giovedì 27 marzo 2014

Giancarlo Lotti - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 27 novembre 1997 - Settima parte

Segue dalla sesta parte.

Presidente: Signor Lotti, quando ha bisogno di una sospensione me lo dice, va bene? ?
Giancarlo Lotti: Sì, sì.
Presidente: E se ha bisogno di bagnarsi un po' le labbra, vedo che c'è la bottiglia dietro, bere un bicchiere, questo lo può...
Giancarlo Lotti: Ho finito di mangiare gl'è poco, sicché...
Presidente: Come?
Giancarlo Lotti: ... sete ancora non credo...
Presidente: No, non è per la sete, è per bagnarsi le labbra.
Giancarlo Lotti: Ah, perché...
Presidente: Eh, delle volte può aver difficoltà.
Giancarlo Lotti: ... parlando di molto mi va via un po' la voce.
Presidente: Eh, appunto. Insomma... L'avvocato Bertini dov'è? (voce fuori microfono)
P.M.: Penso...
Presidente: Scusi, non ho capito. Dov'è l'avvocato Bertini?
(voce fuori microfono)
Presidente: Ma che è andato al ristorante, è andato fuori?
P.M.: Eh, è un'idea. (voce fuori microfono)
Presidente: Sì, ma è andato fuori, o sta qui nei paraggi?
(voce fuori microfono)
Presidente: E allora va bene, allora rientriamo e poi dopo...
P.M.: Avvertiamo noi, Presidente.
Presidente: ... appena arriva l'avvocato Bertini ci avvertite. Bene.

« DOPO LA SOSPENSIONE » 

Avvocato Bertini: Presidente, chiedo scusa, ma un piccolo impedimento... ho fatto una corsa.
Presidente: Va bene. Lotti lo potete far rientrare. Prego, Pubblico Ministero.
P.M.: Sì, Presidente, grazie.
Giancarlo Lotti: Scusi, posso fare una domanda?
P.M.: Una?
Giancarlo Lotti: No, una domanda al Presidente.
Presidente: Dipende. Mi dica.
Giancarlo Lotti: No, perché di molte volte mi...
Presidente: Mi?
Giancarlo Lotti: Non mi riesce di esprimermi bene sul parlare delle cose.
Presidente: Lei si esprima più chiaro possibile, con calma, usi pure le sue parola, basta faccia capire.
Giancarlo Lotti: Tante volte non mi riesce di...
Presidente: Prenda pure tempo quando ha difficoltà, usi le parole che sa, poi vediamo.
Giancarlo Lotti: Sì, va bene.
Presidente: Non deve aver timore di nulla.
Giancarlo Lotti: No, no, no.
Presidente: Bene. Prego, Pubblico Ministero.
P.M.: Grazie, Presidente.
Presidente: Si ricordi che quando ha bisogno di acqua, c'è lì la bottiglia.
Giancarlo Lotti: Sì, sì.
Presidente: Bene.
P.M.: Signor Lotti, io vorrei passare a un altro tipo di domande... di circostanze, mi scusi. Lei è mai stato in vita sua a Calenzano? Ricorda di essere mai stato a Calenzano?
Giancarlo Lotti: Anni indietro sì, una volta.
P.M.: È stato... Ricorda in quale occasione e perché?
Giancarlo Lotti: Sono andato da un certo dottore che faceva i' vetrinaio.
P.M.: Faceva?
Giancarlo Lotti: I' vetrinaio di bestie.
P.M.: Di bestie.
Presidente: Il veterinario.
P.M.: Il veterinario.
Giancarlo Lotti: Sì.
P.M.: E...
Giancarlo Lotti: No, c'andetti a prendere della roba per Mario Vanni.
P.M.: Per conto di Mario.
Giancarlo Lotti: ... poi io non ci sono più ritornato.
P.M.: C'è stato una volta sola. Ci vuole spiegare meglio, scusi:' da un veterinario per conto di Mario Vanni, cioè? Ci spieghi meglio.
Giancarlo Lotti: Sì, che doveva... prendere della roba, non mi ricordo se erano braciole o salsicce, questa roba qui.
P.M.: Della carne.
Giancarlo Lotti: Sì, della carne.
P.M.: Per conto di Vanni. E Vanni mandò lei.
Giancarlo Lotti: Sì, ma allora non avevo mezzi di nulla, andetti con la Sita.
P.M.: Andò con la Sita a Calenzano.
Giancarlo Lotti: Da Firenze andando là. Sicché questo gl'è un fatto di parecchi...
P.M.: Tanti anni fa, quando non aveva la macchina.
Giancarlo Lotti: No, non avevo...
P.M.: Non aveva nemmeno la patente ancora?
Giancarlo Lotti: No, allora no. Questo gl'è prima... Ah, scusi.
P.M.: Questo veterinario si ricorda come si chiamava?
Giancarlo Lotti: Non mi viene in mente di preciso.
P.M.: Non se lo ricorda.
Giancarlo Lotti: Dottore... Mi ricordo bene, dottor Bicchielli.
P.M.: Bicchielli. E stava a Calenzano?
Giancarlo Lotti: Abitava là.
P.M.: E come mai Mario lo conosceva? Lo sa lei perché lo conosceva?
Giancarlo Lotti: Lo conosceva perché di molte volte veniva a San Casciano per le bestie, a fare... così.
P.M.: Ah, era uno che da Calenzano veniva. . . Era di San Casciano e stava a Cale...
Giancarlo Lotti: Gl'è stato a San Casciano, poi gl'era andato a Calenzano, poi gl'è ritornato in qua.
P.M.: Ho capito.
Giancarlo Lotti: Sicché gl'ha fatto un po' di coso.
P.M.: Quindi lavorava ai macelli?
Giancarlo Lotti: Sì, sì.
P.M.: E lei andò a prendere questa carne per conto di Mario ai macelli, o a casa di questo signore?
Giancarlo Lotti: No, andetti da questo dottor Bicchielli.
P.M.: A casa?
Giancarlo Lotti: Sì, lui faceva queste cose qui.
P.M.: Uhm. E Mario le indicò l'indirizzo?
Giancarlo Lotti: Sì.
P.M.: Lei ricorda come ci andò, come lo trovò?
Giancarlo Lotti: Mah, andetti là e domandai, perché lui gl'era ai macelli, a domandare alle persone indo' gl'aveva il coso... indo' gli stava di casa.
P.M.: E lo trovò?
Giancarlo Lotti: E piano piano lo trovai.
P.M.: E prese questa...
Giancarlo Lotti: Questa roba che portai a Mario Vanni.
P.M.: E come mai andò lei e non andò Mario? Eravate in così rapporti che lei gli ci andava.
Giancarlo Lotti: Mah, lui doveva fare il lavoro, io ero libero quei giorni lì e allora andetti io.
P.M.: Mario lavorava invece. Mario Vanni. Senta, quindi lei dice c'è stata questa volta sola.
Giancarlo Lotti: Sì. Prendendo questa roba qui, roba... salsicce, non mi ricordo, o se 1'erano braciole.
P.M.: Ho capito.
Giancarlo Lotti: Insomma, carne, roba così.
P.M.: Senta, lei, parlando invece degli omicidi, ha detto dell'omicidio di Calenzano, nel corso dell'incidente probatorio : "Io so solo cose raccontate, io non c'ero", è così?
Giancarlo Lotti: Sì, quello me l'hanno raccontato loro.
P.M.: Loro chi?
Giancarlo Lotti: Mario Vanni.
P.M.: Le hanno raccontato, o le ha raccontato Mario Vanni, o il Pacciani, se loro conoscevano qualcuno a Calenzano?
Giancarlo Lotti: Un certo Giovanni Faggi.
P.M.: Lo conoscevano loro.
Giancarlo Lotti: Come m'hanno riferito parlando, lo conoscevano bene, poi...
P.M.: E questa persona aveva partecipato all'omicidio?
Avvocato: (voce fuori microfono)
P.M.: La domanda.
Giancarlo Lotti: Come m'hanno spiegato loro.
Avvocato: Questa è la risposta.
Presidente: Che c'è?
P.M.: Avvocato, mi perdoni.
Avvocato: Mi scusi. Mi scusi, mi è scappato ma è così, è così. Questa è una contestazione, anche se non mi interessa, io la devo.
P.M.: Io non la capisco.
Presidente: Fate parlare, fate parlare. Scusi, Corsi cosa c'entra con Faggi?
Avvocato: No, è... Presidente.
(voce fuori microfono)
Presidente: Eh?
Avvocato: Questa è una risposta, non è la domanda. Se la vuol risentire, è così.
Presidente: Sentiamola, va.
P.M.: La domanda prima era se conosceva qualcuno. E ci ha detto...
Presidente: E lui ha detto Giovanni Faggi.
P.M.: La domanda era: questa persona, secondo il racconto, era coinvolta nell'omicidio?
Giancarlo Lotti: Quella perso... quella che ho detto innanzi.
P.M.: Questo Giovanni.
Giancarlo Lotti: Sì.
P.M.: In che termini, cosa aveva fatto?
Giancarlo Lotti: No, doveva fare questo qui, però gl'erano insieme e lui gl'ha detto questo fatto qui di...
Presidente: Lui chi?
Giancarlo Lotti: Questo Giovanni Faggi.
P.M.: Gli ha detto che cosa?
Giancarlo Lotti: Che c'era questa coppia vicino lì, a Calenzano.
P.M.: Si vuole spiegare meglio? Cioè, gliela aveva indicata?
Giancarlo Lotti: Sì.
P.M.: Ecco. Lei ha effettivamente delle difficoltà a esprimersi. Provi con parole sue, altrimenti può...
Presidente: Ma lei come l'ha sapute queste cose qui, Faggi... come si chiama, Lotti?
Giancarlo Lotti: Me l'hanno detto loro. Io...
Presidente: Loro. Loro... ma chi sono loro? Lo deve dire chi, nome e cognome.
Giancarlo Lotti: Mario Vanni e Pacciani.
Presidente: Le avevano detto queste cose qui?
Giancarlo Lotti: Io non l'ho mica dette io di mio, me l'hanno spiegato loro.
Presidente: Racconti un po' meglio come sono andati i fatti.
P.M.: Presidente, abbiamo tutti capito il modo di esprimersi di questo signore, quindi dobbiamo anche tener presente che, pur essendo imputato, è uno che viene qua e ci spiega...
Presidente: Sì, sì...
P.M.: Ovviamente il linguaggio è il suo. Noi, per evitare di fare domande particolari, siamo costretti a ottenere risposte di questo genere.
Presidente: Appunto.
P.M.: Però rendiamoci conto che la personalità di questo signore è questa, non possiamo pretendere che ce lo venga a dire in perfetto italiano.
Presidente: Però più chiaro... può essere più chiaro, più dettagliato?
P.M.: Noi ci proviamo.
Presidente: Bene.
P.M.: Vuole spiegarci meglio come lo conoscevano questo signor Faggi?
Giancarlo Lotti: Frequentava la parte lassù di San Casciano, l'hanno conosciuto così.
P.M.: Gliel'hanno detto loro?
Giancarlo Lotti: Sì.
P.M.: Ecco. Era uno che veniva dalle parti di San Casciano. Sa che mestiere faceva? Loro gliel'hanno detto?
Giancarlo Lotti: Un certo rappresentante, m'hanno detto così.
P.M.: Era amico di entrambi, o più di uno o più di un altro? Se gliel'hanno detto.
Giancarlo Lotti: Mah, di tutti e due.
P.M.: Di tutti e due.
Giancarlo Lotti: Come m'hanno spiegato loro, preciso così, poi... Io non l'ho mai vista questa persona, non lo conosco nemmeno.
P.M.: Ho capito. L'ha vista... C'ha mai parlato, o l'ha vista da qualche parte?
Giancarlo Lotti: No, io questa persona non l'ho mai vista.
P.M.: Ho capito.

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