martedì 29 novembre 2011

Giuseppe Pizzo - Deposizione del 15 giugno 1994 - Prima parte

Giuseppe Pizzo fu ascoltato il 15 giugno 1994 nel processo a Pietro Pacciani. Quelle che seguono sono le sue dichiarazioni.
Presidente: Prego signor Pubblico Ministero.
P.M.: Si, sentirei gli agenti… gli assistenti Pizzo e Colagiacomo della Criminalpol… lei è? Pizzo.
Presidente: Si accomodi, vuol dare il suo nome? Buongiorno, sieda pure, consente la ripresa televisiva?
G.P.: Si.
Presidente: Pizzo Giuseppe nato a?
G.P.: xxxx xx xxxxx, provincia di Caserta il xx.xx.  ’xx.
Presidente: Lei è? Assistente…
G.P.: Assistente della Polizia di stato.
Presidente: Polizia di stato, legga per cortesia…
G.P.: Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza.
Presidente: Vuole rispondere per cortesia alle domande del Pubblico Ministero e poi a quelle dei difensori?
G.P.: Si.
P.M.: Signor Pizzo lei ha detto è un assistente della Polizia di stato…
G.P.: Assistente della Polizia di stato.
P.M.: Dove opera normalmente?
G.P.: Presso la direzione centrale della Polizia criminale servizio Polizia scientifica di Roma EUR.
P.M.: A Roma, ha mai operato a Firenze?
G.P.: Si per sei mesi.
P.M.: Dove esattamente?
G.P.: A San Casciano Val di Pesa.
P.M.: Ci vuole spiegare il periodo e quali sono state le sue mansioni?
G.P.: Il periodo è stato da dicembre a maggio ’91.
P.M.: Dicembre ’91, maggio?
G.P.: ’92.
P.M.: E vuole spiegare in questo periodo qual è stato il suo incarico programmato e cosa ha fatto in concreto?
G.P.: Si, programmato è quello di installazione di apparecchiature per… in pratica microspie
P.M.: Per intercettazioni ambientali.
G.P.: Per intercettazioni ambientali, poi riprese video e documentazione fotografica in più seguivamo tutti gli spostamenti del Pacciani.
P.M.: Senza farvi vedere ovviamente.
G.P.: Ovviamente.
P.M.: Da dove facevate questa operazione?
G.P.: Mercatale Val di Pesa.
P.M.: Si, dico, eravate in appartamenti…
G.P.: Presso un appartamento attiguo.
P.M.: Dall’appartamento attiguo si vedeva innanzitutto il cortile, l’orto del Pacciani?
G.P.: Si si vedeva il cort… l’orto del Pacciani.
P.M.: Lei ha fatto quindi questa attività di osservazione?
G.P.: Si.
P.M.: Insieme a qualchedun’altro?
G.P.: All’agente Colagiacomo Enrico.
P.M.: Lei e l’agente Colagiacomo avete in particolare steso due annotazion in cui… una datata 23 gennaio e una 27 gennaio ’92 in cui descrivete una particolare attività che avete visto quel giorno nell’orto, la vuole descrivere dettagliatamente sia quella del giorno 23 gennaio ’92 che quella del 27 gennaio? Innanzitutto voi cosa stavate facendo? Eravate lì per questo scopo?
G.P.: Noi non eravamo lì per quello scopo, siamo stati inviati sul posto da personale operante, dal gruppo di lavoro che intercettava appunto l’ambientale e dal dottor Perugini.
P.M.: E cosa avete visto e da dove? Cominciamo con il giorno 23.
G.P.: Il giorno 23, dunque il nostro punto di osservazione era appunto a otto metri circa dall’orto di Pacciani…
P.M.: Da una finestra scusi? Di un appartamento?
G.P.: Da una finestra che dava proprio sull’orto del Pacciani abbiamo notato il Pacciani, il giorno 23, alle ore 17:00 circa, il Pacciani presente nell’orto senza alcun attrezzo di lavoro s’intratteneva per circa un’ora senza fare alcuna attività lavorativa e guardava insistentemente per tutto l’orto come se cercasse qualcosa.
P.M.: Si chianava?
G.P.: Si si chinava, guardava ma non aveva alcun attrezzo e non faceva altro.
P.M.: Lei ricorda di aver visto questa attività col suo collega?
G.P.: Si.
P.M.: E voi eravate stati mandati perché dalle intercettazioni si era capito che era andato nell’orto?
G.P.: Nell’orto.
P.M.: E quindi foste comandati in questo luogo. Lei ricorda il punto dell’orto… girava o era in punti più o meno fissi?
G.P.: No girava comunque, comunque rimaneva sempre nei pressi di una catasta di tegole che aveva lì nell’orto.
P.M.: Vicino alla terra.
G.P.: Vicino alla terra si.
P.M.: Senta un po’, voi vi informaste presso i vicini o qualcuno se questa attività l’aveva già fatta?
G.P.: Si, comunque un vicino ci disse che il Pacciani nei giorni precedenti a questo…
P.M.: Il vicino che voi conoscete?
G.P.: Che noi conosciamo.
P.M.: Ci può dire il nome?
G.P.: non lo ricordo.
P.M.: Non lo ricorda lei, bene lo troviamo, comunque il vicino di casa.
G.P.: Il vicino di casa ci disse…
P.M.: Quello che vi aveva dato quell’appartamento?
G.P.: Si.
P.M.: Bene.
G.P.: Il Pacciani nei giorni precedenti a questo servizio… questo signore vedeva il Pacciani sondare il terreno con un ferro, con un’asta di ferro e l’asta infatti era… l’abbiamo vista anche noi perché era rimasta lì conficcata nei pressi di queste tegole.
P.M.: Questa asta non era un attrezzo agricolo?
G.P.: No assolutamente.
P.M.: Era un’asta
G.P.: Sondava il terreno, così ci disse questo signore.
P.M.: Ecco, e voi l’avete visto vicino a questa sond… a questo…
G.P.: A questa sonda diciamo, si.
P.M.: E voi per questo avete fatto questa relazione?
G.P.: Certo, anche perché…
P.M.: Bene, nei giorni successivi avete visto un’attività simile? Avete fatto una relazione…
G.P.: Si il giorno 27.
P.M.: Cosa è successo?
G.P.: Il giorno 27 ci siamo portati sul posto, sempre su segnalazione e del dottor Perugini e del gruppo di lavoro della sala di intercettazione e abbiamo visto il Pacciani, erano circa le ore 14:00, che era chinato, stava scavando una buca proprio nelle immediate adiacenze di questa catasta di tegole, tirava fuori della terra usando un attrezzo da muratore.
P.M.: Che attrezzo era?
G.P.: Credo una cazzuola.
P.M.: Non è che stesse piantando degli alberi o delle piante?
G.P.: No, no non ho visto alberi… non ho visto… comunque era a ridosso di una rete divisoria, diciamo…
P.M.: Ho capito, senta una cosa e la continuò o a un certo punto la smise?
G.P.: A un certo punto, dopo circa un’ora, arrivò la figlia Rosanna e smise.
P.M.: Ho capito.
G.P.: Poi non riprese l’attività anche perché noi poi ci siamo spostati per fare altro servizio.
P.M.: Bene, avete fatto delle fotografie comunque?
G.P.: Si abbiamo documentato tutto con delle fotografie.
P.M.: Non ho altre domande, grazie.
Presidente: Signori avvocati di parte civile? Signori avvocati della difesa? Avvocato Fioravanti prego.
A.F.: Senta una cosa, prima di essere poliziotto lei che cosa ha fatto nella vita?
G.P.: Dunque sono tredici anni che faccio il poliziotto e diciotto anni ho studiato.
A.F.: Ecco, la sua famiglia che attività aveva?
G.P.: Comunque e…
P.M.: Chiedo scusa Presidente…
Presidente: Aspetti, aspetti, non ammetto questo genere di domanda avvocato.
G.P.: Posso rispondere comunque.
A.F.: Lei è pratico… lei è pratico…
G.P.: Non sono un contadino.
A.F.: …di lavori agricoli?
G.P.: Si, sicuramente.
A.F.: Ha fatto mai lavori agricoli?
G.P.: No anche perché xxxx xx xxxxxx è un paese agricolo.
A.F.: Ecco, quando uno ha un terreno o un orto e abita nelle vicinanze mi può dire se a lui è proibito guardare o osservare l’orto?
P.M.: Per carità Presidente!
A.F.: Io chiedo.
P.M.: Presidente…
G.P.: Avvocato io non ho detto che…
A.F.: Io chiedo…
Presidente: Avvocato…
A.F.: ha visto…
G.P.: Posso rispondere.
Presidente: Avvocato lui ha descritto quello che ha visto.
A.F.: Si.
P.M.: Era comandato a fare un servizio.
Presidente: Le illazioni…
A.F.: No non sono illazioni, lui ha riferito: “Guardava all’orto come se cercasse qualcosa”
G.P.: Si.
A.F.: Ecco, quando uno coltiva un orto, ce l’ha vicino casa…
G.P.: Ma io non ho detto che cosa… qualcosa…
A.F.: Qualcosa.
G.P.: Quello che stava facendo l’ho scritto nella relazione.
A.F.: Si, si ma io l’ho letta la sua relazione!
G.P.: E io quello ho scritto.
Presidente: Magari chiediamogli perché ha avuto questa sensazione…
A.F.: Perché lei ha pensato che stesse cercando qualcosa?
G.P.: Uno che gira per l’orto, guarda così per terra, si gira… posso fare quello che ha fatto, che faceva quel giorno se vuole…
A.F.: Ma può cercare i lombrichi?
G.P.: Può cercare?
A.F.: I lombrichi, gli animali che sono a rovinare le piante…
G.P.: Purtroppo ahimè non posso leggere la mente di Pacciani, ahimè…
A.F.: Ecco e di fatti lei non leggeva nella mente di Pacciani ma la leggeva…
G.P.: E in fatti non ho scritto quello che cercava, comunque qualcosa cercava.
A.F.: Ecco, “si è fermato nei pressi di una catasta di tegole”
G.P.: Si.
A.F.: Dove era questa catasta di tegole?
G.P.: Dunque la catasta era… va be’ i metri purtroppo non… a circ… comunque nell’adiacenza dell’ingresso dell’abitazione del Pacciani.
A.F.: L’ingresso dell’abitazione dove si trova?
G.P.: Sulla destra della nostra postazione, a circa otto metri da noi, comunque è documentato tutto dalle fotografie.
A.F.: Lei entra… lo sa meglio di me perché c’è stato, anche se sei mesi soltanto, entra c’è un corridoio…
G.P.: Non sono mai entrato a casa Pacciani comunque.
A.F.: Però l’ha visto.
G.P.: Ho visto si.
A.F.: Quando si entra nell’orto si viene da un…
G.P.: Non sono… per guardare quello che ho visto, quello che ho guardato non sono entrato nell’orto.
A.F.: Era nella casa a fianco…
G.P.: Da una finestra.
A.F.: Da otto metri di distanza.
G.P.: Da una finestra di fronte, la casa di Pacciani rimaneva sulla destra, la catasta stava a pochi metri dal… dal…
A.F.: Lei ha fotografato anche precedentemente al 6 dicembre quest’orto?
G.P.: No erano servizi improvvisi che da le intercettazioni ambientali ci avevano mandato sul posto per eventuali spostamenti del Pacciani.
A.F.: Quindi dalle sue prime foto… risalgono a quando le sue prime foto?
G.P.: Le foto risalgono al… queste foto al giorno 27.
A.F.: 27 gennaio.
G.P.: Si.
A.F.: Prima non avete fotografato?
G.P.: Ci son delle relazioni, devo consultare.
A.F.: Comunque io spero che il Pubblico Ministero ci porterà le foto precedentemente del giardino…
G.P.: Se esistono…
A.F.: E se la situazione logistica o meglio la situazione dei luoghi era quella…
P.M.: Se ci ha detto che non le ha fatte io non so come me le procuro comunque ad impossibilia provo a veder se riesco…
A.F.: Ecco se precedentemente al 27 gennaio…
Presidente: Non solo ma poi se lui le porta e si fa le solite eccezioni…
P.M.: Ah ecco, quello me lo riservavo a dopo, chi è causa del suo mal, dicono al mio paese…
Presidente: Ci toccherà andare….
A.F.: Ma questo lo giudichiamo noi se…
P.M.: No lo giudico io perché le foto, se ci sono, voi non consentite che le produca, come avete fatto per il filmato, dove nel filmato del ’90 avrebbe la difesa avuto tutto lo spazio per dimostrare come era quel…
Presidente: Ormai la Corte non le ammette.
P.M.: Basta, io…
A.F.: Però lo giudichiamo noi se sono utili a noi non lo può giudicare l’accusa
P.M.: Avvocato se non le ha viste come fa a sapere se sono utili o meno?
A.F.: E chi lo ha detto che non le ho viste?
P.M.: Scusi eh… le ho sempre avute io, la Corte non le ha ammesse… o lei è venuto notte/tempo nel mio ufficio o non le ha viste avvocato.
A.F.: E anche su questo potrebbe fare un’indagine.
Presidente: Va bene, signori…
P.M.: Farò un’indagine.
Presidente: Lasciamo stare gli screzi.
A.F.: Però io non sono abituato a fare queste cose.
Presidente: Lasciamo stare gli screzi.
P.M.: E allora non le ha viste avvocato.
Presidente: Proseguiamo con l’esame del teste, avvocato Fioravanti prego.
A.F.: Volevo chiedere un’altra cosa, avete conservato quell’asta di ferro…
G.P.: Avvocato con la mente non riesco a recuperare l’asta e a portarla, io quel giorno ho visto l’asta conficcata, ho fatto presente con la relazione non ho sequestrato nulla altrimenti agli atti ci sarebbe un verbale di sequestro e tutto il resto.
P.M.: Bravissimo, bravissimo.
A.F.: Quest’asta… io…
Presidente: Non facciamo commenti.
A.F.: Io non lo so se il Pubblico Ministero mi possa interrompere ogni momento.
Presidente: Non facciamo commenti.
A.F.: Io non l’interrompo quasi mai Presidente.
Presidente: Non dovete fare commenti, nessuno.
A.F.: Io non l’interrompo mai.
P.M.: Meno male ha detto “quasi”.
Presidente: Anche perché perdiamo tempo.
A.F.: Quasi, quando è necessario si.
Presidente: Procediamo.
A.F.: No io dicevo questo: quell’asta che lei ha visto conficcata nel terreno…
G.P.: Si.
A.F.: Poteva essere un paletto che reggeva la rete di recinzione? Uno di quei paletti quasi triangolare?
G.P.: Nno, comunque un’asta di ferro può reggere…
A.F.: Ma lei la ricorda la configurazione di quest’asta? Precisa
G.P.: Sicuramente, come questa qui (indica l’asta del microfono n.d.r.).
A.F.: Quindi è rotonda?
G.P.: Si.
A.F.: Può un ferro rotondo reggere una rete metallica di recinzione?
G.P.: Può tutto un…
A.F.: Può tutto, può essere anche una canna di fucile?
G.P.: Può essere tutto.
A.F.: Non ho nessun’altra domanda.
G.P.: Comunque non era una canna di fucile.
A.F.: O un pezzo di asta guida molla.
G.P.: Si.
A.F.: Grazie.
A.B.: No è piccolina quella…
G.P.: Comunque non l’ho capita questa, l’ultima avvocato.

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