domenica 1 marzo 2009

FBI - Profilo del mostro di Firenze - Parte 3

Segue dalla parte 2.

TRATTI E CARATTERISTICHE DELL'AGGRESSORE
Ricerche contemporanee condotte dal NCAVC, unite  alle statistiche relative all’aggressore, indicano che i crimini di violenza interpersonale avvengono di solito, tra persone della stessa razza. Quindi, basandosi sulle statistiche disponibili e l’assenza di informazioni specifiche e contrarie a questi attacchi, il vostro aggressore deve essere quasi sicuramente un uomo bianco di origine italiana nativo dell’area. Deve aver avuto circa 25-30 anni quando iniziò questa serie di aggressioni nel 1968. Questo dovrebbe far pensare che sia intorno ai 45-50 anni. Sarebbe da notare che il vostro aggressore debba avere una lunga storia criminale con periodi trascorsi in istituti o in carceri, ma potrebbe essere molto più vecchio dell’età su indicata. Ha molta confidenza con scene del crimine e con l’area di Firenze in generale. Si sente a suo agio lì e deve aver dei legami abbastanza stretti con quell’area. Ciò è evidenziato dalla lunghezza delle sue assenze, ma con successivo ritorno in quell’area in due occasioni. Sembra essere nativo dell’area e potrebbe avere membri della sua famiglia che risiedono ivi.

L’aggressore è meglio descritto di media intelligenza. Deve aver completato i suoi studi secondari o l’equivalente nel sistema educativo italiano. Deve essere abbastanza esperto in un lavoro che richiede l’uso delle sue mani. Non deve avere molto contatto con il pubblico a causa dei suoi sentimenti di inadeguatezza. Può mostrare strane abitudini di lavoro.

La residenza dell’aggressore è adeguata alla sua situazione economica, e non dovrebbe essere molto lontana dall’area in cui egli ha commesso questi delitti. Come detto in precedenza, il suo posto di lavoro o di residenza dovrebbe essere situato nel punto centrale o in prossimità del suo primo attacco.

L’aggressore deve aver vissuto solo durante gli anni in cui sono avvenuti questi assalti in un quartiere di bassa borghesia. Se non fosse vissuto da solo avrà risieduto con qualche membro della sua famiglia dal quale egli è, in parte almeno, dipendente finanziariamente, come per esempio sua madre, una zia, una nonna o una sorella più grande. Non dovrebbe essere sposato poichè non è in grado di sostenere relazioni di successo con donne della stessa età.

L'aggressore è una persona inadeguata ed immatura sessualmente, che ha avuto pochi contatti sessuali con donne della stessa età. Potrebbe soffrire di una disfunzione sessuale.

A causa della sua età, è possibile che sia stato militare, non dovrebbe essere partito come volontario, ma che abbia fatto il servizio di leva. Se è stato militare, dovrebbe essere stato un soldato piuttosto che un Ufficiale, ed il suo periodo di servizio dovrebbe essere stato privo di note.

Per la sua natura delle scene del crimine e la distanza che c’è tra loro, il vostro aggressore dovrebbe aver avuto un veicolo o la possibilità di usarne uno. Se possiede una macchina è più probabile che sia un veicolo vecchio adeguato al suo stato economico.

Se l’aggressore è stato arrestato in passato, è il risultato di piccole violazioni, come voyeurismo,contravvenzioni, vandalismo, incendio e furto. Non dovrebbe aver commesso reati come aggressioni o reati contro la persona. Può essere stato in prigione per un certo periodo di tempo che coinciderebbe con il periodo di inattività intorno a Firenze tra il 1968/74 ed il 1974/81.

Ricerche su questo tipo di aggressioni indicano che gli assalitori spesso usano alcool o droghe prima di commettere gli assalti. L’assunzione di droghe e/o alcool gli serve per diminuire le loro inibizioni ed aumentare il loro coraggio durante i loro assalti.

L’aggressore deve aver preferenza per la pornografia, in particolare quella che descrive graficamente la violenza dell’uomo dominatore.

Gli aggressori di questo tipo difficilmente restano inattivi per lunghi periodi di tempo senza una ragione specifica. E’ noto che questo aggressore non fu attivo nell’area fiorentina tra il 1968-1974 e il 1974-1981. E’ molto probabile che non vivesse nell’area fiorentina in questo periodo oppure non fosse in grado di agire. Se avesse risieduto in altri luoghi durante questi periodi, è molto probabile che simili aggressioni sarebbero accadute in quelle aree. Le legittime assenze dell'aggressore da Firenze avrebbero potuto dipendere da un cambiamento di lavoro, frequenze di scuole, viaggi di lavoro all'estero, o servizio militare. E' anche possibile che l'aggressore fosse stato in carcere per tutt'altri motivi durante questo periodo, o che sia stato ricoverato in qualche clinica per malattie mentali.

COMPORTAMENTO POST-AGGRESSIONE
Questo aggressore non sente alcun rimorso per le sue vittime, né colpa per ciò che ha fatto. La sua emozione principale sarà stata la paura di una possibile scoperta. In seguito ad ogni caso dovrebbe essere stato nervoso o teso, o può essere apparso preoccupato per ciò che lo circondava. Questo risultava dalla preoccupazione per la sua sicurezza. Man mano che uccideva aumentava la sua sicurezza e diminuiva il nervosismo evidente o il suo comportamento agitato.

Dopo ogni assalto, l’aggressore dovrebbe essere andato in un posto confortevole e sicuro, molto probabilmente la sua stessa residenza. Una volta lì deve pulire se stesso e i suoi vestiti ed indumenti, e deve aver riportato le sue armi nel loro posto “nascosto” fino al prossimo assalto. Oggetti di natura personale che egli ha preso dalle sue vittime devono essere stati riposti in un posto sicuro accessibile solo a lui.

La natura drammatica di questi crimini avrà avuto effetto shockante ed orripilante per la comunità. Quindi l’aggressore ha seguito attentamente tutte le relazioni su questi crimini da parte degli organi di diffusione, e deve avere ritagliato degli articoli dai giornali pertinenti le aggressioni e deve averli raccolti in un album. Può anche aver tenuto dei diari o “giornali” in cui ha scritto i suoi crimini.

L’aggressore può essere ritornato e può ancora farlo, sulla scena delle sue prime aggressioni per rivivere nella sua mente le prime esperienze. In breve dopo la scoperta dei corpi nei vari luoghi l’aggressore può aver ben visitato la scena per valutare le indagini della Polizia. Può aver tentato di controllare le indagini attraverso contatti diretti o informali con la polizia.

L’aggressore continuerà nella sua attività fino a quando non verrà arrestato, messo in condizione di non nuocere o inibito in qualsiasi altro modo.

Ogni ulteriore domanda e/o discussione in merito a questo argomento può essere rivolta a SSA Ronald P. Walker telefono xxx (xxx) xxx-xxxx. Fate riferimento al caso n. 163°-24 NCAVC nella vostra corrispondenza." 


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