Segue dalla sesta parte.
Presidente: Allora, Pubblico Ministero, per
cortesia, vuol rileggere il punto della storia del Vanni e del
Lotti quando...
P.M.: Allora, la domanda è questa: lei sa se
Pacciani e Vanni, nei giorni precedenti l'omicidio di Vicchio,
erano stati a vedere il posto? Lotti le ha mai fatto un racconto
simile?
F.P.: Ma no...
P.M.: Non riguarda lei.
F.P.: Non è possibile.
P.M.: Non è possibile che lo abbia detto lei?
Lei ha detto questo: "Il Lotti mi disse solo che Pacciani e Vanni la avrebbero ammazzata" - addirittura lei sa il motivo - "perché la ragazza non voleva fare l'amore con loro."
Avvocato Filastò: Questa è una circostanza completamente nuova che non ha formato oggetto precedente...
P.M.: Ha ragione, chiedo scusa...
Presidente: Bene, bene...
Avvocato Filastò: ... di nessuna affermazione del teste. E quindi non si era formata...
(voci sovrapposte)
P.M.: Ha perfettamente ragione.
Avvocato Filastò: No, ma questa è una cosa molto grave...
Presidente: Va be'
P.M.: Presidente...
Avvocato Filastò: Perché qui si sta discutendo di un ergastolo ad un imputato, eh. Questo signore rischia l'ergastolo, mica sei mesi di galera con la condizionale, eh.
P.M.: Presidente...
Presidente: Bene. Pubblico Ministero.
P.M.: ... ho letto il rigo prima, tutto qua.
Presidente: Esatto, ha sbagliato.
P.M.: Lo conosce anche l'avvocato, eh?
Presidente: Bene. Ma siamo calmi, perché non c'è motivo di allarmarsi.
F.P.: No, no, poverino, quello... Io, io si può fare
anche le due, tanto, se 'un mi ricordo delle cose...
Presidente: Bene.
F.P.: 'Un mi ricordo nemmeno icché mangiai ieri sera, la si figuri un pochino. Ecco. Sicché...
Presidente: Pubblico Ministero, vuole rileggere, per cortesia?
P.M.: Volevo rifare la domanda, così forse è meglio.
Presidente: Eh, rifaccia la domanda.
P.M.: Le chiedo, lei sa se Lotti, Pacciani, o Vanni, nei giorni precedenti l'omicidio di Vicchio erano stati sul posto a vedere la coppia che poi fu ammazzata? Il Lotti le ha mai raccontato...
F.P.: Mah, io no, 'un me lo ricordo se me l'ha
raccontato o no, ecco.
P.M.: Non se lo ricorda.
F.P.: No.
P.M.: Lei si ricorda se il Lotti le ha raccontato perché fu uccisa quella ragazza?
F.P.: Io...
P.M.: Lei si
Avvocato Filastò: Abbia pazienza, signor Pucci, bisognerebbe che lei dicesse...
F.P.: Sì, porca miseria, ha' voglia!
Avvocato Filastò: ... o sì, o no. Perché se lei bofonchia...
F.P.: Io... La senta, io 'un mi ricordo nemmeno icché
mangiai ieri sera, la si figuri se mi ricordo di un anno fa. Ecco.
Avvocato Filastò: Va bene. Però questa domanda, il Pubblico Ministero...
F.P.: Mi scusi, 'un me lo posso ricordare, abbia
pazienza.
Avvocato Filastò: Ma lei deve rispondere sì, o no. Perché se lei fa "uhm, uhm", a verbale non risulta nulla, capisce? Ecco.
P.M.: Poi gli facciamo le contestazioni.
Avvocato Filastò: Sì, o no, signor Lotti
F.P.: No, 'un me lo ricordo.
Avvocato Filastò: ...alla domanda che gli ha fatto... No, benissimo.
P.M.: Non ricorda. Lei ha detto non ricorda.
F.P.: Eh.
P.M.: Lei ricorda se il Lotti le ha raccontato di aver saputo dove lavorava e che mestiere faceva la ragazza? Dove lavorava la ragazza?
F.P.: No. No, no.
Presidente: Parli forte: "No."
F.P.: No.
Presidente: Eh, bravo.
P.M.: Lei ricorda se il Lotti le ha detto che Pacciani e Vanni volevano far l'amore con quella ragazza e lei non voleva e per questo l'hanno ammazzata?
F.P.: O, non me lo ricordo nemmen codesto. Gliel'ho detto, non me lo ricordo. È inutile... Eh.
P.M.: Signor Pucci, però le volevo far presente che queste cose le ha dichiarate lei e nessuno...
F.P.: Sì, ma la senta, io non mi ricordo nemmeno icché ho mangiato ieri sera a cena, sicché...
P.M.: Di questo sono pienamente convinto, se lei lo dice. Però, questi racconti qua li ha fatti lei, capisce, Pucci?
F.P.: Sì, ma io non me lo ricordo icché dissi.
P.M.: Non ricorda cosa disse il Lotti?
F.P.: No, non me lo ricordo.
P.M.: Bene.
F.P.: Bah, come si fa?
P.M.: Le dice, però, e questo glielo contesto per bene. Le viene chiesto la stessa domanda: "Se Pucci conosce il motivo per il quale Vanni e Pacciani volessero ammazzare i due giovani." Lei dice che: "Il Lotti ha raccontato qualche cosa in proposito." E lei dice: "Li hanno ammazzati, perché anche loro volevano fare l'amore con quella figliola. Aggiungo che il Lotti mi disse che Pacciani e Vanni avrebbero ucciso quella ragazza ancor prima che fosse commesso l'omicidio." Cioè, il Lotti glielo anticipò. È così?
F.P.: Mah...
P.M.: Queste cose però le ha dette lei, signor Pucci.
F.P.: Sì, ma...
P.M.: Non lo ricorda.
F.P.: Eh, non me ne ricordo.
P.M.: Lei dice, le viene chiesto: "Non so dire come Pacciani e Vanni conoscessero la ragazza uccisa a Vicchio. Il Lotti mi disse solo che Pacciani e Vanni l'avrebbero ammazzata perché non voleva fare l'amore con loro." Capisce, signor Pucci, sono tutte cose che nessuno conosce; Lotti non le ha mai dette e...
Presidente: Va bene. Commenti no, però. Domandiamo a lui...
P.M.: No, faccio per far ricordare al teste...
Presidente: Eh, lo so.
P.M.: ... come mai le ha dette.
Presidente: Non se lo ricorda.
M.V.: Signor Presidente...
Presidente: Non se lo ricorda.
F.P.: Non me lo ricordo.
Presidente: Non se lo ricorda.
P.M.: Lei dice ancora: "Lotti mi diceva che era Pacciani che aveva conosciuto la ragazza per primo."
Avvocato Filastò: Presidente, qui Vanni dice che lui, sennò salta il banco, vuole la parola. Che vuole che le dica.
Presidente: Signor Vanni, è inutile che si arrabbi, perché non c'è motivi di arrabbiarsi. Stiamo accertando la verità.
M.V.: Ma posso parlare con il signor Canessa?
Presidente: Ma lasci star Canessa, perché ora non ci può parlare. Allora... Dopo, dopo parlerà quando sarà in carcere.
M.V.: ... me ne rammento.
Presidente: Se continua a disturbare, lo mando via. Capito?
M.V.: E la mi mandi via!
Presidente: E allora vada via, vai. Via...
M.V.: Vo via anche subito.
Presidente: Bene. Accompagnatelo fuori.
M.V.: No, prima ci parlo, e poi vo via.
Presidente: Portatelo fuori, portatelo fuori. Si calmi un pochettino e poi ritorna, se vuol tornare.
M.V.: Bella Giustizia l'è questa. Nemmeno in Cina.
Presidente: Eh, lo so. Lo ha detto anche l'altro giorno che nemmeno in Cina.
P.M.: Vorrei contestare ancora...
Presidente: Bene.
P.M.: . . . una circostanza riferita da Pucci, che è la seguente. Lei dice: "Lotti mi diceva che era Pacciani che aveva conosciuto la ragazza per primo, ma non mi disse come. Aggiungeva che Pacciani e Vanni andavano a Vicchio a trovarla, ma lei non cedeva alle loro proposte e per questo la volevano ammazzare". Lotti le ha fatto questi discorsi a lei?
F.P.: Io...
Presidente: Voce, voce.
F.P.: Mah, può darsi che mi abbia fatto questi discorsi, ma io...
P.M.: "Può darsi", è già diverso dal "non ricordo", capisce?
P.M.: Non me ne ricordo. Non mi ricordo di nulla...
P.M.: E come mai, quando lo ha raccontato, se lo ricordava? Che motivo ha oggi? Ha paura di qualcosa?
F.P.: No, non è questione della paura. Non mi ricordo nemmeno icché mangiai ieri sera a cena, glielo dico un'altra volta.
P.M.: Questo, ce lo ha già detto.
F.P.: Bah.
Avvocato Filastò: Questo è la quarta volta che il Pubblico Ministero chiede al testimone se ha paura. E il testimone gli risponde di no.
F.P.: Per me la può essere anche la quinta. Io...
Avvocato Filastò: Se dobbiamo continuare fino a tutta la mattinata...
Presidente: Avvocato, sono domande possibili che vanno fatte.
Avvocato Filastò: È la quarta volta...
(voci sovrapposte)
F.P.: Va bene, sì, sì...
Avvocato Filastò: Basta, tre volte chiedere se ha paura, per sentirsi rispondere. .. Tre volte sono sufficienti?
Presidente: Allora...
Avvocato Filastò: Quattro sono sufficienti? Ce ne vuole una quinta, ancora?
Presidente: È un teste particolare, che va usato un particolare modo di interrogare. Eh, santo cielo!
P.M.: A proposito del posto...
Presidente: L'essenziale è che dica la verità. Tutto qui. Poi, come ci si arrivi, non importa.
P.M.: A proposito del posto dove era stata conosciuta la ragazza...
Avvocato Filastò: ... qual è la verità, però, Presidente. Capito? Per dire: "Importante è che dica la verità, come ci si arriva non importa", bisogna, prima di tutto, come ci si arriva, lo prescrive il Codice, in ogni caso...
Avvocato: Presidente, mi perdoni...
Avvocato Filastò: ... e poi...
Presidente: Ma non certo per via illegale. Questo volevo dire, no? Ci vuole un po' di pazienza, in questo senso.
Avvocato Filastò: ... non è la verità.
Presidente: E allora, e allora!
Avvocato: Presidente, non si può intimorire il teste...
Presidente: No. No, no, avvocato, per cortesia, non cominciate anche voi a fare... Perché...
Avvocato: No, sto dicendo questo: che...
Presidente: Nessuno sta intimorendo il teste.
Avvocato: Il tono dell'avvocato Filastò e le continue interruzioni rischiano di intimorire il teste. C'è il pericolo di intimorire il teste, ecco. Lasciamolo un po' tranquillamente rispondere alle domande, senza interrompere con quel tono di voce da intimorimento.
Presidente: Ho capito, avvocato. Grazie. Basta. L'unica cosa che voglio dire, Pubblico Ministero, delle volte si accavallano due, tre...
P.M.: Ma infatti ho cercato...
Presidente: ... circostanze insieme. Allora, è bene che ogni circostanza: la contestazione e la risposta; la contestazione e la risposta.
P.M.: È quella che stiamo...
Presidente: Sennò si fanno troppi discorsi e lui ha difficoltà a ricordarsi.
P.M.: Può darsi che sia questo il motivo. E infatti ho cercato...
Presidente: Eh, vediamo un po' se...
P.M.: ... almeno credo, di cambiare metodo.
Presidente: Bene.
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