lunedì 28 novembre 2011

Giuseppe Daidone - Deposizione del 15 giugno 1994

Giuseppe Daidone fu ascoltato il 15 giugno 1994 nel processo a Pietro Pacciani. Quelle che seguono sono le sue dichiarazioni.
Presidente: Prego signori.
P.M.: Si Presidente.
Presidente: Pubblico Ministero.
P.M.: Sentiamo il maresciallo dei Carabinieri Daidone che è il teste che è stato indotto la volta scorsa dopo che… richiesto alla Corte e la Corte l’ha ammesso… dopo che l’imputato Pacciani raccontò in modo diverso l’episodio relativo alla perquisizione in carcere, siccome il Maresciallo Daidone, insieme al dottor Perugini e altri, ha firmato il verbale di perquisizione io ho chiesto ed ottenuto la volta scorsa di sentirlo oggi su quel fatto.
Presidente: Benissimo, Maresciallo consente la ripresa televisiva?
G.D.:
Presidente: A lei non gliene importa nulla, benissimo allora la ripresa è consentita, vuole leggere per cortesia quella formula e darci le sue generalità?
G.D.: Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza.
Presidente: Benissimo, le sue generalità Maresciallo per cortesia…
G.D.: Daidone Giuseppe nato a Catania il xx.xx del 19xx, Maresciallo nei Carabinieri in servizio alla sezione anticrimine di Firenze.
Presidente: Vuole rispondere per cortesia alle domande del Pubblico Ministero?
P.M.: Maresciallo lei ha redatto due verbali: uno di perquisizione e uno di sequestro datati 6 dicembre ’91, che sono già a disposizione della Corte, relativi a una perquisizione e sequestro di oggetti che sono stati fatti nella casa circondariale di Sollicciano al momento o prima delle dimissioni del Pacciani da quel carcere in quella data, lei ricorda questa perquisizione e questo sequestro?
G.D.: Si la ricordo questa perquisizione.
P.M.: Ecco, ci vuole raccontare, aldilà di quello che è già scritto nei verbali, cosa ricorda lei di quell’atto?
G.D.: Dunque quell’atto fu un atto, diciamo… d’urgenza, fatto la mattina in ufficio, telefonò il dottor Perugini dicendo che aveva ricevuto un decreto da fare una perquisizione al Pacciani perché usciva dal carcere e bisognava perquisirlo, s’arrivò alla casa circondariale di Sollicciano…
P.M.: Chi eravate? Lei con chi arrivò?
G.D.: Ero io con il Tenente Sangiuliano della sezione anticrimine. Si arrivò alla casa circondariale di Firenze-Sollicciano, trovammo il dottor Perugini con l’ispettore Lamperi che già aveva iniziato la perquisizione personale del Pacciani e aveva già… diciamo era in procinto di essere scarcerato e ci aveva già dei sacchetti neri della Fiorentinambiente con dentro documenti e altro…
P.M.: Ricorda dove era quando arrivò lei? In che zona del carcere eravate?
G.D.: Dunque eravamo all’ufficio matricola in un ufficetto, in una stanzina molto stretta…
P.M.: Alla matricola.
G.D.: Alla matricola.
P.M.: Bene.
G.D.: Si però non nell’ufficio grande, diciamo un ufficetto molto piccino.
P.M.: Bene, quindi lui aveva già le sue cose? Fra virgolette, già radunate?
G.D.: Si, si.
A.B.: Scusi signor Presidente, no, le domande scusi signor Pubblico Ministero lei faccia le domande senza anticipare la risposta.
P.M.: Non anticipo la risposta l’ha detto…
A.B.: Se aveva le sue cose… lui dice o si o no!
P.M.: Aveva dei sacchetti ci ha detto…
A.B.: Aveva dei sacchetti della Fiorentinambiente, vediamo che cosa c’era!
Presidente: Va bene via signori facciamogli raccontare…
P.M.: Posso chiederlo o…
A.B.: Io credo che lei debba fare la domanda, credo, credo.
P.M.: Credo di fare le domande come il codice prevede, lei faccia tutte le opposizioni che crede.
Presidente: Andiamo avanti.
P.M.: Posso andare avanti? Grazie. Vuole raccontarci allora com’è andata questa cosa?
G.D.: Allora aveva questa roba della Fiorentinambiente, naturalmente già il dottor Perugini aveva iniziato a guardare questi documenti che erano ritagli di giornali, manoscritti, lettere, comunque numerosa, diciamo, documentazione da guardare. Si guardò questa roba che era tanta, nel frattempo guardando anche il decreto di perquisizione che disponeva una perquisizione personale e locale, chiedemmo a un agente della Polizia penitenziaria se ci accompagnava, a me e al Tenente Sangiuliano, nella cella già occupata dal Pacciani mentre il dottor Perugini e l’Ispettore Lamperi continuavano questo esame della documentazione…
P.M.: Loro rimasero…
G.D.: Loro rimasero lì e noi, io e il Tenente Sangiuliano, insieme ad un agente della Polizia penitenziaria si andò nella cella già occupata dal Pacciani. S’arrivò lì e la cella era diciamo completamente vuota, non c’erano altri detenuti…
P.M.: Non c’erano altri detenuti.
G.D.: Non c’erano altri detenuti, si chiese all’agente della Polizia penitenziaria se non c’era perché mancava da poco mi disse: No il Pacciani ultimamente è stato qui da solo.
P.M.: Nella cella ci stava da solo.
G.D.: Nella cella ci stava da solo. Se non ricordo male mi disse che ci stava lì da non tanto tempo, da una quindicina di giorni…
P.M.: In quella cella…
G.D.: Non so se perché portato da un’altra cella o perché chi stava con lui… perché notai che c’erano due letti e due armadietti…
P.M.: Era una cella da due persone?
G.D.: Due persone, c’erano solo materassi, c’erano solo due armadietti…
P.M.: Vuota?
G.D.:Vuota, completamente vuota, si chiese se non c’era nulla di… di… da guardare perché era completamente vuota, chiesi addirittura al coso, all’agente se già fosse passata la Polizia, lui mi…
P.M.: La pulizia o la Polizia?
G.D.: No, no l’uomo delle pulizie.
P.M.: La pulizia.
G.D.: E mi disse che senz’altro era già passato perché era già mezzogiorno e qualcosa, era già passato sicchè nulla c’era da prendere, non abbiamo preso nulla, siamo ritornati un’altra volta nell’ufficio matricola per continuare l’esame di questa documentazione che era tantissima e lì si fece un verbale, diciamo, di tutta la… non si fece sul posto il verbale, si prese questa roba per fare un successivo verbale di acquisizione di tutta questa documentazione.
P.M.: Senta quindi pacchi, come dice il signor Pacciani, di riviste pornografiche lei non ne trovò in quella cella?
A.F.: No ma questa non è una domanda è una risposta.
P.M.: Ne trovò… la domanda: ne triovò pacchi…
A.F.: È una risposta.
Presidente: Avvocato ammetto la domanda.
P.M.: Trovò pacchi…
G.D.: Io ho detto che sono arrivato lì sul posto, non ho notato nulla di importante, ho anche chiesto all’agente della Polizia penitenziaria perché mi sembrava strano che un detenuto che avesse portato via della roba scarcerando e… non avesse lasciato in giro dello sporco, francamente il fatto di vedere pulito e niente in disordine mi invitò quasi a fare questa domanda, cosa che feci e lui mi disse: Mah a quest’ora saranno già passati quelli per fare le pulizie e l’avranno…
P.M.: Lei da quella cella non portò niente?
G.D.: Io non portai via nulla da quella cella.
P.M.: Bene grazie, non ho altre domande.
Presidente: Signori avvocati di parte civile avete domande? Signori avvocati della difesa, avvocato Bevacqua.
A.S.: Ne avrei una io Presidente.
Presidente: Ah un attimo, scusi avvocato, allora avvocato Santoni, mi raccomando tempestività, prego.
A.S.: Una delucidazione, in quella cella voi sapete quanti detenuti c’erano? Quando siete andati voi c’erano altri detenuti o no?
G.D.: Dunque io… quando sono andato io non c’era nessuno, non c’era persone, non c’erano detenuti, chiesi anche se c’erano altre persone, diciamo, mi disse l’uomo della… l’agente della Polizia penitenziaria mi disse che non c’era nessuno e che negli ultimi tempi, non ricordo i giorni, il Pacciani addirittura in cella era stato anche da solo.
A.S.: Grazie nessun’altra domanda.
Presidente: Prego avvocato Bevacqua.
A.B.: Senta, negli ultimi tempi Pacciani era rimasto da solo, evidentemente prima era in compagnia…
G.D.: Così mi ricordo… come richiesta fatta all’agente di Polizia penitenziaria che mi diede questa risposta.
A.B.: Quindi evidentemente prima era in compagnia…
G.D.: Evidentemente… può darsi che prima fosse sta… io non chiesi…
A.B.: Le domando questo: sulla base delle dichiarazioni delle richieste, delle domande che ha fatto il signor Pubblico Ministero lei la mattina riceve, comunque voi ricevete una telefonata dal dottor Perugini, la mattina…
G.D.:Si.
A.B.: Ecco ohooo, il quale vi dice dobbiamo andare a fare questa perquisizione…
G.D.: Si.
A.B.: Ecco, le domando questo: voi facevate indagini collegate Carabinieri e Polizia?
G.D.: Confermo, non me ne occupavo direttamente, preciso questo.
A.B.: No, la domanda è questa, nel senso che ogni, qualsiasi atto di polizia giudiziaria che era richiesto dalla Procura dovesse essere fatto insieme…
G.D.: In collaborazione…
A.B.: In collaborazione, quindi non si poteva fare da soli? Ecco, è vero? Era questa la… in genere era così, la prassi era questa…
G.D.: Diciamo si.
A.B.: Quindi il dottor Perugini vi dice che vi era un decreto, che era in possesso di un decreto firmato dal Pubblico Ministero il quale lo autorizzava a fare… quindi autorizzava l’autorità, la polizia giudiziaria a fare una perquisizione, questo quando ve lo dice pressappoco?
G.D.: Penso verso le dieci e mezza/undici, diciamo il tempo materiale di prepararsi e andare, sono andato io, preciso questo, sono andato io quella mattina perché il collega che si occupava, diciamo, che collaborava con la squadra SAM che faceva le indagini era impegnato…
A.B.: Che era il Maresciallo Frillici… Capitano Frillici?
G.D.: Il Maresciallo Frillici e allora non essendoci lui e dovendo naturalmente offrire collaborazione per questo decreto andammo io e il Tenente Sangiuliano.
A.B.: Ecco, vi siete recati lì al carcere e al carcere c’era già il dottor Perugini e il…
G.D.: Si era già arrivato.
A.B.: E l’avete trovato nella?
G.D.: Nell’ufficio matricola e per giunta non nell’ufficio matricola, per chi lo conosce, penso che lei sa, non nell’ufficio grande, diciamo, in una stanzina, un ufficetto laterale… una cosa…
A.B.: Ecco, c’era il Pacciani là oppure no?
G.D.: Si il Pacciani era presente.
A.B.: Era là presente.
G.D.: Si
A.B.: Ecco e il dottor Perugini e l’altro collega del dottor Perugini o il suo dipendente stavano facendo la visione…
G.D.: Diciamo stavano…
A.B.: Stavano visionando questi documenti…
G.D.: Avevano iniziato, penso, anche a notificare il provvedimento e stavano iniziando… quando s’arrivò ebbi modo io di vedere questi sacchetti neri con della roba e poi s’incominciò anche a guardarla, poi data anche la ristrettezza, francamente, del posto e guardando il decreto che qualcuno doveva fare qualcos’altro, visto che c’era una perquisizione personale e locale, ci separammo, nel senso che no si andò a fare questo… tanto si doveva fare…
A.B.: E là non avete trovato nulla? Nella cella?
G.D.: Nulla, nulla perché era proprio pulita.
A.B.: Quindi tutta la roba era già stata portata in questi sacchi, in questi sacchetti?
G.D.: In questi sacchetti, all’interno di questi sacchetti.
A.B.: Ecco, lei li visionò esattamente oppure no? Cioè qualcuno andò su…
G.D.: Si.
A.B.: Chiedo scusa chi andò su? Lei e...
G.D.: Io e il Tenente Sangiuliano.
A.B.: Voi Carabinieri andaste su e non c’era più nulla, quanto siete stati su?
G.D.: Mah… poco, diciamo 5/10 minuti, il tempo di dare un’occhiata.
A.B.: Mentre gli altri continuavano a vedere, dopodiché voi siete…
G.D.: Siamo riscesi…
A.B.: E avete fatto le operazioni…
G.D.: Abbiamo visto, aiutato a guardare la roba, resoci conto che era così tanta, così numerosa che lì o si prolungava la permanenza del Pacciani in carcere, cosa non possibile dato che c’era un provvedimento di scarcerazione, o si stava lì a vedere ‘sta roba…
A.B.: Quindi avete preso questa roba…
G.D.: O si decideva per prendere questa roba, fare un sequestro del tutto e ripromettendoci di guardare questa roba…
A.B.: È stata materialmente presa tutta questa roba ed è stata portata dove?
G.D.: In Questura.
A.B.: In Questura, dove poi si è dato corso a tutta la… Non ho altre domande, grazie.
G.D.: Prego.
Presidente: Avvocato Fioravanti ha domande?
A.F.: No, no grazie.
Presidente: Possiamo licenziare il teste allora.
P.M.: Senz’altro Presidente.
Presidente: Può andare Maresciallo grazie, buongiorno.

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