Il Maresciallo Mario Sciarra fu ascoltato il 27 aprile 1994 nel processo a Pietro Pacciani. Quelle che seguono sono le sue dichiarazioni.
Presidente: Bene, buongiorno. L'imputato è in arrivo? Benissimo, allora, è presente l'imputato assistito dall'avvocato Rosario Bevacqua, il Pubblico Ministero, le altre parti civili...
A.B.: Sostituisco anche l'avvocato Fioravanti.
Presidente: Anche in sostituzione dell'avvocato Fioravanti. Benissimo. Possiamo allora continuare l'esame dei testimoni del Pubblico Ministero. Romano, spostiamo per favore la seggiola. Mettiamola più in là. Più vicino alla balaustra.
P.M.: È il brigadiere Sciarra, quello che ieri ci fu detto che forse… oggi Maresciallo, non lo so.
Presidente: Foglio magico… Ecco, benissimo, perfetto. Legga per cortesia quella formula. Lei deve dire la verità, lo sa. Può montare il microfono sulla staffa? Va bene così? Menomale.
M.S.: Brigadiere Sciarra. Consapevole della responsabilità morale giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto a mia conoscenza.
Presidente: allora vediamo questo microfono, sarà spento, forse. Va bene così? Meno male. Può dare le sue generalità alla segretaria, per cortesia?
M.S.: Sciarra Mario, nato a Xxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxx, il XX/XX/19XX.
Presidente: Benissimo. Risponda alle domande del Pubblico Ministero.
P.M.: Grazie, Presidente. Signor Sciarra, vuole spiegare alla Corte quale la sua attuale professione e quale era nel settembre del ‘74?
M.S.: Attualmente sono Maresciallo maggiore dei Carabinieri, in servizio presso il comando legione Carabinieri di Firenze. Allora ero brigadiere, comandante la squadra di Polizia giudiziaria di Borgo San Lorenzo.
P.M.: Della squadra, quindi.
M.S.: Della squadra, sissignore.
P.M.: Lei intervenne sul posto subito, di quell'omicidio?
M.S.: Sì, poco dopo dell'attuale comandante della stazione, Maresciallo Falcone. Dopo poco arrivai sul posto.
P.M.: Quindi nella mattina?
M.S.: Sissignore, dopo...
P.M.: Senta, ci sa dire qualcosa di preciso in merito al ritrovamento di una borsa della ragazza? Lei sa qualcosa?
M.S.: Sì, questa borsa...
P.M.: Se la sa, scusi, per averlo sentito dire, o per aver fatto qualcosa direttamente?
M.S.: No, ero presente al rinvenimento della borsa.
P.M.: Ecco, allora vuole spiegare un po' come andarono le cose? Nei dettagli, come li ricorda. Voi avete fatto una relazione, all'epoca un po' succinta. Noi vorremmo maggiori dettagli.
M.S.: Sì, mi ricordo, ecco. La mattina venne fatto, a parte questo non è il motivo... La mattina venne fatto, diciamo, il sopralluogo da parte del Pretore - non che il Sostituto Procuratore, dottor La Cava - dei posti. Nel pomeriggio, anche perché mi sembra che venimmo, da medicina legale venimmo a sapere che - perché c'era tutto il problema dei colpi, non colpi questo qui - venimmo a sapere che effettivamente era una pistola non… diciamo, che lui aveva lasciato sul posto dei bossoli, in sostanza.
P.M.: Sì, sì.
M.S.: E iniziammo, ecco, nel pomeriggio, un più dettagliato controllo.
P.M.: La macchina non c'era più.
M.S.: La macchina non c'era più, era stata trasportata presso la caserma di Borgo.
P.M.: Ecco, bene. Andiamo avanti.
M.S.: Ora io, proprio il particolare esatto... cioè, nel tardo pomeriggio mi ricordo che venne rinvenuta questa borsa sotto la strada.
P.M.: Da chi e come si addivenne? Non so se lei ricorda cos'avete scritto nell'annotazione.
M.S.: No, sinceramente non me lo ricordo.
P.M.: Glielo ricordo io. Dite che alla... dite esattamente: “ su segnalazione telefonica fatta alla stazione di Borgo San Lorenzo, alle ore 18:30 del 15/09/74... “ eccetera. Ricorda questa telefonata? Se qualcuno l'aveva fatta, come lo seppe lei, se lei era lì sul posto l'avvertirono via radio? Se, non lo so...
M.S.: No, no, io, ecco, si venne a sapere di... effettivamente, cioè questa informazione era arrivata, non mi ricordo però, probabilmente è in quella maniera. Cioè, però...
P.M.: Se l'avete scritto, bisogna pensare che allora era più fresco il ricordo.
M.S.: Però mi ricordo che andammo sul posto, eravamo diversi, sul posto, diversi, e facemmo queste ricerche sottostante il luogo del delitto. E sotto la strada...
P.M.: A che distanza era dal luogo del delitto? Voi scrivete 300 m.
M.S.: Mah, dal luogo del delitto grosso modo sì, perché c'era il tratto della stradetta, poi c'è la strada comunale, poi sotto la strada comunale, in questo campo di granturco, dopo tre o quattro metri…
P.M.: Ecco, ci vuole spiegare meglio? Rispetto alla strada comunale, il campo di granturco, o meglio, dove era la borsa c'è una distanza, o era proprio lì, sul ciglio?
M.S.: No, no, era... diciamo, era sotto, diciamo il dislivello - c'era un dislivello dalla strada al campo - ed era a 2/3 metri...
P.M.: Qui voi dite: “ La borsa era a circa 5 metri dal ciglio stradale” .
M.S.: Sì, sì. Sì, infatti era, cioè, distante, nel granturco, nella piantagione di granturco, ma ora io...
P.M.: Si rivede la foto che scattaste all'epoca, le aiuta la memoria?
M.S.: Penso di sì.
P.M.: Possiamo mostrare quella foto della... per quel che si riesce a vedere. Sembra di capire che quello è il manico della borsa.
M.S.: Sì, sì.
P.M.: Ricorda un po'?
M.S.: Sì, sì, quello l'ho...
P.M.: Ecco, dopo il rinvenimento, che non si capisce molto bene se qualcuno o chi ve l’ha segnalato, quindi sembra che qualcuno l'ha trovata, vi ha avvertito, insomma, di questo rinvenimento, da quello che c'è scritto qua.
M.S.: Sì, ma io ero, diciamo, tra i più giovani, sicché correvano e...
P.M.: Sì, sì, no, è solo per vedere se lei lo ricorda, non certo un appunto. Ci mancherebbe! Noi cerchiamo di focalizzare i fatti, il resto non interessa in questa sede. Dopo questo ritrovamento cosa faceste, lo ricorda?
M.S.: Sì, venne prelevata questa borsa e c'era due/tre Carabinieri nel campo di granturco. Si prese questa borsa e poi... mi ricordo, insomma, che si portò in caserma a Borgo San Lorenzo.
P.M.: Controllaste il contenuto?
M.S.: Mah, lì per lì si guardò che cosa c'era, così, poi in via si prese, senza lì per lì dargli molto peso al contenuto, insomma. Si prese e si portò in caserma.
P.M.: Ecco, ma segni, non so, di sangue, cose di questo genere, sulla borsa?
M.S.: No, no.
P.M.: Non ce n'era.
M.S.: Mi ricordo si guardarono anche, queste cose.
P.M.: Ecco, controllate se c'erano e non c'erano.
M.S.: Sì.
P.M.: Poi, per verificare il contenuto, dopo averlo esaminato voi, chiamaste parenti? Lo ricorda?
M.S.: Ma in caserma, questo avvenne.
P.M.: Sì.
M.S.: Mi sembra, sì, in caserma che venne qualcuno per vedere gli oggetti che poi...
P.M.: Ricorda chi?
M.S.: Eh, non me lo ricordo.
P.M.: La madre, la sorella, se c'era. La cugina, il padre...
M.S.: Non mi ricordo.
P.M.: ... della ragazza, da questo punto di vista.
M.S.: Perché in quel frattempo si susseguirono padre, madre. Non mi ricordo chi...
P.M.: Va bene. E ricorda se, fra questi parenti che esaminarono, qualcuno parlò del contenuto, di contenuto mancante, di contenuto in più?
M.S.: Mah, io non credo. Mi sembrava che non mancasse nulla, o parlò...
P.M.: Dunque, verbale, in proposito, non è faceste. C'è solo questo suo ricordo.
M.S.: Noi facemmo, facemmo un verbale molto, dopo molto tempo, di restituzione su autorizzazione del giudice.
P.M.: Del giudice. Quindi non la restituiste, quella sera, ma l'avete tenuta voi fin quando non avete restituito tutto.
M.S.: Mi sembra di sì.
P.M.: Questa borsa è stata in caserma per un po'.
M.S.: Mi sembra di sì.
P.M.: Non ho altre domande, grazie.
Presidente: Domande, signori?
A.B.: Sì, signor presidente.
Presidente: Avvocato Bevacqua.
A.B.: Dal rapporto risulterebbe, così come ha detto il signor Pubblico Ministero, che vi fu una segnalazione telefonica fatta alla stazione di Borgo San Lorenzo alle ore 18:30. Questa segnalazione, così come poi si legge nel rapporto, sarebbe stata evidentemente effettuata da qualcuno che poi è rimasto anonimo. Se la ricorda questa circostanza?
M.S.: Cioè, che ci avvertì, diciamo, non...
A.B.: Cioè, chi ha segnalato, non ha segnalato, non ha preso la borsa e l’ha portata o ha detto: ‘guardate, qua c'è la borsa’, tant'è che...
M.S.: No.
A.B.: Ecco.
M.S.: Quella la trovammo noi.
A.B.: Quindi c'è stata una segnalazione anonima. Va bene? Perché non risulta da nessuna parte che qualcuno abbia detto: ‘ Io ho telefonato’ - né voi l'avete presa verbale – ‘ io ho telefonato ai Carabinieri per dire che la borsa era lì’. Tant'è che voi, la borsa, l'avete trovata, cercandola, sotto questo ciglio, così come era là. Se la ricorda lei questa circostanza?
M.S.: Sì, io non sono a conoscenza che...
A.B.: Ecco, è come ha già riferito al Pubblico Ministero, questa borsa, nonostante tutto quello che c'era stato, non aveva alcuna traccia di sangue. Voi avete fatto questa verifica. Se lo ricorda, questo?
M.S.: Sì, guardammo, diciamo, perché... del sangue.
A.B.: Ecco. Lei che ha partecipato anche a questa indagine, cioè all'indagine immediata subito dopo la scoperta di questi due ragazzi, ricorda - se lo ricorda, perché fa parte pure del corredo del rapporto - se nelle tasche del Gentilcore, il ragazzo, sono stati ritrovati, è stato ritrovato il portafoglio contenente anche una somma di 33.800 lire. Se lo ricorda?
M.S.: Mah... per quanto riguarda questo portafoglio o roba di pertinenza delle persone, non sono in grado, in quanto tutto il sopralluogo, come dico, sia dei cadaveri, sia... venne fatto direttamente dal dottor Serrao - allora pretore di Borgo - sicché noi... cioè, io perlomeno, ero lì ad assistere e basta. Sicché poi non...
A.B.: Ho capito. Ma lei ricorda, per esempio, se nell'occasione di questa ispezione, indagine, che voi avete fatto sia sul luogo, sia poi quando avete ritrovato la borsa, se vi siete resi conto che colui che aveva fatto queste cose, cioè l'assassino, non si era appropriato di soldi, di danaro, di cose aventi un valore di un certo tipo, cioè aveva lasciato tutto lì, come per esempio aveva lasciato questo portafoglio che è stato trovato a Gentilcore. Se lo ricorda questo?
M.S.: Mah, personalmente no.
A.B.: Non solo ricorda.
M.S.: Non me lo ricordo.
A.B.: Comunque fa parte del rapporto, signor Presidente...
P.M.: È già agli atti, signor Presidente; cioè, è un sopralluogo.
A.B.: È un sopralluogo.
P.M.: È la parte di sopralluogo, non è la parte indagine.
A.B.: Grazie. Un'ultima domanda, e poi, per quanto mi riguarda, non ne ho altre. E cioè è questo: non so se lei ha fatto, ha interrogato tale Calzolai Walter - fa parte anche questo del corredo del rapporto - il quale dice, ha detto, che in località Sagginale, presso le ore 00:30 del 15 corrente mese, avrebbe visto, con la parte anteriore rivolta verso l'imbocco di una strada campestre distante circa 50 m dal tratturo che conduce al posto del delitto, una macchina che poteva essere una Simca, o una BMW, o una Giulia, di color grigio. La ricorda questa circostanza?
M.S.: Non ricordo se ho fatto io questo verbale, però mi ricordo di questa circostanza. Non so se ho fatto io o altri questo rapporto.
A.B.: Ecco, fu vista, in quell'occasione da qualcuno, nell'immediatezza, prima, dopo, durante, non si sa, il famoso delitto, da questo signor Calzolai Walter, una macchina a 50 m da questo tratturo che poteva essere o una Simca, o una BMW, o una Giulia. Se lo ricorda?
M.S.: Una dichiarazione in tal senso me la ricordo, però non mi ricordo se è stata fatta a me o da altri.
A.B.: Cioè, ecco, la domanda che io le faccio è questa: questa macchina, qualunque essa potesse essere, ma comunque una di queste - un tipo di macchina di questo tipo che ho già riferito prima - questa macchina era in prossimità, si ricorda lei, andando lì sul posto, se era proprio veramente vicina al luogo dove poi si verificò il delitto, o fu trovato, o comunque fu scoperto il delitto?
M.S.: Da...
A.B.: 50 metri sono abbastanza poco. Sono da qui a lì.
M.S.: Sì, ma da come descriveva appunto questo particolare, cioè, il punto dove l'avrebbe vista questa persona, non è distante.
A.B.: È poco.
M.S.: Sì.
A.B.: È molto poco dal luogo dove avvenne il delitto.
M.S.: Dove avvenne il delitto, sì.
A.B.: Grazie, non ho altre domande.
Presidente: Altro, signori? Può andare, buongiorno.
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