venerdì 15 novembre 2013

Fabrizio Butini - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 14 luglio 1997 - Seconda parte

Segue dalla prima parte.

P.M.: Senta, lei ha detto che fra queste persone c'era anche un tedesco, amico di Giancarlo...
F.B.: Sì, un tedesco sì...
P.M.: ... e che veniva a far merenda con la sua macchina...
F.B.: Sì, c'era anche lui.
P.M.: ... una jeep, con la propria moglie. Chi è questo tedesco?
F.B.: Che praticamente Giancarlo l'è stato a trovarlo a casa sua.
P.M.: In Germania, se è tedesco.
F.B.: Sì, in Germania, sì, sì.
P.M.: E chi era questo tedesco, che rapporti aveva con Giancarlo? Lei dice: 'era amico...'.
F.B.: Sì, Giancarlo aveva dei rapporti con lui, io non ci avevo confidenza con lui, con questo tedesco.
P.M.: Questo tedesco conosceva... c'era anche Vanni, quando c'era questo tedesco?
F.B.: Sì, sì, sì, ha voglia.
P.M.: Ricorda come si chiama questo tedesco?
F.B.: Mi pare Amundsen.
P.M.: Amundsen?
F.B.: Sì, sì.
P.M.: E c'era anche la moglie?
F.B.: Sì, la moglie sì, e la mamma.
P.M.: La mamma di chi?
F.B.: La mamma di questo tedesco.
P.M.: Ho capito. E come mai era amico di Giancarlo e di Vanni lo sa?
F.B.: Quello... era amico. L'ho conosciuto dopo, io. Io prima non lo conoscevo mica.
P.M.: Questa era una persona che loro conoscevano da prima, sia Vanni che Lotti? Così ha capito lei.
F.B.: Io penso di sì.
P.M.: Da prima, cioè in passato? Non sa dire da quando.
F.B.: Eh no, non lo so.
P.M.: Sa che mestiere faceva questo signore?
F.B.: Chi?
P.M.: Che lavoro faceva questo signore tedesco?
F.B.: Il tedesco?
P.M.: Sì.
F.B.: No, non lo so; non lo so mica icché fa.
P.M.: Ma cosa ci faceva a San Casciano lo sa?
F.B.: Io so che, penso che lui ci abbia anche i soldi. Ha una jeep, aveva un'altra macchina, non me lo ricordo che macchina era.
P.M.: Ma dove abitava questo tedesco?
F.B.: Eh?
P.M.: Dove abitava, quando era a San Casciano?
F.B.: Eh, non lo so mica dove l'andava. Non lo so.
P.M.: Lei l'ha visto personalmente con loro?
F.B.: Il tedesco l'ho visto l'ultima volta che siamo andati a Radda e a Castellina in Chianti a far merenda.
P.M.: Con il tedesco, il Lotti e Vanni.
F.B.: No, s'era io, Giancarlo Lotti e questo tedesco con la macchina.
P.M.: Voi tre siete andati.
F.B.: Sì, sì. Aveva la moglie, il tedesco, e la mamma.
P.M.: Ho capito. Non ho altre domande, grazie.
F.B.: Prego.
Presidente: No, no, aspetti un attimo. Parti civili?
Avvocato Colao: Senta scusi, buongiorno. Sono l'avvocato Colao. Lei aveva un'amicizia con Giancarlo Lotti.
F.B.: È amico.
Avvocato Colao: Aveva un'amicizia.
F.B.: È amico.
Avvocato Colao: Era amico. Ma aveva anche un affetto nei confronti di Giancarlo Lotti?
F.B.: Affetto?
Avvocato Colao: Affetto.
F.B.: No, no, no.
Avvocato Colao: L'affetto si può avere anche nei confronti di un uomo.
F.B.: Finocchio?
Avvocato Colao: Ma...
F.B.: Io finocchio non son mai, stato.
Avvocato Colao: Io le sto facendo una domanda, se lei nutriva dell'affetto...
F.B.: No, no, no.
Avvocato Colao: O Giancarlo Lotti lo nutriva nei suoi confronti.
F.B.: No, no, questo qui no. S'era amici e basta.
Avvocato Colao: Ecco, mi scusi, quando andavate al cinema a luci rosse, no?
F.B.: Siamo stati una volta sola, eh.
Avvocato Colao: Una volta sola.
F.B.: Una volta sola.
Avvocato Colao: Eh...
F.B.: Poi...
Presidente: Faccia fare la domanda, però; faccia fare la domanda.
Avvocato Colao: Ma quando uscivate, dove andavate? Quando uscivate dal cinema... Quando siete usciti dal cinema, dove siete andati?
F.B.: Al bar. Ci si trovava nel bar. Ha capito?
Avvocato Colao: No, dico io, quando avete visto il film a luci rosse...
F.B.: Ah, il film.
Avvocato Colao: Sì.
F.B.: Dopo si venne a San Casciano, eh.
Avvocato Colao: Ecco, nel tornare a San Casciano...
F.B.: Dopo si venne a San Casciano.
Avvocato Colao: Nel tornare a San Casciano, non è che vi siete fermati a commentare il film?
F.B.: No, no, no.
Avvocato Colao: Bene, grazie. Non ho altre domande.
Presidente: Altre domande? Avvocato Pepi?
Avvocato Pepi: Avvocato Pepi. Senta, lei è uscito varie volte con Lotti?
F.B.: Come?
Avvocato Pepi: È uscito varie volte con Lotti?
F.B.: Poche volte??
Avvocato Pepi: Varie volte.
Presidente: Varie volte, parecchie volte.
Avvocato Pepi: Parecchie volte, poche volte, cinque volte, dieci, venti.
F.B.: No, una cosa normale.
Avvocato Pepi: Normale, mi dice poco, scusi Butini.
F.B.: Sì.
Avvocato Pepi: Cioè, spesso andavate fuori insieme?
F.B.: Con Mario Vanni anche.
Avvocato Pepi: Sì, io le sto chiedendo, con il Lotti siete andati fuori parecchie volte oppure no?
F.B.: Sì, sì.
Avvocato Pepi: Senta, quando andavate fuori con il Lotti, il Lotti aveva disponibilità di danaro?
F.B.: Delle volte si faceva pagare la benzina da noi, o da me o da Mario e diceva: datemi diecimila lire per la Benzina perché sennò non vi porto più. 
Avvocato Pepi: Quindi lei...
F.B.: E dopo, piano piano, io infatti ho smesso di essere amico di Giancarlo Lotti e di Mario Vanni.
Avvocato Pepi: Dicevo, quindi lei non ha mai visto il Lotti con parecchi soldi nelle tasche, nel portafoglio?
F.B.: No, no, no, io non ho visto nulla.
Avvocato Pepi: Senta, quando andavate fuori, il Lotti beveva parecchio?
F.B.: Il Lotti?
Avvocato Pepi: Sì.
F.B.: Eh, se beveva, anche una bottiglia.
Avvocato Pepi: Anche una bottiglia.
F.B.: Anche una bottiglia di vino.
Avvocato Pepi: Ma questo era, a quanto pare da quello che ha detto lei prima, era solo nel momento in cui andava a fare merenda che beveva in questa maniera?
F.B.: Sì, sì. Quando s'andava a fare merenda e basta, e basta. 
Avvocato Pepi: E lei...
F.B.: Poi, quando s'andava al bar prendeva un caffè.
Avvocato Pepi: E quindo beveva parecchio. L'ha visto anche varie volte magari ubriaco oppure no?
F.B.: No, ubriaco no. Giancarlo ubriaco non l'ho mai visto io.
Avvocato Pepi: Senta, ma...
F.B.: E nemmeno Mario Vanni.
Avvocato Pepi: Ma senta, a lei le risulta che il Lotti avesse tendenze omosessuali?
F.B.: Io questo non lo so.
Avvocato Pepi: Non lo sa o non le risulta?
F.B.: No, no, io non lo so.
Avvocato Pepi: Ma io non dico che il Lotti si sia dimostrato, nei suoi confronti omosessuale, se lei sa come persona, nel paese, se...
F.B.: No, no, io sapevo che c'aveva questa Filippa, questa Gabriella, erano prostitute. Non erano per bene, erano prostitute.
Avvocato Pepi: Senta, quando lei ha riferito che il Lotti avrebbe minacciato Vanni, lei non era presente, era una voce che ha sentito dire. 
F.B.: No, io non c'ero.
Avvocato Pepi: E quindi, chi gliel'ha detta questa, lei non lo sa.
F.B.: Non me lo ricordo mica, ora è passato tanto tempo, ora...
Avvocato Pepi: Ecco, ma era una voce, allora a questo punto, una voce così, di paese.
F.B.: -Nel paese parlano, quello è buono, quello è cattivo, quello è così, è cosà.
Avvocato Pepi: Ecco, ma lei a che cosa ricollega questo fatto, questa minaccia. Cioè, il Lotti avrebbe minacciato Vanni di che cosa?
F.B.: Non lo so mica per che cosa.
Avvocato Pepi: Non lo sa?
F.B.: Io non lo so.
Avvocato Pepi: Bene. Senta, ma lei esclude, allora, quindi, di avere avuto... lei dice di avere avuto con Lotti solo un rapporto di amicizia e basta, niente di più.
F.B.: Sì, amicizia normale.
Avvocato Pepi: Normale, senza nessun'altra... non si è mai appartato insieme a Lotti.
F.B.: Lui non c'è mai stato a casa mia e non c'ho portato nessuno a casa mia.
Avvocato Pepi: No, dicevo, ma fuori, vi siete fermati in qualche posto?
F.B.: No, no, no.
Avvocato Pepi: Lo esclude nella maniera più assoluta.
F.B.: No
Avvocato Pepi: No, dico, lo esclude nella maniera più assoluta, cioè, lei non si è mai fermato con Lotti in qualche posto.
F.B.: No, no, no.
Avvocato Pepi: Ho capito. Bene, la ringrazio.
Presidente: Senta un po'... Qui, qui.
P.M.: Il signor Presidente.
Presidente: Allora, facciamo una domanda più specifica. Il Lotti, invece, dice - è una domanda che faccio a lei, lei confermerà o non confermerà o mi spiegherà meglio - che una volta in via Empolese, se non ricordo male Pubblico Ministero io vado...
P.M.: Vicino alla Coop, mi sembra...
Presidente: Eh?
P.M.: Dietro la Coop di San Casciano.
Presidente: A San Casciano, una sera, vi siete appartati in macchina lei e il Lotti...
F.B.: Chi lo dice? Lui?
Presidente: Lui lo dice. E avete avuto un rapporto... un rapporto.
F.B.: No, no, questo non è vero nulla.
Presidente: E pare che sia passato il Pacciani in macchina e vi ha visto.
P.M.: Il Vanni è passato.
F.B.: No, no, queste non sono cose vere. Mi dispiace...
Presidente: Non è vero?
F.B.: No, non è vero.
Presidente: Non si è mai fermato in macchina, in una zona buia, un po' appartata, insieme al Lotti? 
F.B.: No, no, non è vero.
Presidente: A chiacchierare?
F.B.: No, non è vero nulla.
Presidente: Non è vero nulla. Bene,
F.B.: Mi dispiace ma questa è una favola.
Presidente: Senta, lei ha visto in possesso del Lotti una 128 rossa?
F.B.: 128?
Presidente: Sì.
F.B.: No.
Presidente: Lei ha parlato di 131, ma la 128...
F.B.: Io mi ricordo del 131 rosso, e un altro beige, non me lo ricordo ora. 
Presidente: Come?
F.B.: Quell'altro non me lo ricordo. Quello rosso, si.
Presidente: È un rosso sbiadito, un rosso un po' sbiancato.
F.B.: Sì, sì.
Presidente: Il 128 però, non il 131.
F.B.: No, 131. L'ultima...
Presidente: Lasciamo stare il 131.
F.B.: L'ultima macchina che ha avuto è il 131 rosso.
Presidente: Va bene. Niente, se non ci sono altre domande può andare.
P.M.: Nessuna Presidente.
Presidente: Può andare, grazie.

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