A.B.: Non vede più nulla. Quindi lei ha visto una sagoma?
R.P.: Si eh!
A.B.: Perché non l’ha denunziata subito questa cosa ai carabinieri? A suo tempo? Nel ’79?
P.M.: Cosa doveva denunciare? Sarebbe pieno di denuncia la mattina.
R.P.: Io no. Io non denunciai nulla perché vedendo uno con la pila
P.M.: Gli aveva fatto qualcosa?
R.P.: Signor Presidente mi sembra che… assurdo…
P.M.: Per carità del Dio!
A.B.: Allora io le voglio fare una domanda.
Presidente: L’avvocato le fa questa domanda, è libero di farla.
A.B.: Questa domanda. Dunque lei è vero che è stato sentito insieme alla sua fidanzata?
R.P.: Si.
A.B.: Insieme dal Maresciallo dei Carabinieri e dai poliziotti?
R.P.: Si.
A.B.: Tutti e due insieme? Se lo ricorda questo?
R.P.: Si.
A.B.: Perché lei è stato chiamato da carabinieri quando?
R.P.:Io sono stato chiamato, guardi, forse mi ricordo anche il giorno, sono stato chiamato nell’ottobre del 1992.
A.B.: Bravo. Il 17.
R.P.:Il 17
A.B.: Ha visto, è una giornata tremenda il 17.
R.P.:Eh?
A.B.: Va bene. In questo giorno lei dice: “Era quasi mezzanotte” mi scusi Presidente, ecco perché mi ricordavo la mezzanotte…
R.P.:Un me lo ricordo…
A.B.: Eh?
R.P.:Io ho detto le nove e mezzo, poi…
A.B.: Era, dice però mezzanotte, qua, la mezzanotte deve quadrare in qualche modo
Presidente: Dopo cena ha detto, le 9:00 dopo cena
A.B.: Però qua c’è scritto “era quasi mezzanotte”
Presidente. E vuol dire che era mezzanotte, allora ricordava meglio, forse.
P.M.: Mi scusi, per correttezza, “era quasi mezzanotte” lo dice la donna!
A.B.: Certo ma poi lo conferma anche lui.
P.M.: No. La domanda è stata fatta alla donna.
R.P.:Io non me lo ricordo c’è qualche cosa
P.M.: Era quasi mezzanotte, eran passati dieci anni!
Presidente: Va be’ tanto signori…
A.B.: Eran passati dieci anni.
P.M.: Alla donna contestiamo che
Presidente: Ma la cosa non si sposta
P.M.: Una persona diversa che era mezzanotte…
A.B.: Non si sposta. Certamente. Volevo domandarle un’ultima cosa che… Lei è vero che un’altra volta fu avvicinato, in occasione di queste effusioni amorose che lei aveva con sua moglie, allora fidanzata, da un altro signore
R.P.:Si, si, si.
A.B.: Tal Pucci. Ecco, come sagoma questo Pucci assomiglia al Pacciani? Come sagoma?
R.P.:No. Gli è un omo piccino, basso…
A.B.: E lui invece è du’ metri?
R.P.:Si, no. Gli è più piccino perché, insomma…
A.B.: Lei l’ha visto anche questo di notte?
R.P.:No gli era di giorno allora. Una sera
A.B.: Ahaa, questo…
R.P.:Una domenica sera di giorno.
A.B.: E questo lo vide bene.
R.P.:Si, si.
A.B.: Oh, invece lui lo vide con la pila.
R.P.:Gli era di giorno come ora!
A.B.: Era di giorno come ora. Senta Presidente io non avrei altre domande sul punto però vorrei fare qualche domanda alla signora e poi eventualmente anche a loro, a lui insieme perché c’è una cosa che vorrei chiarire.
Presidente: Be, vedremo.
A.B.: Grazie.
Presidente: Avvocato Fioravanti ha domande da fare?
Avvocato Fioravanti: No Presidente, io volevo insistere con una istanza che aveva fatto l’avvocato collega che i testi devono essere fuori dall’aula e non con la porta aperta a sentire tutto l’interrogatorio.
Presidente: Quella è la stanza del Pubblico Ministero
A.F.: E lo so però
Presidente: Non ci dovrebbero stare i testi salvo che per motivi
P.M.: Presidente io vorrei allora farle presente un problema perché è un problema che io ho da tempo, mi risulta…
Presidente: Non me lo ha manifestato.
P.M.: No, no ma mi è venuto in mente ora, mi risulta che parte dei dibattimenti vengono trasmessi in diretta da una radio, noi non possiamo impedire ai testi lontani di sentire la radio quindi il problema della porta aperta è uguale identico alla radio.
Presidente: E va be’ se anche lo trasmettono in differita mi sembra…
P.M.: No, no in diretta. E quindi è allora un falso problema.
Presidente: No, i testi non possono stare
P.M.: Non ce ne sono.
Presidente: Devono stare fuori dell’aula.
P.M.: Chiudiamo sicuramente la porta, stia tranquillo.
Presidente: Se c’è qualcuno, per motivi di servizio, lì dentro, la porta deve essere chiusa.
P.M.: Non ne ho la più pallida idea io non controllo cosa c’è nelle porte lontane, comunque se cortesemente quella porta qualcuno la chiede, siamo disponibilissimi a dire a quei signori di andarsene in Questura e di chiamarli quando ne abbiamo bisogno, se è necessario.
Presidente: Va bene, sarebbe meglio, forse, per evitare…
P.M.: Lo facciamo, lo facciamo, lo facciamo.
Avvocato Fioravanti: Nessuna domanda devo fare.
Presidente: Dunque senta adesso signori Pierini. Riandiamo a quella sera, voi state facendo l’amore sul sedile della macchina, come accade tante volte, quindi lei vede questa lampada, questa lampada come se ne rende conto? Vede un chiarore dentro l’auto?
R.P.:Esatto.
Presidente: Ovviamente. Lei ha la testa girata?
R.P.:Certo.
Presidente: Questo chiarore si riferiva poi a questa famosa lampada
R.P.:Mhm
Presidente: Ricorda se questa lampada intanto era, questa luce veniva dal finestrino lato guida? Oppure dal lato…
R.P.:No da quell’altro lato.
Presidente: Dall’altro lato dov’era lei.
R.P.:Si, si dov’era la ragazza diciamo.
Presidente: Ecco.
R.P.:Dal lato destro.
Presidente: Dal lato destro, quindi dov’eravate voi in quel momento.
R.P.:Si,si.
Presidente: Lì per lì lei rimase un pochino sorpreso
R.P.:E’, si.
Presidente: Poi che fece? Si alzò di scatto?
R.P.:Alzai il capo, vidi e poi via.
Presidente: Ecco, un momento. Il concetto è chiaro, lei se l’è data a gambe. Intanto le domando, altre volte si era trovato in una situazione simile? Anche non in quel luogo lì?
R.P.:E… e.. no, perché noi fori non è che si andesse di molto. No.
Presidente: Quindi quella era la prima volta.
R.P.:Difatti quella fu l’ultima volta poi non siamo tornati più.
Presidente: Fu anche la prima volta che si trovò in una situazione simile?
R.P.:E si di notte perché poi, di giorno come ha detto l’avvocato…
Presidente: Con un guardone di notte.
R.P.:Quello lì. Si, si di notte.
Presidente: Quindi lei rialza il capo, guarda fuori del finestrino?
R.P.:Eh?
Presidente: Guardò fuori del finestrino?
Si, si, si.
Presidente: Il finestrino era abbassato? Semi-abbassato?
R.P.:Si è! Ora…
Presidente: D’estate probabilmente sarà stato…
R.P.:Certo.
Presidente: Va be’, comunque quello… Ecco, quindi lei vede questa luce, quando lei alzò il capo questa luce che fece?
R.P.:Quando alzai il capo, questa luce, ora, icchè la fece? La… Un me lo ricordo, se la s’allontanò un pochino, se abbassò la mano…
Presidente: Ecco ma le domando: lei riconobbe, lo ha detto, il Pacciani
R.P.:Si.
Presidente: E di questo ne è sicuro?
R.P.:Bah!
Presidente: Ma in questa situazione di buio, naturalmente, con in più questa luce che sicuramente in un primo momento l’ha abbagliata, le è stata proiettata negli occhi, comunque addosso, come fa a dire che fosse proprio il Pacciani? L’ha riconosciuto con sicurezza?
R.P.:…
Presidente: Glielo domando.
R.P.:Io l’ho detto, per me…
Presidente: Potè vederne le fattezze?
R.P.:Eh.
Avvocato Bevacqua: Che vuol dire “eh”?
Presidente: Cioè “sì”?
R.P.:Sì.
Presidente: Ecco, per vedere le fattezze di una persona ovviamente questa persona deve trovarsi in una situazione di luce anche precaria ma sufficiente
R.P.:Certo ma ora un mi ricordo se c’era anche la luna, mi pare.
Presidente: Quindi c’era una situazione ambientale che comunque le fattezze di questa persona lei è sicuro di averle viste bene.
R.P.:Là un me lo ricordo se c’è un lampione, se c’è o là alla strada… Un me lo ricordo però, mi pare.
Presidente: C’era del chiarore che veniva dalla strada anche?
R.P.:Eh mi pare che ci sia stato un lampione, c’è un cancello più in su, c’è una villetta…
Presidente: Quindi lei dice che la situazione ambientale non era di notte fonda, di buio assoluto ma c’era un chiarore ambientale che derivava, lei ha detto c’era la luna.
R.P.:Bhe, mi sembra, si.
Presidente: Sembra che ci fosse la luna e poi forse anche un lampione lungo la strada.
R.P.:E poi forse anche un lamipine, si.
Presidente: Comunque quello che volevo sapere è questo: lei è sicuro d’aver riconosciuto proprio il Pacciani. Mi dica una cosa, ma questo Pacciani lei lo conosceva… lei dove abita? Scusi, ha detto?
R.P.:Ora?
Presidente: No, allora dove abitava?
R.P.:Allora abitavo sopra Montefiridolfi.
Presidente: Sopra Montefiridolfi.
R.P.:Mhm
Presidente: Quindi il Pacciani lo conosceva bene?
R.P.:Di vista, di vista.
Presidente: Di vista si.
R.P.:Di vista. Io un ci ho mai parlato…
Presidente: Però lo vedeva frequentemente?
R.P.:Eh?
Presidente: A Montefiridolfi, che non è una metropoli, lo vedeva frequentemente?
R.P.:Si, poi l’ho rivisto a Mercatale, San Casciano, così.
Avvocato Bevacqua: Presidente, si ma questa zona che dice che c’era questo lampione che è in città allora?
R.P.:No perché vicino, lì sotto c’è come un ristorantino, a due o trecento metri ma quello però gli è distanti, però più su mi sembra, un me lo ricordo, però mi sembra io ce l’ho visto, c’è un cancello e c’è una villetta.
A.B.: Ma lei era davanti al cancello?
R.P.:Eh?
A.B.: Lei era davanti al cancello?
R.P.:No di qua alla strada
A.B.: Di qua alla strada quindi non si vede
R.P.:Insomma sulla strada.
A.B.: Sulla strada?
R.P.:Si.
A.B.: Era nascosto?
R.P.:Si. Lì lungo la strada.
A.B.: E dove ci si nasconde non ci sono i lampioni perché non ci si deve far vedere, o no?
R.P.:Si ora un me lo ricordo se questo lampione… Mi sembra che a questo cancello che ci fussi stato anche una luce pubblica, ecco. Però gliè passato tant’anni eh!
A.B.: Ma dico, in genere due amanti, due ragazzi che si voglian bene, due che vogliono fare come lei, uno sopra e uno sotto, non si mettono vicino alla luce, o no?
R.P.:Si ma sa…
A.B.: Si o no?
R.P.:Come?
A.B.: Si o no?
R.P.:Come?
A.B.: Si mettono alla luce per farsi vedere? Ha capito cosa le voglio domandare?
R.P.:Si
A.B.: In genere si nascondono. Quindi si ammacchiano, come si suol dire.
R.P.:Si, noi s’era…
A.B.: E quindi lei era ammacchiato?
R.P.:No, lungo la strada, lì.
A.B.: Ma nella macchia. Vicino a una macchia…
R.P.:C’è delle piazzole lì.
A.B.: C’è delle piazzole e s’è messo là, nelle piazzole non ci sono, in genere, a parte la luna, non credo che ci siano anche delle luci.
R.P.:No, no lì no.
A.B.: Lì non c’erano. Quindi c’era solo la pila
R.P.:Si.
A.B.: Grazie. Grazie.
R.P.:Lì c’era la pila.
Presidente: Senta, un’altra cosa che volevo domandarle, scusi avvocato Colao, per tornare a come è stato contattato dai Carabinieri. Sono venuti da lei su indicazione di qualcuno?
R.P.:No a me mi fu telefonato a casa.
Presidente: Lei di questo fatto ne aveva parlato a volte in giro? A suo tempo eh…
R.P.:No, no, no. In giro, ne avrò parlato a casa ma fuori no.
Presidente: Si, certo prego.
XXX : Scusi, ci vuole chiarire, però non so se si sappia… Funziona? Ecco, i Carabinieri quando la convocarono le chiarirono come erano arrivati a lei? Glielo spiegarono? L’abbiamo chiamata, abbiamo chiamato lei signor Pierini invece di Mario Rossi perché sappiamo che, faccio un ipotesi, perché ci interessa di capire come sono arrivati a lei e perché.
R.P.:No, io…
XXX : Glielo dissero?
R.P.:Un me lo ricordo bene ma insomma mi dissero… Cominciarono a farmi delle domande, durante che, s’era fidanzati, se ci si appartava, se s’era avuto, se s’era visto della gente vicino alla macchina, così.
XXX : Ho capito ma lei capisce bene che non è che l’hanno chiesto a tutta la popolazione giovanile della sua zona
R.P.:Certo.
XXX : Se l’hanno chiesto a lei un motivo ci sarà. Gliel’hanno chiarito?
R.P.:Mah io..
XXX : Non gliel’hanno chiarito.
R.P.:Un me lo ricordo.
Presidente: Vorrà dire che i verbalizzanti ce lo spiegheranno.
P.M.: Ce lo spiegheranno, tra l’altro l’hanno scritto in testa al verbale, così leviamo…
R.P.:Noi non ce l’abbiamo.
P.M.: Si, no, no, lo dicevo perché abbiamo la possibilità e la fortuna di chiederlo ai verbalizzanti che sono citati come testi e che non sono nell’aula né c’erano prima.
Presidente: Avvocato Colao
Avvocato Colao: Prego, ecco lei ha detto che ha visto il Pacciani, ha detto così e le faccio una domanda, la luce della lampadina tascabile era una luce forte o flebile? Una luce può essere o un faro o una piccola luce, secondo lei com’era questa luce?
R.P.:Ma ora… La luce gli’era abbastanza… E’ passato tant’anni ma insomma gli’era una luce abbastanza picchiante, insomma.
A.C.: Ecco ed era… Questa luce era alliniata col volto della persona che lei ha riconosciuto o era discosta dal volto della persona? Cioè era sulla stessa linea la luce o lontana?
R.P.:…
A.C.: Ci pensi con calma.
Avvocato Bevacqua: Ha già detto, scusi. Ha già parlato.
A.C.: No ma scusa lascialo rispondere.
A.B.: No ha già detto. Era a quaranta centimetri dalla pila.
R.P.:Si, ora, ho detto a quaranta, venti…
A.C.: Allineata o discosta? E’ importante questo.
R.P.:Chi se lo ri… Volevo dire, unn’ha mica il metro uno!
A.B.: certo.
Presidente: Non ho mica il metro, dice.
A.C.: Ma di lato o davanti?
R.P.:Eh?
A.C.: La luce era davanti al viso della persona…
Presidente (fuori microfono): Non se lo ricorda bene.
A.C.: …O di lato?
R.P.:A i’ viso mio?
A.C.: Del Pacciani. C’era il Pacciani
Presidente: O presunto tale
A.B.: Io mi oppongo scusi.
Presidente: O presunto tale, avvocato, via…
A.B.: C’era un tizio il quale aveva una luce in mano.
Presidente: L’individio, diciamo.
A.B.: L’individuo.
A.C.: L’individuo. Io infatti stavo parlando
Presidente: E va be’, via, si capisce
A.C.: Questa luce, allora, non so se mi spiego, era davanti al viso di questo individuo o era di lato? Perché il viso voleva vedere dentro? No? Com’era?
R.P.:La luce… Sarà stata un po’ discostata, un me lo ricordo ora. Io veddi questa…
A.C.: D’accordo, grazie.
Presidente (fuori microfono): Avete altre domande? Avvocato Pellegrini.
Avvocato Pellegrini: A questo punto mi sembra importante, la lampadina la teneva bassa o alta questa persona?
R.P.:Da prima faceva pari del finestrino, quando alzai il capo
A.P.: pari del finestrino, quindi all’altezza della vita?
R.P.:Si. Vers.. Si. All’altezza dei vetri, a metà finestrino.
A.P.: A metà finestrino?
R.P.:Si. Circa.
A.P.: Su una macchina, una 126, una 127, cos’era?
R.P.:E quello un me lo ricordo di preciso.
A.P.: Una utilitaria
R.P.:Si. Certo.
Presidente: Avvocatessa, lei.
Avvocatessa: Scusi signor Pellegrini ma lei ci ha detto che era, Pierini, scusi, lei ci ha detto che era estate, poteva essere giugno o luglio? O che mese era? Se lo ricorda approssimativamente?
R.P.:Ehee no. Mi ricordo era una stagione buona, abbastanza calda anche.
Avvocatessa: Comunque alle nove di sera era già buio totale oppure c’era ancora un po’ di chiarore dato dal sole che non era ancora tramontato completamente?
Avvocato Bevacqua: -Incomprensibile-
Avvocatessa: Il signore ha detto le nove.
R.P.:Ho detto le nove e mezzo però io…
Avvocatessa: Si ma non è importante l’ora esatta è importante se c’era ancora un po’ di chiarore
Presidente: Il sole era tramontato?
R.P.:Il sole l’era tramontato.
Avvocatessa: Quindi era buio totale?
R.P.:Si.
Avvocatessa: O c’era ancora un po’ di chiarore tale da consentire di vedere eventualmente il volto?
Avvocato Bevacqua: Non suggerisca la riposta per cortesia. Abbia pazienza. La risposta no.
Avvocatessa: C’era ancora un po’ di chiarore?
R.P.:Si, se gli era le nove e mezzo d’estate
Presidente: No questo non può dirlo. Ha capito?
R.P.:Si, si.
Presidente: Non tragga deduzioni. Senta lei… Avvocatessa più di questo non si può dire, eh!
R.P.:Io un me lo ricordo.
Presidente: Se ero allora io, lui ha detto che comunque in quelle condizioni di luce, sarà la luna, sarà il lampione, sarà qualche cosa o non sarà, comunque in quelle condizioni di luce lui è riuscito a distinguere in quella figura con la lampadina il Pacciani. Secondo lui.
Avvocatessa: A me sta bene. Era solamente per fornire un quadro.
Presidente: Certo, certo.
Avvocatessa: E un’altra cosa lei raccontò l’episodio in paese a qualcuno?
R.P.:No, no.
Avvocatessa: Grazie.
R.P.:Unn’ho raccontato nulla.
Presidente: Possiamo licenziarlo?
P.M.: Senz’altro Presidente.
Presidente: Allora per il momento può andare di là signor Pierini, aspetti se ci fosse ancora qualche domanda da rifarle. Nel frattempo può andare via.
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