venerdì 28 marzo 2014

Giancarlo Lotti - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 27 novembre 1997 - Ottava parte

Segue dalla settima parte. 

P.M.: Senta una cosa ancora, di questo Giovanni lei ha detto anche di aver saputo da loro che aveva una caratteristica particolare. Lo ricorda? Una tendenza sessuale particolare.
Giancarlo Lotti: No, m'avevan detto che l'era finocchio.
P.M.: Gliel'hanno detto loro.
Giancarlo Lotti: Sì.
P.M.: Senta una cosa, le hanno detto se e come, in che modo, aveva partecipato a questo omicidio, oltre a indicargli la coppia. Se aveva partecipato in qualche modo, prima o dopo?
Giancarlo Lotti: Mah, questo non me l'hanno spiegato a me.
P.M.: Gli hanno detto se dopo l'omicidio erano andati da lui, con lui?
Giancarlo Lotti: Sì, a casa sua.
Avvocato Filastò: Presidente, questa è la risposta. Questa è suggestiva.
Presidente: Può contestare. Può contestare perché la risposta...
Avvocato Filastò: Allora faccio la contestazione.
Presidente: Benissimo. Faccia la contestazione.
Avvocato Filastò: L'imputato ha detto: 'non m'hanno detto nulla di questo fatto'.
Presidente: Bene.
Avvocato Filastò: Allora il Pubblico Ministero tira fuori la sua carta...
Presidente: Lo so, dall'incidente probatorio, non da questo...
P.M.: Signori... Presidente, se lei lo sa dall'incidente probatorio, lo sa correttamente in questo processo, come sanno le parti. E quindi non vedo assolutamente nessun motivo per cui ci sia da prendere i verbali, l'ha già detto nell'incidente probatorio. Se lo ridice di suo bene, sennò c'è l'incidente probatorio. Sennò evidentemente ci si nasconde dietro un paravento che non esiste. Lei si ricorda in che termini le dissero che erano andati a casa sua?
Giancarlo Lotti: Ma il giorno?
P.M.: No il giorno. A fare che cosa? Lei ha già detto questo. Io le contesto, se deve essere una contestazione. 
(voci fuori microfono)
P.M.: No, ora. No, scusate un attimo.
Presidente: Scusate. Avvocato, avvocato.
Avvocato Zanobini: ... interrogatorio. E questo si può contestare.
P.M.: No, signori. Qui c'è già stato un inci...
Avvocato Zanobini: Si...
Presidente: Avvocato Zanobini, che titolo ha lei per interferire su questo non ho capito.
Avvocato Zanobini: Ho titolo sì, Presidente.
Presidente: No.
Avvocato Zanobini: Perché a me interessa che il Lotti venga interrogato...
Presidente: E allora, e allora...
Avvocato Zanobini: ... e che venga fuori la personalità del Lotti attraverso le domande.
Presidente: È inutile che vi incavolate, vi incavolate.
Avvocato Zanobini: Le domande...
Presidente: Si fanno con calma.
Avvocato Zanobini: Benissimo, però si fanno le domande, Presidente .
Presidente: E allora. Si capisce tutti come... e allora contesterà il Pubblico Ministero.
Avvocato Zanobini: Perché così si capisce tutti chi è il Lotti. Si fanno le domande.
Presidente: Prego, Pubblico Ministero.
P.M.: Sì, Presidente.
Presidente: Contesti, contesti.
P.M.: A me sembra che si possa andare avanti con molta più serenità di quello che vuole essere portato in quest'aula da qualcuno. Tutti sappiamo che su questi fatti il signore ha già deposto e che ha delle difficoltà a raccontare. La sua personalità sta venendo fuori, quindi ricordiamoci che è un imputato e quindi sarà più facile per tutti capirlo.
Avvocato Filastò: È vero che ha già deposto - avvocato Filastò, difensore di Vanni - tant'è vero che nei verbali delle indagini preliminari parla come un libro stampato questo signore.
P.M.: No.
Avvocato Filastò: No, accidenti.
P.M.: Neanche... 
(voce fuori microfono)
Avvocato Filastò: Legga il verbale del 6 marzo del '96. 
(voce fuori microfono)
Presidente: Va bene.
P.M.: Io non lo so, se crede si può andare avanti.
Presidente: Vada avanti, Pubblico Ministero, sennò non si arriva più.
P.M.: Volevo farle presente che, nel corso delle dichiarazioni rese il 26/04/96, lei dice: "Vanni e Pacciani mi raccontarono che per l'omicidio di Calenzano vi era con loro Giovanni e che dopo aver commesso l'omicidio si recarono nell'abitazione dello stesso, che abitava lì vicino, per lavarsi". È così che le dissero?
Giancarlo Lotti: No, ma ero per dillo, è stato interrotto.
Presidente: Va be', lo dica.
Giancarlo Lotti: Sì, sono andati a casa sua per lavarsi le mani.
P.M.: Ricorda questo racconto chi glielo fece?
Giancarlo Lotti: Loro due: Mario e Pietro.
P.M.: Bene. Senta una cosa, questa persona, Giovanni di Calenzano, le dissero poi se era presente in altri omicidi?
Giancarlo Lotti: Dopo. A uno di quelli di... come si chiama? Dell'85.
P.M.: Che omicidio, dove? Qual è quello del...
Giancarlo Lotti: Quello degli Scopeti.
P.M.: Cosa le dissero? Che c'era il Giovanni, in che senso?
Giancarlo Lotti: Mah, quello me lo disse quande... il giorno dopo che successe il fatto...
P.M.: Cosa le disse?
Giancarlo Lotti: Che doveva venire una persona e che era questa qui. Però me l'hanno spiegato loro.
P.M.: Quindi che doveva venire gliel'avranno detto il giorno prima?
Giancarlo Lotti: Sì.
P.M.: Uhm.
Giancarlo Lotti: Però io quello lì non sapevo niente io.
Avvocato Filastò: Prima aveva detto il giorno dopo.
P.M.: Che doveva venire... Avvocato, mi scusi, se mi sta a interrompere allora si va poco lontano, eh.
Presidente: Va be', avanti.
P.M.: Ci vuole spiegare meglio? Vediamo se... Cosa le dissero di preciso su questa presenza del Giovanni a Scopeti? Come gliela raccontarono?
Giancarlo Lotti: Io avevo visto questa macchina, in questo punto qui.
P.M.: "In questo punto qui", scusi, lei l'ha già detto ma ce lo ridica. "In questo punto", esattamente dove?
Giancarlo Lotti: No, la macchina che era ferma, che ho visto quande, dopo partire io con la macchina.
P.M.: Sì, ce lo spieghi meglio. Ce lo spieghi meglio.
Giancarlo Lotti: Però io non sapevo mica che l'era questa persona. Me l'hanno detto il giorno dopo, non il giorno avanti.
P.M.: Bene.
Giancarlo Lotti: Il giorno dopo, dopo che gl'era successo quel fatto lì agli Scopeti.
P.M.: Bene. Cosa le hanno detto?
Giancarlo Lotti: Che gl'era un certo Giovanni di Calenzano.
P.M.: Che era lo stesso che aveva partecipato...
Giancarlo Lotti: Quello me l'hanno spiegato loro, io...
P.M.: Ma le hanno detto che era la stessa persona, il Giovanni buco di Calenzano?
Giancarlo Lotti: A me m'hanno detto così.
P.M.: Le hanno detto così. Gliel'ha detto...
Giancarlo Lotti: Se gl'è diverso, questo non lo so io.
P.M.: Gliel'ha detto Vanni, o gliel'ha detto Pacciani che c'era questa persona? Che era questa persona.
Giancarlo Lotti: Questo me l'ha detto Vanni a San Casciano.
P.M.: Gliel'ha detto il Vanni a San Casciano. E di questa macchina che c'era, ci vuole spiegare quando la vide, che macchina... in che punto era e quando l'ha vista esattamente?
Giancarlo Lotti: Quande... prima di partire lì dalla piazzola, venendo giù alla macchina mia. Comincio a mettere in modo...
P.M.: Dopo l'omicidio.
Giancarlo Lotti: Comincio a mettere in moto la macchina e vedo più in giù. Però non ho visto bene...
P.M.: Più in giù, nel senso più avanti?
Giancarlo Lotti: Più avanti, quasi in fondo alla discesa, con macchina ferma. Però mentre parto io e accendo le luce, la macchina si allontana. Sicché non fo a tempo di veder la targa o macchina i' che l'era.
P.M.: Andò avanti prima... andò via prima di lei?
Giancarlo Lotti: No, no, la macchina che era ferma l'andette via. Poi se 1'è ritornata dopo non lo so, questo...
P.M.: Quindi andò via prima che riuscisse a partire lei.
Giancarlo Lotti: Vedde che accesi i fari io. E io veddi, mentre accesi i fari e messi in moto, veddi questa macchina ferma, un po' distante.
P.M.: Ricorda che tipo di macchina era?
Giancarlo Lotti: Mah, di preciso non l'ho vista bene.
P.M.: Se era una macchina grossa, se era una macchina chiara, una macchina scura.
Giancarlo Lotti: Grossa l'era, però non son sicuro che macchina l'era.
P.M.: Grossa... di che colore?
Giancarlo Lotti: Al buio in quella maniera... scura, poi non posso decidere se l'era un altro colore.
P.M.: Lei vide se in questa macchina davanti a lei, che dice partì prima, c'erano una o più persone?
Giancarlo Lotti: Come fo a vedella. Alla guida bisogna ci sia uno per forza.
P.M.: Sì. Vide se c'era anche qualchedun altro?
Giancarlo Lotti: Per me una persona sola, poi...
P.M.: Lei la vide questa persona che guidava, la intravide? Non lo so.
Giancarlo Lotti: L'ho visto partire e basta, non intra... se c'era uno o più, questo non lo posso giudicare.
P.M.: Quando il Vanni e Pietro le raccontarono che quella sera c'era in quella macchina questo Giovanni, lei gli chiese se c'era una persona sola, o se c'erano più persone?
Giancarlo Lotti: Mah, questo non...
P.M.: Non glielo chiese. Questa macchina che partì quella sera, lei l'aveva mai vista prima?
Giancarlo Lotti: No.
P.M.: No. Senta signor Lotti, lei, nel corso dell'incidente probatorio, a questa domanda ha anche detto che c'era una macchina e c'era - lei lo dice quando fa questo racconto - un dottore. Ci vuole spiegare meglio a cosa riferisce?
Giancarlo Lotti: A me mi disse che gl'era un dottore, poi io non c'ho parlato con questa persona.
P.M.: Questo dottore...
Giancarlo Lotti: Verso la piazza di San Casciano, verso il piazzone.
P.M.: Ma non ha niente a che vedere, questo racconto, con la macchina di quella sera?
Giancarlo Lotti: No, no.
P.M.: È un'altra cosa.
Giancarlo Lotti: È un'altra cosa.
P.M.: Siccome, nel corso dell'incidente probatorio, lei introduce, quando io le faccio le domande. Allora questo dottore, con questa macchina che lei... Vanni le disse era un dottore, ci vuole spiegare meglio a che proposito e chi era questo dottore?
Giancarlo Lotti: Mah, io il nome e il cognome non lo so.
P.M.: No. Allora come mai Vanni parlò o le parlò di questo dottore? A proposito di che cosa?
Giancarlo Lotti: Gliel'ha detto quella persona che era in macchina che era un dottore.
P.M.: Sì. Io le chiedo: il Vanni le disse chi era e perché conosceva questo dottore?
Giancarlo Lotti: Mah, lo conosceva meglio quello di Mercatale, Pietro.
P.M.: Questo dottore lo conosceva meglio Pietro di Mercatale. Ma come mai loro - o Pacciani - conosceva questo dottore? Era legato, questo dottore, a questi delitti? O non c'entra nulla?
Giancarlo Lotti: Questo come fo a dillo.
P.M.: Loro cosa le hanno riferito?
Giancarlo Lotti: M'hanno detto che questo dottore andava da Mercatale, da Pietro, per prendere questa roba delle donne e basta.
P.M.: Si vuole spiegare meglio? Perché è una cosa un po' importante quella che sta dicendo. Ci faccia capire.
Giancarlo Lotti: Sì, gli andette a Mercatale, mentre si fermò lì. E poi andette verso Mercatale. Poi noi si proseguì e mi disse gl'era un dottore, così e così. Però il nome...
P.M.: Così e così... Va bene.
Giancarlo Lotti: Il nome e il cognome non me l'ha detto, insomma. 

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