giovedì 14 novembre 2013

Fabrizio Butini - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 14 luglio 1997 - Prima parte


P.M.: Vorrei sentire Butini Fabrizio; presumo sia una cosa veloce anche questa, Presidente. 
(voce fuori microfono)
F.B.: Butini Fabrizio.
(voce fuori microfono)
F.B.: Il XX/XX/XX.
(voce fuori microfono)
F.B.: A Xxxxxx.
F.B.: "Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza."  
F.B.: Senta signor Butini, vuole essere ripreso dalla televisione, lei?
F.B.: No, se l'è possibile no.
Presidente: Bene. Niente telecamere, per cortesia. Pubblico Ministero, prego.
P.M.: Grazie, Presidente. Signor Butini, lei lavora attualmente, ha un lavoro?
F.B.: Ora sono in pensione. C'ho la pensione della mamma.
P.M.: Ha la pensione?
F.B.: Della mamma.
P.M.: Della sua mamma.
F.B.: Sì.
P.M.: Lei ha lavorato in passato?
F.B.: Sì, ho lavorato, sì: alla Menarini.
P.M.: Che tipo di lavoro faceva?
F.B.: Lavoravo in magazzino.
P.M.: Magazziniere.
F.B.: Sì, magazziniere.
P.M.: Fino a che epoca ha lavorato?
F.B.: Fino al '90, undici anni.
P.M.: Undici anni, magazziniere. Come mai poi ha smesso?
F.B.: Perché mi sono ammalato e poi la mia moglie è andata via e... mi sono ammalato.
P.M.: Senta una cosa, quindi undici anni, fino all'86, quindi, ha lavorato lei.
F.B.: Dal '79 fino al '90.
P.M.: Ha lavorato.
F.B.: Sì.
P.M.: Ah, scusi, ho capito male io. Poi diceva sua moglie... Perché lei ha famiglia?
F.B.: Io sono separato.
P.M.: Ho capito. Da quando?
F.B.: Dal '90.
P.M.: Dal '90. Lei conosce Lotti Giancarlo?
F.B.: Sì. Conosco anche Mario Vanni. Per me l'eran persone per bene.
P.M.: Ma noi, infatti, le chiediamo come li conosce lei. Quando li ha conosciuti? Cominciamo dal Lotti.
F.B.: Mi pare nel 1990, mi pare. Non sono sicuro.
P.M.: Al di là dell'anno, lo conosce da tanto tempo, quando lei era ragazzo, o l'ha conosciuto recentemente?
F.B.: No, no, l'ho conosciuto dopo.
P.M.: Cioè? Lei era già sposato o no, quando l'ha conosciuto?
F.B.: Sì, ero sposato, sì, sì.
P.M.: Quando si è sposato, lei?
F.B.: Nell'81.
P.M.: Nell'81.
F.B.: Il 25 di giugno dell'81.
P.M.: L'ha conosciuto, il Lotti, qualche tempo dopo essersi sposato?
F.B.: No, no, l'ho conosciuto dopo, nel '90.
P.M.: Ho capito.
F.B.: L'ho conosciuto al bar; al bar con gli amici, si prendeva un caffè...
P.M.: A che bar l'ha conosciuto?
F.B.: Al bar di Luciano... non mi ricordo il nome, non mi ricordo il nome. Non mi ricordo il nome. Si chiama Luciano lui.
P.M.: Questo del bar.
F.B.: Il barista.
P.M.: E questo bar dove si trova?
F.B.: In centrale.
P.M.: A San Casciano.
F.B.: Sì, sì. Lì davanti all'orologio.
P.M.: Nella piazza dell'orologio.
F.B.: Sì, sì.
P.M.: E a questo bar c'erano sia il Lotti e il Vanni? Li ha conosciuti insieme, o li conosceva da prima?
F.B.: No, l'ho conosciuti dopo.
P.M.: Ha conosciuto prima, se lo ricorda, il Lotti o il Vanni, o...
F.B.: Mi pare prima Giancarlo, mi pare.
P.M.: Prima Giancarlo.
F.B.: Prima Giancarlo e poi Mario.
P.M.: Prima ha conosciuto Giancarlo e poi Mario.
F.B.: Sì.
P.M.: Il Mario Vanni l'ha conosciuto tramite Giancarlo?
F.B.: Non me lo ricordo, ora...
P.M.: Non se lo ricorda. Senta una cosa, frequentavate anche altri bar, oltre quello?
F.B.: Come?
P.M.: Frequentavate anche bar diversi da quello di San Casciano?
F.B.: Sì, sì; s'andava nel bar Centrale, s'andava da Vittorio s'andava...
P.M.: Da Vittorio dov'è, sempre a San Casciano?
F.B.: Sì.
P.M.: Allora, fuori San Casciano siete mai andati?
F.B.: Sì, siamo andati anche fuori San Casciano. Ma a mangiare. A mangiare.
P.M.: Ricorda anche altri posti?
F.B.: Siamo andati, per esempio, alla Castellina, a Radda, a Montespertoli; e mi ricordo che a Montespertoli Giancarlo Lotti aveva una zia, a Montespertoli, e ci portò dalla zia.
P.M.: Ho capito.
F.B.: A parlare.
P.M.: A parlare?
F.B.: A parlare, sì.
P.M.: Senta, siete stati anche...
F.B.: E in più, Giancarlo Lotti c'ha una sorella a Cerbaia.
P.M.: Così le diceva Lotti, o l'ha conosciuta?
F.B.: Me l'ha detto lui, me l'ha detto lui.
P.M.: Ho capito. Siete stati, per caso, anche fuori San Casciano, anche in posti più lontani?
F.B.: No, no.
P.M.: Nel Mugello non siete mai stati.
F.B.: Come?
P.M.: Nel Mugello, a Borgo San Lorenzo siete mai stati?
F.B.: No.
P.M.: A Vicchio?
F.B.: No, no. Questi qui, no.
P.M.: Senta una cosa, lei guida? Guida la macchina?
F.B.: Io guidavo, guidavo, guidavo.
P.M.: Ma quando andavate fuori con il Lotti guidava lui e andavate con la macchina del Lotti o con la sua?
F.B.: No, allora, quando ho conosciuto il Lotti, la macchina non ce l'avevo più.
P.M.: Lei. Lotti ce l'aveva.
F.B.: Il Lotti sì, ce l'aveva.
P.M.: E che macchina aveva?
F.B.: Aveva il 131 rosso, e uno beige mi pare.
Presidente: E uno?
P.M.: Beige.
F.B.: Beige.
P.M.: Ed è capitato che andavate fuori lei e il Lotti soltanto?
F.B.: Una volta siamo andati, per esempio, a luce rossa.
P.M.: Alla?
F.B.: Al cinema, al cinema a luce rossa.
P.M.: Ah. Al cinema a luci rosse.
F.B.: Sì. Io e Giancarlo.
P.M.: A Firenze?
F.B.: Al cinema Italia, in via Nazionale.
P.M.: In via Nazionale.
F.B.: Sì.
Presidente: In via Nazionale.
P.M.: Io le chiedevo anche: è capitato, poi, che vi siete trattenuti da soli in macchina con...
F.B.: No, no, no. Questo mai.
P.M.: Questo mai.
F.B.: No.
P.M.: E la proposta...
F.B.: Poi siamo stati a mangiare alla Cantinetta del nonno, sempre a San Casciano.
P.M.: Senta una cosa, di chi fu l'idea di andare a vedere il film a luci rosse, sua o di Giancarlo?
F.B.: No, l'idea di Giancarlo.
P.M.: L'idea fu di Giancarlo.
F.B.: Sì, di Giancarlo. Mi disse: 'vieni con me, si va al cine'. 'Andiamo', e io andetti.
P.M.: Senta un'ultima cosa ancora: le è mai capitato di assistere a litigi fra Vanni e Lotti?
F.B.: No, litigi no. 
P.M.: Ha saputo da qualcuno, e nel caso positivo...
F.B.: Ho saputo che Giancarlo un giorno s'è incavolato e gli disse al bar di Vittorio, sempre al Centrale, di San casciano, gli disse: 'se parlo io, tu stai più fermo'.
P.M.: Cioè, se...
F.B.: Gli disse a Mario Vanni.
P.M.: Lotti disse a Mario Vanni: 'se parlo io, tu stai più fermo'.
F.B.: Sì, sì.
P.M.: Questo, davanti al bar.
F.B.: L'ho sentito dire io, l'ho sentito dire.
P.M.: Da chi?
F.B.: Io non c'ero.
P.M.: Lei non c'era.
F.B.: Io non c'ero.
P.M.: Da chi l'ha sentito dire? Chi era che gliel'ha detto?
F.B.: Eh, non me lo ricordo ora, dalle persone che c'erano...
P.M.: Che erano lì nel bar.
F.B.: Sì, sì.
P.M.: Quando è avvenuto questo fatto? Quando l'hanno riferito a lei, innanzitutto?
F.B.: Ora non me lo ricordo di preciso.
P.M.: Senta una cosa, il proprietario di questo bar sa chi era?
F.B.: Bar di Vittorio.
P.M.: Si chiamava Vittorio?
F.B.: Sì, sì, Vittorio.
P.M.: E lei sa se era presente questo Vittorio?
F.B.: Uno si chiama... son due fratelli: uno si chiama Marco.
P.M.: E il bar però si chiama Vittorio perché è il nome di un altro?
F.B.: L'è il nome del babbo.
P.M.: Ah, del vecchio proprietario. Senta una cosa, sa qual era il motivo per cui il Lotti disse questo?
F.B.: Questo qui non lo so.
P.M.: Senta, circa il carattere di Lotti cosa ci può dire? come l'ha conosciuto lei. Avete mai avuto tra voi litigi? Era un tipo...
F.B.: Ah, fra me e Giancarlo?
P.M.: Sì.
F.B.: Per me l'è stato una persona per bene.
P.M.: Un amico?
F.B.: Un amico, l'è stato un amico come l'è stato Mario Vanni.
P.M.: Però con...
F.B.: Siamo stati a mangiare in qua e in là.
P.M.: Ho capito.
F.B.: Ci siamo divertiti e basta.
P.M.: Sa se Giancarlo aveva rapporti con donne, con prostitute?
F.B.: Sì, Giancarlo sì, aveva la Filippa e la Gabriella.
P.M.: Lo diceva lui, o le ha conosciute anche lei?
F.B.: Me lo diceva lui a me, e poi lo sapevo perché questa Filippa la gli telefonava tutti i sabati.
P.M.: Gli telefonava tutti i sabati.
F.B.: Sì, sì, sì. Sia la Filippa o la Gabriella la gli telefonava. La gli telefonava e lui, una volta che aveva telefonato, l'andava da lei, insomma.
P.M.: Ho capito. Senta, in queste gite, in queste volte in cui andavate a bere o a mangiare, c'era anche qualche altra persona amica di Lotti, diversa da Vanni?
F.B.: Sì, c'è stato altre persone.
P.M.: Ci può indicare qualcuno?
F.B.: C'è stato il Peci, una persona che l'è morto, però lui...
P.M.: Pacciani è mai venuto con voi?
F.B.: No, il Pacciani io non l'ho mai visto.
P.M.: Mai visto addirittura?
F.B.: Mai.
P.M.: A San Casciano o a Mercatale non le è mai capitato di vederlo?
F.B.: Io l'ho visto una volta sola.
P.M.: Ha visto, già si va a una volta.
F.B.: Ora.
P.M.: Ah, ora no.
F.B.: Una volta, ora, sarà tre mesi nemmeno.
P.M.: Prima non l'aveva mai visto.
F.B.: No, non l'avevo mai visto.
P.M.: Sa se...
F.B.: Era nel bar, sempre da Vittorio, e prendeva il caffè con una persona. Ora se l'è un poliziotto in borghese o...
P.M.: Ma questo recentemente o in passato?
F.B.: No, sarà tre mesi nemmeno.
P.M.: Lei sa se Lotti e Vanni conoscevano il Pacciani, indipendentemente da lei?
F.B.: No, questo qui no; non me n'ha mai parlato.

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