"Narra il Pierini di conoscere di vista il Pacciani da una ventina d'anni, dato che abitava come lui a Montefiridolfi (Pacciani vi aveva abitato dal 1973 al 1982) e che, in un'epoca collocabile all'incirca negli anni 1978/1979, una sera d'estate dopo cena tardi, si era appartato con l'attuale moglie, allora fidanzata, Bandinelli Daniela nella piazzola degli Scopeti destinata poi a divenire tristemente famosa per l'assassinio dei francesi. Dopo circa mezz'ora, mentre già stavano facendo all'amore, una luce era penetrata dall'esterno nell'abitacolo: aveva alzato la testa e guardato attraverso il finestrino lato passeggero, da dove proveniva la luce, scorgendo la sagoma di un individuo con la pila in mano, che egli riconobbe essere Pacciani. Avevano allora interrotto bruscamente quello che stavano facendo e, rimessa in moto l'auto, se ne erano andati via.
Dichiarazioni sostanzialmente analoghe rendeva la Bandinelli Daniela, la quale peraltro affermava di non aver visto il Pacciani per la posizione in cui ella in quel momento si trovava, cioè supina, stesa sul sedile anteriore lato guida, ma che ad un certo punto si era vista illuminare dal finestrino l'interno dell'auto - "si illuminò tutta la macchina dentro" - commentò. Quando il Pierini aveva rimesso in moto la macchina per andarsene, le era venuto di girarsi e aveva visto un'ombra, che non le sembrava tanto alta, che stava andando via. Arrivati poi a casa il fidanzate le aveva chiesto: «lo sai chi era ... l'hai riconosciuto chi gli era quello lì ?» E le aveva detto che si trattava del Pacciani."
Furono ascoltati nell'udienza del 25 maggio 1994 nel processo a Pietro Pacciani.
Rif.1 - Sentenza della Corte di Assise dell'1 novembre 1994 contro Pietro Pacciani (testo in corsivo).
Vedi anche:
-Romano Pierini - Deposizione del 25 maggio 1994
-Daniela Bandinelli - Deposizione del 25 maggio 1994
Dichiarazioni sostanzialmente analoghe rendeva la Bandinelli Daniela, la quale peraltro affermava di non aver visto il Pacciani per la posizione in cui ella in quel momento si trovava, cioè supina, stesa sul sedile anteriore lato guida, ma che ad un certo punto si era vista illuminare dal finestrino l'interno dell'auto - "si illuminò tutta la macchina dentro" - commentò. Quando il Pierini aveva rimesso in moto la macchina per andarsene, le era venuto di girarsi e aveva visto un'ombra, che non le sembrava tanto alta, che stava andando via. Arrivati poi a casa il fidanzate le aveva chiesto: «lo sai chi era ... l'hai riconosciuto chi gli era quello lì ?» E le aveva detto che si trattava del Pacciani."
Furono ascoltati nell'udienza del 25 maggio 1994 nel processo a Pietro Pacciani.
Rif.1 - Sentenza della Corte di Assise dell'1 novembre 1994 contro Pietro Pacciani (testo in corsivo).
Vedi anche:
-Romano Pierini - Deposizione del 25 maggio 1994
-Daniela Bandinelli - Deposizione del 25 maggio 1994
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