lunedì 18 giugno 2012

Giuseppe Storchi - Deposizione del 29 aprile 1994 - Prima parte

 
L'allora Maresciallo dei Carabinieri Giuseppe Storchi fu ascoltato il 29 aprile 1994 nel processo a Pietro Pacciani. Quelle che seguono sono le sue dichiarazioni.

Presidente: Buonasera. 
P.M.: Buonasera.  
Presidente: Allora passiamo al teste che é? 
P.M.: E' il maresciallo Storchi dei Carabinieri che potrà riferire qualcosa in merito al sopralluogo relativo all'omicidio di cui stiamo trattando - o cercando la ricostruzione - cioè quello di Giogoli del 10 settembre '83.  
Presidente: Benissimo, allora Maresciallo, legga quella formula per cortesia - diamogli il cartoncino -.  
G.S.: Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza. 
Presidente: Dia le generalità, Maresciallo, per cortesia.  
G.S.: Sì. Maresciallo Storchi Giuseppe, nato a Xxxxxxx Xxxxxxx il XX/XX/XX. Attualmente Comandante della Stazione Palazzo Pitti, Carabinieri-Palazzo Pitti, Firenze.  
Presidente: Prego, signor Pubblico Ministero.  
P.M.: Maresciallo, può spiegare alla Corte qual'era il suo incarico nel settembre '83?  
G.S.: Dunque, io mi portai sul posto...  
P.M.: Scusi, qual'era: presso quale Stazione o presso quale Comando operava, lei?  
G.S.: Dunque allora comandavo la Stazione di Firenze Galluzzo.  
Presidente: Galluzzo.  
P.M.: Quindi competente per territorio rispetto alla località Giogoli?  
G.S.: Mah, era sul confine. Nella strada che separava...  
P.M.: Sul confine, va be'.  
G.S.: Sulla strada che separava...  
P.M.: Lei come e su indicazione di chi intervenne, e quando intervenne?  
G.S.: Mah, dunque io fui chiamato dalla Centrale nostra, di andare lì sul posto e trovai già altri militari: la Radiomobile, poi il mio Comandante e vari ufficiali, funzionari della Questura.  
P.M.: Benissimo, quindi lei arrivò in un momento non immediato, successivo? 
G.S.: Mah, io direi dopo 15 minuti.  
P.M.: Bene. Ricorda chi stava facendo il sopralluogo ai fini della identificazione di reperti, fotografie dei luoghi? Perché c'è un verbale di sopralluogo che mi sembra ci sia la sua firma, no?  
G.S.: Dunque, adesso non ricordo bene perché io dopo un pochettino mi sono assentato per andare a sentire dei testimoni.  
P.M.: Ecco, allora intanto…  
G.S.: Dei vicini che abitavano lì dietro, vicino al fatto.  
P.M.: Quindi lei si occupò principalmente di attività di indagine di contorno, non direttamente del sopralluogo?  
G.S.: Sì, più che altro, quello di sentire le persone, i testi.  
P.M.: I vicini raccontarono qualche cosa di utile ai fini - mi segua, mi segua - ai fini della ricostruzione del fatto, non delle indagini relative all'autore? Cioè se qualcuno aveva visto questi ragazzi prima o qualcosa sul mezzo.  
G.S.: Sì, allora… la prima fu un tedesco Rolf, quello che poi scoprì il fatto. 
 P.M.: È quello che vi aveva avvertito.  
G.S.: È quello che ci chiamò. Dunque, il tedesco mi riferì che era passato la sera del 9 verso le 20.30.  
P.M.: La sera del 9 è la sera in cui intervenite voi?  
G.S.: No, il 10. Se non vado errato...  
P.M.: Quindi lui la sera prima.  
G.S.: La sera prima.  
P.M.: Voi intervenite il 10... lei a che ora arriva? Così ci chiariamo tutto.  
G.S.: Io sono arrivato sul posto, dunque lui ci ha chiamato alle 19.35 circa.  
P.M.: Lei a che ora è grossomodo arrivato?  
G.S.: Io sono arrivato la sera del fatto verso le...  
P.M.: No, scusi, non la sera del fatto, la sera del 10, poi il fatto lo vediamo dopo noi.  
G.S.: Certo. Sì. La sera del 10 sono arrivato un cinque alle 20, così.  
P.M.: Questo teste la prima cosa che le riferisce sono fatti relativi al giorno antecedente?
G.S.: Sì.  
P.M.: Ecco, vediamo un attimo.  
G.S.: Dunque lui dice che era passato la sera, anzi, passò la sera e lui non li aveva visti...  
P.M.: Non li aveva visti perché non...  
G.S.: ... passò alle 19, all'incirca, 19.30, così, comunque lui passò e non c'erano. Li notò il mattino.  
P.M.: Il mattino successivo.  
G.S.: Il mattino, quando praticamente erano già morti, lui passò...  
P.M.: Scusi eh, è stato ricostruito dopo, che erano già morti.  
G.S.: Sì. Il 10...  
P.M.: Lasciamolo fare questo discorso dei morti. Andiamo avanti sul fatto... su quello che racconta limitatamente al furgone.  
G.S.: Dunque, lui dice che il mattino è passato di là, ha visto questo furgone che era mi sembra della sua città, o una città vicino dove lui...  
P.M.: Incuriosito dalla targa, quindi.  
G.S.: Certo. E lui si fermò. Andò vicino e vide il biondo - adesso non ricordo come si chiama quello che era appoggiato sulla parte posteriore sinistra del furgone - e lo voleva chiamare. Però, nel frattempo, sopraggiunse in questa stradina Via di Giogoli, una macchina di un altro vicino e non riusciva a passare. Quello gli suonò e allora lui è partito, il Rolf. 
P.M.: Quindi non… Si fermò dalla strada, non si avvicinò o cose di questo genere.  
G.S.: Certo. Tornando la sera dal lavoro...  
P.M.: Ecco. Come mai vi avverte, invece, la sera? 
G.S.: Tornando la sera dal lavoro, rivide il furgone nello stesso posto, allora si avvicinò e notò che un finestrino era infranto, c'era un foro di una pallottola.  
P.M.: La mattina non si era avvicinato al furgone?  
G.S.: Si stava avvicinando...  
P.M.: Però non si era avvicinato.  
G.S.: Non era arrivato vicino vicino, insomma.  
P.M.: Bene.  
G.S.: E non aveva fatto nemmeno caso a questo finestrino che era incrinato da questa pallottola. Richiamato dall'arrivo di un altro utente della strada che non riusciva a passare, è andato via subito. Tornando la sera, ha rivisto il furgone nello stesso posto e si è fermato. Ha visto praticamente il foro, ha visto quello che c'era, insomma, così - questo biondo macchiato di sangue - e allora è andato a casa e ha chiamato subito noi.
P.M.: E ha chiamato voi. Va be’… La sua attività sul luogo, invece, repertazione oggetti, fotografie, non ha avuto alcun tipo di intervento di questo tipo lei?  
G.S.: Dunque la sera no perché io mi occupai di interrogare una decina di testimoni.  
P.M.: Bene, invece il mattino?  
G.S.: Il mattino successivo mi presi un metaldetector per la ricerca di metalli. 
P.M.: Come mai? Come mai questo?  
G.S.: Perché avevamo visto nel furgone, mi sembra, 7 fori, se non vado errato e delle cartucce ne erano state trovate 3, di bossoli, 3 o 4 , non mi ricordo.  
P.M.: Quindi tornaste a cercare ulteriori bossoli che la notte gli altri non avevano trovato perché non era attività sua.  
G.S.: Ceto.  
P.M.: Qualcuno le dette questo incarico di andare a cercare altri bossoli?  
G.S.: Sì, il mio Comandante mi disse di andare...  
P.M.: Bene, era una circostanza che avevano valutato altri. Lei eseguì l'ordine. 
G.S.: Esatto.  
P.M.: Quale fu l'esito di questa ricerca?  
G.S.: Dunque, se non vado errato, fu trovato un bossolo all'altezza lato destro...  
P.M.: Il furgone non c'era più?  
G.S.: Come?  
P.M.: Il furgone non c'era più?  
G.S.: No, no. 
P.M.: No. no. bene. Mi scusi un attimo, fra questa sua ricerca mattutina e l'attività precedente di ricerca di bossoli, la zona era stata presidiata, o quando arrivò lei era libera? Nel senso, lei arrivò era tutta circondata, era un posto ancora asettico o si mise a cercare in un posto che non era...? Mi sono spiegato? Cioè, la notte era stato lasciato qualcuno a presidiare la zona?  
G.S.: No, questo non lo so perché io.  
P.M.: No lo sa, mi scusi quando arriva lei, c'erano dei suoi colleghi, c'era la Polizia o non c'era nessuno, c'erano dei curiosi o non c'era nessuno?  
G.S.: Il mattino c'era qualcuno, quando io sono arrivato...  
P.M.: Qualcuno delle forze di Polizia?  
G.S.: C'erano delle Forze di Polizia, adesso non ricordo chi, però qualcuno c'è stato.  
P.M.: Erano lì a presidiare la zone o erano anche loro a fare indagini?  
G.S.: No, loro stavano lì sul posto, non so cosa stavano facendo, per vedere se recuperavo qualche cosa perché il fatto era buio, la sera.  
P.M.: Lei ci sa dire, allora, la domanda è ancora più chiara, se la notte qualcuno aveva dato disposizioni per presidiare la zona, affinché nessuno si avvicinasse?  
G.S.: Questo non lo so.  
P.M.: Non lo sa. Benissimo, lei fa la sua ricerca, ci sono altre forze di Polizia o altri suoi colleghi, non lo ricorda. La sua ricerca la fa da solo o con qualchedun altro?  
G.S.: No, c'erano altre persone. C'erano...  
P.M.: Ci può dire chi erano, o non lo sa?  
G.S.: Adesso a distanza di tempo, non mi ricordo.  
P.M.: Colleghi, quindi?  
G.S.: Forse nel verbale di sequestro del bossolo ci dovrebbe pur essere, quindi qualche nome...  
P.M.: Va bene, allora, poi lo vediamo. Questo bossolo come viene trovato?  
G.S.: Era fra l'erba.  
P.M.: Come lo trova lei? Visivamente o con l'apparecchio?  
G.S.: No, no, con l'apparecchio, col metaldetector.  
P.M.: E questo bossolo è in prossimità di un punto identificabile rispetto a dove era il furgone come l'aveva visto lei la sera prima?  
G.S.: SI, avendo visto la posizione del furgone la sera precedente, mi sono reso conto che questo bossolo era all'altezza dello sportello, fra i due sportelli, quello anteriore destro e quello scorrevole lì vicino, insomma, quello della cabina...  
P.M.: Non c'erano, come vedrà nelle foto, sportelli scorrevoli. L'altro sportello. 
G.S.: L'altro sportello, insomma.  
P.M.: Stia a sentire, dove lei trovò il bossolo, prima di toccarlo, di prenderlo, fece delle foto? Abbiamo una documentazione fotografica di questo suo reperimento o no?  
G.S.: Questo non lo, non lo so questo.  
P.M.: Lei andò lì con un fotografo?  
G.S.: Mah, io credo che i rilievi lì avevano fatti già la sera.  
P.M.: No, mi scusi, stiamo parlando della mattina in cui lei trovò il bossolo. La mattina lei va lì alla ricerca del bossolo, ha il metaldetector e lo trova. Quando lo trova, prima di prenderlo, fa un'operazione di identificazione del punto, esatto dove si trova?  
G.S.: Sì, certo.  
P.M.: Questa la fa verbalmente in suoi appunti che trasferisce in un verbale, o fa delle foto per poter documentare il punto esatto dove l'ha fatto, dove l'ha reperito?  
G.S.: Mah, questo adesso... sul verbale c'è stato messo la posizione, però, poiché i rilievi venivano sempre fatti in continuazione, non so se al momento opportuno fu fatto o meno. Questo non mi ricordo.  
P.M.: Non mi interessa il momento opportuno. Nel momento in cui lei prende il bossolo, prima di toccarlo e tirarlo su, fece fare delle foto a qualcuno o no?  
G.S.: Non ricordo questo.  
P.M.: Non lo ricorda. Va bene. Ha fatto altre attività di rilievi lei?  
G.S.: No.  
P.M.: Rilievi.  
G.S.: Ho soltanto interrogato i testimoni.  
P.M.: No, rimaniamo ai rilievi. I rilievi ha fatto solo questo bossolo? Cioè, lei fece una ricerca accurata, trovò solo questo?  
G.S.: Esatto.  
P.M.: Proiettili ne trovo?  
G.S.: No.  
P.M.: No. Nella sera precedente - cioè quando lei era andato e il sopralluogo, la ricerca la facevano altri - lei ricorda se queste operazioni venivano condotte da qualcuno in particolare dei suoi colleghi? Cioè, chi era la persona fisica che come Arma dei Carabinieri ha proceduto, la sera, cioè la notte, a fare l'operazione di rilievo o a condurla o a dirigerla? 
G.S.: Mah, io so che molto si è interessato il Maresciallo Leonardi...  
P.M.: Benissimo.  
G.S.: ... che ha fatto anche, poi, l'ispezione al furgone.  
P.M.: Vediamo un attimo se c'è una foto relativa - una foto a giorno - che possa documentare il reperimento di questo bossolo. Se ce l'abbiamo, eh. Se non l'abbiamo, io ora non ho presente questo fascicolo. Prima gli da un'occhiata lei, prima di girare. Se trova una foto, se no non trova una foto del bossolo cerchiamo una foto più panoramica possibile che ci consenta ora di ricostruire dove il Maresciallo ha trovato... Lei Maresciallo, comunque, ricorda oggi, se noi le mostriamo la zona, cioè la strada, gli alberi, il muretto e quelle altre cose dove grossomodo lei ha trovato il bossolo? Oppure, se noi le mostriamo il furgone come era, dov'era il bossolo che ha trovato lei poi la mattina successiva?  
G.S.: Certo.  
P.M.: Bene. Allora proviamo a mostrare il furgone nelle due direzioni. Ecco, da quel che ha lei raccontato finora era da questa parte qui, era sulla destra?  
G.S.: Posso alzarmi?  
P.M.: Sì, sì. No, scusi, era sulla destra o sulla sinistra?  
G.S.: No, qui sulla destra.  
P.M.: Quindi va bene questa foto qui? Lei sulla foto riesce a indicare grossomodo dov'era.  
G.S.: A questa altezza qui. ... dalla porta della cabina e dietro alla cabina c'è la seconda a terra.  
P.M.: Quindi lei dice: era lì perché ha il ricordo di dov'era il furgone la notte e la mattina, trovandolo, ricostruisce - lei - col suo ricordo della notte, dove era?  
G.S.: Certo. 
P.M.: Bene. Vediamo se troviamo qualche foto del reperimento del bossolo. Foto diurne non ci sono in quel fascicolo? No, no, se ci sono foto... Ecco questa, la numero 1 è diurna o notturna?  
G.S.: Sono tutte notturne.  
P.M.: Tutte notturne. Allora io non ho nessun'altra domanda a questo punto. Grazie.  
Presidente: Sì, perché di giorno non è stato fotografato questo furgone, mi sembra. 
P.M.: Mi sembra anche a me.  
Presidente: Tra gli altri...  
P.M.: E' stato fotografato il luogo di giorno dalla Polizia e l'abbiamo visto. Di giorno non è stato fotografato.
G.S.: Fu portato via la sera.  
P.M.: Fu portato via di notte, ci hanno detto i testi.  
Presidente: Sì, tra gli altri dati brillanti di questa sfortunata vicenda manca proprio... No, no, queste sono foto ma senza il furgone. Va bene. Domande, signori? Avvocato Santoni. Avvocato Santoni, allora.  
A.S.F.: Lei sa per caso se quel luogo era normalmente frequentato - normalmente, occasionalmente, il sabato - frequentato da coppiette che si volevano appartare?  
G.S.: Qualche volta sì.  
A.S.F.: Vi risultava, passando dalla zona, di averle... 
G.S.: Non frequentemente, ma comunque qualche volta sì. 
A.S.F.: La ringrazio. Vicino al camper avete trovato delle riviste pornografiche?  
G.S.: Sì, a distanza... il giorno, il pomeriggio successivo, furono trovate delle riviste pornografiche mezze spezzate, insomma.  
A.S.F.: Erano bagnate, erano asciutte, erano accartocciate? Si ricorda come erano?  
G.S.: Mah, io quando le ho viste - che me l'ha portate, me l'ha fatte vedere un vicino – erano asciutte, non aveva piovuto. Sono state ritrovate la sera successiva, il pomeriggio.  
A.S.F.: Quindi non erano state depositate lì da molto tempo perché non c'erano tracce di umidità.  
G.S.: No, da molto tempo no.  
A.S.F.: Erano stracciate?  
G.S.: In parte, in parte, metà foglio. Così.  
A.S.F.:  Si trattava, si ricorda se erano riviste di donne, oppure avevano titoli maschili, omosessuali? Quale era il loro contenuto?  
G.S.: Non sono certo, mi sembra comunque che era una rivista - cioè una rivista, erano qualche foglio non è che poi erano molti - erano tre o quattro fogli, se ben ricordo, c'erano anche delle foto di donne, mi sembra.
A.S.F.: "Anche" vuol dire che c'erano anche foto di uomini?  
G.S.: Forse sì.  
A.S.F.: Per caso la rivista si chiamava "Golden Gay"?  
G.S.: Può darsi.  
A.S.F.: Se ricorda qualcosa...  
G.S.: Però io penso che la teste, quella che mi ha chiamato, che mi parlò di questo fatto, dovrebbe esserne molto più certa, più sicura.  
A.S.F.:  Comunque non può escludere che si chiamasse "Golden Gay"; peraltro risulta dagli atti, quindi non c'è...  
G.S.: Mi sembra di sì.  
A.S.F.: La ringrazio. L'ultima domanda è questa: il pulmino era orizzontale al terreno, c'erano degli avvallamenti, era leggermente in salita? Come se lo ricorda?  
G.S.: Dunque, il pulmino era pianeggiante, però sulla sinistra, sulla sinistra del pulmino, c'era una specie di muretto a terra con un po' di siepe, mezzo cespuglio alto, io direi, un 70-80 centimetri.  
A.S.F.: Ma il pulmino era orizzontale al terreno?  
G.S.: Sì.  
A.S.F.: Le ruote erano parallele al terreno, cioè, non c'erano buche in cui si fossero, si potessero avere...
G.S.: No, direi di no.  
A.S.F.: ... avvallamenti del terreno.  
G.S.: Direi di no.  
A.S.F.: Nessun'altra domanda, grazie. 

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