mercoledì 30 marzo 2016

Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 17 marzo 1998 - Dodicesima parte

Segue dall'undicesima parte

« DOPO LA SOSPENSIONE »

Presidente: Senta, che tutto. . . Non so perché, si dice 10 minuti, perché poi se ne vanno, non vengono in aula, non ho mai capito. Ora ci sono anche gli altri. Ora non abbiamo più neanche l'aula per fare l'udienza... Questa è occupata, quell'altra occupata, quell'altra occupata. Tutto così. Ora vengono le teleconferenze, vengono altri problemi. E il processo sta in corso, non si può mai finire perché ci manca le aule.
Avvocato Filastò: (voce fuori microfono)
Presidente: Andiamo al Teatro Tenda. Al Teatro Tenda andiamo a fare...
Avvocato Filastò: (voce fuori microfono)
Presidente: Andiamo al cortile all'aperto e si fa la cosa, si fa...
Avvocato Filastò: (voce fuori microfono)
Presidente: Ci vuol pazienza, ci vuol pazienza. 
(voce fuori microfono)
Presidente: Come? 
(voce fuori microfono)
Presidente: Allora, signor Schwarzenberg, ha telefonato, poi? Cosa ha saputo?
T. Schwarzenberg: Allora, ho parlato con mia figlia.
Presidente: Eh.
T. Schwarzenberg: E lei purtroppo non si ricorda in che stagione è stata venduta questa sua macchina.
Presidente: Ma quando è rientrata in Austria non se lo ricorda, lei?
T. Schwarzenberg: Non si ricorda assolutamente, no. Poi non è che... lasciato casa nostra e ha vissuto un paio di settimane a Cortona e poi è tornata in Austria.
Presidente: Va be', insomma, non se lo ricorda.
T. Schwarzenberg: Non si ricorda della stagione.
Presidente: Non importa. Sentiremo attraverso altre persone, va bene?
Avvocato Filastò: Signor Schwarzenberg, quando lei ha firmato quest'atto presso questa agenzia, le venne detto dall'agenzia che da quel momento la responsabilità dell'auto passava all'acquirente? Nel senso che se avesse avuto un incidente, avesse provocato un sinistro, non avrebbe risposto sua figlia,, ma. ne avrebbe risposto il nuovo acquirente?
T. Schwarzenberg: Sono sicuro che ho fatto come faccio sempre quando vendo una vecchia auto per prendere una nuova che, al momento che è venduta, telefono subito all'assicurazione. Questa è un'abitudine anche per le mie macchine personali, per disfarsi della responsabilità.
Avvocato Filastò: Per disfarsi...
T. Schwarzenberg: Sì.
Avvocato Filastò: Quindi nel momento in cui lei sì disfaceva di quest'auto, lei sapeva che si disfaceva anche della responsabilità anche dell'auto?
T. Schwarzenberg: Certo.
Avvocato Filastò: Certo, e lo scopo anche di questa scrittura era questo?
T. Schwarzenberg: Sì, dell'atto di vendita, prima per prendere i soldi e poi per liberarsi...
Avvocato Filastò: E poi per liberarsi della responsabilità. Non sa se, per caso, qualcuno gli disse che, nel momento in cui lei faceva questo... firmava quest'atto di trasferimento, quest'auto era già nel possesso del nuovo acquirente? Sa niente lei di questo?
T. Schwarzenberg: La macchina non l'ho più veduta da che l'ho affidata al garage Bellini, che è. successo alcune settimane prima della vendita dell'auto. Non so se è rimasta nel garage, o_ se_ il ' garage l'ha imprestata. Questo non lo so,, non l'ho più rivista. L'ho consegnata, poi mi hanno telefonato, credo alcune settimane dopo, per dire che avevano finalmente trovato l'acquirente.
Avvocato Filastò: Benissimo. Senta, lei è in grado di dirci il tempo che è passato dal momento in cui l'ha affidata all'officina Bellini, al momento in cui lei ha siglato quest'atto, quanto tempo era passato, se lo rammenta? Più o meno.
T. Schwarzenberg: Settimane sì, mesi non lo so. Io questo non mi ricordo. So che c'è voluto del tempo, che non fu facile per il garage trovare un acquirente. Cosa vuole, una macchina così vecchia, una macchina degli anni '50, ci voleva un amatore per venderla. Insomma, non era immediato il passaggio.
Avvocato Filastò: Non fu immediato. Quindi diverse settimane, due, tre, quattro, cinque settimane, sei?
T. Schwarzenberg: Potrebbe essere, sì.
Avvocato Filastò: Quante?
T. Schwarzenberg: Non voglio dire una cosa e poi... ma la mia impressione è che ci è voluto settimane. Mesi . forse, no, ma settimane sì.
Avvocato Filastò: Ma…
Presidente: Va be', questo... Va bene. Senta a questo, punto la Corte, visto l'articolo 507, già abbiamo deliberato in questo senso in Camera di Consiqlio, ammette la deposizione dei testi di riferimento Scherma Roberto, Scherma Luigi e Coli Gino. Ne dispone l'immediata citazione a cura della Questura di Firenze - insomma, ci penserà il dottor Giuttari - fissando per la loro comparizione le ore 15.00 di oggi. Il Luigi... Il Coli Gino verrà di certo, perché è cognato dell’altro, Roberto... Insomma, non so se può raggiungerlo anche per telefono, può darsi che vengano da sé, non lo so.
P.M.: Facciamolo…
Presidente: Insomma... Benissimo. Allora, l'udienza viene sospesa e rinviata alle ore 15.00 di oggi.
Avvocato Mazzeo: Ecco, Presidente, mi scusi. Eventualmente, anche con riferimento alla deposizione del signore, questa difesa riterrebbe a contestazione di fare le domande ancora a Lotti.
Presidente: Ma quella è una cosa che si vedrà dopo. Ora no.
Avvocato Mazzeo: Lo vediamo dopo?
Presidente: Dopo si vedrà il Lotti se è il caso. Fate istanza e si vedrà. Bene? Lei è libero, può andare. Grazie.
T. Schwarzenberg: Grazie. 
Presidente: Alle ore 15.00 di oggi. P.M.: Grazie, Presidente.
Presidente: Si fa udienza continua fino al pomeriggio, perché...
P.M.: Bene, Presidente, grazie.
Presidente: ...

(voci fuori microfono)
Mario Vanni: Domani.
Presidente: Anche domani.
Mario Vanni: Domani vengo.
Presidente: Ah, domani... Ecco, benissimo, per oggi.
P.M.: Nuova traduzione, Presidente.
Presidente: Nuova traduzione per domani, bene.

martedì 29 marzo 2016

Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 17 marzo 1998 - Undicesima parte

Segue dalla decima parte.

Presidente: Fa' venire il Schwarzenberg.
(voce fuori microfono)
Presidente: Come si chiama lei?
T. Schwarzenberg: Schwarzenberg.
Presidente: Poi? Dove è nato? Dove risiede?
T. Schwarzenberg: Sono nato a Vienna, l'8 aprile del '33. Risiedo a San Casciano Val di Pesa.
Presidente: Vuol essere ripreso dalla telecamera o no?
T. Schwarzenberg: Non ha importanza, insomma, non...
Presidente: Va bene, va bene.
T. Schwarzenberg: Non vedo la necessità di questo.
Presidente: Sì o no? Ha difficoltà ad essere ripreso o no? Signore?
T. Schwarzenberg: Non lo vieto, ma non lo incoraggio nemmeno.
Presidente: Va bene. Non lo vieta. Se può leggere quella formula ad alta voce l'impegno a dire la verità.
T. Schwarzenberg: “Sono consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione e mi impegno a dire tutta la verità e soltanto la verità e di non nascondere nulla di quanto so."
Presidente: Bene. Noi vogliamo sapere di una 124 che lei aveva e che poi ha affidato all'officina Bellini per la vendita. Ecco, come è avvenuto questo fatto?
T. Schwarzenberg: Dunque. È stato un quattordici, quindici anni fa che...
Presidente: Eh, quella anche dell'85 che posseduta...
T. Schwarzenberg: ...che mia fiqlia è venuta ad abitare con noi a Castelbonzi, ed ho acquistato per lei una macchina da mio cognato che abita nell'Alto Adige. Credo ricordarmi che era una vecchissima FIAT, colore blu. Il mio cognato mi conferma che era una 124.
Presidente: Una 124.
T. Schwarzenberg: E mia figlia l'ha guidata per un anno, circa, e poi è tornata in Austria. Non è più ritornata da quel tempo e così l'ho venduta e l'ho affidata al garage Bellini di San Casciano per venderla. E so che c'è voluto parecchie settimane, perché trovasse un acquirente. Lui mi telefona e dice: 'l'abbiamo venduta, vada all'ACI di San Casciano per firmare il contratto di vendita'. Cosa che ho fatto. E poi gli chiedevo i soldi e non ho più sentito parlare di questa macchina.
Presidente: Sì. E i suoi soldi glieli hanno dati prima di andare all'ACI di San Casciano oppure glieli hanno dati dopo?
T. Schwarzenberg: Onestamente non mi ricordo. So che sono arrivati tempestivamente: se è l'ACI che me li ha dati o il signor Bellini, onestamente non mi ricordo. Insomma, era una somma molto modesta e non mi ricordo nemmeno il quantitativo
Presidente: Senta, questa macchina era assicurata?
T. Schwarzenberg: Assicurata...
Presidente: Fino a quando?
T. Schwarzenberg: Ho mantenuto l'assicurazione di mio cognato, presso una ditta che si chiama la Zurigo di Merano. Ed io penso che loro avranno ancora un ricordo di... che io ho strappato. Se avevo documenti li ho strappati, sono tanti anni fa. Comunque, forse che la Compagnia di Assicurazione si ricorderà del momento nel quale ho disdetto l'assicurazione.
Presidente:  Senta, no, volevo sapere: quando lei ha affidato la macchina al garage Bellini per la vendita...
T. Schwarzenberg: Sì.
Presidente: Ecco. La macchina era sempre coperta da assicurazione?
T, Schwarzenberg: Era coperta almeno fino al momento del passaggio, non è che... Adesso non mi ricordo esattamente, so che ho telefonato alla Compagnia per dire: 'la macchina è venduta, dunque, scade l'assicurazione. Insomma, finisce il contratto.'
Presidente: Quindi, lei... Allora ha telefonato quando è andato all'ACI per firmare, quando ha preso i soldi? Si può ricordare un po'?
T. Schwarzenberg: Non mi ricordo quando l'ho fatto; ma so che mi premeva di farlo, perché quello che spesso succede è che chi continua a guidare, poi arrivano delle contravvenzioni perché ha parcheggiato male...
Presidente: Sì, sì.
T. Schwarzenberg: Poi arrivano le multe al vecchio proprietario. Dunque, la prima cosa che fa è di...
Presidente: Di mettere tutto regolare.
T. Schwarzenberg: Ma la data precisa, onestamente, non gliela so dire.
Presidente: Senta, lei, Lotti Giancarlo non lo ha mai visto? Non ha mai parlato con lui?
T. Schwarzenberg: Non ho mai parlato con lui; so chi è, perché si è fatto tanto chiasso che...
Presidente: Va be', questo...
T. Schwarzenberg: Essendo di San Casciano, mi dicono che è postino, lo avrò visto all'ufficio.
Presidente: No, postino no. Non è postino lui. Non è postino.
T. Schwarzenberg: Ah, non è postino?
P.M.: Abbiamo una prova...
Presidente: Va bene, va bene. Va bene, non ha importanza. Ha domande il Pubblico Ministero?
P.M.: Sì. Va be', la domanda forse è superflua, ma gliela faccio lo stesso. Ma, quando andò a firmare, questo signor Lotti o comunque questo... non era presente?
T. Schwarzenberg: No, no. Ho trovato il foglio e ho firmato un foglio soltanto all'ACI, ma non c'era nessuno
P.M.: Bene.
T. Schwarzenberg: Insomma, non l'ho visto di persona.
P.M.: Bene, bene.
Presidente: Altre parti?
Avvocato: (voce fuori microfono) Nessuna.
Avvocato Filastò: Senta. Cercando di fare uno sforzo, lei, rammenta quando ha affidato l'auto al signor Bellini, in che epoca? Voglio dire, anche grosso modo, se era primavera inoltrata, primavera, oppure - tanto l'anno lo sappiamo, deve essere il 1985 - oppure autunno. Insomma una indicazione il più possibile aderente, da un punto di vista cronologico, di questo suo affidamento. T, Schwarzenberg: Senta.
Avvocato Filastò: Per esempio, lei ha detto. Scusi, posso... Posso intervenire? Lei ha detto che la ragione per cui rivendette questa macchina era per il fatto che sua figlia, se non sbaglio, ritornò' in Austria. È così? T.Schwarzenberg: Sì.
Avvocato Filastò: Ecco. Può ricordare quando sua figlia ritornò in Austria?
T. Schwarzenberg: Non lo ricordo, ma posso appurarlo. Posso telefonare a mia figlia e poi, telefonando alla Zurigo di Merano, mi diranno quando ho denunciato la vendita. E poi andiamo gualche settimana indietro, forse un paio di mesi; così è che lo posso appurare, ma non ricordo.
Avvocato Filastò: Può far quello? Può far questo, signor...?
T. Schwarzenberg: Sì, posso telefonare, appena...
Avvocato Filastò: Presidente, io chiedo... chiederei di risentire il testimone dopo che ha fatto questi accertamenti.
T. Schwarzenberg: Sì.
Presidente: Sì. Va bene. Allora sospendiamo per un dieci minuti, lei telefona...
Avvocato Filastò: Anche di più. Gli ci vorrà di più.
P.M.: Chiedo scusa.
Presidente: Ah?
P.M.: Chiedo scusa. Non ho capito, forse posso essere di gualche utilità.
Presidente:  Dica.
P.M.: ' Qual era la richiesta che abbiamo fatto al signor Schwarzenberg.
Presidente: No, lui ha detto, .lui ha detto che può sapere...
Avvocato Filastò: (voce fuori microfono)
P.M.: Chiedo scusa, ma stavo parlando un attimo con il dottor Giuttari.
Avvocato Filastò: Io voglio sapere: quando... La domanda è: quando il signor — scusi eh, non mi riesce pronunciare il suo nome — Schwarzenberg...
T. Schwarzenberg: Schwarzenberg.
Avvocato Filastò: ...ha affidato questa automobile al signor Bellini. Ecco, e con riferimento a questo, il signor Bellini (N.d.t. Schwarzenberg) si è riservato: primo, di sentire la figlia quando è tornata in Austria; secondo, di sentire presso la Compagnia Zurigo... Lei potrebbe sentire anche fino a quando era coperta da assicurazione questa macchina. Quando lei ha fatto la disdetta, insomma. E quando questa disdetta è diventata operativa, secondo loro. Ecco.
Avvocato Pellegrini: Presidente, mi scusi, avvocato Pellegrini. Mi sembra superfluo, perché abbiamo la data certa della dichiarazione di vendita; basta chiedere in relazione a quella data lì, quanto tempo prima o... quanto tempo dopo.
Presidente: Abbiamo capito, ma siccome è stato accettato l'esame nei minimi dettagli...
Avvocato Pellegrini: Sì.
Presidente: ...si può fare anche questo. In ogni modo lui ha detto che è stata affidata per gualche tempo la macchina alla Bellini e poi l'hanno venduta. C'è stato un acquirente, comunque prendo atto della sua osservazione.
T. Schwarzenberg: Posso fare due telefonate: una alla Compagnia di Assicurazione, che mi diranno, forse, quando ho disdetto l'assicurazione. Poi, posso telefonare a mia figlia, per chiederle se si ricorda in che stagione, già che l'anno...
Presidente: Gli bastano dieci minuti, gli basta mezz'ora o no?
P.M.: Presidente, posso intervenire per facilitare questo compito...
Presidente: Dica.
P.M.: ...nel senso che può fare prima, il signor...
Presidente: Eh…
P.M.: Perché ieri, al momento della notifica, il signor... il teste ha fatto presente questa circostanza. Per cui l'accertamento alla Zurigo di Merano - ha fornito il numero di telefono il signore — è stato fatto, ai fini- dell'accertamento della verità e la Zurigo, al dottor Giuttari, ha riferito qualcosa che potrà...
Presidente: E allora...
P.M.: Non so, qualcosa che non hanno i documenti.
Dr Michele Giuttari: É stato telefonato allo 0473/231459, che lo ha fornito al funzionario che è andato per la notifica della citazione, alla signorina Yvonne...
T. Schwarzenberg: Esatto, sì.
Dr Michele Giuttari: Ci ho parlato personalmente io e non avevano più la pratica relativa alla copertura assicurativa dell’autovettura.
T. Schwarzenberg: Oh, dopo 10 anni si vede che la...
Dr Michele Giuttari: Comunque il numero è questo qua.
Presidente: Senta, comunque, faccia una cosa. Le diamo 10 minuti, se ci rintraccia la sua figliola e poi torneremo.
T. Schwarzenberg: Non so. se. a quest'ora sarà a casa, ma c'è una cabina nel cortile, provo. Ci provo a... .
Presidente: Va bene, okay. Sospendiamo 10 minuti.
Segue...

venerdì 25 marzo 2016

Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 17 marzo 1998 - Decima parte

Segue dalla nona parte.
 
Avvocato Filastò: Sì, signor Bellini.
Franco Bellini: Mi dica.
Avvocato Filastò: Lei è anche concessionario di Alfa Romeo, se non sbaglio.
Franco Bellini: Sì. No, non concessionario: officina autorizzata.
Avvocato Filastò: Officina autorizzata Alfa Romeo. Le chiedevo questo: una macchina, questa 128, fabbricata nel 1972, nell'85 comincia a essere abbastanza... per la sua esperienza, funziona bene ancora, oppure?
Franco Bellini: Mah, le macchine non vanno a esperienza diretta di un tipo di vettura: se è 10 anni la un va, se è a 5 la va. È lo stato della vettura, la conservazione e chi l'adopera.
Avvocato Filastò: E lei è in grado di darci delle indicazioni sullo stato di conservazione di questo 128 fabbricato nel 1972?
Franco Bellini: Onestamente no.
Avvocato Filastò: Onestamente no.
Franco Bellini: Perché…
Avvocato Filastò: Benissimo. Senta, un'altra domanda è questa.
Franco Bellini: Mi dica.
Avvocato Filastò: Queste macchine che Voi avete lì, che vi lasciano lì per essere vendute, è esatto che alcune le tenete fuori dell'officina?
Franco Bellini: Sì, nel nostro piazzale.
Avvocato Filastò: Nel vostro piazzale. E, tenendole fuori dell'officina, ovviamente queste macchine devono essere assicurate?
Franco Bellini: Nel piazzale privato non necessariamente.
Avvocato Filastò: Non necessariamente. Lei si rammenta di macchine che. abbiate tenuto nel piazzale, o fuori dell'officina, dove vuole lei, insomma, che avessero una copertura assicurativa perché al proprietario non era scaduta?
Franco Bellini: Questo può anche essere. Io non lo posso...
Avvocato Filastò: É capitato.
Franco Bellini: ...non lo posso escludere. Perché può darsi che uno metta la macchina lì in vendita e poi, perché non ha comprato un'altra macchina, oppure per qualsiasi altro motivo, non abbia tolto l'assicurazione.
Avvocato Filastò: Non abbia tolto l'assicurazione. Lei non sa...
Franco Bellini: Oppure magari la può togliere quando comprerà un'altra macchina. Ma insomma, non lo so eh.
Avvocato Filastò: Quando comprerà... Certamente. Quindi lei, però, di questo tedesco, questo signor... che c'ha questo nome insopportabile, impronunciabile Schwarzenberg, lei non si ricorda niente, oppure se lo ricorda?
Franco Bellini: Io la persona me la ricordo.
Avvocato Filastò: Ah, se la ricorda.
Franco Bellini: Certo.
Avvocato Filastò: E si ricorda che aveva un 124?
Franco Bellini: Io che tipo di macchina l'aveva, onestamente, non me lo ricordo. Però, conoscere la persona la conosco, era nostro cliente, anche lui. Quindi, volevo dire...
Avvocato Filastò: Però, lei, di questo... affidamento a voi, da parte sua, di questa macchina o della vendita, non se lo ricorda.
Franco Bellini: Onestamente non me lo ricordo.
Avvocato Filastò: Non se lo ricorda. Senta, siccome qui non abbiamo dei dati, ma ce li può dare lei che è un esperto; ci vuol descrivere la 124 FIAT di quell'epoca, come era?
Franco Bellini: La 124 FIAT, insomma...
Avvocato Filastò: Sì, sa...
Franco Bellini: ...qualsiasi persona gliela può descrivere.
Avvocato Filastò: Eh, ma purtroppo, vede, noi qui non possiamo dare per scontato.
Franco Bellini: Va be'.
Avvocato Filastò: A parte io non mi intendo di macchine...
Franco Bellini: Ecco, allora la 124 FIAT è un...
Avvocato Filastò: È una macchina a quanti volumi?
Franco Bellini: A tre volumi.
Avvocato Filastò: Tre volumi.
Franco Bellini: Quattro porte.
Avvocato Filastò: Quattro porte. È dotata di portabagagli? Di baule portabagagli?
Franco Bellini: Un baule ce l'ha, certo.
Presidente: No, ma quello sport, quello sport... Un coupé è?
Franco Bellini: No, mi stava chiedendo della 124.
Avvocato Filastò: No, no, la 124.
Presidente: Ah, normale. Ah, ma quella allora...
Avvocato Filastò: 124. Voglio sapere se questo portabagagli aggetta fuori del corpo della macchina, ci ha detto.
Franco Bellini: È a tre volumi, quindi...
Avvocato Filastò: È a tre volumi, quindi esce fuori.
Franco Bellini: Sì.
Avvocato Filastò: Molto bene. E c'era mica un tipo sportivo della 124 senza questo portabagagli, così?
Franco Bellini: C'era un 124 Sport, una volta, se uno va… Spider. Erano anche belle macchine, tra l'altro.
Avvocato Filastò: Sì.
Franco Bellini: Però, ecco, non era... era completamente diversa come struttura di macchina.
Avvocato Filastò: Ho capito.
Franco Bellini: Un 124 Coupé, ecco, non era un tre volumi, eh. Era, insomma, fatto diverso.
Avvocato Filastò: Ho capito.
Franco Bellini: E lo Spider lo stesso, ecco. Era uno Spider con due porte, insomma, come tutti gli Spider, grosso modo, ecco.
Avvocato Filastò: Va bene. Non ho altre domande. Grazie.
Presidente: Può andare. Grazie.
Franco Bellini: Grazie.
Avvocato Filastò: Bellini. No, no, solamente un'altra. Lei ha detto che vi rivolgevate a determinate agenzie per queste pratiche automobilistiche; se ci volesse indicare quali: una, ha detto, l'ACI di San Casciano.
Franco Bellini: Sì. Una era... e l'altra, mi sembrava, si chiamasse Val di Pesa. Agenzia Val di Pesa.
Avvocato Filastò: Agenzia Val di Pesa, facente capo a chi?
Franco Bellini: Ora, l'ho detto, non me lo ricordo.
Avvocato Filastò: Non si ricorda il nome, eh?
Franco Bellini: No.
Avvocato Filastò: Di nessuna persona. Grazie.
Franco Bellini: Prego.
Avvocato Mazzeo: Vorrei fare una domanda io, Presidente.
Presidente: Sì.
Avvocato Mazzeo: Senta, lei ha detto che questo tedesco - comunque se lo ricorda - era un vostro cliente?
Franco Bellini: Sì.
Avvocato Mazzeo: Cioè, era un vostro cliente nel senso che si rivolgeva alla vostra officina per le riparazioni, eccetera?
Franco Bellini: Sì, anche alla nostra officina.
Avvocato Mazzeo: Ecco. Lei non ricorda perché gliela diede da vendere questa macchina? Per esempio, magari per comprarne una nuova e quindi lasciarla...
Franco Bellini: No, non credo...
Avvocato Mazzeo: Non sa se poi...
Franco Bellini: Non credo che noi gli si sia venduto una macchina nuova, a questo signore.
Avvocato Mazzeo: Sì. Qui la proprietaria sembrerebbe una ragazza da come ha detto il Presidente…
Franco Bellini: Io questo signore lo conosco...
Avvocato Mazzeo: Lui?
Franco Bellini: Perché è uno del paese e si conosce perché si vedeva da noi. Però, per quale motivo, se l'ha cambiato la macchina con un'altra, onestamente, non glielo saprei dire. I motivi per cui ha cambiato la macchina, ecco, se è a quello che si vuole riferire lei.
Avvocato Mazzeo: Sì. Va bene, la ringrazio.
Franco Bellini: Prego.
Presidente: Può andare, grazie.
Franco Bellini: Buongiorno. 

giovedì 24 marzo 2016

Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 17 marzo 1998 - Nona parte

Segue dall'ottava parte.


Presidente: Esatto.
Avvocato Bertini: Presidente, volevo dare atto che.’Ar
Presidente: Allora, scusi, lei non vuole essere ripreso dalle telecamere, vero?
Franco Bellini: Se è possibile.
Presidente: Bene. Allora, per cortesia, il teste non inquadrarlo. Allora, come si chiama lei?
Franco Bellini: Bellini Franco.
Presidente: Bellini Franco. Dove è nato? Dove risiede?
Franco Bellini: A San Casciano. Risiedo a xxxxxx "Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi | impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza".
Presidente: Senta, lei conosce Lotti Giancarlo? Lo conosce, vero?
Franco Bellini: Sì.
Presidente: Lo conosce. É suo cliente?
Franco Bellini: Sì, era mio cliente.
Presidente: Si serviva per la sua officina.
Franco Bellini: Della mia officina, sì.
Presidente: É lei che ha venduto la 128 a lui?
Franco Bellini: La 128 sì, mi ricordo di avergliela venduta.
Presidente: Ecco, noi intendiamo parlare non della vendita della 128, della 124 blu o celeste. Com'era? Blu o celeste?
Franco Bellini: Quello, guardi, io, assolutamente non me lo ricordo. Il 124 che ha preso dopo non mi ricordo nemmeno di che colore era, onestamente.
Presidente: Era la macchina di Schwarzenberg.
Franco Bellini: L'ho saputo stamani mattina io di questo, perché non mi ricordavo...
Presidente: Come, c'era in officina lei?
Franco Bellini: Eh?
Presidente: Non c'era lei in officina?
Franco Bellini: Sì, c'ero io in officina. Ma, capisce, sono passati tanti di questi anni che ricordarmi...
Presidente: Senta, c'era un altro dipendente che si chiama Gino?
Franco Bellini: Il mio cognato.
Presidente: Come si chiama? Come si chiama?
Franco Bellini: Coli Gino.
Presidente: Coli Gino. Che lavora con lei?
Franco Bellini: Sì.
Presidente: Lavora con lei. E pare che questa macchina è stata proprio venduta, il pagamento l'ha ricevuto lui, il Gino, dallo Scherma Roberto. Come sì chiama, Scherma? (voce fuori microfono) Roberto.
Presidente: Va be', Scherma Roberto, sì. Scherma Roberto.
Franco Bellini: Può darsi.
Presidente:  Con un assegno, eccetera, eccetera. Insomma, questa vendita è stata trattata da voi.
Franco Bellini: Può darsi sia stata trattata da noi. Infatti io, quando mi chiesero che macchina avevo venduto, dissi: il 128 me lo ricordavo chiaramente, era una macchina un po' particolare, un 128 coupé rosso.
Presidente: Ecco. Questo 12...
Franco Bellini: Altre macchine, onestamente, capisce, ne passano tante, ricordarsele tutte...
Presidente: Senta, il 128... il Lotti è venuto sempre da lei come meccanico, o si rivolgeva anche a altre officine?
Franco Bellini: Mah, io penso venisse da me, poi sa, non posso sapere se viene sempre da me. Fino a un certo periodo è venuto da me, poi...
Presidente: Eh, fino a quando è venuto da lei, se lo può ricordare?
Franco Bellini: Onestamente no.
Presidente: Col 128. Si ricorda, il 128 è una macchina particolare.
Franco Bellini: Il 128 sì.
Presidente: Eh,fino a quando è venuto da lei, per farla riparare, rivedere, eccetera, eccetera.
Franco Bellini: Mah, io penso, in quel momento lì si serviva da me, quindi sarà continuato a venire a servirsi da me. Col 128 senz'altro, non ho... non penso sia andato... Poi sa, uno è libero di andare dove crede, ecco. Però lì si serviva da noi, ecco.
Presidente: Si serviva da lei, eh?
Franco Bellini: Sì.
Presidente: Aveva grossi guasti questa macchina, grossi problemi, è una macchina vecchia?
Franco Bellini: Mah, non era una macchina poi tanto vecchia; un 128 coupé in quel periodo era una macchina ancora, insomma, decente, ecco. Però grossi problemi, onestamente, a ricordarsi ora di 15 anni fa, o 16, o 20, o 18...
Presidente: Va bene.
Franco Bellini: ...sarebbero tutti discorsi onestamente da mettersi così, ecco.
Presidente: E senta, quando avveniva la vendita delle macchine, come avveniva?
Franco Bellini: Mah, avveniva così, che il cliente diceva: io ho una macchina che ho intenzione di venderla. Se c'era qualche cliente o qualcuno interessato all'acquisto, si chiamava, si faceva i fogli, gli si faceva fare il certificato di residenza.
Presidente: Eh.
Franco Bellini: Si portavano a un'agenzia di pratiche automobilistiche, si chiamava il cliente a firmare, e basta.
Presidente: Il cliente sarebbe l’acquirente?
Franco Bellini: No, firma il venditore.
Presidente: Il venditore.
Franco Bellini: L'acquirente non firma.
Presidente: Non firma. Ecco, no, io volevo sapere da lei, per carità.
Franco Bellini: No, no, no.
P.M.: (voce fuori microfono)
Presidente: Senta, e volevano... prima di vendere la macchina, volevate l'assicurazione già pronta, o no?
Franco Bellini: Sì, perché generalmente senza assicurazione non si mandava via nessuno.
Presidente: Voi.
Franco Bellini: Mah, noi... non ho ricordanza di una macchina che sia uscita senza una copertura assicurativa.
Presidente: Il pagamento lo facevate dilazionato, oppure la davate dopo pagamento avvenuto intero, dopo il saldo?
Franco Bellini: Eh, codesto... generalmente non erano cifre talmente grosse da poter dire si dilaziona un pagamento... Però può anche darsi che abbiano lasciato qualcosa da pagare, quello non lo so.
Presidente: Ma insomma, il pagamento non era un'impedimento a consegnare la macchina?
Franco Bellini: No, no, no. Cioè, se uno...
Presidente: Ma voi…
Franco Bellini: Se uno lascia, per modo di dire, su una cifra di mezzo milione, lasciava 50.000 lire o 100 da pagare, non era un discorso...
Presidente: Ora, è una domanda un po' scontata, ma ad ogni modo gliela devo fare: perché voi non davate la macchina se non c'era la copertura, assicurativa?
P.M.: È la legge.
Franco Bellini: Come si fa a mandare...
Presidente: No, no, è la sua versione. Mi deve dire quello che pensa lui.
Franco Bellini: Una macchina senza assicurazione, la capisce, insomma non è serietà nei confronti di nessuno. Per legge ci deve essere la copertura assicurativa della macchina.
Presidente: E quella macchina risultava affidata a voi, o no?
Franco Bellini: Quale?
Presidente: La macchina che voi vendevate, era affidata a voi? C'è una procura a vendere… (voci sovrapposte)
Franco Bellini: Se uno mi porta una macchina, nella mia officina io c'ho la macchina sotto la mia, cioè, la mia responsabilità.
Presidente: Ma il venditore, il proprietario,, vi faceva una procura a vendere a voi, o no?
Franco Bellini: No, generalmente no.
Presidente: Che documento rilasciate voi?
Franco Bellini: Generalmente no. Generalmente erano tutti clienti di qui.
Presidente: Cioè sulla voce, sulla parola.
Franco Bellini: Dice: guarda, io ti lascio la macchina, se trovi qualcuno da venderla. O sennò addirittura qualcheduno ci diceva: io ho intenzione di vendere la macchina, se ti capita un cliente, telefonami. Ecco, il discorso era in questi termini qui.
Presidente: Di che agenzia vi servite per le pratiche?
Franco Bellini: Per le pratiche ci si serviva all'ACI di San Casciano, poi della Val di Pesa che era un'altra agenzia che faceva atti di vendita, o trasferimenti, di proprietà, insomma, in quel periodo lì. Poi dipendeva anche dal cliente: se uno aveva dei rapporti fuori, andava a farla fuori.
Presidente: Senta, e queste macchine che voi trattavate per la vendita, chi le trattava: lei, c'era il suo babbo, c’era Gino, chi altro, c'era?
Franco Bellini: Il mi' babbo generalmente no.
Presidente: No, no.
Franco Bellini: Perché fra l'altro in quel periodo il mi' babbo era presente inofficina. Ora, a parte che è morto da poco.
Presidente: Sì, Io so.
Franco Bellini: Però, ecco, era presente in officina, però generalmente non le curava queste cose.
Presidente: E questo Gino... come si chiama? (voce fuori microfono) Coli, Presidente.
Franco Bellini: Coli Gino.
Presidente: Coli Gino è suo cognato, no?
Franco Bellini: Sì.
Presidente: Lui faceva anche questo lavoro di vendita, trattare con ì clienti, o no?
Franco Bellini: Era nell'azienda, e ci sta che facesse anche codesto lavoro, ecco. Cioè, trattava con i clienti, era un coadiuvante dell'azienda, quindi...
Presidente: Ci lavora sempre lì? Sta sempre lì?
Franco Bellini: Ora lui l'è in pensione, però insomma è sempre lì, eh. Volendo si chiama.
Presidente:  Dove abita questo signore? Dove abita questo signore?
Franco Bellini: ... A San Casciano.
Presidente:  Sì, che via?
Franco Bellini: Xxxxxxxx XX
Presidente: XX.
Franco Bellini: Abitiamo nello stesso portone. Uno...
Presidente: ... Ah, sta proprio in casa sua.
Franco Bellini: No, sulle stesse scale: uno a destra e uno a sinistra.
Presidente: Va bene. Destra e sinistra. Va bene, va bene. Naldino gli dice nulla? Naldino.
Franco Bellini: Naldino no, Nandino.
Presidente: E chi è?
Franco Bellini: Nandino era mio padre.
Presidente: Ah, Nandino è suo padre.
Franco Bellini: Chiamato così, perché si chiamava Ferdinando e quindi lo chiamavano...
Presidente: Nandino, va bene.
Franco Bellini: ...come soprannome, Nandino.
Presidente: Va bene, io non ho domande a questo signore. Se voi avete delle domande, fategliele.
P.M.: Nessuna il P.M., Presidente, grazie.
Segue...   

mercoledì 23 marzo 2016

Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 17 marzo 1998 - Ottava parte

Segue dalla settima parte.

Avvocato Bertini: Presidente...
(voci sovrapposte)
Giancarlo Lotti: Perché mi deve fare le contestazioni a me, pe' icché?
Presidente: Scusi Lotti, per cortesia. Questo... se li crea lei, eh.
Giancarlo Lotti: No, un me li creo io.
Presidente: Perché è lei...
Giancarlo Lotti: Gl'è l'avvocato…
Presidente: No, no.
(voci sovrapposte)
Presidente: No, dove va? Stia qui, stia qui. Stia qui. Eh. Lei prima fa, poi dice, rigira, riva... Non è mai preciso in niente, dà sempre, sempre... due o tre versioni alla volta dà. Qui sono argomenti seri, ci sono dieci vittime, ci sono qui, dieci persone morte, dieci famiglie che piangono, dieci giovani che la vita è distrutta e poi parla così, lei. Ha ragione l'avvocato, forse, che lei doveva stare in manette. Diciamo che è una legge un po' troppo favorevole a lei. Forse se stava in manette poi parlava un po' più chiaramente. Allora, prego avvocato Mazzeo.
(voce fuori microfono) No, Presidente.
Avvocato Mazzeo: Grazie, Presidente. No, io vorrei tornare un momentino alle sue parole. Dunque, lei ha detto poco fa, ce lo ricordiamo, che quando ha visto questo 124 fermo davanti all’officina del Bellini, gl'è piaciuto, gl'è garbato e ha detto: 'lasciamela' - io ho trascritto, poi c'è il verbale - 'lasciamela che quell'altra non va più, era belle finita, lasciamela'. Conferma questo?
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Mazzeo: Oh. Quindi quando lei ha visto per la…
Giancarlo Lotti: Ma io non ho fatto un contratto col Nandino.
Avvocato Mazzeo: No, no, lasci perdere il contratto, se lo scordi. Dunque, mi conferma almeno questo - perché l'ha già detto - che quando lei ha visto per la prima volta questa macchina 124...
Giancarlo Lotti: Non l'ho vista una volta, anche diverse volte.
Avvocato Mazzeo: Ecco.
Giancarlo Lotti: Per vedere se me la davano a me.
Avvocato Mazzeo: Ecco. E lei ha detto: 'lasciamela...'
Giancarlo Lotti: E ce l'ho fatta a prendila.
Avvocato Mazzeo: E infatti, bravo. Lei ha detto: 'lasciamela, che quell'altra non va più'. Quindi mi pare di capire - me lo confermi - che quando lei ha visto per la prima volta questa a macchina 124 davanti all'officina del Bellini, quella che lei aveva prima non andava già più. Ci siamo fin qui?
Giancarlo Lotti:
Avvocato Mazzeo: Cioè, non andava nel senso non marciava.
Giancarlo Lotti: Marciava a quella maniera…
Avvocato Mazzeo: Eh?
Giancarlo Lotti: Non marciava quasi più, l'andava poco.
Avvocato Mazzeo: . No, no, lei ha detto: "era bell'e finita".
Giancarlo Lotti: Eh...
Presidente: Va be' , ora prendiamo le domande che fa. Poi quello che è stato fatto prima, si vede...
Avvocato Mazzeo: Dunque, lui vede questa macchina e dice: 'lasciamela' quindi aveva già in mente di comprarla — 'perché quell' altra non mi va più'. Giusto?
Giancarlo Lotti: Però io ho parlato con il meccanico.
Avvocato Mazzeo: Sì.
Giancarlo Lotti: Gli dissi: 'quella macchina che l'hai venduta o...' Lui disse: 'no, non c'è clienti per nulla. Se tu la vuoi te, tu la prendi'. Però gli dissi: subito ‘un la prendo’.
Avvocato Mazzeo: Sì. Quindi quando lei...
Giancarlo Lotti: Prima che lasciassi il 128.
Avvocato Mazzeo: Sì.
Giancarlo Lotti: L'avevo vista diverse volte o più e allora ogni pochino andavo da Nandino e gli dissi : 'ma me la lasci questa macchina?' Viense un altro cliente che gli dava più di me.
Avvocato Mazzeo: Uhm.
Giancarlo Lotti: Gli dissi: 'la macchina te l'ho detto io, te la prendo io'.
Avvocato Mazzeo: Sì.
Giancarlo Lotti: E fu di parola, me la lasciò a me.
Avvocato Mazzeo: Ecco, voglio dire, però lei stava, quando ha visto questo 128 per la prima volta, no, da questo Bellini, da questo meccanico.
Giancarlo Lotti: …io... che 128?
Avvocato Mazzeo: 124, mi scusi. La sua precedente macchina, 128, non andava più, no? È vero, no? Sennò perché diavolo diceva: 'lasciamela, la voglio comprare', è ovvio no? Giusta? Sennò diceva: va be', no, io ce l'ho il 128, marcia, viaggia regolare. Giusta?
Giancarlo Lotti: | Io lo feci perché quella lì la unn'andava più, quasi.
Avvocato Mazzeo: Non andava più.
Giancarlo Lotti: Non andava più.
Avvocato Mazzeo: Allora, quando lei ha visto per la prima volta la 124, la sua 128 non andava più. Ci siamo? Oh. Quanto tempo è passato — a occhio eh, non stia a dire ora giorni, eccetera - da quando ha visto per la prima volta dal Bellini la 124, a quando poi l'ha presa?
Giancarlo Lotti: Sì, prima che feci l'assicurazione.
Avvocato Mazzeo: Ma lei ha detto che non è che fece l'assicurazione. Ha detto che volturò l'assicurazione. Cioè, Lei ha detto prima che c'aveva già un'assicurazione...
Giancarlo Lotti: Ma io l'ho vista prima di prendere il 124... la viaggiava a quella maniera. Poi verso, prima del 20 girai l'assicurazione dal 128 al 124.
Avvocato Mazzeo: Ecco, ma io voglio . sapere, quand'è che l'ha visto questo 124 per la prima volta?
Giancarlo Lotti: Prima. Prima...
Avvocato Mazzeo: Prima quanto?
Giancarlo Lotti: Prima che feci l'assicurazione.
Avvocato Mazzeo: Ma quanto prima? Una settimana, un mese, quanto?
Giancarlo Lotti: Prima... sarà stata una settimana. Un lo so di preciso. L'ho visto un paio di volte o tre.
Avvocato Mazzeo: No, sì... Le spiego. Siccome questa macchina a lei, il precedente proprietario — questo è sicuro perché risulta - gliel'ha ceduta, con una dichiarazione che ha fatto lui, non l'ha fatta lei, il 3 di luglio dell'85.
Giancarlo Lotti: Il?
Avvocato Mazzeo: Il 3 di luglio gliel'ha ceduta. Eh, c'è scritto, non c'è versi. Quindi per averla ceduta a lei il 3 di luglio, vuol dire che lei l'avrà vista prima del 3 di luglio.
Giancarlo Lotti: (voce fuori microfono)
Avvocato Mazzeo: Le do un'indicazione: l'avrà vista prima del 3 di luglio dell'85, sennò il tedesco come faceva a sapere che la cedeva a lei, scusi?
Presidente: Va be', ora sentiremo come è andata la cosa.
P.M.: (voce fuori microfono)
Avvocato Mazzeo: Noi abbia... Io volevo sapere...
Presidente: Ora vediamo cosa dice lui, poi.
Avvocato Mazzeo: Ecco, io vorrei sapere da lei: siccome.
Presidente: Non dimenticate che lui è imputato: può mentire, purtroppo.
Avvocato Mazzeo: Allora, abbiamo chiarito una cosa, no? me l'ha ripetuta: cioè che quando lei ha visto questo 124, il suo 12...
Giancarlo Lotti: Ma io non sono mica andato dal tedesco a dirgli che compravo quella macchina.
Avvocato Mazzeo: No, lasci perdere il tedesco. Quella è la dichiarazione che ha fatto in cui la cede.
Giancarlo Lotti: Io l'ho vista fuori dal meccanico.
Avvocato Mazzeo: Eh, e quand'è? Se lo ricorda più o meno? Era estate, autunno, inverno, primavera, almeno questo se lo ricorda?
Giancarlo Lotti: Sarà stata estate...
Avvocato Mazzeo: Sarà stata estate.
Giancarlo Lotti: Non me lo ricordo mica di preciso.
Avvocato Mazzeo: D'estate diciamo, eh? E allora, me lo conferma che quando l'ha 'vista lì per la prima volta, fuori dal meccanico, ha detto: 'lasciala a me, perché il mio 128 non va più'
Giancarlo Lotti: Gliel'avrò detto due o tre volte, quando l'ho rivista... diverse volte.
Avvocato Mazzeo: Benissimo. Va be', non ho altre domande.
Presidente: L'avvocato Bertini doveva fare una domanda, no?
Avvocato Bertini: (voce fuori, microfono)
Presidente: Va bene, può andare a posto Lotti, per cortesia. Allora, venga quel signore: Bellini. Lotti non vada via però, per cortesia, eh.
Giancarlo Lotti: (voce fuori microfono)
Presidente: Stia qui, almeno per oggi.
Giancarlo Lotti: (voce fuori microfono)
Presidente: Bene. Bene.

Avvocato Mazzeo: (voce fuori microfono)
Presidente: Sì, sì. Credevo l'avesse già visto.
Avvocato Mazzeo: (voce fuori microfono)
P.M.: (voce fuori microfono) Può darsi che ce l'avesse...
Presidente: Ce l'aveva lui, ce l'aveva lui.
(voci fuori microfono) 
Avvocato Mazzeo: Dopo 13 anni?
Avvocato: (voce fuori microfono)
P.M.: (voce fuori microfono)
Presidente: No, non ce l'aveva. Ce l'ha portato direttamente l'avvocato Bertini.
(voci sovrapposte )
Segue...

martedì 22 marzo 2016

Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 17 marzo 1998 - Settima parte

Segue dalla sesta parte

« DOPO LA SOSPENSIONE »

Presidente: Il Lotti dov'è? 
Uff. giudiziario: Sta arrivando, Presidente, un attimo.
Presidente: Lotti venga qui. Avvocato Filastò, ha altre domande o no?
Avvocato Filastò: Allora, signor Lotti, si parlava di questa che si chiama scrittura privata autenticata, che è stata trascritta al PRA in data 3 luglio dell'85, così risulta... A proposito, Presidente, ma l'atto è arrivato?
Presidente: No. Ora io vi dovevo informare per la nota del coso... ah, a questo punto lo posso far ora. Scusate...
Avvocato Filastò: Prego, Presidente. 
P.M.: Evviva.
Presidente: Allora, a questo punto apriamo una parentesi per dire questo. Il dottor Vinci, il funzionario della Questura fa questa comunicazione: "In relazione all'ordinanza 16/03/98, si comunica l'esito delle acquisizioni disposte. Per quanto concernente l'acquisizione di cui al punto A non è stato possibile...", sarebbe quella dichiarazione...
Avvocato Filastò: Sì.
Presidente: "Non è stata possibile eseguirla in quanto l'ACI, ufficio provinciale di Firenze, ha fatto presente che la documentazione in questione risulta essere stata inviata al macero." Quindi non c'è. "Non è stato altresì possibile acquisire copia della documentazione inerente alla copertura assicurativa della vettura FIAT 128 coupé targata FID56735 e dell'autovettura FIAT 124 targata - FIE42432, in quanto la compagnia assicuratrice Allsecures Assicurazioni ha fatto presente che la polizza numero 67053 relativa alla 128 e la polizza numero 69395 relativa alla FIAT 124, polizze entrambe emerse nella perquisizione del 23/01/9 6, non risultano presenti presso l'archivio di sede. Si tratterebbe infine che dall'archivio CED delle Forze di Polizia l'autovettura 124 targata Firenze... targata in data 06/02 (?) ‘86, Firenze E42432, risulta essere, come targa precedente, Bolzano 086273, periodo in cui era intestata a Schwarzenberg Gabriella Anna, nata a ... il 14/09 del '64, residente a San Casciano Val di Pesa, via Xxxxxxx. Dallo stesso archivio non risulta la data di registrazione di detto mezzo a nome di Lotti Giancarlo, mentre risulta la data di cessazione della circolazione il 30/12/88. Si provvede all'avvenuta 'citazione dei due testi" eccetera. Questo è quello che ha detto. Quindi non è stata acquisita quella dichiarazione perché tutto è andato, al macero e quindi non si sa più che fine hanno fatto questi documenti. Bene, riprendiamo l'esame.
Avvocato Filastò: Bene, ho capito. Allora...
Presidente: Elisabetta.
Avvocato Filastò: La domanda a questo punto abbastanza inutile, comunque io gliela faccio... Lei sa dell'esistenza di questa scrittura privata autenticata in cui il signor Schwarzenberg trasferisce questa macchina a lei? Conosce che esiste...
Giancarlo Lotti: Come trasferisce? Io l'ho presa da Nandino.
Avvocato Filastò: Eh?
Giancarlo Lotti: Il Bellini. Ma io l'ho presa dal meccanico, icché c'entra.
Avvocato Filastò: Si, ma lei sa dell'esistenza di un atto con il quale questo signore dice che l'ha venduta a lei?
Giancarlo Lotti: Mah, questo di che mese l'è?
Avvocato Filastò: Gliel'ho bell'e detto: è del 3 di luglio dei 1985.
Giancarlo Lotti: Di luglio? Che di luglio?
Avvocato Filastò: Di luglio, di luglio.
Giancarlo Lotti: No.
Avvocato Filastò: C'è scritto così nel Pubblico Registro.
Giancarlo Lotti: Ma che macchina, il 124?
Avvocato Filastò: La 124.
Giancarlo Lotti: O non l'ho già spiegato quande l'ho presa io. Il 20/09/85.
Avvocato Filastò: Ma la domanda non è questa. Io volevo sapere se lei sapeva dell'esistenza di questo atto con il quale questo tedesco...
Giancarlo Lotti: No io un so niente.
Avvocato Filastò: Lei non ne sa niente.
Giancarlo Lotti: No, non ne so niente io...
Avvocato Filastò: Oh. Non ne sa niente. Senta, però formalmente, da un punto di vista formale, a partire dal 3 di luglio dell'85 questo signore ha dichiarato di averla venduta a lei la macchina?
Giancarlo Lotti: No, la macchina l'era ferma da Nandino.
Avvocato Filastò: Era...
Giancarlo Lotti: Io un l'ho presa...
Presidente: Ora sentiremo quando viene questo signore. Tutti e due.
Avvocato Filastò: Sì. Senta una cosa, e se la macchina avesse avuto un incidente?
Giancarlo Lotti: Se l'era sempre lì ferma, fuori da Nandino.
Avvocato Filastò: Se la macchina avesse avuto, un incidente, lei lo sa che sarebbe stato addebitato a lei?
Giancarlo Lotti: Perché addebitatala, me?
Avvocato Filastò: Perché era trascritta a lei da quella data.
P.M.: No, la data di trascrizione è successiva.
Avvocato Filastò: No, la data di trascrizione è del 03/07/85.
P.M.: Ma nemmeno per idea, avvocato.
Avvocato Filastò: Come no?
P.M.: . No.
Avvocato Filastò: C'è scritto, lì "Si trascrive scrittura privata autenticata il 03/07/85...”
P.M.: (voce fuori microfono)
Avvocato Filastò: "...di trasferimento della proprietà a favore di Lotti Giancarlo."
P.M.: No.
Avvocato Filastò: Ha capito?
Presidente: No, è stata trascritta il 26 novembre '86.
P.M.: 26 novembre '86. Quindi...
Presidente: Su formalità presentata il 1 aprile '86. La scrittura privata è datata, autenticata il 03/07/85.
Avvocato Filastò: Sì, sì, Presidente. Però il trasferimento di proprietà — per quello che so io di diritto civile - è certificato, avvenuto in quella data.
Presidente: Avvocato, noi cerchiamo di sapere come è avvenuto il fatto, come è avvenuto l'acquisito.
Avvocato Filastò: Quindi lei...
Presidente: E poi... 
(voci sovrapposte)
Avvocato Filastò: Comunque, lei signor Lotti di questa scrittura privata non ne sa niente.
Giancarlo Lotti: No, io un so nulla.
Avvocato Filastò: Nessuno gli ha detto nulla?
Giancarlo Lotti: No.
Avvocato Filastò: E lei dice che i soldi sono stati dati quando?
Giancarlo Lotti: La sera, da Scherma Roberto.
Avvocato Filastò: La sera, ma di che giorno?
Giancarlo Lotti: L'ho bell'e...
Avvocato Filastò: Eh?
Giancarlo Lotti: Eh?
Avvocato Filastò: Di che giorno.
Giancarlo Lotti: O un l'ho detto anche dianzi, se un mi ricordo come fo a sapere preciso. Gl'è stato di sera, però non so preciso il giorno.
Avvocato Filastò: Uhm.
Giancarlo Lotti: Però ha pagato, l'ho visto con gli, occhi mia, che gli ha dato l'assegno al meccanico.
Avvocato Filastò: Dopo quanto tempo che la macchina era ferma venne prelevata dallo sfasciacarrozze?
Giancarlo Lotti: Quale? Quale sfasciacarrozze?
Presidente: La 128 stava ferma?
Giancarlo Lotti: Ma se un me lo dice, come fo a saperlo io, se dice...
Presidente: Allora, la 128 stava ferma? Stava ferma?
Giancarlo Lotti: Sì.
Presidente: Allora, dopo quanto tempo, vuol sapere, l'avvocato, è stata portata via dallo sfascia... dallo...
Giancarlo Lotti: Quando l'hanno portato via di laggiù?
Presidente: Eh, l'hanno portato via di laggiù al macero.
Giancarlo Lotti: L'ho detto, sarà stata ferma un mese. Non mi ricordo mica di preciso quande, se gl'era più. Io l'ho adoprato fino agli ultimi giorni, il 128. Poi ho girato l'assicurazione, ho fermato quella e ho preso quell'altra.
Presidente: Ecco, ha preso quell'altra. E quella macchina quanto tempo è stata ferma?
Giancarlo Lotti: L'era giù da Scherma, gliel'ho detto, un mese e più. Non preciso quante. Può darsi anche meno, come fo a ricordammelo.
Avvocato Filastò: Quindi è rimasta un mese ferma e dopo un mese è venuto a prenderla lo sfasciacarrozze? Più o meno.
Giancarlo Lotti: Mah, io ho detto un mese, può darsi anche meno o più. Questo come fo a ricordar preciso.
Avvocato Filastò: Come mai s'era fermata? Qualora il guasto?
Giancarlo Lotti: Io ho detto fermata, questa qui, perché non l'andava quasi più. E ho girato fino agli ultimi giorni che ho girato l'assicurazione...
Avvocato Filastò: Se ne intende di automobili lei, Lotti?
Giancarlo Lotti: Perché l'ho avute un me ne intendo, un lo so, io credo.
Avvocato Filastò: Ci può dire perché s'era fermata?
Giancarlo Lotti: Come s'era fermata? Avevo visto questa macchina a San Casciano e volevo…
Avvocato Filastò: No, io sto parlando della 128. Voglio sapere qual era il guasto. L'ha capito benissimo che voglio saper questo.
Giancarlo Lotti: La lasciai ferma io perché avevo visto un'altra macchina e volevo comprare questo 124. E allora la lasciai nel cantiere e presi. . stetti dei giorni fermo, senza andare, andavo a piedi.
Avvocato Filastò: Quindi non era guasta? La 128 non era guasta.
Giancarlo Lotti: L'era quasi finita, non andava quasi più, a dire la verità, eh.
Avvocato Filastò: Ma per via di che?
Giancarlo Lotti: Perché non me ne importava più di quella macchina lì. L'era tutta sfondata, andava via a pezzi, e allora dissi: icché, la lascerò ferma lì. Poi veddi questa macchina e gli dissi a Nandino: fermala per me.
Avvocato Filastò: Insomma, una macchina si può fermare perché gli s'è rotto l'impianto elettrico, perché ha fuso il motore, perché ha rotto un giunto. Lo saprà lei perché la macchina è rimasta ferma, l'ha fermata lei a un certo punto. Ce lo dica, per piacere.
Giancarlo Lotti: Giunto? Ma giunto di che? Un c'è nulla.
Avvocato Filastò: Io ho fatto una serie di esempi, poi ce lo dice lei per quale ragione la macchina s'è fermata.
P.M.: Era sfondata, se non sbaglio, ha detto..
Avvocato Filastò: E allora lo dica lei, Pubblico Ministero.
P.M.: No, l'ha detto prima... 
Presidente: No, l'ha detto lui, l'ha detto lui.
Avvocato Filastò: No, ma io sto rifacendo un'altra volta la domanda. Ma insomma, Presidente, glielo vuol dire di smetterla di interrompere.
Presidente: (voce fuori microfono)
Giancarlo Lotti: Ma l'era finita quella macchina, non me ne importava più, vai. E veddi questa macchina a San Casciano e dissi: lasciatela a me...
Presidente: Va bene, va bene. Non c'è altro da dire...
Avvocato Filastò: E le ruote non si ricorda di avergliele tolte? Le gomme.
Giancarlo Lotti: E un mi ricordo se l'ho tolte, o no.
Avvocato Filastò: Nemmeno quando, ovviamente.
Giancarlo Lotti: No, non mi ricordo preciso.
Avvocato Filastò: Uhm. Va be', ora sentiremo gli altri testi.
Presidente: Bene.
Avvocato Filastò: E poi io però r mi riservo di rinterrogarlo il signore, eh.
Presidente: No, no, le domande le fa ora. Dopo sentiremo se è il caso di ammetterlo lo ...
Avvocato Filastò: Io posso fargli delle contestazioni rispetto a quello che diranno i testi, Presidente. Abbia pazienza, ma prima voglio sentire i testimoni.
Presidente: No, no, avvocato, questo lo dice lei.
Avvocato Filastò: Eh, va be'...
Presidente: No, no...
Avvocato Filastò: E va be', io farò un'istanza e poi la Corte me la rigetta.
Presidente: Ah, benissimo, benissimo. Vada a posto.
Avvocato Filastò: Eh, io ho diritto di sentire cosa dicono i testi.
P.M.: (voce fuori microfono)
Presidente: Ah, ecco, sì, sì, giusto. 

lunedì 21 marzo 2016

Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 17 marzo 1998 - Sesta parte

Segue dalla quinta parte.


Avvocato Filastò: Allora, quindi lei ha pagato con questo assegno dallo Scherma e ha preso…
Giancarlo Lotti: Un ho pagato io, l'ha pagato lo Scherma.
Avvocato Filastò: L'ha pagato. Benissimo, questa è una cosa ottima che c'ha detto, perché così possiamo sapere quando è avvenuto...
Presidente: Chi è questo Scherma? Come si chiama questo Scherma?
Avvocato Filastò: ...questo pagamento.
Giancarlo Lotti: Scherma Roberto via Lucciano, 20.
Presidente: Scherma Roberto.
Giancarlo Lotti: Roberto.
Avvocato Filastò: Dunque... Ecco, e questa cosa qui, lei, però, non si ricorda quando è avvenuto questo pagamento. Il giorno non se lo ricorda. Il mese se lo ricorda?
Giancarlo Lotti: Come fo a ricordammi il mese, è passato parecchi anni.
Avvocato Filastò: Fatto il pagamento lei è salito sulla macchina e se riandato.
Giancarlo Lotti: Gl'era di sera, un lo so, se gl'era di venerdì o sabato, un mi ricordo di preciso.
Avvocato Filastò: No, ma voglio dire, una volta effettuato questo pagamento, lei è montato su questa macchina, sì o no?
Giancarlo Lotti: Mah, la macchina l'era bell'e assicurata, potevo anda' via...
Avvocato Filastò: Eh, assicurata e tutto. Lei è salito sulla macchina?
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Filastò: Ed era la prima volta che ci montava sopra?
Giancarlo Lotti: Prima un la potevo pigliare perché se un c'era pagata rimaneva lì, ferma.
Avvocato Filastò: Come? Se...?
Giancarlo Lotti: Se un pagavo la macchina, rimaneva lì ferma. O un gliel'ho spiegato? Io un capi... un lo so. Più chiaro che così.
Avvocato Filastò: Rimaneva lì ferma, dove?
Giancarlo Lotti: Se un tu la paghi una macchina...
Avvocato Filastò: No, lasci stare il "se". Dov'è che rimaneva ferma 'sta macchina.
Giancarlo Lotti: Come?
Avvocato Filastò: Sì, lei ha detto...
Giancarlo Lotti: Ma se uno un paga, che te la danno senza pagare? Un credo.
Avvocato Filastò: Lotti, lasciamo perdere se uno un paga, io voglio sapere: la macchina dove era ferma, la 124?
Giancarlo Lotti: Fori dall'officina era.
Avvocato Filastò: Fuori dall'officina. Molto bene.
Giancarlo Lotti: Pronta. Però se uno un paga la macchina...
Avvocato Filastò: Rotta. Era rotta anche la 124?
(voci fuori microfono) Pronta.
Avvocato Filastò: Ronta. A Ronta questo, eh?
(voce fuori microfono) Pronta.
Avvocato Filastò: A, Ronta. Benissimo. Quanto, tempo è rimasta ferma… Ronta?
P.M.: Ma ha detto "pronta".
(voci fuori microfono): Pronta.
Avvocato Filastò: Pronta o Ronta? Io avevo capito Ronta.
P.M.: Pronta, era pronta...
(voci sovrapposte)
Avvocato Filastò: Benissimo. Allora fatto il pagamento lei è salito su questa macchina, sì o no?
Giancarlo Lotti: Come?
Avvocato Filastò: Fatto il pagamento lei ha preso la macchina?
Giancarlo Lotti: Son salito, l'ho già detto innanzi, che son salito innanzi. Son salito…
Avvocato Filastò: E prima no, non c'era mai salito prima?
Giancarlo Lotti: No.
Avvocato Filastò: Nemmeno provata?
Giancarlo Lotti: Perché un me la dava fino al...
Avvocato Filastò: Ma, senta, io se compro una macchina, specialmente se è usata, la provo, signor Lotti.
Giancarlo Lotti: Eh? Me l’ha fatta provare, però con loro dentro.
Avvocato Filastò: Con loro dentro.
Giancarlo Lotti: Però senza spostalla perché... Dopo l'hanno messa lì, hanno detto: 'ti si dà la macchina pagata’, sennò riman lì. E che dovevo fare... Poi parlai con Scherma e anche lui mi disse: 'va bene, si va su e pago io'. E me la ritirò mese per mese. Questo gl'è quello che l'è. Quello preciso icché ho detto ora.
Avvocato Filastò: Va bene. Allora, ora lei ci spiega...
P.M.: Era il suo datore di lavoro.
Avvocato Filastò: Sì. Ora lei però ci spiega...
Giancarlo Lotti: No... Scusa eh, avvocato...
P.M.: (voce fuori microfono)
(voci sovrapposte)
Presidente: Ritirare...
P.M.:
Dallo stipendio.
Giancarlo Lotti:
Per forza sennò che...
Avvocato Filastò:
Sì.
Giancarlo Lotti:
Me li ritirava un tanto il mese.
Avvocato Filastò:
Ora... Presidente: (voce fuori microfono)
Avvocato Filastò:
Va bene.
Giancarlo Lotti:
No, io credo di ave' spiegato bene, un lo so.
Avvocato Filastò:
Lotti, ora lei ci deve spiegare a che cosa serviva quel contratto... quel contratto, quell'atto che a noi ci risut...
Giancarlo Lotti:
E dai con quel contratto!
Avvocato Filastò:
...e dai...
Giancarlo Lotti:
Io un ho fatto contratto di nulla.
Avvocato Filastò:
Lei un l'ha fatto, benissimo. Lei non sa nemmeno che esisteva?
Giancarlo Lotti:
Un l'ho fatto contratto.
Avvocato Filastò:
Lei non sa nemmeno che esisteva? La domanda è se lei sapeva...
Giancarlo Lotti:
Ma lei, avvocato, dice: dai il contratto. Ma perché la insiste su questo qui?
Avvocato Filastò:
Le ho già...
Giancarlo Lotti:
Io il contratto un ho fatto niente.
Avvocato Filastò:
Io l'ho già pregata, signor Lotti, di smetterla di far le domande a me. Sono io che le faccio a lei, lo vuol capire?
P.M.:
Però ha già detto che... un ne sa nulla.
Giancarlo Lotti:
Ma scusi, la insiste sul contratto, e che contratto c'è?
Avvocato Filastò:
No, questo che non ne sa nulla è una risposta che sta suggerendo lei.
P.M.:
L'ha detto tre volte.
Avvocato Filastò:
Non l'ha detto per niente mai, c'è il verbale, non ha mai detto che non ne sa nulla. Ha continuato a dire: 'ma perché mi chiede del contratto?', ha capito?
P.M.:
No, ha detto espressamente che del contratto un ne sa nulla.
Avvocato Filastò:
Eh, allora, suggeriamoglielo meglio. Signor Lotti, sa cosa deve dire adesso alla domanda che le faccio io?
Presidente: (voce fuori microfono)
Avvocato Filastò:
Deve dire che lei del contratto non ne sa nulla. È quello che le sta suggerendo da tre o guattro volte il Pubblico Ministero.
(voci sovrapposte)
P.M.:
Presidente, no, così... Presidente, mi scusi, così non è... è assolutamente il caso, eh.
Presidente: (voce fuori microfono)
Avvocato Filastò:
Ma è la verità.
P.M.:
Vediamo il verbale.
Avvocato Filastò:
Si vedrà il verbale, certamente: è la verità.
P.M.:
No, ma questo si vedrà...
Presidente: Avvocato, insomma, vogliamo fare l'interrogatorio o fare polemiche e basta?
 (voci sovrapposte)
Avvocato Filastò:
No, io non ce l'ho con nessuno
P.M.:
Con chiunque... con Bertini ce l'ha. Con l'avvocato Curandai ce l'ha.
Avvocato Filastò:
Non ce l'ho con nessuno.
Presidente: Scusi, scusi, scusi...
Avvocato Filastò:
Allora lei...
Avvocato Mazzeo:
Ma la fa finita, Pubblico Ministero!
Presidente: Pubblico Ministero, Pubblico Ministero...
P.M.:
(voce fuori microfono)
Avvocato Mazzeo:
...sennò complicazioni a affari semplici è questa. Ha già risposto, no, è una dichiarazione di vendita quella, è una dichiarazione di vendita.
(voci sovrapposte)
Avvocato Mazzeo:
Quando uno fa una dichiarazioni dì vendita, lo sappiamo tutti perché ci siamo passati, è perché la dà la macchina, non è che la fa...
Presidente: Ora sospendiamo... Avvocato Mazzeo!
Avvocato Mazzeo:
E via, Presidente...
Presidente: O per la miseria!
Avvocato Mazzeo:
É una complicazione a affari semplici questa.
Presidente: Eh, ma allora cosa vogliamo fare il mercato?
Avvocato Mazzeo:
Mi scusi.
Presidente: Eh, no. Non scuso proprio nulla.
Avvocato Mazzeo:
Mi scusi, siamo tutti adulti, eh. Avete visto...  
Presidente: Sospendiamo dieci minuti, per cortesia, e poi finiamo questa... Perché è l'ora di finirla.
Segue...

venerdì 18 marzo 2016

Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 17 marzo 1998 - Quinta parte

Segue dalla quarta parte.

Avvocato Filastò: Si ricorda, signor Lotti, d'avergli tolto le gomme al 128?
Giancarlo Lotti: Come, levato le gomme?
Avvocato Filastò: Sì.
Giancarlo Lotti: A i' 128?
Avvocato Filastò: Io c'ho un testimone qui, l'ho sentito ieri, che ha visto la sua macchina 128, ferma, davanti a casa sua...
Giancarlo Lotti: Eh.
Avvocato Filastò: ...davanti alla casa dello Scherma, quella colonica, eh, ferma con le ruote che gli eran state levate.
Giancarlo Lotti: Ora...
Avvocato Filastò: Le gomme.
Giancarlo Lotti: Non mi ricordo se eran state levate, un me ne ricordo questo. La macchina?
Giancarlo Lotti: Mah, questo nome un...
Avvocato Filastò: Non si ricorda nemmeno di lui.
Giancarlo Lotti: No.
Avvocato Filastò: Allora un altro, che sta a Tavarnelle, Lomb... No, un altro che sta a Tavarnelle il cui nome, per dir la verità, non son riuscito a ottenere... Ciuffi, il Ciuffi di Tavarnelle, è lui?
Giancarlo Lotti: Il Ciuffi c'ho lavorato, un qualche mese o due, però un credo l'abbi presa lui.
Avvocato Filastò: Ci vuol dir chi l'ha presa, allora?
Giancarlo Lotti: Se un mi ricordo come fo a diglielo?
Avvocato Filastò: É sicuro?
Giancarlo Lotti: Lei insiste su una cosa che un mi ricordo...
Avvocato Filastò: Insomma, io gli ho detto tre... tre, ce n'è tre, quattro in quella zona, ce ne sarà....
Presidente: Va be' , non se lo ricorda, avvocato, che gli possiamo fare?
Avvocato Filastò: Non se lo ricorda. Ma non è che magari non se lo vuole ricordare per impedire a noi di fare un accertamento?
Giancarlo Lotti: No, se un me ne ricordo un me ne ricordo.
Avvocato Filastò: Non se lo ricorda, proprio netto così.
Avvocato Bertini: Presidente, mi perdoni, sbaglio o prima ha parlato di un certo Lotti del Bargino, o sbaglio...
P.M.: L'ha detto. Un certo Lotti del Bargino.
Giancarlo Lotti: Però un son sicuro se gl'è lui. o un altro. Un posso mica…
Avvocato Filastò: Ha detto, caro avvocato Bertini, ha detto Lotti del Bargino...
Presidente: Va bene, va bene.
Avvocato Filastò: ...ma quando gli ho fatto presente che la Corte aveva la possibilità di accertare, allora, a quel punto ha cominciato a dire che non se lo ricorda. Va bene?
Avvocato Bertini: É la prima cosa che ha detto, avvocato Filastò: Lotti del Bargino.
Avvocato Filastò: Sì, ma quando poi si è fatto osservare...
Presidente: Signori, signori, allora... allora non è possibile andare avanti così. Un pochettino...
Avvocato Filastò: E va be', Presidente, ma che devo fare io?
Presidente: Sennò è tutto un becchettare, io...
Avvocato Filastò: E va be', ma non sono mica io. Non son mica io.
Presidente: Santo Cielo! Io capisco che ci son interessi enormi, voi capite... Però, Santo Cielo!
Avvocato Filastò: Senta, lei ha detto poco fa al Pubblico Ministero, mi segue signor Lotti?
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Filastò: Lei, rispondendo a una domanda del Pubblico Ministero, ha detto che per un certo periodo può essere capitato che, è andato in giro con la 128 senza assicurazione.
Giancarlo Lotti: Ma ho detto qualche volta.
Avvocato Filastò: Qualche volta.
Giancarlo Lotti: Di più...
Avvocato Filastò: Molto bene. La domanda che le faccio io è questa qui, può essere che lei sia andato qualche giorno o qualche volta in giro con la 124 senza assicurazione?
Giancarlo Lotti: No...
Avvocato Filastò: No.
Giancarlo Lotti: ...questo gl'è impossibile.
Avvocato Filastò: Impossibile perché? Ce lo vuol dire?
Giancarlo Lotti: Perché l'è assicurata dal 20 settembre dell'85.
Avvocato Filastò: Si, è assicurata, dal 20 settembre, ma prima evidentemente non era assicurata.
Giancarlo Lotti: Eh, ma io un ave... prima di qui' giorno un l'avevo la macchina, quella lì.
Avvocato Filastò: Ah, lei proprio...
P.M.: (voce fuori microfono)
Giancarlo Lotti: Io ho preso la macchina... l'ho assicurata, qualche giorno prima o due o tre un me ne ricordo. Io l'ho presa quande proprio l'era intestata a me...
Avvocato Filastò: Quindi, lei è sicuro di tutte le cose che c'ha detto, di cui non è sicuro, persino chi è lo sfascino...
Giancarlo Lotti: Mah, sono le macchine mie, un sapevo icché dire? Un lo so.
Avvocato Filastò: ...che le ha preso la macchina... Mi faccia finir di parlare, lei è sicuro di tutto però dì questo è sicurissimo:che con la 124 senza assicurazione non è mai, andato in giro. E nemmeno in precedenza con altre, macchine era mai andato, in giro senza assicurazione ?
Giancarlo Lotti: No.
Avvocato Filastò: Mai?
Giancarlo Lotti: Mai.
Avvocato Filastò: Mai? Con la 128 si, però, l'ha detto al Pubblico Ministero.
Giancarlo Lotti: Una volta...
Presidente: La 128, avvocato, ha detto con la 128, su.
Giancarlo Lotti: Un potevo mica gira' tanto, con la 128 senza assicurazione , io un credo.
Avvocato Filastò: No.
Presidente:  Va bene.
Giancarlo Lotti: Se ti fermano...
Avvocato Filastò: Sì, ma non ho finito," signor Presidente, perché questo signore ci deve dire la verità, questa volta. Senta Lotti, ci vuol spiegare come è avvenuto il contratto di vendita della 124? Ce lo vuol raccontare?
Giancarlo Lotti: Come il contratto? Io un ho fatto contratto di nulla con Nanni.
Avvocato Filastò: Sembrerebbe di sì.
Giancarlo Lotti: Io gli ho detto: 'se tu me la fermi questa macchina la prendo io, sennò se non ce...'
Presidente: A chi si è rivolto?
Giancarlo Lotti: No… al Bellini.
Presidente: A Bellini.
Giancarlo Lotti: Mi rivolsi al Bellini, insomma, a quello anziano che mi conosceva bene, gli dissi: 'se vu' me la fermate... fermate, se vu' me la date a me bene, sennò quando arriva il giorno che la un c'è, prendevo un'altra macchina'. E inve...
Avvocato Filastò: I soldi lei quando...
Giancarlo Lotti: E invece me la lascionno a me.
Avvocato Filastò: Sì...
Presidente: Risponda all'avvocato, dai.
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Filastò: Quanto la pagò?
Giancarlo Lotti: 800.000 lire.
Avvocato Filastò: Ottocento... I soldi quando li ha pagati e a chi?
Giancarlo Lotti: Al figlio di Mandino. Un mi ricordo...
Avvocato Filastò: Al figlio di...?
Giancarlo Lotti: No, c'era uno, ma un mi ricordo il nome, ora, come si chiama. . . A Gino.
Avvocato Filastò: Chi è Gino? Gino, ci dica il cognome.
Giancarlo Lotti: Quello che gli sta... dorme lì e lavora dentro l'officina.
Avvocato Filastò: Ci dica il cognome.
Giancarlo Lotti: Eh, Gino, poi il cognome... il cognome un lo so. So il nome.
Avvocato Filastò: Gino. Che mestiere fa questo Gino?
Giancarlo Lotti: Lavora nell'officina lì dentro..
Avvocato Filastò: Del Bellini.
Presidente: L'officina del meccanico Bellini.
Giancarlo Lotti: L'officina lì.
Avvocato Filastò: Del Bellini. Quindi, è un meccanico dell'officina Bellini e si chiama Gino.
Giancarlo Lotti: Gino, però il cognome un...
Presidente: Va bene.
Avvocato Filastò: Il cognome non se lo ricorda e i soldi li ha dati a…
Giancarlo Lotti: Aspetti un momento. Perché io la macchina, prima di prendila l'era bell'e assicurata, però i soldi io subito unn'avevo. Allora parlai con Scherma e allora Scherma mi disse: 'si, si va su e si va, la sera... la sera'. Era bell'e pronta la macchina, assicurata, bollo e tutto. Si va su e Scherma gli fa l'assegno e gliene dà a questa persona, a questo Gino .
Avvocato Filastò: Ah, l'è stato Scherma a pagare?
Giancarlo Lotti: Due macchine m'ha pagato Scherma: il 128 e il 124.
Avvocato Filastò: Con un assegno.
Giancarlo Lotti: Con un assegno di 800.000 lire.
Avvocato Filastò: Benissimo. E quando è stato fatto questo pagamento?
Giancarlo Lotti: Questo, preciso il giorno come fo a ricordammi?
Avvocato Filastò: Non se lo ricorda?
Giancarlo Lotti: Come fo a ricordammi il giorno?
Avvocato Filastò: Ma lei sa che in precedenza era stato fatto un contratto, che l'abbia firmato lei o non l'abbia firmato lei...
Giancarlo Lotti: E dai con questo contratto! Io unn'ho fatto contratto di nulla.
Avvocato Filastò: E allora chi l'ha fatto, scusi?
Giancarlo Lotti: Ma che gl'ha fatto? Io ho fatto il contratto? Di che?
Avvocato Filastò: Senta...
Giancarlo Lotti: Io al Bellini gli ho detto di lasciammi questa ......macchina. . .
Avvocato Filastò: Scusi, va bene, senta me...
Giancarlo Lotti: ...e me l'hanno lasciata. Io l'ho presa e l'ho assicurata. Io, meglio che così un lo so che dire.
Avvocato Filastò: Questi soldi che lei ha pagato...
Giancarlo Lotti: Poi me l'ha ritirati...
Avvocato Filastò: ...dovevano andare al proprietario della macchina, no?
Giancarlo Lotti: ...mese per mese il padro...
Avvocato Filastò: Come?
Giancarlo Lotti: Scherma me l'ha ritirati mese per mese, un... che io gli dia ottocentomi...
Avvocato Filastò: Come si chiama Scherma di nome?
Giancarlo Lotti: Scherma Roberto...
Avvocato Filastò: Roberto Scherma, il suo datore di lavoro. Molto bene. Che ha pagato con un assegno.
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Filastò: Sicuro che era un assegno? Lotti è sicuro che era un assegno?
Giancarlo Lotti: Era un assegno, sì.
Avvocato Filastò: Molto bene. Dunque...
Giancarlo Lotti: Più sicuro di me, l'ho visto io.
Avvocato Filastò: Ma questi soldi poi andavano al tedesco, sì o no?
Giancarlo Lotti: Io l'ho dati a quello del meccanico, a Gino.
Avvocato Filastò: Sì, che però l'avrà dati al tedesco.
Giancarlo Lotti: Ah, questo, icché gl'hanno fatto...
Avvocato Filastò: Facendoci, evidentemente, la tara per sé.
Giancarlo Lotti: Eh.
Avvocato Filastò: Eh?
Giancarlo Lotti: Questo un so niente.
Presidente: Humanum est.
Giancarlo Lotti: Questo deve sapello quello che ha lasciata lì...
Avvocato Filastò: Questo Gino, eh, questo Gino la sa questa cosa?
Avvocato Curandai: (voce fuori microfono)
Avvocato Filastò: Curandai, smetti di disturbare perché stavolta... eh.
Presidente: No, ora non provochiamo, avvocato Filastò, eh.
Avvocato Filastò: No, no, io non provoco, siccome ridacchia, capisce, alle spalle. La finisce il signor Curandai, eh. Hai capito?
Presidente: Va bene, sì.
Segue...

giovedì 17 marzo 2016

Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 17 marzo 1998 - Quarta parte

Segue dalla terza parte.

Presidente: Senta, ma lei, lei, prima di avere la 128, per quanto tempo è andato a piedi, che non ha potuto usare la macchina?
Giancarlo Lotti: Subito subito, no, un l'ho presa, perché l'assicurazione la un m'arriva. Perché l'arrivava da Firenze. Sicché...
Presidente: Insomma, lei non deve girare le domande...
Giancarlo Lotti: No, un giro la domanda, io.
Presidente: ...deve rispondere per bene, mi deve rispondere per bene. Allora, il 20 settembre, dice lei, gli danno la 124.
Giancarlo Lotti: Sì.
Presidente: Ecco, lei per quanti giorni era andato a piedi prima di pigliare la 124?
Giancarlo Lotti: Ho girato... ho girato qualche volta, però la unn'era assicurata quella macchina.
Presidente: Quale?
Giancarlo Lotti: Il 128.
Presidente: Come non era assicurato? Non ce l'ha assicurato fino al 20...
Giancarlo Lotti: Ma se il 20 ho assicurato quell'altra, il 128 non l'aveva più assicurazione.
Presidente: Ho capito. E il 20... Ma ci capiamo, o non ci capiamo? Allora, il 20 settembre...
Giancarlo Lotti: Sì.
Presidente: ...pensi bene, lei ha la 124. Va bene?
Giancarlo Lotti: Sì...
Presidente: Allora...
Giancarlo Lotti: Il 124 assicurata.
Presidente: Assicurata, assicurata. La polizza dell'una l'ha passata sull'altra. É così?
Giancarlo Lotti: Sì.
Presidente: Bene. Allora io volevo sapere: dal 20 settembre, indietro... Lo capisce cosa vuol dire indietro?
Giancarlo Lotti: Sì.
Presidente: Indietro, non avanti. Indietro. Verso agosto, luglio, giugno, maggio, aprile. Ecco, per quanto tempo lei era andato a piedi, senza potere usare la 128 perché non gli andava bene?............
Giancarlo Lotti: No, non andava più. E la fermai, lì.
Presidente: Ho capito.
Giancarlo Lotti: Ma mica ho detto un mese, io.
Presidente: Per quanto tempo lei non l'ha potuta usare?
Giancarlo Lotti: E chi se ne ricorda? Qualche giorno, insomma, la data... Ma un mi ricordo mica il giorno preciso. L'ho fermata perché la unn'andava andava più. L'ho fermata, la s'è fermata da sé, sicché, un c'è problemi.
Presidente: E quanto tempo è stata lì? Dopo, dopo, ora, dopo, dopo il 20.
Giancarlo Lotti: Dopo che ho preso il 124?
Presidente: Eh, quanto è stata...
Giancarlo Lotti: Eh, sarà stata un mese o più, o due. Un me ne ricordo mica di preciso. Perché un vensero mica subito a prendila. Poi feci levar le targhe e le portai all'ACI a San Casciano.
Presidente: Senta, ma lei si rende conto di queste dichiarazioni che lei fa? Prima in un modo, poi in un altro. Si rende conto?
Giancarlo Lotti: Ma come... Io ho detto dopo, dopo che comprai la. . .
Presidente: Lei ha detto...
Giancarlo Lotti: Che l'è stata diverso tempo ferma. Non ho detto prima; ho detto dopo.
Presidente: Allora, allora, veniamo ai delitti, veniamo agli Scopeti... Delitti, agli Scopeti e basta. Questa qui è la data più vicina. Quindi, quando... l'8, il 9, il 10 settembre, lei la macchina la usava, allora, regolare, o non regolare?
Giancarlo Lotti: Sì, regolare. Però l'era una macchina che la unn'andava tanto bene, anche allora...
Presidente: Non andava tanto e lei ci veniva a Firenze tranquillamente, tornava indietro tranquillamente, dava appuntamenti alle undici e non undici... Quindi, ci poteva fare un certo affidamento, allora. Com’è, come si conciliano queste cose?
Giancarlo Lotti: Mah, e l'andava allora.
Presidente: Come?
Giancarlo Lotti: L'andava... L'andava a quella maniera. Non è che l'andesse bene come l'altre macchine.
Presidente: Prego, Pubblico Ministero.
P.M.: Mi sembra di aver capito... credo che non sia poi il fatto più grave che le viene addebitato, lei ha continuato ad usare il 128 anche dopo, benché non avesse più l'assicurazione?
Giancarlo Lotti: No, qualche volta l'ho adoprato. E basta.
P.M.: Quindi, mi segua. Se l'assicurazione lei la cambia il 20 settembre '85, io le chiedo: qualche volta - non è il fatto più grave di cui lei deve rispondere - ha usato il 128 anche senza assicurazione, qualche volta?
Giancarlo Lotti: : Qualche volta, gliel'ho detto.
P.M.: Bene. Quindi vuol dire che andava.
Giancarlo Lotti: E l'andava a quella maniera.
P.M.: "A quella maniera", cosa vuol dire? Non andava benissimo, ma viaggiava?
Giancarlo Lotti: Viaggiava...
P.M.: Marciava?
Giancarlo Lotti: Non tanto bene
P.M.: Eh, l'ha capita la domanda? Dopo che aveva cambiato assicurazione, lei ha continuato ad usare anche il 128 senza assicurazione.
Giancarlo Lotti: Ma qualche volta, non di più.
P.M.: Io non ho altre domande. Grazie.
Presidente: Le altre parti?
Avvocato Filastò: Sì Presidente.
Presidente: Prego avvocato Filastò.
Avvocato Filastò: Siqnor Lotti, lei è stato interrogato diverse volte su queste automobili, che lei ha posseduto. É vero?
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Filastò: E qli hanno chiesto...
Giancarlo Lotti: Ho capito, ho capito, eh.
Avvocato Filastò: Eh?
Giancarlo Lotti: Ho capito, un sono sordo.
Presidente: Deve rispondere e basta. Se ha capito, risponde.
Giancarlo Lotti: No...
Presidente: Lotti, allora, non cominciamo a far polemica...
Giancarlo Lotti: No, io un fo polemica di nulla.
Presidente: Se qui c'è qualche polemica, sono gli altri verso di lei, eh.
Avvocato Filastò: Signor Lotti, lei fa male a polemizzare così. Gliel'ho bell'e detto un'altra volta. Ha capito? Perché fa proprio male. Ma lei fa il suo male a polemizzare con me. Allora, lei è stato interrogato diverse volte, varie volte, su queste automobili. Ha mai parlato di questa 124? Non della 128, della 124.
Giancarlo Lotti: Ma a chi...
Avvocato Filastò: Tanto per cominciare, ci dica di che colore era questa 124.
Giancarlo Lotti: Celeste.
Avvocato Filastò: Eh?
Giancarlo Lotti: Celeste.
Avvocato Filastò: Come?
Presidente: Celeste. Celeste.
Avvocato Filastò: Ecco. E lei, di questa 124 celeste ne ha mai parlato?
Giancarlo Lotti: Come?
Avvocato Filastò: Ne aveva parla... Ne ha mai parlato?
Giancarlo Lotti: Come, mai parlato?
Avvocato Filastò: Con i Giudici, o le persone che la interrogavano, sulle macchine che lei aveva all'epoca, ne ha mai parlato?
Giancarlo Lotti: No.
Avvocato Filastò: No.
Giancarlo Lotti: Quando n'ho parlato? Io parlo ora.
Avvocato Filastò: No, gli chiedo se ne ha mai parlato, lei ha risposto di no. Non ne ha mai...
Giancarlo Lotti: Io ho parlato ora di queste macchine. Ne parlavo anche prima...
Avvocato Filastò: Signor Lotti, le dispiace rispondere senza far delle domande a me? Perché per ora l'imputato non sono io, l'è lei, e quindi è lei che deve rispondere alle domande non io.
Giancarlo Lotti: Ma se mi fa le domande, che devo rispondere o no?
Avvocato Filastò: No, si capisce, deve rispondere alle domande, non fare delle domande a me, a mia volta. Ha capito? Sennò ci si scambia i posti, vengo a sedere lì io e lei viene qua.
Presidente: Pericoloso, eh, avvocato...
Avvocato Filastò: Eh, non è tanto regolare. Capito, Lotti? Ecco. Allora, come mai non ne ha mai parlato di questa 124?
Giancarlo Lotti: Perché devo parla' delle macchine? A chi devo parla'?
Avvocato Filastò: Come, perché deve parlare... Eh, mi fa le domande, vede. Io gli chiedo una cosa, dice: perché devo di' delle macchine?
Presidente: No, ma ne ha parlato di alcune macchine, ora non so, di questa qui non ha parlato.
Avvocato Filastò: Sì. 
(voci sovrapposte)
P.M.: È uno degli argomenti...
Avvocato Filastò: Sì, sì. Sì, sì.
P.M.: Era uno degli argomenti del P.M. Lo ha spieqato, anzi... 
(voci sovrapposte )
Presidente: La 124 celeste...
P.M.: (voce fuori microfono) ...anzi, ha tentato di nascondere il 128, come dimostra… 
Avvocato Curandai: Ha tentato di nascondere il 128...
Avvocato Filastò: Sì.
Presidente: E questo poi...
Avvocato Filastò: "Ha tentato di nascondere" lo dice l'avvocato Curandai e il Pubblico Ministero. 
(voci sovrapposte)
Presidente: No, no, no...
P.M.: Anche il P.M.
Avvocato Filastò: E non sbattere... e non sbattere le mani sul tavolo, che non serve...
Presidente: Avvocato Curandai... no, non si fa così... 
Avvocato Curandai: Allora leggo il verbale, Presidente... 
(voci sovrapposte)
Avvocato Filastò: ...e lasciami fare il mio lavoro.
Presidente: Beh, dopo farete tutte le discussioni...
Avvocato Filastò: Senza interrompere ogni cinque minuti. Hai capito, Curandai, di farla finita una buona volta? 
Avvocato Curandai: (voce fuori microfono) 
(voci sovrapposte) 
Avvocato Curandai: Tu non hai mai interrotto, tu non hai mai interrotto.
Presidente: Avvocato Filastò, avvocato Filastò, Per cortesia, eh, facciamo le domande al...
Avvocato Filastò: Ho capito. Presidente, ma non si può andare avanti così.
Presidente: Ho capito, però...
Avvocato Filastò: Ogni volta è un'interruzione, io non sono più padrone di aprire bocca senza essere interrotto. Eh. Perché caso mai, ha voluto nascondere non il 128, il 128 all'inizio certo che lo nascondeva, perché un c'era.
Giancarlo Lotti: Come, lo nascondevo?
Avvocato Filastò: Allora, va bene.