Segue dalla prima parte.
M.S.:In questo momento arriva una telefonata, mentre, proprio nel vivo di questa colluttazione, se si vuol chiamare colluttazione.
P.M.: Di questo alterco, alterco, è un alterco.
M.S.:Comunque… è la figlia Rosanna che vuole parlare con la mamma, il Pacciani risponde al telefono e gliela nega, gli trova una scusa, gli dice che non c'è, è a cambiarsi. A questo punto l’Angiolina va via di casa, scappa di casa e va a rifugiarsi da un'amica.
P.M.: Questo lei come lo sa? Che va da un’amica?
M.S.:Questo lo so perché dopo verrà refertata dalla guardia medica del posto…
P.M.: Comunque va altrove.
M.S.:Prego?
P.M.: Va altrove, va via di casa perché lei sa che poi è andata…
M.S.:Si.
P.M.: Lei sente chiudere una porta?
M.S.:Io questo l'ho saputo dopo: che era andata da un'amica.
P.M.: Bene, allora rimaniamo…
M.S.:Perché dopo, chiaramente, i Carabinieri mi hanno fatto sapere, siccome intervenuti su richiesta nostra sul posto…
P.M.: Ecco, le hanno…
M.S.:Mi hanno riferito che era stato stilato un referto medico…
P.M.: Va bene, rimaniamo a quello che sente lei dopo che l'Angiolina è uscita.
M.S.:Bene, Pacciani rimane in casa, poi esce di casa e a questo punto io non lo sento più però sento suonare a Piazza del Popolo; io dico che sento suonare due volte il campanello a Piazza del Popolo. Non risponde nessuno perché a Piazza del Popolo non c'è nessuno, dopo circa una decina di minuti ritorna Pacciani nell'abitazione di via Sonnino 30, sta altri 10/15 minuti in casa, riesce un'altra volta e torna fuori però questa volta non va in Piazza del Popolo, esce e basta.
P.M.: Lei non sa, ovviamente, dove va.
M.S.:No.
P.M.: Bene.
M.S.:Dopo circa 15 minuti, 20 minuti…
P.M.: Scusi, tutti questi minuti, sa ora, a questo punto a che ora saremo?
M.S.:Credo le 22 e un quarto, 22:30, perché l’ho annotati sulla brogliaccio.
P.M.: Bene.
M.S.:Ora e giri, naturalmente, delle registrazioni.
P.M.: Bene, ci servirà quando le sentiamo.
A.F.: Ci può dire il giorno per favore?
P.M.: Lo abbiamo detto all'inizio è il 19.
M.S.:E’ ancora il 19 maggio ’92.
P.M.: Prego, prego vada avanti.
M.S.:Allora che succede? Succede che Pacciani è solo in casa, accende la televisione e pronuncia: “Brutta puttanaccia la m’ha fregato, brutta infame”. Pacciani non parla più, si mette lì e guarda la televisione. Verso le ore 23:30, se non sbaglio, o le 23:00, questo non me lo ricordo, Pacciani spenge la televisione e va a letto. Ora, io sono in grado di dire “va al letto” perché l'affidabilità della microspia mi consente di sentire il rumore delle lenzuola e il rumore della rete. Questa è una precisazione che ho voluto fare.
P.M.: Bene, poi?
M.S.:Qui finisce, praticamente, il giorno 19 maggio, inizia il giorno 20 maggio ’92, sono circa… è notte piena, diciamo, e sono circa le ore 3:30 del mattino…
P.M.: Del 20.
M.S.:Del 20 maggio. Pacciani si alza dal letto, sento che cammina, lo sento camminare, sento il rumore delle ciabatte che strascicano per terra, si dirige verso la cucina anche perché dalla camera non ci sono altre uscite oltre alla cucina, poi nella cucina si passa nel salottino e bagno e basta. Si sofferma un istante e poi prosegue, prosegue per non so per dove, presumo per il salotto ma correttamente dico non so. Lo sento camminare. Quello che mi ha un attimino messo in allarme è stata una serie di rumori molto forte, molto pesanti che praticamente non hanno avuto un intervallo tra di loro; c’è stato questo rumore continuato, molto lungo, di questi rumori che praticamente non sono decifrabili come rumori di uno sportello di un mobile oppure… no, roba molto più pesante che viene sbattuta, trainata, cioè rumori molto grossi e qui c'è il momento dei rumori. Ad un certo punto…
P.M.: Quanto durano?
M.S.:Durano diverso tempo.
P.M.: Minuti o decine?
M.S.:No, una mezz’ora all’incirca, buona.
P.M.: Sono tutti registrati, li possiamo sentire anche noi.
M.S.:Sì, sì, sì, sarà lungo comunque sono registrati.
P.M.: Bene.
M.S.:Allora inizia questo rumore particolare che io interpreto, io interpreto…
A.B.: No lei non può interpretare, scusi Presidente!
P.M.: Presidente!
Presidente: Lei non interpreti.
P.M.: Lei non interpreti, che rumore è? Per descriverlo a noi, no per interpretarlo, lei ci descriva il rumore era poi… eh?
M.S.:E’ un rumore particolare…
A.B.: Che fa rumore.
M.S.:E’ una cerniera lampo, è una cerniera lampo.
A.F.: L’ha vista lei?
M.S.:No l’ho sentita.
P.M.: Presidente vogliamo ricordare a tutte le parti che l'interrogatorio lo faccio io?
Presidente: Signori, signori silenzio.
P.M.: Grazie.
Presidente: Andiamo avanti tanto, capite insomma…
A.F.: Quando lo facciamo noi…
M.S.:Allora preciso, preciso questo rumore molto particolare è diverso… praticamente viene fatto due volte: la prima volta a un rumore più mite, più dolce; la seconda volta che viene fatto a distanza di pochi secondi, quindi si può sentire, è un rumore molto più forte, quindi si sente benissimo, è un rumore corto.
P.M.: Va be’. Per lei è una cerniera, andiamo avanti.
M.S.:Andiamo avanti e arriva un'altra frase: “Dove cazzo è?”
A.B.: Ohooo...
P.M.: Bene, poi?
M.S.: Poi arriva… cioè, diciamo sono stati fatti altri rumori, ricominciano altri rumori sempre molto forti, molto… si sentono molto bene solo rumori pesanti. Ad un certo punto si sentono due colpi, sono colpi particolari però perché sono colpi che iniziano con un battito leggero e finiscono con un battito forte. Sono due colpi uguali che naturalmente si potrà sentire, credo, perché… Ecco, subito dopo questi due colpi, anche se Pacciani lo dice sottovoce, però la microspia riesce a catturarlo: “In do’ la metto ora?”; Lo pronuncia in dialetto stretto toscano ma praticamente il succo è “Dove la metto ora?”
P.M.: Va bene?
M.S.:In do' la metto ora.
A.P.: La metto.
M.S.:La metto, al femminile.
A.B.: Benissimo.
M.S.:A questo punto…
Presidente: Però non sappiamo che cosa era.
P.M.: Ah non abbiamo la più pallida idea.
A.B.: No, no ma non è “la metta”, dove lo metto.
P.M.: Per cortesia, il teste…
Presidente: Il teste ha detto “la metto” avvocato.
P.M.: Il teste dice di aver sentito…
M.S.:Io riferisco come ho sentito io.
Presidente: “In do’ la metto”.
M.S.:E’ registrata.
P.M.: Bene, quindi…
M.S.:Si sente molto bene, tra l'altro.
P.M.: Menomale, andiamo avanti.
M.S.:Quindi niente, dopo questa frase risento il Pacciani che ritorna verso la microspia, perché quando lo sento camminare praticamente lo sento molto avvicinarsi, piano, piano, sempre più vicino e poi basta. Dopo questo movimento qui…
P.M.: Quanto sarà durato in tutto da quando s’è alzato?
M.S.:Un’ora, da quando s'è alzato, il tutto è durato. Praticamente, niente, finisce il tutto e l'uomo ritorna al letto. Verso le 5:00 e un quarto lo sento tossire e sento i rumori dei lenzuoli poi io alle 6:45 ho finito il mio servizio. Questo è il tutto che è successo nella notte…
P.M.: Di quella notte, lei sa personalmente se sono stati fatti accertamenti successivi, nel corso di perquisizioni o di altri tipi di attività in casa Pacciani, per capire cosa poteva essere successo quella notte o lei non sa niente?
M.S.:No ci sono stato anch'io però…
P.M.: Avete, siete riusciti a capire se spostava la cucina perché non gli andava più quel…
M.S.:No…
P.M.: La disposizione di quei mobili…
M.S.:Le dico una cosa, le dico una cosa…
P.M.: Se l’ha visto eh…
M.S.:La microspia riusciva a captare addirittura il movimento al quarzo dell'orologio analogico che aveva alla parete, dalla sua sensibilità, quindi non sono state in grado di…
P.M.: Di capire…
M.S.:Di stabilire o di riconoscere, ricostruire i movimenti, i rumori, non sono state in grado.
P.M.: Nemmeno successivamente siete stati in grado di capire cosa poteva essere successo…
M.S.:No,no, no.
P.M.: Bene, io chiedo di sentire le bobine per i punti che possono interessare.
A.B.: Io vorrei fare qualche domanda dopo che la parte civile l'ha fatta.
Presidente: Signori di parte civile? Avvocato Colao?
A.C.: Si. Agente Spina lei è stato per molti giorni di servizio a fare le rilevazioni ambientali?
M.S.:Io ho cominciato il 2 febbraio ’92 e ho finito a maggio ’92. O i primi di giugno o alla fine di maggio, qualcosa del genere.
A.C.: Sono quattro mesi, circa, tre o quattro mesi. Una cosa, dico, si era, diciamo, abituato all'ambiente?
M.S.:Beh, direi proprio di si. Cioè più che l'ambiente ai rumori.
A.C.: Ai rumori…
M.S.:Perché io casa Pacciani non l'avevo mai vista, come non avevo mai visto Pacciani fino al giorno della perquisizione, diciamo.
A.C.: Senta, scusi, lei ha fatto anche osservazioni, diciamo, dirette, non so pedinamento, osservazioni da finestre dell'imputato?
M.S.:Guardi io di norma queste cose non le facevo, però visto che mi ha fatto questa domanda mi ricordo che una volta, pochi giorni prima che Pacciani fosse arrestato, noi avevamo predisposto giornalmente un servizio di vigilanza a Mercatale, quindi mi ricordo una volta di aver visto Pacciani che uscendo di casa andava nei pressi del campo sportivo, cioè praticamente Via dei Cofferi, con precisione, dove c'era una piccola discarica e c'erano legnami, pezzi di avvolgibili, cose così, insomma. Mi ricordo che lui insieme alla moglie Angiolina andò lì e si caricò… praticamente lui e la moglie si caricarono entrambi due grossi sacchi di legna a testa, cioè un sacco di legna a testa enormi. Tant'è vero che rimasi un attimino… vidi questa persona con questo sacco enorme, tutto piegato, che faceva rientro a casa…
A.C.: Fu una dimostrazione di forza, insomma?
M.S.:Direi proprio di sì, insomma…
A.C.: Senta, scusi, un'altra cosa, dunque, lei ci ha riferito delle fortissime offese, ingiurie e percosse che ha percepito, anche su supporto del certificato medico che poi ha potuto vedere dai suoi colleghi, che ha subito la Manni Angiolina, no? Ecco, mi disse una cosa lei che naturalmente era di casa lì perché sentiva tutti i rumori, quindi viveva quasi lì dentro…
M.S.:Direi proprio di si.
A.C.: Mi dice una cosa? Che reazioni aveva la Manni Angiolina? Ecco, protestava, si difendeva?
M.S.:Ma guardi, le offese rivolte alla moglie cominciavano alle 7:00 della mattina. Alle 7:00 la mattina cominciavano le offese alla moglie, tanto, tanto la moglie si provava a dire un qualcosa veniva aggredita subito, verbalmente naturalmente. Però molte volte la moglie addirittura non osava contraddire quello che diceva il Pacciani…
A.B.: Lei era presente, scusi?
P.M.: Lo sentiva.
M.S.:L’ho sentito avvocato, scusi sto raccontando i fatti.
A.B.: Certo.
M.S.:Cioè nel senso che tante le volte, anche l’Angiolina Manni, offendeva le figlie, cioè le offendeva lei personalmente. Le offendeva, poi però quando rimaneva sola in casa - perché devo precisare una cosa - che la Manni Angiolina usava spesso parlare da sola quando rimaneva in casa e tante le volte piangeva e diceva che voleva bene alle figlie, diceva che Pietro non gli dava da mangiare, che gli misurava il caffè, che gli misurava tante cose. Cioè si lamentava molto.
A.C.: Però avvolte le offendeva?
M.S.:Certo che le offendeva ma in presenza di Pacciani, non quando era sola.
A.C.: Allora era acquiescente al comportamento dell'imputato?
M.S.:Certo! Sennò la mangiava! Cioè lei come si vedeva che gli controbatteva una cosa, Pacciani si ribellava subito al comportamento della Manni!
A.C.: Bene, grazie, non ho altre domande.
A.B.: Senta, scusi, lei…
Presidente: Avvocato Bevacqua, prego.
A.B.: Grazie, lei ha partecipato all'introduzione delle microspie in casa?
M.S.:No, quello è stato fatto da personale della Criminalpol di Roma e credo dalla polizia scientifica di Firenze, non sono sicuro su questo.
A.B.: Come sono entrati in casa, scusi?
M.S.:Questo non glielo so dire.
A.B.: Sono entrati. Bene? Benissimo. Quindi in questa casa e anche nell'orto si poteva entrare chiunque, no?
M.S.:Mah, chiunque… bisognava attraversare quel corridoio con i due cancelli.
A.B.: In casa si poteva entrare, sono entrati in casa senza che nessuno gli aprisse la porta.
P.M.: Hanno fatto una perquisizione quel giorno, così perché evitiamo le domande…
A.B.: Non lo so se hanno fatto la… io sto facendo una domanda ben precisa!
P.M.: C’è verbale!, C’è un verbale!
A.B.: Per mettere le microspie.
P.M.: C’è un verbale di perquisizione quindi l'entrata è legittima.
A.B.: Va bene, sì ma sono entrate delle persone di Roma.
M.S.:Ma non posso rispondere a questa domanda…
P.M.: Delegate a fare la perquisizione!
A.B.: Signor Pubblico Ministero mi scusi, sto facendo una domanda legittima!
P.M.: No sta dicendo che sono entrati in casa e io sto spiegando perché.
A.B.: Lui mi sta dicendo che sono entrate in casa delle persone di Roma. Voglio sapere i nomi e i cognomi di queste persone di Roma, se risultano negli atti…
P.M.: Sono negli atti.
A.B.: Se risultano agli atti, me lo vuol dire per cortesia?
M.S.:Guardi che io, quando ho iniziato il mio servizio, era già tutto già funzionante.
A.B.: Tutto funzionante.
M.S.:Io ho preso consegna solamente dei registratori…
A.B.: Ora vedremo se esistono questi signori di Roma, se esistono agli atti, va bene…
P.M.: Esistono, stia tranquillo, vivi e vegeti.
A.B.: Ma certamente che esistono, tutto esiste!
P.M.: Possono venire qua a salutarla.
A.B.: Esiste anche Dio!
Presidente: Torniamo al processo, tutto questo non c'entra niente.
A.B.: Allora, volevo dirle una cosa, voi avete fatto un brogliaccio, avete scritto un brogliaccio, no?
M.S.:Tutti i giorni si faceva.
A.B.: L'ha scritto lei il brogliaccio?
M.S.:Quello che riguarda dal 19 al 20 si.
A.B.:Allora le leggo quello che lei ha scritto, questo brogliaccio: “si alza dal letto - non si capisce cosa stia facendo - rumori ambientali” oggi sembrava che fosse stato… non so che cosa sia successo… va be’… “sembra quasi che sposti qualcosa - cammina per la casa” invece oggi sarebbe spostato tutta la casa…
M.S.:Guardi avvocato che veramente sembrava…
A.B.: Sto dicendo quello che lei ha scritto. “A circa giri 100 il P.P. esclama ‘dove cazzo è’ oppure ‘come cazzo è’ - poi si sente il rumore di una cerniera zip, di una borsa o di un giubbotto” bene?
M.S.:Certo.
A.B.: No, io per ricordare quello che lei ha detto prima, cerniera grossa, rumore prima, rumore grosso. “L’uomo è ancora in movimento dalle ore 3:35, non si è fermato un attimo; Alle ore 4:00 Pacciani esclama: Maledetto! Sembra quasi che cerchi qualcosa che non trova, poco dopo il sottoscritto coadiuvato dall'assessore Pizzo ha udito…”
P.M.: Non è un assessore.
M.S.:Assistente.
A.B.: Speriamo che sia un assessore!
M.S.:Assistente.
A.B.: Assistente, diventerà assessore prima o dopo, “… e normalmente registrato la seguente frase pronunziata affannosamente: ‘ora dove la metto?”. E’ vero? Ohooo… io le volevo dire che il perito d'ufficio proprio su questa frase che lei dice “ora dove la mette” dice chiaramente invece in maniera diversa, bene? Ed è la bobina numero 63B numero…
Presidente: Dicevo, ma allora c'è la trascrizione!
P.M.: Mah, io volevo…
A.B.: C’è! C’è!
P.M.: Appunto, volevo arrivare al punto!
A.F.: C’è la trascrizione.
P.M.: Volevo arrivare al punto.
A.B.: E c’è! C’è! Presidente!
A.F.: Eccome!
A.B.: C’è! C’è!
P.M.: Visto? È molto semplice di quel che sembra.
A.B.: Lui ha detto altre cose, la numero 63…
P.M.: Può dire quello che ha sentito? Lei non lo creda…
A.B.: Ma lui può dire quello che vuole!
Presidente: Signori avanti, andiamo avanti.
A.B.: Io non lo posso credere!
A.F.: Ma perché deve interrompere!
P.M.: Io non gliel'ho chiesto.
A.B.: E’ allora, perché dice esattamente, “… respiro affannoso, la frase ‘in do’ la metto ora’, Pacciani finisce di lavorare alle 4:00 eccetera…” questo è quello che scrivete voi e poi c'è la bobina posizionata a giri 00, va bene? E dice esattamente: ‘Voce maschile: O in do’ lo metto ora?’ si sentono ancora dei rumori in sottofondo fino ai trecento giri richiesta” O in do’ lo metto ora? E prima di questo “Brutta puttanaccia, brutta infame, hai capito?” eccetera. O in do’ lo metto? Do lo metto ora. Va bene? Lei invece è diventato…
M.S.:No ho detto quello che ho sentito io.
A.B.: Quello che ha sentito lei.
P.M.: Per fortuna è registrato.
A.B.: Precisamente.
A.F.: Per fortuna è trascritto.
P.M.: No, per fortuna è registrato.
A.F.: E’ trascritto.
A.B.: Certamente, però… ohoo… scusi una cosa, dato che lei è così attento, avevate fatto… attivato tutta una serie di attività…
M.S.:Beh è un servizio che mi... cioè ci avevo preso…
A.B.: Certamente, guardia io non è che ce l’ho… io non ce l'ho con nessuno, io voglio capire…
M.S.:In particolar modo…
A.B.: Capisce? Io sono uno che capisce molto lentamente…
M.S.:Anche perchè con l'intercettazione ambientale è stata uno dei pochi in Italia che…
A.B.: Voglio capire, voi stavate sentendo perché volevate - certamente il vostro capo i vostri capi, lei, tutti quanti - eravate alla ricerca di qualche gingillo, giusto? Ohooo… il famoso gingillo che invece non si trova perché poi il gingillo partorisce un proiettile, va be’… aldilà del proiettile, questo gingillo… quando lei ha sentito “in do’ la metto” o “in do’ lo metto” lei dice di aver attivato “dando tempestivo avviso del fatto al dottor Perugini e all’ispettore Lamperi” è vero questo?
M.S.:E’ vero si.
A.B.: Ohooo, mentre l'assessore… eddaglielo con l'assessore! L’assistente…
P.M.: Ora viene anche il sindaco, dopo.
A.B.: “L’assistente Pizzo”, a me piace Pizzo Calabro perché c’è un bellissimo mare, “si portava all'esterno nella adiacenza di via Sonnino perseguire eventuali spostamenti dell’uomo”.
M.S.:Questo mi sono dimenticato di dirlo comunque è vero.
A.B.: Ecco, dato che c'era questo gingillo o questa gingilla in giro perché l'ispettore Lamperi…
M.S.:Ma mica l’ha detto nessuno che c’era il gingillo!
P.M.: (ride)
M.S.:Chi l'ha detto che c'era il gingillo?
A.B.: Scusi, abbia pazienza, l'abbia pazienza. “Veniva dato tempestivo avviso del fatto al dottor Perugini” quindi voi dite al dottor Perugini: questo ha detto una frase ‘in do’ la metto?’, ‘in do’ lo metto’?
M.S.:E’ vero.
A.B.: Ecco, ohooo, viene Perugini, viene Lamperi che cosa fanno?
P.M.: Non viene proprio nessuno.
M.S.:No non viene nessuno.
A.B.: Ah, non viene nessuno?
M.S.:No.
A.B.: Non viene nessuno.
P.M.: Cosa devono fare, scusi?
A.B.: “Mentre l'assistente Pizzo si portava all'esterno”…
M.S.:Si.
A.B.: Oh, quindi un assistente c'era!
M.S.:Certo.
A.B.: Non ha fatto nulla? Non è entrato?
M.S.:No, un momento! I ragazzi di Roma servivano esclusivamente per fare i pedinamenti e noi servivamo per fare le intercettazioni.
A.B.: Insomma io non so chi era che pedinava e chi intercettava…
M.S.:No, glielo dico io. Cioè è stato fatto questo qui di mia iniziativa perché per, diciamo, pedinare il Pacciani tante le volte che fosse uscito di casa, quindi lui radiocollegato con me è uscito ed è andato nelle immediate vicinanze dello sdrucciolo di Via Sonnino 30.
A.B.: Ecco, è entrato in casa? Ha bussato?
M.S.:Come ha fatto a entrare in casa?
A.B.: Le sto domandando io…
P.M.: Lo chieda a Pacciani.
A.B.: Se è entrato… No, lo devo chiedere a lui!
M.S.:Innanzi tutto se entrava in casa veniva registrato perché…
A.B.: E’ entrato in casa? E’ entrato qualcuno? Hanno fatto una perquisizione?
M.S.:No, guardi, eravamo io e lui e basta quindi io sono rimasto l'intercettazione ambientale e l'Assistente Pizzo è andato lì fuori dello sdrucciolo, però proprio sulla strada, non c'entra nulla con l'entrare in casa.
A.B.: Ohoo, va bene, quindi lei ha detto a… ha dato allarme di questa frase che aveva sentito…
M.S.:Si, certo.
A.B.: E’ venuto solo l'Assistente Pizzo che è rimasto lì…
M.S.:Ho messo a conoscenza i miei superiori…
A.B.: Fermo… e basta.
M.S.:No è andato lì, è rimasto fermo, quando poi io gli ho dato l’ok per rientrare, perché era cessato il tutto e Pacciani era tornato al letto, lui è rientrato.
A.B.: E’ rientrato.
M.S.:E’ finita lì la storia.
A.B.: E non siete entrati?
M.S.:No.
A.B.: Andati a vedere?
M.S.:No perché noi avevamo avuto disposizioni ben precise e…
A.B.: Va bene.
M.S.:Non abbiamo avuto risposta.
A.B.: Ho capito, non è che sia molto… così… tempestiva, questa attività indagativa.
M.S.:Ho capito ma io…
P.M.: Lei conosce uno strumento giuridico per entrare in casa di notte?
A.B.: Ma qualche… se ne… ma io penso che se ne entra di tutti i modi… in tutti i modi si entra…
P.M.: No, guardi, qui non è entrato nessuno.
A.B.: No, no, giuridici certamente non li conosco.
P.M.: Bene.
A.B.: Non li conosco perché io non so fare, non le faccio queste cose.
P.M.: Era per chiarirsi che hanno fatto bene a non entrare.
A.B.: Certamente, io faccio solo avvocato quindi basta, se io fossi stato però comandante di questi avrei chiesto telefonicamente al P.M….
P.M.: Non è consentito.
A.B.: E qualche volta si.
P.M.: Non è consentito.
A.B.: Specialmente quando si tratta di armi e lei lo sa benissimo.
P.M.: E noi… appunto è lì la prova, no?
A.B.: E’ la prova quando si tratta di armi, ma non c'era l'arma ma l’ipotesi c’era!
P.M.: Nessuno è entrato dentro avvocato.
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