Negli anni '70 aveva preso in affitto una casa colonica a Badia a Bovino, a duecento metri dall'abitazione dove viveva Pietro Pacciani. Nella deposizione, davanti al PM, del 6 novembre 1991 dichiarò d'aver visto spesso Pacciani con un fucile da caccia, una doppietta a retrocarica che teneva in casa, questi gli aveva anche raccontato che andava a caccia di frodo la sera ed aveva invitato anche lui ad andarci, ma egli aveva rifiutato: le loro case infatti erano all'interno di una riserva di caccia.
"Petroni Nello narra che tra il 1965 e il 1970, essendosi fermato un giorno nella piazza di Vicchio presso l'officina di un meccanico di biciclette, certo Paoli, aveva visto sul banco una pistola a tamburo e il Paoli gli aveva detto che a portargliela era stato il Pacciani per far allargare i fori del tamburo, in modo da poter utilizzare delle cartucce da guerra che aveva e che non entravano nei fori. Va ancora aggiunto che il Petroni racconta che una volta (intorno alle 18,00 del 3 Ottobre 1970 n.d.r.) era stato affrontato e quasi malmenato dal Pacciani, il quale lo accusava di aver sedotto sua moglie ed aveva poi costretto la Manni Angiolina, picchiandola selvaggiamente con pugni e calci, a confessare di essere andata a letto con lui. Poi aveva ingiunto al Petroni, sotto minaccia di morte, di portargli sua moglie, perché egli si potesse divertire a sua volta. Il Petroni aveva in seguito fatto intervenire un comune conoscente, certo Baroni Alfredo, per cercare di convincere il Pacciani a desistere dai suoi propositi, ma il Pacciani gli aveva risposto che se il Petroni non gli avesse portato sua moglie lo avrebbe ammazzato con una pistola a tamburo ed uno stiletto che faceva vedere al Baroni. Costui confermava la sostanza dei fatti per i quali il Petroni aveva nel frattempo sporto denunzia ai C.C. di Vicchio, pur precisando che il Pacciani non gli aveva menzionato né fatto vedere stiletti o pistole a tamburo, ma dando in escandescenze gli aveva detto tra l'altro: "Diglielo pure al Petroni che, se lo piglio, lo ammazzo col fucile, e se non basta il fucile ho anche qualcos'altro!".
Rif.2 - Sentenza della Corte di Assise dell'1 novembre 1994 contro Pietro Pacciani (testo in corsivo)
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