Lotti: Eh, qualche volta gl'avrà bevuti. Il vino, parecchio.
Avvocato Mazzeo: Vino, parecchio. E invece liquori, altra roba, tipo liquori forti?
Giancarlo Lotti: Un potevo mica esser sempre lì a guardare i' che beveva.
Avvocato Mazzeo: No, quando eravate insieme. Quando eravate insieme, no? Ha notato mai se, oltre al vino beveva altra roba forte, ancora più forte?
Giancarlo Lotti: E qualche volta l'avrà bevuto, unn'è...
Avvocato Mazzeo: Qualche volta raramente, o qualche volta spesso?
Giancarlo Lotti: Gliel'ho detto, unn'ero mica sempre lì, io, a guardare.
Avvocato Mazzeo: Rispetto a quando eravate insieme. Quelle volte...
Giancarlo Lotti: Qualche volta, o due. I' che ne so. Un so mica preciso quande beveva, io.
Presidente: Lotti, non faccia l'indispettito.
Giancarlo Lotti: No, io un fo l'indispettito... 
(voci sovrapposte)
Giancarlo Lotti: Se mi fa le domande così, i' che devo...
Presidente: E va be', lei, se lo sa, lo dice; se non lo sa, non lo dice.
Giancarlo Lotti: Un paio di volte l'avrò visto a bere un bicchierino. Io...
Presidente: Eh, non c'è mica da arrabbiarsi, non c'è mica da adirarsi. Eh.
Avvocato Mazzeo: Senta, e quando facevate queste spedizioni, no? andavate a Giogoli, Vicchio, eccetera, il Vanni a lei gli sembrava che aveva un po' bevuto, magari per farsi un po' coraggio, insomma...
Giancarlo Lotti: E come fo preciso se gl'ha bevuto...
Avvocato Mazzeo: Gli sembrava normale, ecco. Gli sembrava normale, sveglio, sobrio, oppure gli sembrava un po' alterato? Ecco.
Giancarlo Lotti: A me mi pareva sveglio. Poi...
Avvocato Mazzeo: Una sua impressione. C'era anche lei.
Giancarlo Lotti: O un l'ho detto.
Avvocato Mazzeo: Lo ha detto. A me non mi pare. Comunque, se non vuol rispondere...
P.M.: No, ha detto: 'mi pareva sveglio'.
Presidente: Sì, sì, ha risposto così.
Avvocato Mazzeo: Gli pareva sveglio.
Giancarlo Lotti: Poi, se gl'aveva bevuto, un tu lo vedi mica una persona. Se gl'ha bevuto du' bicchieri o tre, un si vede...
Avvocato Mazzeo: Senta, questo carabiniere di San Casciano che si chiama Toscano, no? Mi riferisco a quanto ha dichiarato anche il 27 novembre al Pubblico Ministero, sa se era amico di Pacciani?
Giancarlo Lotti: Chi?
Avvocato Mazzeo: Questo Toscano, questo brigadiere...
Giancarlo Lotti: Saranno stati amici di certo.
Avvocato Mazzeo: Amici. Ecco, lei sa che è stato indagato, poi, questo carabiniere, a causa delle sue dichiarazioni sui proiettili che gli serviva. Lo sa che è stato indagato?
Giancarlo Lotti: Come fo a saperlo io? Eh.
Avvocato Mazzeo: Non lo sa. Che è stata archiviata la sua posizione... Non sa nulla, di questo?
P.M.: No, Presidente...
Presidente: No, non sa nulla, no. Forza, la domanda non...
P.M.: Non lo sa nemmeno l'avvocato, scusi, come fa a sapere se è stata archiviata la posizione? Perché non è archiviata, è aperta; c'è un provvedimento. Quindi non vedo perché...
Presidente: Va be', ma comunque è una domanda che non riguarda...
P.M.: Poi, che cosa ne sa il...
Avvocato Mazzeo: Eh, lo chiedevo, no?
P.M.: Guardi, che è stata archiviata, lo dice lei.
Avvocato Mazzeo: Mah, veramente lo dicono diversi giornali, anche.
P.M.: Mi scusi, se io le dico che essendo... 
(voci sovrapposte)
P.M.: ... cosa c'entrano i giornali?
Avvocato Mazzeo: Signor Pubblico Ministero, ne prendo atto stamattina. E, anzi, è una notizia utile alla difesa. La ringrazio, anche.
P.M.: Mi scusi, il difensore di Toscano non sa come stanno le cose; è venuto più volte anche due o tre giorni fa. Quindi...
Avvocato Mazzeo: Benissimo.
P.M.: ... nel caso, non vedo... ecco, come possa lei fare affermazioni diverse.
Avvocato Mazzeo: Va bene. Il dottore del Pacciani di cui ha parlato al Pubblico Ministero e all'avvocato di parte civile, lei ha detto che questo dottore... Mi chiarisce una cosa su questo dottore? No, no, stia tranquillo, non le voglio chiedere com'era fatto. Se era alto, magro... non mi interessa. Io volevo un'altro particolare.
Giancarlo Lotti: Quale dottore?
Avvocato Mazzeo: Questo dottore del Pacciani. Lei dice che una volta, a San Casciano, questo; dottore si fermò in macchina, in piazza. E c'era lei con il Vanni.
Giancarlo Lotti: Eh.
Avvocato Mazzeo: E lei ha riferito che questo dottore.. . io, mi par di aver capito, dopo il fatto degli Scopeti, è successa questa cosa, che si è fermato a San Casciano, in piazza. Quindi, la prima domanda è questa: è in grado di dire se questo dottore si fermò a parlare col Vanni dopo l'episodio degli Scopeti, oppure non...
Giancarlo Lotti: Sì, sì.
Avvocato Mazzeo: Dopo l'episodio degli Scopeti, benissimo. Allora, e chiese, se non vado errato, ha detto così all'avvocato Curandai, chiese a Vanni dove abitava Pacciani.
Giancarlo Lotti: Eh.
Avvocato Mazzeo: E voleva indicazioni sull'abitazione del Pacciani. Dico bene?
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Mazzeo: Benissimo. Lei lo sa che Pacciani era malato di cuore, a quell'epoca aveva già avuto due infarti?
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Mazzeo: Ecco. E allora, secondo lei, mi dia una risposta: che bisogno aveva questo dottore di fermarsi in piazza a San Casciano e di chiedere dove stava di casa il suo paziente che, con tutti i malati che aveva...
P.M.: Ma come fa a sapere...
Presidente: Non chieda spiegazioni. Domanda...
Avvocato Mazzeo: E la domanda è questa.
P.M.: Vuole sapere chi era il dottore degli infarti... Assolutamente c'è opposizione, perché...
Avvocato Mazzeo: Ho detto il medico del Pacciani. 
Avvocato: Ma cosa gliene importa su dov'è la casa di Pacciani...
P.M.: Si rischia di... Poi si rischia di... 
(voci sovrapposte)
Avvocato Mazzeo: Il medico del Pacciani che chiede l'indirizzo del Pacciani. Benissimo.
P.M.: Ma non ha detto il medico del Pacciani... 
Avvocato: (voce fuori microfono) 
(voci sovrapposte)
Avvocato Mazzeo: Lo ha detto ora che si è fermato in piazza e ha chiesto al Vanni dove stava di casa il Pacciani.
Giancarlo Lotti: Ma io unn'ho detto... anche quando ho parlato, unn'ho detto che...
Presidente: Lotti, ha capito la domanda, o no?
Giancarlo Lotti: L'ho capita la domanda, l'ho capita.
Presidente: Cosa, perché si fermò lui? Cosa gli ha riferito il Vanni?
Giancarlo Lotti: Sì, quello... quello, doveva andare a Mercatale da Pietro per ritirar della roba... o delle donne, o... E basta.
Presidente: E chiese l'indirizzo al Vanni? 
Giancarlo Lotti: Sì.
Presidente: O lo sapeva già?
Giancarlo Lotti: Mah se si ferma a chiedere delle informazioni...
Avvocato Mazzeo: Non lo sapeva.
Presidente: No, no. Questa è una osservazione sua.
Giancarlo Lotti: No, io un sapevo...
Presidente: Cosa le ha riferito il Vanni. Io voglio sapere cosa le ha riferito il Vanni.
Giancarlo Lotti: Che doveva anda' a prendere della roba, queste cose delle donne dal coso, da Pietro. L'ho già detto, un lo so io.
Presidente: E c'era stato altre volte da Pietro, o no?
Giancarlo Lotti: No. 
Presidente: Era la prima volta che andava?
Giancarlo Lotti: Se c'era stato altre volte, io non lo so.
Presidente: Va be', poi faremo altre domande. Va be'. Questo, alla sua domanda, questa risposta...
Avvocato Filastò: Posso intervenire io, Presidente? Ma lei ha detto che questo era il medico di Pacciani. Sì o no?
Giancarlo Lotti: Mah, come gli ho spiegato, ho detto che è un dottore che curava il Vanni, unn'ho detto che gl'è proprio quello di... che gl'andava a prendere le robe a Mercatale'. 
Avvocato Filastò: Insomma, è un dottore che curava. . .
Giancarlo Lotti: È un dottore e basta. Ho detto...
Avvocato Filastò: ... che curava Pacciani, sì o no?
Giancarlo Lotti: Un dottore gl'è, un lo so se gl'è quello lì o un altro. Un l'ho spiegato? Io credo d'essimi spiegato abbastanza bene.
Avvocato Filastò: No, lei si spiega sempre malissimo.
Presidente: No, no...
Giancarlo Lotti: No, un mi so' spiegato malissimo.
Avvocato Filastò: In una maniera sempre, sistematicamente, ambigua. Per cui dice...
Presidente: No, no, no...
Avvocato Filastò: ... una cosa e poi dice l'inverso. Ora le fo una domanda: questo dottore era uno che curava Pacciani, sì o no? Si tratta di rispondere con un sì o con un no.
Giancarlo Lotti: No, uno gl'è un dottore che serviva il Pacciani...
Avvocato Filastò: Allora, questo... serviva il Pacciani questo dottore.
Giancarlo Lotti: Ma questo un lo so mica se gl'è quello o quello...
Presidente: Insomma, è il medico che curava il Pacciani o no? Oppure non era neanche medico?
Giancarlo Lotti: Ma come fo a sapello io...
Presidente: E allora quello che si dice lei...
Giancarlo Lotti: No, quello che ho detto... un dottore c'è.
Presidente: Era un dottore.
Giancarlo Lotti: Ma come fo a sape' se gl'era questo dottore qui o no. L'ho spiegato.
Presidente: Ma era un medico o no, intanto? Era un dottore... "Dottore" per lei vuol dire medico o no?
Giancarlo Lotti: Dice. . . Mi dican un dottore, che ne so, o medico o dottore. Mi dican un dottore, come fo a sapello.
Presidente: Ma cosa le hanno spiegato? Siccome gliel'hanno spiegato, le hanno spiegato anche cosa andava a fare. A lei cosa le hanno detto?
Giancarlo Lotti: Sì, quello che ho detto ora.
Presidente: Cioè?
Giancarlo Lotti: Che gl'andavano a Mercatale per prende' questa roba qui.
Presidente: Ho capito. Ecco, e che era un dottore.
Giancarlo Lotti: Un dottore.
Presidente: Un dottore, cioè, un medico o non era un dottore come disse l'altra volta.
Giancarlo Lotti: Un dottore, ma un l'è proprio il dottore - un l'ho spiegato? - quello che curava il Pacciani.
Presidente: Non era un medico.
Giancarlo Lotti: Un so se gl'è il solito. 
(voce fuori microfono)
Giancarlo Lotti: Ma io un lo so se mi son spiegato male o no.
Avvocato Mazzeo: No, sa, si coinvolge della gente, magari...
Presidente: Prego, prego. 

giovedì 24 luglio 2014

Giancarlo Lotti - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 9 dicembre 1997 - Nona parte

Segue dall'ottava parte

Presidente: Allora, la domanda è questa...
Giancarlo Lotti: Questo...
Presidente: ... la domanda è questa. Lei ha detto, ha detto: 'io ho visto il Vanni tagliare la cosa e poi non l'ho visto più.' Bene. Quando lo ha rivisto, lo ha rivisto che usciva dalla tenda, o no?
Giancarlo Lotti: No, gl'era accosto alla tenda, non...
Presidente: Era accosto alla tenda.
Giancarlo Lotti: Quande gl'è sortito il francesce.
Presidente: Il francese. Lui era accosto alla tenda. O via, andiamo.
Avvocato Mazzeo: Ecco, lei ha detto che questo ragazzo uscì di corsa, no? uscì di corsa e fu inseguito da Pacciani.
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Mazzeo: Ha usato una espressione, nell'incidente probatorio, che la voglio ricordare. Ha detto che Pacciani "sparava correndo".
Giancarlo Lotti: No, io unn'ho detto sparava...
Avvocato Mazzeo: Allora glielo rileggo, via.
Giancarlo Lotti: ... ho detto che gli andava dietro.
Avvocato Mazzeo: No, no, glielo leggo, glielo leggo.
Presidente: No, faccia prima la domanda, poi lo descriviamo.
Avvocato Mazzeo: Sì. No, volevo ricordare, fare un piacere alla sua memoria. Ma, a quanto apre...
Presidente: No, no, bisogna far prima le domande, avvocato. Prima le domande, e poi...
Avvocato Mazzeo: Io volevo sapere fin dove sparava correndo. Dove andava a rifinire il Pacciani?
Giancarlo Lotti: Ma io unn'ho mai detto che sparava alla persona.
Avvocato Mazzeo: Ma guardi, allora, le faccio una contestazione formale.
Giancarlo Lotti: Gl'ha anche...
Avvocato Mazzeo: No, no. Mi scusi, Lotti, prima le leggo questo e poi continua. Volume II dell'incidente probatorio, pagina 38, contestazione. A domanda dell'avvocato Santoni Franchetti: "Gli sparò lì, sulla porta?", dice il collega. Lei risponde: "No, gli dette dietro e poi lo prese per il braccio e cominciò a sparare."
Giancarlo Lotti: No...
Avvocato Mazzeo: Cioè, sembra che abbia cominciato a sparare... Continuo a leggere, così se lo ricorda meglio. 
Giancarlo Lotti: No, no... la un me lo dica, perché...
Avvocato Mazzeo: Se lo ricorda?
Giancarlo Lotti: È così.
Avvocato Mazzeo: E quando lo inseguiva. . .
Giancarlo Lotti: L'avevo già spiegato.
Avvocato Mazzeo: Domanda: "E quando lo inseguiva, sparava il Pacciani?” E lei risponde: "Sì."
Giancarlo Lotti: Ho detto una...
Presidente: Avvocato, vuole spiegare ora, vuole spiegare. Ha già capito, vuole spiegare. Ecco, cosa vuol spiegare? Dica.
Giancarlo Lotti: Eh?
Presidente: Cosa vuol... Dica, dica.
Giancarlo Lotti: Quande gl'è sortito...
Presidente: Dica com'è andata la storia, qui, dica.
Giancarlo Lotti: Sì. Gl'è sortito questo france. . . come si chiama...
Presidente: Quel signore lì, va bene.
Giancarlo Lotti: E gli è andato dietro.
Avvocato Mazzeo: Uhm.
Giancarlo Lotti: Però, lì unn'ha sparato.
Avvocato Mazzeo: Ecco, io questo voglio sapere. Quand'è che ha cominciato a sparargli addosso?
Giancarlo Lotti: Gl'hanno sparato innanzi, lì dentro, prima di sortire.
Avvocato Mazzeo: E basta? Un gl'ha sparato più?
Giancarlo Lotti: No, per me no.
Avvocato Mazzeo: Va be'. E io gli volevo fare questa piccola contestazione - pagina 38 volume II - laddove dice: "E quando lo inseguiva, sparava il Pacciani?"
Presidente: O non gliel'ha letto prima, avvocato. Glielo ha letto prima.
Avvocato Mazzeo: Eh, ma. . .
Presidente: Ora, abbiamo la risposta; facciamo un'altra domanda.
Avvocato Mazzeo: Perché lei mi ha interrotto. Presidente, ha detto: facciamolo prima rispondere. Adesso che ha risposto, gli faccio una contestazione.
Presidente: Esatto, esatto.
Avvocato Mazzeo: La posso fare? Ecco.
Presidente: Ma l'ha fatta già prima la contestazione.
Avvocato Mazzeo: Altra domanda: fin dove correva il Pacciani? Fin dove è arrivato il Pacciani?
Giancarlo Lotti: Sì... in do' correva? C'è il bosco, più in là un va. In do' va... 
Avvocato Mazzeo: Indietro al bosco. 
Giancarlo Lotti: Eh, al principio di' bosco.
Avvocato Mazzeo: Eh, basta. Questo, volevo sentire. E' in grado di descriverlo questo fagottino che avevano in mano Pacciani e Vanni quando uscirono dalla tenda?
Giancarlo Lotti: Eh?
Avvocato Mazzeo: Dice, lei ha detto, no?, che, quando uscirono dalla tenda, Pacciani e Vanni...
Giancarlo Lotti: Quande gl'è cascato il ragazzo in terra...
Avvocato Mazzeo: E poi lui è andato dentro...
Giancarlo Lotti: E s'è spostato... E poi m'ha visto me, lì vicino, come ho spiegato, insomma, la distanza...
Avvocato Mazzeo: Sì.
Giancarlo Lotti: ... e m'ha detto di andare verso... verso la macchina.
Avvocato Mazzeo: Sì.
Giancarlo Lotti: Verso la strada per vedere se un... In qui' mentre gl'ho visti uscire tutti e due dalla tenda e andare verso... in do' c'era questo ragazzo.
Avvocato Mazzeo: Uhm.
Giancarlo Lotti: E mettevan della roba dentro... si abbassavano. Però un so se c'era una buca o no, lì.
Avvocato Mazzeo: In che punto era, rispetto alla piazzola?
Giancarlo Lotti: Proprio i do' gl'è cascato il ragazzo, era.
Avvocato Mazzeo: Quindi, verso la boscaglia, diciamo, verso...
Giancarlo Lotti: Il principio della... di' bosco.
Avvocato Mazzeo: Ho capito. E lì, che visibilità generale c'era in quel momento? Cioè...
Giancarlo Lotti: Come, che visibilità?
Avvocato Mazzeo: Sì, si vedeva, come si vedeva? Bene, male...
Giancarlo Lotti: E c'era un po' di luna. Però, giorno...
Avvocato Mazzeo: C'era un po' di luna? C'era un po' di luna.
Giancarlo Lotti: Un po' di luna, ho detto. Non proprio...
Avvocato Mazzeo: Sì.
Giancarlo Lotti: Io, unn'è che sia proprio giorno.
Avvocato Mazzeo: Come lo potrebbe definire, insomma, ecco. Come si vedeva?
Giancarlo Lotti: E come, come lo chiamo? Io un me ne intendo mica delle cose...
Avvocato Mazzeo: Va be', c'era un po' di luna. D'accordo. Senta una cosa, adesso ci rilassiamo un po' e la smettiamo di parlare di Scopeti, eh? Faccio qualche domandina generale, prima di concludere. Io volevo sapere questo: a proposito del suo rapporto col Pacciani, no? c'è stato quell'episodio che lei ha raccontato, non stiamo qui a ripeterlo, insomma. Quando lei dice: 'io non credevo che arrivasse al punto di andare con un uomo...' no, si ricorda? Quella storia lì a Mercatale, eccetera, no? E poi dice così, usa delle parole che non ho capito bene. Lei dice: 'mi toccò stare alle cose sue.'
Giancarlo Lotti: No, mica s'era arrivati a il punto proprio di cosare, no?
Avvocato Mazzeo: No. Perché dice "mi toccò stare"? Cioè, "mi toccò", nel senso... Che argomento usò il Pacciani per costringerla? La picchiò, la trattenne...
Giancarlo Lotti: Un m'ha costretto proprio a i' punto, però gl'arrivò proprio preciso. Però...
Avvocato Mazzeo: Ma perché. . .
Giancarlo Lotti: ... e fece anda'...
Avvocato Mazzeo: No, io volevo sapere: che significa "mi toccò stare"? Perché le toccò stare? Cioè...
Giancarlo Lotti: E mi sarò espresso male io. Perché...
Avvocato Mazzeo: Eh, appunto, se me lo spiega, magari.
Giancarlo Lotti: Eh, un mi sono spiegato bene io, su questo discorso qui.
Avvocato Mazzeo: No, voglio dire, me lo spieghi ora, insomma, va bene se me lo spiega anche...
Giancarlo Lotti: Come fo a spiegarlo se...
Presidente: Lotti, no...
Giancarlo Lotti: ... se un mi riesce di spiegarlo.
Presidente: No, la cosa che vuol sapere è semplice. Allora, Pacciani voleva una certa cosa da lei, no?
Giancarlo Lotti: No, diceva...
Presidente: E lei dice: "mi toccò stare." Cosa vuol dire "Mi toccò stare"? Perché lei si è ribellato, non ha protestato, è andato via...
Giancarlo Lotti: No, ribellato. Se unn'era arrivato a il punto...
Presidente: Per quale motivo è stato, ha fatto questo?
Giancarlo Lotti: No, ma io un son mica arrivato a i' punto. A quel punto lì, poi, andetti via.
Presidente: Ho capito. Però, intanto, è stato fermo...
Giancarlo Lotti: Ho fatto io... No, ma dicevo, l'avrò detto io così, spontaneo. Che mi sia scappato così, questo discorso. Però...
Avvocato Mazzeo: No, voglio dire, no? Sarà durato questa specie di rapporto, chiamiamolo come vuole, insomma, ecco. Qualche minuto sarà durato, qualche secondo. Lei, perché le toccò stare? Lui la costringeva qui con la forza? Voglio dire. Lo teneva fermo con la forza...
Giancarlo Lotti: A dir la verità gl'era più forte di me a quell'epoca, sicché... A quel punto, piano piano, ce la feci a anda' via. Però unn'arrivò a i' punto preciso...
Avvocato Mazzeo: Ma lei si divincolava, insoiruna? Lei si difendeva, o no?
Giancarlo Lotti: Che... mi cominciava a metter le mani addosso, i' che facevo a quel punto lì? Eh.
Avvocato Mazzeo: Quindi, allora è stato più che altro uno scontro fisico. Nel senso che ve le siete date.
Giancarlo Lotti: Mah...
Avvocato Mazzeo: No, perché... va be'...
Giancarlo Lotti: No, io l'ho spiegato così. Se un mi so spiega' meglio, un...
Avvocato Mazzeo: Senta, poi lei ha sempre detto, sempre a proposito di questi lavoretti, no? parlava di lavoretti, che lei doveva seguirli - pagina 43-44, volume I del...
Giancarlo Lotti: Mi obbligava di esser ni' posto, e... quello...
Avvocato Mazzeo: No, lei si è espresso letteralmente in questo modo. Ha detto, dice: "Io dovevo seguirli. Loro mi dicevano: 'sennò ti si sputtana per tutta San Casciano'."
Giancarlo Lotti: Sì, l'hanno fatto questo discorso.
Avvocato Mazzeo: Sì. Senta un po', ma questa è una curiosità mia, proprio personale, verso di lei: e secondo lei, no? è peggio essere sputtanato per tutta San Casciano per queste cose che poi non c'erano, o partecipare a quattro duplici omicidi? Cioè, voglio dire, non era più grave andarlo a seguire... Questa, la sua opinione personale, voglio. La sua coscienza, voglio dire. Lei, in base a una minaccia così leggera, così stupida, mi scusi, anche. "Ti si sputtana" di che? per tutto san Casciano? Con quel Fabrizio in macchina un ci faceva nulla, col Pacciani ha avuto più che altro uno scontro fisico lì a Mercatale. E, in base a queste stupidaggini, mi scusi, lei aveva tanta paura di essere sputtanato che è diventato complice di quattro duplici omicidi? Mi dia una sua risposta, sua personale, di coscienza.
Giancarlo Lotti: Mah, se mi costringeva a anda' insieme, i' che facevo io?
Avvocato Mazzeo: Ma come andare insieme? Lei era libero anche di non andare.
Presidente: Questa è la risposta, andiamo.
P.M.: È un imputato.
Presidente: La domanda è già...
Avvocato Mazzeo: Io volevo una risposta per ...
Giancarlo Lotti: No, io volevo essere...
Avvocato Mazzeo: ... valutare la personalità dell'imputato. Sapere la sua motivazione.
Presidente: Sì, Sì.
Giancarlo Lotti: No, io…
Presidente: Ma ha già risposto a questa domanda, avvocato. Perché l'avvocato Filastò gliel'ha fatta una domanda simile. Gli ricordò che si sputtanava... lui, si sputtanava anche se stesso,..., il Pacciani. È vero, avvocato Filastò?
Avvocato Mazzeo: La mia era diversa, perché...
Presidente: Quindi...
Avvocato Mazzeo: ... Filastò usava la differenza fra, diciamo, lo svergognamento - non usiamo parole brutte...
Presidente: E be', è la sua versione, avvocato.
Avvocato Mazzeo: ... e del Pacciani che era... Ecco, a me interessava proprio la sua personale posizione di fronte a questa che lui avvertiva come una minaccia, evidentemente.
Presidente: Bene.
Avvocato Bertini: Presidente, oggi ha detto anche...
Giancarlo Lotti: Eh, una minaccia, sì. E allora...
Avvocato Bertini: ... di morte, ha detto oggi, quindi anche questo lo ha spiegato...
Presidente: Cosa?
Avvocato Bertini: Ha spiegato oggi, il Lotti, che fu minacciato anche di morte dal Pacciani. Quindi penso che...
Presidente: Sì, sì, va bene, lo sappiamo quello.
Avvocato Bertini: ... sia stato un buon motivo anche questo.
Presidente: Bene. 

mercoledì 23 luglio 2014

Giancarlo Lotti - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 9 dicembre 1997 - Ottava parte

Segue dalla settima parte

Presidente: No, ma lo ha fatto anche l'altra volta, no?
Giancarlo Lotti: Un c'è un piano lì, c'è la salita lì, c'è...
Presidente: Scusate, scusate... Lotti, Lotti, il gesto del movimento che avrebbe fatto il Vanni, lo aveva fatto anche l'altra volta. È stata verbalizzata questa cosa qui. Ora, se l'abbia visto o sentito, è un altro discorso.
Avvocato Filastò: Presidente, qui si tratta di individuare una posizione sua, rispetto alla posizione della tenda. E rispetto alla posizione del taglio. Qui ci sono degli elementi di carattere oggettivo. C'è lui che ci indicherà dov'era. C'è la tenda in un certo posto e c'è il taglio in un certo altro. E poi vediamo. Poi, le valutazioni, le facciamo dopo.
Presidente: Si capisce, dopo...
Avvocato Filastò: Ma a noi ci basta che lui stamattina ci dica dov'era. O via!
Avvocato Mazzeo: Le foto sono: la numero 7 e la numero 8 del fascicolo fotografico.
Giancarlo Lotti: Ma io...
Avvocato Mazzeo: Dovrebbe indicarle, però, non sul video, Presidente. Perché si lamentava il signore, ma dovrebbe indicarle sulla... lì, sulla lavagna...
Presidente: Qual è la fotografia?
Avvocato Mazzeo: Sulla lavagna... come si chiama, lavagna luminosa. La numero 7 e la numero 8, Presidente.
Presidente: Sì. Dov'era lui?
Avvocato Mazzeo: Sì. Quando ha visto il Vanni che tagliava.
Presidente: Io non lo so se qui c'è lo spazio dov'era lui, eh. Non lo so.
Avvocato Mazzeo: Come no?
Presidente: Eh, non so...
Avvocato Filastò: Ce lo dice. Se non c'è...
Presidente: La fotografia, se non sbaglio ... Lotti, ora gli fanno vedere delle fotografie.
Giancarlo Lotti: Sì, sì.
Presidente: Vuole... L'avvocato vuol sapere esattamente...
Giancarlo Lotti: La distanza dalla tenda…
Presidente: No, no, lasci stare la distanza. Può essere 10 metri, un metro, due metri, non lo so. Vuol sapere se lei si può... indicandomela, che posizione era allora. Se c'è nella fotografia. Se lo può vedere. Sennò, mi dice che non c'era. Tutto qui. Lei, il punto dov'era lei che guardava, rispetto alla tenda. Capito? Se dalla fotografia si può ricavare, lo dice; sennò dice: non si può ricavare. Lei guardi bene la fotografia e poi lo dice.
Giancarlo Lotti: Sì, sì.
Presidente: La domanda che faccio ora: io mi riferisco a quello che ha detto l'avvocato Mazzeo. Qua, lei, dalla posizione in cui era lei, vedeva il dietro della tenda, o no?
Giancarlo Lotti: Sì.
Presidente: La tenda è questa.
Giancarlo Lotti: Sì.
Presidente: Lei vedeva questa parte qui, o no?
Giancarlo Lotti: Sì, vedevo una parte.
Presidente: Eh? 
(voce fuori microfono)
Avvocato Mazzeo: Ah, ecco.
Giancarlo Lotti: Una parte...
Presidente: Mentre lui accomoda la... Come?
Giancarlo Lotti: Io vedevo la parte che guarda verso di me, insomma, verso la parte...
Presidente: No, lei vedeva la fiancata? Cosa vuol dire? Qual è la parte che guardava verso di lei?
Avvocato Filastò: Scusi, Presidente, la domanda che abbiamo, che ha fatto l'avocato Mazzeo, è diversa. Si vuol sapere dove si trovava questo signore.
P.M.: E noi si voleva sapere da che parte era lui.
Avvocato Filastò: Stiamo facendo...
Presidente: È la stessa cosa, avvocato... 
(voci sovrapposte)
Avvocato Mazzeo: Presidente, se prima non si proietta la foto, forse è inutile anche parlare. Mi scusi, eh...
Presidente: No, no, E invece era importante chiarire...
Avvocato Mazzeo: È bene prima...
Presidente: Che lui non voglia collaborare, è un altro discorso. Che non lo voglia dire, è un altro fatto. Però poteva servire.
P.M.: Il fianco da che parte...
Avvocato Mazzeo: È molto semplice. Lì c'è la foto, guardi. L'ha fatta fare la Procura di Firenze.
P.M.: (voce fuori microfono)
Avvocato Mazzeo: Oh...
P.M.: Chiunque l'abbia fatta fare è lì.
Avvocato Mazzeo: Eccola qui.
Presidente: Come mai non viene qui? 
(voce fuori microfono)
Presidente: Come mai non viene qui? Questa è una fotografia presa dall'alto della strada da dove veniva lei.
Giancarlo Lotti: Però laggiù la vedo peggio che... Qui bisogna girarsi...
Presidente: Ecco, lei dov'era?
Giancarlo Lotti: Da questa parte qua.
Presidente: Lei dov'era?
Giancarlo Lotti: Da questa parte di qua.
P.M.: Sta indicando la destra, Presidente.
Presidente: Noi, non la... Ma vada sulla fotografia, lì. Vada lì. Si alzi e vada vicino a quel signore, quell'agente lìce lo indichi col dito, più o meno, dov'era. Di là, di là. C'è il microfono, c'è tutto.
Giancarlo Lotti: (voce fuori microfono)
Presidente: Il microfono.
Giancarlo Lotti: (voce fuori microfono) (ritorna al microfono) ... le case che gl'hanno ripreso in cima.
Avvocato Mazzeo: Sì. No, da che parte...
Giancarlo Lotti: Io stavo da questa parte qua.
Avvocato Mazzeo: Ecco, faccia un segnettino, via.
Giancarlo Lotti: Qui.
Avvocato Mazzeo: Bravo.
Giancarlo Lotti: Sempre dalla parte dei cespugli, eh.
Avvocato Mazzeo: Sì, stava salendo.
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Mazzeo: Stava salendo.
Giancarlo Lotti: Dalla parte dei cespugli di qua.
Avvocato Mazzeo: Sì, sì, certo.
Presidente: Lì ci sono delle radici, Lotti, ci sono delle radici che vengono verso l'esterno, verso la parte anteriore della fotografia.
Giancarlo Lotti: Sì, ma qui comincia la salita, no?
Presidente: Eh.
Giancarlo Lotti: Un pochin di salitina. E poi va a il piano.
Presidente: Esatto.
Giancarlo Lotti: Però, proprio piano lì, c'è il bosco, unn'è che lì, proprio... Questo gl'è come... si sale un pochino. E poi si va in piano qua. Io son qua, da questa parte qua, s'era noi. E lui gl'era verso qua. Poi, quande ho visto tagliare la cosa... Io l'ho visto quande gl'era da questa parte.
Avvocato Mazzeo: Mi fa vedere, segni dove l'ha visto tagliare?
Giancarlo Lotti: Da questa parte qui.
Avvocato Mazzeo: Ma faccia un segnetto, così almeno non ci si torna più sopra.
Giancarlo Lotti: Qui.
Avvocato Mazzeo: Dove c'è la lettera...
Giancarlo Lotti: E questa l'è quande siamo stati dalla parte...
Avvocato Mazzeo: Benissimo. Lei lo ha visto tagliare qui, dove ha fatto il segno.
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Mazzeo: Va benissimo.
Giancarlo Lotti: Poi, quande gl'è cosato, gl'è andato verso il bosco, là.
Avvocato Mazzeo: D'accordo. Si può riaccomodare, così le fo qualche...
Presidente: Lo ha segnato lì, lo ha segnato lì.
Avvocato Mazzeo: Il segno dell'imputato...
Presidente: Allora, vada lì, vada lì e si dice a verbale.
Avvocato Mazzeo: Ecco, Presidente, vorrei che si desse atto che l'imputato ha indicato il Vanni esattamente in corrispondenza della lettera C di cui alla foto numero 7 del rilievo fotografico della Procura, della Questura di Firenze.
Avvocato Filastò: Apponendo un segno...
Avvocato Mazzeo: Apponendovi un segno, proprio a mano. E, altro segno con la sua mano, ha apposto nell'estremità inferiore destra della foto per indicare la sua posizione. Ciò che... basta. I commenti poi li faremo dopo.
Presidente: Bene. Io confermo questo. Va bene.
Avvocato Mazzeo: Perché il taglio, lì, non c'è.
P.M.: Presidente, scusi, diamo atto che ha detto in quel punto lì, nel senso da quella parte lì. Erano... Sennò...
Presidente: In quel punto lì, ha detto, dove incominciava la...
P.M.: Gli ha fatto fare un segno sul punto. E poi dice... Insomma...
Presidente: Va be'...
P.M.: ... lasciamo perdere, tanto che senso ha...
Presidente: Prego, prego, altre domande.
Avvocato Filastò: Lascerà perdere lei, Pubblico Ministero, noi non si lascerà perdere di sicuro. Questo, glielo posso garantire. Perché il taglio è dalla parte opposta, dove lui non lo poteva vedere.
Presidente: Va bene, va bene...
Avvocato Filastò: Eh.
Presidente: Prego, prego.
Avvocato Mazzeo: Posso proseguire, Presidente?
Presidente: Prego, prego.
Avvocato Mazzeo: Sì, grazie.
Avvocato Filastò: Non guarda nemmen bene le fotografie, il signor Lotti.
Avvocato Mazzeo: Grazie. Ecco, siamo sempre in quel momento, eh, Lotti. Sempre in quel momento in cui lei... Mi raccomando, la foto numero 7, eh. Non la sciupate. In quel momento in cui lei sta salendo, sta venendo il Vanni che fa il taglio dove lo ha indicato con la penna...
Giancarlo Lotti: Taglia la tenda.
Avvocato Mazzeo: È vero?
Giancarlo Lotti: Taglia la tenda, sì.
Avvocato Mazzeo: Sì. Quando il ragazzo francesce uscì dalla tenda, nella tenda c'era sempre il Vanni?
Giancarlo Lotti: Nella tenda? Questo, un... o gl'era sortito da una parte...
Avvocato Mazzeo: Lei ha detto che il ragazzo francese sortì di botto, no?
Presidente: Se si alza in piedi, sennò... Come ha detto? Era sortito... ?
Giancarlo Lotti: No, gl'era vicino alla tenda.
P.M.: O era sortito da una parte.
Presidente: Da una parte, sì.
Giancarlo Lotti: Da una parte. 
Avvocato Mazzeo: E da dove era sortito? 
Giancarlo Lotti: Quande gl 'ha...
Avvocato Mazzeo: Se può dirmi, per cortesia, da dove è entrato nella tenda, il Vanni; e da dove è uscito.
Giancarlo Lotti: Da parte...
Avvocato Mazzeo: Per quello che ha visto.
Giancarlo Lotti: Io ho sentito taglia' la tenda.
Avvocato Mazzeo: Sì.
Giancarlo Lotti: Poi un l'ho visto più.
Avvocato Mazzeo: Eh.
Giancarlo Lotti: Sarà andato dentro di certo.
Avvocato Mazzeo: Dal taglio?
Giancarlo Lotti: No, da il taglio, no. Perché ho visto tagliare e poi mi sono spostato un po'... la vista, io, che un l'ho visto più, dopo.
Avvocato Mazzeo: Va bene. Ha visto tagliare, poi non l'ha visto più. Ecco, e quando lo ha visto risortire, uscire?
Giancarlo Lotti: Dopo, quande gl'è sortito quello... l'omo che gl'è sortito dalla tenda.
Avvocato Mazzeo: Allora, dopo che è uscito il ragazzo francese dalla tenda, è uscito anche il Vanni?
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Mazzeo: Allora Vanni è un miracolato.
Giancarlo Lotti: Perché?
Avvocato Mazzeo: No, perché Pacciani, nel frattempo, aveva sparato contro la tenda...
Presidente: No, i commenti lasciamoli stare, lasciamoli stare i commenti, andiamo avanti. Sennò dopo...
Giancarlo Lotti: Ma sarà stato da una parte un lo so io.