Segue dalla settima parte.
P.M.: Io avrei due ultime domande su queste perquisizioni….
Presidente: Possiamo togliere questi…
P.M.: Senz’altro, …che terminano con quella del 6 dicembre ’91, prima della scarcerazione dell’imputato per i fatti per i quali scontò condanna, relativi alle figlie. La prima domanda è questa, mi rendo conto che farle questa domanda senza il filmato che lei aveva preparato è un po’ più difficile ma gliela faccio uguale per vedere se lei riesce a spiegare, voi avete detto, lei ha detto che avete fatto una perquisizione agli appartamenti e per quanto riguarda Via Sonnino che c’era anche un orto, un orto alimentare se non ho capito male, lei l’ha chiamato…
R.P.: Si.
P.M.: Lei ricorda se questo orto che lei vide nel ’90 fu oggetto di perquisizione?
R.P.: Nel ’90?
P.M.: Si.
R.P.: Fu oggetto di ricerca con i cercamine.
P.M.: Nel modo che lei ci ha detto.
R.P.: Con i cercamine, ricordo piuttosto distintamente che il Maresciallo Frillici ed io prendemmo anche una pala per togliere gli strati superficiali del terreno…
P.M.: Dell’orto.
R.P.: Dove il cercamine aveva segnalato qualcosa ma fu un’attività che si limitò a pochissimi minuti e mi ricordo che il cercamine suonò in corrispondenza del fondo dell’orto, quello adiacente, quasi adiacente con la rete… con un viottolo e una palazzina il cui ingresso è su via… Falciani… adesso non ricordo, comunque insomma era il fondo…
P.M.: Perché probabilmente là c’era un sacco di metalli…
R.P.: Era in fondo all’orto, si poi quando facemmo la perquisizione…
P.M.: C’era pieno di chiodi quindi…
R.P.: …abbiamo trovato quintali di metallo.
P.M.: Ricorda se in quell’occasione, cioè 1990, vi erano quei pali portavite…
R.P.: Si, si, si.
P.M.: Ecco, che poi furono oggetto di esame più accurato nel ’92… si ricorda se erano nella stessa posizione in cui li avete trovati nel ‘92? Se erano stati spostati o comunque se sono stati oggetto di attenzione da parte vostra, se delimitavano qualcosa, com’erano messi… Se erano nella stessa identica posizione di come li avete trovati dopo?
R.P.: Adesso lei mi chiede una cosa… io posso dire…
P.M.: Cosa ricorda lei.
R.P.: Io ricordo che quei pali, che erano pali di cemento armato di sostegno… usati per sostenere le viti e i fili di ferro dei filari, erano… a parte quelli che sostenevano le viti che erano nell’orto, erano usati come delimitazione del particolare di un sentierino interno all’orto.
P.M.: Un viottolo.
R.P.: Un viottolo, un viottolo interno all’orto.
P.M.: Il viottolo comunque… questo interno… era un interno terra?
R.P.: Si.
P.M.: Ecco.
R.P.: Si, ho provato a ricordare anche perché, alla luce di quanto poi ritrovammo successivamente, mi son rivisto le immagini e mi sembra di poter dire che questi paletti che erano seminterrati nell’orto e usati come delimitazione nel ’90 erano nella stessa posizione di quando noi…
P.M.: identica.
R.P.: Mi pare di si.
P.M.: Si vedevano insomma?
R.P.: Si vedevano, si vedono, basta fare un confronto fra le cassette e noi abbiamo ripreso ogni particolare, lo voglio dire, non è…
P.M.: Nel ’90 erano nella stessa identica posizione di come poi li avete trovati… Usavano allo stesso… Erano usati allo stesso scopo?
R.P.: Dottor Canessa un paletto è forato, un paletto è forato, quei paletti erano riempiti di terra…
P.M.: Appoggiati a mo di vialetto e poi c’era…
R.P.: Io non posso giurare se erano nella stessa posizione, se erano rigirati, perché…
P.M.: Comunque…
R.P.: Da una parte all’altra appaiono uguali.
P.M.: Volevo solo dire, c’erano già nel ’90 con quella funzione?
R.P.: C’erano sicuramente già nel ’90, di questo c’è il dato anche…
P.M.: Un’ultima domanda per vedere se lei ricorda qualcosa in proposito. Nel 1992 nella famosa perquisizione… famosa dico io perché è stata molto più lunga, furono trovati oggetti diversi e anzi c’è un verbale lunghissimo di quello che fu trovato, mi riferisco in particolare ora al blocco Skizzen Brunnen, a quegli oggetti relativi a foto di città tedesche o comunque… a dizionari… ecco, lei ricorda se oggetti simili furono da qualcuno, o in questo caso da lei, visti nel ’90? O nel ’91? O non ha ricordi in proposito?
R.P.: Allora…
P.M.: Lei come persona…
R.P.: Io vorrei essere più preciso ma temo di non poterlo essere…
P.M.: Provi.
R.P.: Nel senso che basterebbe far vedere delle fotografie dei luoghi e dello stato dei luoghi che noi abbiamo perquisito per rendersi conto delle difficoltà che ci possono essere adesso a ritenere un ricordo di una precisa ubicazione di un oggetto…
P.M.: Riferiamoci al ’90, ’92… le due perquisizioni…
R.P.: Per quanto riguarda il ’90 no, io… no, non credo di aver notato…
P.M.: Non lo ricorda.
R.P.: Non lo ricordo o meglio l’avrò avuto per le mani però non ricordo di aver materialmente… non è un particolare che ho focalizzato in quel momento…
P.M.: Questi oggetti…
R.P.: Nel ’91, a dicembre del 1991 invece mi sembra di si…
P.M.: E dove allora se le sembra e come era..
R.P.: Era… perché erano dentro… mi pare di ricordare e credo di ricordare bene che parte erano…
P.M.: Parte… ci dica…
R.P.: Abitazione di via Sonnino, 30, quella aldilà dell’orto tanto per capirci, la più grande…
P.M.: Quella a pian terreno.
R.P.: Ingresso, cucina, a sinistra c’è questa camera/salotto, chiamiamola così, che serviva all’epoca… c’erano dei mobili, dei letti, reti accatastate, sul… nel cassettone, c’era un cassettone, mi ricordo bene il cassettone con piano di vetro, dentro a quel cassettone c’erano dei dizionarietti… i dizionarietti…
P.M.: Questo nel ’90 o nel ’91?
R.P.: ’91, sto parlando… ’91 perché ho un ricordo più preciso. Dentro quella stanza, attaccato a questo cassettone c’è una macchina per cucire, una vecchia SINGER, NECCHI, adesso non ricordo, una macchina per cucire che ha un coperchio di legno che si fissa al piano della macchina per cucire…
P.M.: E’ un mobile unico?
R.P.: E’ un mobile unico si e ho la netta sensazione, la netta percezione, giurare non posso però… ho la sensazione che sotto quel coperchio c’era una busta di plastica bianca, bianca trasparente… sono immagini che richiamo alla memoria…
P.M.: Cosa c’è in questa busta?
R.P.: Con dentro dei documenti, dei fogli, fra cui c’era anche il blocco e quasi certamente c’era una trousse da bagno grigia mi pare, con dei disegnini, all’interno della quale c’era un sacco di roba, penne, qualche matita e un portasapone contenente dei monili, della bigiotteria insomma, niente di valore.
P.M.: Lei questi oggetti li ha memorizzati così ora ma non sequestrò nulla, nei verbali non c’è scritto niente…
R.P.: No non sequestrai nulla e…
P.M.: Non gli dette alcuna rilevanza dal punto di vista dell’indagine?
R.P.: No, devo dire che mi ritornarono in mente questi oggetti soltanto a giugno del ’92…
P.M.: Addirittura dopo la…
R.P.: Perché al termine di quella lunga perquisizione nella quale c’eravamo concentrati, in modo quasi maniacale direi…
A.B.: Lo può dire, lo può dire.
R.P.: …sulla ricerca di armi… insomma la pistola, noi cercavamo la pistola, questo era un dato…
P.M.: Lo dice il provvedimento, quindi…
R.P.: Non avevamo preso però in sufficiente considerazione l’ipotesi che l’assassino potesse aver… probabilmente aveva sottratto dai luoghi del delitto altri oggetti…
P.M.: Quindi cercaste oggetti diversi dalla pistola?
R.P.: Cercammo oggetti che apparissero incongrui con il genere di cose che teneva Pacciani, Pacciani aveva sempre detto che non s’era mai mosso di lì e quindi indubbiamente trovare degli oggetti che lasciavano pensare a dei viaggi all’estero o comunque richiamavano…
P.M.: Quindi solo nel giugno del ’92 pensaste di cercare oggetti simili e a lei venne in mente questa sensazione di questo blocco del ’91? Se non ho capito male.
R.P.: Diciamo che in quella circostanza quel ricordo, quell’immagine che io avevo in mente, non solo del blocco in realtà perché avevo in mente delle cartoline, delle micro cartoline, tipo quelle cartoline turistiche… i dizionarietti, insomma mi tornarono in mente perché…
P.M.: Senta un’ultima cosa…
R.P.: …la loro conguità…
P.M.: Rimanendo a ‘90/’91, dato che è negli atti, non c’è nulla e questo cassettone che lei esaminò, dove le sembrò di aver visto, o lei ora ha questo ricordo del blocco, fu esaminato solo da lei o anche da qualche altro degli operatori di Polizia giudiziaria?
R.P.: No, certamente…
P.M.: Anche dagli altri…
R.P.: Diciamo che tutto ciò che abbiamo sequestrato, che abbiamo controllato in quella circostanza è passato per le mani di più persone…
P.M.: Però le decisioni su cosa sequestrare le prese lei o con un…
R.P.: Le presi io.
P.M.: Ecco, in via Sonnino, dove c’era questo cassettone e che ha ingenerato ora in lei questo ricordo, c’erano anche altri operatori oppure vi divideste i compiti? In tutte le abitazioni andaste tutti a rotazione… se lo ricorda…
R.P.: No, noi facevamo… noi seguivamo il criterio di perquisire un luogo per volta, un po’ per una questione di opportunità perché…
P.M.: Comunque lei è stato in tutti e tre i luoghi? I due appartamenti di via Sonnino e quello di piazza del popolo?
R.P.: Si, esatto.
P.M.: Quindi così può essere avvenuto anche per gli altri?
R.P.: Esatto
P.M.: Non ho altre domande, grazie.
R.P.: Volevo soltanto fare una precisazione.
P.M.: Prego.
R.P.: Vede il discorso carta, carta in senso generico, il discorso del blocco, delle cartoline, dei dizionarietti mi venne in mente collegato a un aspetto: s’era sempre detto… si è detto e poi l’esperienza insegna che c’è, da parte di un certo tipo di autore di certi delitti, la tendenza a conservare…
A.B.: Mi oppongo.
A.F.: E’ una sua impressione Presidente!
A.B.: Mi oppongo.
R.P.: Sto spiegando…
A.F.: E’ una sua impressione questa, non può essere portata qui.
Presidente: Lasciamo fare le considerazioni. Altre domande?
P.M.: Nessun’altra domanda Presidente
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