A seguito della deposizione dei testi Pizzo e Colagiacomo, Pietro Pacciani rilasciò le dichiarazioni che seguono:
Presidente: Bene allora Pacciani può rendere dichiarazioni spontanee inerenti all’oggetto del processo, dica allora.
P.P.: Buongiorno, abbia pazienza, volevo chiarire la faccenda di questa acascia. Aveo fatto i filarini delle viti nuove e nì mezzo… tornai, stetti quattro anni qua, i’ vento aveva portato un seme di acascia che le son piante le vengano 5 o 6 metri… allora questa qui, questo seme, nacque questa pianta e era venuta in quattro anni un’altezza di du’ metri, con un fusto più grosso di una gamba allora io la stirpai, prima la tagliai a i’ par di terreno e poi feci questa buca… è vero come dice i’ signore, feci questa buca a un metro dalla rete, proprio dalla rete lì, a du’ metri dall’uscio di casa, allora per queste piante se uno un gli leva anche le radici rinascano…
Presidente: È vero, è vero.
P.P.: Dopo tagliato il tronco feci questa buca e gli levao queste radicie capillari e con un palanchino di ferro le tiravo su, le tagliavo e le levao. Poi gli altri sondaggi che si parla, siccome erano stati lì a fa’ le perquisizioni avevano lasciato il terreno tutto livellato, tutto pieno di buche e con la vanga io ricoprivo queste buche, l’è tutto lì, non c’è nessuna altra cosa di potè pensare.
Presidente: È vera la circostanza che l’acacia se non si svellono le radici rinasce.
P.P.: Poi co stì, poi questa acascia c’è di fronte una famiglia che può testimoniare, queste donne le mi dissano: I che la fa? – M’è nata una acascia nì mezzo alle viti bisogna la lei sennò…
P.P.: E poi le son piante le vengano alte anche 3 o 4 metri anche 10 metri…
Presidente: È vero, è vero.
P.P.: Grazie signor Presidente.
Presidente: È vero naturalmente la circostanza dell’acacia, che viene alta eccetera.
P.M.: Di cui non c’è prova nel processo.
Presidente: Va bene, vedremo.
A.F.: La porteremo noi.
0 commenti:
Posta un commento