« DOPO LA SOSPENSIONE »
Presidente: Antonio, l'avvocato Filastò?
(voce fuori microfono)
Presidente: Senta la scorta, per cortesia, potete interpellare il Vanni se è calmo, se vuole rientrare. Se è calmo. Pubblico Ministero, ormai che ci siamo, il difensore è arrivato. Ecco, lei, mi sembra di aver capito, che c'ha anche la registrazione di questo...
P.M.: Dunque, c'è...
Presidente: ... esame del teste.
P.M.: Chiedo scusa, eh. C'è la registrazione senz'altro del sopralluogo a Scopeti che abbiamo fatto, dove praticamente nel corso del sopralluogo ha detto le stesse cose che ha detto oggi, rispetto all'episodio di Scopeti nel quale lui era presente. Per quello che riguarda le altre testimonianze, vorrei essere sicuro di quel che dico...
Presidente: No, appunto. Questo lo possiamo vedere e eventualmente si possono produrre e riascoltare.
P.M.: Magari, magari le avessi tutte. Sicuramente quella di Scopeti ce l'ho, perché ricordo di averla fatta come sopralluogo. Delle altre... di Lotti le abbiamo fatte tutte; di Pucci, in fondo, furono solo due...
Presidente: Sì, sì.
P.M.: Presidente, se le abbiamo, stia tranquillo, è mio interesse fornirle.
Presidente: No, per evitare, per sapere come si è espresso all'origine, diciamo.
P.M.: Sicuramente. Volevo far presente alla Corte - l'ho già detto - che sono tutti fatti di cui il Lotti non aveva mai parlato, quindi nessuno li sapeva così come li raccontò il signor Pucci.
Presidente: Signor Vanni, cosa c'ha? Cosa c'è? Cosa dice, lei?
M.V.: Sono sordo, io, la scusi.
Presidente: Lei parlava con quel signore dietro a lei, che cos'è?
M.V.: Posso parlare?
Presidente: No, no. Stava parlando: cosa diceva?
M.V.: Sì, non ho finito, la m'ha detto, la m'ha fatto portar via.
Presidente: Appunto.
M.V.: Volevo parlare con Canessa.
Presidente: Ma Canessa non gli posso autorizzare... Canessa, quando è al carcere, lei chiede il colloquio e il Canessa verrà a parlar con lei.
P.M.: Senz'altro..
Presidente: Non può parlare in aula, capito?
M.V.: Ma la scusi, posso parlare...
Presidente: Ora il Pubblico Ministero lo sa, che deve venire a parlar con lei, e ci verrà.
M.V.: Posso parlare da il banco?
Presidente: Come?
M.V.: Posso parlare da il banco senza andare là?
Presidente: Me lo ha detto già. Va be', mi dica, cosa vuol dire? Che non riguardi personalmente Canessa, che riguardi il processo, non Canessa. Mi dica.
M.V.: Come io non ho diritto a parlare?
Avvocato Filastò: Sì... via, dica icché la vuol dire, Vanni, su.
M.V.: Sì, lo dico.
Avvocato Filastò: Con calma, con calma.
M.V.: Dico con calma che io voglio...
Presidente: Calma, calma, si metta a sedere e stia calmo.
M.V.: Io voglio tutte le lettere che avete voi in Corte di Assise. Voglio la libertà per andare alla banca e alla posta.
Presidente: Ecco.
M.V.: Poi, ci sarà il Signore che punirà il signor Canessa con un malaccio inguaribile...
Presidente: Va bene, va be'. No, no... No, questo non lo può fare, eh.
P.M.: E io chiedo che venga espulso, Presidente.
Presidente: Basta, basta.
P.M.: Fra l'altro, dobbiamo sentire un teste importante. Sa, le minacce a me è acqua calda...
Presidente: Allora? Non si fanno minacce, non si fanno minacce. L'ultima volta... Dirò subito, è stato ammonito, è stato allontanato, poi sarà espulso dall'aula e non ci mette più piede!
P.M.: Presidente, ha commesso un reato, secondo me.
Presidente: Fino a quando...
M.V.: (voce fuori microfono) ... ritorneremo!
Presidente: Basta, basta! Portatelo fuori, vai. Via, via!
P.M.: Grazie, Presidente.
Presidente: No, no, Vanni, fuori fuori!
M.V.: (voce fuori microfono)
Presidente: Bene.
M.V.: (voce fuori microfono)
Presidente: È registrato, Pubblico Ministero. Quello che ha detto è registrato, quindi lei può chiedere la copia del verbale e far quel che crede.
P.M.: Sì, senz'altro, Presidente.
Presidente: Sì, sì.
P.M.: Perché io faccio presente che il clima, per sentire un teste così difficile, tra una minaccia dietro l'altra del Vanni... Interpretazioni...
Presidente: Va bene, ora si capisce che la...
Avvocato Filastò: No, la minaccia...
Presidente: ... è anche comprensibile.
Avvocato Filastò: La minaccia è nei suoi confronti, Pubblico Ministero.
P.M.: No, il teste ha qualche difficoltà, lo abbiamo già capito. Non so se è il clima migliore...
Presidente: Senta, aspetti un po'. Si sente di deporre ancora, o si...
F.P.: Porca miseria, hai voglia!
Presidente: Va bene? È stato impressionato da questo?
F.P.: No, no... Sì...
Avvocato Filastò: Mi sembra proprio di no.
F.P.: Ma che scherza davvero!
Presidente: No. Bene a saperlo, perché sennò...
F.P.: No, no.
Presidente: Pubblico Ministero, può riprendere il discorso.
F.P.: Io non ho paura di nulla.
P.M.: Vorrei, Presidente, che lei - ora che il teste è così determinato e lucido - richiedesse nuovamente al teste se quello che ha detto alla Polizia e al P.M. è la verità.
Presidente: Sì, gliel'ha fatta lei la domanda.
F.P.: Sì.
Presidente: No?
P.M.: È la verità.
F.P.: Sì, sì.
P.M.: E allora, oggi, le cose che non ricorda, come mai non le ricorda?
F.P.: Mah... Dianzi di che si parlava?
P.M.: Va be', ora questo lo vediamo.
F.P.: Ecco, sì.
P.M.: Io avrei solo due domande.
Presidente: Bene.
P.M.: Vorrei chiedergli questo, lei ha già risposto in parte. Vorrei chiederle ancora se ricorda: il Lotti le ha mai parlato dell'omicidio che loro hanno fatto a Montespertoli?
F.P.: Sì.
P.M.: Cosa le ha detto?
F.P.: Boh, icché mi disse...
P.M.: Chi lo aveva fatto?
F.P.: Madonna ora, io non me lo ricordo.
P.M.: Chi erano le persone?
F.P.: Madonna, l'è un casino...
P.M.: Erano le stesse persone, o erano...
Presidente: Parli un po' forte, perché non si sente. "È un casino", non vuol dire nulla.
F.P.: Come?
Presidente: Lei ha detto: "è un casino".
P.M.: Lei c'era a Montespertoli, quando avvenne 1'omicidio?
F.P.: No, non c'ero.
P.M.: E chi c'era? Cosa le disse il Lotti: chi c'era?
F.P.: Ma lui mi pare che abbia detto: lui...
P.M.: Lui?
F.P.: ... e il Pacciani?
P.M.: Non me lo chieda a me. Il Vanni c'era?
F.P.: Il Vanni, credo ci fosse stato anche il Vanni, sì.
P.M.: Dell'omicidio di Calenzano le ha detto qualcosa, il Lotti?
F.P.: No, questo no.
P.M.: Io le contesto che lei ha detto: "Una volta Lotti mi disse: 'hanno morto anche quelli di Calenzano'.”
F.P.: Ah, sì, sì, sì. Ora sì, me lo ricordo. Sì.
P.M.: Senta un po', relativamente a "quelli di Calenzano", il Lotti le ha riferito che a Calenzano loro conoscevano una persona che stava lì?
F.P.: Sì.
P.M.: E chi era questa persona, cosa le hanno detto?
F.P.: Sì, ma io questa persona...
P.M.: L'ha vista da qualche parte, questa persona?
F.P.: No.
P.M.: Lei ha dichiarato di averla vista una volta a San Casciano e di averla vista in televisione quando ha deposto al processo Pacciani. È così? Lo ha detto lei, eh.
F.P.: Sì, e difatti... Ma questa persona, io...
P.M.: Lei ha dichiarato...
Presidente: Pubblico Ministero, lui avrebbe? Cosa avrebbe fatto?
P.M.: La prima cosa che dice è: "Lotti mi ha detto che loro" - riferendosi alle tre persone di cui si sta parlando: Lotti, Pacciani e Vanni - lui dice: "'hanno morto anche quelli di Calenzano."
Presidente: "Hanno morto", sì.
P.M.: E lui oggi ci ha detto: 'sì, mi ha detto così.’
Presidente: No, parlo della quarta persona.
P.M.: La quarta persona, io gli chiedo e gli ho chiesto: "Lei, questa quarta persona sa chi è? Lotti le ha detto chi è?" Lui ha riferito, e glielo stavo contestando, che questa quarta persona...
Presidente: Mi dica un po'.
P.M.: Dice: "Quello di Calenzano" - ha fatto il discorso che è la quarta presente - "l'ho visto una volta a San Casciano. Ma io non lo conosco. Era tanto tempo fa. Era nella piazza dell'orologio con gli altri tre. "
F.P.: Sì, l'ho visto, l'ho visto così, di faccia, ma conoscere... Capito?
P.M.: Lei lo ha visto di faccia.
F.P.: Sì.
P.M.: E poi dice...
Presidente: No, no, su questo punto: come fa a dire "quello di San Casciano", era quello che ha fatto il delitto di Calenzano? Com'è, spieghi un po'?
F.P.: Come?
Presidente: Quello che ha visto a San Casciano era quello di Calenzano. La quarta persona. Come fa a dire questo? Chi glielo ha detto? Siccome lei non lo conosceva questo signore, chi glielo ha detto che era lui quello d Calenzano?
F.P.: Mah, mi sembra il Lotti.
P.M.: Ha sempre riferito che glielo aveva detto Lotti, infatti.
F.P.: Come?
Presidente: Lì, a San Casciano.
F.P.: A San Casciano.
Presidente: Dove lo ha visto, al bar? Dove lo ha visto, dove lo ha visto?
F.P.: Lì al bar, a San Casciano.
Presidente: Quando si è parlato del processo, l'altro processo. È venuto al processo, lei?
F.P.: No. Non ci sono mai stato.
Presidente: Non ci è venuto.
F.P.: È la prima volta che vengo qui.
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