giovedì 23 settembre 2010

Bruna Bonini - Deposizione del 27 aprile 1994 - Prima parte

 
Madre di Stefania Pettini. Viveva con il marito, Andrea Pettini, e la figlia a Vicchio. Il 27 aprile 1994 fu ascoltata durante il processo a Pietro Pacciani. Quelle che seguono sono le sue dichiarazioni.

P.M.: Chiedo di sentire, Presidente, la madre di Pettini Stefania che dovrebbe chiamarsi Bonini Bruna, oggi presente.
Presidente: Bonini Bruna, venga singora, si accomodi signora.
B.B.: Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione mi impegno di dire tutta la verità e non nascondere nulla di quanto di mia conoscenza.
Presidente: Signora se la sente di deporre? Perché la vedo piuttosto emozionata.
B.B.: Si.
Presidente: E naturalmente è comprensibile.
B.B.: Si, si.
Presidente: Allora per cortesia, il Pubblico Ministero voleva farle qualche domanda, prego.
P.M.: Signora mi rendo conto delle difficoltà di dirci oggi qualcosa tant'è che il PM aveva omesso di citarla come teste, ieri è venuto fuori in udienza un particolare e abbiamo necessità di sentire qualcosa da lei...
B.B.: Dica pure.
P.M.: Senta signora, lei ricorda qualcosa relativamente alla borsa di sua figlia che sappiamo oggi noi fu trovata la sera di quel fatto, lei ricorda qualcosa in proposito su questo ritrovamento innanzi tutto?
B.B.: No, non fu trovata la sera stessa è stata trovata dopo diversi giorni, che glielo abbiamo detto noi.
P.M.: Ci può spiegare meglio?
B.B.: Come, eh?
P.M.: E' sicura di questo ricordo?
B.B.: Si perchè noi s'è chiesto - la borsa l'avete ritrovata?- dice: - No, l'hanno ritrovata dopo qualche giorno - l'autorità.
P.M.: L'hanno ritrovata chi, scusi?
B.B.: L'avranno trovata i poliziotti, i carabinieri, non lo so.
P.M.: Quindi lei l'ha vista dopo alcuni giorni...
B.B.: A me non me l'hanno fatta vedere, a me me l'hanno resa dopo due o tre anni la roba della mia bambina.
P.M.: Allora sul ritrovamento lei sa poco.
B.B.: Io so poco, per non dire niente.
P.M.: Benissimo, benissimo, allora fermiamoci qua. Quando l'ha rivista questa borsa? Dopo alcuni anni?
B.B.: Dopo alcuni anni.
P.M.: Il suo ricordo sul punto, cioè lei era a conoscenza di cosa ci poteva essere in questa borsa quando la Stefania era uscita quella sera o il suo era una semplice presunzione?
B.B.: No, io non posso ricordare dopo vent'anni cosa ci aveva la Stefania in borsa.
P.M.: Ha ragione, ha pienamente ragione. Nel momento in cui le fu resa, che se non ho capito male, a distanza di qualche anno, circa il contenuto notò qualcosa che oggi può interessare? C'era qualcosa in più, mancava qualcosa che secondo lei ci doveva essere, la cosa le fu completamente indifferente, non le destò alcuna impressione o interesse, guardò bene la borsa oppure per motivi...
Presidente: Una domanda per volta, una domanda per volta.
B.B.: No, io non notai niente, non c'era macchie, non c'era niente.
P.M.: C'era qualcosa dentro o era vuota?
B.B.: Ma era vuota, vuota completamente.
P.M.: Quando l'hanno restituita a lei era vuota completamente.
B.B.: Era vuota completamente, si.
P.M.: Però le sono stati restituiti anche degli oggetti di sua figlia.
B.B.: Si è stato restituito la carta d'identità, delle fotografie, così...
PM: Cose che normalmente la ragazza teneva in borsa.
B.B.: Cose che normalmente teneva in borsa, si, si.
P.M.: Questa borsa, volendo, lei ce l'ha ancora?
B.B.: Questa borsa non l'abbiamo più noi.
P.M.: Vabbè...
B.B.: No.
P.M.: Delle cose di sua figlia che le sono state restituite, indipendentemente dal fatto che erano in borsa o meno, lei sa dirci oggi se manca qualcosa che invece sicuramente sua figlia aveva?
B.B.: Mah, io penso che ci aveva una catenina, degli anelli, il portafoglio con pochi soldi, ce li aveva la mi' bambina, questo non c'era, l'orologio suo particolare che noi non si è trovato, quando ci hanno reso la roba noi, non c'era questa roba dentro, insomma dentro la borsa oppure insieme agli altri...
P.M.: Nemmeno il portafoglio?
B.B.: No, neppure il portafoglio, no.
P.M.: Però la carta d'identità...
B.B.: Si la carta d'identità si.
P.M.: La carta d'identità sua figlia la teneva nel portafoglio, se lo sa?
B.B.: Si, mha, in borsa, in borsa senz'altro. Poi se la teneva nel portafoglio non mi ricordo, non mi ricordo.
P.M.: Quindi, se non ho capito male io, mancavano i valori, per intenderci.
B.B.: Si, eh, i valori, questi piccoli oggetti che poteva portare addosso.
P.M.: Invece i documenti..
B.B.: I documenti c'erano, si, quando ci hanno reso la roba, ce l'hanno resa quando ci hanno reso il vestiario della Stefania.
P.M.: Ecco, l'ultima cosa proprio per vedere se ho capito bene, lei comunque questa borsa l'ha rivista per la prima volta a distanza di anni.
B.B.: A distanza di anni.
P.M.: Non è che quando fu ritrovata la chiamarono le dissero: - signora c'è la borsa ci da un'occhiata -
B.B.: No, no no, assolutamente!
P.M.: Forse chiamarono qualche altro familiare?
B.B.: No, assolutamente no, no no.
P.M.: Lei è sicura?
B.B.: Sono sicura, si, si ,si.
P.M.: Che non chiamarono nessuno?
B.B.: No, no no non chiamarono nessuno.
P.M.: Ci sono, non so, altri parenti, sorelle, cugine..
B.B.: No, io ci ho...
P.M.: No, no della Stefania, scusi
B.B.: Ci ho la mia nipote, si, Tiziana.
P.M.: Non sa se fu chiamata la nipote per caso?
B.B.: Ma, la nipote la sarà stata chiamata però gli oggetti non glieli hanno fatti vedere.
P.M.: Va be', va be' questo lo chiederemo alla nipote, se necessario. Lei su questo non sa niente di più preciso.
B.B.: Io non so niente.
P.M.: Non ho altre domande, grazie.
Segue...

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