venerdì 5 dicembre 2014

Giuliano Ulivelli - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 19 dicembre 1997 - Diciassettesima parte

Segue dalla sedicesima parte. 

P.M.: E il sangue era in prossimità dello striscia sullo sportello?
Giuliano Ulivelli: Sì. Sì, colato. La colatura andava giù dritta, fino giù al pavimento praticamente.
P.M.: E, mi scusi, rispetto allo sportello, la colatura era nel mezzo, più sul davanti, più sul dietro, nel centro?
Giuliano Ulivelli: Con precisione le dirò che l'era una striscia, era piuttosto... diciamo, se si calcola metà dello sportello, forse era leggermente più all'indietro.
P.M.: Ho capito.
Giuliano Ulivelli: Diciamo più vicino al pippolino che s'è detto...
P.M.: Della sicura?
Giuliano Ulivelli: ... della sicura, ecco.
P.M.: E lei dice: questa colatura andava anche sul montante del...
Giuliano Ulivelli: Sì, scendeva addirittura, ha visto, c'è un bordino che sarà alto cinque o sei centimetri, scendeva fino giù dove sta il tappeto.
P.M.: Ecco, nell'interno dello sportello e fino sul ta. . . sulla modanatura... sul metallo e poi sul tappeto.
Giuliano Ulivelli: Sì. Sul metallo e scendeva giù fino a dove sta il tappeto.
P.M.: Quanto sarà stata alta e lunga, quanto tutto lo sportello?
Giuliano Ulivelli: Tutto lo sportello.
P.M.: Quello sportello lì aveva il vetro completamente rotto?
Giuliano Ulivelli: Sì.
P.M.: Non ho altre domande, grazie.
Avvocato Colao: Una sola cosa dicevo. Senta, signor Ulivelli, ma lei ha parlato della strisciata lunga, no?
Giuliano Ulivelli: Sì.
Avvocato Colao: Oh. Però il sangue, dopo la strisciata, dove era andato a finire, a terra?
Giuliano Ulivelli: A terra. A terra, dove c'è... si mette i tappeti, dove si mette i piedi praticamente. Cioè, lì in quella corrispondenza c'è il seggiolino, praticamente un si mette i piedi. Però l'era giù fino a il pavimento.
Avvocato Colao: Ed era una quantità notevole? Insomma, era evidente o no?
Giuliano Ulivelli: Sì, era evidentissimo che c'era tutta questa... L'era una cosa che c'ha dato subito nell'occhio a noi.
Avvocato Colao: E voi faceste...
Giuliano Ulivelli: Cioè, non ero solamente io, c'era il mi' cognato e s'è fatto anche - ora m'è stato detto di non lo dire - però s'è fatto anche dei ragionamenti. Lì unnè che ci siamo stati cinque minuti; là ci siamo stati a esaminare un po'. Perché noi s'aveva bisogno di capire perché, perché gl'era successa questa cosa e tutto ci poteva fare, non star meglio, ma insomma più ci se ne occupava e più ci si sentiva un pochino partecipi.
Avvocato Colao: Che cosa ha capito? Che avete capito?
Giuliano Ulivelli: Cioè...
Avvocato Filastò: Opposizione.
Presidente: (voce fuori microfono)
Avvocato Colao: Va bene, un'altra cosa, allora, mi scusi. Voi faceste un'osservazione alle persone che vi avevano fatto vedere questa macchina, riguardo alle macchie di sangue?
Giuliano Ulivelli: Io sì... Io mi ricordo lì, a quello che ce la viense a far vedere, non mi ricordo chi era e non mi ricordo se l'era un graduato o se gl'era un carabiniere, insomma, l'era uno e gli disse, mi sembra un maresciallo: 'vai a fargli vedere la macchina, sono i familiari'. E lui ci portò giù. Io... Come m'ha detto, scusi? Mi son perso.
Avvocato Colao: Voi gli faceste una domanda a questo graduato circa questa macchia di sangue, questa pozza di sa. ..
Giuliano Ulivelli: Ah, sì. Cioè, gli feci una domanda. Più che altro mi rivolsi a questo... gli dissi: 'ma santo cielo, gli poteva aver dato anche una lavata a questa macchina'. Insomma, oddio, insomma, per noi, però... e c'era anche la mi' moglie... No, no, la un c'era la mi' moglie. Ma c'era lo zio e c'era, mi sembra... Sì, insomma, dico: 'questi qui, se vedano questo sangue, si...'
Avvocato Colao: Cioè, era tanto evidente che lei disse: 'gli potevate dare una lavata',presentava meglio,
Giuliano Ulivelli: Sì. 'Se gl'avei dato una lavata magari e la si faceva meno pena insomma, vedere queste cose qui'. E mi disse lui, dice: 'ha ragione, però, purtroppo, il lavaggio non ci sa e allora la macchina l'è così'.
Avvocato Colao: Va bene, grazie.
Presidente: Altre domande? Avvocato Filastò.
Avvocato Filastò: Sì. Dopo quanto tempo dal fatto lei vide questa macchina? Quanto tempo era passato?
Giuliano Ulivelli: Beh, io ora preciso non glielo so dire perché... però la macchina la stiede sequestrata un paio di mesi, mi pare, o roba così. Senza... con il beneficio dell'inventario, perché non me ne ricordo quanto tempo la stette sequestrata. Sicché in quel lasso di tempo lì.
Avvocato Filastò: Eh, ma insomma, più o meno? Una settimana...
Giuliano Ulivelli: No, sarà stato anche un po' più di una settimana.
Avvocato Filastò: Più di una settimana.
Giuliano Ulivelli: Uhm.
Avvocato Filastò: E cioè, 15 giorni?
Giuliano Ulivelli: Mah, può darsi sia stato 15 giorni, sia stato... Io non mi ricordo. Mi ricordo che si chiese di poter andare a vedere questa macchina, per questi moti che gli ho detto, e quando ci dissero che si poteva andare, s'andò.
Avvocato Filastò: E questo sangue mi immagino sarà stato coagulato?
Giuliano Ulivelli: Eh, l'era un sangue che l'era asciutto, sul punto lì, si può immaginare.
Avvocato Filastò: Di che colore era?
Giuliano Ulivelli: Sangue che gl'era un po' scurito, non era rosso.
Avvocato Filastò: Era nero?
Giuliano Ulivelli: No, anche un po' sul marrone, sul marroncino, roba così. Comunque si capiva benissimo che gl'era sangue, unnè che...
Avvocato Filastò: Da che cosa si capiva benissimo che era sangue?
Giuliano Ulivelli: Perché il sangue lo so riconoscere.
Avvocato Filastò: Beh, guardi che le scolature di ruggine assomigliano molto al sangue.
Giuliano Ulivelli: No, no, no, per carità di Dio!
Avvocato Filastò: No.
Giuliano Ulivelli: Non... Quello gl'era sangue.
Avvocato Filastò: E comunque era del sangue - lei dice era sangue sicuramente, va bene - e lo vide da altre parti il sangue dentro la macchina lei?
Giuliano Ulivelli: Io mi ricordo di aver notato bene quello lì. Poi, sicuramente, avrò anche visto... non lo so. Io mi ricordo di averlo visto, quando siamo andati a ritirare gli oggetti personali, sulla borsetta addirittura, c'era sempre parecchi... insomma, l'era sempre sanguinosa.
Avvocato Filastò: Su un golf l'ha notato?
Giuliano Ulivelli: Sì, mi ricordo che c'era questo golf in macchina mi sembra.
Avvocato Filastò: Sì.
Giuliano Ulivelli: E gl'era tutto insanguinato.
Avvocato Filastò: Era tutto insanguinato il golf?
Giuliano Ulivelli: Sì, c'era una maglia, qualcosa del genere l'era, un indumento insomma.
Avvocato Filastò: Era un golf...
Giuliano Ulivelli: Ma non mi ricordo bene se si vide lì o si vide quando s'andò a ritirare.. .
Avvocato Filastò: Gli indumenti.
Giuliano Ulivelli: ... gli indumenti.
Avvocato Filastò: Ho capito.
Giuliano Ulivelli: Quando s'andò poi lì a riti--- Cioè, gli indumenti, di indumenti c'era quella roba, insomma, non mi ricordo neanche bene quanto si riprese. Comunque c'era degli oggetti personali, insomma, degli indumenti mi sembra che ci dissero servivano alla Scientifica, sicché un c'era...
Avvocato Filastò: Però, invece, un golf ve lo restituirono?
Giuliano Ulivelli: Mah, io non me ne ricordo se ci fu restituito. Ho la visione di questo golf insanguinato.
Avvocato Filastò: Insanguinato.
Giuliano Ulivelli: Però non mi ricordo se l'ho visto a Signa o se l'ho visto da qualche altra parte.
Avvocato Filastò: Ricorda se per caso un golf di foggia maschile o femminile?
Giuliano Ulivelli: Eh, non mi ricordo neanche codesto.
Avvocato Filastò: Bah, io non ho altre domande.
Presidente: Avvocato Bertini? 
Avvocato Bertini: Sì, Presidente. Si ricorda se ha visto del sangue sui sedili dell'auto?
Giuliano Ulivelli: Guardi, avvocato, io gli ho detto mi ricordo benissimo di quella parte di sangue lì che gli ho detto, perché la fu quella in do' si fece... il sangue si vide anche da altre parti, ma se gli dovessi dire i punti dove si vide, non glieli potrei dire. 
Avvocato Bertini: Grazie.
Presidente: Bene, può andare, grazie. 
Segue...
Avvocato Filastò: Volevo sapere una cosa: Lotti non c'è mica stamani, c'è Lotti?
Presidente: No, no, Lotti non c'è. È due o tre udienze che non viene. Cioè, da dopo l'esame ha smesso di venire. Poi c'era... Qui c'è il certificato medico di Carletti Francesco, l'altro teste. Pare che sia in condizioni un po' disastrose. L'avete letto voi? Ce l'hanno, Pubblico Ministero, le parti?
P.M.: Il certificato no, perché l'ho avuto io all'ultimo momento.
Presidente: Allora si dice così: "Si certifica che Carletti Francesco, abitante a Xxxxxx, ha subito un gravissimo incidente stradale nell'agosto '93. A seguito del trauma cranico riportato con ferite cerebrali esposte con fuoriuscita di liquido, entrò in uno stato di coma perdurato quasi due mesi. La ripresa del coma lenta e sofferta ha lasciato il paziente in uno stato di inerzia psicomotoria con evidente rallentamento ideomotorio e gravi disturbi della memoria, sia recente che remota". La firma è del dottor Luciano Nigi. A questo punto si possono dare per lette le dichiarazioni del...
P.M.: Del Carletti. Per me si possono dare per lette. Ho distribuito alle parti che me l'hanno chiesto. Sicuramente al difensore.
Presidente: Appunto. Le parti, avete difficoltà a darle per lette, o dobbiamo leggerle? O avete qualche altra istanza?
Avvocato Filastò: Presidente...
P.M.: Per me si possono dare per lette, Presidente, come credono loro. Io acconsento a darle per lette. Avvocato: Magari leggiamole, Presidente, se non sono lunghe.
Avvocato Filastò: No, secondo me si può anche farne a meno di leggere.
Presidente: Si possono dare per lette, tanto ce le avete in mano le cose, quindi non c'è problema.
P.M.: Ne do copia io anch'io...
Presidente: Allora, si danno per lette sull'accordo delle parti.
P.M.: Chi non le ha, gliene do copia io.
Avvocato Filastò: Anche perché, Presidente, c'è la stanza dei testimoni che è piena di testimoni intimati da me.
Presidente: Appunto, appunto, questo voglio dire io.
Avvocato Filastò: Volevo sapere quale era più o meno il programma. Se. ..
Presidente: Noi si va tutto il giorno avanti. Quanti ce n'ha lei, avvocato, di testimoni?
Avvocato Filastò: Eh, ce n'ho tanti, Presidente.
P.M.: Possiamo sapere il numero, così facciamo...
Avvocato Filastò: Eccoli qua: uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette e otto.
P.M.: Bene.
Presidente: E allora, possiamo ancora fare qualcuno e poi alle due si sospende e si ripiglia alle tre, tre un quarto, bene?
P.M.: Bene. Bene, grazie. 

0 commenti: