venerdì 29 giugno 2012

Mauro Maurri - Deposizione del 29 aprile 1994 - Terza parte

Segue dalla seconda parte.  

Presidente: Prego, signori...  
A.B.: Grazie, signor Presidente.  
Presidente: Avvocato Bevacqua.  
A.B.: Grazie. Senta, Professore, lei ha fatto tutti quanti gli omicidi. Cioè, gli omicidi, ha fatto, ha partecipato a tutte le indagini peritali per tutti gli omicidi.  
M.M.: Tranne il primo. Locci...  
A.B.: Tranne il primo, '68. Certamente. Ecco, siccome è certo che questi due poveri ragazzi sono stati trovati dopo diverso tempo, dopo diverse ore, tant'è che addirittura nella macchina vi era la radio accesa, almeno questo...  
M.M.: Scusi, sta parlando di questi...  
A.B.: Questo, questo. Così, la sua esperienza... Le faccio due domande: una relativa alla normalità di sparo, il senso dell'altezza che sarebbero… se si o se no che che sarebbe stata riscontrata in questo omicidio. Cioè, mi spiego meglio. Sembrerebbe dall'altezza dei fori che questa persona adottasse un sistema normale di sparo. Cioè tenesse questa pistola in un certo modo, tant'è che i vari fori sono a 137, 140, 145. Quindi praticamente un atteggiamento di sparo, direi, naturale, se si può chiamare naturale. Cioè, non così, o così.  
M.M.: Sì, certo, certo. 
A.B.: Direi naturale.  
M.M.: Diciamo grossomodo la mano che impugna l'arma che non supera l'altezza della spalla.  
A.B.: Non supera l'altezza del bra... quindi naturale.  
M.M.: Direi di sì.  
A.B.: Naturale, o così, o così. Non così, non così.  
M.M.: No. 
A.B.: Bene. Quindi lei dà, ricostruisce… la domanda è questa: se lei può ricostruire, sulla base di questi colpi, di questi fori, la... posso farla la domanda, Presidente?  
P.M.: Mi sembra che sia un contenuto peritale, così.  
Presidente: Sì, però, scusate, ricordatevi che se lui voleva colpire i ragazzi da quell'altezza lì, se le foto non mi ingannano, visto che non c'è il pulmino, lui doveva sparare dall'alto verso il basso. Cioè, il colpo doveva essere diretto verso il basso...  
A.B.: No, Presidente...  
Presidente: I ragazzi sembrano più in basso.  
P.M.: I ragazzi son più bassi dei vetri.  
Presidente: Sembra. Vogliamo rivedere le fotografie?  
A.B.: Sì, sì.  
P.M.: Rivediamole. E' un argomento del P.M., lo tenevo da una parte, adopriamolo subito.
A.B.: Eh, pigliamolo subito allora.  
Presidente: No, ma la domanda è molto calzante, quella dell'avvocato Bevacqua è molto calzante, quindi direi che...  
P.M.: Sì, sì, non no... 
Presidente: Se il professor Maurri deve rispondere è bene che allora documentiamoci in base a quel poco che abbiamo. Dunque, no, non è questo qui.  
P.M.: Abbiamo quel foro, se ricorda, Presidente.  
Presidente: Sì, anche questo va bene.  
P.M.: Ecco, quell'altro che è, almeno nella foto, sopra il corpo del ragazzo.  
Presidente: Vedete? Questo volevo dire io.  
P.M.: Sì, sì, la stessa foto.  
A.B.: Sì, ma i ragazzi sono già morti, Presidente. I corpi sono già a giacere.  
P.M.: Stanno...  
Presidente: Chiunque fosse l'assassino, qualunque altezza avesse, certamente bisognava sparare con un tramite verso il basso. Da quello che si vede dalle fotografie...  
A.B.: Non lo so, Presidente. Questo, mi perdoni, ma io non credo, mi perdoni, io non credo che questi ragazzi fossero a sedere, perché c'era una... della musica e questi ragazzi erano dentro. Non sappiamo esattamente come fossero, come si trovassero.  
Presidente: Eh, questo ce lo può dire...  
A.B.: Ecco, se ce lo può dire lui... Perché, veda, anche il foro d'ingresso di questo povero disgraziato, è sicuramente molto più basso del foro d'ingresso che risulta sulla carcassa della macchina. Eh, quindi evidentemente il ragazzo era in piedi, o a sedere, o comunque in una situazione...  
P.M.: In piedi non ci stava.  
A.B.: Non lo so. Ma non era questa, certamente...  
P.M.: Lo spazio è...  
A.B.: Sì, ecco, allora la domanda è questa al Professore: se quel proiettile, quel buco che c'è sul torace, parte destra di questo poveretto, possa collimare in qualche modo con i fori che esistono là nella carcassa.
P.M.: Quelli sono dietro, quindi bisognerà vedere...  
A.B.: O davanti o di dietro. Io credo di no.  
M.M.: Assumendo che questa persona da vivo avesse più o meno questa posizione che ha ora da morto, quindi, disteso sul... dentro il pulmino.  
A.B.: Sì. Certo, il discorso è questo...  
M.M.: Il proiettile, credo che bisogna mettere in evidenza esplicita, è entrato di lì, da quel fianco, no? Dal fianco destro.  
A.B.: Sì.  
M.M.: Ma ha avuto una traiettoria... sto parlando del cadavere, non del pulmino, ha avuto una traiettoria quasi perpendicolare all'asse maggiore del corpo, quindi è entrato da destra...  
A.B.: Gli ha sparato da...  
M.M.: ... ed è andato a finire un pochino in alto, a sinistra.  
Presidente: Quindi lei pensa che fosse seduto questo ragazzo? 
M.M.: Ho l'impressione di sì. Voglio dire che se fosse seduto potrebbe combaciare topograficamente in maniera pressoché perfetta il foro a destra della lettera "B" con il foro sul fianco.  
A.B.: Ecco, quindi se era seduto e se chi stava fuori intravedeva la sagoma, evidentemente la sagoma, a lui si presentava molto ampia, anche in altezza. Perché, se lo ha colpito lì, va bene? È chiaro che colui che vedeva da fuori vedeva non soltanto la parte mediana del corpo, ma vedeva anche le spalle, vedeva anche la testa. Professore, questo...  
M.M.: Vedeva una persona seduta.  
A.B.: Certamente! Ma siccome il tramite è a questa altezza, se io sparo oltre questa parte qui dove io dirigo l'arma e il colpo, evidentemente vedo anche sopra. O no?  
M.M.: Credo di sì. Da quel finestrino lì.  
A.B.: Oh, quindi, quindi io che sparo a questa altezza, sparo ad un'altezza normale. Cioè, non devo alzarmi od abbassarmi per sparare. Mi scusi, Professore. E' vero o non è vero?  
M.M.: Se si suppone che questa persona fosse seduta...  
A.B.: Proprio questa fotografia mi interessa.  
M.M.: ... no, è vero. Forse, non lo so, non è mia competenza, ma un esame del foro nella carrozzeria ci potrebbe dire se ha una certa obliquità.  
P.M.: Eh, sì, Professore, grazie, ma purtroppo...  
Presidente: Professore, lei tocca un tasto dolente.  
P.M.: E' un tasto...  
A.B.: No, ecco, scusi Presidente...  
Presidente: Non ritorniamoci sopra che è meglio.  
A.B.: Scusi, Presidente, mi pare che questa fotografia può illuminare un po' tutti.  
Presidente: Magari, Avvocato!  
A.B.: Anche se è già stata.. . no, illumina, Presidente.  
Presidente: Allora illuminiamo la fotografia.  
A.B.: Ecco. No, la fotografia la stanno illuminando loro. Io vorrei capire se uno di quei fori che vi sono nella carrozzeria indica il tramite - mi consenta la terminologia forse non corretta - che lega anche uno dei fori che si trovano nel corpo di questo ragazzo.  
P.M.: Se sappiamo la posizione del ragazzo.  
A.B.: Se sappiamo la posizione.  
M.M.: Certo. Se si ammette che fosse seduto, e che avesse il fianco destro rivolto verso la parete della macchina...  
A.B.: Oh…  
M.M.: …può essere stato colpito o dal foro che è sulla carrozzeria vera e propria, attraverso il proiettile della carrozzeria, o da quello del, finestrino.  
A.B.: E allora facciamo un discorso...  
P.M.: Scusi, abbiamo anche dei fori dalla parte opposta della carrozzeria. Ne abbiamo tre anche di qua, eh? Non dimentichiamocelo, se no falsiamo tutta la nostra ipotesi.  
M.M.: È vero.  
P.M.: Vero, Professore?  
A.B.: Va bene, ma li facciamo anche quelli, facciamo...  
P.M.: No, eh, ma ricordiamoglielo al Professore, se no…  
A.B.: Facciamo un discorso inverso, Professore. Mi perdoni. Nello stato in cui si trova questa cadavere, va bene? E il cadavere dell'altro ragazzo, questi fori che si trovano nel cadavere del ragazzo sono compatibili, oppure no, con i fori che vi sono sulla carrozzeria?  
M.M.: Con uno dei fori che sono sulla... sì.  
A.B.: Con quale? 
M.M.: Non lo so.  
A.B.: Eh, ma allora…  
M.M.: Avvocato…  
P.M.: Ce ne sono cinque, Professore, ricordiamoci che sono cinque.  
A.B.: Allora, vediamo anche quegli altri.  
M.M.: Scusi... io sto parlando dei due fori che si vedono lì.  
P.M.: Allora ricordiamo che ne abbiamo cinque.  
M.M.: Non degli altri. Il foro sul fianco destro di questo cadavere qui è compatibile con un colpo esploso...
Presidente: Lateralmente.  
M.M.: …lateralmente. O attraverso la lamiera, o attraverso il vetro.  
A.B.: Oh…  
M.M.: Se il ragazzo era seduto con il fianco destro, diciamo, appoggiato fra virgolette, in quel punto lì, è compatibile.  
A.B.: Oh…  
M.M.: Ma non so dire se possa essere stato un...  
A.B.: Quindi, se il ragazzo è appoggiato, mi scusi, rifacciamo mentalmente... rinquadriamo mentalmente noi, noi, questa posizione di questo ragazzo. Il ragazzo è appoggiato, va bene? sulla macchina, va bene? Scusi, Professore, il ragazzo è appoggiato sulla macchina, vediamo quel ragazzo. È appoggiato sulla macchina, viene colpito a questa altezza, giusto? Quindi il ragazzo mostra...  
P.M.: Guarda dietro, innanzitutto.  
A.B.: Guardo dietro, o guardo davanti...  
P.M.: No, è per esser completi.  
A.B.: Va be', il ragazzo mostra allo sparatore, non soltanto questa parte giù che non si vede perché c'è la lamiera, ma certamente da questa parte qui fino in su. O no?  
M.M.: Avvocato, no, Avvocato... Se il ragazzo è a sedere...  
Presidente: Il microfono, il microfono, Professore. Microfono, per favore, sennò...  
A.B.: Professore, mi pare che io ho fatto Se io sono a sedere... ora qua ci vuole sempre questo benedetto microfono...  
Presidente: Eh, lo so, Avvocato. 
A.B.: La difesa non ha il laser, Presidente, quindi non può fare col microfono…  
Presidente: Neanche noi.  
A.B.: Dunque, se io sono così, Professore, mi perdoni, mi dica se sbaglio...  
M.M.: Avvocato, se questa persona è seduto con questo fianco, il destro, diciamo più o meno appoggiato o volto da questa parte della carrozzeria, è chiaro che o il proiettile è penetrato di qui o l'altro - che non capisco bene se è questo o questo - ... 
A.B.: Questo qua.  
Presidente: Quello, quello, Professore.  
M.M.: Questo qua, uno di questi due può aver leso il torace. 
A.B.: Oh…  
M.M.: Non sono in grado di dire quali dei due. 
A.B.: Professore, questo volevo che lei dicesse. Se questo, uno di questi due proiettili entrati dall'uno o dall'altro dei buchi - scusi la terminologia - è entrato dentro il costato di questo ragazzo, evidentemente il ragazzo si trovava a questa altezza e mostrava a colui che sparava, non soltanto il punto dove poi è stato colpito, ma anche la parte superiore.  
M.M.: Se si ammette che si guardi di qui, perché se si spara da qui, al di fuori, attraverso la carrozzeria...
A.B.: Professore, questo doveva sparare per uccidere. Qui ha sparato, doveva uccidere...  
M.M.: Sì, va bene, diciamo che dal finestrino...  
A.B.: Tant'è che spara e fa diversi...  
M.M.: Dal finestrino si poteva vedere la massa, l'ombra di questo uomo seduto dentro.  
A.B.: Oh, quindi l'ombra di quest'uomo seduto dentro dimostrava e mostrava a questo assassino tutta una parte che va da qui in su?  
M.M.: Certo, certo.  
A.B.: Oh! Questo volevo che lei dicesse.  
M.M.: Direi di sì.  
A.B.: Va bene? Quindi queste fotografie sono incompatibili, così, per una ricostruzione esatta.  
M.M.: Lei vuol dire che la posizione in cui c'è il cadavere non è quella della persona quando è stata colpita?
A.B.: Non è quella... Certo.  
M.M.: Direi sì, che non è quella. 
A.B.: Oh, e allora mettiamo a verbale che la posizione non è quella. Ecco. 
Presidente: Senta, Professore, tutto questo è in via ipotetica.  
M.M.: Certo.  
Presidente: È in via ipotetica. Sia ben chiaro perché non dimentichiamo che sono sparati colpi anche all'interno.  
M.M.: E' quello che volevo dire.  
Presidente: All'interno del veicolo.  
M.M.: Sì.  
Presidente: Lei può escludere, sempre nella stessa via ipotetica nella quale siamo che, per esempio, quel colpo lì sia stato provocato da un colpo sparato all'interno del veicolo?  
M.M.: No, non lo posso escludere affatto. Diciamo che il corpo di quest'uomo è stato investito sul fianco destro, perché ad un certo momento offriva il fianco destro alla pistola. Vuoi che la pistola sparasse da destra, vuoi che la pistola sparasse da sinistra. Ci doveva essere semplicemente una coincidenza di lato fra la pistola che spara in quel momento e il fianco destro della persona. Potrebbe essere stato sempre seduto e guardare in avanti. E quindi sporgere, porgere il fianco destro all'altro lato del mezzo.  
A.B.: Ecco, Professore, lei, dato che il signor Presidente ha fatto questa domanda, ricorda o non ricorda - se lo ricorda - che non vi era alone di abbruciacchiamento in prossimità della ferita di questi ragazzi? Quindi la vicinanza dell'arma? 
P.M.: Abbiamo visto le foto, no, Professore?  
A.B.: No, sto domandando una cosa diversa.  
Presidente: Non pare.  
P.M.: No, era per facilitare il ricordo, Avvocato.  
A.B.: Cioè, Professore, lei sa...  
M.M.: No, che vuol dire alone e abbruciamento?  
A.B.: No...  
M.M.: Affumicatura?  
A.B.: Affumicatura da colpo in prossimità della canna.  
M.M.: Non ce n'era, per quanto mi ricordo. Né affumicatura, né tatuaggio.  
A.B.: Oh! Quindi questo colpo è stato sparato perlomeno a 40, 50 centimetri di distanza, o comunque è stato sparato e l'affumicatura si è impattata - scusi la terminologia - contro un qualche schermo che poteva essere il vetro, che poteva essere...  
M.M.: Cioè, se anche il fianco fosse stato poggiato in corrispondenza di quei due fori, il...  
Presidente: Il Presidente ha fatto una ipotesi, cioè, è possibile che sia stato sparato dentro un colpo, cioè, questo corpo così potrebbe essere compatibile con un colpo sparato all'interno del camion, del camioncino... 
M.M.: Certo, certo.  
A.B.: Questo comporterebbe degli ulteriori elementi di riscontro che non ci sarebbero. Cioè, perlomeno se è stato sparato all'interno, poi si vedrà - credo non sia stato possibile fare questo -bisognava che ci fosse un alone, va bene? Di abbruciacchiatura. Si chiama così...  
M.M.: Affumicatura.  
A.B.: Affumicatura, che non c'era. Lei non lo ha riscontrato questo?  
M.M.: No. L'alone e l'affumicatura non c'è. Ma se il colpo è stato sparato ad una distanza convenzionalmente superiore ai 40 centimetri, l'affumicatura non c'è. Se poi il colpo è stato sparato a distanza anche più ravvicinata, ma c'è lo schermo potente della lamiera, o del vetro, è chiaro che non c'è.
A.B.: Ecco, Professore...  
M.M.: Anche se fosse stato a contatto con la lamiera.

giovedì 28 giugno 2012

Mauro Maurri - Deposizione del 29 aprile 1994 - Seconda parte

Segue dalla prima parte.
  
P.M.: Vogliamo vedere un attimo quella carrozzeria con quei tre fori che tutti ricordiamo, o comunque è bene averli presenti, per vedere se la misurazione che lei riporta nella sua relazione si riferisce al foro sulla carrozzeria che è in questa foto.  
M.M.: Sulla carrozzeria naturalmente, non sui vetri, credo che ce ne fosse uno..  
P.M.: Cominciamo da quello sulla carrozzeria.  
M.M.: Credo ce ne fosse uno solo, se non mi ricordo male, di fori sulla carrozzeria..  
P.M.: Sulla carrozzeria da questa parte... No, forse abbiamo una foto più... "Insieme delle soluzioni, ‘C’ e ‘B’ site sulla fiancata sinistra". Per fortuna abbiamo le lettere. Partiamo dalla ‘C’ che sembra dalla foto quella sulla carrozzeria.  
M.M.: Si.  
P.M.: Voi misuraste questa...  
M.M.: Sissignore.  
P.M.: Oh!  
M.M.: Era 137 cm da terra.  
P.M.: Ecco, quindi abbiamo ora 130, prima avevamo una descrizione...  
Presidente: La foto l'abbiamo indicata col numero? Scusate.  
P.M.: E' la foto numero 13, e abbiamo una misurazione per fortuna fatta scientificamente…  
Presidente: Secondo il Professore questo foro sarebbe quello indicato con la lettera?  
M.M.: "C".  
P.M.: "C". E' cosi,. Professore?  
M.M.: Sì, noi non abbiamo indicato con le lettere qui, ma è quello.  
P.M.: È quello sulla carrozzeria.  
M.M.: 137 da terra e 60 cm dal bordo posteriore del pulmino; ovviamente lo stesso lato.  
P.M.: 60 dal bordo posteriore del pulmino, cioè bordo posteriore cos'è, scusi? 
Presidente: Vediamolo un po' qui, vediamolo un pochino.  
M.M.: Vediamo forse una visione d'insieme della fiancata; e non si vede.  
P.M.: Dallo spigolo forse?  
M.M.: Sì, diciamo spigolo.  
Presidente: Vediamo se ce n'è qualche altra. Ah, di lì, sì, quello è il posteriore. Quindi sarebbe quel foro lì; questa è la foto numero?  
P.M.: 13, Ah scusi, no, no.
Presidente: No questa è un’altra. La 6 dei Carabinieri corrisponde a quella della lettera "C", e quindi sulla destra di quel foro c'è la parte posteriore...  
M.M.: Sulla destra fotografica del foro c'è il margine posteriore: 60 cm.  
P.M.: Un'altezza da terra sul piano di 137 cm.  
M.M.: Sì, sì..  
P.M.: Bene, grazie. Vediamo l'altro foro sul vetro se lo avete misurato.  
M.M.: Allora, vetro posteriore, fiancata sinistra.  
P.M.: Bene, è quello opaco, ne date atto?  
M.M.: Sì.  
P.M.: È questo qui?  
M.M.: Sì, dovrebbe essere questo; se questa è la fiancata sinistra, dovrebbe essere questo.  
P.M.: Sì, questa è la fiancata sinistra.  
M.M.: 140 cm da terra.  
P.M.: Difatti è un po' più alto, vede, Professore?  
M.M.: Si, è un po' più alto.  
Presidente: È più alto, è più alto.  
P.M.: A parte la prospettiva.  
M.M.: Ed è a 100 cm dal bordo posteriore.  
P.M.: Benissimo, torna.  
M.M.: Cioè è 40 cm più avanti del foro precedente.  
P.M.: Togliamo ogni dubbio sulle altezze. Andiamo avanti.  
M.M.: Il terzo, vetro anteriore sinistro, eccolo qui: 137 anche questo da terra.  
P.M.: Torna con le prospettive. È così, Professore? Sono questi tre, no? I due esterni, 137 quello centrale 140 quelli...  
Presidente: Quelli forati sì; attenzione, questo è anteriore, ma non lato, laterale ...  
A.B.: Laterale, sembra.  
P.M.: Laterale sinistro.  
M.M.: Anteriore...  
Presidente: Cioè non quello del guidatore, quello prima.  
M.M.: Abbiamo indicato, direi, un po’ erroneamente con la parola anteriore; diciamo il primo, il primo sulla fiancata.  
Presidente: Quello subito immediatamente dopo procedendo verso il guidatore, immediatamente dopo quello opaco, diciamo cosi.  
M.M.: Sissignore.  
Presidente: Quello schermato, e che risulta in effetti forato.  
M.M.: E questo naturalmente è più lontano dal bordo posteriore 176 cm.  
P.M.: Sono state fatte altre misurazioni, Professore?  
Presidente: Ce n'è un altro poi.  
M.M.: Sissignore, a destra.  
P.M.: Vediamo la destra. Vediamo se abbiamo la fiancata destra. Foto 8. Ecco la fiancata destra. Ecco qua.
Presidente: Ecco la fiancata destra.  
M.M.: Vetro posteriore, diciamo, posteriore potrebbe indurre in errore, che fosse la parte posteriore della macchina...  
P.M.: Guardi, Professore, intanto guardi se lo riconosce. Sarebbe quello...  
M.M.: È quello lì, quello opaco.  
Presidente: Vetro giusto, vetro latero posteriore.  
M.M.: Sissignore  
Presidente: Anche questo schermato all'interno.  
M.M.: Laterale posteriore destro, anche questo 140 cm da terra e 100 cm dalla, diciamo, fine, dalla parte posteriore del ..  
P.M.: Dallo spigolo posteriore.  
M.M.: Sissignore. E poi una quinta annotazione su quello famoso che non potè essere misurato perché il vetro si è rotto.  
P.M.: Però, però, Professore, stia a sentire me, guardiamo, guardiamo ora, qui c'è il vetro, vede? Vediamo se lo troviamo il foro - per cortesia vediamo il foro - per consentire noi con la misura di quello accanto di avere quanto meno qualche indicazione che, anche se approssimativa ci... ecco, lo vede quel foro, è più in alto,  
M.M.: Sì.  
P.M.: E' un po' più in alto, voi non avete potuto misurarlo perché il vetro era caduto.  
M.M.: Era caduto.  
P.M.: Ecco, cerchiamo di fare il possibile per focalizzare al meglio, prima il colpo sul vetro, se ci riusciamo…  
M.M.: Lì si vede abbastanza bene...  
P.M.: Abbiamo altre foto?  
A.B.: Ce lo fa vedere? Ce lo può rimostrare?  
P.M.: Si, si, sto cercando di fare la stessa operazione che… prima quello sul vetro, vetro non opaco, ecco lì... 
Presidente: Lì è contrassegnato.  
P.M.: Se riusciamo, a ingrandirlo al massimo, benissimo, si vede benissimo, una lettera "A"
Presidente: E si vede con molta chiarezza.  
P.M.: Poi indichiamo quello con la lettera "B" al massimo dell'ingrandimento, ecco, sono al di là delle prospettive e delle considerazioni, il "B" è un po' più basso, "A" un po' più alto; "B" è sicuramente 140. Grazie, Professore.  
A.B.: E "A" quanto sarà?  
P.M.: "A" non lo sappiamo perché il vetro è caduto, lasciamo...  
M.M.: 145 con punto interrogativo.  
P.M.: Massimo  
M.M.: Forse 144, forse 143  
P.M.: Bene, grazie  
A.B.: Fermiamoci a 145. A me mi sta bene.  
P.M.: Io non ho altre domande. Non ho altre domande, Presidente.  
Presidente: Bene. Prego, signori. Avvocato Santoni.  
A.S.F.: Avrei una domanda, forse due, ma vediamo la prima. A pagina 52, Professore, lei dice che i colpi sparati non sul Meyer, sull'altro, Rusch mi sembra, sono, sì, infatti, si trattò infatti di colpi sparati tutti in rapida successione. Tutte le ferite hanno caratteristica di vitalità, nel contesto di una situazione nella quale vi furono da parte del Rusch spostamenti all'interno del pulmino. Ecco, lei ha visto le fotografie che ora, dei vetri, alcuni opachi, altri no, alcuni colpi sparati nella lamiera. Ma tutte queste ferite, ripeto, hanno carattere di vitalità. Poi rivedremo appunto quale fu il primo colpo sparato, se mortale o non mortale, sempre partendo dalla sua relazione. Ma la mia domanda era questa: per colpire con caratteristica di vitalità lui deve aver mirato con la pistola in un atteggiamento di mira o ha sparato all'impronta?  
M.M.: Difficile dirlo, penso però che non abbia sparato alla cieca, ecco; ha sparato nell'interno della macchina intravedendo le sagome di queste persone, perché in parte i vetri erano opachi e un colpo è stato sparato attraverso la carrozzeria. Ma ho l'impressione che non abbia sparato alla cieca. Naturalmente è un'impressione.  
A.S.F.: Evidentemente sennò non avrebbe potuto colpire in zone vitali gente che si spostava all'interno. La ringrazio, Professore. Per quanto riguarda - il punto era molto importante - per quanto riguarda la dinamica del Meyer, lei parla di tre ipotesi; mi interessa molto. Dice, la prima ipotesi, gliele ricordo.  
M.M.: Sì, grazie.  
A.S.F.: “Sempre per il Meyer possono farsi due ipotesi, che il primo colpo lo attinse, che sia stato sparato alla nuca, e dopo che lui abbia girato intorno al pulmino. L'altra ipotesi è che invece l'omicida abbia sparato il primo colpo al fianco destro, dal lato destro del pulmino e successivamente e rapidamente si sia portato dal lato sinistro esplodendo gli altri due colpi sempre al Meyer”. Ora le volevo... “e poi esiste anche una terza ipotesi oltre le due, ovvero che l'omicida abbia esploso prima tutti i colpi sparati dalla destra del pulmino, e quindi anche quelli mortali, quindi si sia portato sulla sinistra e abbia esploso gli altri colpi forse per essere sicuro di aver ucciso i due giovani”. Lei dice però che la più verosimile era la seconda, ma anche la più complessa. Perché? Questa seconda ipotesi, cioè che abbia sparato prima il primo colpo al fianco destro dal lato destro del pulmino, e successivamente sempre rapidamente si sia portato al lato sinistro la cosa è molto importante. “Questa seconda ipotesi sotto il profilo medico risulterebbe più verosimile” lei dice, “in quanto stante la posizione del rinvenimento del corpo del Meyer, sarebbe da ammettersi che il giovane sia stato colto in stato di riposo”. Se lo ricorda questo particolare, lo conferma?  
M.M.: Sì, sì, certo.  
A.S.F.: Ha rivisto le fotografie, rinfrescate, ecco, perfetto. “E quindi attinto da un primo colpo istantaneamente mortale”. Però dice: “La difficoltà, nell'ambito della ricostruzione del fatto, tuttavia questa seconda ipotesi rende più laboriosa l'azione dell'omicida, il quale avrebbe dovuto prima sparare a destra, poi da sinistra e poi ancora da destra essendo i colpi che hanno attinto l'altro giovane, e che potrebbero essere gli ultimi esplosi, sparati dal portello anteriore destro del pulmino”. Ora lei mi capisce, Professore - e le chiederò poi se le è possibile rispondere quale ancora di queste ipotesi le sembra la più possibile - che questi movimenti possono incidere rapidi, veloci emotivamente rilevanti sulla mira della persona che spara, evidentemente, e quindi che necessiti poi di un'ulteriore attenzione nel tiro. È evidente, perché se io sparo dieci colpi stando fermo dalla solita posizione ho un risultato...  
A.B.: (fuori microfono): …  
Presidente: Avvocato, la domanda!  
A.S.F.: La domanda è, e l'avevo già formulata - strano che l'osservazione venga dalla difesa - la domanda che era già formulata, quale ancora di queste tre ipotesi, secondo lei, è la più verosimile, cioè con il più alto grado di probabilità di esecuzione.  
M.M.: Avvocato, io non ho motivi, stando qui non ho avuto dati ulteriori, né ho sentito alcunché che mi possa far modificare queste tre ipotesi; ma quella che è stata considerata la più valida allora ritengo che...
A.S.F.: Rimane oggi... 
M.M.: Sempre come ipotesi, si capisce.  
A.B.: Cioè quale sarebbe questa ipotesi?  
Presidente: Ripetiamola.
A.S.F.: Se la seguivi!  
M.M.: I movimenti ripetuti da destra a sinistra… I movimenti della persona che impugna l'arma  
A.B.: E quindi un'altezza particolare di normalità, sulla quale si..  
M.M.: 140, abbiamo visto da 137 a 145.
A.B.: I buchi.  
M.M.: I buchi, certo.  
Presidente: Avvocato Colao, voleva fare domande?  
A.C.: Grazie, Presidente.  
Presidente: Prego.  
A.C.: Professor Maurri, lei è stato perito settore anche in altri episodi di omicidio e ricollegandomi alla domanda che le ha rivolto il collega, la tecnica di sparo e di uccisione può essere paragonabile alle altre, riferito all'avvicinarsi prima ad una fiancata e poi all'altra? Riguardo i corpi.  
M.M.: Sta parlando naturalmente degli altri episodi di coppie?  
A.C.: Esatto, esatto, degli altri episodi...  
Presidente: Fino allora...  
M.M.: Per quanto mi ricordi, c'è questo particolare qui ma non sono assolutamente sicuro che la memoria non mi tradisca, che in questo episodio qui i colpi sono stati sparati dai due lati dell'automezzo e gli altri precedenti, mi sembra di ricordarmi, i colpi sono stati sparati solo da un lato.  
A.C.: In tutti gli episodi?  
Presidente: Le sembra.  
P.M.: Andiamo… Ci ha detto ‘gli sembra’… Ci son gli elaborati, non è che…  
A.C.: Grazie professore.  
M.M.: In quelli finora noti.  
Presidente: Le sembra, le sembra.  
M.M.: Mi sembra di sì, che non ci sia stato accostamento.  
Presidente: Comunque al di là di questa particolarità, lei ricorda qualcosa che identifichi in particolare questo omicidio rispetto ad altri? No?  
M.M.: No, solo questo fatto qui, se vuole un particolare negativo: la mancanza del secondo mezzo lesivo, dell'arma bianca.  
Presidente: L'arma bianca.  
A.C.: Grazie, Dottore.

mercoledì 27 giugno 2012

Mauro Maurri - Deposizione del 29 aprile 1994 - Prima parte


Il professor Mauro Maurri fu ascoltato il 26 aprile 1994 nel processo a Pietro Pacciani. Quelle che seguono sono le sue dichiarazioni.  

Presidente: Allora, Pubblico Ministero?  
P.M.: Vorrebbe introdurre il teste, professor Maurri? 
Presidente: Professor Maurri. Buonasera Professore, ecco si accomodi. Ci rivediamo e dunque, signor Pubblico Ministero, prego.  
P.M.: Professor Maurri, ricorda di essersi occupato dell'esame autoptico dei giovani tedeschi uccisi il 10 settembre 1983?  
M.M.: Sì.  
P.M.: Insieme a altri suoi colleghi o da solo?  
M.M.: Professor Graev e...  
P.M.: In questo momento le viene...  
M.M.: ... e un giovane medico, in questo momento non mi ricordo, in questo momento...  
P.M.: Benissimo, benissimo. Ricorda di essere andato sul posto?  
M.M.: Sì.  
P.M.: Andò sul posto quando il furgone era ancora sulla Via, sul...  
M.M.: Sì, sì.  
P.M.: Benissimo. La notte quindi.  
M.M.: La notte, sì.  
P.M.: Ha qualche ricordo particolare di quel suo sopralluogo dal punto di vista di considerazioni medico-legali che poi lei fa nel suo elaborato?  
M.M.: Non particolarmente, ci rendemmo solo preliminarmente conto dei colpi esplosi attraverso, diciamo, la carrozzeria e i vetri della macchina, ma non facemmo nient'altro. Proprio un sopralluogo, direi, del tutto superficiale.  
P.M.: Quindi gli accertamenti relativi ai colpi sparati sono stati fatti poi a seguito dell'esame dei cadaveri e dell'esame autoptico?  
M.M.: Sì.  
P.M.: Vuole dirci innanzitutto complessivamente quanti colpi furono trovati sui corpi dei ragazzi? Quanti sull'uno e quanti sull'altro, se lo ricorda?  
M.M.: Complessivamente sette, mi sembra, tre sull'uno e quattro sull'altro.  
P.M.: Allora proviamo a descrivere innanzitutto quello che era con la testa sul furgone nella parte anteriore, ricorda? Ce n'è uno con la testa verso la parte anteriore, e uno sull'angolo; mi sembra uno biondo di dietro e uno moro davanti.  
M.M.: Quello sulla parte anteriore mi sembra che fosse il Wilher Meyer.  
P.M.: Bene, dai capelli più corti, moro? Va be', lo vediamo sulle foto...  
M.M.: Questo non me lo ricordo.  
P.M.: Va be', lo vediamo sulle foto. Relativamente dal cadavere di questo ragazzo, comunque, indipendentemente dal nome, quello che è sulla... con la testa verso la parte anteriore del mezzo..  
M.M.: Sì.  
P.M.: Ricorda se fu attinto, se al suo elaborato – poi penso la Corte l'autorizza a guardarlo – lei ricorda da quanti colpi fu attinto quel ragazzo lì?  
M.M.: Ora francamente, dottor Canessa, non mi ricordo se è il Wilher Meyer o l'altro.  
Presidente: Guardi un po', Professore.  
P.M.: A noi, capisce, non interessa il cognome in questo momento; allora proviamo a innanzitutto mostrare una foto del furgone con i due ragazzi.  
M.M.: Mi ricordo quali sono i colpi in ciascuno dei due, ma non mi ricordo quale fosse la posizione reciproca nell'interno del furgone.  
P.M.: Ecco, c'è una foto in cui si vedono entrambi, quella di sinistra. Consultando eventualmente il suo elaborato riusciamo poi a spiegare di quale parliamo; sennò vediamo le foto sul tavolo autoptico, e via. 
Presidente: Comunque consulti eh, Professore, sennò!  
M.M.: Direi che questo in primo piano dovrebbe essere proprio il Wilher Meyer, perché ha i richiami alfabetici a livello delle lesioni, e siccome è quello che è stato colpito, è stato raggiunto da tre proiettili, uno dei quali alla testa, e uno dei quali al fianco destro...  
P.M.: Corrisponde, corrisponde pienamente. Allora vediamo se lei riesce innanzitutto con questa foto relativa al ragazzo che qui è contrassegnato con una "A" - anche se è difficile parlare di un ragazzo con una lettera dell'alfabeto daltronde...  
M.M.: Forse la lettera "A" si riferiva al colpo alla testa?  
P.M.: Non lo so, eh... Professore, io vorrei cercare con lei di ricostruire, se possibile, l'esame che lei ha fatto circa i colpi da cui è stato attinto, le cause di morte, quanti. Se lei vuol consultare il suo elaborato, se vuole vedere altre foto…  
M.M.: Si ma… 
P.M.: Tanto per cominciare il discorso sennò non so di quale parliamo e mi è difficile farle le domande...
M.M.: Se si sposta un po’ la foto in modo da vedere il tronco si vede un reperto… ecco… un reperto abbastanza importante al livello del fianco, quella macchiolina nera rotondeggiante che è sicuramente il foro d’ingresso di un proiettile d’arma da fuoco.  
P.M.: Allora vogliamo vedere una foto di questo ragazzo sul tavolo autoptico? Se ce l’abbiamo… sennò ci sono qui mi sembra.  
Presidente: Ovviamente, solito discorso, voltate altrove gli obbiettivi.  
M.M.: Sì.  
P.M.: Leggiamo prima la didascalia Professore, così ci aiuta… aiutiamo il ricordo: 32 “Insieme…”  
M.M.: “…del cadavere di…” Si ecco qui…  
P.M.: Non è Meyer ma è Horst.  
M.M.: Wilhelm Meyer non Horst. Meyer si chiama. O almeno noi in perizia l’abbiamo sempre…  
P.M.: Va be’…  
M.M.: Comunque è lui. Allora…  
P.M.: Vediamo qui, scusi, la… Ecco, il ragazzo coi capelli corti.  
M.M.: Si.  
P.M.: Facciamo così.  
M.M.: E lui qui, sempre sul fianco destro…  
P.M.: È quello che abbiamo visto prima nella... come posizione.  
M.M.: Si. Il foro. Sono scomparse quelle imbrattature di sanque che c'erano intorno, perché lo abbiamo un po' lavato, comunque questo è sicuramente un foro d'inqresso. Fra l'altro è il foro del proiettile che è risultato mortale, perché entrando da destra ha gravemente leso il fegato, e continuando poi il suo tragitto da destra verso sinistra è passato dall'addome dentro la cavità toracica, ha colpito il cuore, ha trapassato il cuore ed è andato a finire nel polmone sinistro. Quindi questo è ampiamente e gravissimamente mortale.  
P.M.: E questo è un colpo.  
M.M.: Si. Un altro lo aveva del tutto superficiale alla testa, alla regione occipitale, ma questo direi che ha appena scalfito...  
P.M.: Lo vediamo qui?  
M.M.: No, dovrebbe essere proprio posteriore, occipitale.  
P.M.: Occipitale. Non si vede neppure.  
M.M.: Ma ha scarsissima importanza traumatologica...  
P.M.: Comunque un attimo, andate… ah ecco, un attimo, guardi, è questo?
M.M.: Sì, sì.  
P.M.: Leggiamo la didascalia per vedere se ci aiuta. "Particolare della soluzione di continuo sulla regione occipitale"
M.M.: Questo è penetrato appena sul tavolato cranico osseo esterno, quindi scarsissimo potere lesivo.
P.M.: E siamo a due; uno, il primo, mortale, e questo scarsissimo...  
M.M.: Il terzo dovrebbe essere alla regione glutea a sinistra, anche questo però penetrato un po' nei tessuti muscolari locali ma senza....  
P.M.: Se può guardare, è questo qui?  
M.M.: La regione non la riconosco. Sì c'è, gluteo sinistro, è penetrato nei muscoli di quella regione, non entrato in addome, terminato a fondo cieco, ferite di scarso rilievo.  
P.M.: Vediamo la foto di sinistra se… leggiamo la didascalia per favore.  
M.M.: Questo è il fianco destro...  
P.M.: "Particolare della soluzione di continuo sulla regione costale inferiore".  
M.M.: Inferiore destra.  
P.M.: Destra.  
M.M.: Cadavere supino qui.  
P.M.: Quindi torna completamente con quello che ricorda lei: tre colpi di cui uno mortale…  
M.M.: Sissignore. Al tronco.  
P.M.: È quello che ci ha descritto, e gli altri due sono assolutamente ininfluenti sulla causa della morte.
M.M.: Ecco, quello alla regione glutea, il cadavere è stato spostato, qui è in posizione prona, ovviamente.
P.M.: Sì, sì. Abbiamo altre foto relative a questo ragazzo? Sennò ci fermiamo qua. No. Ricorda ora... queste sono foto d'insieme, le abbiamo già viste... invece l'altro, se... Prima di vedere le foto ricorda lei, Professore, l'altro come...  
M.M.: Sì, l'altro per quanto mi ricordo, è stato raggiunto da quattro colpi d'arma da fuoco. Due dei quali alla testa, uno alla coscia sinistra e il quarto, mi sembra, al tronco, ma forse se vediamo le fotografie me lo ricordo. Comunque...  
P.M.: Quelli mortali, proviamo con quelli o quello mortale.  
M.M.: Quello mortale è uno dei due che hanno raggiunto il cranio, perché uno dei due...  
P.M.: Cominciamo a vederle tutte, rilievo 28 “Come al rilievo precedente”, allora andiamo al rilievo precedente. 27, insieme del cadavere di Rusch.  
M.M.: Uwe Rusch è il nome del cadavere...  
P.M.: Visto dal lato destro.  
M.M.: Dunque, sul lato destro - si può avvicinare un pochino e ingrandire? - perché quella all'ascella potrebbe essere un foro d'ingresso, però...  
P.M.: Può consultare l'elaborato.  
M.M.: Potrebbe. Io mi ricordo però bene dei due fori cranici occipitali, perché uno dei due fu l'unico a risultare, dei quattro colpi, mortale.  
P.M.: Proviamo se abbiamo delle foto dei colpi occipitali; partiamo da quelli. Questi sono quelli di uscita? 
M.M.: Eh, scusi. Sì, quelli sono quelli di uscita; uno, entrambi sparati al cranio con uscita, e uno di questi il superiore al.... mi scusi d'ingresso, non di uscita. 
P.M.: Sono di entrata.  
M.M.: Sì, sì e infatti…  
P.M.: Torna anche, se lei si ricorda, con la posizione del cadavere nel furgone, perché noi vediamo...
M.M.: Sì, comunque qui sono sicuramente ingressi. Quello superiore ha colpito l'osso zigomatico, è penetrato nel cranio da sinistra verso destra, è andato, direi, a ledere gravissimamente la parte destra del cervelletto. Quello di sotto invece non è penetrato, ha interessato la metà sinistra del labbro superiore, entrato nel cavo orale, ha rotto qualche dente, si è frantumato il proiettile stesso, e quindi è uscito in pratica dalla cavità orale senza produrre grossi danni, se non quelli dentari.  
P.M.: Quindi uno sicuramente importante dal punto di vista della causa della morte.  
M.M.: Sì, quello superiore.  
P.M.: Bene, andiamo avanti agli altri, andiamo alle altre foto per vedere...  
M.M.: Ecco, questo è il terzo che mi ricordo della coscia, anche questo scarsamente importante, quasi di striscio, infatti ha una figura grossomodo ovalare, di striscio, quindi anche questo non lesivo. Il quarto non mi ricordo, ma se si vede comunque non fu sicuramente mortale, perché la morte è unicamente dovuta alla gravissima lesione da uno dei due colpi alla testa.  
P.M.: Leggiamo la didascalia. 
M.M.: Il quarto alla mano. 
P.M.: Eccolo lì, è sulla mano e addirittura trapassante...  
M.M.: E' vero sulla mano sinistra.  
P.M.: “Particolare della mano sinistra…”  
M.M.: Trapassante il polso.  
P.M.: “…direzione del foro di entrata e di uscita”.  
M.M.: Si.  
P.M.: In punto di dinamica della aggressione, dal momento che i colpi sono questi, i fori sul furgone lei li ricorda?  
M.M.: Sì, li ho rivisti ora in parte.  
P.M.: Lei li ha visti e corrisponde… ha qualcosa da chiarirci…  
M.M.: No, direi grossomodo no. C’è una…  
P.M.: Non ha niente da dirci in più.  
M.M.: Direi di no. Noi misurammo l’altezza di questi fori lungo…  
P.M.: L’altezza di questi fori sul furgone.  
M.M.: Di ingresso. Sissignore.  
P.M.: Ohooo, vediamo se… Scusi, li misuraste su un terreno… Perché voi avevate il furgone?  
M.M.:  
P.M.: Cioè li misuraste sul furgone?  
M.M.: Li misurammo sul furgone.  
P.M.: Con strumenti idonei alla misurazione Professore?  
M.M.: Con i metri…  
P.M.: Si benissimo, benissimo grazie.  
M.M.: Un normale metro da sarto, diciamo.  
P.M.: Perfetto.  
M.M.: Quelli gialli arrotolati.  
P.M.: Benissimo. Insomma con un…  
M.M.: Ora non mi ricordo se l’abbiamo misurati lì ma direi di no perché era notte. Credo…  
P.M.: No, dico… noi sappiamo, perché lo abbiamo letto negli atti, che il furgone fu portato a medicina legale, lei lo ricorda?  
M.M.: Si e li abbiamo misurati a medicina legale se non altro perché era giorno e quindi le misurazioni con un metro, con un comune metro a nastro... 
P.M.: Dalla mattina dopo insomma.  
M.M.: Le abbiamo fatte la mattina dopo.  
P.M.: In punto di queste misurazioni che furono fatte evidentemente quando il furgone era su un piano, sul terreno di qualche locale dell’Istituto, del cortile, non lo so dove…  
M.M.: Sissignore. Certo, certo. Livello stradale piano.  
P.M.: Bene. In punto di misurazioni voi faceste delle misurazioni dei colpi a voi evidenti sui vetri o sulla fiancata? 
M.M.: Uno anche sulla fiancata se non mi ricordo male.  
P.M.: Ha qualche ricordo preciso? Circa le misure, circa le possibilità di essere precisi su queste misure.
M.M.: Ora non me le ricordo esattamente però sono riportate esattamente nella relazione.  
P.M.: Le dispiace rileggerla e poi farcelo sapere a noi nei dettagli queste misurazioni?  
M.M.: Posso farlo ora?  
P.M.: Sì, grazie se la Corte...  
Presidente: Pagina 18.  
M.M.: Scusi? 
Presidente: Mi pare a pagina 18, Professore.  
M.M.: 18, c'è una lunga introduzione teorica in quanto si…  
P.M.: Lasciamo quella teorica e veniamo alle misurazioni innanzitutto.  
M.M.: Pagina 18, “le seguenti misure furono sulla carrozzeria del pulmino”, quindi non sul vetro.

martedì 26 giugno 2012

Giovanni Leonardi - Deposizione del 29 aprile 1994 - Quarta parte

Segue dalla terza parte.

A.B.: Presidente, se posso, per chiarezza, nel loro elenco del materiale inventariato, lo deve aver...alla "A" - è il numero 1 - c'è un sacco di colore... con manici, non si sa se è Coca Cola, Cola, non si sa, con manici in pelle, contenente nove magliette bianche, sette slip bianchi, quattro paia di calzini, una carta stradale dell'Italia, eccetera; dodici musicassette e materiale cartaceo. Ecco, volevo domandare se ricorda questo particolare e se poteva avere questo colore?  
G.L.: No, non ricordo.  
A.B.: Se aveva un colore bleu?  
G.L.: Non ricordo assolutamente. Direi una bugia.  
Presidente: E' stata poi riconsegnata questa valigia, Avvocato.  
A.B.: Come?  
Presidente: Questa valigia è stata riconsegnata.  
A.B.: Una. Pare che fossero due da quello che si dice nella lettera.  
P.M.: Ma non si sa in base a cosa per ora.  
A.B.: Loro parlano di due valige.  
P.M.: Lo dicono sulla base di una...  
Presidente: Avvocato, mi scusi, proprio dal documento da voi prodotto, sembra che si parli di una sola valigia. Rileggiamo, scusate.  
P.M.: Sì, grazie, Presidente.  
Presidente: "... Come da accordi ci sono pervenuti... eccetera... In ambedue le foto è ben visibile una valigia bleu...", in ambedue le foto, ma la valigia bleu è la stessa. Poi ci sono le foto, queste qui, le potete guardare. Che poi non è stata ritrovata sul luogo del delitto. Conteneva tutto il vestiario del ragazzo, mentre il vestiario ritrovato, ad eccezione della maglietta e un paio di pantaloni apparteneva a Rusch. Quindi è una valigia sola, non sono due.  
P.M.: Quindi si deduce dalla lettura di questi atti che è sparita una valigia, o ho capito male?  
Presidente: No, no.  
P.M.: No. Benissimo, basta.  
Presidente: E poi i Carabinieri rispondono dicendo mancava la valigia bleu, si fanno carico di cercarla, e dicono: "Il 7 corrente personale di questo Nucleo controllando un armadio rinveniva detta valigia, la quale, per mera svista, era terminata nell'immobile, pertanto non era stata inclusa... eccetera - In data odierna la valigia in questione, con il relativo contenuto, è stata consegnata al Consolato Onorario della Repubblica Federale di Germania tramite...", eccetera, eccetera.  
A.B.: Ecco, ma questa valigia, la domanda che si voleva fare anche noi perché l'abbiamo preso ora estemporaneamente...  
Presidente: Quindi il mistero, sotto questo profilo, è chiarito. Era una sola valigia, ed è stata restituita. In ritardo.  
A.B.: Il mistero era uno scheletrino. Va bene. In un armadio. Ed era una valigia.  
Presidente: E va be'!  
A.B.: No, no, Presidente, chiedo scusa.  
P.M.: Di cui si descrive il contenuto e nessuno dei parenti...  
A.B.: Ecco, qual è il contenuto, quello di cui al numero 1? E' un sacco o una valigia? Non ho capito bene questo, mi scusi, Presidente.  
Presidente: "Conteneva tutto il vestiario del ragazzo"  
A.B.: Ecco, perché ci sono sette slip bianchi in quella...  
Presidente: "Ragazzo", il Meyer, eh!  
A.B.: Ragazzo?  
Presidente: Meyer.  
A.B.: Io se fosse il Meyer non lo so, poveretto!  
Presidente: Lo dicono loro. Cioè i genitori del Meyer fanno sapere attraverso il Consolato Onorario, eccetera, di Firenze che questa valigia conteneva tutto il vestiario del ragazzo.  
P.M.: Presidente, mi scusi, avrei sul punto forse una richiesta che, se la Corte mi segue un attimo, potrebbe risolvere il problema. Mi sembra di capire che la lettera è indirizzata al maresciallo Congiu, che il maresciallo Congiu ha provveduto al ritrovamento nell'armadio di questo "scheletro", e che l'ha restituito dopo aver descritto cosa c'era. Perché per levarci ogni dubbio non convochiamo, e ne faccio espressa richiesta, il maresciallo Congiu per Lunedì mattina o per la prossima udienza? Oggi non c'è. Se la Corte ritiene di avere dubbi sul punto; se non ha dubbi io la mia richiesta la ritiro.  
Presidente: È del tutto inutile convocare Congiu, sembra che...  
P.M.: Bene, è cartaceo e documentale a disposizione della Corte.  
Presidente: Questi documenti prodotti dalla difesa descrivono l'episodio e tutto guanto può servire.  
P.M.: Bene, e allora come non detto. Era per dimostrare che non c'era nessuna volontà di non andare in fondo all'episodio valigia.  
A.B.: No, no, per carità, nessuno...  
Presidente: Va bene, va bene, abbiamo chiarito.  
A.B.: Presidente, mi perdoni, siccome il punto, non so se il Pubblico Ministero vuole andare avanti su questa indagine relativa ai fatti dell'83, io vorrei fare una richiesta, mi auguro assecondata anche dal signor Pubblico Ministero, per capire se sono tornate, son venuti o non son venuti questi vetri dalla Germania. Ecco, solo questa richiesta vorrei fare. E sulla base, per fare questa richiesta mi avvalgo di questi documenti che ha una pagina 62… Al Pubblico Ministero glielo mostro…  
Presidente: Il Pubblico Ministero li ha visti?  
P.M.: Sì, si, nessunissimo problema.  
Presidente: Dunque, Pubblico Ministero, c'è un seguito a queste richieste?  
P.M.: Presidente, come lei vede sono atti del Giudice istruttore; non c'è seguito, a mia memoria.
Presidente: È stata fatta questa rogatoria per ottenere…?  
P.M.: Il Giudice istruttore mi sembra di ricordare che ha tentato a dei fini peritali, ottenendo poca risposta. Però, onestamente, mi dia il beneficio d'inventario anche a me, sennò faccio il cattivo teste in questo caso. Presidente: Direi che in questi limiti la richiesta difensiva va accolta. Il Pubblico Ministero se può...  
P.M.: Io faccio tutte le ricerche negli atti e le ricerche presso gli uffici. Faccio presente che non l'ho ben presente perché è un'iniziativa del Giudice istruttore.  
Presidente: Nel caso formalizzeremo poi il tutto, ma certo che...  
A.B.: Mi pare che sia importante, Presidente.  
Presidente: Naturalmente.  
A.B.: Potrebbe essere importante.  
P.M.: Importante... mi sembra che sia tutto a fini peritali, una volta che si è stabilito, oramai è una constatazione che il furgone non c'è più quando si vogliono fare...  
Presidente: E con questo si chiudono le stalle quando i buoi sono scappati. Avvocato Bevacqua vuole continuare? No. Avvocato Santoni, prego.  
A.F.S.: Signor Presidente, vorrei che fosse mostrato - non mi ricordavo che erano state fotografate - la fotografia al teste riguardante le riviste pornografiche, per vedere se si ricorda con l'ausilio della foto, la distanza tra il furgone e le stesse. Ricordo che questa circostanza è importante in quanto nella perizia De Fazio, Luberto, Galliani, dell'Università di Modena, è dato spazio e vi sono inferenze criminologiche proprio riferite a questo reperto. Ora vedendo le fotografie forse il teste si ricorda - speriamo - a che distanza erano dal furgone.  
G.L.: Sì, mi ricordo della presenza di questi fogli, erano dei fogli di giornale, di riviste pornografiche stracciate, calpestate, così, stavano circa, dietro una siepe, ad una distanza di circa dieci metri dal furgone, dieci, quindici metri, se non ricordo male. Comunque nelle vicinanze, immediate vicinanze. Come potrebbe essere da qui al di là del tavolo.  
A.F.S.: La ringrazio.  
Presidente: Nessun'altra domanda?
P.M.: Nessuna il P.M., grazie.  
A.F.: Una sola.  
Presidente: Avvocato Fioravanti. 
A.F.: Avvocato Fioravanti. Queste riviste, questi fogli sono stati repertati da lei?  
G.L.: Ma io penso di sì, perché non credo di...  
A.F.: Ecco ma poi dove sono finiti?  
G.L.: Questo non me lo ricordo francamente, ma se c'erano...  
A.F.: Sono stati consegnati alla Polizia o trattenuti dai Carabinieri?  
G.L.: No, questo non me lo ricordo. Comunque se sono stati notati, sono stati repertati. Come è stata repertata una bustina di un calmante come quelle che possono essere dello zucchero nei bar, quelle confezioni chiuse, che finisce in "an", e fu detto che poteva essere, si poteva trattare di un farmaco - siccome finiva in "an" era un calmante. Evidentemente qualcuno l'aveva assunto per rendersi calmo. Cosi si ipotizzarono queste cose. Ed era, mi pare, nelle vicinanze delle riviste, di questi fogli di giornale.  
A.B.: Ah, c'era anche un farmaco in quest'occasione?  
G.L.: Sì, c'era una bustina come delle dimensioni di, diciamo simile, della stessa grandezza di una bustina da zucchero, di quelle chiuse che stanno di solito nei bar.  
A.B.: Ed era "Norzetan", forse?  
G.L.: Ecco, "Norzetan", si.  
A.B.: Anche qua c'era il "Norzetan"?  
P.M.: No, no, scusi un attimo, non facciamo dire al teste se questa cosa non la sa.  
A.B.: Ha detto una cosa che mi giunge nuova.  
P.M.: No, "Norzetan" gliel'ha detto lei.  
G.L.: Forse è questa, o io confondo. Non vorrei aver detto una cosa...  
P.M.: Ecco, ecco, maresciallo, cerchi...io non voglio farla ritrattare minimamente. Non vorrei che il teste confondesse. Quindi vediamo, se la cosa interessa, di essere un attimino.  
Presidente: Vediamo allora, Maresciallo...  
P.M.: Se no, capito?  
Presidente: Intanto si rivolga verso di noi.  
G.L.: Sissignore.  
P.M.: Si ricorda cosi poco che invece ricordarsi questo dato che negli atti non è repertato, no?  
Presidente: Dunque, le domande le faccio io ora.  
P.M.: Bene, Presidente, non ho problemi.  
Presidente: Cos'era questa bustina? Da dove salta fuori?  
G.L.: Ora, ecco, mi rendo conto di essere andato forse fuori tema.  
Presidente: Se c'era lei avrebbe dovuta repertarla, innanzitutto.  
G.L.: Certo, certo, ma fu repertato questo, senz'altro.  
P.M.: Dove?  
Presidente: Dove fu repertato? Le faccio io ora le domande.  
G.L.: Non ricordo se si riferisce ora a quest'episodio o ad un episodio precedente.  
Presidente: Ah, Ah, e caspita! Lei a quale altro episodio ha partecipato?  
G.L.: Quello che poi ci portò a Signa, a Montelupo, quindi nel periodo forse in cui si indagava su, su... uno dei Vinci, mi pare. Ecco, forse.  
Presidente: Comunque questa bustina lei la localizza, la ricorda?  
G.L.: Sì, però, ecco, non sono sicuro se fa parte in questo, se si riferisce a quest'episodio o ad altri.
Presidente: Se si riferisse a questo episodio - le domando - lei l'ha repertata sicuramente in quell'elenco?
G.L.: Sì, sì.  
Presidente: Quindi se non è in quell'elenco, non si riferisce a questo.  
G.L.: Non si riferisce a questo e sarà senz'altro in un altro procedimento, un altro episodio.  
Presidente: Va bene. Altro?  
P.M.: Nessun'altra domanda il P.M.  
Presidente: Avvocato Bevacqua, prego.  
Presidente: Mi scusi, Presidente. Ma lei da quanto tempo era al Nucleo Operativo?  
G.L.: Io ero dal '76 fino al '78; poi tornai nell'82 fino all'84 quasi, gennaio '84. Ecco perché ho vissuto anche precedenti duplici omicidi, ma non in prima persona. Quindi di supporto.  
A.B.: E a quali omicidi ha partecipato?  
G.L.: Partecipato no.  
Presidente: Di quali si è occupato, via, diciamo! Be', va be', basta capirsi.  
P.M.: Ci siamo intesi, ormai il clima è questo.  
G.L.: Non in particolare dell'omicidio, ma delle indagini e delle segnalazioni e degli accertamenti che si facevano in funzione delle segnalazioni che ci pervenivano. "X" sospetto, allora si andava, lo si perquisiva. Ecco in questo contesto.  
A.B.: No, siccome tutto è possibile, che venga alla luce anche dopo. Però se non viene alla luce, pazienza. Le domando, lei è stato anche alle dipendenze del colonnello Dell'Amico?  
G.L.: Si, certo.  
A.B.: Ecco, ricorda di avere fatto indagini, oppure no? Oppure l'ha saputo per un altro omicidio oltre che per questo, nel quale la Polizia, e i Carabinieri in particolare, si attivarono per cercare di capire chi poteva, che tipo di personalità potesse avere il presunto omicida, cioè se era un malato di mente, oppure no?  
G.L.: Sì, sì, certo.  
A.B.: Cioè quando fu trovata quella bustina di "Norzetan"...  
G.L.: "Norzetam”.  
A.B.: "Norzetam", o quello che era.  
G.L.: Sì, sì, ora ricordo bene.  
A.B.: Ecco, solo una volta fu trovata o più volte?  
G.L.: No, una volta sola. Ecco perché io pensavo fosse connessa a questo duplice omicidio, invece evidentemente...  
A.B.: Va bene, io speravo che fossero due volte...  
G.L.: No, no, è un caso unico e solo  
A.B.: Va bene. Grazie.  
Presidente: Altro?  
P.M.: Nessuna domanda il P.M.  
Presidente: Possiamo licenziare il teste. Grazie, può andare.

lunedì 25 giugno 2012

Giovanni Leonardi - Deposizione del 29 aprile 1994 - Terza parte

Segue dalla seconda parte.

Presidente: Avvocato Bevacqua.  
A.B.: Grazie. Maresciallo, lei ha fatto l'elenco del materiale che è stato trovato all'interno del furgone, dettagliato, credo, e mi auguro che sia in atti.  
Presidente: C'è, Avvocato, c'è.  
A.B.: Ricorda in particolare se vi era, fra l'altro, un portamonete in pelle contenente 171 marchi?  
G.L.: Questo non lo ricordo, però c'è scritto; si fu molto precisi su questo, su questo posso essere più che certo.  
Presidente: Quindi se c'è scritto, come infatti c'è scritto.  
A.B.: No, ma siccome si annette grande importanza al fatto che qualcuno...  
Presidente: Avvocato, qui c'erano 171 marchi, altri soldi italiani, tessere eurocheque...  
G.L.: Si, sì, credo che ci fossero.  
A.B.: Siccome si annette grande importanza, uno va ad ammazzare e fa tutte queste cose soltanto per pigliare quattro cose...  
Presidente: Va bene, la situazione è questa.  
A.B.: E' questa. No, volevo saperla se era questa. Senta, c'era anche un orologio da polso, marca... eccetera, eccetera, si ricorda questo? C'erano degli orologi, dei monili?  
G.L.: Si, si.  
A.B.: Oh, io le faccio una domanda, ma vorrei che lei se potesse, se lo ricorda; se non lo ricorda preferisco che lei non dica nulla.  
G.L.: Certo.  
A.B.: Fu trovato anche uno zainetto tipo militare verde? Anzi gli zainetti erano due: uno tipo militare verde, contenente macchina fotografica completa di obiettivo, una scatola con filtro, eccetera; e poi uno zainetto tipo militare contenente spazzola per capelli, rasoio elettrico Brown con relativa prolunga, quattro penne e una matita, una custodia contenente un paio di occhiali, una taglierina con lame di ricambio, uno spazzolino da denti ed altro materiale cartaceo. Se la ricorda questa circostanza? La domanda che io le faccio - se lo ricorda, se non ricorda preferisco che lei... - questo zainetto era chiuso, aperto, com'era?  
G.L.:  
A.B.: Non se lo ricorda. Va bene. No perché qua si attribuisce che uno con tutto questo ben di Dio abbia preso anche un portasapone e se lo portava a casa. Nient'altre domande. Tranne un'altra, ed è questa: lei ha partecipato poi alle ulteriori indagini che sono state effettuate dalla Procura della Repubblica? 
G.L.: Non ricordo fino a quando, però sì.  
A.B.: Io le domando se questo 'quando' arriva fino all'84.  
G.L.: Sì, fino a… diciamo dicembre '83.  
A.B.: Ecco, ricorda se la Procura della Repubblica si attivò particolarmente per cercare di riavere indietro perlomeno il vetro del finestrino del furgone? Tant'è che chiese addirittura al Console Onorario di Firenze di attivarsi lui per riottenere la restituzione di questo finestrino? Ricorda anche - perché qua c'è un atto, e qui ce n'è un altro - se anche la Questura si attivò nello stesso senso con una richiesta di cui le sto leggendo? "Il Giudice istruttore, dottor Rotella, presso il Tribunale di Firenze, in data 8/02/84 ha chiesto, tramite Consolato Generale Tedesco a Firenze, a Polizia Giudiziaria di Difholz di procedere a sequestro dei vetri laterali del pulmino marca VOLKSWAGEN crivellati di colpi. Ha inoltre sollecitato che venga chiesto a persona attualmente in possesso del pulmino in questione di mettere a disposizione lo stesso..." eccetera. La domanda che le faccio è questa - perché agli atti non trovo nulla - sono arrivati, son tornati, si sono visti, non si sono visti, o no?  
G.L.: No, no, non le posso rispondere perché di questi fatti io non ne ho trattati. Penso che avevo, ero stato già destinato ad altri incarichi, e che altri miei colleghi hanno continuato eventualmente queste...  
A.B.: Lei non sa se sono venuti, sono ritornati?  
G.L.: No, no, questo non lo so.  
A.B.: Sia pure in importazione temporanea questi cosi, oppure no?  
G.L.: Sapevo che un altro...  
P.M.: Esente da IVA.  
A.B.: Esente da IVA. Non c’è nessuna che si chiama IVA.  
G.L.: Nossignore.  
A.B.: No erano delle battute… Va be’ nessun'altra domanda. Grazie.  
Presidente: Altro?  
A.F.: Si.  
Presidente: Avvocato Fioravanti.  
A.F.: Maresciallo Leonardi, lei sa che fine hanno fatto questi oggetti da lei repertati ed elencati? Da lì dove sono andati a finire? Dal posto.  
G.L.: Gli oggetti repertati?  
A.F.: Tutti gli oggetti repertati.  
G.L.: Li abbiamo portati in ufficio.  
A.F.: Cioè, il portafoglio con i marchi, tutti quegli oggetti...  
G.L.: In ufficio.  
A.F.: In ufficio. Lei ricorda, sono stati dissequestrati in una certa data?  
G.L.: Sì. No, in una certa data non ricordo; comunque sono stati sequestrati, repertati, e poi, mi sembra sono stati restituiti ai parenti che sono giunti dalla Germania.  
A.F.: Ecco, restituiti.  
G.L.: Credo di sì, perché non sono stato io a eseguire questa restituzione, ovviamente autorizzata, penso.  
A.F.: Ecco, voi siete stati i primi a repertare, ad elencare tutti gli oggetti che c'erano lì dentro. C'erano due valige bleu dentro il furgone, repertate?  
G.L.: Questo non me lo ricordo.  
A.F.: E questo è il mistero delle valige bleu, allora! Grazie.  
Presidente: Comunque nell'elenco c'erano? Voi avete elencato tutto? 
G.L.: Guardi, abbiamo... non perché uno le altre volte non fosse preciso, ma...  
Presidente: C'era un elenco dettagliatissimo  
A.F.: In qualche elenco c'erano.  
Presidente: Due valige. Ma nell'elenco non pare che ci siano o ci sono?  
A.F.: Erano le due valige dove avevano i loro effetti personali. Sono state richieste dai genitori; c'è agli atti questo.  
Presidente: Ma non erano nell'elenco.  
A.F.: Non erano nell'elenco.  
Presidente: Quindi mancano.  
A.F.: Mancano.  
A.B.: Però erano state trovate.  
A.F.: Si.  
Presidente: Erano state trovate?  
A.F.: Sì.  
Presidente: E dove sono finite?  
A.F.: E non ci sono.  
Presidente: Chi le ha trovate? Da chi sono state trovate?  
A.F.: E' un mistero, lo spiegheremo alla fine del processo, Presidente.  
Presidente: No, no, misteri alla fine del processo non se ne spiegano più.  
A.F.: Non lo sappiamo più.  
Presidente: Chi le ha trovate? Se no queste sono affermazioni – Pubblico Ministero – sono affermazioni che non stanno né in cielo, né in terra. Lei mi dice chi le ha trovate e da cosa lo sa.  
A.F.: Non lo sappiamo più, lo chiediamo a loro.  
P.M.: Da cosa lo sa.  
Presidente: Bene, proseguiamo.  
P.M.: Io non ho altre domande da fare al teste.  
Presidente: Quindi, signori, non facciamo affermazioni buttate là! Se voi avete qualcosa da provare...  
P.M.: Si prova oggi.  
Presidente: ... questo è il momento. Se no altrimenti… chiaramente, queste sono affermazioni che non hanno il minimo...  
A.B.: Presidente, mi scusi, il collega probabilmente voleva dire questo, anzi ha voluto dire questo.  
P.M.: Facciamolo dire al collega.  
A.B.: C'erano due valige bleu che sarebbero state richieste dai genitori. Volevamo sapere se erano state repertate oppure no.  
Presidente: Avete l'elenco, ditemi se trovate due valige bleu. Possiamo leggerlo insieme.  
A.B.: Scusi, Presidente. Ecco: "Allegato 1: alla cortese attenzione del maresciallo Congiu - vede che i figli ogni tanto aiutano - come dagli accordi telefonici intercorsi, in allegato ci pregiamo rimettervi due foto che ci sono pervenute in data odierna da parte dei genitori del Meyer - evidentemente foto - . In ambedue le foto è ben visibile una valigia bleu che poi non è stata ritrovata sul luogo del delitto; conteneva tutto il vestiario del ragazzo, mentre il vestiario ritrovato, ad eccezione di una maglietta e di un paio di pantaloni apparteneva a Rusch. Questo per vostra opportuna conoscenza, ringraziandovi della vostra collaborazione, ci è gradita l'occasione per porgervi distinti saluti". Ora noi domandavamo...  
Presidente: Chi manda questa lettera, e a chi?  
A.B.: Questa è una lettera che viene esattamente da Honorar Konsul, Console Onorario della Repubblica dio Germania; Console Onorario della Repubblica Federale di Germania, Brigitte Meyer...  
Presidente: Di Firenze? Dove?  
A.B.: Florenz, 31/01/84.  
Presidente: Mandata a...? Al Giudice istruttore?  
A.B.: Mandata alla cortese attenzione del maresciallo Congiu dei Carabinieri.  
Presidente: Con allegate foto, evidentemente.  
A.B.: Evidentemente, sì. Sono due foto, però non si capisce bene, questo è il punto, siccome c'è una foto con questo povero ragazzo vivo, va bene? E poi c'è una foto con tutto quello che è stato trovato immediatamente fatta dopo il ritrovamento, quindi non si sa se si riferisce alla prima foto - quella quando il ragazzo era vivo, con questa valigia - o si riferisce alla seconda foto, dove però sembrerebbe percepire degli indumenti che probabilmente erano inseriti in questa valigia. Non si sa esattamente. Questo. Volevamo capire soltanto questo.  
P.M.: Possiamo, penso che per l'accertamento della maggiore verità, ecco, vedere se negli atti abbiamo le foto originali, e cosi le forniamo alla Corte sia perché ci consenta di fare domande di acquisizione di prove diverse, sia perché dal momento che è usato, quelle foto siano a disposizione della Corte, non le tengono le parti, qualsiasi siano le conseguenze che possiamo trarre in punto di fatto dato che…  
A.B.: Presidente, io posso produrle.
P.M.: Sono fotocopiate?  
A.B.: Sono fotocopiate.  
P.M.: Scusi, negli atti ci sono foto originali o fotocopie anche lì?  
A.B.: Io ho solo fotocopie.  
P.M.: Va bene, mi impegno io a farle avere alla Corte.  
Presidente: Il Pubblico Ministero penserà...  
A.B.: Pagina 63, pagina 64, pagina 65.  
Presidente: Benissimo, se non c'è opposizione, può anche produrle, così vediamo.  
P.M.: Produciamo senz'altro...  
Presidente: Può essere un punto interessante.  
P.M.: ... concordemente, anche a richiesta del P.M., le foto; se ci sono foto originali, se sono fotocopie anche quelle negli atti, perché i Tedeschi hanno mandato solo foto fotocopiate, basteranno quelle.
Presidente: Va bene.  
P.M.: Presidente, Presidente mi scusi, sul punto, se lei crede, vorrei rimostrare un attimo la foto numero 7 in cui si vede chiaramente la valigia, così ci leviamo qualche dubbio.  
A.B.: Però ne manca una.  
P.M.: Sì, sì, intanto almeno una vediamo che c'era.  
Presidente: Vediamo.  
P.M.: Perché sembra una valigia e un sacco accanto, non lo so. La foto numero 7, almeno nel fascicolo della Polizia scientifica, scusi, eh! abbiamo questa. Vediamo se la possiamo schiarire al massimo. Accanto, io onestamente, al di là di una valigia... no, no, teniamola ingrandita. Quindi la valigia c'è!  
Presidente: Sembra la valigia di questa illustrazione, allora.  
P.M.: Così ci siamo levati il dubbio. Le altre son fotocopie di fotocopie.  
Presidente: Be', abbiamo trovato le fotografie.  
P.M.: Con le valige. Ed ogni dubbio in punto di valige...  
Presidente: È una valigia! È una valigia in fibra, sembra, non si riesce a capire.  
P.M.: Quell'altro è uno zaino. Vogliamo vederlo insieme se il teste si ricorda qualcosa di questo zaino?  
G.L.: No, no, non mi ricordo questi particolari,  
P.M.: Non ricorda niente.  
G.L.: Relativamente alla valigia e agli zaini.  
P.M.: Al contenuto di questi, ricordo...  
G.L.: Nossignore, non ricordo nulla.  
P.M.: Lasciamo questa foto. Io comunque a questo teste non ho altro da chiedere.