Segue dalla quinta parte.
P.M.: Va bene. lei dice ancora, relativamente a quell'episodio: "Quando noi eravamo, ci eravamo avvicinati a vedere i due ragazzi che facevano l'amore in macchina era tardettino", lei dice. "Non so che ora fosse esattamente, non avevamo luci per illuminarli. Vedemmo con la luce naturale. Dopo l'omicidio, fu lo stesso Lotti che mi disse che lui era stato presente all'omicidio." - lui Lotti.
F.P.: Lui, ma io no.
P.M.: "E aveva visto ammazzare i due giovani."
F.P.: Ecco.
P.M.: "Mi disse che a commettere l'omicidio erano stati Pacciani e Vanni." Le disse così?
F.P.: Sì.
M.V.: 'Un è vero nulla.
F.P.: Ma come non è vero nulla?
Presidente: Aspetti, cosa gli ha detto il Lotti a lei?
P.M.: Chi aveva fatto quell'omicidio?
F.P.: Come mi disse, 'un me ne ricordo.
M.V.: 'Un ho paura di nessuno.
P.M.: Lei aggiunse: "Mi disse che era andato, Lotti, con la sua macchina; mentre Pacciani e Vanni erano andati con la macchina del Pacciani."
M.V.: Sono innocente. Io 'un ho fatto nulla. 'Un sono stati buoni di trovare il "Mostro"...
Presidente: Signor Vanni, quando vuol parlare, parla con me. E non faccia commenti, perché si sentono.
P.M.: Senta, le faccio ancora qualche domanda. Lei, poi, con il Lotti, ha parlato di altri omicidi? Degli altri omicidi del "Mostro"? Con il Lotti.
F.P.: (espressione di diniego) Ma io... Ma che c'è mica scritto, costì?
P.M.: Eh
F.P.: No, lo voglio sapere, perché vu' scrivete un monte di robe, io 'un me lo ricordo...
P.M.: Noi, queste robe, per fortuna le abbiamo anche registrate. Quindi...
F.P.: Abbia pazienza... 'Un mi posso ricordare di ogni cosa.
P.M.: No, ma lei non si deve ricordare cosa c'è scritto qui, capito, signor Pucci?
F.P.: Ecco...
P.M.: Lei si deve ricordare se questi discorsi li ha fatti e se sono veri.
F.P.: Ma io non me lo ricordo.
P.M.: Però, vede, se non se lo ricorda ora, è un fatto; se non se lo ricordava nemmeno prima, è un altro.
F.P.: Eh, non è possibile...
P.M.: Ecco.
F.P.: ... non me ne ricordavo nemmeno prima, sicché... Ora, che vuole, è da tanto tempo che... Chi se ne ricorda! Bah...
P.M.: Ho capito.
F.P.: ... 'un è possibile, eh. Gli è inutile... eh.
P.M.: Senta un po', io le contesto che lei invece ha dichiarato qualcosa in più. Lei ha detto che il Lotti gli ha riferito che avevano fatto anche un omicidio a Montespertoli.
F.P.: Ma io a Montespertoli ci andavo quando c'era la festa dell'uva, la festa del vino, e basta.
P.M.: Ci è andato anche a spiare coppie?
F.P.: No, io 'un sono andato.
P.M.: No, va bene. Lei, così ha detto...
F.P.: No, no...
P.M.: Così ha detto. Ora...
F.P.: Io, con il Lotti, ci andavo alla festa del vino e quando c'era la festa dell'uva, insomma...
P.M.: Signor Pucci, io ho l'impressione che lei, in questo momento, ci sia qualche motivo. Sarà il ricordo, o sarà qualche altro...
F.P.: No, no...
P.M.: ... motivo. Però io gliele devo contestare, eh?
F.P.: Sì, sì, ma lei... Bah, io...
P.M.: Riguardo all'episodio di Vicchio, lei ha raccontato un sacco di altri particolari, eh, che nessuno sapeva quindi... li ha raccontati lei. Io glieli leggo, perché...
F.P.: Sì, sì, la può leggere, ha' voglia!
P.M.: . . . sono particolari completamente sconosciuti che lei racconta. Allora dobbiamo vedere come mai lei, l'anno scorso, esattamente nel '96, li ha raccontati e oggi non li ricorda. Io glieli contesto. Sono esattamente questi, dopo che lei dice che: "Mi disse che lui era andato con la sua macchina, " - Lotti - "mentre Pacciani e Vanni erano andati con la loro."
Lei aggiunge: "Lei mi chiede, a questo punto, se io credetti al ' racconto di Lotti."
Lei dice: "Io ci crederti sì, ma non ricordo se mi disse com'era avvenuto l'omicidio." Poi dice: "Il Lotti non mi disse se erano già stati prima a ; spiare la coppia, né mi disse come gli avevano ammazzati. Io gli chiesi se era andato dai Carabinieri, dopo aver assistito all'omicidio. Lui mi disse che aveva paura. Io gli chiesi perché era andato con loro la sera dell'omicidio di Vicchio, e lui mi disse solo che era andato a vedere cosa facevano." Questo, è il suo racconto. Poi...
F.P.: Lui solo. Io no.
P.M.: Questo lo abbiamo capito. E io non vorrei che
ora...
F.P.: Non andai io con il Lotti, sicché...
P.M.: Va bene. Lei è stato solo nell'85.
Presidente: È andato lì per vedere.
F.P.: Lui, io no. Non andai insieme io.
Presidente: Cosa gli disse il Lotti? Cosa gli ha detto il Lotti a lei?
F.P.: Come?
Presidente: Cosa gli ha detto il Lotti, che era andato per vedere?
F.P.: Lui era andato per vedere, sì, e basta.
Presidente: Lei ha detto: 'lui sì e io no', questo voleva dire?
F.P.: Io no, 'un c'andai, perché quel giorno 'un c'ero nemmeno, sicché.
P.M.: Lei aggiunge - e glielo contesto - esattamente: "Lotti mi ha però detto che, nei giorni precedenti l'omicidio di Vicchio, avevano seguito i due giovani, loro. Per la precisione mi disse che, nelle sere precedenti a quella in cui io e Lotti andammo a guardare la coppia di Vicchio, Pacciani e Vanni erano stati a vedere come potevano fare per ammazzarli. Mi disse che li avevano seguiti per strada, avendo così scoperto..."
Presidente: Piano, piano, Pubblico Ministero. Piano, piano.
P.M.: "Avendo così scoperto dove facevano l'amore quei ragazzi." Le viene chiesto se conosce il motivo per il quale Vanni e Pacciani volessero ammazzare i due giovani. Lei dice: "Che, successivamente..."
Avvocato Filastò: Cos'è, è una contestazione, oppure è una lettura...
P.M.: La contestazione è già stata fatta.
Avvocato Filastò: ... di un fatto nuovo...
M.V.: Bravo, avvocato.
(voci sovrapposte)
Avvocato Filastò: Vanni, non ci si metta anche lei...
Presidente: Andiamo sul primo punto, sul primo punto.
F.P.: Sicché gli è tutto vero, io ho visto tutto, ha
capito?
Presidente: Signor Pucci, non parli con la Corte, perché non...
F.P.: Le un sono bugie, queste, glielo dico io.
Presidente: Oh, senta un po', allora cos'è... Non sono bugie. Allora, cos'è vero?
F.P.: Come?
Presidente: Il Pubblico Ministero gli ha letto quello che dichiarò l'anno scorso a lui, allo stesso Pubblico Ministero.
P.M.: Prima, alla Polizia e poi...
Presidente: Prima, alla Polizia e poi a lui. Noi non abbiamo verbali, ecco perché non lo sappiamo.
F.P.: Sì, ecco.
Presidente: Ecco.
F.P.: Poi, se c'è critto, gli è vero.
Presidente: Ecco. Si dice in quei verbali che il Vanni e il... Come si chiama...
F.P.: Lotti.
Presidente: ... il Pacciani, erano andati per fare un sopralluogo, per vedere, verificare. Ecco, cosa c'è di vero in questa storia? Lo dica. E' come dice il Pubblico Ministero, o c'è qualcosa di diverso?
F.P.: No, ma io... Io 'un c'ero quel giorno, io non andai insieme, ecco perché...
Presidente: Ma quello che gli ha detto... Ho capito che lei non c'era. Ma per quello che gli ha detto il Lotti, perché lo ha saputo dal Lotti. E' così, o no?
F.P.: Sì, io l'ho saputo dal Lotti.
Presidente: E cosa gli ha detto il Lotti?
P.M.: Cosa ha saputo dal Lotti? Perché lei ha raccontato tante cose che nessuno sapeva - le faccio presente - quindi, tutte le cose che sono scritte in questo verbale, che io poi le leggo come contestazione, le ha raccontate lei e nessuno le sapeva. Non le aveva dette nemmeno Lotti. Capisce? Quindi lei come...
F.P.: Ma allora la mi legga, perché io non me ne ricordo mica.
Presidente: Pubblico Ministero, parli piano, per cortesia...
F.P.: Abbia pazienza, sennò io...
Presidente: Con lui va parlato piano.
F.P.: ... 'un me lo posso ricordare.
Presidente: Piano, piano, perché non...
P.M.: Ha ragione, Presidente.
Presidente: Eh..
P.M.: Forse può essere che...
Presidente: Vede, che ha difficoltà poi a rendersi conto di tutto.
F.P.: No, vu' mi fate dire le cose che 'un le stanno bene, abbia pazienza... Io...
Presidente: No, no, ma nessuno le fa dire niente. Per carità!
F.P.: Io...
Avvocato Filastò: Ma il testimone non si dovrebbe mica rendere conto di nulla, sa, Presidente. Dovrebbe raccontare quello che sa. Senza rendersi conto di nulla.
F.P.: Va bene, ma io... Io 'un mi ricordo nemmeno icché mangiai ieri sera, la si figuri se mi ricordo dell'anno scorso...
(voci sovrapposte)
Avvocato Filastò: ... questo signore, finora.
Presidente: Pubblico Ministero...
Avvocato Filastò: E io chiederei che il testimone venisse interrogato sulle cose che sa.
Presidente: Eh, appunto.
Avvocato Filastò: Non sulle cose che sono scritte, come dice lui.
P.M.: No, Presidente...
Presidente: E noi non gli abbiamo fatto la domanda apposta.
P.M.: La verità è che gli si contesta quello che ha già detto. Quindi, il difensore,. ..
Presidente: Ora dice che non si ricorda. Gli si contesta quello che ha detto e lui deve confermare o dire...
Avvocato Filastò: Le contestazioni...
(voci sovrapposte)
Avvocato Filastò: Io insisto - avvocato Filastò, difensore di Vanni - perché a testimone vengano fatte contestazioni su punti specifici.
Presidente: Benissimo.
Avvocato Filastò: Di contrasto rispetto a quello che sta dicendo ora...
Presidente: O non sta facendo questo, il Pubblico Ministero.
Avvocato Filastò: ... e non letture fiume dei verbali com'è stato fatto finora.
Presidente: Bene. Facciamo la lettura più...
Avvocato Filastò: Al termine delle quali il testimone
dice: 'si, allora se c'è scritto, è così.' Questo interrogatorio
sta andando avanti così, questo esame, finora.
Presidente: Allora, facciamo contestazioni più
brevi, punti, circostanze più precise e basta. Comunque,
l'interrogatorio sta venendo nella forma in cui prevede la legge.
Mi scusi, eh, avvocato.
F.P.: Sì, sì...
Avvocato Filastò: No, secondo me, no, Presidente.
Presidente: E va bene. Lei poi farà le sue
osservazioni, le commenterà, impugnerà...
F.P.: Per me la può fare le osservazioni che la
vuole. Se 'un me lo ricordo, io...
Presidente: Un momentino. Lei risponda alle domande
e basta, eh. Che non faccia commenti, per cortesia.
F.P.: No, no, per carità di Dio!
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