mercoledì 17 ottobre 2012

Giuseppe Zanetti - Deposizione del 14 luglio 1994

L'avvocato Zanetti fu ascoltato il 14 luglio 1994 nel processo a Pietro Pacciani. Quelle che seguono sono le sue dichiarazioni.

Presidente (fuori microfono): Vedo Rosario Bevacqua in posizione di sparo.  
Presidente: Bene signori, buongiorno. 
A.B.: Buongiorno, signor Presidente.  
Presidente: Ci siamo tutti, vedo. Vero? L'udienza è aperta, allora.  
A.B.: Signor Presidente...  
Presidente: Chi prende la parola? L'avvocato Rosario Bevacqua.  
A.B.: Grazie. Preliminarmente, chiedo alla Corte eccellentissima, facendo riferimento ad una istanza formulata ieri, che venga sentito l'avvocato Giuseppe Zanetti. È il, tra virgolette, ciclista, che in quei giorni del settembre 1985 passava e ripassava da quelle zone e avrebbe visto una persona che aveva certe caratteristiche, ed una macchina che aveva altrettante caratteristiche peculiari. Se la Corte ritiene di ammetterlo, prego la cortesia della Corte di sentirlo subito, perché l'avvocato Zanetti, alle 10.00, essendo anche Giudice conciliatore, dovrebbe esercitare questa attività, questa funzione.  
Presidente: Quindi, allora lui, in quella settimana lì...  
A.B.: In quella settimana ha visto e rivisto più volte una persona con una macchina - il tipo e la persona, se la Corte ritiene di ammettere questa testimonianza, lo dirà lui com'era, eccetera - una persona ed una macchina che ha delle peculiarità particolari. In quella zona proprio dove si è verificato il famoso, purtroppo, il duplice omicidio.  
Presidente: Signor Pubblico Ministero, su questa richiesta?  
P.M.: Presidente, mi sembra che il primo giudizio da fare, che la Corte deve fare, è quello di un... la rilevanza, o meno, e mi sembra che, nelle imputazioni così formulate, la rilevanza sia proprio tendente a zero. Ma il discorso è anche quello solito che è stato fatto più volte. Era possibile citarlo prima, o meno. Quindi invito, ovviamente, la Corte a fare questa valutazione, e... sono contrario.  
A.B.: Presidente, chiedo scusa. Per questa opposizione del Pubblico Ministero, io ho saputo soltanto ieri questa circostanza...  
Presidente: Ecco, e mi sembra questo lei lo aveva già anticipato ieri.  
A.B.: L'ho già detto. Non sapevo... ho dovuto parlare con il collega, ieri, il quale mi ha detto sono disposto a fare questa deposizione. Per quanto riguarda la rilevanza, devo dire che anche ieri è stato sentito un signore - che poi stamattina ho letto sul giornale era addirittura l'ottico del dottor Perugini - il signore che ha visto... Su tre giornali di stampa nazionale, dicono che questo signore era l'ottico del dottor Perugini...  
P.M.: Facciamolo dire a lui.  
A.B.: No, c'è sul giornale.  
P.M.: In questa... No, il giornale non è...  
Presidente: Ciò che è sul giornale a noi non interessa.  
P.M.: Facciamolo dire in quest'aula.  
A.B.: Siamo d'accordo, ma è una dichiarazione...  
P.M.: Facciamolo dire in quest'aula.  
Presidente: Gliel'ho detto ieri a proposito di quelle cose...  
A.B.: Certamente, signor Presidente.  
P.M.: Lo vengano a dire in quest'aula, e ha rilevanza.  
Presidente: Le indagini dei giornali non ci interessano assolutamente nulla. È chiaro?  
A.B.: Certamente.  
P.M.: È molto comodo dirlo sui giornali e non in aula.  
A.B.: Non lo sapevo che era ottico del dottor Perugini.  
P.M.: Lo dica il signore, lo dicano i due signori...  
A.B.: Va be', lo facciamo sentire...  
P.M.: Senz'altro, e allora può avere rilevanza.  
A.B.: E allora faccio istanza...  
Presidente: No... Guardate, signori, stiamo parlando di un'altra cosa. Io vi ho detto e vi ridico...  
A.B.: Certo, signor Presidente.  
Presidente: ... che ciò che compare sulla stampa alla Corte non interessa, e non fa stato. E figuriamoci poi in questo processo.  
A.B.: Siamo d'accordo, Presidente, non debba fare stato...  
Presidente: La stampa dica quello che vuole, sono affari suoi.  
A.B.: Però purtroppo qua, qualcosa fa.  
Presidente: Ma in questo processo non ha alcun rilievo. Chiaro?  
A.B.: Sono perfettamente... Io mi...  
Presidente: Allora torniamo a noi. L'avvocato Bevacqua già ieri mi pare avesse anticipato che, in effetti, non aveva potuto citare prima l'avvocato... questo signore di cui non faceva il nome, tra l'altro, perché non lo sapeva. E gli possiamo credere tranquillamente, come abbiamo creduto al Pubblico Ministero.  
P.M.: Ci mancherebbe, Presidente!  
Presidente: Il Pubblico Ministero dice che questa è una questione... questo è un teste comunque non rilevante.  
P.M.: I testi che ho portato io si riferivano all'imputato, all' imputato...  
Presidente: Allora sentiamo gli Avvocati di parte civile. L'avvocato Fioravanti si associa, ovviamente. AW. Fioravanti: Sì. 
A.S.F.: Remissivi, Presidente.  
Presidente: Remissivi. Va bene. E allora la Corte ritiene che la possibilità di indicazione non c'era, perché il teste si è presentato all'Avvocato solo ieri. La rilevanza teoricamente c'è, e quindi lo ammettiamo.  
A.B.: Grazie , signor Presidente.  
Presidente: Possiamo sentirlo subito allora, eh.  
P.M.: Subito, senz'altro, Presidente.  
Presidente: Avvocato Zanetti, buongiorno. Si accomodi. Allora, per cortesia le sue generalità complete.  
G.Z.: Giuseppe Zanetti, nato a Xxxxxxx, , il XX/XX/19XX.  
Presidente: Residente...  
G.Z.: Residente a Firenze, via Xxxxxxx , anagraficamente. Di fatto a Xxxxxxxxxxx.  
Presidente: Va bene. Ci va bene cosi. Legga, per cortesia, quella formula.  
G.Z.: “Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di guanto a mia conoscenza”.  
Presidente: Benissimo. Allora, vuole rispondere alle domande della difesa dell'imputato.  
G.Z.: Sì.  
Presidente: Avvocato Bevacqua.  
A.B.: Avvocato Zanetti, prego di voler dire alla Corte...  
Presidente: Ah, dunque, scusate, vuol essere... consente la ripresa televisiva, o no?  
G.Z.: Sì, sì.  
Presidente: È' indifferente. Benissimo. Allora potete riprenderlo.  
A.B.: Prego la sua cortesia di volere dire alla Corte perché e come è sorta in lei l'idea e la volontà di riferire in questo processo i fatti che lei conosce, che lei mi ha anticipato ieri e come ci siamo sentiti per questa vicenda.  
G.Z.: Sì. Circa 15 giorni fa, trafficando col telecomando, ho visto una trasmissione, una ripresa di una rete locale. Mi pare che si riferiva a questo processo. Dove un teste riferiva di avere visto un'auto, mi pare, sfrecciargli davanti da una strada laterale e di avere quindi notato quest'auto. Io mi sono ricordato che, presumibilmente nel periodo a cui si riferiva questo teste, siccome allora andavo molto in bicicletta, di avere visto ripetutamente una macchina che, da quello che ricordo io, corrispondeva alla descrizione che questo signore, faceva in luoghi sempre diversi lungo via degli Scopeti, fino a che le ultime due volte che l'ho vista, l'ho vista anche con il proprietario, diciamo, il conducente. Anche se quando io l'ho visto la prima volta, male e di profilo, la seconda volta molto bene di fronte, era a fianco della macchina e non dentro la macchina. Siccome da quello che sentivo mi pareva che questa... che questa circostanza, entrambi, tutto sommato, lui che riferiva ed io che ascoltavo, ci riferissimo allo stesso… alla stessa macchina e alla stessa persona, ieri ho incontrato in udienza, ieri mattina, a Borgo San Lorenzo il figlio dell'avvocato Bevacqua e ho detto: guarda, io conosco, so queste circostanze. Non so se possono servire al processo. Senti tuo padre se possono servire, io posso venirle a riferire.  
A.B.: Ecco, se ci può, mi scusi, indicare, riferire il colore e il tipo di macchina e la persona, se ce la può indicare, se può indicarla, in riferimento all'attuale imputato, il signor Pacciani Pietro.  
G.Z.: Dunque, la macchina, era una macchina piccola. Dico piccola, a quei tempi avevo una R5, su questo livello, senza baule posteriore, spigolosa, direi una FORD... tipo una FORD, una Fiesta e con una profilatura rossa lungo la fiancata, direi, piccola. Due centimetri, un centimetro, due centimetri di lunghezza. La macchina l'ho vista sette, otto, nove volte, in posti sempre diversi lungo via degli Scopeti a fianco della strada... sulla strada asfaltata, su una stradina laterale, in queste condizioni. Le ultime due volte che l'ho vista, quando c'era anche il presumibile occupante, era su uno spiazzo leggermente al di sotto del livello della strada, sulla mia sinistra, a circa dieci metri, in uno spiazzo, appunto, di cipressi, di radici... insomma tipico, mi pare, di quell'altezza. La persona che era a fianco di questa macchina, la seconda volta, direi, nell'atteggiamento di chi è appena sceso dall'auto, era una persona più bassa di me, direi oltre il metro e settanta, presumibilmente intorno a un metro e settantacinque, robusta, un viso largo, ma di guance strette; la bocca molto carnosa, il naso tendente all'aquilino, ma non troppo, capelli sale e pepe, più sale che non pepe, e vestita, entrambe le volte, con un giubbotto di stoffa azzurro, carta da zucchero, più o meno, e un paio di pantaloni beige, beige chiari. Carnagione tendente allo scuro, insomma, leggermente olivastra.  
A.B.: Lei, mi scusi, vede il signor Pacciani.  
G.Z.: Sì.  
A.B.: Poteva essere compatibile questa figura con l'attuale imputato?  
G.Z.: No. Sicuramente no. Oggi lo riconoscerei benissimo se lo vedessi. Sicuramente no. Quello che ho visto io non era certamente il signor Pacciani. 
A.B.: Non ho altre domande, signor Presidente.  
Presidente: Signor Pubblico Ministero.
P.M.: Sì, grazie. Mi interessava un dato che non ho capito. Lei, appena ha iniziato a parlare, ha detto subito: 'presumibilmente nel periodo'. E chi lo deve presumere non ho capito.  
G.Z.: Sì, lo presumo io e le spiego perché.
P.M.: È il "presumibilmente" che mi ha lasciato un po' perplesso.  
G.Z.: E le spiego perché. Dunque, in quel periodo io andavo, cioè, giugno...  
P.M.: In quel periodo... ecco, ci dice quale.  
G.Z.: Nel periodo in cui furono uccisi i due turisti francesi a...  
P.M.: Ecco, anche questo non ce l'ha detto, Avvocato. Ancora... ce lo dice ora, ma ancora non ce l'ha detto.  
G.Z.: Sì. Sono ancora qui.
P.M.: Sì, sì, si.  
G.Z.: Io andavo nel giugno e nel settembre, molte volte, uscendo prima dallo studio, andavo a fare spessissimo quella strada che era abbastanza corta, abbastanza impegnativa. Quindi salivo da San Casciano e scendevo gli Scopeti, oppure salivo gli Scopeti e scendevo da San Casciano. Certamente era quel periodo, perché ricordo che, a seguito dell'aver poi letto sui giornali che dopo l'omicidio c'era la gente che andava praticamente in gita, al punto da creare ostacoli alla circolazione, per cui furono necessari i vigili urbani, ritenni opportuno per un certo periodo, di non andare più. Dopo l'omicidio forse sono andato un'altra volta, poi penso che sia cessato il periodo dell'ora legale e quindi non era più compatibile andare dopo lo studio a fare queste girate.  
P.M.: Quindi dopo lo studio era estate, quindi era ancora luce?  
G.Z.: Ancora luce, sì.  
P.M.: Tutti questi incontri sono con la luce.  
G.Z.: Sì, sì. Lì era ancora luce. A volte tornavo a casa che era quasi buio, ma quando ero lì era ancora luce.
P.M.: Quando passava lì era ancora luce. Un'altra cosa che non ho capito molto è questa: dice, "entrambe le volte", lei ha detto, "l'ho visto vestito... ". È quell'"entrambe" che non ho capito, perché prima aveva detto diverse volte. Come ho capito io, eh.  
G.Z.: Cioè, diverse volte ho visto l'auto. Solo due volte ho visto una persona vicino all'auto.  
P.M.: Una persona... Le altre volte l'auto era ferma senza conducente...  
G.Z.: Sì, sempre ferma senza conducente.  
P.M.: E invece due volte c'era una persona.  
G.Z.: Due volte c'era una persona.  
P.M.: E l'auto era in posti diversi, o era sempre nello stesso posto?  
G.Z.: Sì, tranne le volte in cui c'era una persona, le altre volte sempre in posti diversi.  
P.M.: E, anche questo l'ho capito poco, era in giugno... Lei ha detto: ho cominciato a giugno...  
G.Z.: No, quando ho visto l'auto era sicuramente settembre, perché l'ho vista abbastanza a scadenze molto ravvicinate...  
P.M.: Invece in giugno, scusi, cos'è che faceva? Ha detto...  
G.Z.: No, facevo sempre quella strada lì molto frequentemente, però questi fatti si riferiscono sicuramente al secondo periodo. Interruppi luglio e agosto; a settembre ripresi ed è in questo periodo, sicuramente.  
P.M.: Benissimo, grazie. Non ho altre domande.  
Presidente: Avvocato Santoni, prego.  
A.S.F.: Che età presumib... che età aveva, secondo lei questa persona?  
G.Z.: Be', secondo me aveva un viso più giovane di quanto i capelli non denunciassero. Mentre i capelli potevano essere di una persona vicino ai 60, il viso, a mio parere, era di una persona di 51-52 anni, ecco.
A.S.F.: Come mai l'ha colpita in maniera particolare da ricordarsi questo...  
G.Z.: Mi ha colpito perché sono passato una volta e ho visto l'auto, d'accordo. La seconda, bene; la terza ho cominciato a dire: toh, guarda questa macchina è sempre da queste parti. Alla quinta, alla sesta... Quando ho visto la persona, incuriosito prima dal fatto chi sarà mai questo che è sempre su questa strada, l'ho guardato con attenzione. Solo per questo.  
A.S.F.: La ringrazio.  
P.M.: Mi scusi, eh, Avvocato. L'ultima domanda. Mi capisce, gliela devo fare. Lei mi dice, e dice alla Corte: io in settembre andavo lì; io ho visto più volte la stessa macchina ferma; io ho visto una persona - e oggi ce la descrive anche abbastanza bene - poi io ci sono andato meno perché c'erano i curiosi. Quindi, lei ci dice che dell'omicidio ha avuto un po’ contezza allora, all'epoca, e il luogo. Ma insomma, Avvocato, come mai, sapendo tutte queste notizie, con mille persone che si sono presentate anche in quest'aula dicendo cose apparentemente meno importanti, essendo anche la sua professione abbastanza legata al mondo della giustizia, quando vede tutti questi curiosi, quando sa che c'è stato un omicidio, non ritiene opportuno far presente che lei era stato colpito dal fatto che lì c'era una macchina bianca con una certa caratteristica che, se lei ce lo diceva allora, poteva consentire quantomeno di identificare questo signore. Cioè, mi sembra un po' strano che lei, a distanza di nove anni, ci dà la possibilità di dire una Fiesta caratteristica, un signore così e così... Se lei lo diceva in quei giorni, eh, qualche perquisizione a possessori di Fiesta, e per vedere se avevano giubbotti blu, la Procura della Repubblica non la negava a nessuno. Dircelo oggi, capisce, Avvocato, a distanza di nove anni, questo che lei ritiene sia una persona importante alle indagini...
Presidente: Lasciamo stare le considerazioni, facciamo la domanda. Perché...  
P.M.: È questa è la domanda. L'ho già fatta. Perché... No.  
A.B.: Ha visto i peli.  
P.M.: No, un attimo, un attimo, ha visto i peli di Pacciani. È diverso, in questo processo c'è Pacciani.  
Presidente: Silenzio, silenzio! Non facciamo considerazioni. Lasciamo fare.  
G.Z.: Questa macchina per me è diventata importante nel momento in cui ho sentito questo teste che parlava di una macchina come quella.  
P.M.: Ecco.  
G.Z.: In quel momento, vedere sei o sette volte, una macchina ferma al lato di una strada con una persona, ritenevo e ritengo che non avesse niente di allarmante. Prima di affidare la vita di una persona a un'inchiesta come questa, io penso bisogna avere qualche elemento molto più importante di questo. Almeno io la vedo cosi, ecco.  
P.M.: Sì, sì, sì, ma capisce, a un certo punto...  
G.Z.: Poi ho sentito la televisione, ho visto questa macchina, dico, ah, ma allora è quella che ho visto io, presumibilmente, ecco. Solo adesso ho sentito e solo adesso sono venuto a riferire.  
P.M.: Bene, la ringrazio. Molto chiaro.  
Presidente: Avvocato Colao.  
A.C.: Ho capito che lei conosce bene i posti della piazzola dell'85, perché era lì il punto, no? in cui lei transitava con la bicicletta.  
G.Z.: Sì, quella strada, sì.  
A.C.: Poiché la Corte si è trasferita in quel luogo per fare un sopralluogo, le dispiace fare l'itinerario in salita, no? Cioè, per chi viene da Tavarnuzze e va verso San Casciano, no? è via degli Scopeti. Bene. Ci sono... che stradine si trovano prima della piazzola? Se lei se le ricorda.  
G.Z.: Be', prima di quale piazzola? Quella dove ho visto la macchina io?  
A.C.: Della piazzo... perché c'è la piazzola dell'omicidio, del duplice omicidio dell'85...  
G.Z.: Sì, adesso io, esattamente...  
A.C.: ... è una piazzola, è uno slargo in cima alla salita, ecco. In cima alla salita, quella è la piazzola.  
G.Z.: Sì.  
A.C.: Del duplice omicidio dei francesi.  
G.Z.: Sì.  
A.C.: Ecco, prima della piazzola ci sono due stradine? Se lei si ricorda...  
G.Z.: Io ricordo due strade sulla destra, prima di questa piazzola, perché penso sia...  
A.C.: Sulla destra.  
G.Z.: ... presumibilmente di fronte al muro perimetrale di una villa sulla sinistra, o quasi in corrispondenza.
A.C.: Sono sulla destra, si, esatto.  
G.Z.: Sulla destra ci sono due stradine: una in basso, quando il bosco è ancora un bosco di querce. Poi, mi pare, più in alto, quando la strada comincia quasi ad essere meno ripida la salita. Questo...  
A.C.: Bene. Nelle sue osservazioni, quest'auto che lei ha riferito essere una FORD Fiesta bianca col righino rosso - è stato molto dettagliato - l'aveva vista parcheggiata in una di queste due stradine...  
G.Z.: Sì.  
A.C.: ... precedenti...  
G.Z.: Nella prima sicuramente si. Cioè, per prima intendo quella all'inizio della salita, quando ancora c'è vegetazione di querce. In quella...  
A.C.: L'ha vista parche...  
G.Z.: Sì.  
A.C.: Ecco, nell'interno, o vicino la strada? Perché quella stradina...  
G.Z.: Sì, era par...  
A.C.: ... si addentra.  
G.Z.: Si. La parte posteriore dell'auto sarà stata a due metri dall'asfalto.  
A.C.: Quindi era col muso verso l'interno del bosco.  
G.Z.: Col muso verso il bosco.  
A.C.: Bene. E poi l'ha rivista ancora nella stessa posizione, o ancora in un'altra piccola stradina che c'è sopra?  
G.Z.: L'altra di cui parlo io, l'altra stradina mi pare di no. L'ho vista in altre posizioni, in slarghi dell'asfalto, sull'asfalto stesso, sul prato a fianco... Nella seconda strada mi pare di no.  
A.C.: Ecco, e poi anche su questa piazzola proprio in cima alla salita?  
G.Z.: Una piazzola sulla sinistra per chi sale, leggermente più bassa, rispetto al piano stradale, a 15-20 metri dall'asfalto.  
A.C.: Ho capito.  
G.Z.: Questa piazzola si trova già quando... dove la vegetazione cambia, cioè dove la vegetazione diventa di pini, mi pare.  
A.C.: Senta, scusi, lei ha descritto anche l'uomo, ecco. Non ha mai guardato fotografie dell'epoca? Perché naturalmente ora siamo nel '94 e quelle erano fatti dell'85, quindi sono 10 anni fa. 10-12 anni fa.  
G.Z.: Credo di no.  
A.C.: Ecco, non ha mai avuto modo di vedere fotografie dell'imputato, dell'epoca, sulla stampa?  
G.Z.: All'epoca probabilmente sì. Insomma, penso di si.  
A.C.: No, non lo so. E se gli mostrassero queste fotografie, lei sarebbe in grado di vedere se corrispondessero all'imputato?  
G.Z.: Io sono sicuramente in grado di riconoscere quella persona. Se sono in grado di identificarlo in delle fotografie, be'. Se sono fotografie di quella persona, penso di sì, insomma.  
A.C.: Se il Presidente, a questo punto, mi consente, io rivolgo anche un'istanza. Cioè che gli vengano mostrate delle fotografie dell'imputato in anni naturalmente... quando era più giovane e scarno in viso. Visto che ora è ingrossato e ingrassato.  
Presidente: Quella ... mi sembra sia la festa dell'uva.  
A.B.: È un problema di altezza, comunque non ci sono problemi.  
A.C.: Bene. Grazie, non ho altre domande. Presidente, la mia istanza è rivolta, e vorrei che lei ne prendesse atto.  
Presidente: Avete altre domande?  
P.M.: Nessuna.  
Presidente: Abbiamo... Avete, per caso sottomano la foto della festa dell'uva? Sennò dobbiamo andarla a prendere di là. No.  
P.M.: Se... qualche minuto, si può procurare.  
Presidente: Sospendiamo due minuti. Avvocato, se non le dispiace trattenersi solo cinque minuti. 
P.M.: La cerchiamo noi o c'è nel...  
Presidente: Cerchiamola tutti e due.  
P.M.: Bene, bene, Presidente.  
Presidente: Chi la trova prima...

DOPO LA SOSPENSIONE  

Presidente: State comodi, prego. Dunque, allora le affannose ricerche di queste foto, erano nel faldone numero 2, e hanno avuto esito negativo. Evidentemente hanno cambiato collocazione. Le troveremo. Abbiamo questa fotocopia... Direi che a questi fini, salvo poi quando le ritroviamo possiamo anche richiamare l'Avvocato, è questa foto qua, che è una fotocopia, appunto. 
P.M.: Abbastanza nitida, per la verità.  
Presidente: Abbastanza nitida, direi. Quindi se l'Avvocato la vuole vedere... Ed è la fotocopia dell'originale, chiamiamolo cosi, che abbiamo in atti.  
P.M.: Che è un ingrandimento di una foto piccola.  
Presidente: Direi questa poi mi sembra la migliore riuscita. Guardi pure, Avvocato. Si sieda là, perché senza microfono sennò...  
P.M.: Già, bisogna indicargli qual è, sennò...  
G.Z.: Sì, sì. Si vede benissimo.
P.M.: Si capisce.  
Presidente: Direi che insomma, almeno questo... È abbastanza agevole riconoscerla.  
G.Z.: Da questa fotocopia sicuramente la persona che ho visto io era un'altra persona.  
Presidente: Era un'altra persona, ecco. Benissimo. Sicuramente, quindi, anche con questa foto, lei conferma che proprio non era quella persona.  
G.Z.: Sì.  
Presidente: Mi scusi, Avvocato. Me lo può allora ridescrivere? Mi scusi, perché forse mi è sfuggito qualche particolare, o forse... Allora, si trattava di una persona, lei ha detto...  
G.Z.: Sei, sette, otto centimetri più bassa di me, per quello che potevo vedere però dalla mia posizione rialz...  
Presidente: Lei è alto quanto?  
G.Z.: Uno e ottantadue.  
Presidente: Uno e ottantadue.  
G.Z.: Però io mi trovavo in una posizione rialzata, quindi magari forse l'altezza è la cosa cui posso...
Presidente: Uno e settanta ci poteva stare, lei...  
G.Z.: Direi più alto di uno e settanta.  
Presidente: Anche leggermente...  
G.Z.: Sì, più alto. Era una persona...  
Presidente: E di corporatura com'era?  
G.Z.: Robusto, non corpulento, ma robusto. Cioè una persona...  
Presidente: Longilineo, diciamo?  
G.Z.: No, una persona... non longilinea, però, ecco, come me. Cioè, robusto, senza avere pancia...  
Presidente: Senza avere pancia...  
G.Z.: Un naso leggermente tendente all'aquilino, diciamo cosi, leggermente. E quello che ricordo molto bene...  
Presidente: Comunque leggermente olivastro, lei ha detto.  
G.Z.: SI, una carnagione scura, comunque, insomma. Una bocca molto carnosa...  
Presidente: Una bocca molto carnosa.  
G.Z.: Direi due occhi... se potessi... se potessi fare un'immagine... a aquilotto. Cioè due occhi penetranti, due occhi vividi, di quelli che colpiscono.  
Presidente: Capelli, me li descrive... aveva molti capelli, pochi...  
G.Z.: Capelli piuttosto sullo... direi leggerissimamente mossi, ma sullo schiacciato, sale e pepe, direi. Ma come dicevo, un pochino più tendenti...  
Presidente: Aveva segni di calvizie...  
G.Z.: No. La leggerissima stempiatura, qui, perché erano all'indietro. Mi pare una leggera stempiatura, non ricordo molto pronunciata. Era vestito come le ho detto... Una persona, nel complesso, direi, distinta, con un...  
Presidente: Si presentava bene.  
G.Z.: ... buon... un bell'uomo, si. Si presentava bene.  
Presidente: Si presentava bene. Senta, il viso era ovale, quadrato... non so.  
G.Z.: Il viso era un viso proporzionato alla corporatura. Direi, largo qui, e tendente notevolmente allo scavato sulle guance.  
Presidente: Sulle guance. Quindi l'angolo... sotto gli occhi.  
G.Z.: Quindi direi piuttosto marcati gli zigomi, resi marcati da questa chiusura della faccia piuttosto... anche questa, ecco dicevo un aquilotto. Piuttosto penetrante, insomma. Piuttosto...  
Presidente: Aveva il mento a punta? Come?  
G.Z.: No, il mento non me lo ricordo, niente di... regolare.  
Presidente: Regolare. Va bene. Signori, avete altre domande da fare all'Avvocato?
P.M.: Nessuna, Presidente, grazie.  
A.C.: Presidente...  
Presidente: Avvocato Colao...  
A.C.: Ecco, prima che sia licenziato il teste, lei si ricorda il colore della macchina?  
G.Z.: La macchina era sicuramente chiara. Poteva essere bianca, grigia, molto chiara... Comunque una macchina chiara, ecco.  
A.C.: Ecco, perché questo mi pare non è stato detto.
Presidente: Lei ricorda il particolare di questa striscia...  
G.Z.: Una modanatura rossa.  
Presidente: Rossa.  
G.Z.: Sì. Lungo, direi, tutta la fiancata.  
A.C.: Grazie, non ho altre domande.  
Presidente: Altre domande, signori?  
P.M.: Nessuna il P.M.  
Presidente: Credo si possa licenziare l'Avvocato.  
P.M.: Senz'altro.  
Presidente: Il periodo è quello, perché lei lo collega a quello.  
G.Z.: Il periodo è quello, perché lo collego a quello e perché l'anno successivo, essendo in bicicletta in Francia, l'anno in cui la Francia ci battè ai mondiali, ricordo che avevo una maglia tricolore e tutti i francesi, passando, mi strombazzavano e mi pigliavano in giro, perché mi dicevano: sei stato tutta l'estate scorsa agli Scopeti ad allenarti e poi sul Mont Vantou sei arrivato ultimo. Era indubbiamente quello.  
Presidente: Va bene.  
A.B.: Scusi, comunque esclude che quella persona che lei ha visto bene, perlomeno due volte, dovesse essere...  
Presidente: Lo ha escluso nettamente.  
A.B.: ... potesse essere l'attuale imputato.  
Presidente: Pacciani.  
G.Z.: Sì.  
Presidente: Lo ha escluso in maniera nettissima.  
G.Z.: Sì.  
A.B.: Grazie, grazie.  
Presidente: Può andare. Grazie, Avvocato, buongiorno.

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