martedì 17 febbraio 2009

Giuseppe Bevilacqua

Originario del New Jersey, negli anni '60 si trasferì in Italia. Dal 1974 al 1989 fu direttore del cimitero militare U.S.A. dei Falciani (San Casciano). Il 6 giugno 1994, quando fu chiamato a deporre durante il processo a Pietro Pacciani, dirigeva il cimitero di Anzio. Nel 1985 Bevilacqua abitava a 300/400 metri in linea d' aria dal luogo in cui persero la vita Nadine Mauriot e Jean Michel Kravechvili. Durante l'udienza dichiarò: "Io all’epoca di quell’omicidio avevo due cani, uno è campione di difesa e a un certo punto, quella sera, si misero a saltare perché volevano scavalcare la rete alta quasi due metri e mezzo. Forse i cani si resero conto che stava succedendo qualcosa e con le orecchie sentivano il francese che urlava. A quel punto decisi di mettere i cani a catena. Dopo, quando ho sentito la mattina sulla radio tutto il resoconto della faccenda, io volevo parlare con un poliziotto e spiegare più o meno che orario era (...). Sì, la notizia dell’omicidio dei due francesi l’ho sentita al giornale radio la mattina dopo alle sei e trenta, perché io normalmente metto la radio a quell’ora per sentire il notiziario, perché è quella l’ora in cui io andavo a lavorare. Dopo, quando sono andato a prendere il caffè, ho visto che la strada per andare al Ponte Scopeti, in su, era chiusa. Io ho sentito i cani che abbaiavano attorno dalle undici di sera, alle due di mattina, e la notizia dell’omicidio l’ho sentita la mattina dopo". Il mercoledì di quella stessa settimana precedente all'omicidio, aveva visto la ragazza accanto all'auto Golf bianca con targa francese, vicino alla quale era montata la tenda di tipo canadese, in una stradella laterale posta sulla destra salendo, circa 500 metri prima della piazzola ove era avvenuto il delitto. Alcune ore dopo era ripassato ed aveva rivisto la tenda chiusa, ma non aveva più visto né persone né macchina. Uno o due giorni dopo, ripercorrendo la stessa strada, aveva notato che la tenda non era più nel luogo di prima ma si trovava 200/300 metri più avanti su uno spiazzo sterrato poco al di sopra del piano stradale, dove aveva rivisto la stessa giovane donna e il ragazzo: il Bevilacqua riconoscerà poi quest'ultimo luogo come la parte della piazzola del delitto prospiciente e quasi sovrastante la strada degli Scopeti, diversa da quella, più interna e vicina al bosco, dove venne rinvenuta la tenda col cadavere della Mauriot. Riferì:"Volevo fermarmi, spiegare che era una zona pericolosa, tanto è vero che lungo la strada c' erano cartelli che dicevano ' Zona mostro' . Invece non l' ho fatto e ho sbagliato". Disse d'aver visto qualcuno aggirarsi nei dintorni della piazzola: "Sì, quell' uomo mi colpì. Aveva una specie di divisa da operaio dell' Anas o da forestale. Io li conoscevo tutti ma quello non lo conoscevo. Per questo mi fermai, per capire chi fosse. Stava a 10, 15 metri da me, a 4 o 500 metri dallo spiazzo dove erano accampati i due turisti francesi, e credo che il delitto sia avvenuto uno o due giorni dopo quell' incontro. L' uomo era alto più o meno come me, e io sono 5 piedi e 7 pollici (m1,80 - Pacciani era alto m1,64 ndr) (...) era robusto e aveva un profilo aquilino, la pelle abbronzata, i capelli pettinati indietro. In aula riconobbe Pietro Pacciani come l'uomo che aveva visto nel bosco degli Scopeti.
La testimonianza contiene una grave incongruenza, Joseph Bevilacqua disse di aver appreso del duplice omicidio la mattina del 9 settembre ma i corpi dei due ragazzi francesi furono scoperti da Luca Santucci solo intorno alle 13 e 45.
Rif.1 - La Repubblica - 07 giugno 1994 pag. 18
Rif.2 - Visto n.27 - 1994
Rif.3 - Sentenza della Corte di Assise dell'1 novembre 1994 contro Pietro Pacciani
Vedi anche:
Giuseppe Bevilacqua - Deposizione del 06 giugno 1994

13 commenti:

Marco ha detto...

5'7'' = m 1,72

MG ha detto...

Ricordate la poetessa che accusò lo scrittore Alberto Bevilacqua? Non è che per caso, ha in qualche modo ricevuto informazioni vaghe sul mostro ed ha,erroneamente, indicato lo scrittore anziché Giuseppe Bevilacqua?

Loredana ha detto...

MG ricordo bene e anch'io ho avuto il tuo stesso identico pensiero.

Anonimo ha detto...

Assolutamente no, infatti la Ragni e la Carlizzi facevano riferimento proprio ad Alberto Bevilacqua (utilizzando dettagli della sua vita come presunte prove da leggere in chiave esoterica).

Claudio Hiugluck ha detto...

Lo zio d' America che chiamava Vigilanti si chiamava Joe e era del New Jersey

Flanz ha detto...

Non esiste alcuno zio del New Jersey.

Unknown ha detto...

Secondo me non era in malafede ,e anche l'incongruenza della data a mio avviso non è così grave... può capitare a distanza di 10 anni di confondere le date pur essendo certi di non averlo fatto.Non vuol dire necessariamente che abbia visto Pacciani nei pressi di villa Mangiafuoco ,ma nemmeno che abbia mentito. Per quanto riguarda un suo possibile coinvolgimento, a mio modestissimo avviso lo ritengo altamente improbabile ,seppur possibile .

LerkeR ha detto...

C'è un'altra incongruenza: disse che Nadine Mauriot aveva i capelli corti.

G.B.: "La notavo perché erta una ragazza molto carina aveva i capelli neri corti ed un costume da bagno, bikini, nero"

Il bikini nero risulta tra i reperti del delitto degli Scopeti?

Unknown ha detto...

Ok però Vigilanti nella sua fantasia lo ha chiamato zio Joe Vigilanti e la cosa é quantomeno curiosa

Unknown ha detto...

Infatti...giusto, qui stiamo proprio nel privato più assettico. Anche se la combinazione questa volta, e soprattutto "ultimamente" facilmente diventa suggestiva. Basta riguardare la genesi per capire che il caso di Alberto Bevilacqua é del tutto casuale e poi strumentale. Perché ogni nome grosso solletica appetiti non da meno.Ma lasciamoli perdere, Giuseppe "Joe" Bevilacqua é tutt'altro caso e ancora da chiarire a prescindere dalla Carlizzi & Company

Unknown ha detto...

Questo post risposta sotto-sovrastante ė mio "Gianni Neri”, non capisco e mi scuso per essere finito sotto il nome di "Unknown" al quale volevo solo replicare nel massimo rispetto, condividendo il suo pensiero e magari amplificandolo un po

Venti² ha detto...

Ottima domanda quella di LerkeR
Bevilacqua, Joe o Giuseppe che sia, a me appare un testimone farraginoso...si presenta alla Corte come "funzionario di un governo straniero"(come dire occhio a voi?) poi sottolinea l abbaio feroce, in 2 momenti, dei suoi cani "la sera prima" che sentì alla radio, alle 6,30, del delitto...o si confuse quindi i cani erano inferociti il lun. sera o mentì perché alle 6,30 di lunedì nessun organo d'informazione sapeva del crimine a Scopeti
Rispose all avv. Bevacqua di non aver avuto pistola sul lavoro ma "solo i mani” Bah
è noto che un giornalista dice che Joe gli avrebbe fatto capire di essere lui il mdF...per altri ha l Alzheimer...
La persona che dice di aver visto allora è più stempiato di Pacciani, sebbene l abbigliamento dell' avvistato possa corrispondere al vestitario militaresco a suo tempo acquistato dal Vampa
Va detto che Joe non è mai stato segnalato sui luoghi dei delitti

Andrea ha detto...

La prima volta che vide i ragazzi era 2/3 giorni prima della domenica (su precisa domanda di Canessa :" prima della domenica ?"), quindi giovedì o venerdì, alle 9.30 di mattina. Non disse che ripassò qualche ora dopo.
La seconda volta li vide vicino alla strada. NOTA BENE che non è la posizione finale, ma è appena più su della statale (vedi foto con FRECCIA posta dagli inquirenti del processo), all'inizio dello stradello, quindi una cinquantina di metri prima della piazzola finale.
Quindi secondo questa assurda testimonianza, i ragazzi si sarebbero spostati ben TRE volte in TRE giorni.
Un'altra grave incongruenza (simile alla famosa dichiarazione di aver sentito del delitto alla radio la MATTINA, quando il delitto venne scoperto verso le 14), è che disse 2/3 giorni prima della domenica alle 9.30 di mattina,
Dagli scontrini, risulta che i ragazzi pranzarono il VENERDI' a Pistoia, quindi non potevano essere in zona alla mattina.