Artigiano bronzista. Il 31 luglio 1984, il giorno dopo l'assassinio di Pia Rontini e Claudio Stefanacci, si trovava a casa dei genitori della vittima quando Pietro Pasquini aveva raccontato di alcune tracce di sangue rinvenute sulle rive del fiume Sieve mentre stava lavando l'auto. Si era recato quindi sul posto assieme a Pietro e al maresciallo dei Carabinieri. A Michele Giuttari racconterà: "Sulla terra battuta le macchie non erano ben visibili perchè erano state assorbite dalla terra ma al fiume vidi una pietra segnata da una chiazza più consistente, come se vi avessero appoggiato sopra qualcosa di sanguinante".
Rif.1 - Il mostro pag.222
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