Presidente: Bene buongiorno, l’udienza è aperta, volevo informarvi che sono stati montati i condizionatori d’aria, oggi non ce n’è bisogno… sono stati montati quindi potremmo lavorare in proseguio con più tranquillità, ringraziamo di questo, ve lo dico subito, il Comune, in particolare il dottor Giani, l’assessore ai lavori pubblici il quale è stato, come sempre, molto fattivo. I problemi non finiscono qui ma comunque, insomma…
A.B.: Presidente, preliminarmente il difensore in proprio ma anche quale rappresentante della camera penale di Firenze desidera esternare alla Corte eccellentissima la sua volontà di astenersi dall’udienza, quindi di partecipare all’agitazione che le camere penali d’Italia hanno indetto nei confronti di quel problema che è stato purtroppo avanzato da un’incauta, noi diciamo, attività indagativa della Procura della Repubblica di Napoli ma poiché si tratta di un procedimento con detenuti è chiaro che non può astenersi totalmente dall’attività difensiva, si riserva comunque, a seguito delle decisioni dell’unione delle camere penali, di evidentemente… in futuro… richiedere alla Corte eccellentissima anche l’astensione nel caso in cui questa… questa… le camere penali d’Italia diranno, sosterranno che non si potrà neppure partecipare alle udienze con detenuti. Quindi allo stato voglio dichiarare la mia partecipazione alla agitazione riservandomi di astenermi dalla attività difensiva qualora l’unione delle camere penali italiane dovrà decidere… deciderà in proposito, anche l’astensione per i processi con detenuti.
Presidente: Ne prendiamo atto.
A.P.: L’avvocato Pellegrini a nome anche dei colleghi… degli altri colleghi di parte civile fa proprie le osservazioni del collega Bevacqua e anche al nome del sindacato avvocati che aderisce unanimemente alla manifestazione, all’agitazione degli avvocati d’Italia, non solo penalisti ma anche civilisti, quindi tutti gli avvocati, si riserva all’esito delle decisioni che saranno prese dai nostri organi direttivi di partecipare o non partecipare alle prossime udienze.
Presidente: Signori avete altro da dire? Bene, va be’ prendiamo atto di queste vostre dichiarazioni, noi naturalmente nulla diciamo e quindi possiamo iniziare l’udienza… io non so perché siano in funziona ei condizionatori ora…
A.B.: Perché ora fa freddo Presidente!
Presidente: Credo che siano semplicemente… no… facendo una prova… per far vedere…
A.B.: Già siamo con i cervelli, almeno io, intorpiditi…
Presidente: No ma credo che siccome ci sono i tecnici del Comune penso stiano facendo una prova. Bene, prego.
A.B.: Signor Presidente io vorrei… mi permetto di chiedere preliminarmente una indagine da parte della eccellentissima Corte di Assise di Firenze. Stamani su un giornale, su un quotidiano nazionale, è apparsa una notizia in relazione alle dichiarazioni rese dal teste Nesi, esattamente all’udienza dell’8/6/94. Il teste Nesi a pagina 35 di questo verbale dice esattamente così: “Si noi per tornare a San Casciano si fa la superstrada, nel momento c’era la superstrada chiusa dalla Certosa all’uscita di San Casciano…”
Presidente: Si lo ricordo.
A.B.: Ecco, siccome questa è una circostanza, direi anche sul piano mnemonico, molto rilevante e siccome devo ringraziare un giornalista… il giornalista Luna de Il Giorno, il quale ha fatto un’indagine sul punto, pare che questa indagine invece abbia sortito un esito totalmente diverso da quello che invece ha cercato di proporre il teste Nesi perché da una ordinanza, la n.35 del 1985, si ricava… ordinanza del compartimento ANAS, che la famosa superstrada che era, secondo il teste Nesi, interrotta il giorno 8/9 invece sarebbe stata interrotta dal giorno 17 di quello stesso mese. Questa ordinanza, la numero 35 del 1985, è una ordinanza ANAS del 16/9/85. Il giornalista si è dato carico anche di verificare, attraverso un brogliaccio credo o qualcosa del genere, dell’ANSA se in quel giorno, quella sera vi fossero degli ingorghi particolari sulla superstrada dovuti a qualche cosa come incidenti, eccetera… e nulla di tutto questo risulta. Quindi sembrerebbe che questa circostanza cui il signor Pubblico Ministero, chiaramente, mette grande importanza sia una circostanza che può essere destituita di fondamento sul piano cronologico perché abbiamo un documento, che è quello cui faccio riferimento, questa ordinanza 35 del 1985 da cui risultano invece che la chiusura della superstrada deve datare dal 17 settembre 1985, quindi in tal senso io chiedo alla Corte di verificare questa particolare circostanza che mi pare abbia… che mi pare sia piuttosto importante ai fini anche della attendibilità della dichiarazione del testimoniale del signor Nesi.
Presidente: Avvocati di parte civile cosa dicono?
A.P.: Gli avvocati di parte civile sono remissivi all’accertamento della verità.
Presidente: Signor Pubblico Ministero?
P.M.: Si Presidente, ovviamente remissivo all’accertamento della verità, direi che preliminare a questo dovrebbe essere l’altra circostanza, cioè quella relativa al sentire le persone indicate dal signor Nesi come suoi compagni di viaggio quella sera, due dei quali per l’appunto sarebbero usciti dal casello autostradale Firenze-Certosa e che sono stati identificati come richiesto dalla Corte nell’udienza in cui depose il Nesi, ho qui le esatte generalità di tutte e quattro, ritengo opportuno che prima siano sentite queste persone sul punto relativo a ciò che disse il Nesi e sul punto specifico relativo al motivo per cui uscirono a quel casello o perché non fecero quel tratto di autostrada se a conoscenza di qualcuno e eventualmente successivamente verificare quell’accertamento ove queste persone confermassero il dato così come raccontato dal Nesi oppure, nel caso in cui si trattasse di essere usciti al casello per un motivo diverso; direi quindi prima di quell’accertamento appare opportuno verificare attraverso la deposizione delle persone indicate dal Nesi se qualcuno ha da dire qualcosa di preciso da dire sul punto, remissivo comunque sull’accertamento. L’identificazione, come richiesta dalla Corte, è in questa nota.
Presidente: Va bene, ora ci riserviamo allora su queste… su tutte queste richieste.
A.B.: Mi scusi, non è che voglia interloquire Presidente …
Presidente: Però lo fa.
A.B.: Non è una replica, no, chiedo scusa, credo che questo sia un accertamento abbastanza agevole, quello che io richiedo ed è documentale, quindi credo che i documenti provano più di ogni altro ricordo a 9 anni 10 o 11 di distanza, solo questo.
P.M.: Io dicevo potrebbe esserci un motivo diverso per cui non presero quella superstrada che il Nesi lo ricorda in quel modo
A.B.: Il Nesi ha detto così: era interrotta.
P.M.: Erano in quattro… erano in quattro, sentiamo!
Presidente: Comunque avvocato lei da quell’articolo di giornale, io cerco di non leggere i giornali… dice che… fa menzione di una ordinanza dell’ANAS?
A.B.: No l’ordinanza poi mi son dato carico io di vedere, stamattina di corsa a fare qualche cosa di indagine e la ordinanza dell’ANAS è questa…
Presidente: Quindi lei la può indicare? Ce l’ha già?
A.B.: Ordinanza… no, ordinanza n. 35 del 1985 in data 16/9/85, ordinanza 35 del 16/9/85 che disponeva la chiusura della superstrada dal 17 in poi. Ecco, 17 di settembre. Compartimento ANAS. Io telefonicamente l’ho saputo…
Presidente: Va bene, risolveremo poi la questione.
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