mercoledì 22 gennaio 2014

Fernando Pucci - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 06 ottobre 1997 - Terza parte

Segue dalla seconda parte.

Presidente: Ho capito, ho capito. Avvocato, ora facciamo raccontare un po' meglio com'è andata la storia degli Scopeti. Racconti un po' meglio com'è andata la storia degli Scopeti.
F.P.: Io...
Presidente: Lei è subito arrivato agli spari.
F.P.: Io...
Presidente: Prima di arrivare agli spari, penso che sia accaduto qualche altra cosa. Veda un po'...
F.P.: Io gliel'ho detto. Si andò a vedere, ma non proprio lì. Capito? Si arrivò a una certa distanza e poi si vide che 'un l'era...
P.M.: Cosa vedeste?
F.P.: Eh, noi si vide, si vide la macchina e la tenda lì, c'era... capito?
P.M.: Quindi andaste a una distanza che vi consentiva di vedere la macchina e la tenda.
F.P.: Sì.
P.M.: Cosa successe? Queste due persone cosa facevano?
F.P.: Successe che io...
Presidente: Racconti... Scusi...
Avvocato Filastò: Quali due persone? Non ha parlato di due persone.
Presidente: Pubblico Ministero, scusi, Pubblico Ministero... Innanzitutto chi ha visto lei?
F.P.: Come?
Presidente: Ha visto qualcuno o no?
F.P.: Sì, eh.
Presidente: Quando arrivò, vide la macchina e la tenda. Ha visto qualche persona vicino alla tenda, vicino alla macchina? Insomma, c'era qualcuno, o no?
F.P.: Sì, io gli ho visti, li vidi io, proprio.
Presidente: E chi ha visto?
F.P.: Tutti e due, lui e...
P.M.: Lui chi? 
F.P.: Il Vanni e il Lotti... E il Pacciani.
M.V.: Non è vero nulla...
F.P.: Ma come non è vero nulla!
M.V.: Tu sei un falso.
F.P.: No, è vero.
Presidente: No, no. Ora signor Vanni...
F.P.: Guardi, che gli è vero, eh.
Presidente: Signor Vanni, signor Vanni...
F.P.: Io ho detto la verità.
Presidente: Lei ha tutto il diritto di dire tutto quel che vuole...
M.V.: No, perché lui mi accusa...
Presidente: Ora sentiremo se dice la verità, o no. Siamo qui apposta.
M.V.: È un pazzo, gli è. Va messo in manicomio.
Presidente: Bene...
F.P.: No, no, gli è vero
Presidente: Ora stia calmo, ora stia calmo, sennò va fuori.
P.M.: Presidente, io chiedo che venga allontanato, perché è il momento...
Presidente: Ora lo abbiamo ammonito. Se continua lo allontaniamo, eh. Va bene?
F.P.: Guardi, gli è vero, eh.
Presidente: Sì, va bene. Ora spieghi un po' com'è andata la cosa, per bene.
F.P.: Io ho visto tutto, vidi tutto quella sera.
Presidente: Bene.
F.P.: Tutto.
P.M.: Vuole raccontare allora cosa vide?
Presidente: E lo racconti.
P.M.: Ce lo racconti per benino. Cosa facevano? Lei dice: vide. Erano, c'era il Lotti che era insieme a lei, c'erano Pacciani e Vanni. Cosa facevano?
F.P.: Io... Io sentii fare "fu...", come uno strappo a una tenda, ha capito?
P.M.: E con cosa fu fatto questo strappo? Lo vide...
F.P.: Con un coltello.
P.M.: Chi ce l'aveva in mano il coltello?
F.P.: Lui, il Vanni.
P.M.: Se lo ricorda com'era questo coltello?
F.P.: Ma io, il coltello, non me lo ricordo.
P.M.: Se era grande o piccolo?
F.P.: L'era il lume di luna, ma sa, con la paura e con tutto, insomma...
P.M.: Era grande, o piccolo, questo coltello?
F.P.: Non me lo ricordo.
P.M.: Non se lo ricorda.
F.P.: Ha capito, io...
P.M.: Lei vide, sentì e vide che apriva una tenda, il Vanni. L'altro, cosa faceva?
F.P.: La pistola.
P.M.: Ce l'aveva il Pacciani?
F.P.: Sì. L'aveva lui, la pistola.
Presidente: E dove stava, rispetto alla tenda?
F.P.: Come?
Presidente: Stavano tutti e due insieme, uno di qua e uno di là, come stavano?
F.P.: Uno di qua e uno di là, dalla tenda, c'erano.
Presidente: Uno di qua e uno di là.
F.P.: Sì. Uno, era di dietro alla tenda; uno, era davanti.
P.M.: Chi era dietro, scusi?
F.P.: Il Vanni.
P.M.: E aprì la tenda dal dietro. E Pacciani era davanti.
F.P.: Davanti.
Presidente: Cosa intende per davanti, lei?
F.P.: Come?
Presidente: Cosa vuol dire davanti, cosa vuol dire?
F.P.: Davanti, ha visto, dove si apre la tenda per entrare dentro.
Presidente: Bene.
F.P.: Capito?
Presidente: Okay.
P.M.: E cosa successe dopo che aprì la tenda dal dietro?
F.P.: Io ho visto...
P.M.: C'era qualcuno dentro la tenda?
F.P.: Mah, lì dentro non vidi nessuno.
P.M.: Vide se qualcuno scappava dalla tenda? 
F.P.: No... non vidi nessuno. Perché...
P.M.: Vide se il Pacciani sparava nei confronti di qualcuno? Lei ha detto lo vide, sentì sparare e vide che aveva una pistola.
F.P.: Sì. Ma dopo noi si venne via. Ha capito? E...
P.M.: Lei ha raccontato, e io glielo faccio presente come contestazione, che, quando aprì - poi le leggo il verbale - la tenda, il Vanni, dal dietro, col coltello, dalla tenda uscì un ragazzo, un uomo, qualcuno e Pacciani gli andò dietro sparandogli. È così?
F.P.: Mah, codesto non me lo ricordo. Sa...
P.M.: Lei così ha dichiarato.
Presidente: Leggiamo cosa ha dichiarato, va....
F.P.: Come?
Presidente: Ora lei alla polizia, al Pubblico Ministero
P.M.: Al Pubblico Ministero.
Presidente: ... ha detto una cosa diversa su questo punto.
F.P.: Sì. Sì, sì, ma...
Presidente: Aspetti, aspetti. Ora glielo legge, vediamo se lei se lo ricorda. E sennò dice: 'non è vero, è vero...', quello che sa. Va bene?
F.P.: Sì, sì.
P.M.: Lei, questo racconto che ha fatto ora, lo ha fatto in questo modo: "Si fermò la macchina quasi all'imbocco dello stradello che porta alla piazzola sul lato dello stradello in direzione San Casciano."
Presidente: Legga piano, Pubblico Ministero, legga piano.
P.M.: Sì, Presidente, grazie.
Presidente: Per lui, eh, non per noi.
P.M.: Certo. Quindi, lasciaste la macchina allo stradello, lei ha detto...
F.P.: Sì, vicino alla stradina, sì.
P.M.: Poi lei dice: "Si scese piano piano, come si faceva sempre in questi casi. Vidi subito una tenda di colore sul grigio."
F.P.: Sì.
P.M.: Era grigia questa tenda.
F.P.: Sissignore.
P.M.: "E accanto, poco discosto, un po' prima della tenda, una macchina di colore chiaro", lei dice.
F.P.: Chiaro. Ma il colore non me lo ricordo.
P.M.: Non se lo ricorda. Era una macchina chiara.
F.P.: Chiara, una macchina chiara, ecco, di colore. Sì, 1'era.
P.M.: Lei ha detto: "La visibilità non era male, perché c'era la luna crescente."
F.P.: La luna... sissignore, sì.
P.M.: "Quella buona perché nascano i funghi."
F.P.: Sì.
P.M.: È così?
F.P.: Sì, sì.
P.M.: La luna c'era. "Appena ci si avvicinò vedemmo due persone tra la macchina che ho detto e la tenda."
F.P.: Sì.
P.M.: "Uno, era più basso e tarchiato, e l'altro era più alto."
F.P.: Sì.
P.M.: "Quello tarchiato aveva in mano una pistola; quello più alto aveva in mano un coltello da cucina."
F.P.: Sì.
P.M.: È così?
F.P.: Sì.
P.M.: "Quello tarchiato ci vide e ci disse subito dietro: 'vi ammazzo, vi ammazzo, andate via'."
F.P.: Sì.
P.M.: "Noi si girò le spalle e si scappò."
F.P.: Si scappò, sì.
P.M.: "Quando si fu tornati all'altezza della macchina, ero parecchio impaurito. Uno dei due mi parve Vanni. Anzi, era sicuramente il Vanni."
F.P.: Sì.
P.M.: "Quello tarchiato con la pistola..."
Avvocato Filastò: Questa contestazione sta durando troppo, Presidente.
Presidente: Va be'...
Avvocato Filastò: Perché la contestazione si fa su un fatto determinato. Ora qui si sta passando ad una fase successiva.
Presidente: Va bene. Pubblico Ministero, lo facciamo punto per punto.
Avvocato Filastò: Quindi, il Pubblico Ministero la smette.
Presidente: Punto per punto. Bene.
P.M.: "Lo riconobbi come il Pacciani." Questo, è il racconto che ha fatto finora. Io ora volevo fargli presente che, invece, lei ha raccontato un fatto più specifico dopo che fu aperta la tenda, dopo che il Vanni aprì la tenda.
F.P.: Sì.
P.M.: Lei dice addirittura: "Ricordo ancora il rumore..." - questo glielo contesto - lei dice: "... che ha fatto, che fece come di tela strappata."
F.P.: Sì.
P.M.: È così. Allora io le dico: per quanto riguarda cosa successe dopo, lei dice: "A questo punto, l'uomo uscì fuori dalla tenda dalla parte anteriore, scappando verso il bosco. Cioè dalla parte opposta alla strada."
F.P.: Sì, dalla parte opposta.
P.M.: Cioè verso il bosco.
F.P.: Sì.
P.M.: "L'altro, che aveva la pistola, cioè il Pacciani, andò verso il bosco."
F.P.: Sì.
P.M.: Allora, lo ha visto.
Presidente: Allora, signor Pucci, lo ha visto quest'uomo uscire dalla tenda, o no?
F.P.: No, non me lo ricordo, ecco, se l'ho visto o no.
Presidente: Ecco, il Pubblico Ministero le sta dicendo che lei, alla Polizia, ha detto...
P.M.: Al P.M., Presidente.
Presidente: Al P.M. ha detto che, un uomo uscì dalla tenda e andò via, scappò. Questo, dice il Pubblico Ministero.
F.P.: Ah, sì, sì. Ecco, ora sì...
Presidente: Allora dichiarò questo. È vero o non è vero di quest'uomo che scappò dalla tenda?
F.P.: Gli è vero, si, è vero.
Presidente: È vero? 
F.P.: È vero, sì.
Presidente: Oh.
F.P.: Io gli dico... vidi tutto, tutto ogni cosa.
Presidente: Appunto, quello ci deve dire a noi, quello ci deve dire.
F.P.: La ci può credere, perché io... io le bugie non le ho mai dette a nessuno. Sicché...
Presidente: Ora, questo non lo so. Comunque ora vediamo se le dice qui le bugie.
F.P.: E non ho mai fatto del male a nessuno. Intendiamoci.
Presidente: Ecco, ora che si ricorda... Senta, signor Pucci, ora che si ricorda che è uscito quest'uomo dalla tenda, che successe?
F.P.: Mah... quest'uomo poi gli scappò verso il bosco. Poi, noi si venne via, perché si era impauriti anche noi, ha capito?
Presidente: Ma quelli che erano, il Vanni e il Pacciani che erano lì, che hanno fatto loro? Quando quest'uomo è scappato, li ha visti, o no?
F.P.: Sì, li ho visti.
Presidente:  E cosa hanno fatto loro?
F.P.: Ma io sentii dire che: 'andate via, sennò vi si ammazza anche voi', e basta. Noi si scappò.
M.V.: Non è vero nulla.
Presidente: Un momento...
M.V.: È un pazzo e un bugiardo.
F.P.: Gli è vero, gli è vero. Gli è vero, vai. Eh... Glielo dico io, l'è vero. Ho visto ogni cosa, vidi ogni cosa, ecco.
P.M.: Senta, ancora, lei dice avete avuto paura perché vi hanno minacciato dopo questo episodio e siete... vi siete allontanati.
F.P.: Sì. 

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