Segue dalla quinta parte.
P.M.: Senta dottor Perugini dopo questa prima perquisizione e questo sequestro successivo del P.M. voi avete effettuato una seconda perquisizione in data 3 dicembre ’91, ce l’ha già un po’ accennato, ci vuole allora spiegare il motivo di questa seconda perquisizione, cosa ebbe ad oggetto, chi la eseguì e cosa reperiste?
R.P.: La seconda perquisizione fu fatta soltanto da noi della SAM perché i Carabinieri del ROS all’ultimo momento non furono in grado di partecipare essendo impegnati in altre perquisizioni mi pare dalle parti di Arezzo, quindi la facemmo soltanto noi. Quella volta la si fece… dunque il Pacciani fu scarcerato il 6 di dicembre, io feci una richiesta al PM perché non ero soddisfatto sostanzialmente di quanto avevamo… di come avevamo fatto la perquisizione del giugno 1990…
P.M.: E anche, se permette, nel frattempo, lo ricordo io alla Corte, c’era stata l’informazione di garanzia per i delitti…
R.P.: Nel frattempo c’era stata l’informazione di garanzia per i delitti… era l’ottobre…
P.M.: Quindi l’oggetto era più ampio in quel… della perquisizione.
R.P.: Esatto.
P.M.: Non era più “armi e documenti pertinenti” ma era proprio sui delitti.
R.P.: E comunque non volevamo correre il rischio che l’imputato una volta tornato in libertà e quindi nella disponibilità dei luoghi, delle abitazioni, potesse disfarsi di oggetti o documenti che potevano essere importanti per queste indagini. Indagini di questo genere ha bisogno di tutti i possibili supporti cognitivi. Quindi il 3 dicembre del 1991 facemmo questa perquisizione, questa volta eravamo solo noi, pochi e curammo la perquisizione in tutte e tre le abitazioni e pertinenze. Non ci portammo particolari apparecchiature, particolari strumenti per il sondaggio di terreni, cercammo sostanzialmente documenti e oggetti… e altri oggetti che potessero essere sfuggiti durante la prima perquisizione.
P.M.: Cosa perquisiste gli stessi luoghi?
R.P.: Perquisimmo gli stessi luoghi. Io ricordo…
P.M.: E anche le vetture?
R.P.: E anche le vetture.
P.M.: Bene.
R.P.: Ecco quella volta fui io a occuparmi della casa di piazza del popolo…
P.M.: Parliamo prima delle vetture, chiedo scusa, perché nel verbale di sequestro che voi avete stilato comincia proprio su ciò che avete trovato a bordo della Ford Fiesta, cui voi date un particolare rilevanza, non so se ricorda…
R.P.: Eh si, eh si ricordo.
P.M.: Ecco, vuol dire che cosa trovò innanzitutto?
R.P.: Innanzitutto trovammo nel portabagagli della Fiesta una cosa che evidentemente era sfuggita durante le prime perquisizioni
P.M.: Sfuggita, non gli avevate dato…
R.P.: Non era stata notata evidentemente.
P.M.: Anche perché cercavate… l’oggetto della perquisizione come reati abbiamo già visto era molto diversa…
R.P.: Erano diverso, però quella circostanza… però credo proprio che non sia stato notato altrimenti l’avremmo comunque…
P.M.: Evidenziato.
R.P.: Evidenziato. In questo portabagagli trovammo una copia di un settimanale o mensile cos’è? OGGI…
P.M.: Settimanale OGGI.
R.P.: Settimanale OGGI…
P.M.: Era nella Ford Fiesta che è acquistata nell’82…
R.P.: Esatto ed era aperto a un articolo che era intitolato “Le inquietudini dei fidanzati” mancavano alcune pagine, poi le acquisimmo però non trovammo nulla di particolarmente importante, però questa rivista era aperta a quella pagina e parlava… c’era un prete, ricordo, che parlava dei rapporti di coppia, di queste cose qui e la cosa che mi colpì in particolare è che l’unica rivista che trovammo in quella macchina che era stata acquisita nell’82 o nell’83, non ricordo esattamente, era datata agosto ’68…
P.M.: Cioè era una rivista pubblicata nel ’68.
R.P.: ’68, adesso non ricordo se il primo agosto…
P.M.: Nel verbale date atto che si tratta del primo agosto ’68.
R.P.: Primo agosto ’68…
P.M.: E’ agli atti del processo.
R.P.: L’agosto del ‘68 ha sempre fatto squillare un campanello nella testa, non voglio dire…
P.M.: Non dica nulla, a lei sembrò strano che in una macchina nuova…
R.P.: Mi sembrò strano questo fatto.
P.M.: …acquistata nell’82 c’era una rivista OGGI, aldilà di quello che era il contenuto dell’articolo, lo vedrà la Corte, era datata primo agosto ’68.
R.P.: Esatto.
P.M.: Cioè lei dice: Sequestro questo perché è strano ci sia questa rivista, poi il contenuto…
R.P.: Mi sembra abbastanza strana, mi sembrò abbastanza strana.
P.M.: E la sequestrò.
R.P.: Inoltre dentro…
P.M.: Era intitolata “Le inquietudini dei fidanzati”.
R.P.: “Le inquietudini dei fidanzati”, non lo ricordo benissimo…
P.M.: Il titolo…
R.P.: No, si, probabilmente l’ho letto tutto ma ora non ricordo perfettamente…
P.M.: Non ha importanza, credo, in questo momento almeno.
R.P.: Per quanto riguarda invece l’abitacolo trovammo, dentro l’abitacolo, una agendina, chiamiamola così, ecco, su cui era segnato il chilometraggio…
P.M.: Cioè un’agendina, mi scusi…
R.P.: Si.
P.M.: Un’agendina personale del… un’agendina…
R.P.: Un’agendina per annotazioni, insomma di…
P.M.: Un’agendina con le date di quelle annuale o un blocchetto?
R.P.: Mah mi pare un blocchetto.
P.M.: Qui viene indicata “Agendina gialla tipo taquino con scritto sopra note Pacciani” dice lei…
R.P.: Esatto.
P.M.: E cosa c’era su questa agendina?
R.P.: Eh beh quello che mi colpì c’era per l’appunto indicato il chilometraggio Mercatale – Vicchio.
P.M.: Lei dice: “Sull’ultima pagina è indicato il chilometraggio andata e ritorno da Vicchio a Mercatale”
R.P.: Esatto.
P.M.: “Per km 132”.
R.P.: Esatto.
P.M.: Dice questa volta, l’altra volta era 134, qui 132.
R.P.: Il discorso è sostanziale nel senso che una persona che dice di essere stanziale, di aver radici, di non saper guidare la macchina, insomma bene o male 132 chilometri sono un percorso piuttosto lungo, oltretutto…
P.M.: A lei la colpì ovviamente il fatto che era Vicchio con Mercatale?
R.P.: Mi colpì il fatto che era Vicchio ovviamente.
P.M.: Ecco.
R.P.: Però… oddio mi colpì…
P.M.: E fu sequestrato anche questo secondo biglietto.
R.P.: E poi…
P.M.: Prego.
R.P.: Aspetti un attimo perché…
Presidente: Per caso sequestraste una torcia cromata marca Superpila?
R.P.: Si una torcia… c’era una torcia elettrica, non era la sola ne avevamo trovata un’altra anche in casa… poi sequestrammo anche una sottoveste… una sottoveste usata per avvolgere la pistola… la pistola…
P.M.: Come la pistola? Si spieghi.
R.P.: La pistola… usata per avvolgere la pistola giocattolo, sul fatto che quella pistola fosse un giocattolo non avevamo nessun dubbio però nulla vietava al limite di pensare che dentro quello straccio ci potesse essere stata avvolta un’altra pistola e che la successiva…
P.M.: Va beh, voi sequestraste questo straccio…
R.P.: Si tanto che fu disposta successivamente anche una perizia per vedere se comparivano degli elementi chimici…
P.M.: E non ci sono risultati utili per le indagini.
R.P.: Mah diciamo che gli elementi residui dello sparo non sono così caratteristici da essere distinguibili facilmente da quelli di una pistola…
P.M.: da quelli di una pistola a salve… quindi ci sono gli elementi ma poi…
R.P.: L’unico elemento nuovo, almeno per quanto ricordo io, che compariva in quel tipo di cartuccia che noi andavamo… perché erano state utilizzate nei duplici omicidi… era il vetro ma è quindi… assolutamente non aveva nessun’importanza.
P.M.: Prego, cosa altro trovaste? Io leggo, per ricordarglielo, al punto 9, nel magazzino vicino alla legnaia di Via Sonnino trovaste “un binocolo nero di marca e modello Optimatic” lo ricorda?
R.P.: Si trovammo…
P.M.: Questo era nel magazzino.
R.P.: Trovammo un binocolo.
P.M.: Era efficiente questo binocolo o era…
R.P.: Si, si come no!
P.M.: Poi lei dice, punto 10, se ce l’ha presente, nel cassettone della camera da letto di Piazza del popolo…
R.P.: Si, dunque nel primo cassetto del cassettone nella camera da letto di piazza del popolo c’era il portafoglio o un portafoglio di Pacciani con dentro delle carte, è in quel portafoglio che noi trovammo l’assegnino pubblicitario Euronova sul cui retro era scritto quel numero di targa e un’annotazione: “coppia”…
P.M.: Quindi questo biglietto che noi abbiamo già visto qua e sul quale due testi ci hanno già riferito lei lo trovò nel portafoglio che il Pacciani aveva quando era, evidentemente in carcere, lasciato in casa? E Era in questo cassettone?
R.P.: Esatto.
P.M.: C’erano altri fogli in questo portafoglio o era vuoto e c’era solo questo biglietto?
R.P.: Mi pare che ci fosse, non vorrei sbagliarmi ma lei ha modo di controllare se è una mia impressione, mi pare che ci fosse anche l’indirizzo e il telefono di Faggi.
P.M.: Esatto, sempre nel cassetto in camera da letto lei descrive di nuovo al punto 13 dice: “Foglietto bloc-notes con il seguente indirizzo scritto a biro blu rappresentante ceramiche Roma 11° via del lago telefono Faggi Giovanni Calenzano” quindi se non capisco male a quel momento lì sono tre i riferimenti che voi avete trovato relativi a Faggi, le due… lettera, una cartolina e questo biglietto che è nel cassettone invece…
R.P.: Si, io credo che fossero di più perché noi perquisimmo anche il Faggi.
P.M.: No, no, no ora qui stiamo parlando della casa di Pacciani.
R.P.: Si, si, si.
P.M.: A quel momento i riferimenti a Faggi, che lui conserva, sono questi tre.
R.P.: Esatto, almeno quelli che io ricordo.
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