venerdì 19 dicembre 2014

Angelo Cantini - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 19 dicembre 1997 - Ventiseiesima parte

 

Segue dalla venticinquesima parte.

Avvocato Filastò: Cantini.
Presidente: Lei come si chiama? Cantini?
Angelo Cantini: Cantini Angelo.
Presidente: Vuol essere ripreso dalle telecamere o no?
Angelo Cantini: No.
Presidente: Per cortesia, niente telecamere. Allora, dia le generalità alla signorina.
(voce fuori microfono)
Angelo Cantini: A Xxxxxxx.
(voce fuori microfono)
Angelo Cantini: XX/XX/XX.07/04/38.
(voce fuori microfono)
Angelo Cantini: A Xxxxx.
(voce fuori microfono)
Angelo Cantini: Via Xxxxxxx
(voce fuori microfono)
Angelo Cantini: "Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità, e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza".
Presidente: Prego, avvocato.
Avvocato Filastò: Grazie, Presidente. Signor Cantini.
Angelo Cantini: SI.
Avvocato Filastò: Le farò delle domande sulla Festa de L'Unità di Cerbaia del 1985. È passato diverso tempo.
Angelo Cantini: Sì.
Avvocato Filastò: Dell'8-9 settembre. Lei si ricorda aveva partecipato a questa...?
Angelo Cantini: Sì.
Avvocato Filastò: Lei lavorava per caso al ristorante o alla tavola calda del... ?
Angelo Cantini: Io lavoravo alle griglie. Far cocere la carne.
Avvocato Filastò: A cocere la carne.
Angelo Cantini: C'ho un verbale fatto dai Carabinieri e poi fatto dalla DIGOS. Io, quanto ho detto lì... ha visto, ora...
Avvocato Filastò: No, ma io non lo conosco 'sto verbale. Abbia pazienza, perché...
Angelo Cantini: Per me...
P.M.: Lo possiamo procurare.
Avvocato Filastò: Grazie, Pubblico Ministero.
P.M.: Però, non al volo.
Avvocato Filastò: No, no. Non pretendo tanto, per carità. Apprezzo già di per sé la disponibilità.
P.M.: Se non altro, c'abbiamo un signore che aveva parlato allora.
(voce fuori microfono)
P.M.: Scusi, intervengo solo. Si ricorda che Carabinieri erano?
Angelo Cantini: Sì, il maresciallo dei Carabinieri di San Casciano.
P.M.: Bene, grazie.
Avvocato Filastò: Minoliti.
P.M.: No, all'epoca no.
Angelo Cantini: Il nome...
Avvocato Filastò: Lodato.
Angelo Cantini: ... un me lo ricordo.
Avvocato Filastò: Un se lo ricorda. Va bene. Signor Cantini, la sua collocazione alle griglie le consentiva di vedere gli avventori, le persone che venivano a mangiare?
Angelo Cantini: Difficile. Sì, passavano ma un si può mica tenere, parlare con tutti, vero? E vanno via...
Avvocato Filastò: No, no. Semplicemente vederli.
Angelo Cantini: Difficile, perché siamo dietro...
Avvocato Filastò: Volevo chiederle: lei si rese conto, si accorse che eran venuti a mangiare lì i due giovani francesi che poi i giornali comunicarono erano morti, ammazzati agli Scopeti?
Angelo Cantini: Sì, guardi mi scusi se io ripeto la solita cosa.
Avvocato Filastò: Eh, no no.
Angelo Cantini: Però, e c'ho un verbale il quale, ho testimoniato che io ho parlato con loro e sono andato a mangiare.
Avvocato Filastò: Ah, benissimo.
Angelo Cantini: Sicché se la guarda il verbale, lì c'è tutto.
P.M.: L'abbiamo trovato. Se interessa...
Angelo Cantini: Col la DIGOS, anche con la DIGOS dopo cinque anni.
P.M.: Se vieni a leggertelo qui.
Avvocato Filastò: Mi sposto nel campo avversario.
(voce fuori microfono)
Avvocato Filastò: Siccome è venerdì...
P.M.: Sembra che quel verbale diceva la sera del venerdì 7.
(voce fuori microfono)
Avvocato Filastò: Va bene. Quindi lei dice di aver visto questi due giovani che le è sembrato di riconoscere poi, sulle fotografie.
Angelo Cantini: Sì.
Avvocato Filastò: Ecco, che giorno era?
Angelo Cantini: Guardi, dopo 12 anni… Io ho scritto i' che c'è su i' verbale, confermo quello.
Angelo Cantini: Lei disse venerdì.
Angelo Cantini: Io confermo i' che c'è su i' verbale.
Avvocato Filastò: Oggi un potrebbe dire se invece di venerdì era sabato o domenica?
Angelo Cantini: Come fo a di ' sabato o domenica? Questo...
Avvocato Filastò: Lei ha detto di averci parlato con questi ragazzi.
Angelo Cantini: Sì, perché, guardi caso, avevo fatto i coniglioli a i' cartoccio. E passaron di lì e videro questo... 'o che roba c'è lì dentro?' Ecco, e basta. Mi pare l'avevo specificato anche su i' verbale.
Avvocato Filastò: Sì, senta ma quindi si rese conto se parlavan francese o italiano?
Angelo Cantini: Lui parlava... lo capivo bene, ecco.
Avvocato Filastò: Ma c'aveva un accento...
Angelo Cantini: Sì, sì.
Avvocato Filastò: Era accento francese.
Angelo Cantini: Quello...
Avvocato Filastò: L'erre moscia eccetera.
Angelo Cantini: Sì.
Avvocato Filastò: Insomma, va beh. Accento francese...
Angelo Cantini: Insomma, io ora il francese...
Avvocato Filastò: Non italiano insomma.
Angelo Cantini: Non italiano, ecco.
Avvocato Filastò: Straniero. Com'era 'sto ragazzo, alto, basso...?
Angelo Cantini: Ora...
Avvocato Filastò: Lei ha detto proprio: 'i due parlavano francese'. Ci sa dire se c'era... un nome o nomi di qualche altra persona che in quell'occasione...
Angelo Cantini: Siamo tanti lì, come si fa a ricordassi di tutto? Una cosa...
Avvocato Filastò: Delle persone, una sola.
Angelo Cantini: In dove?
Avvocato Filastò: Che lavoravan con lei. Lei è un volontario naturalmente?
Angelo Cantini: Sì, siamo dei volontari.
Avvocato Filastò: Frequentate una sezione?
Angelo Cantini: Sì.
Avvocato Filastò: Ecco. Allora, qualcun altro?
Angelo Cantini: No, lì a i ' foco ci sta sempre uno. Un è che si stii dieci, vero?
Avvocato Filastò: Ma un po' lontano dal fuoco a servire...?
Angelo Cantini: C'erano a servire, c'era quelli che c'era qui.
Avvocato Filastò: Il Fantoni c'era, questo l'abbiam saputo. Il Fantoni non c'ha detto nessun altro nome. Lei non se ne ricorda nessuno?
Angelo Cantini: Come si fa a ricordarsi...
Avvocato Filastò: Dei compagni più assidui.
Angelo Cantini: Ma che scherza davvero! Come si fa a ricordare di tutti i compagni che gl'arriva lì. Quello gl'arriva dieci minuti, quello fa un'ora.
Avvocato Filastò: No, qualcuno, via. Anche un pochino più...
Angelo Cantini: No, un mi ricordo.
Avvocato Filastò: Va beh. Non ho altre domande. Ah, comunque gli contesto che, siccome non se lo ricordava, non per contestare una cosa difforme che ha detto oggi; ma per ricordargli che lui parlò di venerdì in questo verbale. E quindi ne chiedo la allegazione agli atti...
P.M.: Abbiamo già provveduto. Ora lo alleghiamo...
(voce fuori microfono)
P.M.: Presidente, chiedo scusa. Per meglio inquadrare la deposizione del signor Cantini Angelo, il quale è stato onesto, dice: 'vedete cosa dissi allora, perché ora non me lo ricordo ', questa testimonianza è fatta il 17 settembre, quindi qualche giorno dopo i fatti. Per la verità il signor Cantini, all'epoca, fu più realista del re, perché disse: "Non so cosa abbiano mangiato o bevuto. Ho visto scendere dall'auto e hanno ottenuto cibo, ma non so cosa abbiano mangiato né bevuto in quanto a servire non ero io". Però poi dice: "I due parlavano francese". E poi dice: "Non posso affermare che i due giovani da me notati fossero gli stessi che sono stati poi uccisi, cosiddetti dal mostro. Ho visto le fotografie apparse sul giornale e mi è sembrato di riconoscere non con certezza i due che erano venuti a mangiare alla Festa de L'Unità. La differenza è che la donna da me notata aveva i capelli più lunghi di quelli della donna raffigurata sul giornale". Tutto qua. Dato che lo adopriamo per... Lei si ricorda che disse queste cose?
Angelo Cantini: Scusi, ma codesto che è quello fatto con la DIGOS o con i Carabinieri di San Casciano?
P.M.: Con i Carabinieri di San Casciano siamo il 17, quindi siamo a sei giorni dopo il fatto, sette giorni dopo il fatto. Controlli se è lei, eh. È Cantini Angelo 07/04/38.
Angelo Cantini: Sì, sì. La firma l'è mia.
P.M.: È la sua la firma?
Angelo Cantini: La firma sì. Ma il 17...
P.M.: Un po' di giorni dopo il fatto, no?
Angelo Cantini: Sì.
P.M.: Bene. Già l'ha richiesto l'avvocato Filastò, io chiedo di produrlo.
Presidente: (voce fuori microfono)
P.M.: Sì, lo rifotocopiamo per cortesia. Grazie.
Presidente: Altre domande?
P.M.: Nessuna il P.M., grazie.
Presidente: Avvocato Filastò, lei, altre domande?
Avvocato Filastò: No, grazie.
Presidente: Può andare signor Cantini. Grazie.
Angelo Cantini: Grazie.
Presidente: Ci sono altri testi avvocato, o no?
Avvocato Filastò: No, Presidente per oggi no. Però deposito le citazioni dei testimoni notificate a mezzo ufficiale giudiziario per documentare che la signora Luisa Landozzi Vanni, cioè la moglie dell'imputato Vanni, ha persino rifiutato di ricevere la copia.
P.M.: Non è un buon sintomo per essere così affezionata al marito.
Avvocato Filastò: Non c'entra...
Presidente: No, no.
Avvocato Filastò: Insomma un apre bocca poeromo, esprime un po' di veleno il Pubblico Ministero, detto con molta cordialità, ecco. Dopo aver ricevuto le spiegazioni sulle eventuali pene, eccetera eccetera. A me risulta che la signora è assolutamente impossibilitata a muoversi, questo la giustifica ampiamente rispetto alla sua mancata comparizione anche alla tacita protesta per aver ricevuto questo atto. Però, io deposito questo verbale dell'ufficiale giudiziario perché non intendo rinunciare a questa testimone, a questa prova. Riservandomi, eventualmente ove, come c'ha detto del resto il dottor Ciappi, perché questa impossibilità della signora è documentata dal testimone Ciappi che abbiamo sentito, ove la signora fosse impossibilitata a muoversi, mi riservo di chiedere che la Corte, eventualmente, nomini qualcuno dei membri del Collegio per recarsi a casa della signora a sentirla. Perché ho alcune domande abbastanza precise da rivolgerle. Ah, c'è anche un certo Del Mastio...
Presidente: Del Mastio, c'è Del Mastio?
Avvocato Filastò: Scusi, m'ero dimenticato di...
Presidente: Allora, sentiamo Del Mastio, scusi.
(voce fuori microfono)

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