Originario di Fordongiànus in provincia di Cagliari, nel 1952 raggiunse il figlio Giovanni a Casellina, vicino a Scandicci, con la moglie Pietrina ed i figli Stefano e Antonietta. Quando Stefano Mele si sposò con Barbara Locci questi si stabilirono presso l'abitazione di Palmerio che fu costretto, alcuni mesi dopo, ad installare delle inferriate alle finestre per evitare il vivace traffico di uomini che la Locci aveva avviato. Dopo il delitto del 1968 dichiarò: "Mio figlio mi ha detto di essere innocente e mi ha fatto capire di essere stato attirato in una trappola da uno dei fratelli Vinci."
Il nipote, Natale Mele, disse di lui in un'intervista "Ho vissuto una vita normale, se così si può dire, molto attaccato a mio nonno Palmerio che mi voleva un gran bene. Erano lui o la zia che mi venivano a prendere in collegio il sabato. Passavo due giorni con loro, poi tornavo all’istituto".
E' deceduto per cause naturali nel 1983.
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