lunedì 11 gennaio 2016

Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 9 marzo 1998 - Quattordicesima parte

Segue dalla tredicesima parte

Avvocato Filastò: Il risultato ultimo delle mutilazioni è anche quello di impedire a questa figura di essere ben riconoscibile. Questo spiega la freddezza e spiega la ragione, una delle ragioni, delle escissioni. E la perizia De Fazio dice: "Freddezza dell'omicida, prefigurazione da parte dell'omicida nella spedizione alla dottoressa Della Monica nell'ambito della preparazione, certamente accurata ed emotivamente significativa, del duplice omicidio." Addirittura una prefigurazione di questa spedizione, ritiene il professor De Fazio. Ed è, fra l'altro, una spedizione di una lettera anonima con quel pezzetto di seno che assomiglia in modo impressionante alla spedizione di quell'altra lettera anonima con cui si manda l'asta guidamolla. E come nell'indirizzo c'è l'erroretto lasciato là a seminare: qui si manda al Procuratore della Repubblica - espressione dotta, espressione di chi è dell'ambiente, di chi sa di che si parla - ma si scrive "Republica" con una "B" sola. Così, nella lettera con cui si manda l'asta guidamolla, si imita il linguaggio volgare, il quasi vernacolo dei toscani e si dice: "Le figlie e' sono grulle, e' sono grulle. E' fanno tutto quello che vole lui." Però si apostrofa questa "E". "Esse sono grulle", c'ha l'apostrofo. E l'apostrofo è messo da uno che è tutt'altro che un totale ignorante. Questa "berva", "la berva"; dice di Pacciani questo ignoto scrittore, dice: "berva", "berva". Dice "berva". Eh, sì, con la "R", come nel Vernacoliere, non come intorno a Firenze. Ma si usa il termine "belva", che è un termine aitino. "Il tabbennacolo della Vergine". "Tabbennacolo", è tabernacolo; è scritto, "tabbennacolo", ma chi il contadino che direbbe "tabbennacolo"? Direbbe 'la Madonnina che si trova in quel posto’, non: il tabernacolo della Vergine, sbagliato in quel modo, il termine, la scrittura sbagliata come "Republica". Beh, così, per affacciare ogni tanto qualche cosa di mio. "Si conferma" - dice la perizia De Fazio - "anche la mancata ricerca di contatti con la vittima, eccedenti le necessità tecniche." Quindi, una persona distaccata che dopo il momento : dell'eccitazione che è quello in cui spara, poi, di fronte al cadavere nudo, prende quest'aria da chirurgo, quasi. La perversione, supposta per assurdo, dell'uomo Vanni che va con le prostitute, dovrebbe manifestare una diversa connotazione. Povero Vanni, mi dispiace persino affacciarla, questa ipotesi. Ancora dalla perizia De Fazio: "Esaurita la prima fase di concitazione, disordine e imprecisione, che è quella in cui spara" imprecisione per modo dire, per dire la verità, perché i colpi vano tutti a segno, eh, dal primo all'ultimo - "l'omicida recupera calma e freddezza ed esegue con l'usuale abilità e scrupolo i noti rituali sadici." Rituali sadici. Rituali: considerati così. Poi c'è: "L'estrema elasticità mentale nel far fronte alle situazioni più complesse; la modulazione della forza fisica e della violenza in rapporto alle effettive necessità", questo è ancora nella perizia De Fazio. Ancora la perizia De Fazio: "La scelta della coppia francese" - attenzione -"è dovuta forse al fatto che così l'omicida poteva escludere che si trattasse di una coppia 'civetta'." Ecco: "La freddezza anche nella preparazione, l'accuratezza. E non solo questo. La scelta della coppia francese è una scelta che riguarda anche la opportunità di ritardare la scoperta dei cadaveri. Che non per niente nel caso dei francesi vengono nascosti, a differenza di quel che avveniva prima, in cui, come vedete dalle fotografie, addirittura venivano esibiti." Perché? Per una cosa che vi ha detto un testimone di cui in questo momento non ricordo il nome, ma che è uno che ha fatto parte del pool delle ricerche. Mi pare fosse un carabiniere. "La esistenza di un protocollo di intervento..." 
(voce fuori microfono)
Avvocato Filastò: Chi era? 
(voce fuori microfono)
Avvocato Filastò: Ah, Autorino. "...di un protocollo di intervento fra Polizia e Carabinieri, per cui, al momento in cui, fosse avvenuta la scoperta dei due cadaveri dell'omicida delle coppie, immediatamente si sarebbe azionata un'azione complessiva di componenti, Carabinieri e Polizia, che avrebbe circondato la zona e immediatamente setacciato il tutto." Quindi, quello che era avvenuto a Baccaiano, quando nonostante la confluenza, nel punto dove era avvenuto l'omicidio, a distanza brevissima dal momento in cui era avvenuto l'omicidio, tanto che dei testi - come vedremo meglio, facendo il romanzo di Baccaiano, per divertire l'avvocato Curandai - arrivano delle persone e nessuno lo vede, in questo caso, fosse avvenuta una situazione di questo genere, non era possibile. Di qui la necessità di allontanare la scoperta dei corpi. E di qui il fatto di nasconderli, come avviene per la prima volta: il corpo del ragazzo coperto da dei bidoni di vernici che si trovavano sul posto, il corpo della ragazza dentro la tenda che viene chiusa, che è chiusa. Ecco. Ma questo che vi dice? Questo vi dice conoscenza, conoscenze, informazioni di cui qualcuno dispone e che non è certo il povero Vanni e non è certo nemmeno Pacciani. Informazioni. E la coppia dei francesi perché ritarda, se sono francesi? Perché nessuno li cercherà. Perché da laggiù, dal posto dove abitano la povera Nadine Mauriot e il povero Jean Kraveichvili, nessuno dice: 'ma questi non sono tornati, non si sono visti '. Fossero stati due ragazzi come la Pia Rontini e come l'altro, immediatamente, a distanza dì poche ore... - di poche ore? Di un'ora - c'è qualcuno che li aspetta a casa e che subito mette in movimento la ricerca. E invece i francesi no. Tant'è vero che rimangono là, poverini, secondo me, per un giorno, per due giorni. Eh, dal sabato, sabato. La notte del sabato, il giorno della domenica, e poi vengono scoperti il lunedì mattina. Secondo me, poi vi dirò per quale ragione sono di questo parere. Di questo parere, insomma, parere piuttosto suffragato, piuttosto serio. Ci sono degli elementi, sia testimoniali che di prova generica, cospicui da questo punto di vista. Li esamineremo perché ho detto che quello è uno degli aspetti della prova generica di cui mi occuperò. Fatto sta che qui vengono nascosti. Non solo ci si premunisce del fatto che sia una coppia civetta -era tutto pieno in quell'epoca di poliziotti e poliziotte che fingevano di far l'amore in automobile - ma si fa in modo da impedire una tempestiva scoperta dei cadaveri. "Quindi, va aggiunto questo secondo me: freddezza dell'autore, è comune ad altri precedenti casi, un proporzionale decremento di forza nell'agire dell'aggressore, in rapporto al progressivo raggiungimento dei singoli obiettivi, per cui ogni intervento appare lucido e calcolato sulle effettive necessità del momento." E questo lo dice il professor De Fazio nella sua perizia e che non identifica un super-uomo, certamente no, ma un uomo freddo e determinatissimo nell'uccidere, questo sì. E nell'ultima annotazione che io vi faccio sulla base delle risultanze di carattere obiettivo e che affido alla vostra serena, distaccata e fredda osservazione: la determinazione, Signori. Mai nessun ferito. Queste azioni non hanno mai lasciato dietro di sé un ferito, uno che l'abbia mai raccontato. C'è una determinazione nell'uccidere, nel non lasciare traccia, da questo punto di vista, che ha del disumano. E su questo punto di vista - se non super-uomo - questa persona certamente un assassino terribile è. Stefania Pettini viene colpita al torace e ancora viva: tac! col coltello. Il Kraveichvili gli scappa: dietro col coltello, dra! Colpito in quel modo, con quella violenza che provoca lo stampo su un osso di questo povero ragazzo. Mai nessun ferito. E la cosa da questo punto di vista più terribile è Baccaiano, perché a Baccaiano - come vi ricostruirò - quando lui scende dalla macchina, prima li chiude dentro, perché poi devono forzare lo sportello i soccorritori, poi s'accorge di un movimento di qualcuno, di uno dei due, allora spenge i fari, perché gli danno noia a mirare, spara quel colpo sul parabrezza. Che sia quello il colpo che ha preso in testa, nella fronte la povera Antonella Migliorini? Non saprei dire. Certo è che compie questa azione rivolta a chiudere la partita, sicuramente. Poi deve andarsene in fretta, perché stanno arrivando quelli con le automobili. Ma qui voi lo apprezzate, voglio dire, in questo gesto dello spengere i fari con due colpi di rivoltella, uno di qua e uno di là, perché danno noi a prendere la mira, e i tre bossoli ci sono i tre bossoli, eh. Voglio dire, il foro corrisponde ai bossoli, i due bossoli sui fari corrispondono, ci sono, ci sono, sono lì, sono nel punto giusto. Dopodiché, il gesto di scaraventare le chiavi lontano. Perché nessuno apra tempestivamente? Perché nessuno salvi il povero Mainardi? Luì si è accorto che è ancora vivente? Fatto sta che le scaraventa via e i due sono chiusi dentro. Il Pubblico Ministero vi propone delle suggestioni: signore che ruzzolano le scale quando non ruzzolano; prostitute che vengono uccise. Io non nego che questa mia ricostruzione in questo modo, con riferimento a questi aspetti - che poi ce ne sono altri obiettivi dei quali parlerò e che non sono suggestivi - questa può essere suggestiva. E va be'-, consentitemelo. Gli spari ai fari però ci sono, eh, lo sparo sul parabrezza c'è. La determinazione che non lascia mai sul terreno un ferito, salvo il povero Mainardi che muore poco dopo all'ospedale, c'è, è quella. E se voi ritenete che possa, anche t minimamente, questo e tutto il resto che vi ho detto, collimare col gruppo di "amici di merende", va be'... Va be', lo ascriveremo anche guesto a profondissima malinconia di un mestiere, per tanti versi molto ingrato. Per stamani ho finito, Presidente.
Presidente: Bene.
Avvocato Filastò: Grazie.
Presidente: Allora si va a domani mattina alle ore 9.00. Grazie, l'udienza è tolta. Nuova traduzione del Vanni.

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