Segue dalla seconda parte.
A.B.: Benissimo, benissimo, allora senta, lei ha detto prima che la signorina, la signora Angiolina piangeva da sola, è vero? Quindi quando stava a casa piangeva da sola?
M.S.:Si, molto spesso.
A.B.: Molto spesso, quindi poteva piangere anche quando era in compagnia?
M.S.:No.
A.B.: Perché no?
M.S.:Perché non piangeva, non lo faceva di solito, poi se potevano non lo so. Di solito non lo faceva.
A.B.: Di solito faceva, ma lei ha detto che a un certo c'è stato una specie… Lei ha ritenuto una colluttazione fra moglie e marito, lei piangeva, no?
M.S.:Sì, io l'ho sentita proprio cacciare un urlo, gridare forte.
A.B.: Cacciare un urlo, da sola piange e può piangere, col marito può piangere e può urlare ma se piange e urla viene picchiata, secondo lei?
M.S.:Sì un momento, quando è sola più del… cioè ha dei pianti si ma di lamento.
A.B.: Ah! Va bene.
M.S.:Cioè sono dei pianti che gli vengono così, ogni tanto… si sente piangere… cioè non è che piange a lungo, fa i suoi piantini che durano poco, poi riprendono…
A.B.: Poi un'altra piantina la pianta da un’altra parte… Senta una cosa a proposito di questi piantini, lei sa, lei ha detto poc'anzi, che questa signora, la signora Manni Angiolina, sarebbe stata portata pure all'ospedale, no?
M.S.:Non credo. Credo che sia stata…
A.B.: L’ha detto lei.
M.S.:Prego?
A.B.: Un referto, l’ha detto lei.
M.S.:Si, credo che sia stata fatta intervenire la guardia medica…
A.B.: E cos’ha detto? Se lo ricorda cos'ha detto la guardia medica?
M.S.:No io non l'ho nemmeno vista.
A.B.: Lo sa se la guardia medica ha fatto… addirittura l'hanno portata in ospedale… non aveva nulla…
M.S.:No io so solamente che hanno stilato un referto medico e basta.
A.B.: E non sa nulla…
M.S.:Poi non ho visto né il referto e non so chi l'ha fatto.
A.B.: E non lo sa, lo sa se il referto ha detto che la signora non aveva assolutamente niente oppure no?
M.S.:No avvocato, non glielo so dire.
A.B.: Nessuno gliel'ha detto?
M.S.:No, non l'ho nemmeno mai chiesto, sinceramente.
A.B.: E per forza! Bene, grazie. Ecco, Presidente io vorrei sentire questa bobina 62B, grazie. Dopo, dopo.
P.M.: Senz’altro.
A.F.: Prima di sentire la bobina, signor Presidente, l’avvocato Fioravanti vorrebbe fare una semplice domanda…
A.B.: 63.
A.F.: Da quale distanza questa microspia capta?
M.S.:Abbastanza, ora la distanza… però le posso dire che, dunque, la microspia era installata in cucina e quindi anche se uno andava in salotto, diciamo, che l'ultima stanza entrando sulla sinistra… insomma si captava molto bene. Poi chiaramente dipende anche uno che cosa fa, se parla sottovoce… i rumori si captavano tutti, poi ci può essere sempre l’handicap della televisione accesa, o di una radio accesa che entra in maggioranza e quindi le altre cose vanno in sottofondo in minoranza. Però di notte… insomma non c'era niente di accesso.
A.F.: Senta una cosa, la Angiolina da sola piangeva spesso.
M.S.:Si.
A.F.: Ecco, piangeva sempre dentro casa?
M.S.:Si ma non usciva quasi mai lei. Ci sono dei lamenti, ci sono delle dichiarazioni della Angiolina registrate che dicono “Mio marito non mi fa uscire di casa, sono peggio di una carcerata”, cioè, ci sono anche queste dichiarazioni registrate.
A.F.: Sono in queste bobine qui?
M.S.:Non credo, bisognerebbe rivedere i brogliacci perché credo che mi abbia coinvolto anche in prima persona a me, credo, perché mi ricordo di questa cosa.
A.F.: Io ce li ho tutti i brogliacci qui, se vuol vedere, ma comunque…
P.M.: C’è! C’è! Ci possiamo mettere a cercarlo, c’è.
A.F.: Se avete pazienza li posso cercare anch'io.
Presidente: Nooo andiamo avanti.
A.F.: Io ne ho molta di pazienza.
Presidente: Andiamo avanti avvocato.
A.F.: Soprattutto a sentire….
Presidente: Tanto le deregistrazioni, a parte i brogliacci, le deregistrazioni sono lì.
A.F.: Io ho tanta pazienza si, Presidente, da sentire tutte le interruzioni del Pubblico Ministero anche quelle che fa a noi subito.
M.S.:Signor Presidente, se mi permette volevo fare una precisazione. E’ successo, in riferimento anche a quello che mi ha chiesto l'avvocato Fioravanti, c’è un fatto in cui Pacciani dice alla moglie “Non bisogna lasciare la casa nemmeno un minuto”, quindi Pacciani non vuole mai lasciare la casa da sola…
A.F.: Era quello che gli volevo chiedere io espressamente ora.
M.S.:Vuole sempre che qualcuno rimanga in casa e quindi l’Angiolina rimane sempre in casa.
A.F.: Ma dice qualche altra cosa Pacciani, perché non lasciare la casa da sola.
M.S.:Questo non me lo ricordo comunque…
A.F.: L'avete scritto qui nei brogliacci.
Presidente: Oh via ce lo dica lei.
A.F.: Proprio per paura che qualcuno mettesse i gingilli.
M.S.:Può darsi anche che l'abbia scritto io eh…
A.F.: Si, l'ha scritto lei
A.B.: Non se lo ricorda.
A.F.: L’ha scritto lei, comunque glielo ricordo io.
M.S.:Non mi posso ricordare sei mesi di ambientale!
A.F.: No, no non si può ricordare tutto, questo è logico!
M.S.:Comunque non c'è problemi, se l’ho scritto…
A.F.: Io volevo chiedere solo questo, se Pacciani è proprio invitava alla moglie a non lasciare la casa motivandola…
M.S.:Certo!
A.F.: E in questo senso…
M.S.:Certo!
A.F.: Ma non perché potesse andare alla polizia a scoprire un proiettile o…
(…)
A.F.: … espressamente, ma non solo la polizia, anche altra gente!
M.S.:Non mi posso ricordare… comunque se lei me lo evidenzia io glielo dico, non c'è mica problemi!
A.F.: Ora bisognerebbe…
Presidente: Ma comunque lui si era accorto che gli era stato messo…
P.M.: Ohooo questo è pacifico!
A.F.: No.
A.B.: No.
P.M.: I primi giorni…
A.B.: No Presidente, non si sa a questo punto.
P.M.: Come se si sa? Ce l’ha detto la volta scorsa.
A.B.: Ma quando?
Presidente: Scusate, non ho precisato che il momento.
A.B.: Ecco.
Presidente: A un certo punto lui se ne accorge.
A.B.: Se ne accorge perché cade qualche cosa da una certa parte
P.M.: Ci dicono…
Presidente: Mi vada a prendere la deregistrazione, il volume 16.
P.M.: C’è anche la data di quando se ne accorge.
A.B.: No la data non c'è.
A.F.: Molto dopo…
A.B.: Non tubano più gli uccelli, anzi, i colombi.
P.M.: C’è la data da quando la microspia non funziona più, Presidente, quindi non c'è problema.
A.F.: Ma era una microspia nel bagnetto fuori?
Presidente: No, nel ripostiglio.
A.F.: Nel ripostiglio, si, vicino al bagnetto.
Presidente: E lui se n'è accorto e lo dice.
P.M.: Perché lo dice espressamente, è nel febbraio.
A.B.: La porta da un tizio a vedere che cos’è…
Presidente: Questo lo ha detto Perugini.
P.M.: E c’è anche il periodo quindi così possiamo avere…
M.S.:C’è anche una mia registrazione dove Pacciani smonta la spina telefonica però non riesce a trovare il microfono…
A.B.: E quindi è tranquillo…
M.S.:E non riesce a trovare il microfono…
A.F.: E anche questa è una difesa, un’autodifesa.
M.S.:Certo.
A.B.: E quindi è tranquillo.
M.S.:Ma l’ho scritto io, perché ero io di servizio.
A.F.: Contro un tipo di aggressione, un’autodifesa. Cioè costituzionalmente lecita eh…
A.B.: Protetta non lecita. Quindi diventa lecita… va be’… Tutto diventa lecito.
Presidente: Andate avanti signori, prego.
A.B.: Vai, vai avanti.
A.F.: No ma io non ho mica da chiedere altro, perché…
P.M.: Allora possiamo sentire le bobine, Presidente? La bobina.
A.F.: Ecco, chi ha scritto qui nel brogliaccio, io ce l'ho in fotocopia, il brogliaccio del 20 maggio ’92, giri a 300, alle ore 03:35… dalle ore 03:35 alle ore 04:05 a margine – e questa è dopo le fotocopie –
M.S.:E’ mia, è mia!
A.F.: C’è scritto “Importantissima” con due frecce.
M.S.:Si e le spiego anche perché. Perché questo brogliaccio viene fatto in tempo reale, non viene fatto riascoltando la bobina, viene fatto in tempo reale quindi ci possono essere sia delle imprecisioni e poi, diciamo, va riascoltato per fare la trascrizione, diciamo, nel modo migliore che si può. Però questo qui viene stilato in tempo reale, quindi anche la calligrafia non è delle migliori proprio per non tornare indietro con i nastri, anche perché non si potrebbe. Prego?
A.B.: Per non pensarci sopra.
M.S.:…
P.M.: Lasci Spina, lasci.
A.B.: No, no, nooo, scusi eh… non ho…
M.S.:Ma lo sa quante volte l'ho sentita io quella bobina?
A.B.: Questa volta non volevo essere malizioso, nel senso che quello che lei dice è la sensazione immediata di quello che lei sente.
M.S.:Certo ma infatti…
A.B.: Quindi quando lei dice “ho sentito un rumore, una zip di una borsa” è un rumore di una borsa, immediatamente lei trascrive questo punto
M.S.:Sì, però se lei ci fa caso…
A.B.: Quindi quando lei dice “rumore ambientale” è rumore ambientale, che si sposta una sedia non si sposta tutta la casa, capisci?
P.M.: Ma lo sa lui cosa ha scritto.
A.B.: No ma scrive… lui sta dicendo che sta mettendo…
P.M.: E poi il brogliaccio… la trascrizione la fa un altro.
A.B.: La dice lui che… la scrive lui.
M.S.:Si, la scrivo io però ci possono essere sia delle differenze come non… sulla trascrizione.
A.B.: Certamente. Ora si piglia le distanze, siamo d'accordo.
M.S.:No, le sto spiegando, avvocato, senno…
A.F.: Come mai il brogliaccio riporta al femminile e la trascrizione fatta dal perito del tribunale, dal perito del GIP, riporta al maschile?
M.S.:Questo lo deve chiedere al perito.
A.F.: No io lo chiedo…
M.S.:Io l’ho sentita anche ieri pomeriggio la bobina, io la continua a sentire al femminile la frase.
Presidente: Eh allora vedremo.
M.S.:Il perito può darsi che la senta al maschile.
A.F.: Il perito era una donna quindi l'ha sentita al maschile.
M.S.:No avvocato, non lo so questo.
A.F.: No, no, scherzavo.
M.S.:Naturalmente ci fosse stata la possibilità di ripulire i nastri forse sarebbe stato meglio.
P.M.: Si può ripulire se necessario, non si preoccupi. Se necessario si fa ripulire.
(La Corte legge le trascrizioni)
Presidente: Va bene signori, comunque qui c'è questa deregistrazione in cui…
A.B.: Se la sentissimo forse…
Presidente: No, no Pacciani parla di questo microfono che ha trovato nel ripostiglio, qui però bisognerebbe localizzarla temporalmente.
P.M.: Si può localizzare con i brogliacci, Presidente.
Presidente: Si appunto.
P.M.: In alto c’è il numero dei giri, c'è la bobina e sui brogliacci c'è la data e l’ora.
Presidente: Dunque qui… si quando viene convocato… e lui dice “devi dire questo, devi dire quell'altro”… no ma qui credo che sia… bobina 62B.
A.B.: B?
Presidente: 62B.
A.B.: 62B è questa, 63B è questa Presidente.
Presidente: Questa è la 62B.
A.B.: Quale? Quella della?
Presidente: Quella di quando lui dice che gli hanno piazzato il microfono, perlomeno…
P.M.: Chiedo scusa comunque abbiamo la testimonianza della polizia giudiziaria sul fatto che l’ha portato a far vedere a qualcuno, possiamo risalire da lì. Quando ha portato la microspia a farla vedere, così ci togliamo questo tipo di dubbi.
Presidente: Bobina 62B… però non so bene i giri, qui non riesco a capire bene che giri siano.
A.B.: 62B è quella in cui dice. “Ti scanno, hai detto due fucili, infame, la m’ha fregato questa puttanaccia” sembrerebbe che ancora lui non avesse scoperto questa… perché se la vuole scannare…
Presidente: No, no lo dice espressamente avvocato. Se non che io qui francamente… vi posso dire la pagina della deregistrazione… “Ora l’hanno preso e nascosto in un altro posto e lo metton dentro e lo copron lì, brutti infami avvelenati”… Però non so bene... proviamo a retrocedere un pochino… comunque qui c'è proprio la deregistrazione… “Lei deve essere convocata dai carabinieri” lui gli dice “Tu devi dire son malata, non so nulla…”
P.M.: Dunque quanto deve essere convocata dai carabinieri siamo un paio di mesi prima di quando è convocata dal P.M.
Presidente: “sono malata” questo è un discorso lungo…
P.M.: Presidente penso che si possa chiedere a chi ha fatto l'operazione da quando quella microspia non era più funzionante così abbiamo la prova della data.
A.B.: Veramente io non so se si può risalire Presidente perché…
Presidente: La bobina viene… allora, sentite: “Si procede all'ascolto della bobina 62B si da atto che… … la bobina viene posizionata a giri 00 e questa…” Dopo circa 17 pagine c'è questo discorso e la bobina e la 62B.
P.M.: Chiediamo poi quando è stata registrata.
A.B.: Cosa dice questo discorso? Scusi non ce l'ho sotto gli occhi. Mi scusi Presidente…
Presidente: Avvocato, dice un sacco di cose, poi a un certo punto dice: “Vedi che tutti fanno…” dice il Pacciani, “…gli avean messo perfino il microfono dentro al ripostiglio, là, di qui a San Casciano e di laggiù da Firenze lo sentono sai? Ora l'hanno preso e l'hanno nascosto in qualche altro posto, vedi? Capito? E lo metton dentro un.. e lo copron lì, brutti infami avvelenati”.
P.M.: Comunque questo…
Presidente: E’ a pagina… dunque qui ci sono varie pagine…
A.B.: Va be’ 19.05.92 questo.
Presidente: 19 maggio?
P.M.: Presidente, mi scusi, è il momento in cui Pacciani parla di questo con la moglie, a noi interessa sapere - almeno al P.M., lo dimostrerà al momento opportuno - quando lui se n'è accorto, quando non ha funzionato più, non ha niente a che vedere con il momento…
Presidente: Sicuramente il 19 maggio se n’è accorto.
P.M.: Lo aveva… lo riferisce alla moglie il 19 maggio. Se loro credono si può sentire la bobina.
Presidente: Scusate ma era una cosa che non localizzano bene e quindi…
P.M.: Bene Presidente sarà cura…
Presidente: Vogliamo sentire la bobina allora? Mi pare siamo tutti d'accordo.
P.M.: Certo.
A.B.: Certo.
Presidente: Vogliamo spegnere i condizionatori per avere più silenzio? Forse è meglio. Ecco, il teste che è qui presente ci aiuterà illustrandoci le fasi, riferend… in riferimento a quello che lei ha detto e noi controlleremo se bianco, se è vero, se il rumore di quello, di quell'altro o se non si capisce assolutamente niente.
P.M.: Proviamo se riusciamo a sentirla dall'inizio poi deciderà la Corte quali parti saltare, penso che… Lei ha registrato per tutte le ore di seguito?
M.S.:No io ho registrato…
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