martedì 3 gennaio 2012

Ruggero Perugini - Deposizione del 15 giugno 1994 - Nona parte

Segue dall'ottava parte.

R.P.: Quella fu l'occasione, anche, perché alcune cose che mi erano tornate… ci erano tornate in mente nel corso dei giorni… per esempio s'è parlato… poi di quello che sequestrammo… il blocco da disegno… c'erano alcuni oggetti che ci sembrarono fuori posto nell'abitazione di Pacciani, per esempio i dizionari di lingua, mi pare ce ne fosse uno inglese o uno tedesco, non mi ricordo; per esempio c'erano delle cartoline…
P.M.: Cioè…
R.P.: … turistiche…
P.M.: In questa perquisizione cercavate documenti non più armi, che potessero in qualche modo, nel modo che ci ha spiegato, risalire a attività del Pacciani.
R.P.: In questo momento, in questa perquisizione dicevo… questa è anche l'occasione per renderci conto.. questi aspetti strani che c'avevano colpito non più di tanto nel corso della perquisizione lunga, quella da aprile a maggio, e che ci erano rimasti nel cervello e facemmo questa perquisizione.
P.M.: Lei ricorda, c'è un dettagliato verbale di sequestro in cui lei dice questi oggetti dove sono esattamente stati trovati, poi alcuni li vorrei mostrare, se lei vuole riguardare il verbale… qui è proprio…
R.P.: Si esatto.
P.M.: E’ il verbale del giorno due e sono tutti poi quelli più importanti fotografati, se lei ci vuole sintetizzare quali sono gli oggetti che sequestraste quel giorno per ora… ecco…
R.P.: Si, sequestrammo un lembo di stoffa con margine cucito, aveva un bordo cucito di tessuto bianco con disegni floreali di colore verde pallido…
P.M.: Che era allo stesso…
R.P.: Che è quello che è stato mostrato.
P.M.: Quello grande.
R.P.: Quello… No è quello… è quello…
P.M.: La pezza grande.
R.P.: No è quello sottile, credo, perché margine cucito ce l'aveva uno solo…
P.M.: Bene, ci sono le dimensioni tanto… per fortuna…
R.P.: Si cm 18,5.
P.M.: Poi?
R.P.: Poi dentro una scatola di legno appoggiata sulla credenza: “Una busta di cellophan trasparente aperta su un lato recante all'interno tracce di una sostanza da individuare” non si capiva che cosa fosse.
P.M.: Successivamente cosa…
R.P.: “Una fionda di metallo verniciato rinvenuta nel retro del garage all'interno di un bidone contenente materiali di calzoleria…”
P.M.: Va bene, poi?
R.P.: Questa l'avevamo in relazione alle dichiarazioni rese dalla Mecacci, vedova Santini, che aveva detto che lui tirava ai gatti con quella fionda… insomma era un…
P.M.: Va be’… Era un riscontro su una dichiarazione di una teste.
R.P.: Esatto. Oh invece in via Sonnino 30…
P.M.: Dove abitava veramente Pacciani…
R.P.: Si, “Una confezione di lubrificante CRC, rinvenuta sul piano di una credenzina…” All’interno di una trousse con cerniera…
P.M.: Ecco, vediamo questa.
R.P.: Ecco, facciamo vedere la trousse…
P.M.: Se lei intanto spiega di cosa si tratta e poi la mostriamo.
R.P.: Si all’interno di una “Trousse con cerniera di colore scuro con disegni geometrici di colore avana… poggiata sul ripiano di una mobile della libreria del salotto è stato trovato e sequestrato un porta sapone di plastica di colore bianco contenente…” qua segue la lista dei monili…
P.M.: Che erano dentro, vogliamo mostrare il porta sapone e i monili? Così… Innanzitutto controlliamo se è questo… perché prima ci sono i monili dentro e poi li avete tolti…
R.P.: Esatto.
P.M.: Questo è un portasapone con questi oggetti dentro, ci vuole ridescrivere dove avete trovato questo portasapone poi cerchiamo sulla sinistra di inquadrare al massimo…
R.P.: Si. Questo portasapone era all'interno della trousse… di una trousse… come descritta qui… di colore…
P.M.: E dove era esattamente questa trousse, scusi?
R.P.: Dunque, questa era appoggiata sul ripiano di una mobile libreria del salotto.
P.M.: In via Sonnino, vediamo, scusi, la foto prima perché dice nella foto prima è chiuso… ho letto nella didascalia… vediamolo chiuso e poi aperto, ecco, vediamo se… leggiamo la didascalia…
R.P.: “Insieme della portasapone in plastica bianca rinvenuto in via Sonnino 30”.
P.M.: In via Sonnino 30, dediam… è questo dove lei poi ha rinvenuto quella scritta?
R.P.: Lei intende la scritta “DEIS”?
P.M.: Si.
R.P.: Si ma credo che la scritta fosse sotto…
P.M.: Bene poi ci sono gli accertamenti, comunque è questo qua.
R.P.: Quel punto marrone lì sul lato è una bruciatura…
P.M.: Di sigaretta.
R.P.: Di sigaretta, credo, si. Sigaro, sigaretta…
P.M.: Poi è stato esaminato e ce lo dirà chi lo ha esaminato, comunque questo è l'oggetto, ora vediamo cosa c'era dentro, avevamo visto una foto di insieme, poi è stato aperto…
R.P.: Si e poi ogni oggetto è stato fotografato con le dimensioni…
P.M.: Ricorda se siamo riusciti a arrivare all'appartenenza di questi monili a qualcuno? Alle figlie, alla moglie, alle sorelle?
R.P.: Lui disse che alcuni di quelli glieli aveva dati la sorella, era roba della sorella, che glieli aveva dati da riparare, non so bene, e altri disse che erano monili delle figlie, tanto le figlie quanto la sorella negarono di averli mai avuti, insomma che fossero loro, dissero: no quella è roba sua…
Presidente: Siamo alle solite.
P.M.: Non si può utilizzare.
R.P.: Si comunque glielo chiedemmo.
Presidente: Bisogna ricordare sempre…
R.P.: E scusate.
P.M.: Sentiremo la sorella.
Presidente: Perché non può deporre…
P.M.: Non dice nulla, noi guardiamo solo gli oggetti.
A.F.: …riferito, come non dice nulla…
P.M.: Non si può utilizzare ci è stato detto… allora andiamo avanti…
R.P.: Insomma questi oggetti come vedete non sono oggetti di valore…
P.M.: Bene, poi… vogliamo seguire ancora il processo verbale di sequestro di quel giorno, 2 giugno?
R.P.: Ha un bracciale… eccetera, eccetera… devo seguire… devo indicare…
P.M.: Le cose più importa… No, le cose più importanti che sono poi fra l'altro… Le ha anche sottolineate…
R.P.: Esatto.
P.M.: Sono quelle… che poi sono state anche fotografate, no?
R.P.: Esatto. Poi per esempio nella trousse c'era un paio di occhiali da sole con le lenti verdi a goccia e montatura metallica chiara… sul cassettone biblioteca del salotto…
P.M.: Sempre in via Sonnino?
R.P.: Sempre in via Sonnino, nella stessa stanza, un piccolo dizionario tascabile italiano-tedesco, un set di 12 cartoline illustrate di paesaggi della Germania con scritte in tedesco, aggiungo che si chiamava… cioè era di un percorso lungo il Reno, un block-notes da disegno, era un blocco da disegno, con una copertina di colore rosso di produzione straniera…
P.M.: Lo vogliamo mostrare? E se ci sono anche il vocabolario… questo dizionario… Cominciamo dal blocco. Ecco questo è il famoso blocco che poi ha avuto tutti gli accertamenti che sappiamo, lei dove lo trovo? Lei ce ne ha già parlato come le sembrò di averlo visto nel ’90 e lo abbiamo già sentito ieri, quel giorno lì dove era?
R.P.: Quel giorno lì, se non sbaglio, non leggo il verbale di sequestro, ma se non sbaglio era in quello stesso mobile però al piano interno, quando lo trovammo, era dentro una busta di plastica della spesa chiara.
P.M.: Bene. A lei in quel momento destò qualche interesse perché lesse “Skizzen”? Si ricordi che non può riferire cose dette dall'imputato.
R.P.: No, no, no non parlo. No, diciamo…
P.M.: Non sono utilizzabili.
R.P.: Questo blocco io lo avrò avuto per le mani sicuramente in precedenza perché controllammo tutte le possibili carte.
P.M.: E ce l’ha raccontato ieri.
R.P.: Ecco, io poi ripensando perché lo avessi escluso… l'ho escluso perché scioccamente avevo trovato degli appunti di mano, appunti manoscritti, con la stessa scrittura dell'imputato, con date che erano antecedenti all'epoca dell'omicidio dei tedeschi che sono stati uccisi, come si ricorda, nell'83. In quella circostanza dissi: Va be’ queste le ha fatte lui queste annotazioni quindi non è mica detto che siano attendibili… Questo fu il motivo per cui…
P.M.: Lo prese.
R.P.: Fu anche un altro motivo però non lo posso dire e quindi non lo dico.
P.M.: Va be’ l'altro motivo… Cioè lo può dire ma tanto non è utilizzabile quindi non possiamo saltare, vedremo…
R.P.: Lo saltiamo.
P.M.: Ce lo dirà l'imputato, se crede.
R.P.: Notai nella circostanza che questo blocco aveva dietro due numeri…
P.M.: Ecco, vediamo il dietro…
R.P.: Aveva dietro due numeri…
P.M.: Ah questo è… scusi eh… ormai l'operatore sta facendo vedere il dizionario, perché… questo è il dizionario italiano-tedesco… va be’ andiamo avanti, vediamo il blocco Skizzen dalla parte dietro. Ecco, c'erano dei numeri, diceva dottore…
R.P.: C’erano due numeri accanto… due numeri… c'erano due serie numeriche una accanto all'altro, 4 2 4 e quello che a me parve 4 0 0 invece poi si accertò essere 4 e 60…
P.M.: Ci sono veramente montagne di perizie e dichiarazioni, comunque lei in quel momento vide…
R.P.: Quindi dissi: un prezzo italiano non può essere, se è un prezzo e comunque…
P.M.: Fece la cosa più opportuna da fare, lo sequestro ai fini di ulteriori…
R.P.: Ritenni che fosse il caso di fare accertamenti…
P.M.: Ulteriori accertamenti.
R.P.: E… ah questo… insieme, dentro quella busta c'erano anche un blocco di verbale di contestate… sulla legge sulla caccia…
P.M.: Scusi, qui è importante invece che legga, perché non abbiamo la fotografia, insieme al blocco, vuole spiegare che cosa c'era? Questo verbale di contestazioni leggi sulla caccia… c'era una annotazione, in questo momento non abbiamo la foto, è agli corpi di reato, ritengo… e quando sarà opportuno cercherò di spiegarlo ma lo capiscono da soli i signori giudici quando il dottor Perugini spiegherà di cosa si tratta. Ecco questo blocco di violazioni legge caccia che annotazioni aveva?
R.P.: C’era questa annotazione. “Alla Procura della Republica…”
P.M.: Con una “B” sola.
R.P.: Con una “B” sola, dottor Canessa, Piazza San Firenze.
P.M.: Era su questo blocco di violazioni legge caccia, c'era questa annotazione.
R.P.: Si.
P.M.: Bene, sequestrò anche questo.
R.P.: Repubblica con una “B” sola l’abbiamo trovato scritto da altre parti…
P.M.: Si, si, si comunque c'era scritto dottor Canessa.
R.P.: Si. Poi c'era una scatolina tonda di plastica azzurra vuota con sopra scritto apparecchi di innesco super maggiorati 100-645; un quadernetto con copertina di colore rosa a chiazze pallide cui c'era scritto ”Spese famiglia Pacciani Rosa” e all'interno della copertina è annotato “Borgo San Lorenzo, Via Giovanni della Casa, 14, telefono 849356, volture 8000, Sergio Paoli, meccanico di Vicchio”. Ecco il discorso mi richiamava alla mente la testimonianza del Petroni Nello che appunto disse…
P.M.: Che parlava proprio del Paoli, chi era il Paoli lo vuole ricordare alla Corte?
R.P.: Paoli era quel meccanico di Vicchio che avrebbe, secondo la testimonianza di Petroni Nello, riferito alla Petroni Nello dice: - Guarda un po’ l’amico tuo che m’ha portato - e gli fece vedere una pistola che si trovava sul suo banchetto di lavoro –dice che vuole che gli allarghi… -
A.B.: Io mi oppongo.
P.M.: E’ già negli atti signori, è inutile…
A.B.: Già negli atti ma era una pistola a tamburo se non erro…
P.M.: No, no e quindi non si opponga c’è solo il fatto che si chiama Paoli uguale.
Presidente: Ha un valore storico.
P.M.: Ha un valore storico. Scusi…
A.B.: Ci sono anche i Beati Paoli…
P.M.: Menomale. Dottor Perugini altre cose?
R.P.: Si, dunque poi c'era una lettera manoscritta, indirizzata alla moglie, adesso non rammento l'importanza di quella lettera ma sicuramente qualche cosa c'era; un doppio foglio di quaderno a righe con scritte in penna rossa relativa a accordi musicali per fisarmonica con pentagramma e chiave di sol. Il famoso quadro dell’Olivares
P.M.: Ci aveva una chiave.
R.P.: Aveva una chiave di sol.
P.M.: Va be’… Benissimo.
R.P.: Però all'epoca non lo sapevamo che era dell’Olivares.
P.M.: Tutti questi oggetti compreso…
R.P.: Questi ultimi due erano in una busta di plastica che stava dentro la cucina a gas, nella cucina. Quella cucina a gas… spesso sotto la griglia del forno avevamo trovato altre cose…
P.M.: Va be’ era un luogo… scusi eh, a me interessa e poi chiederò alla corte per la prossima volta di prendere il corpo di reato, non ho capito, quella annotazione “Procura della Republica”, dottore… eccetera è su un blocco violazioni leggi sulla caccia?
R.P.: Si.
P.M.: Avete fatto qualche accertamento su come mai lui avesse un blocco per contravvenzioni sulle leggi caccia? Avete capito da dove veniva quel blocco?
R.P.: Abbiamo cercato di capire ma non…
P.M.: Come mai ce l'aveva lui e come mai c'era il nome del P.M. di Firenze?
R.P.: Non lo so, ecco abbiamo cercato…
P.M.: Che non si occupa di leggi caccia
R.P.: Abbiamo cercato di capire però non… io personalmente…
P.M.: Voi non ci siete riusciti…
R.P.: No, personalmente no.
P.M.: Nemmeno noi, solo quel dato, passiamo…

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