venerdì 21 dicembre 2012

Giovanni Autorino - Deposizione del 2 maggio 1994 - Seconda parte

Segue dalla prima parte. 

G.A.: "Rilievo numero 10: particolare dei bossoli "S", "T"" e..  
P.M.: Sono i 2 bossoli. Vediamo chiaramente rispetto al ragazzo e all'auto come sono messi, si può andare avanti.  
G.A.: "Rilievo numero 11" è la continuazione del precedente, e pertanto dice: "del bossolo "R"sulla guida del sedile anteriore sinistro".  
P.M.: Come lei ci aveva già anticipato a voce.  
G.A.: Sì.  
P.M.: Bene. Possiamo andare ancora avanti.  
G.A.: "Rilievo numero 12: particolare della macchia di sostanza ematica a superficie striata; nella parte sottostante si notano alcuni peli di colore nero".
P.M.: Bene. Ecco, abbiamo anche dei peli – andiamo avanti - sono stati repertati, esaminati, Presidente, quindi...  
G.A.: Da Medicina Legale.  
P.M.: ... non abbiamo nessun problema a dare il dettaglio, perché abbiamo cercato di fare quel che si poteva.  
G.A.: "Rilievo numero", mi sembra di vedere, "13: insieme del cadavere dello Stefanacci visto dallo sportello destro. Sulla coscia destra faccia esterna si nota una strisciata di sostanza ematica. Altre macchie sono sulla superficie della spalliera a destra della foto".  
P.M.: Andiamo avanti.  
G.A.: "Rilievo numero 14: altro insieme del cadavere visto dallo sportello sinistro".  
P.M.: Ecco.Vediamo tutta la posizione che lei ci ha detto come fetale, molto rannicchiato, e come è stato spostato il sedile.  
G.A.: Sì.  
P.M.: Bene. Qui sono foto di diverso... Leggiamo la didascalia.  
G.A.: "Rilievo numero 15: insieme del cadavere della Rontini. Trattenuti nella mano destra alcuni indumenti intimi, intrisi di sangue".  
P.M.: Andiamo avanti.  
G.A.: "Rilievo numero 16: particolare del volto, con riferimento all'asportazione della mammella sinistra"
P.M.: Andiamo avanti, andiamo avanti. Queste sono le impronte papillari, dico bene?  
G.A.: Sì.  
P.M.: Le impronte...  
G.A.: Vuole che le leggo?  
P.M.: Sì grazie, così…
G.A.: "Rilievo numero 17: i due adesivi "A" e "B" con frammenti di impronte asportate dal montante superiore dello sportello destro. Gli stessi - al 18 - gli stessi fotografati a grandezza naturale ed invertiti - al 19 – di posto e di colore per eventuali confronti".  
P.M.: Andiamo avanti.
A.B.: (fuori microfono).
P.M.: Sì, c'è tutta l'analisi su tutte le impronte. Quindi, finiamo e poi tutte le domande le facciamo alla fine. C'è il medico legale, loro che le hanno guardate. Abbiamo per fortuna, spero tutti.
Presidente: Proseguiamo, proseguiamo.  
G.A.: "Rilievo numero 20: particolare dei fondelli dei 5 bossoli repertati fotografati a grandezza naturale e in rapporto di 2 a 1 per meglio evidenziare le tracce". Logicamente le "tracce" si riferisce specialmente alla percussione. 
P.M.: Vediamo già quella percussione che ormai conosciamo anche noi. Ora abbiamo... ecco, andiamo avanti.  
G.A.: "Rilievo numero 1: particolare della parte interna dello sportello". All'interno vi poggiava - io prima non l'ho detto - vi poggiava un giornale, mi sembra "La Gazzetta dello Sport", che presentava una macchia su una delle pagine. Sotto vi era un coltello da cucina con filo seghettato.  
P.M.: Abbiamo la foto. È stato repertato e esaminato.  
G.A.: Sì, che presentava anche degli imbrattamenti.  
P.M.: Andiamo avanti.  
A.B.: Chiedo scusa. Mi scusi, mi fermo un attimo?  
P.M.: Prego.  
A.B.: Sotto l'alloggiamento dove si mette, dove c'è... che cos'è quella roba là? 
G.A.: Ah, quella è una linguetta di lattina.  
A.B.: Ah, ora l'ho capito.
P.M.: Una lattina.  
A.B.: Grazie. Siccome non si vedeva bene.  
G.A.: "Rilievo numero 2: particolare del coltello rinvenuto nel portaoggetti di cui al rilievo precedente". Si vedono degli imbrattamenti di sostanza ematica. 
P.M.: Ecco, magari lì lei non lo sa, perché il medico legale dice che non è sostanza ematica, quindi possiamo andare avanti.  
A.B.: Scusi, la lattina, scusi, la lattina che lattina era? Birra o Coca Cola?  
P.M.: Non lo so. Domandi pure lei, perché io non lo so.  
A.B.: Evidentemente erano stati al bar.  
G.A.: Non saprei dire.  
P.M.: Chissà quando. Bene, il dato è lì.  
G.A.: "Altro particolare del coltello fotografato in questi laboratori".  
P.M.: Andiamo avanti.  
G.A.: "Particolare di due macchie di sangue di forma ovoidale e di alcuni schizzi sulla parte mediana della sottoporta destra".  
P.M.: Andiamo avanti.  
G.A.: "Rilievo numero 5: particolare di alcuni schizzi di sangue sul vetro laterale posteriore destro e di alcune striature sulla superficie metallica circostante".  
P.M.: Quel bianco che si vede l'avete messo voi per contrasto?  
G.A.: Quello l'ha messo il collega che ha redatto questo verbale, perché l'autovettura poi fu portata in Questura e fu effettuata un'ulteriore ispezione.  
P.M.: Interna.  
G.A.: Cioè, questo è a corredo di un altro sopralluogo.  
P.M.: Sì, sì. Comunque, dicevo, è un foglio o qualcosa messo a contrasto.  
G.A.: Sì, è un foglio per creare un contrasto e meglio evidenziare le maculazioni di sangue.  
P.M.: Le macchie, bene.  
G.A.: "Rilievo numero 6: particolare della parte terminale dei pantaloni, di colore verde militare, sul pianale posteriore dell'auto, sotto il sedile posteriore."
P.M.: Bene.  
G.A.: "Rilievo numero 7: particolare dei pantaloni di cui al rilievo precedente". Dovrebbe essere scritto: fotografato in questi laboratori.  
P.M.: È un pantalone che interessa poi perché il medico legale ci spiegherà come un colpo li ha interessati. Andiamo avanti. Eccolo qua. Vogliamo leggere la didascalia?  
G.A.: "Rilievo numero 8: particolare del foro da colpo di arma da fuoco sulla tasca posteriore del pantalone di cui al rilievo precedente".  
P.M.: Bene, andiamo avanti.  
G.A.: "Rilievo numero 9: particolare dei pantaloni jeans di colore blu fotografati in questi laboratori per evidenziare le chiazze di sangue sulla parte posteriore".  
P.M.: Andiamo ancora avanti.  
G.A.: "Rilievo numero 10: particolare del portafoglio".  
P.M.: Ecco, cosa ha di particolare?  
G.A.: Di particolare ha una soluzione passante, è stato usato quello specillo, appunto, per tracciarvi il tramite.  
P.M.: Ricorda dove era, o l'ha fatto il suo collega?  
G.A.: No, no, non l'ho fatto io questo.  
P.M.: L'ha fatto il suo collega.  
G.A.: Sì, perfetto.  
P.M.: Lo sentiamo dopo. Bene, andiamo avanti.  
G.A.: Qui mancano le didascalie.  
P.M.: Vediamo, sono scritte a mano, se non sbaglio. Non si vede, va bene.
G.A.: Dice: "a idem di cui rilievo numero 6 per il terreno adiacente all'auto".  
P.M.: Sono delle foto a colori. Dovrebbe essere il bossolo, se non ricordo male. Lei non ricorda nulla? È vicino alla macchina.
G.A.: Sì.  
P.M.: Proviamo a ingrandire la foto più in alto, forse ci aiuta. Ecco, lì c'è una macchia.  
G.A.: Quella che le dicevo a superficie striata.  
P.M.: E qua c'è il bossolo.  
G.A.: Ecco lì il bossolo.  
P.M.: Bene. Sono delle foto a colori, sono leggibili in maniera migliore. Andiamo avanti. Questa?  
G.A.: Questo è il particolare della torcia, per evidenziare le maculazioni di sostanza ematica.  
P.M.: Si vedono molti vetri. Il "T", "S" sono gli altri bossoli?  
G.A.: Sì.  
P.M.: Andiamo ancora avanti.  
G.A.: "Idem di cui al rilievo 11 per il bossolo "R"".  
P.M.: Andiamo avanti, grazie.  
G.A.: "Di cui al rilievo numero 12 per le tracce ematiche e i peli".  
P.M.: Furono repertati dei peli. Il perito ci dirà se hanno dato qualche risultato in termini di appartenenza. Questo è il ragazzo.  
G.A.: "Idem di cui al rilievo 14".  
P.M.: Andiamo avanti. Possiamo anche... e queste sono foto che, direi, parlano da sole, e possiamo omettere i dettagli, tanto ce li spiegherà il medico. Vediamo, scusi per cort... ecco basta, grazie. Il P.M. non ha altro da mostrare. Non ho altre domande, grazie.  
Presidente: Signori Avvocati di parte civile? Avvocato Colao.  
A.C.: Il teste ispezionò anche i posti circostanti?  
G.A.: Noi ci siamo limitati a ispezionare il luogo, diciamo, del rinvenimento e si è fatto, sì, una ricerca al fine di rinvenire eventuali impronte plantari, ma non ne abbiamo rinvenute. Se era questa la sua domanda.  
A.C.: La mia domanda è questa: le risulta che nei pressi ci sia un corso d'acqua?  
G.A.: Non l'abbiamo fatto, anche perché generalmente noi ci limitiamo all'area colpita. L'altro, questo tipo, diciamo, più a largo raggio, lo fanno gli altri ufficiali di Polizia Giudiziaria.  
A.C.: Che era prima, forse bisognava rivolgerla prima. D'accordo, grazie.  
G.A.: Prego.  
P.M.: Comunque, c'è scritto nei verbali di sopralluogo, c'è descritto...  
Presidente: Sì, c'è la Sieve lì.  
P.M.: ... quelli non fatti dalla Scientifica.  
Presidente:  Altre domande signori?  
A.P.: Prendo un attimo una toga, Presidente.  
Presidente:  Ah, sì ,sì. C'è carenza di toghe in aula?  
A.P.: No, c'è carenza di attenzione da parte mia.
Presidente: Benissimo, allora avvocato Guido Puliti di parte civile.  
A.P.: Ecco, se si ricorda il teste se fu repertata nella macchina la custodia vuota degli occhiali dello Stefanacci.  
G.A.: Devo dire la verità, io di questa custodia ne ho sentito parlare al telegiornale, però non me ne ricordo. E visto che ho giurato di dire la verità: io non me ne ricordo.  
A.P.: Comunque, non si ricorda di aver trovato degli occhiali?  
G.A.: Non mi ricordo se c'erano, io non li ho visti. O ne ho perso il ricordo e non l'ho documentato.  
P.M.: Nelle foto non si vede, però?  
G.A.: Non la vedo.  
P.M.: Bene. Le vogliamo rivedere, Avvocato?  
A.P.: No, non importa. Poi possiamo rileggerci con attenzione i verbali.  
P.M.: Sì, sì, certo. No, per evitare dubbi, capito?  
A.P.: Dunque, se la telefonata delle 4.28...  
P.M.: Non c'entra nulla, il teste.  
A.P.: Non ha...  
P.M.: È uno della Scientifica. Non ha niente a che vedere con...  
A.P.: Ha ragione signor Pubblico Ministero, ha ragione. Dunque, se la collanina - quella che fu repertata rotta - era indosso alla signorina Rontini?  
G.A.: Noi la indichiamo come "al collo", soltanto che presentava questa rottura nella parte anteriore.  
A.P.: Lei sa se fu poi restituita dagli Uffici di Medicina Legale?  
G.A.: Mah, generalmente in questi casi, quando vengono traslati i cadaveri a Medicina Legale, tutto ciò che è a corredo dei corpi viene portato a Medicina Legale. Poi la restituzione se la fanno loro o la fanno altri ufficiali di Polizia Giudiziaria, non lo so. Noi comunque non l'abbiamo presa.  
A.P.: Bene, no non volevo dire questo.  
G.A.: Presa nel senso di acquisizione giuridica, eh?  
A.P.: Certo.  
P.M.: Portata a Medicina Legale.  
A.P.: Certo. Senta, un'altra domanda in relazione a quella che può essere stata la rumorosità del luogo quella notte. Vi risulta che vi era una pompa che adduceva l'acqua dalla Sieve fino alla fattoria "Il Forteto"?  
G.A.: Non lo so.  
A.P.: Sulla luminosità del luogo e sulle cose che si potevano vedere, le risulta che quella sera fu attivata la grande croce luminosa di Monte Senario? E se si vedeva dal luogo?  
G.A.: Io quando sono arrivato, c'era già luce naturale, cioè c'era il sole. Pertanto se durante la notte c'era quest'altra luminosità, io non ne sono a conoscenza.  
A.P.: Bene e le risulta se quel luogo fosse di proprietà della Curia, per caso?  
G.A.: Non lo so.  
A.P.: Bene, grazie.  
G.A.: Prego.  
Presidente: Altre domande, gli Avvocati di parte civile? Avvocato Bevacqua, prego.  
A.B.: Io sono... mi incaglio sempre. Evidentemente il mio amore per il mare mi costringe anche... Dunque, io le faccio due domande. Una mi pare che lei ha già risposto, però volevo che fosse più chiaro, se possibile. Se furono trovati sul posto a questi ragazzi, cioè a questi poveri ragazzi che non ci sono più, furono trovati e il portafoglio, l'abbiamo visto, e la borsetta e dentro la borsetta e il portafoglio vi fosse del denaro.  
G.A.: Come ho detto prima, l'autovettura fu portata in Questura. In Questura è stata fatta un'altra ispezione. Io so, così per sapere...  
P.M.: Abbiamo il teste, c'è il teste. Il successivo teste ci parla di queste cose qui.  
Presidente: Va be', l'avvocato non lo sapeva.  
G.A.: Comunque, per conoscenza mia, so che c'era qualcosa dentro.  
A.B.: Che c'era dentro dei denari, 40..., si, va be'. Lo dirà l'altro teste.  
G.A.: Lo dirà l'altro.  
A.B.: Furono trovati anche degli anellini.  
G.A.: Non ho guardato io personalmente, perciò non vorrei dirle poi una cosa che non corrisponde al vero.
A.B.: Senta, lei che è molto esperto in materia di rilevamenti di impronte e quindi, comunque, di attività di indagine di Polizia Scientifica, queste papille dermali che furono trovate, furono trovate soltanto sulla parte anteriore del tettino o anche sul vetro?  
G.A.: No, non sul tettino. Furono trovate sulla cornice dello sportello.  
A.B.: Ecco, queste papille, che erano lasciate lì come impronte, facevano, cosi, davano la possibilità di ricostruire il movimento delle dita, della mano, rispetto alla mano? Oppure no?  
G.A.: Sì, Avvocato, si tratta di frammenti, io ho detto frammenti.  
A.B.: Ecco.
 G.A.: Quando si tratta di frammenti sono, apparentemente possono, cioè, si vede che sono lasciate dalle dita, però a dire poi quale posizione avesse assunto e chi ha apposto la mano, non glielo so dire.  
A.B.: Quindi non c'era il numero delle 17 papille, non c'era niente?  
G.A.: A parte che questo poi è di competenza dei dattiloscopisti, io eseguo soltanto il rilievo dell'impronta.
A.B.: I rilievi di queste papille: cioè, praticamente quante papille dermali c'erano?  
G.A.: Ce n'erano due serie: su una serie, abbiamo trovato 3 frammenti, 3 frammenti distinti; sull'altra serie 2 frammenti e sto parlando sempre di frammenti distinti.  
A.B.: Ecco, avete fatto dei confronti, così, sui...  
G.A.: Io le parlo per esperienza.  
A.B.: ... sulle papille dermali dei poveretti che sono morti, oppure no?  
G.A.: Le impronte furono portate subito in sezione e effettuate le manipolazioni di laboratorio per portarle, diciamo, ad una lettura del tecnico specializzato, questi emise subito il giudizio di non utilità delle impronte.  
A.B.: Ho capito.  
G.A.: Pertanto non fu necessario che noi prelevassimo le impronte ai due cadaveri.  
A.B.: Le faccio un'altra domanda: queste impronte stavano sulla parte superiore della cornice, che poi chiude...  
G.A.: Questa è la cornice che sta intorno al finestrino.  
A.B.: Al finestrino.  
G.A.: Sì, nella parte superiore.  
A.B.: Il finestrino era rotto oppure no?  
G.A.: E questo è il finestrino rotto, perché siamo sul lato destro.  
A.B.: Dalle altre parti non si vede nulla?  
G.A.: No. Abbiamo, diciamo, cosparso le polveri sulle superfici utili. Potrebbe trovarsi una spiegazione abbastanza, diciamo, utile, forse: quella che, essendoci stata la rugiada, un po' le impronte non sono rimaste. Cioè, la superficie non è stata ricettiva per le impronte.  
A.B.: Ecco, oh, e proprio della rugiada io le volevo...  
G.A.: Mi scusi, mi può spostare quel coso che mi va il sole negli occhi? 
Voce fuori microfono: È questo?  
G.A.: Sì, grazie.  
A.B.: Perché gli avvocati già disturbano sempre, anche la Polizia.  
G.A.: È come un interrogatorio di tipo americano.  
A.B.: Ma le volevo domandare: a proposito di rugiada, ecco, lei ha fatto anche un rilievo che può avere una sia pur modesta importanza di questi aloni di forma semicircolare dal diametro di 10 per 6 e derivati da asportazione di polvere, i quali distano dal suolo circa 50-60 centimetri.  
G.A.: 60 centimetri.  
A.B.: Di questa parte della carrozzeria, su questa parte, sulla parte destra.  
G.A.: Sì, sul fascione. Se ha presente il fascione paracolpi, su questa parte.  
A.B.: Quindi sembrerebbe che questi - siccome lei parla di rugiada, e in questo punto la rugiada non c'era, perlomeno era stata... - sembrerebbe che questi...  
G.A.: Ma scusi, Avvocato, sono due cose diverse. Là ci va via in un'asportazione di sostanza; nell'altro caso vi è una sovrapposizione di sostanza. Perché dalle papille digitali si secerne una sostanza, degli aminoacidi che formano la configurazione poi dattiloscopica.  
A.B.: Certo, dattiloscopica.  
G.A.: Mentre nell'altro caso non facciamo altro...  
A.B.: ... che rilevare.  
G.A.: Chi si è appoggiato ha asportato della polvere che c'era, pertanto la rugiada, che poi ci fosse o non ci fosse, ha poco importanza.  
A.B.: Non ha nessuna... oh, quindi è molto probabile che questa impronta sia stata lasciata da qualcuno che ha aperto lo sportello.  
G.A.: Qualcuno che si è appoggiato.  
A.B.: Oh, che si è appoggiato aprendo lo sportello. Perché lo sportello poi sicuramente è stato aperto. Colui che ha ucciso ha aperto lo sportello.  
G.A.: Certo, non credo che si sia infilato dal finestrino.  
A.B.: No, ma era meglio perché ci restava. Dunque, comunque quindi questa impronta è molto probabile che sia stata lasciata da colui che - è abbastanza probabile - colui che ha commesso l'omicidio.  
P.M.: Perché, scusate? Chiediamolo ma...  
A.B.: E io sto domandando.  
P.M.: Eh, no è "l'abbastanza probabile" che mi lascia perplesso.  
Presidente: Da che cosa lo deduce Ispettore? Sentiamo.  
G.A.: Cioè io non direi mai che quegli aloni...  
P.M.: Poteva essere il benzinaio.  
Presidente: Silenzio per favore, sennò...  
G.A.: Signor Presidente, io non direi mai che quegli aloni sono stati lasciati dall'assassino, perché nessuno ha visto chi si è avvicinato a quell'auto.  
P.M.: Oh, bene!  
G.A.: Quegli aloni potevano essere stati fatti anche, potevano essere pregressi al fatto. Perché se il ragazzo si è fermato vicino a un bar - dove poi noi troviamo pure quel cosino della lattina, la linguetta - chi ci dice che qualcuno si è appoggiato vicino alla macchina? Ed ecco lì che troviamo...  
A.B.: Sì, ma guardi io non voglio la difesa della tesi dell'accusa. Io voglio domandarle soltanto una cosa: se quest'alone poteva essere - sì o no - anche opera dell'appoggio di gamba di colui che ha aperto lo sportello per tirar via questo corpo. Poi sarà...  
P.M.: Come fa a dirlo?
G.A.: Bene Avvocato. Non necessariamente.  
A.B.: E di chi allora?  
G.A.: Che ne so io, scusi!  
A.B.: Non necessariamente. Lei mi dice: è possibile o non è possibile?  
P.M.: Forse il teste non è che ci può aiutare, via Avvocato. Teniamocela fra noi.  
Presidente: Dunque, dunque signori, calma! Che qui andiamo nel regno delle ipotesi.  
A.B.: Siamo d'accordo.  
Presidente: Comunque potrebbe non essere escluso, potrebbe non essere escluso.  
G.A.: Certo, che uno si è appoggiato sì.  
Presidente: Oh.  
G.A.: Però...  
Presidente: Certo.  
A.B.: Presidente, siccome è stato oggetto di indagine, questo, ben precisa su richiesta della Procura della Repubblica...  
P.M.: Per carità! Non è vero assolutamente nulla. È il perito che di suo ha fatto delle considerazioni e nessuno gliele aveva chieste. Punto.  
A.B.: Il perito non l'ho nominato io.  
P.M.: Sì, ma nessuno gliel'ha chiesto.  
A.B.: Non gliel'ha chiesto, ma l'ha fatto, perché vuole accertare la verità.  
Presidente: Va bene, va bene.  
P.M.: Benissimo, è lì abbiamo lì. E allora non diciamo che è la Polizia Giudiziaria che fa queste cose.  
A.B.: La Polizia Giudiziaria si è...  
Presidente: A suo giudizio potrebbe anche, ipoteticamente.  
G.A.: Potrebbe anche essere.
Presidente: Ipoteticamente. Sapete, se navighiamo con le ipotesi, dove arriviamo?  
P.M.: Appunto, io volevo rimanere... son diversi giorni che dico rimaniamo ai fatti. Figuriamoci!
Presidente: Va bene.  
A.B.: Però qua ci sono misfatti, non fatti.  
Presidente: Allora, altre domande?
A.B.: No.  
P.M.: Nessuna il P.M.  
Presidente: Può andare, Ispettore. Arrivederci. 
G.A.: Grazie.

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