giovedì 14 gennaio 2010

Le annotazioni di Pietro Pacciani sul blocco Skizzen Brunnen

Il 2 giugno 1992, fu eseguita una perquisizione presso l'abitazione di Via Sonnino di Pietro Pacciani a Mercatale. Su un ripiano del mobile libreria del salotto, fu trovato e sequestrato un blocco da disegno con copertina rossa e la dicitura "SKIZZEN BRUNNEN", con annotazioni all'interno a mano dello stesso Pacciani, datate 10 luglio 1980 e 13 luglio 1981.
Foglio n.1
Pagato L. 16.000 alla Sig della Caccia e Pesca della Domanda per la caccia fra la quale Certificato Medico Libro per conoscenza degli animali domanda di ammissione alla scuola o allegato il foglio di congedo Fotocopia e il Certificato Penale che me lo deve restituire dopo averlo fatto vedere al di Bella Brigadiere, oggi 10 luglio 1980 mi deve arrivare la risposta per esami
Foglio n.2
Fatta visita oculistica per occhiali L. 25.000 già ordinati per martedì sera ore 7. giorno 15 luglio 1980 due diotrie più
Foglio n.3
Oggi 13 luglio 1981
Prendo dal Lotti un Ballino di cemento per murare la porta del gas e due cariole di sabbia e 6 kg di cemento a Pronta L. 8000
Manodopera da me svolta giorni 2
Foglio n.4
Oggi 13 luglio 1981
Prendo dal Bruci Franco una portiera per il gas L. 18.000
Per mettere il telefono chiamare la mattina il 187. Ufficio Commerciale Sip, nome cognome e indirizzo

La sig.ra Borri ("la Sig della Caccia e Pesca") sentita nell'udienza del 7 giugno 1994, esibitole il documento attestante la bocciatura dell'imputato alla abilitazione venatoria del 26 novembre 1980 ammise che prima di quella data era necessario fare apposita domanda, che lei stessa, aveva dattiloscritto, dato che il suo negozio era l'unico abilitato nella zona.
Nell'udienza del 12 luglio 1994 il Maresciallo dei Carabinieri, Di Bella, confermò la circostanza, come del resto il teste Pabi, segretario della commissione esami per l'esercizio venatorio, che precisò essere certo che la domanda del Pacciani gli fosse pervenuta in Provincia il 21 luglio 1980, esattamente 11 giorni dopo l'avvenuto pagamento della sig.ra Borri di lire 16.000 per l'inoltro della domanda. Aggiunse che la domanda del Pacciani era stata registrata col numero 513, che l'imputato era stato bocciato e che era in uso alle agenzie di caccia e pesca richiedere il certificato penale.

Ciani Luigi, ottico di San Casciano nell'udienza del 6 giugno 1994, pur non ricordando bene, non escluse di aver sottoposto Pietro Pacciani ad una visita oculistica precisando che all'epoca il paziente doveva pagare la visita. Gherardi Gherardo, altro ottico di San Casciano riferì che nel 1980 il costo di una visita poteva aggirarsi sulle 30.000 lire e così il dottor Caselli, medico di famiglia di Pietro Pacciani che ammise che il prezzo di 25.000 lire poteva riferirsi al luglio 1980.

La Sig.ra Lalletti Santina nell'udienza del 31 maggio 1994 confermò che negli anni '80/'81 aveva pagato oltre al sig. Nencioni che aveva predisposto la buca, pure Pietro Pacciani che aveva contribuito ai lavori per installare gli sportelli della cabina del gas metano.
Il Sig. Bruci, idraulico di San Casciano, nell'udienza del 7 giugno 1994, confermò che uno sportello della cabina gas poteva costare lire 18.000, così come lo precisò il Sig. Lotti, indicato nell'appunto del terzo foglio. Lo stesso Franco Lotti confermò ai Carabinieri, alla Sam e al PM di aver effettivamente fornito a Pietro Pacciani sia la sabbia che il cemento.
Relativamente all'istallazione della linea telefonica, Pietro Pacciani fece richiesta presso la SIP l'1 dicembre 1981.
Rif.1 - Dichiarazioni di impugnazione e motivi - Rosario Bevacqua

9 commenti:

tubificio ha detto...

Bisogna riconoscere che questo blog è il più prodigioso tra tutti quelli rinvenibili sulla rete. Non ero un appassionato di questo caso ma lo sono diventato qui. Ringrazio l'autore.

Flanz ha detto...

Grazie a te! Ciao

mingus65 ha detto...

ricordiamoci che il Vampa era furbo come una volpe, poteva benissimo aver ricopiato sul blocco preso nell' '83 ai tedeschi degli appunti vecchi per crearsi una sorta di alibi...e oltre al blocco i familiari di uno dei due ragazzi riconobbe anche il portasapone.....
cmq complimenti per il blog
saluti

Flanz ha detto...

Proprio perchè era furbo, qualora avesse ritenuto il blocco "pericoloso" lo avrebbe semplicemente fatto sparire. Ciao. Flanz

P.s.
Grazie per i complimenti.

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

A meno che....quel blocco per Pacciani fosse preziosissimo. Forse Pacciani fin da bambino aspirava a diventare un famoso pittore....magari perchè nel suo paese (dove era nato anche Giotto) ne viveva uno (Ferruccio Rontini) che vi operava con la sua bottega e suoi allievi (Vicchiesi....alcuni più o meno coetanei del Pacciani).

Giuseppe Murri ha detto...

SE fosse stato il blocco dei tedeschi pacciani se ne sarebbe semplicemente liberato. Questo processo è stato celebrato non all'insegna della presunzione di innocenza bensi di colpevolezza. Quindi la procura fiorentina è un Tribunale inquisitorio. Urge ricorso all'alta Corte di Giustizia europea.

Unknown ha detto...

inquirenti e procura dissero che pacciani non pote' disfarsi dello skizzen perché nella perquisizione precedente lo avevano filmato...allora il furbo pietro avrebbe trascritto degli appunti antecedenti giogoli come contromossa....assurdo... se lo avesse bruciato la procura sarebbe rimasta con un pugno di mosche in mano...

Unknown ha detto...

Se pure avessero filmato (da vedere poi se di sfuggita o in modo più particolareggiato) quel blocco, in quel momento non si sapeva che appartenesse ai tedeschi quindi sarebbe bastato al Pacciani farlo sparire per eliminare totalmente l'indizio. Quindi o Pacciani era più cretino di quanto sembrasse o veramente non conosceva l'origine di quel blocco (o quel blocco gli era stato regalato da qualcuno che non gli disse da dove proveniva).