Siciliana. Negli anni settanta si era trasferita ad Alessandria e si era sposata. Nel 1976 conobbe Salvatore Indovino. A causa dei violenti litigi con il marito si separò ed insieme a Salvatore Indovino si trasferì per un breve periodo a Ramacca, in Sicilia, dopodichè nel 1978 traslocò a Prato e quindi a San Casciano in Via di Faltignano. In quegli anni si prostituì nelle strade attigue alla stazione ferroviaria di Firenze e nel 1984 a causa di un diverbio lasciò Salvatore Indovino e si trasferì ad Arezzo. Il 27 novembre 1995 riferì: "Non ho mai visto in vita mia il Pacciani. L'ho visto in televisione e sui giornali. Ho conosciuto Lotti Giancarlo nel mese di agosto del 1981, mentre il mio convivente, Salvatore Indovino, era in carcere. L'ho conosciuto in piazza a San Casciano, io vivevo da sola e da quel giorno il Lotti mentre Salvatore era in carcere ha cominciato a frequentare casa mia e abbiamo avuto rapporto uomo-donna. Il Lotti non mi ha presentato mai nessun uomo. Ho visto in televisione, al processo Pacciani, il postino Vanni. Escludo di averlo mai conosciuto e tanto meno che il Lotti me l'abbia presentato."
Il 6 febbraio 1996 fu interrogata dal capo della squadra mobile, Michele Giuttari. Dichiarò che la casa di Via di Faltignano era frequentata da Milva Malatesta, il suo convivente Vincenzo Limongi, Domenico Agnello, il mago Manuelito. Negò che Salvatore Indovino praticasse la magia: "So di quel desiderio, ma durante la nostra convivenza io non gli ho visto fare mai pratiche di magia, e neppure sedute spiritiche". Dichiarò d'aver saputo da Giancarlo Lotti che "Vanni e Pacciani erano soliti andare nei boschi intorno a San Casciano a guardare le coppie mentre facevano l'amore in auto" e d'essere stata con i propri amanti sia presso la piazzola ubicata a Scopeti che in quella di Vicchio, teatro dei due duplici omicidi.
Il 6 febbraio 1996 fu interrogata dal capo della squadra mobile, Michele Giuttari. Dichiarò che la casa di Via di Faltignano era frequentata da Milva Malatesta, il suo convivente Vincenzo Limongi, Domenico Agnello, il mago Manuelito. Negò che Salvatore Indovino praticasse la magia: "So di quel desiderio, ma durante la nostra convivenza io non gli ho visto fare mai pratiche di magia, e neppure sedute spiritiche". Dichiarò d'aver saputo da Giancarlo Lotti che "Vanni e Pacciani erano soliti andare nei boschi intorno a San Casciano a guardare le coppie mentre facevano l'amore in auto" e d'essere stata con i propri amanti sia presso la piazzola ubicata a Scopeti che in quella di Vicchio, teatro dei due duplici omicidi.
Rif.1 - Il mostro pag.142
Rif.2 - Assolto perchè il fatto non sussiste pag.72
Vedi anche:
-Filippa Nicoletti - Dichiarazioni
-Colloquio telefonico tra Giancarlo Lotti e Filippa Nicoletti
Rif.2 - Assolto perchè il fatto non sussiste pag.72
Vedi anche:
-Filippa Nicoletti - Dichiarazioni
-Colloquio telefonico tra Giancarlo Lotti e Filippa Nicoletti
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