Segue dalla terza parte.
P.M.: Dopo che vi eravate allontanati, lei cosa fece?
F.P.: Io... io montai in macchina, si montò in macchina e si venne via, eh.
P.M.: Lei ricorda se invece Lotti tornò su a vedere e lei rimase da solo alla macchina? Così ha dichiarato lei e così dichiara il Lotti.
F.P.: Sì. Lui ritornò a vedere, ma io aspettai in macchina, ecco.
Presidente: Quindi, lei tornò alla macchina insieme al Lotti.
F.P.: Sì.
Presidente: E poi lui tornò un'altra volta alla piazzola.
F.P.: Sì, tornò a vedere là. Ritornò là.
Presidente: E lei è rimasto in macchina.
F.P.: Io lo aspettai in macchina.
Presidente: Lì in macchina. E davanti alla macchina c'era qualche altra macchina?
F.P.: No.
Presidente: Non c'era nessun'altra macchina.
F.P.: No, no.
Presidente: Non c'era nessun'altra macchina.
F.P.: C'era solamente quella del Lotti e basta.
P.M.: Senta ancora una cosa...
Presidente: Non ha visto dopo nessun'altra macchina.
F.P.: No.
Presidente: Bene.
P.M.: Lei ricorda di aver detto - e questo glielo contesto - che, il periodo in cui lei restò alla macchina, il Lotti tornò su, fu piuttosto lungo? Lei ricorda quanto... lei addirittura ha detto, glielo leggo, stette circa una mezzora. Ora, una mezzora è un... Cioè, lei dice che Lotti tornò lassù a guardare, dopo che vi avevano mandato via.
F.P.: Sì.
P.M.: Lei, invece, ha visto la scena nel modo che ci ha descritto, spaventati. E lei è rimasto vicino alla macchina.
F.P.: Alla macchina, io.
P.M.: Lei dice che la macchina era chiusa. E lei non potè entrare...
F.P.: No, lo aspettai lì, alla macchina.
P.M.: Ecco, aspettò fuori.
F.P.: Sì.
P.M.: E non guardò lassù...
F.P.: No, no, non guardai.
P.M.: Sentì se c'erano delle grida?
F.P.: Mah, io... codesto non me lo ricordo, perché...
P.M.: Lei vide cosa avvenne alla tenda? Se il Vanni entrò dentro la tenda, o meno?
F.P.: No, codesto non lo vidi.
P.M.: Ecco, lei dice però - e questo glielo contesto...
F.P.: Sentii il rumore e basta, ecco, io.
P.M.: Però lei poi dice di aver visto il Vanni entrare dentro la tenda dal dietro, da dove aveva aperto. È così?
F.P.: Può darsi.
P.M.: No, "può darsi", è...
F.P.: Se c'è scritto...
P.M.: Lei così ha detto, però a noi interessa sapere se lei lo ricorda, se è così.
F.P.: Io, io... 'un me lo ricordo, perché...
P.M.: Ma lei ha ancora paura di quell'episodio?
F.P.: Ero talmente impaurito... ha capito, non... E di molte cose 'un me le ricordo, ecco.
P.M.: Ma ha paura anche ora?
F.P.: Come?
P.M.: Ha ancora paura?
F.P.: No, mah, paura... Ora...
P.M.: Senta una cosa, allora veniamo a quando Lotti torna. Lei è lì che aspetta in macchina. Dopo, dice lei nel verbale, dopo una mezzora, dopo un certo tempo, Lotti tornò.
F.P.: Sì.
P.M.: Saliste in macchina...
F.P.: Si salì in macchina e poi si tornò a San Casciano.
P.M.: Lei, ha detto prima, che lei voleva andare dai Carabinieri. Come mai non ci è andato?
F.P.: Sì, quando si arrivò a San Casciano.
Presidente: Pubblico Ministero, se può puntualizzare...
F.P.: E lui disse: 'no, io 'un vengo.' E allora... Se... andar solo mi sembrava una cosa... Ha capito?
Presidente: Bene. Senta, torniamo un po' indietro. Lei ha detto poc'anzi, ha detto ora ora, che il Lotti tornò indietro per osservare.
F.P.: Sì.
Presidente: E poi è ritornato.
F.P.: Sì, e poi ritornò alla macchina.
Presidente: Alla macchina. Lei lo ha aspettato in macchina.
F.P.: Sì.
Presidente: Ecco, quanto tempo sarà passato?
F.P.: Sarà passato un... non lo so, una mezzoretta.
Presidente: Mezzoretta?
F.P.: Sì.
Presidente: Lo sa che mezzora è tanta, eh.
F.P.: Una mezzoretta sarà passata.
Presidente: C'ha l'orologio, lei?
F.P.: Io, icché fece là 'un lo so, ecco.
Presidente: Senta, lei lo porta l'orologio?
F.P.: 'Un lo vidi. Sì, sì, lo porto, ha' voglia!
Presidente: Ce l'ha l'orologio. È passata una mezzoretta.
F.P.: Sì.
Presidente: E cosa disse quando tornò?
F.P.: Dissi: 'andiamo via..'
Presidente: No...
P.M.: No, cosa disse il Lotti.
Presidente: Il Lotti, a lei, cosa gli ha detto? 'Ho visto qui, ho visto là...', che è successo, non disse nulla?
F.P.: Mah, io... io, a me, 'un...
P.M.: Senta, signor Pucci...
F.P.: Non mi seppe dire...
P.M.: ... io le faccio presente che lei ha
dichiarato: "Quando siamo risaliti in macchina, il Lotti disse:
'li hanno già ammazzati'."
F.P.: Ah, sì, sì, ecco.
P.M.: Disse così?
F.P.: Sì. Proprio a codesta maniera.
P.M.: Quindi lei voleva andare dai Carabinieri per questo...
F.P.: Io volevo andare dai Carabinieri per questo fatto. Dice lui: 'no, io non vengo', e allora 'un andai.
P.M.: Perché non ci andò da solo, lei?
F.P.: Mah... Feci lo sbaglio lì, ecco, a non andare da solo. Glielo dico proprio... Ecco.
P.M.: Aveva paura di loro perché lo avevano minacciato?
F.P.: Sì, eh, se l'era la paura, chi lo sa? Sa...
P.M.: Aveva paura che non la credessero, non lo so.
F.P.: Ecco. Può essere stato anche quello lì, perché io dissi: 'se ho a andar solo, mi sembra una cosa...' non so, capito?
P.M.: Senta ancora una cosa, ma lei...
F.P.: Non andai solo.
P.M.: ... l'episodio... Ecco, a che ora tornaste quella sera?
F.P.: ora, l'ora...
P.M.: Quando tornaste...
F.P.: L'ora non me lo ricordo.
P.M.: Era notte?
F.P.: Di notte, sì. Ma...
P.M.: Lei ha dichiarato: "Erano circa le una quando tornai a casa."
F.P.: Sì. Ecco, sì, quell'ora lì forse sarà stata, così...
P.M.: Era molto tardi, quindi.
Presidente: Quando andaste lì, quando andaste al posto, lì agli Scopeti, che ora era, grossomodo?
P.M.: Presidente... Scusi, eh, io ora ho chiesto quando vennero via.
Presidente: Ah, ah.
F.P.: Quando si venne via?
P.M.: Eh, lei ricorda, dice il Presidente, invece,
quando andaste lì e vi fermaste a Scopeti, da dove venivate? Venivate da Firenze?
F.P.: Da Firenze, si veniva noi.
P.M.: Quindi eravate stati da quella Gabriella.
F.P.: Sì, noi si eramo stati... sì...
P.M.: E vi eravate trattenuti anche a cena dalla Gabriella?
F.P.: Ma no.
P.M.: Lei, così ha dichiarato, che avevate fatto tardi perché avevate mangiato e cenato dalla Gabriella.
F.P.: Sì, ma che c'è scritto lì?
P.M.: Lo ha dichiarato lei, lo ha dichiarato lei. C'è scritto qui, perché lo ha dichiarato lei.
F.P.: Allora, se c'è scritto costì, vuol dire che va bene.
P.M.: Ho capito, però vede, quello che è scritto qui, sono cose che ha detto lei.
F.P.: Ma che vuole, gli è passato un monte di tempo, 'un me ne ricordo, 'un me ne ricordo...
P.M.: Però, se così ha detto, vuol dire che…
F.P.: Capito? Non è possibile.
P.M.: Va bene. Era buio quando arrivaste lì.
F.P.: Sì.
P.M.: Quando Eh. Senta solo una cosa, lei ricorda se successivamente il giorno dopo con il Lotti ne avete parlato al bar che eravate stati lì la sera, e se c'era qualcuno?
F.P.: Ma io...
P.M.: Nel bar, eh?
F.P.: 'Un me lo ricordo, codesto.
P.M.: Non si ricorda.
F.P.: No.
P.M.: Allora io le leggo quello che ha dichiarato e
vediamo... Dunque, lei dice...
Presidente: Pubblico Ministero, punto per punto, eh, senza fare grandi discorsi. Va bene?
P.M.: Presidente, punto per punto.
Presidente: Sì, sì.
P.M.: Il punto è questo, del racconto relativo al fatto del bar, lo fa in due verbali diversi. In uno dice, relativamente al racconto che avrebbero fatto al bar. Lei dice: "Non ricordo le persone che si trovavano al Bar Centrale, quando raccontammo l'accaduto. Ricordo solamente che vi era il proprietario." Da questo racconto che poi lei fa ancora più particolareggiato, sembra che l'abbiate fatto al bar. E, effettivamente, qualcuno del bar lo dice. Quindi... E ora le leggo il punto esatto. Lei dice ancora: "Ricordo perfettamente che, il giorno successivo a questo episodio, ho sentito parlare in paese del duplice omicidio. È stato proprio qualche giorno dopo l'omicidio. Io e Lotti abbiamo parlato del fatto al bar di San Casciano, anche con persone che erano presenti nel bar medesimo. Mi viene chiesto di indicare le persone che possono aver sentito i nostri discorsi, ma io non ricordo i nomi. Ricordo che c'era il titolare di un negozio di mobili che si trova nella piazza Perozzi di San Casciano, poco oltre il tabaccaio, e il negozio di spezie. E c'era anche un'orefice di nome Giovanni."
F.P.: Sì.
P.M.: Questo orefice poi lo ha raccontato in questo dibattimento. È così?
F.P.: Sì, è così.
P.M.: Allora ne parlaste, al bar.
F.P.: Sì, davvero.
P.M.: Eh?
F.P.: Sì.
P.M.: Lei però dice ancora... La domanda è questa: ne parlò anche con i suoi familiari, o no? All'epoca, eh, non ora. In casa, lo raccontò questo fatto...
F.P.: Si, eh...
P.M.: Quando lo ha raccontato ai suoi familiari?
F.P.: Eh, ma... gli è parecchio. Insomma, ora non me lo ricordo nemmeno, ecco.
P.M.: Ma lo ha raccontato dopo che era stato sentito dalla Polizia?
F.P.: Dopo, sì.
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