lunedì 7 novembre 2011

Ruggero Perugini - Deposizione del 13 giugno 1994 - Undicesima parte

Segue dalla decima parte.

A.F.: Comunque ecco i pali di cemento, quei paletti di cemento che dovevano essere adibiti a vigna ed erano per terra per delimitare uno stradello… io vorrei sapere se voi quel paletto di cemento in cui rinveniste il proiettile, la cartuccia o proiettile era rotto o è stato rotto da voi.
P.M.: Chiedo scusa Presidente mi sembra che il controesame verta su argomenti per il quale il P.M. ancora non ha fatto domande e aveva spiegato stamattina, e così è avvenuto, ci siamo fermati alla perquisizione…
Presidente: Avvocato forse lei non c’era…
P.M.: Del 6 dicembre ’91, su questo… l’esame del teste su questo non è ancora avvenuto.
Presidente: Avevamo suddiviso per comodità di tutti naturalmente…
A.F.: Si ma ero presente quando… vi erano paletti portavite? Domanda del Pubblico Ministero…
P.M.: Si parlava…
A.F.: Domanda del Pubblico Ministero, domanda del Pubblico Ministero, questa era la domanda e c’ero.
P.M.: Relativa al ’90 era la mia domanda, dottore si ricorda vero?
A.F.: Erano dei pali… la risposta: Pali di cemento armato che erano usati come delimitazioni di un viottolo, i paletti che erano seminterrati nel ’90 erano nella stessa posizione, questa è la risposta. Io c’ero benissimo a questo argomento.
Presidente: Va bene andiamo avanti.
R.P.: Qual è la domanda?
A.F.: La domanda è questa: il paletto di cemento in cui è stato trovato il proiettile o la cartuccia era intero o spezzato?
R.P.: Io ricordo che quando i vigili del fuoco rimossero i paletti reggivite per cominciare a scavare il giardino, l’orto, chiamiamolo così, uno dei paletti si spezzò o era già spezzato e comunque tirato fuori comparve in due pezzi e lo ricordo anche perché il perquisendo reagii molto male a questa… come se gli avessimo rotto un vaso cinese. Quei due paletti come vennero fuori… se fu spezzato dai vigili del fuoco nel tirarlo fuori o se era già spezzato nel terreno e non se ne vedeva la frattura questo non glielo posso dire comunque credo che la cosa sia facilmente accertabile vedendo la cassetta perché quelle operazioni furono filmate dall’inizio alla fine.
A.F.: Ecco un’altra domanda, questa è la famosa trousse da bagno e vicino alla trousse da bagno lei ha detto questa mattina di aver trovato un portasapone…
R.P.: No ho detto che l’ho trovato dentro.
A.F.: Dentro.
R.P.: Si.
A.B.: Pensava… Forse…
A.F.: Ecco siccome si è disquisito molto sul colore e sulla marca di questo portasapone lei come l’ha trovato? Che colore era e che marca aveva inciso?
R.P.: Era un portasapone chiaro dal coperchio…
A.F.: Chiaro in che senso?
R.P.: Chiaro, bianco… era sporco… bianco sporco. Dal coperchio piuttosto elaborato e su un lato… non su un lato sul bordo del coperchio c’era una bruciatura di sigaretta. Me ne ricordo bene del portasapone perché abbiamo fatto molti accertamenti su quel portasapone, li abbiamo fatti in Italia, li abbiamo fatti in Germania e la marca… marca… c’era inscritta in un circolo, sotto, la parola DEIS, DEIS. Facemmo accertamenti anche alla camera di commercio di Colonia per vedere se potesse essere… se quel marchio fosse stato… non trovammo, non siamo riusciti a trovare quel simbolo, quel marchio.
A.F.: Ecco quindi in Germania non c’è nessuna marca di portasapone DEIS?
R.P.: Neanche in Italia.
A.F.: Neanche in Italia. Ci può essere in un carcere italiano? Bad'e Carros per esempio? Sardegna…
R.P.: Quando il suo assistito fu interrogato disse che quel portasapone lui lo aveva comprato allo spaccio del carcere, in effetti non era vero nel senso che lui effettivamente ha acquistato un portasapone allo spaccio del carcere ma è un portasapone che ha in comune con quello che noi trovammo dentro la trousse da bagno soltanto il fatto di essere bianco, è anche diverso come fattura ed è un portasapone di quelli che effettivamente vengono venduti presso gli spacci del carcere.
A.F.: Ecco però Pacciani, mi scusi se la interrompo un attimo…
R.P.: Portasapone che lui aveva in uso, l’altro no, non ce l’aveva in uso, non come portasapone perché l’altro serviva come portagioie, diciamo così, per quegli oggetti, catenine, perline, ciondoli, spille che trovammo nel suo interno. Il portasapone era… quindi con questi oggetti che ho sopradescritto e che sono tutti elencati nel verbale di sequestro del 2 giugno, mentre la trousse la sequestrammo in un momento successivo, il 13 giugno, dentro quella trousse c’era il portasapone con questi oggetti dentro e c’erano anche delle penne e matite, se non vado errato, di marca tedesca.
A.F.: Si momentaneamente era adibito a quell’uso. Non sappiamo la storia precedente comunque nelle verbalizzazioni dell’interrogatorio di Pacciani su questo punto si dice non che lui l’avesse comperato dallo spaccio del carcere ma che l’avesse acquistato o avuto stando dentro il carcere; lei sa che il portasapone è un oggetto, non è un dentifricio, può essere come uno spazzolino che si può portare dal di fuori quindi qualsiasi detenuto poteva aver dato a Pacciani, quando è andato via… si lasciano gli oggetti a volte…
P.M.: Ma leggiamo cosa ha detto.
R.P.: Forse la memoria mi tradisce ma io credo di ricordare che lui abbia detto di averlo comprato allo spaccio del carcere, poi se l’ha comprato da un’altra parte questo non lo so, era in carcere… credo che si possa leggere il verbale di interrogatorio.
A.F.: Come mai la sua attenzione nel ’90, quando aveva già visto… o diciamo nel ’91… 6 dicembre perché prima che arrivasse Pacciani lì… voi il 3 dicembre anzi, non il 6, avevate fatto un’altra perquisizione a casa Pacciani in via Sonnino…
R.P.: Esatto quella del 6 è in carcere.
A.F.: Si in carcere, quella del 3 invece è lì in casa Pacciani. Come mai lei questa mattina ha detto di aver visto in una busta, in quella macchina da cucire… in quella bustona… che c’era un album…
R.P.: Nel ’91.
A.F.: Nel ’91.
R.P.: Non nel ’90.
A.F.: No, no ’91, 3 dicembre, ’91, 3 dicembre… come mai la sua attenzione…
R.P.: E’ un dato che io ho fornito con un minimo di riserve nel senso che a dicembre ’91 feci caso già… cioè la mia attenzione non era più tanto concentrata esclusivamente su armi o tutto ciò che a armi conducesse, diciamo che mi ricordo il particolare anche perché onestamente è un luogo piuttosto strano per custodire degli oggetti il coperchio di questa macchina per cucire, quindi ci sono degli appigli di memorie che mi aiutano a ricordare. Lei dice perché mi ricordo? Perché mi colpiscono, vede avvocato Fioravanti un’indagine non è mai fatta, tranne rari casi ma a me non son mai capitati, geniali intuizioni, è fatta di fatica e di attenzione. Attenzione ai particolari, i particolari che sembrano fuor di posto colpiscono la fantasia indubbiamente e si prestano ad essere ricordati meglio di altri che invece sono perfettamente consonanti con il contesto.
A.F.: Dottor Perugini lei sapeva che uno degli avvocati, e allora ero io, andava a trovare costantemente Pacciani? Circa una/due volte a settimana in quella casa di Via Sonnino 30?
R.P.: Certamente lo sapevo, io ero informato su tutti coloro che andavano a trovare il Pacciani.
A.F.: Ecco e dopo le prime notizie avute di queste mie visite, delle visite del suo legale e difensore, a Pacciani avete riferito alla magistratura che avevate captato la voce e le frasi dell’avvocato?
R.P.: Era praticamente impossibile non captarle, come era impossibile non captare tutti i commenti che poi il Pacciani faceva su le visite di color che erano…
A.F.: Quelle di Pacciani non mi interessano, alla difesa non interessano, quelle della difesa interessano molto.
R.P.: Certo la magistratura è stata informata…
P.M.: Ha disposto lo stralcio perché non sono assolutamente utilizzabili…
Presidente: Sono inutilizzabili.
P.M.: C’è un provvedimento del Presidente sezione G…
Presidente: Di Valerio Lombardo esatto.
A.F.: Ecco ne come mai io sono stato fermato, io difesa di Pacciani, qualche giorno dopo una mia frase…
Presidente: Avvocato senta…
P.M.: La domanda!
A.F.: Volevo chiedere!
Presidente: Cosa c’entra tutto questo con quest’indagine? Non c’entra nulla, non c’entra assolutamente nulla, si tratterà di un’attività di P.G. che era fuori luogo eccetera ma non ha nulla a che fare… Parliamo dell’indagine di quello che la…
A.F.: Finalmente Presidente io prendo atto che dobbiamo parlare dell’indagine degli otto duplici omicidi.
Presidente: D’altra parte quando si fa un’intercettazione ambientale è molto difficile non intercettare chiunque vada lì.
P.M.: Anzi direi che l’unica sanzione che dà giustamente il nostro codice è quella della non utilizzabilità, questa è la strada che abbiamo preso…
A.F.: E della distruzione ex articolo 271 nuovo codice procedura penale.
Presidente: Nessuno guardi… io non so neanche cosa lei ha detto, anzi ignoro addirittura…
P.M.: Nemmen’io lo so guardi se può essere…
Presidente. E mi sono ben guardato… Non so neanche dove sia quella…
P.M.: Nemmen’io, non ne ho la più pallida idea. In questo processo ci sono solo una trentina di telefonate, sono in quel provvedimento fatto dal GIP che è in atti.
Presidente: Benissimo.
P.M.: Su cinque mesi o sei mesi…
R.P.: Certo se l’accusa nega 1300 pagine di telefonate depositate…
P.M.: Ma non le nega Presidente…
A.F.: Io posso anche chiudere i fascicoli e fare…
P.M.: Ma cosa c’entra cercarle…
Presidente: Avvocato cosa c’entra a questo punto…
A.F.: No, no… Gliel’ha fatta il Pubblico Ministero questa osservazione.
P.M.: No non sono utilizzabili nel processo e non sono utilizzate.
Presidente: Non sono utilizzabili, non esistono.
P.M.: Non esistono.
Presidente. E di cui non ce ne importa nulla.
P.M.: E infatti…
A.B.: Noi signor Presidente siamo d’accordo però se la Polizia ferma l’avvocato mi pare che sia un fatto piuttosto grave…
Presidente: Avvocato io non so in quale contesto ma non è questa la sede per dolervi che semmai era allora…
R.P.: Questo non è un particolare di mia conoscenza e sarei curioso di conoscerlo.
Presidente: Poi il dottor Perugini non lo sa nemmeno… Lei è stato fermato?
A.F.: Lo sa perché quando io ho detto “questa è la sesta cappellata di Vigna”, queste testuali parole virgolettate riportate agli atti, mi sembra che sia sconveniente per una difesa fare questo ma è fuori processo questo…
Presidente: Eh allora…
A.F.: Continuerò dopo.
Presidente: Va bene avvocato, comunque stia tranquillo che di ciò che è intercorso fra lei e il Pacciani…
R.P.: E’ stato fermato?
Presidente: …nessuno sa e saprà niente, noi perlomeno…
R.P.: Non da noi credo.
Presidente: La Corte è del tutto all’oscuro e lo sarà sempre.
R.P.: Anche la SAM ne è all’oscuro.
Segue...

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