Daniela Bandinelli fu ascoltata il 25 maggio 1994 nel processo a Pietro Pacciani. Quelle che seguono sono le sue dichiarazioni.
P.M.: Bandinelli Daniela
Presidente: Signori silenzio, signori silenzio. Signora prego, può accomodarsi qua. Romano l’accompagni sennò la signora non trova… Stia attenta alle scaline. Ecco. Ecco, si accomodi lì signora. Si stia attenta ai fili. Ecco, sieda pure signora. Vogliamo dare quella dichiarazione? Quella formula da leggere. Vuol leggere quella dichiarzione signora?
Daniela Bandinelli: Consapevole della responsabilità morale e giudi giudi ridica che assumo con la sua deposizione mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto a mia conoscenza.
Presidente: Vuol dare le sue generalità alla signora? Quand’è nata?
D.B.:Il x di maggio del ‘xx
Presidente: Dove signora?
D.B.:San Casciano.
Presidente: A San Casciano. E risiede adesso?
D.B.:A San Casciano.
Presidente: Via?
D.B.:Via xxx xxxxx, 12.
Presidente: Senta signora preferisce… Vuole essere ripresa dalle telecamere oppure preferisce non essere ripresa?
D.B.:No preferisco di no.
Presidente: Di no. E allora per favore anche in questo caso allontaniamoci. Bene signora allora, il Pubblico Ministero e le altre parti vogliono rivolgerle alcune domande, cominciamo con il Pubblico Ministero, prego.
P.M.: Signora lei ricorda di essere stata con suo marito, allora suo fidanzato, nella piazzola degli Scopeti qualche volta in intimità?
D.B.:Si.
P.M.: Più di una volta o una volta sola?
D.B.:Mah anche qualche volta si.
P.M.: Ricorda una volta che una persona, un guardone con la pila vi si avvicinò? Vi spiò?
D.B.:Si.
P.M.: Come lo ricorda questo episodio?
D.B.:Che si era, insomma, in macchina di notte e all’improvviso si vide illuminare da il finestrino la macchina. Dentro.
P.M.: Lei era in posizione tale che vedeva la pila o no?
D.B.:No la posizione era un po’ strana praticamente, comunque la luce dentro la vidi.
P.M.: Lei ebbe modo di vedere da chi veniva o da dove veniva questa luce o non ebbe la possibilità? Vide solo la luce?
D.B.:Solo la luce. Si.
P.M.: Vide che era una luce di una pila o non lo vide?
D.B.:Si. La luce di una pila.
P.M.: Cosa faceste?
D.B.:A qui punto si scappò.
P.M.: Scappando prima lei ebbe modo di vedere poi questa pila o chi, o in che mani era la pila o no?
D.B.:No, si vide soltanto l’ombra, gli ripeto, gli era buio.
P.M.: Lei?
D.B.:Si, andando via, scappando, si vide la pila e l’ombra di questa persona e ma poi noi si andò via.
P.M.: Suo marito poi le disse chi aveva riconosciuto in quella persona?
D.B.:Si.
P.M.: E chi aveva riconosciuto?
D.B.:Eh l’è il Pacciani.
P.M.: Io non ho altre domande. Grazie.
Presidente: Signori avvocati di parte civile avete domande?
Avvocato Pellegrini: No Grazie.
Presidente: Signori avvocati della difesa, Avvocato Bevacqua.
Avvocato Bevacqua: Grazie. Signora lei ha avuto due volte occasione di essere oggetto di sguardi indiscreti da parte di persone estranee al vostro menage fidanzati prima, familiari dopo o no?
D.B.:Solo due volte.
A.B.: Due volte. Ohooo. Una volta… Ci racconti la prima e ci racconti la seconda.
D.B.:La prima volta era di giorno, di pomeriggio, verso, sarà stato verso le 4:00, così, sotto i boschi di Mercatale appunto. E la seconda volta era appunto questa notte qui, questa sera qui.
A.B.: Era notte? Che ora era?
D.B.:Ma sarà stato verso le undici e mezza…
A.B.: Le undici e mezza. Ecco, dove vi eravate nascosti?
D.B.:Quando dice?
A.B.: Mezzanotte, quella di mezzanotte. Era quasi mezzanotte.
D.B.:Nella piazzola dove poi è successo la strage. Insomma, la tragedia.
A.B.: Ah sii?
D.B.:Si.
A.B.: Ah. Era là.
D.B.:Quando s’ebbe paura che si scappò l’era là.
A.B.: Ecco. Da quanto tempo eravate lì voi?
D.B.:Con precisione non me lo ricordo ma sarà un’ore… mezz’ora/ un’ora.
A.B.: Quando è arrivata questa pila, questa luce voi eravate nell’intimità piena?
D.B.:Si.
A.B.: Piena, piena eh?
D.B.:Si.
A.B.: Ohoo. Senta signora, mi scusi, ma glielo devo domandare, lei dove stava? Nel sedile a lato della guida?
D.B.:No io ero nì sedile destro, quello…
A.B.: Dove sta il passeggero.
D.B.:Dove sta il passeggero.
A.B.: E suo marito?
D.B.:Mio marito l’era sopra di me.
-RISATE-
A.B.: Sopra di lei, ohoo. Son fatti di natura
Presidente: Signori via su.
A.B.: Son fatti di natura non c’è mica problemi.
D.B.:No, infatti, non mi sto mica vergognando io.
A.B.: Ecco signora scusi lei questa pila l’ha vista per quanti secondi/minuti/ore? Quanto c’è stata questa pila?
D.B.:Eh la pila… Frazione di secondi, si perché appena si vide illuminare dentro la macchina s’andò via, cioè si mise in moto e s’andò via.
A.B.: Quindi lei era supina, va bene?
D.B.:Mhm
A.B.: Sopra c’era suo marito, beati voi, facevate queste cose e lei stava sulla destra no?
D.B.:Si.
A.B.: Quando arrivò questa pila da che parte arrivò? La luce?
D.B.:Da sinistra. Dalla parte di là.
A.B.: Ecco, perché lei signora ai carabinieri disse: “Mentre eravamo in intimità un uomo si avvicinò con la pila accesa al vetro lato guida della vettura per spiarci. Lato guida. Capito? Cioè da un’altra parte. Se lo ricorda bene?
D.B.:No a quell’ora non me lo ricordo perché io mi ricordo, ora come ora, mi ricordo che l’era dalla mia parte.
A.B.: Dalla sua parte. Però alla Polizia, a proposito, quanti erano che la interrogavano signora?
D.B.:Non me lo ricordo, saranno stati quattro o cinque.
A.B.: Quattro o cinque ad interrogarla per una cosa così banale?
Presidente: Mica tanto.
P.M.: Bene, grazie Presidente. Grazie.
A.B.: Quattro o cinque. Senta… A volte basta uno, intelligente ne basta uno.
P.M.: Comunque non è banale quindi siamo a posto.
A.B.: Aldilà della banalità, mi scusi signora, quindi lei è sicura, ora è sicura che era il lato dove stava lei ma quando è stata interrogata dai Carabinieri o dalla Polizia, comunque Carabinieri e Polizia insieme, lei ha detto che invece era lato guida.
D.B.:Va be’ ora con precisione non me lo ricordo, so soltanto che la macchina s’illuminò poi…
A.B.: Ecco, s’illumino, non d’immenso, s’illumino e che fece?
D.B.:Come che fece?
A.B.: S’illumino, quando s’illumino lei che fece? Passò tutta la voglia sicuramente.
D.B.:Ehee, penso proprio di si.
A.B.: E suo marito che fece?
D.B.:Si scappò gliel’ho già detto.
A.B.: Prima di scappare ci si deve muovere un pochino, si deve togliere da una certa situazione imbarazzante…
D.B.:E’ certo, se gli sto dicendo che lui gli era sopra di me sarà ritornato al posto di guida…
A.B.: Mi scusi tanto ho bisogno di scandire questi momenti. Mi perdoni signora.
D.B.:Si, si ha’ voglia.
A.B.: Suo marito si toglie, si toglie, vede la luce, la vede anche lei, ci stanno guardando, pensate perlomeno, lei ha detto due o tre secondi, pochi secondi è stata ‘sta cosa no?
D.B.:Certo non si potea mica sta’ lì!
A.B.: Quindi pochi secondi, pochissimi.
D.B.:Si.
A.B.: Uno, due, tre, giusto?
D.B.:Si.
A.B.: Uno, due, tre.
D.B.:Il tempo di mettere in moto la macchina e anda’ via.
A.B.: Ecco però quando suo marito si toglie da sopra di lei, che è un po’ difficoltoso per vari motivi: perché c’è il freno a mano, perché il freno penso l’avesse messo, il freno a mano…
D.B.:Certo, la macchina senza freno a mano mi sa che un ci sta.
A.B.: Avrà probabilmente qualche vestito, qualche muta… qualche cosa, si mette dall’altra parte, giusto? E si mette… Quando suo marito è già alla guida questo è già scappato via con la luce?
Presidente: Se lo ricorda? Ricorda questi momenti signora? La scansione di questi momenti.
D.B.:Questo momento semplicemente non me lo ricordo. Io soltanto mi ricordo che quando lui entrò… insomma mise la macchina in moto per anda’ via a me mi venne di girarmi e vidi quest’ombra.
A.B.: Vide un’ombra.
D.B.:Che stava andando via.
A.B.: Ecco, quindi vide un’ombra, lei vide soltanto un’ombra?
D.B.:Si.
A.B.: Quello che vide lei l’avrà dovuto vedere anche suo marito?
D.B.:Penso di si.
A.B.: “Penso di si”. Quindi anche suo marito vide le ombre?
D.B.:Questa persona…
A.B.: Vide una luce e delle ombre? O un’ombra…
D.B.:Si
A.B.: Basta, non ho altre domande.
P.M.: Basta nemmen’io. Grazie.
Presidente: Altre domande avvocato?
Avvocato Fioravanti: Nessuna.
Presidente: Allora signora invece ce n’è qualcuna. Quindi ricordiamo questi momenti. Innanzitutto, questa lampadina lei la vide, cioè la vide proprio o vide solo il chiarore all’interno dell’auto? Si rese conto che c’era una lampada perché c’era chiarore all’interno dell’auto?
D.B.:Era una torcia grossa così che era puntata su’ i’ vetro
Presidente: Era di forma circolare?
D.B.:Si.
Presidente: Quindi aveva una parabola circolare piuttosto grande?
D.B.:Queste torce grosse.
Presidente: Era grossa. Quindi aveva una parabola di diametro abbastanza grosso. Quindi faceva una luce discreta?
D.B.:S’illuminò tutta la macchina dentro!
Presidente: S’illuminò tutta la macchina. Senta signora quindi, diciamo che voi state scappando e cosa vi state dicendo in quel momento lì? Il su’ marito che gli stava dicendo? O lei a suo marito, se lo ricorda?
D.B.:Mah, ora proprio i particolari… Io non me lo ricordo. Si sarà detto: scappiamo perché c’è qualcuno che ci guarda! Io penso…
Presidente: Scappiamo. Ecco ma senta che era il Pacciani quando gliel’ha detto?
D.B.:Quando poi s’era, s’era un po’ calmata la cosa perché la paura fu tanta.
Presidente: Ecco ma quando, scusi?
D.B.:Quando s’arrivò a casa.
Presidente: Quando s’arrivò a casa. Cioè quella sera stessa cosa gli disse esattamente suo marito?
D.B.:“Lo sai chi era quello lì?” E allora me lo disse.
Presidente: E lei questo Pacciani lo conosceva?
D.B.:Lo conosco così di vista frequentando il paese di Mercatale.
Presidente: A quell’epoca?
D.B.:Si.
Presidente: A quell’epoca lei dove stava?
D.B.:Lì a San Casciano.
Presidente: A San Casciano. E lei conosceva il Pacciani a quell’epoca?
D.B.:Lo conoscevo come lo conosco ora. Così di vista, frequentando, gliel’ho detto, il paese…
Presidente: Veniva a Mercatale qualche volta questo Pacciani?
D.B.:Io?
Presidente: No il Pacciani.
D.B.:Si Pacciani stava a Mercatale.
Presidente: Stava a Mercatale. Quindi glielo disse la sera stessa?
D.B.:Si, quando s’arrivò a casa mi disse: “Lo sai chi era quello lì? L’hai riconosciuto chi gli era quello lì?” E mi disse chi era.
Presidente: Mostrava paura di questo fatto?
D.B.:I’ mi mari… insomma i’ mi’ fidanzato?
Presidente: Si, che fosse il Pacciani?
D.B.:Porca!
Presidente: “Porca” vuol dire si.
D.B.:Si.
Presidente: Ma glielo spiegò? Ma ora scusi ora è chiaro, dopo tutti questi fatti qui è là, uno può dire: “Uh che paura che ho del Pacciani” ma a quei tempi dice. “Hai visto chi era? Il Pacciani”, perché doveva aver paura allora del Pacciani?
D.B.:Perché s’era sentito a giro che gli era successo delle cose e… Insomma che c’era stato dei delitti, così e allora lì per lì uno è segno che ci abbia paura.
Presidente: ma riferiti al Pacciani già allora?
D.B.:Ma penso che allora Pacciani non c’entrava
Presidente: Ah, non c’entrava, allora non se ne parlava di delitti riferiti al Pacciani, allora perché questo Pacciani faceva tanta paura a suo marito? Provi a ricordare, se se lo ricorda perché capisco che…
D.B.:Perché c’era qualcosa che non andava, tutte le cose non andavano bene su di lui. Una gran cosa, una grande, come si dice? Ora un mi so spiegare…
Presidente: No dica pure con parole sue.
D.B.:No un mi so… Come si può dire?
P.M.: Reputazione.
Presidente: Cioè in pubblico non godeva di grossa conside… Estimazione diciamo?
D.B.:Come?
Presidente: In pubblico si diceva male di lui?
D.B.:Si appunto, la gente non diceva tanto bene di lui.
Presidente: Tanto bene di lui.
Avvocato Bevacqua: Scusi Presidente io devo fare una contestazione alla signora sulla base delle sue domande.
Presidente: Certo, prego.
A.B.: Senta signora lei quando fu sentita la prima volta, perché lei viene sentita due volte, va bene?
D.B.:Si.
A.B.: Se lo ricorda? Una volta con cinque persone e un’altra volta dal Dottor Vigna. Vero?
D.B.:Preciso.
A.B.: la prima volta che viene sentita con cinque persone lei dice esattamente così, io gliela leggo e poi lei mi dice se è vero o non è vero, lei non parla assolutamente che suo marito, allora fidanzato, gli ha detto un giorno dopo o comunque nell’immediatezza che quello era Pacciani e lei dice questo: “In un’altra occasione sempre negli anni ’78 era quasi mezzanotte e mentre eravamo in intimità un uomo si avvicinò con una pila accesa al vetro lato guida della vettura per spiarci, ci impaurimmo moltissimo ed il mio fidanzato ripartì immediatamente. La persona che spiava si allontanò nel bosco.” Quindi non si dice nulla chi è e chi non è. “In un’altra occasione sempre negli anni ‘78/’79 quando fummo molestati da un altro guardone che ho riconosciuto come Pucci Giuliano. Ricordo che io scesi di macchina per scacciarlo ed egli scappò per ritornare poco dopo a guardare dal vetro posteriore.” Bene?
D.B.:Si.
A.B.: “Nell’occasione ricordo che era di pomeriggio, verso le ore 15:00, era voce comune che il Pacciani Pietro abitante a Mercatale Val di Pesa maltrattava la sua famiglia”, questo lei ha detto allora, “maltrattava la sua famiglia”.
D.B.:Perché forse non è vero?
Presidente: -RIDE-
A.B.: Certo signora ma è proprio questo, capisce? E’ proprio questo.
D.B.:Si. Appunto.
A.B.: Quello che c’è in questo processo. C’è questo.
D.B.:E io gli ho detto quello che…
A.B.: Allora, “maltrattava la sua famiglia”, “In quegli anni mio marito abitava a Montefiridolfi ed egli mi diceva che il Pacciani era chiacchierato come guardone”, lei quel giorno ai Carabinieri e alla Polizia insieme non disse null’altro signora. Perché?
D.B.:Come non dissi altro?
A.B.: lei disse che Pacciani maltrattava la famiglia
D.B.:Si.
A.B.: E che secondo suo marito il Pacciani era un guardone. Punto e basta.
D.B.:Si e allora?
A.B.: Ah le sembra poco?
D.B.:io non gli ho mica detto che quella sera il Pacciani ci aveva la rivoltella per veni’ ad ammazzarmi, gli ho semplicemente detto che ci aveva una pila per illuminarmi dentro la macchina.
Presidente: Suo marito le aveva detto che quello era il Pacciani?
D.B.:Si vede che lui l’avrà riconosciuto.
A.B.: Ahaaa si vede che lui l’aveva riconosciuto. Ma lei non l’ha riconosciuto.
D.B.:Io vidi soltanto la macchina illuminarsi e quando lui scappò, quando io mi girai vidi l’ombra da i’ di dietro della persona.
A.B.: Ohooo. Ecco allora questa sera lei dice, conferma davanti alla Corte che questa pila era sulla destra dove stava lei o sulla sinistra? Sul lato guida?
D.B.:Ora come ora io mi ricordo che l’era la parte dov’ero io, poi se io l’altro giorno dissi da quell’altra parte… Tutte le cose, tutti i particolari non me li ricordo.
A.B.: Sono importanti i particolari.
D.B.:Va bene, eh lo so ma se non me lo ricordo
A.B.: Va bene. Grazie.
Presidente: D’altra parte dice la verità.
Avvocato Fioravanti: Presidente una sola domanda se permette.
Presidente: Avvocato Fioravanti. Silenzio.
A.F.: Io volevo sapere signora quanto era alta quest’ombra che lei ha visto? L’altezza dell’ombra.
D.B.:Mah, tanto alta la non era, sarà stata…
A.F.: Tanto alta non è una misura signora.
D.B.:Eh lo so ma unn’è che io le sappia giudicare tanto le altezze…
A.F.: Lei l’ha vista. Ha visto l’ombra.
D.B.:Certo che l’ho vista. Però ora non mi ricordo quanto poteva essere alta. Capito? Anche perché è passato diversi anni e non mi ricordo tutti i particolari.
Presidente: Tanto alto non gli sembrava. Così ha detto.
A.F.: Tanto alto non sembrava. Pucci nell’altra volta le sembrava tanto alto o no?
D.B.:Pucci lo vidi. Anzi scesi per scacciarlo, sicchè…
A.F.: E quanto è alto Pucci, signora?
D.B.:Non lo so quanto sarà alto
Presidente. Come suo marito? Di più o di meno?
D.B.:All’incirca sarà come lui. Non so.
A.F.: Senta, nella zona c’era molto verde? C’erano molte frasche? Molti alberelli? Era chiusa come zona?
D.B.:Quando? La notte?
A.F.: Si, nella piazzola.
D.B.:La piazzola l’è… Insomma c’è gli alberi alti ma non è che ci sia stato il verde. Il verde era d’intorno.
A.F.: D’intorno si, la boscaglia. C’era boscaglia?
D.B.:Intorno e lì c’è la piazzola dove ci si ferma le macchine.
A.F.: C’era la luna?
D.B.:La luna.
A.F.: Non era piena? Luna.
D.B.:Luna.
A.F.: Senta una cosa il vetro della macchina lato no guida ma lato passeggero, lato suo, era aperto?
D.B.:No era chiuso.
A.F.: Era chiuso. Vetro lato passeggero, vetro lato guida era aperto o chiuso?
D.B.:Questo non me lo ricordo. Sarà stato aperto perché generalmente lui lo tiene sempre aperto, comunque questo non glielo so dire, ecco, non lo so, cioè non me lo ricordo.
A.F.: Grazie.
Presidente: Altre domande signori?
P.M.: Nessuna grazie.
Presidente: Può andare signora grazie. Buonasera
D.B.:Buonasera.
P.M.: Presidente le dico subito che c’erano altri due testi, non so se è il caldo se è la giornata, aspettavano qua da stamani, due si sono sentiti poco bene e mi sono permesso un’oretta fa di mandarli via, quindi bisogna aggiornarci a domani come numero di testi.
Presidente: Mi spiace, il problema del caldo si farà sentire perché io ho ricevuto una lettera del Sindaco il quale mi dice che pur mettendocela tutta ci vorranno due mesi di lavoro non di meno e tra l’altro ci vorrà l’aula a disposizione per i lavori, i tecnici mi avevano detto esattamente il contrario e purtroppo quindi… Non so come potremo andare avanti…
P.M.: Se otteniamo qualche mezzo provvisorio
Presidente: Vediamo, vediamo. Signori ci aggiorniamo comunque a domani mattina alle ore 9:00. L’udienza è tolta buonasera.
0 commenti:
Posta un commento